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PRINCIPI ROLLER E ROLLER-DERIVATI


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Nuntio vobis gaudium magnum ..........

 

Il MACH-Control consente questo ( sempre con attriti ancora molto sfavorevoli ):

 

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Il grafico è relativo alla contrazione senz'asta in aria dei soli elastici. Come si può vedere, anche in condizioni molto sfavorevoli, il MACH control consente di aumentare la velocità trasmessa dall'elastico in modo impressionante.

 

Impressive! :eek: Non stiamo parlando di trazione diretta per il MACH, giusto Stefano? Anzi, guardando il grafico... sai che è proprio strano? Se stai brevettando le mie considerazioni te le faccio per e-mail. Interessante come sempre!

 

 

L'elastico usato per valutare la trazione MACH NON è in trazione diretta: sfrutta appunto il MACH-control. Ossia l'elastico si contrae ad una velocità x, ma quella trasmissibile all'asta è y con y > x oppure y<x a seconda di come viene configurato il MACH-Control.

Lo spezzone usato per il test è lo stesso elastico usato per costruire le curve a trazione diretta presenti nel grafico, con la differenza che lo spezzone del test era vecchio di quasi un anno di utilizzo rispetto a quando feci le curve a trazione diretta, quindi teoricamente dovrebbe rendere molto di meno ed invece .... :D

 

Unico inconveniente del sistema è il numero delle rotelle che spero comunque di poter ridurre :(

 

Aspetto le tue considerazioni.

Ciao

 

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Ignoro quale sia il tuo sistema ma una cosa la so: l'energia la si può solo distribuire meglio e purtroppo non creare.

I "moltiplicatori di velocità" hanno però un grave difetto: necessitano di forza e tanta.

Le gomme la possono fornire ma hanno un diagramma di erogazione particolare che difficilmente consente

di imprimere energia quando la velocità sta raggiungendo i valori massimi, cioè verso la fine della balistica interna.

Tramite i caricamenti frazionati si possono ottenere quantitativi di energia importanti ma come ho già scritto

il mare ci vincola alla semplicità. fruibilità, praticità.

 

Il sistema Black Hole è verso questa direzione ma lo trovo molto complesso, troppe rotelle...8!

Ho fatto anch'io prove da banco ed è realizzabile, per il brevetto vedremo.

Per ora vado verso la prova pratica in mare...con ciò che ho creato, io mi fermo qui!

E' stato un bell'inverno...tra un po' arriva Pasqua e si ricomincia a pescare sempre che a fine marzo

non riesca ad andare in Messico. Tanto il Volcan è pronto!

Appena posso faremo un nuovo filmato dove Stefano spero che potrai misurare la sua velocità media in 5m,

caricato al massimo, mi incuriosisce sapere questo dato.

Ora sto lavorando sulla sua impugnatura che mi consentirà di migliorare notevolmente il brandeggio e sull'eliminazione

di tutti gli attriti superflui.

 

Dai Stefano...sorprendici!

 

Oreste

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Ignoro quale sia il tuo sistema ma una cosa la so: l'energia la si può solo distribuire meglio e purtroppo non creare.

I "moltiplicatori di velocità" hanno però un grave difetto: necessitano di forza e tanta.

Le gomme la possono fornire ma hanno un diagramma di erogazione particolare che difficilmente consente

di imprimere energia quando la velocità sta raggiungendo i valori massimi, cioè verso la fine della balistica interna.

Tramite i caricamenti frazionati si possono ottenere quantitativi di energia importanti ma come ho già scritto

il mare ci vincola alla semplicità. fruibilità, praticità.

 

Il sistema Black Hole è verso questa direzione ma lo trovo molto complesso, troppe rotelle...8!

Ho fatto anch'io prove da banco ed è realizzabile, per il brevetto vedremo.

Per ora vado verso la prova pratica in mare...con ciò che ho creato, io mi fermo qui!

E' stato un bell'inverno...tra un po' arriva Pasqua e si ricomincia a pescare sempre che a fine marzo

non riesca ad andare in Messico. Tanto il Volcan è pronto!

Appena posso faremo un nuovo filmato dove Stefano spero che potrai misurare la sua velocità media in 5m,

caricato al massimo, mi incuriosisce sapere questo dato.

Ora sto lavorando sulla sua impugnatura che mi consentirà di migliorare notevolmente il brandeggio e sull'eliminazione

di tutti gli attriti superflui.

 

Dai Stefano...sorprendici!

 

Oreste

 

Grazie Oreste per la tua fiducia.

Non voglio sorprendere nessuno, anche perchè penso di non esserne in grado.

 

Comunque il MACH-control è in dirittura d'arrivo ....... almeno nella fase teorica !!!!!!

Anzi diciamo che è già on-line !!!!!!

:D

Due menti perverse lo conoscono già: la mia e quella di un altro pazzoide del web :-)

Domani sarà OPEN-SOURCE !!!!!!!!

E vai !!!!!!!!!!!!!

:D :D :D :D

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Stefano ho condiviso con te il Black-Hole....guarda le mail.

 

Oreste

 

Oreste anch'io ho deciso di condividere il mio sistema : il MACH-Control .

 

Eccolo qui :

 

Principi di base ed ulteriori implementazioni del “MACH-control”

 

1) Possibilità di incrementare, ridurre e modulare la velocità trasmissibile all’asta tramite la contrazione degli elastici attraverso dei rotismi che basano il loro funzionamento sul principio dell’accoppiamento di un movente ed un cedente.

2) Posizionamento dei rotismi ( movente e cedente ) in corrispondenza della testata del fucile e collocati sullo stesso asse di rotazione

3) Posizionamento dei rotismi (movente e cedente) in corrispondenza della parte del fucile più vicina all’impugnatura e collocati sullo stesso asse di rotazione. In tal caso la cessione di energia all’asta avviene tramite l’interposizione di una coppia di pulegge aggiuntive in corrispondenza della testata del fucile e sulle quali ruota la sagola di collegamento tra “cedente” ed asta.

4) Rotismi posizionati in senso parallelo al fusto e su un unico asse ( in altri termini i rotismi sono posti lateralmente al fusto del fucile, mostrando ad esso la loro faccia piana)

5) Rotismi posizionati in senso perpendicolare al fusto su due assi diversi (in altri termini i rotismi sono posti lateralmente al fusto del fucile, mostrando ad esso la loro faccia curva).

6) Possibilità di dotare l’asse di rotazione dei rotismi di un cuscinetto in grado di ridurre gli attriti.

7) Possibilità di dotare i singoli rotismi di uno o più cuscinetti in grado di ridurre gli attriti.

8) Accoppiamento di moventi e cedenti in modo tale da avere riduzione della velocità tramessa di spinta dell’asta. Tale possibilità si realizza allorquando il movente ha un diametro superiore rispetto al cedente e ha il compito di modulare il rinculo del fucile.

9) Possibilità di modellare la forma della gola dei rotismi in modo tale da accogliere il numero desiderato di avvolgimenti di sagola in funzione del diametro della sagola stessa.

10) Possibilità di montare più coppie di rotismi sullo stesso fucile con diversi o stessi fattori di modulazione di velocità di contrazione.

 

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PS: una trattazione più completa è presente anche qui ( http://www.apneamagazine.com/ibf/index.php?showtopic=74788 ) e sul mio sito ( http://www.stefano-soriano.it/MACH%2Dcontrol/ ) a partire da oggi 15.2.2011

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Cari amici.

sono iscritto al vostro forum da alcune settimane come buconero, in assonanza col mio nome, Giuseppe Negro. Vivo nel salento e sono appassionato di mare, vela e subacquea. Seguo con particolare interesse le discussioni sui roller da quando uno dei miei figli mi ha convinto a tentarne la costruzione, ma devo dire che introdurmi in un mondo pieno di riferimenti e allusioni sconosciuti mi ha procurato non poche difficoltà di comprensione, per non parlare dei nomi, per voi evidentemente pane quotidiano, come vela, vela seconda generazione, volcan, triton e per finire ... black hole. Mi sono sentito chiamato a partecipare, per cui ringrazio orvac, e prendo l'iniziativa di esporre alla vostra attenzione le conclusioni a cui sono giunto, con l'augurio che non siano un buco nell'acqua.

1) Far ruotare elastici che cambiano diametro con la contrazione intorno a pulegge non mi sembra efficiente, meglio spectra di piccola sezione collegato a un elastico che si contrae sotto al fucile nel verso opposto a quello dell'asta per ridurre il rinculo.

2) Per far superare all'asta la velocità di contrazione degli elastici non vedo altro modo che far "viaggiare" tutto il sistema con una velocità che si sommerà a quella di contrazione (se corro nel corridoio di un treno - rispetto al terreno - la mia velocità si somma a quella del treno) per ottenerlo semplicemente introduciamo una puleggia collegata a un doppio elastico che "tiri" il sistema con la sua forza (dimezzata per la puleggia) alla sua velocità di contrazione (aumentata dalla puleggia). Anche in questo caso il verso di contrazione ridurrà il rinculo, forse ulteriori aggiunte di peso alle pulegge mobili possono eliminarlo del tutto.

3) Non mi dispiacerebbe sostituire gli elastici in gomma con molle inox, molto più costanti e prevedibili. Da ricerche su internet sembra che dovrebbero avere una sezione di filo di almeno 5 mm con diametro molla di circa 30 mm.

Per finire aggiungo un disegnino con vista laterale, da intendere simmetricamente raddoppiato

Ringraziando per l'ospitalità saluto tutti cordialmente

Giuseppe Negro

post-21006-1297799398_thumb.jpg

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Caro Stefano sono veramente convinto dalla tua idea.

La trovo ottima! E facilmente realizzabile.

Non so quali possano essere le performance conseguibili ma credo che potranno essere interessanti.

Mi diverte sapere che il prossimo inverno avrò qualcosa di nuovo da provare, perchè vedi al tuo Mach ho già aggiunto

alcune considerazioni interessanti...Alcune già le conosci, altre sono figlie di idee precedenti mai sfociate in qualche cosa di utile come la variazione

del raggio di rotazione in base alle necessità di forza (hamburgher system)...

 

Yo yo roller...mi piace!

 

Bhe! Si è aperta una nuova frontiera...bello no?

 

Ma proprio buconero? Ho chiamato cosi uno dei principi che ho pensato.

 

A parte tutto il sistema che proponi non è una novità, fra l'altro è una parte del brevetto volcan.

La gomma a monte del bozzello io la chiamo gomma di recupero...

Vedi Giuseppe, è sicuramente uno dei tanti sistemi applicabili tramite rotelle e per giunta non male...ma forse esiste di meglio.

Non voglio scoraggiarti, costruisciti il fucile e divertiti, piano non tirerà di certo...ma ingombri, brandeggio...Hum...

 

 

Oreste

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........

Mi diverte sapere che il prossimo inverno avrò qualcosa di nuovo da provare, perchè vedi al tuo Mach ho già aggiunto

alcune considerazioni interessanti...Alcune già le conosci, altre sono figlie di idee precedenti mai sfociate in qualche cosa di utile come la variazione

del raggio di rotazione in base alle necessità di forza (hamburgher system)...

 

Yo yo roller...mi piace!

 

Bhe! Si è aperta una nuova frontiera...bello no?

 

..........

 

Yes !!!!!!!!!!!

The next generation !!!!

 

:D :D :D :D :D

 

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Direi che hai progettato un vela...ora devi solo costruirlo!!!

 

Non è esattamente un vela ma un sistema misto nel quale si può modulare la spinta all'asta a seconda di come configuri le gomme, la lunghezza del filo e gli eventuali blocchi per le carrucole mobili e per le gomme.

Nel volcan c'è uno spunto enorme dato dalla trazione "diretta" delle due-tre gomme sul'asta e poi una frazione vela che ha una spinta un po' minore di un vela puro perché le gomme sono dimensionate in modo differente.

In questo fucile di buconero l'archetto sull'asta può essere caricato con forze diverse a seconda dei fine corsa fissabili sia sulle gomme "a traz diretta", sia sulle gomme "vela" e possono essere dati valori differenti alla fraz vela che a quella diretta che, tra l'altro, potrebbe essere dovuta ad un sitema volcan applicato alla carrucola mobile anche solo per pochi cm.

Dato che il filo deve compiere una passata in più del sistema vela credo che le carrucole e la puleggina potrebbero essere messe più indietro rispetto a dove sono nel disegno: ciò migliorerebbe il brandeggio.

A me questo sistema pare cosa degna di messa in pratica.

 

Sull'adozione di molle in acciaio o cose simili al posto degli elastici se ne parla da un po' ma era più un discorso che si legava ad un vela 3 che richiederebbe un fascio di gomme davvero "maschio".

Il vela 3 sarebbe un vela che invece di avere il capo fisso della sagola vincolato in testa, ha un'altra puleggia che rimanda il filo alle carrucole cui sarebbe poi vincolato. la velocità dell'asta sarebbe tre volte quella di contrazione delle gomme ma la forza necessaria per il fascio di gomme sarebbe ovviamente tre volte quella di un elastico a trazione diretta. Quindi, se nel vela di prima gen si è visto che il tiro acquista validità dalla terza coppia di gomme in poi, vi lascio immaginare che massiccio fagotto di gomme sarebbe necessarie ad un vela 3. Perciò si parlava di molle in acciaio o cose simili.

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Caro Stefano sono veramente convinto dalla tua idea.

La trovo ottima! E facilmente realizzabile.

Non so quali possano essere le performance conseguibili ma credo che potranno essere interessanti.

Mi diverte sapere che il prossimo inverno avrò qualcosa di nuovo da provare, perchè vedi al tuo Mach ho già aggiunto

alcune considerazioni interessanti...Alcune già le conosci, altre sono figlie di idee precedenti mai sfociate in qualche cosa di utile come la variazione

del raggio di rotazione in base alle necessità di forza (hamburgher system)...

 

Yo yo roller...mi piace!

 

Bhe! Si è aperta una nuova frontiera...bello no?

 

Ma proprio buconero? Ho chiamato cosi uno dei principi che ho pensato.

 

A parte tutto il sistema che proponi non è una novità, fra l'altro è una parte del brevetto volcan.

La gomma a monte del bozzello io la chiamo gomma di recupero...

Vedi Giuseppe, è sicuramente uno dei tanti sistemi applicabili tramite rotelle e per giunta non male...ma forse esiste di meglio.

Non voglio scoraggiarti, costruisciti il fucile e divertiti, piano non tirerà di certo...ma ingombri, brandeggio...Hum...

 

 

Oreste

Non credo che lo Yo-Yo roller potrà avere brandeggio eccezionale perché lo yo-yo in punta non me lo vedo molto miniaturizzabile, però l'idea di base è ottima davvero. L'incremento di velocità verso la testata è ottenibile dall'aumento del diametro su cui si avvolge il filo dell'archetto mentre contemporaneamente diminuisce quello della rotella sul quale è avvolto il filo delle gomme.

Ovviamente prevedo che le gomme non si fermeranno al calcio perchè sarebbero troppo corte per un buon rendimento (inverti yo-yo roller?), oppure che una bella carrucolina porti lo yo-yo roller allo stadio yo-yo vela se non addirittura allo stadio yo-yo volcan.

Però! Che mente 'sto Soriano! I miei rispetti.

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Mitico Skillo,

hai descritto "l'Hamburgher-system",

Uno mangia e l'altro ingrassa variando i raggi di trazione a spirale a seconda dello spessore della sagola (o bandella,

vedi cordelle per alzare le finestre).

Avevo cancellato quest'idea dal mio primo intervento ma visto il desiderio di condivisione che ha animato Stefano e visto

il genio di Skillo, tanto vale parlarne.

Resto comunque ammirato per la semplicità dell'idea di Stefano.

 

Se c'è un problema costruttivo è riferito all'allineamento delle gomme sul profilo laterale del fusto.

Sugli ingombri credo che qualcosina si possa fare.

 

Un sistema tutto da esplorare.

 

Oreste

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Non credo che lo Yo-Yo roller potrà avere brandeggio eccezionale perché lo yo-yo in punta non me lo vedo molto miniaturizzabile, però l'idea di base è ottima davvero.

 

Anche secondo me l'idea di posizionare il "varialuce" :Dalla base teoricamente sarebbe meglio però ....... tra la teoria e la pratica c'è di mezzo l'imponderabile ... Stefano avrà certo modo di verificare il corretto posizionamento.

Modificato da Andrea Zani
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io giocherei il settaggio sulla variazione di raggio della gola ove si aggancia il nastro collegato alle gomme dovuta al sovrapporsi delle spire (srotolandosi il momento cambia in funzione della diminuzione di forza e del raggio di applicazione).

Lo spessore del nastro influisce sulla velocità di variazione del raggio, nastro spesso raggio varia velocemente al contrarsi delle gomme, nastro sottile raggio pressochè invariato...

Il dyneema che si aggancia all'asta sempre più sottile possibile per idrodinamicità.

Con un tornio o un amico tornitore e un po' di manualità con il legno di fa agevolmente...funziona?!...per me dipende, itio il settaggio giusto te lo trova di sicuro, magari ci vuole un po' però!!!

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