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Roller Vs Arbalete


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@ Mario, in aria l'attrito è trascurabile e l'elastico trasporta solo se stesso, più elastico = più massa ma anche più forza a pari allungamento, se la velocità è indipendente dalla sezione è perchè c'è una relazione perfettamente lineare tra forza per caricare e sezione dell'elastico...non vedo perchè non dovrebbe essere così, ma forse mi sfugge qualcosa!!

 

Emanuele non capisco davvero: sarà che sono con la mente concentrata altrove, ma non capisco davvero! Visto che hai i mezzi per farlo, ti dispiacerebbe spiegarmi questa cosa in formule? Le capisco meglio!

 

Tieni conto che:

1) l'attrito in aria non è trascurabile a velocità dell'ordine di 40 m/s

2) il fatto che ci sia una relazione tra sezione dell'elastico e forza di carico dovrebbe proprio dare luogo a velocità dipendenti dalla sezione (=Fcarico) e non indipendenti.

 

Grazie.

 

Mario

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Tests interessantissimi, grazie Stefano. Ho notato la differenza di velocità tra le gomme 14-16 e 18 in acqua ma mi stupisce un po' l'enfasi della notizia. Ritenevi che il mondo della p-sub fosse convinto del contrario o di qualcos'altro?

Interessantissima anche la notizia della Vmax delle gomme al 400% in acqua. Nuovi limiti per tutti.

Tenendo conto della geometria delle aste adatte a sopportare accelerazioni molto alte e considerando quanto sia la corsa utile delle gomme, partendo dal fatto che negli arbanormal la massa del fucile (o meglio il rapporto massa fucile/massa asta) resta fondamentale per la resa del tiro, forse potremmo cominciare a pensare ad arbaletes di massa importante e con l'asta più corta delle gomme tese.

 

Per MarioB

Con parole mie; se una gomma di sezione 1cmq, lunga 30 cm ed elongata di un X% si accorcia in 0,2 sec, perchè la stessa gomma tagliata per lungo dovrebbe accorciarsi a velocità differente? Cambia solo il rapporto sup/volume e quindi solo gli attriti. Quindi solo essi possono determinare differenze. A quanto pare in aria l'attrito è quasi ininfluente mentre mi pare che tutti noi preventivassimo un suo qualche effetto in acqua e siamo quindi in linea con quanto visto.

 

A questo punto sarebbe anche interessante conoscere le eventuali differenze tra gomme conicizzate e gomme "ghigliottinate" e poi sarebbe bellissimo stabilire una volta per tutte se gli arbaletes patiscono la maggior pressione delle quote profonde, in che misura e perchè. Io dico di si (non so in che percentuale) e che la causa delle differenze è la cavitazione.

Ma andiamo pure con calma facendo le cose per bene come s'è fatto finora.

Complimenti a tutti :thumbup:

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Per MarioB

Con parole mie; se una gomma di sezione 1cmq, lunga 30 cm ed elongata di un X% si accorcia in 0,2 sec, perchè la stessa gomma tagliata per lungo dovrebbe accorciarsi a velocità differente? Cambia solo il rapporto sup/volume e quindi solo gli attriti. Quindi solo essi possono determinare differenze. A quanto pare in aria l'attrito è quasi ininfluente mentre mi pare che tutti noi preventivassimo un suo qualche effetto in acqua e siamo quindi in linea con quanto visto.

 

Non ho capito un accidenti!!! Ma come fai a dire che in aria l'attrito è quasi ininfluente??? Raccontaglielo a chi ti costruisce l'automobile... vedi che ti risponde! :lol:

Magari leggi anche questa arbapillola: http://www.arbalogica.net/ita/arbapillola_5.htm. Ci sono i rudimenti per capire di cosa stiamo parlando.

 

La storia è molto semplice:

1)

- la velocità limite (in aria o in acqua) dipende dall'equilibrio che si crea tra la forza propulsiva e quella ritardante delle resistenze idrodinamiche: una forza contro una forza (dipendente dal quadrato della velocità) quando si equlibrano si raggiunge la velocità limite;

- poichè la sezione incrementa la forza, mi aspetterei che con sezioni più generose si incrementi anche la v limite... ma sezioni più grosse possono voler dire anche attriti più elevati... possibile che queste due cose si compensino così tanto?

 

2)

- sicuramente esiste anche una velocità limite "intrinseca" dell'elastomero dipendente dalla mescola e dai trattamenti di curing (da come sono distribuiti i cross-links etc...) ma sinceramente non sono specializzato fino a tal punto... né riesco a derivare una formula dalla termodinamica statistica che descriva la velocità di contrazione del materiale...

- tale velocità "intrinseca" sarebbe quella che si otterrebbe "in vuoto" dove davvero non ci sono attriti idrodinamici ma solo interni al bulk dell'elastomero.

 

Penso che dovremo raccogliere più dati e incrociare le prove con lo stesso tipo di elastomero... poi cambiare elastomero e ripetere alcune prove...

 

Ciao

Modificato da MarioB
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Tests interessantissimi, grazie Stefano. Ho notato la differenza di velocità tra le gomme 14-16 e 18 in acqua ma mi stupisce un po' l'enfasi della notizia. Ritenevi che il mondo della p-sub fosse convinto del contrario o di qualcos'altro?

Interessantissima anche la notizia della Vmax delle gomme al 400% in acqua. Nuovi limiti per tutti.

Tenendo conto della geometria delle aste adatte a sopportare accelerazioni molto alte e considerando quanto sia la corsa utile delle gomme, partendo dal fatto che negli arbanormal la massa del fucile (o meglio il rapporto massa fucile/massa asta) resta fondamentale per la resa del tiro, forse potremmo cominciare a pensare ad arbaletes di massa importante e con l'asta più corta delle gomme tese.

 

L'enfasi della notizia sta nel fatto che i tre elastici, anche se con le differenze che abbiamo visto dai grafici, si comportano in modo pressocchè analogo in termini di andamento di velocità media su 5 tiri ( quest'ultimo punto non è sottolineato in modo casuale, ma ha un suo perchè).

 

Non so di cosa fosse convinto il mondo della pescasub in generale, ma a quanto mi risulta non avevamo dati che testimoniassero in modo certo il fenomeno in questione.

 

L'enfasi maggiore riguarda invece il discorso velocità al 400%.

Tempo fa avevo letto che c'era chi riteneva i 35 m/sec il limite massimo di contrazione degli elastici basandosi sul fatto che anche aggiungendo elastici la velocità dell'asta non aumentava.

 

Io invece mi ero reso conto dalle prove col mio roller a verricello IDDU che quello era un muro facilmente superabile ( con l'arbalete giusto logicamente).

 

La differenza era che io non avevo pensato di aggiungere elastici, ma di tirarli di più.

 

In pratica per andare a 120 Km/h con una cinquecento non è sufficiente "accoppiare" insieme due cinquecento che vanno a 60 Km/h come velocità massima, ma bisogna dotare la singola 500 di un motore che riesca a fare 120 Km/h.

 

L'idea di aggiungere elastici che hanno come limite ( ad esempio) 35 m/sec ... porterà sempre ad avere 35 m/sec come limite.

Se invece un fucile viene dotato di un elastico in grado di superare tale limite ( aumentando il fattore di elongazione ad esempio ) si può andare oltre.

 

Riguardo al tuo ultimo pensiero ...... ti mando un pò di immagini che mi furono inviate qualche annetto fa da un ragazzo che si ispirò ad uno dei miei fucili.

Ricordo che mi raccontò di averlo testato su una panda ( non l'animale, ma la macchina :D ): l'asta attraversò di netto una portiera e si infilò nella seconda !!!!!!

 

:D :D :D :D :D

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Ciao Stefano ,complimenti per il gran lavoro , mi fa molto piacere avere confermato quello che da un pò di tempo stò dicendo riguardo alle gomme da 14 ,che hanno prestazioni e caratteristiche che ti permettono do poter settare un fucile con prestazioni notevoli .

Riguardo al limite di velocità raggiungibile dell'asta , non avevo dubbi che le gomme avessero ancora spazio per farla andare più forte ,solo che fino ad oggi gli acciai usati nelle misure 6,5 e 7 più di tanto non reggono ,ho fatto tantissime prove appena metti un'altra gommina al roller e ti azzardi a tirarla un pochino ,l'asta va dove gli pare e questo vale anche per la 7 ,massima spinta sopportabile 2 da 14 poco tirate .Però questa mattina in piscina ho testato un'asta da 6,5 ,che finalmente ha retto la spinta di una gomma da 16 ,ha tirato in modo perfetto ,cosa che fino a ieri non succedeva ,la dovevo spingere con un 14 ed anche poco tirato . Se il produttore di quest'asta ha voglia di produrre anche delle 7 e delle 7,5 ,sono convinto che presto ne vedremo delle belle ,finalmente riuscirei a far dare il massimo ai roller ,potrei avvicinarmi moltissimo ai vela ,cosa che oggi è molto difficile ,non fosse altro proprio per il modo in cui i due sistemi spingono l'asta .

Spero fra non molto di poterti mandare delle gommine da 12 e da 13 con elongazine ben oltre il 400 -450 per cento ,perchè sono fortemente convinto che il futuro è gomme piccole e molto tirate ,almeno per mè ,si fà meno fatica a caricare e se trovi il settaggio giusto vanno a delle velocità irrangiugubili per gli altri formati di gomme ,non fosse altro che è praticamente impossibile caricare un 18 ad oltre il 350 per cento .

Complimenti ancora per il gran lavoro ,per mè è una miniera di spunti che mi permetteanno senz'altro di fare un bel passo in avanti .

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Ciao Stefano ,complimenti per il gran lavoro , mi fa molto piacere avere confermato quello che da un pò di tempo stò dicendo riguardo alle gomme da 14 ,che hanno prestazioni e caratteristiche che ti permettono do poter settare un fucile con prestazioni notevoli .

Riguardo al limite di velocità raggiungibile dell'asta , non avevo dubbi che le gomme avessero ancora spazio per farla andare più forte ,solo che fino ad oggi gli acciai usati nelle misure 6,5 e 7 più di tanto non reggono ,ho fatto tantissime prove appena metti un'altra gommina al roller e ti azzardi a tirarla un pochino ,l'asta va dove gli pare e questo vale anche per la 7 ,massima spinta sopportabile 2 da 14 poco tirate .Però questa mattina in piscina ho testato un'asta da 6,5 ,che finalmente ha retto la spinta di una gomma da 16 ,ha tirato in modo perfetto ,cosa che fino a ieri non succedeva ,la dovevo spingere con un 14 ed anche poco tirato . Se il produttore di quest'asta ha voglia di produrre anche delle 7 e delle 7,5 ,sono convinto che presto ne vedremo delle belle ,finalmente riuscirei a far dare il massimo ai roller ,potrei avvicinarmi moltissimo ai vela ,cosa che oggi è molto difficile ,non fosse altro proprio per il modo in cui i due sistemi spingono l'asta .

Spero fra non molto di poterti mandare delle gommine da 12 e da 13 con elongazine ben oltre il 400 -450 per cento ,perchè sono fortemente convinto che il futuro è gomme piccole e molto tirate ,almeno per mè ,si fà meno fatica a caricare e se trovi il settaggio giusto vanno a delle velocità irrangiugubili per gli altri formati di gomme ,non fosse altro che è praticamente impossibile caricare un 18 ad oltre il 350 per cento .

Complimenti ancora per il gran lavoro ,per mè è una miniera di spunti che mi permetteanno senz'altro di fare un bel passo in avanti .

 

Grazie Itio,

tutti eravamo curiosi di avere dei numeri.

Non dico che i miei sono perfetti, ma sono sicuro che sono molto, molto vicini alla realtà.

 

Gommine piccole tirate al 500% potrebbero fare qualcosa come 50 m/sec in acqua :D :D :D :D :D

Poi gommine piccole significherebbe carrucole piccole con tutti i vantaggi che ne derivano.

 

Le gomme piccole riservano, a mio avviso, anche un'altra sorpresa.

Avremo modo di approfondire.

 

 

 

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Mario, ti do una risposta stupida e brutale, nella prova a cui ci riferiamo gli elastici sono lunghi uguali e allungati alla stessa %, l'unica cosa che cambia è il diametro.

Questi benedetti elastici raggiungono la stessa velocità limite nello stesso spazio di accellerazione, indi per cui il capo libero ha pari accellerazione in tutti e tre i casi.

Calcoliamo questa accellerazione, in un caso limite, contrazione nel vuoto (= no attrito)

 

F = m * a -> a = F / m

 

F = S * (%all * 34087 + 5739.8) ove S è la sezione dell'elastico, e la formula è opera tua, quindi la conosci bene...

 

m = 1/3 * S * L * ρ m è la massa di elastico accellerato (se rincula è perchè accellera...), ρ è la densità dell'elastomero, L la lunghezza della gomma a riposo e S la sezione

 

si ricava che a =

 

S * (%all * 34087 + 5739.8)

----------------------------------- = semplificando le sezioni si ottiene

1/3 * S * L * ρ

 

(%all * 34087 + 5739.8)

-------------------------------

1/3 * L * ρ

 

ed ecco che la dipendenza dalla sezione viene a mancare!!!

 

Questo vale nel vuoto (a meno di errori macroscopici di impostazione) e senza carichi applicati, ora la vera domanda è: perchè c'è lo stesso comportamento anche in aria?!?

Sarebbe accettato se l'entità della forza di attrito fosse uguale nei 3 elastici, ma l'attrito è funzione della superficie che risulta essere differente. (L = lunghezza elastico)

sup gomma 14 = 44mm*L

sup gomma 16 = 50mm*L

sup gomma 18 = 56mm*L

Certo la differenza non è esagerata (20% tra 14 e 18mm), ma dovrebbe essere comunque rilevata nei grafici, sospetto che la differenza di attrito nell'aria tra i vari elastici sia troppo limitata per venire individuata dal sistema di misura andando ad avere una influenza di ordine inferiore a quanto apprezzabile dai grafici.

Ma in acqua così non è, ed ecco che dovrebbe risultare più evidente la differenza di attrito dovuta alle diverse aree laterali dei diversi spezzoni di elastico.

 

NB: l'idea mi è venuta mentre ero in bagno, seduto comodamente sulla tazza, per cui potrebbe benissimo essere una gran c@g..ta :lol: :lol:

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NB: l'idea mi è venuta mentre ero in bagno, seduto comodamente sulla tazza, per cui potrebbe benissimo essere una gran c@g..ta :lol: :lol:

 

:lol::lol::lol::lol: Mitico! :D

 

Meno male che non è un esame di fisica! :D

 

La formula che hai usato non è di fatto una formula ma un Fit. La formula sarebbe F= k*L. In questo caso la formula è F=k*L+q con q intercetta dovuta al fatto che la curva di carico dell'elastomero non è esattamente una retta.

 

Quindi in quel 34087 è "nascosto" k, ovvero S*E/L0... ed ecco rispuntare la sezione!

 

Altra cosa: proprio perchè siamo in aria o in acqua non possiamo pensare all'attrito come un effetto solo di superficie. Dobbiamo piuttosto parlare di resistenze. Queste dipendono sia dalla forma e sezione frontale, sia dalla superficie.

 

Non voglio, sia chiaro, smontare qualsiasi spiegazione non partorita dalla mia testa, ma approfittando del fatto che sei del mestiere, cercare di costruire assieme una risposta che sia logica e ben posta a questo quesito. Quindi, se ti vuoi spremere ulteriormente :D ... avremo un'altra proposta su cui riflettere.

 

Comunque, grazie per il contributo (anche se non è facile trovare una risposta convincente) e davvero ti invito a formulare altre spiegazioni se ne hai voglia.

Modificato da MarioB
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Per MarioB

Con parole mie; se una gomma di sezione 1cmq, lunga 30 cm ed elongata di un X% si accorcia in 0,2 sec, perchè la stessa gomma tagliata per lungo dovrebbe accorciarsi a velocità differente? Cambia solo il rapporto sup/volume e quindi solo gli attriti. Quindi solo essi possono determinare differenze. A quanto pare in aria l'attrito è quasi ininfluente mentre mi pare che tutti noi preventivassimo un suo qualche effetto in acqua e siamo quindi in linea con quanto visto.

 

Non ho capito un accidenti!!! Ma come fai a dire che in aria l'attrito è quasi ininfluente??? Raccontaglielo a chi ti costruisce l'automobile... vedi che ti risponde! :lol:

.........................

Ciao

 

Elastici. Stiamo parlando di elastici da pesca subacquea, Mario. Hanno forma cilindrica, oblunga e sono immobili ad un capo; quindi l'attrito nel mezzo e la resitenza da esso derivante non interessano la parte frontale ma solo ciò che si muove, ossia tutto il resto.

L'attrito muta a seconda del mezzo (aria, acqua, cervello di capra, etc ...) e la resistenza è funzione del loro allargamento, dallo scorrimento in avanti delle parti non ferme e dalla forma del loro codolo.

Dalle prove di Stefano si evince che nell'aria le cose, per le gomme che usiamo nella p-sub, non cambiano in maniera significativa mentre nell'acqua le resistenze influiscono a sfavore delle sezioni minori.

Se ti sembra ancora che potrei confondere elastici ed automobili ....

 

 

Stefano:

 

In pratica per andare a 120 Km/h con una cinquecento non è sufficiente "accoppiare" insieme due cinquecento che vanno a 60 Km/h come velocità massima, ma bisogna dotare la singola 500 di un motore che riesca a fare 120 Km/h.

 

L'idea di aggiungere elastici che hanno come limite ( ad esempio) 35 m/sec ... porterà sempre ad avere 35 m/sec come limite.

Se invece un fucile viene dotato di un elastico in grado di superare tale limite ( aumentando il fattore di elongazione ad esempio ) si può andare oltre.

Daccordissimo, Stefano, mai detto nè pensato nulla di differente anche se in linea di principio non sono oggi favorevole ad allungamenti decisamente superiori al 300% perchè mi sembra che l'effetto isteresi aumenti molto (purtroppo non mi capita spesso di sparare e ricaricare con alte frequenze), che quindi i tiri cambino parecchio da uno all'altro e che le gomme durino molto meno. Se usciranno sul mercato materiali migliori di quelli che mi hanno dato queste impressioni (e Itio sembra dirci questo) sarò felice di cambiare in meglio.

Comunque alla 500 non basta un motore che faccia i 120 all'ora; serve un motore che le faccia fare i 120 all'ora ;)

Modificato da Skillo
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Se il fit è verosimile lo saranno anche le deduzioni che se ne possono ricavare...haimè nulla di scientifico e dimostrato.

 

Se vogliamo fare un'analisi puntuale della dinamica di contrazione dell'elastico dobbiamo innanzitutto individuare tutte le componenti che influiscono sul sistema e che relazione hanno con la velocità di contrazione, e quantificarle con una formula.

 

Se ci limitiamo ad un confronto tra elastici simili riduciamo notevolmente le componenti, ma non ricaviamo nessun modello generale.

 

A volte risultati ottenuti con formule empiriche ad un buon grado di approssimazione sono l'unica soluzione per modellare un sistema inteso come black box, semplicemente perchè non si è in grado di scrivere una formula sensata che rappresenti il comportamento.

 

Da questa risposta si vede che sto finendo di studiare qualcosa di diverso da quello che hai studiato tu...è l'approccio al problema che cambia totalmente!!

 

PS: l'analisi della contrazione nel vuoto ora spiegherebbe tante cose...

 

PS2: non infiliamoci in un vicolo cieco!!

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Elastici. Stiamo parlando di elastici da pesca subacquea, Mario. Hanno forma cilindrica, oblunga e sono immobili ad un capo; quindi l'attrito nel mezzo e la resitenza da esso derivante non interessano la parte frontale ma solo ciò che si muove, ossia tutto il resto.

L'attrito muta a seconda del mezzo (aria, acqua, cervello di capra, etc ...) e la resistenza è funzione del loro allargamento, dallo scorrimento in avanti delle parti non ferme e dalla forma del loro codolo.

Dalle prove di Stefano si evince che nell'aria le cose, per le gomme che usiamo nella p-sub, non cambiano in maniera significativa mentre nell'acqua le resistenze influiscono a sfavore delle sezioni minori.

Se ti sembra ancora che potrei confondere elastici ed automobili ....

 

Salvatore, credo che tu abbia una confusione totale su ciò di cui stiamo parlando: gli elastici hanno una sezione "frontale", ma sta in coda! Dopo le legature o come boccole... mai sentito parlare di effetto paracadute?

 

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Se il fit è verosimile lo saranno anche le deduzioni che se ne possono ricavare...haimè nulla di scientifico e dimostrato.

 

Se vogliamo fare un'analisi puntuale della dinamica di contrazione dell'elastico dobbiamo innanzitutto individuare tutte le componenti che influiscono sul sistema e che relazione hanno con la velocità di contrazione, e quantificarle con una formula.

 

Se ci limitiamo ad un confronto tra elastici simili riduciamo notevolmente le componenti, ma non ricaviamo nessun modello generale.

 

A volte risultati ottenuti con formule empiriche ad un buon grado di approssimazione sono l'unica soluzione per modellare un sistema inteso come black box, semplicemente perchè non si è in grado di scrivere una formula sensata che rappresenti il comportamento.

 

Da questa risposta si vede che sto finendo di studiare qualcosa di diverso da quello che hai studiato tu...è l'approccio al problema che cambia totalmente!!

 

PS: l'analisi della contrazione nel vuoto ora spiegherebbe tante cose...

 

PS2: non infiliamoci in un vicolo cieco!!

 

Si, hai ragione: rischia di diventare un vicolo cieco! Comunque non siamo nel caso in cui bisogna usare una modellizzazione da black box. Noto che la questione è diventata tecnicamente troppo difficile. Proporrei di passare avanti.

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Forse quello che vi stò dicendo ha qualche influenza sulle prestazioni delle gomme .

Le gomme che stà testando stefano ,a differenza delle altre hanno caratteristiche un pochino diverse ,mi spiego .

Quando Stefano dice di testare i 14 ,si sono 14 di sezione ,ma spingono come dei 16 .

I 16 spingono come dei 17,5 ,de i 18 ,spingono di più che un 20 .

Poi cosa non trascurabile ,il rivestimento ,è fatto di un materiale molto liscio ,direi scivoloso ,infatti con le mani nude non si riescono a prendere ,proprio perchè scivolano molto . Questo dovrebbe influenzare il loro rendimento rispetto ad un'altra gomma che per esempio e ruvida .

Infatti nei test precedenti le velocità rilevate da Stefano con i suoi elastici da 18 erano un pochino diverse ,specialmente quelle a fattori molto esasperati .

Per Skillo ,le gomme di cui spero di venire in possesso fra non molto ,sono le più usate sia in America che in Australia ,vengono molto apprezzate proprio per il loro fattore di elangazione ,ma sopratutto per la durata ,però anche queste hanno lo stesso problema delle gialle , il colore ,in questo caso è un bel beesc molto chiaro .Che vi devo dire il colore senz'altro non è il loro forte ,ma per il resto si fanno dare del voi .

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Ok OK OK !!!!!

 

Manu e Mario ...... per seguirvi ci vuole un master in Fisica !!!

:D :D :D

 

Io ormai però ci ho preso gusto con Arbagheddon e penso che andrò avanti !!!!!

:P

 

Per cui propongo ( a TUTTI) il seguente problema:

 

Prendiamo l'elastico da 18 mm delle prove precedenti e ipotizzaimo di montarlo finalmente su un "manico di scopa": il mio FIDO inseparabile KOPIS 86

 

Ricordo che il Kopis ( mon amour ) è un 86 cm monoelastico circolare.

 

Togliamo 5 cm di ogiva/boccola: fa 81 cm .

81 / 3 = 27 cm

 

Quindi per avere un'elongazione del 300 % sul Kopis dobbiamo montare un circolare con un braccio di 27 cm fino alla legatura.

 

Ed è quello che faremo ( tra l'altro .... le prove in aria ed in acqua del solo elastico erano state fatte con un elastico da 26 cm : quindi avremo valori confrontabilissimi con i test precedenti e la situazione ipotizzata).

 

Ora vi faccio una domanda partendo da alcuni presupposti già noti:

 

- Conosciamo la Vmax dell'elastico da 18 al 300 % in aria = 47 m/sec

- Conosciamo la Vmax dell'elastico da 18 al 300 % in acqua = 35 m/sec

- Conosciamo l'energia restituita dall'elastico ( ricavabile dal diagramma carico/scarico) ed orientativamente pari a ( corregetemi se sbaglio): Corsa elastici (0.59 m) * Forza di caricamento (48 Kg circa)/2 *9.81 = 127 Joule

- Conosciamo la massa dell'asta e la il suo diametro ( 0.272 Kg - 6.35mm )

- Se può servire, conosciamo la Vmax raggiunta da Kopis con un altro elastico nero/ambra 18 mm elongato al 368% (un solo tiro non in morsa = 23.95 m/sec)

 

Le domande sono le seguenti:

 

Visti i dati precedenti, ipotizziamo di effettuare alcuni tiri ( in morsa e non in morsa) col Kopis con elastico da 18 mm al 300%.

 

Con i dati precedenti è ipotizzabile una Vmax dell'asta ( qualora tutti i 127 J venissero trasferiti) pari a :

V = ( 2*E/M)^0.5 = 30.55 m/sec

 

Le mie domande sono però:

 

Che velocità MAX reale c'e' da aspettarsi in morsa e non in morsa?

Saremo vicino o lontani dai 30.55 m/sec ipotizzabili?

Che andamento potrebbe avere la curva della velocità?

 

Penso che questo esperimento potrebbe essere utile al proseguo della discussione.

 

:rolleyes:

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Elastici. Stiamo parlando di elastici da pesca subacquea, Mario. Hanno forma cilindrica, oblunga e sono immobili ad un capo; quindi l'attrito nel mezzo e la resitenza da esso derivante non interessano la parte frontale ma solo ciò che si muove, ossia tutto il resto.

L'attrito muta a seconda del mezzo (aria, acqua, cervello di capra, etc ...) e la resistenza è funzione del loro allargamento, dallo scorrimento in avanti delle parti non ferme e dalla forma del loro codolo.

Dalle prove di Stefano si evince che nell'aria le cose, per le gomme che usiamo nella p-sub, non cambiano in maniera significativa mentre nell'acqua le resistenze influiscono a sfavore delle sezioni minori.

Se ti sembra ancora che potrei confondere elastici ed automobili ....

 

Salvatore, credo che tu abbia una confusione totale su ciò di cui stiamo parlando: gli elastici hanno una sezione "frontale", ma sta in coda! Dopo le legature o come boccole... mai sentito parlare di effetto paracadute?

 

Credi quello che vuoi ma prima leggi bene quello che scrivo: " ... e dalla forma del loro codolo".

Quella che tu chiami la-sezione-"frontale"-che-sta-in-coda, forse la puoi chiamare codolo ... che intuitivamente mi sembra più logico.

Dell'effetto paracadute non me ne preoccupo più perchè credo che sia dal 2005 che sono passato integralmente agli elastici legati e mi pareva che nei test delle gomme non si fossero usati che quelli.

Comunque se non ci capiamo proprio non c'è niente di male, sai? Io continuo a parlare con chi capisce me, tu continui a parlare con chi capisce te, speriamo che siano le stesse persone e che tutto contribuisca a far procedere meglio il discorso.

Buona domenica a tutti.

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