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PRINCIPI ROLLER E ROLLER-DERIVATI


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Sì, ricordo come dato assolutamente pacifico che i test vennero eseguiti in acqua.

A suo tempo pubblicarono anche le fotografie... :bye:

PS: prova solo ad immaginare uno Sten a 28 atm che spara fuori dall'acqua :huh:

 

Bene! Allora urge fare subito una prova comparativa misurata: Oleopneumatico Vs. Vela o simili!! :rifle::rifle::rifle:

 

Andrea

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Buona idea :clapping:

Perché non provate a far venire uno "pneumaticista" con oleo canna da 13 ed asta nuda, da 8, preparato da Zara?

Con Oreste, Stefano, Itio e colleghi, e cioè con un roller-staff di livello nazionale , è giusto che chi viene con l'oleo non sia da meno. :rolleyes:

Se viene uno che prepara il 130 come quel tale di cui parlava Itio nella pagina precedente, la vedo durissima... per l'oleo. :laughing:

Altro PS: mi pare importante che venga con un manometro :rolleyes:

Modificato da petrus
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Buona idea :clapping:

Perché non provate a far venire uno "pneumaticista" con oleo canna da 13 ed asta nuda, da 8, preparato da Zara?

Con Oreste, Stefano, Itio e colleghi, e cioè con un roller-staff di livello nazionale , è giusto che chi viene con l'oleo non sia da meno. :rolleyes:

Se viene uno che prepara il 130 come quel tale di cui parlava Itio nella pagina precedente, la vedo durissima... per l'oleo. :laughing:

Altro PS: mi pare importante che venga con un manometro :rolleyes:

 

Della serie : ne rimarrà soltanto uno !!!!!!!!!

:laughing: :laughing: :laughing: :laughing:

 

 

 

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Qualche anno fa decantando i primi roller... un mio caro amico (Flavio Mighali...) venne con uno sten 110 caricato ( non so quante)

a diverse atmosfere al punto che dovevano caricarlo in due fuori dalla piscina.

Sparava un'asta da 10mm ed era veramente impressionante ma non si riusciva a colpire il bersaglio da tiro di 50x50 a 4m dalla

punta dell'asta...non sto scherzando.

 

Il problema non è quale spara più forte perchè come vedete dipende da diversi fattori.

Se dovessi stilare un regolamento direi che le prime regole sarebbero...

-caricamento senza assistenti o carichini.

-lunghezza fucile massimo 100cm

-asta massimo da 8mm

-bersaglio a 5m dalla punta dell'asta

-valutazione del diametro della rosata (5 tiri) e distanza dal centro del bersaglio...

L'idea sarebbe quella di un fucile utilizzabile in pesca.

 

Ma rileggendo queste righe mi scappa un po' da ridere.

 

Comunque se vogliamo fare un po' di test comparativi...

Intanto per chi vuole sabato all'Eudi...

 

Oreste

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Concordo in pieno su alcuni concetti chiave, ad es. sulle pecche dello pneumatico, in particolare sullo scatto.

Poi però diamo a Cesare… :rolleyes:

Nel 2004, in pieno fermento innovativo, stavo sperimentando di tutto.

Mi ero fatto realizzare da un tornitore (ho ancora un paio di pezzi) alcuni otturatori tipo mamba che avevo poi inserito su una testata di serie di un SL 70, tappata con resina epossidica e modificata per accogliere il rudimentale sistema sottovuoto.

La faccio breve: SL 70 privo di variatore con asta da 7, caricato a 22 atm circa, scatto pessimo, sub, già di suo, poco preciso con l’oleo, cerniotta diprezzabile “all’orizzonte “, cioè a fine corsa, circa 4 mt.

Sparo tanto per saggiare le potenzialità del sistema, sicuro che la mia sia una boutade.

L’asta schizza ad una velocità impressionante, si pianta vicina alla sbalordita cerniotta, che solo a questo punto si rifugia in tana.

Mi piace questo aneddoto, perché si tratta dell’occasione (pur insulsa sul piano venatorio) in cui più chiaramente, su un bersaglio a distanza siderale, ho apprezzato l’oleo.

4 mt di tiro tesissimo per un 70 sottovuoto con asta da 7 sono la norma. Un oleo 70 è lungo circa quanto un (inesistente?) arba 45...

Lo Sten (90), che ho avuto ed utilizzato con aste da 7 e da 8, tirava delle bordate allucinanti, a patto di non commettere i classici errori di preparazione: l’errore più comune, quello di “toppare” con l’olio.

Per il resto non c’è dubbio che io condivida le obiezioni filo-arbalete: sono, e per ora lo rimango, un arbautente più che convinto. ;)

Modificato da petrus
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Sono convinto che l'oleo possa essere molto performante ma non come un arba frazionato...

I dati riportati sono già abbondantemente alla portata di un buon vela...

Il mio volcan ad esempio ha tre sole coppie di gomme e sono da 16mm e nemmeno delle superelax.

 

Il problema pescatorio, per quanto mi riguarda, consiste nello stare sotto i 200 mm/sec nei 5m...

E avere a 5m oltre 20m/sec di velocità d'impatto con un'asta da 8mm, ed è esattamente ciò che ho ottenuto per cui...

Se aggiungiamo che è pure preciso e con pochissimo rinculo.

E se vogliamo si può fare di meglio, ottimizzando i rendimenti di sistema ( ad esempio eliminando totalmente il rinculo...)

Perchè si pensa che la riduzione del rinculo sia legato unicamente alla precisione?

Zero rinculo significa anche massimo trasferimento energetico...Black Hole!

Il volcan ne ha poco ma ne ha!

 

Oreste

 

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Nuntio vobis gaudium magnum ..........

 

che sono riuscito ad intrappolare l'energia di un elastomero.

 

Adesso so come controllare il motore di un arbalete :whistling: :whistling:

 

I presupposti teorici hanno superato il primo banco di prova : quello della fase sperimentale iniziale.

 

E' una nuova alba per gli arba-derivati ( Almeno per me) !!!

Inizia una nuova avventura.

L'esito finale non sarà nè semplice ....... nè tanto meno certo.

 

Ma almeno ora so che la cosa è, quantomeno in teoria, fattibile.

 

Vi faccio vedere i primi test relativi ad un asta da 335 gr propulsa con un elastico da 14 mm 22 cm al 318 % in aria ( le condizioni sono puramente sperimentali).

 

 

post-18889-1297417151_thumb.jpg

 

 

Nel grafico sono presenti 4 curve ottenute TUTTE con lo STESSO elastico ( proprio lo stesso spezzone ),lo stesso fucile e la stessa asta:

 

La prima curva ( rossa ) è relativa ad una trazione tradizionale diretta dell'elastico al 318 % ( ossia un elastico di 22 cm elongato a 70 cm ). Queste sono le condizioni di partenza con cui mi sono confrontato.

 

Nella seconda ( quella fucsia ) c'e una valutazione dei soli attriti introdotti dal sistema di controllo ideato ( che ho chiamato "MACH-Control"). Gli attriti sono valutati in condizioni molto sfavorevoli ( ossia d'ora in poi possono essere soltanto ridotti con aumento della performance del sistema). La velocità dell'asta cala in funzione dell'introduzione degli attriti, l'andamento della curva rimane pressocchè uguale a quella a trazione diretta. Si può osservare che la velocità dell'asta aumenta sia nella curva rossa che fucsia fino a circa 0.45 mt ( ossia tanto quanto l'effettiva elongazione dell'elastico 70-22 = 0.48 cm).

 

Ora viene il bello:

Il MACH-control consente di concentrare o deconcentrare ( combustione controllata) l'energia lungo il fusto.

 

Nella curva blu si osserva che l'asta schizza via più velocemente e termina l'accelerazione intorno ai 30 cm ( la stessa energia viene fornita in circa 30 cm anzicchè 45 cm )

 

Nella curva verde si osserva che l'asta aumenta molto dolcemente e progressivamente la velocità fino a fine corsa ( fino a circa 0.65 mt)

 

Il tutto ripeto con lo stesso elastico, lo stesso fucile e la stessa asta.

 

Qualcuno si chiederà: ma a cosa ti serve controllare l'energia se poi perdi velocità ?

:rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes:

 

La velocità non si perde : AUMENTA ( almeno nei valori massimi potenzialmente raggiungibili) !!!!!!!

 

Il MACH-Control consente questo ( sempre con attriti ancora molto sfavorevoli ):

 

post-18889-1297417652_thumb.jpg

 

Il grafico è relativo alla contrazione senz'asta in aria dei soli elastici. Come si può vedere, anche in condizioni molto sfavorevoli, il MACH control consente di aumentare la velocità trasmessa dall'elastico in modo impressionante.

 

Questi sono gli elementi su cui lavorerò, ma non so nemmeno io con quali possibili futuri risultati.

 

Possibili inconvenienti del sistema? Ci vogliono tante rotelle <_< <_<

 

Intanto finisco di "patentare" la cosa ... che dite ne vale la pena ? :rolleyes:

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Stefano, veramente interessante...

 

Prima scrivo dei test che ho fatto oggi poi torno sul tuo argomento.

 

Ho sparato in aria con volcan-ino filmando a 1200 frame al sec.....

E' impressionante.

L'asta si alza, appena abbandonato il castello di 2-3cm e poi prima di meta fusto torna orizzontale.

Funziona come previsto, compreso la gommina di recupero che nel finale rende l'energia sottratta

nella fase volcan.

E' incredibile come il fucile stia fermissimo, la testata non si muove assolutamente, nemmeno all'indietro.

Ho sparato anche con un roller convenzionale (il nuovo Seatec...?!?) e la testata salta verso l'alto proprio

mentre l'asta sta uscendo, si avverte anche lo spostamento all'indietro dovuto al rinculo pur contenuto.

Comparando i due tiri è molto evidente la differente accelerazione iniziale (l'asta era la medesima) ma non le gomme.

Volcan-ino dotato di due coppie da 15mm al 380% mentre il roller aveva una coppia da 45cm ma da 16mm al 350%.

La penetrazione era di circa 15cm in più per volcan-ino.

Molto bello vedere il passaggio dalla fase volcan alla fase vela, dove il passaggio dalla velocità delle gomme doppia nella trazione diretta

a quella dimezzata nella fase vela è graduale e progressiva.

 

Torniamo a noi.

Il problema dei sistemi consiste nell'erogare la potenza in tutta la lunghezza del fusto.

Col sistema volcan riesco ad accellerare e vincere l'inerzia.

La fase vela prosegue la sua trasmissione energetica...

Il problema è rappresentato dai centimetri finali dove praticamente l'energia residua pare non essere più sufficiente ad

incrementare ulteriormente la velocità.

Possedere un sistema ad erogazione controllata potrebbe realmente rappresentare una svolta anche in questo campo....

 

Oreste

 

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...........

 

Torniamo a noi.

Il problema dei sistemi consiste nell'erogare la potenza in tutta la lunghezza del fusto.

Col sistema volcan riesco ad accellerare e vincere l'inerzia.

La fase vela prosegue la sua trasmissione energetica...

Il problema è rappresentato dai centimetri finali dove praticamente l'energia residua pare non essere più sufficiente ad

incrementare ulteriormente la velocità.

Possedere un sistema ad erogazione controllata potrebbe realmente rappresentare una svolta anche in questo campo....

 

Oreste

 

Oreste siamo giunti alle stesse conclusioni :thumbup:

Il limite degli arbaleti e dei roller derivati è proprio quello che hai detto tu : "l'energia residua pare non essere più sufficiente ad incrementare ulteriormente la velocità".

 

Tu hai usato il verbo "pare" io userei "essere", ossia: "l'energia residua non è più sufficiente ad incrementare ulteriormente la velocità".

 

Ho fatto, tempo addietro, alcuni calcoli partendo dallo studio del kopis ed ho trovato la verifica di ciò.

 

Quando ho ideato il MAC-control pensavo di usarlo solo in stile "vela" ossia aumentare la velocità di possibile erogazione lungo tutto il fusto.

Guardando i grafici mi sono reso conto che un possibile sviluppo sarebbe stato invece quello di affiancarci l'erogazione di un "quanto" di energia "concentrata" nei centimeri finali in modo tale da sommarsi a quella già posseduta dall'asta.

In pratica dovrei semplicemente sommare nel primo grafico la curva verde con la curva blu !!!

 

Certo a parole è facile dirlo, nei fatti le cose cambiano...

ma almeno adesso so cosa ottenere e forse ho anche il metodo giusto per farlo

 

:whistling:

Modificato da Stefano Soriano
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Nuntio vobis gaudium magnum ..........

 

Il MACH-Control consente questo ( sempre con attriti ancora molto sfavorevoli ):

 

post-18889-1297417652_thumb.jpg

 

Il grafico è relativo alla contrazione senz'asta in aria dei soli elastici. Come si può vedere, anche in condizioni molto sfavorevoli, il MACH control consente di aumentare la velocità trasmessa dall'elastico in modo impressionante.

 

Impressive! :eek: Non stiamo parlando di trazione diretta per il MACH, giusto Stefano? Anzi, guardando il grafico... sai che è proprio strano? Se stai brevettando le mie considerazioni te le faccio per e-mail. Interessante come sempre!

Modificato da MarioB
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