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PRINCIPI ROLLER E ROLLER DERIVATI


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Un Volcan su questa misura 120 ,sarebbe ingestibile , sia come caricamento ,che come spinta ,se dai troppi chili subito all'asta anche se è da 9,5 millimetri su una lunghezza di 150 ,si imbarcherebbe anche le . Negli ultimi mesi ho imparato una cosa ,più sono lunghi i fucili e meno chili devi mettere sull'asta ,per farvi un piccolo esempio , vi posso dire che su un 100 posso spingere un'asta da 8 con 100 chili ,se gli stessi chili li metto su un 130 anche se monto un'asta da 8,5 ,questa se ne va a farfalle ,più sono lunghi i fucili ,e più la spinta deve essere obbligatoriamente progressiva .

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Sono sicuro che pur avendo meno Kg del volcan potrebbe sparare più forte proprio perchè sono Kg vela.

La sola cosa che mi preoccupa è l'eventuale tenuta delle pulegge e di tutto il sistema.

Cioè di come viene poi trasmessa l'energia.

Certo che un'asta simile è garanzia di penetrazione a distanza.

Vi sapremo aggiornare.

 

Oreste

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Ciao Oreste , domani monto un fuciletto per il torbido estremo ,vela seconda generazione 120 ,asta da 9,5 x150 , 2 coppie di gomme da 16 ,una coppia da 18 ,ed un 20 tirato a 400 ,in più l'onnipresente gommina da 14 . Spero che la piscina basti per provarlo ,è il giocattolo che mi stò preparando per il viaggio in Tanzania ,e dopo spero anche per il Mozanbico .

Skillo con questo spari da Capraia ai dentici Corsi ........ :D In alternativa ,da Santa Tersa a Bonifacio .......... :lol:

Itio,praticamente hai messo di tutto: 14,.. 16... 18... e 20,..... e quello che mi sono sempre chiesto è se ci sia una regola da seguire per quanto riguarda gli accoppiamenti,... ma da quello che hai scritto, mi pare proprio di no!.... escludendo il 14 che mi pare di aver capito tu abbia messo in trazione diretta,.. è voluto l'aver messo tre elatici diversi, 16,18,20 o è una prova che stai facendo? dico, dato che fra 16, 18 e 20, c'è una media di 18, tanto valeva mettere tutti da 18 o no?,... a questo punto credo che la scelta non sia casuale ed abbia un suo perchè,... vediamo se ci vado vicino: mettere 3 da 18 equivale ad avere a parità di lunghezza 3 elastici con stesso fattore di allungamento e stesso tipo di spinta, il che secondo una mia opinione dovrebbe imprimere all'asta una spinta a tratti discontinui,.. mi spiego meglio, dato che la massa dell'asta da 9,5x150(mostruosa)è notevole, io m'immagino che piu elastici dello stesso tipo, per esempio 3 da 18 si contraggono tutti e 3 nello stesso modo e allo stesso modo tutti e 3 subiscano una resistenza data dall'asta che si ripercuote sul loro ritorno elastico in maniera discontinua producendo dei vuoti di spinta, in pratica una spinta a zig zag dovuta dalla resistenza che l'asta offre durante il percorso agli elastici,.... ciò che dovrebbe accadere è: gli elastici partono,.. fanno qualche centimetro e incontrano resistenza, si stoppano finchè non riaccumulano carica elastica e ripartono,.. incontrano nuovamente resistenza e si stoppano nuovamente e via via fino alla fine della balistica interna proporzionalmente alla minor resistenza che l'asta offrirà da un certo punto in poi dato che avrà assunto già una sua velocità ed una minor resistenza verso gli elastici,... se è così, 3 elastici uguali che quindi si comportano allo stesso modo, dovrebbero mettere ancor più in evidenza tale fenomeno,.... mentre 3 elastici differenti e che quindi hanno differenti comportamenti di ritorno elastico, dovrebbero alternativamente far fronte ai vuoti di spinta, e dal momento che su 3 elastici ce ne sarà uno dominante quello sarà il primo a dare la spinta maggiore ed il suo successivo vuoto di spinta verrà colmato dall'altro elastico che nel frattempo avrà percorso lo stesso tratto ma senza essere frenato dalla resistenza dell'asta che sarà stata spinta da quello dominante e a questo punto anche lui potrà imprimere la sua spinta che sarà seguita da un vuoto di spinta e dal successivo avanzamento del terzo elastico e la storia si ripeterà più o meno nello stesso modo fino alla fine,... insomma i vuoti di spinta dati da 3 elastici uguali sono ampi,.... invece si diminuiscono utilizzando elastici con comportamenti diversi, che vanno tra di loro in mutuo soccorso,.. ovvero sopperiscono alla mancanza di uno e dell'altro alternadosi nella spinta e fornedo una spinta costante,... ci sono andato vicino?... acqua, fuocherello o fuoco?

 

L'interazione tra elastici di diverso diametro non è regolata solo dal loro diametro.

Ad esempio due elastici da 14 al 400 % hanno dei valori energetici simili ad un 18 alla stessa percentuale ( a parità di mescola e temperatura).

Se la cosa funzionzasse solo per medie aritmetiche avremmo che per eguagliare due 14 ci vorrebbe un 28. E nella pratica non è così.

La contrazione "pulsata" è un fenomeno che ho risconcrato in maniera fortuita durante le mie misurazione della velocità di contrazione degli elastici in acqua.

Non so a cosa sia dovuto, ma so che si presente solo con gli elastici senza carico.

Potrebbe essere anche un artefatto del mio sistema di misurazione ( il tubo balistico). Ma, ad istinto, tenderei ad escluderlo.

In ogni caso quando gli elastici hanno un carico vincolato ( asta) la contrazione pulsata sparisce e la sinta diventa più progressiva.

Per calcolare, con una media aritmetica, la forza fornita da elastici di diversa sezione, bisogna fare riferimento alle aree sottese alle curve di carico/scarico e non solo al diametro degli stessi.

 

Tecnicamente tre elastici da 18 potrebbero fornire un'energia molto diversa da tre elastici 16,18,20.

Comunque è una verifica che non ho mai fatto. Se trovo un'oretta di tempo, cercherò di verificarla.

 

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Ciao Itio, che sagola utilizzi per quei carichi?

 

 

Ciao Fabio ,utilizzo 100 per 100 dinema del 4 ,ha più o meno 600 chili di carico , lo utilizzo anche per l'ogiva ,problemi 0 .

 

O finito il fuciletto , sistemo la trave che deve sparare e sabato Oreste è tutto tuo da provare .

 

Non ho montato cusciunetti sulle rotelle di testa ,ho messo boccole in polimero alta resa ed ho lucidato l'alberino a specchio . Il tutto scorre molto bene , se non si fondono al primo colpo si avrebbe un problema in meno ,se nò torno sulla strada vecchia ,cuscinetti .

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Ciao Itio, che sagola utilizzi per quei carichi?

 

 

Ciao Fabio ,utilizzo 100 per 100 dinema del 4 ,ha più o meno 600 chili di carico , lo utilizzo anche per l'ogiva ,problemi 0 .

 

O finito il fuciletto , sistemo la trave che deve sparare e sabato Oreste è tutto tuo da provare .

 

Non ho montato cusciunetti sulle rotelle di testa ,ho messo boccole in polimero alta resa ed ho lucidato l'alberino a specchio . Il tutto scorre molto bene , se non si fondono al primo colpo si avrebbe un problema in meno ,se nò torno sulla strada vecchia ,cuscinetti .

Grazie Itio.....non oso immaginare che meraviglia quel gioiellino!!!!!!! :wub:

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ma se le gomme sono tutte attaccate al carrello come fanno a sviluppare progressività diversa? Io dico che il traino si bilancia da solo anche se la gomma più grossa è quella dominante o si prendono tutte della stessa misura.... qualche differenza di kg OK ma penso nulla di più.... secondo me avviene solo se le gomme ognuna lavora per fatti suoi e non sono attaccate allo stesso carrello....

 

per la sagola.... consiglio a tutti di provare la lyros/dyneema sk75 nuda da 2mm.... 16 maglie, regge 380Kg con coefficente di elasticità massimo dell 1% anche dopo mesi di utilizzo.

La 3mm regge 900 Kg. stesse maglie e stesso 1% max elasticità. 4mm siamo a 1550Kg, ottima per elefanti e balene :D :D

 

A

 

 

 

 

 

 

 

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ma se le gomme sono tutte attaccate al carrello come fanno a sviluppare progressività diversa? Io dico che il traino si bilancia da solo anche se la gomma più grossa è quella dominante o si prendono tutte della stessa misura.... qualche differenza di kg OK ma penso nulla di più.... secondo me avviene solo se le gomme ognuna lavora per fatti suoi e non sono attaccate allo stesso carrello....

 

per la sagola.... consiglio a tutti di provare la lyros/dyneema sk75 nuda da 2mm.... 16 maglie, regge 380Kg con coefficente di elasticità massimo dell 1% anche dopo mesi di utilizzo.

La 3mm regge 900 Kg. stesse maglie e stesso 1% max elasticità. 4mm siamo a 1550Kg, ottima per elefanti e balene :D :D

 

A

 

 

Anche se ogni gomma lavora da sola, se sono attaccate alla stessa asta .... è come se fossero attaccate allo stesso carrello.

Ogni gomma ha un suo modo di spingere l'asta in funzione di mescola, diametro e fattore di allungamento. Mixando questi parametri si ottengono risultati diversi.

 

Le gomme, secondo me, sono come le note per la musica: le note sono solo 7, ma a secondo di come le mixi viene fuori una musica diversa.

Ecco le gomme sono sempre quelle ( 14-16-18) ma a secondo di come si mixano .... la musica cambia ;)

Scusate .... ora una riflessione mi sorge spontanea :

se per fare una buona musica ci dobbiamo rivolgere ad un musicita, per avere il giusto mix di gomme ci dobbiamo rivolgere al ...... gommista :D:D:D

 

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Ciao Oreste , domani monto un fuciletto per il torbido estremo ,vela seconda generazione 120 ,asta da 9,5 x150 , 2 coppie di gomme da 16 ,una coppia da 18 ,ed un 20 tirato a 400 ,in più l'onnipresente gommina da 14 . Spero che la piscina basti per provarlo ,è il giocattolo che mi stò preparando per il viaggio in Tanzania ,e dopo spero anche per il Mozanbico .

Skillo con questo spari da Capraia ai dentici Corsi ........ :D In alternativa ,da Santa Tersa a Bonifacio .......... :lol:

Itio,praticamente hai messo di tutto: 14,.. 16... 18... e 20,..... e quello che mi sono sempre chiesto è se ci sia una regola da seguire per quanto riguarda gli accoppiamenti,... ma da quello che hai scritto, mi pare proprio di no!.... escludendo il 14 che mi pare di aver capito tu abbia messo in trazione diretta,.. è voluto l'aver messo tre elatici diversi, 16,18,20 o è una prova che stai facendo? dico, dato che fra 16, 18 e 20, c'è una media di 18, tanto valeva mettere tutti da 18 o no?,... a questo punto credo che la scelta non sia casuale ed abbia un suo perchè,... vediamo se ci vado vicino: mettere 3 da 18 equivale ad avere a parità di lunghezza 3 elastici con stesso fattore di allungamento e stesso tipo di spinta, il che secondo una mia opinione dovrebbe imprimere all'asta una spinta a tratti discontinui,.. mi spiego meglio, dato che la massa dell'asta da 9,5x150(mostruosa)è notevole, io m'immagino che piu elastici dello stesso tipo, per esempio 3 da 18 si contraggono tutti e 3 nello stesso modo e allo stesso modo tutti e 3 subiscano una resistenza data dall'asta che si ripercuote sul loro ritorno elastico in maniera discontinua producendo dei vuoti di spinta, in pratica una spinta a zig zag dovuta dalla resistenza che l'asta offre durante il percorso agli elastici,.... ciò che dovrebbe accadere è: gli elastici partono,.. fanno qualche centimetro e incontrano resistenza, si stoppano finchè non riaccumulano carica elastica e ripartono,.. incontrano nuovamente resistenza e si stoppano nuovamente e via via fino alla fine della balistica interna proporzionalmente alla minor resistenza che l'asta offrirà da un certo punto in poi dato che avrà assunto già una sua velocità ed una minor resistenza verso gli elastici,... se è così, 3 elastici uguali che quindi si comportano allo stesso modo, dovrebbero mettere ancor più in evidenza tale fenomeno,.... mentre 3 elastici differenti e che quindi hanno differenti comportamenti di ritorno elastico, dovrebbero alternativamente far fronte ai vuoti di spinta, e dal momento che su 3 elastici ce ne sarà uno dominante quello sarà il primo a dare la spinta maggiore ed il suo successivo vuoto di spinta verrà colmato dall'altro elastico che nel frattempo avrà percorso lo stesso tratto ma senza essere frenato dalla resistenza dell'asta che sarà stata spinta da quello dominante e a questo punto anche lui potrà imprimere la sua spinta che sarà seguita da un vuoto di spinta e dal successivo avanzamento del terzo elastico e la storia si ripeterà più o meno nello stesso modo fino alla fine,... insomma i vuoti di spinta dati da 3 elastici uguali sono ampi,.... invece si diminuiscono utilizzando elastici con comportamenti diversi, che vanno tra di loro in mutuo soccorso,.. ovvero sopperiscono alla mancanza di uno e dell'altro alternadosi nella spinta e fornedo una spinta costante,... ci sono andato vicino?... acqua, fuocherello o fuoco?

 

L'interazione tra elastici di diverso diametro non è regolata solo dal loro diametro.

Ad esempio due elastici da 14 al 400 % hanno dei valori energetici simili ad un 18 alla stessa percentuale ( a parità di mescola e temperatura).

Se la cosa funzionzasse solo per medie aritmetiche avremmo che per eguagliare due 14 ci vorrebbe un 28. E nella pratica non è così.

La contrazione "pulsata" è un fenomeno che ho risconcrato in maniera fortuita durante le mie misurazione della velocità di contrazione degli elastici in acqua.

Non so a cosa sia dovuto, ma so che si presente solo con gli elastici senza carico.

Potrebbe essere anche un artefatto del mio sistema di misurazione ( il tubo balistico). Ma, ad istinto, tenderei ad escluderlo.

In ogni caso quando gli elastici hanno un carico vincolato ( asta) la contrazione pulsata sparisce e la sinta diventa più progressiva.

Per calcolare, con una media aritmetica, la forza fornita da elastici di diversa sezione, bisogna fare riferimento alle aree sottese alle curve di carico/scarico e non solo al diametro degli stessi.

 

Tecnicamente tre elastici da 18 potrebbero fornire un'energia molto diversa da tre elastici 16,18,20.

Comunque è una verifica che non ho mai fatto. Se trovo un'oretta di tempo, cercherò di verificarla.

eccoci al punto,.. secondo me l'analisi dei valori energetici estrapolati dai valori risultanti dalle aree sottese alle curve di carico/scarico servono a fornire un quadro solamente dal punto di vista statico, ovvero danno un valore sull'energia potenziale e nella fattispecie definiscono l'energia fornita dagli elastici in una determinata posizione di riferimento senza tenere assolutamente in considerazione la loro reale resa energetica cioè il loro comportamento di ritorno/reazione elastica in fase reale di sparo in funzione del loro allungamento e delle loro differenti strutture molecolari differenti in base al tipo di mescola e al diametro; basti già pensare a quanta discrepanza vi sia in una curva di carico/scarico di un elastico allungato oltre la sua fase elastica in cui si nota nel suo ciclo di scarico che una gran parte dell'energia spesa nel caricamento venga inutilmente dissipata, per rendersi conto di quanto l'elastomero ed il suo comportamento non possa essere definito con gli stessi principi sia in fase statica che in quella dinamica allo stesso modo... in pratica se io caricassi gli elastici sull'asta e puntassi la punta dell'asta su una bilancia, avrei corrispondenza tra forza di trazione elastici e forza di spinta asta, cioè ad ogni kg. di trazione degli elastici avrei un kilo di spinta sulla punta dell'asta segnato sulla bilancia,.. se io adesso rilevassi i valori 10 cm più avanti, questi resterebbero costanti tra lo loro,.. attenzione tutto ciò vale solo se la rilevazione avviene istantaneamente, cioè senza aspettare che l'elastomero entri nel suo ciclo di isteresi,... fatto ciò, il punto è che i kg. rilevati in fase statica non corrisponderanno istante per istante ai kg. applicati sull'asta in fase dinamica, perchè nei vari momenti della balistica interna l'asta avrà da un lato un sua forza d'attrito proporzionalmente maggiore alla velocità assunta, ma dall'altro avrà già una sua energia cinetica acquisita, ed in tali condizioni di dinamismo non credo che il valore di spinta elastica possa rispechhiare ad ogni istante quello che era il valore espresso nello stesso punto in fase statica,.. ed è per tali motivi che ribadisco che la qualità della spinta ovvero la sua progressività sia da tenere in considerazione tanto quanto il calcolo dei kg. applicati,.. avevo già parlato di impulso di spinta e del suo rapporto col fenomeno delle vibrazioni parassite ed dell'inbananamento iniziale dell'asta nei primi istanti di balistica interna, e quello appena scritto lo vedo a compendio di tutto ciò. Riassumendo, perciò le cose scritte in precedenza e più o meno condivise da Voi, direi che gli sforzi interpretativi volgono a mettere alcuni punti fermi, e cioè che: - esiste un rapporto ideale tra lunghezza e diametro asta oltre il quale si verifica un instabilità a carico di punta; che esiste un limite sulla porzione di asta libera eccedente oltre la testata; che esiste un carico massimo di kg. applicabili in rapporto non solo alla massa asta ma soprattutto in base al rapporto tra diametro e lunghezza oltre il quale si generano oscillazioni; che esistono punti ideali in cui applicare la forza coassiali al vettore forza..e a questo punto aggiungerei che la qualità della spinta che nelle fattispecie tradurrei in spinta progressiva e costante assume importanza perchè legata a tutti i fenomeni sopraelencati.

Per quanto riguarda il vuoto di spinta, meglio identificato da Stefano come contrazione pulsata, direi che diventerebbe superfluo rilevare la sua reale presenza,.. che verosimilmente potrebbe esserci come risposta elastica delle diverse sezioni di elastomero che potrebbero contrarsi in maniera non omogenea in vari punti, tant'è vero che gli elastomeri rientrano nella categoria dei corpi iperelastici a deformazione non lineare,.. pur tuttavia la massa dell'asta è tale da appianare tali vuoti con la sua resistenza, restituendo una spinta continua in luogo di una ipotetica contrazione pulsata.

Per Fonzies: se non vedo sto benedetto carrello, non so come rispondere,.. ma se come m'immagino il carrello non è altro che una sbarretta a cui sono collegati tutti gli elastici, quanto meno farei in modo che vi sia stessa forza di trazione fra destra e sinistra, ma solo per un discorso di eventuali strofinii sul fusto,.. anche se in realtà io non sottuvaluterei la generazione di un vettore forza troppo esterno alla linea primaria che potrebbe generare un momento di rinculo che sposterebbe la testata a dx o a sinistra,... meditare!!!.

Stefano, hai ragione bisogna rivolgersi ad un gommista,... o forse ad un "elastomerista"

Modificato da fabryfish
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L'interazione tra elastici di diverso diametro non è regolata solo dal loro diametro.

Ad esempio due elastici da 14 al 400 % hanno dei valori energetici simili ad un 18 alla stessa percentuale ( a parità di mescola e temperatura).

Se la cosa funzionzasse solo per medie aritmetiche avremmo che per eguagliare due 14 ci vorrebbe un 28. E nella pratica non è così.

 

Direi del che ci vorrebbe un 20, dato l'energia è proporzionale alla quantità di gomma che poi è proporzionale all'area, non al diametro.

 

sqrt(2*14^2)=19.7

 

Z

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non dimentichiamo l attrito.... la massa di un 20 anche se è potente io dico che è sottoposto a più attrito. Mentre le 14 nonostante lo stesso carico lavorano più veloci vista la massa minore e quindi il meno attrito durante il ritorno. Insomma la 20 quando torna sposta certamente più acqua da sola che 2 x 14 messe assieme che essendo magre e separate smaltiscono meglio la pressione idrica rientrando meno nervose e più veloci. Stesso discorso la sagola suppongo... più magra è, meno attrito ha.

Se metto gomme di calibro diverso lo farei solo per motivi di comodità...

 

nel mio caso carico in questo modo con 3 fasi: 1:DM2x18/1:1x16/1:1x16, potrei anche cambiare con 1:DM2x18/1:1x18/1:1x18 e aggiungerci anche il 14 sopra ed arrivare a 4 fasi. Sono tante... già così.

 

Se dovrei cambiare configurazione e creare una o due fasi di carica in più per comodità, allora ne deve valere la pena non solo in Kg ma anche in termini di velocità e prestazioni... ora mi avete messo un pallino in testa :sub::subh:

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L'interazione tra elastici di diverso diametro non è regolata solo dal loro diametro.

Ad esempio due elastici da 14 al 400 % hanno dei valori energetici simili ad un 18 alla stessa percentuale ( a parità di mescola e temperatura).

Se la cosa funzionzasse solo per medie aritmetiche avremmo che per eguagliare due 14 ci vorrebbe un 28. E nella pratica non è così.

 

Direi del che ci vorrebbe un 20, dato l'energia è proporzionale alla quantità di gomma che poi è proporzionale all'area, non al diametro.

 

sqrt(2*14^2)=19.7

 

Z

 

 

;)

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non dimentichiamo l attrito.... la massa di un 20 anche se è potente io dico che è sottoposto a più attrito. Mentre le 14 nonostante lo stesso carico lavorano più veloci vista la massa minore e quindi il meno attrito durante il ritorno. Insomma la 20 quando torna sposta certamente più acqua da sola che 2 x 14 messe assieme che essendo magre e separate smaltiscono meglio la pressione idrica rientrando meno nervose e più veloci. Stesso discorso la sagola suppongo... più magra è, meno attrito ha.

Se metto gomme di calibro diverso lo farei solo per motivi di comodità...

 

nel mio caso carico in questo modo con 3 fasi: 1:DM2x18/1:1x16/1:1x16, potrei anche cambiare con 1:DM2x18/1:1x18/1:1x18 e aggiungerci anche il 14 sopra ed arrivare a 4 fasi. Sono tante... già così.

 

Se dovrei cambiare configurazione e creare una o due fasi di carica in più per comodità, allora ne deve valere la pena non solo in Kg ma anche in termini di velocità e prestazioni... ora mi avete messo un pallino in testa :sub::subh:

 

L'attrito è una costante. Nel caso delle gomme in movimento nell'acqua la resistenza dipende dalla forma e dalla superficie di scorrimento. A parità di area (sezione) di gomma, che nel nostro caso, essendo cilindrica, vuol dire cerchio, abbiamo in un caso un solo cerchio e nell'altro due cerchi la cui somma delle aree è uguale all'area del primo cerchio. E' intuitivo e dimostrabile che la circonferenza del cerchio grande sia ben minore della somma delle circonferenze dei cerchi più piccoli. Riportato ai fatti nostri vuol dire che confrontando un'unica gomma da 20 mm con 2 da 14 mm di identica lunghezza e mescola avremo che pur essendo all'incirca medesimi i volumi di gomma interessati e quindi anche i kg forniti, la gomma singola genera meno resistenza durante la contrazione.

Nel caso di un'unica gomma da 20 contro un'identica 14 (sempre stessa mescola e lunghezza) il discorso non cambia poiché essendo diverse le aree ed essendo esse proporzionali alla forza che la gomma può generare (più è grossa e più kg ci vogliono per allungarla della medesima percentuale) è anche qui intuitivo che una gomma grossa ha a disposizione più kg per cm di circonferenza e quindi potrà sviluppare maggior potenza e velocità di punta rispetto ad una gomma più sottile.

Il vero e unico vantaggio delle gomme sottili è che, a parità di mescola, possiamo stirarle a percentuali maggiori raggiungendo i kg iniziali di una gomma più spessa fornendo la spinta all'asta per maggior spazio e con accelerazione più dolce.

Le carrucole dei vela e i verricelli a manovella "Soriano style" sono l'unico mezzo che mi venga in mente per far raggiungere (e superare) a gomme spesse le percentuali d'allungamento che con gli arbanormal e roller (e anche col Volcan) non possono che essere appannaggio di gomme sottili o di energumeni sovradimensionati.

 

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..........

per la sagola.... consiglio a tutti di provare la lyros/dyneema sk75 nuda da 2mm.... 16 maglie, regge 380Kg con coefficente di elasticità massimo dell 1% anche dopo mesi di utilizzo.

La 3mm regge 900 Kg. stesse maglie e stesso 1% max elasticità. 4mm siamo a 1550Kg, ottima per elefanti e balene :D :D

 

A

:thumbup:

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non dimentichiamo l attrito.... la massa di un 20 anche se è potente io dico che è sottoposto a più attrito. Mentre le 14 nonostante lo stesso carico lavorano più veloci vista la massa minore e quindi il meno attrito durante il ritorno. Insomma la 20 quando torna sposta certamente più acqua da sola che 2 x 14 messe assieme che essendo magre e separate smaltiscono meglio la pressione idrica rientrando meno nervose e più veloci. Stesso discorso la sagola suppongo... più magra è, meno attrito ha.

Se metto gomme di calibro diverso lo farei solo per motivi di comodità...

 

nel mio caso carico in questo modo con 3 fasi: 1:DM2x18/1:1x16/1:1x16, potrei anche cambiare con 1:DM2x18/1:1x18/1:1x18 e aggiungerci anche il 14 sopra ed arrivare a 4 fasi. Sono tante... già così.

 

Se dovrei cambiare configurazione e creare una o due fasi di carica in più per comodità, allora ne deve valere la pena non solo in Kg ma anche in termini di velocità e prestazioni... ora mi avete messo un pallino in testa :sub::subh:

 

L'attrito è una costante. Nel caso delle gomme in movimento nell'acqua la resistenza dipende dalla forma e dalla superficie di scorrimento. A parità di area (sezione) di gomma, che nel nostro caso, essendo cilindrica, vuol dire cerchio, abbiamo in un caso un solo cerchio e nell'altro due cerchi la cui somma delle aree è uguale all'area del primo cerchio. E' intuitivo e dimostrabile che la circonferenza del cerchio grande sia ben minore della somma delle circonferenze dei cerchi più piccoli. Riportato ai fatti nostri vuol dire che confrontando un'unica gomma da 20 mm con 2 da 14 mm di identica lunghezza e mescola avremo che pur essendo all'incirca medesimi i volumi di gomma interessati e quindi anche i kg forniti, la gomma singola genera meno resistenza durante la contrazione.

Nel caso di un'unica gomma da 20 contro un'identica 14 (sempre stessa mescola e lunghezza) il discorso non cambia poiché essendo diverse le aree ed essendo esse proporzionali alla forza che la gomma può generare (più è grossa e più kg ci vogliono per allungarla della medesima percentuale) è anche qui intuitivo che una gomma grossa ha a disposizione più kg per cm di circonferenza e quindi potrà sviluppare maggior potenza e velocità di punta rispetto ad una gomma più sottile.

Il vero e unico vantaggio delle gomme sottili è che, a parità di mescola, possiamo stirarle a percentuali maggiori raggiungendo i kg iniziali di una gomma più spessa fornendo la spinta all'asta per maggior spazio e con accelerazione più dolce.

Le carrucole dei vela e i verricelli a manovella "Soriano style" sono l'unico mezzo che mi venga in mente per far raggiungere (e superare) a gomme spesse le percentuali d'allungamento che con gli arbanormal e roller (e anche col Volcan) non possono che essere appannaggio di gomme sottili o di energumeni sovradimensionati.

infatti.... i conti tornano... mica vado a mettere sulla demoltiplica 4 x 14, e neanche 2x 20 altrimenti serve davvero il "crick" per caricare il fucile... l unica opzione è come fa itio e oreste, caricarne una alla volta. Ti sforzi di meno per caricare la demoltiplica, ma hai 2 fasi di carica in più. Oltre 2x18 sulla demoltiplica bisogna essere Hulk per caricare il fucile... la vedo come una questione di scelta...

Adesso che è vela ok.... ma se lo lego volcan l unica soluzione per caricare sarebbe quella, una alla volta...

 

Mentre se su un backroll avrei la scelta di mettere una 18 o 20 o doppio 14....ci metto doppio 14... lo gestisco e gira meglio con le piccole che con una 20...

Chiaramente se ho a disposizione il crick metto 4x20 e carico tutto via Crick, senza ci arrangiamo con le mani e mettiamo quello che riusciamo a caricare :D

Modificato da Fonzis
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