> QUALCOSA NON Và ! - Pagina 4 - Pesca in Apnea - AM FORUMS Vai al contenuto

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La maggior parte degli incidenti avviene nel periodo compreso tra maggio-giugno ed ottobre-novembre.

Dite che ciò avvenga perchè in quei mesi, più che nei restanti, in mare ci sono più pescatori in apnea (in parte può essere vero, ma quando si tratta di pescatori allenati, ne dubito fortemente), o perchè in quel periodo si pesca mediamente più fondo (io propendo per quest'ultima ragione)?

Dico la mia, in questi periodi il traffico nautico è minore + pescatori in apnea, il taglio freddo sparisce e tutti, pesci e uomini si spingono più fondi ....

 

Barbara

 

 

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Ospite patnel
...non si potrà parlare di ovvietà, perchè di fatto c'è chi insiste (urlando...tra l'altro...) nel considerare quale principale problema, l'ignoranza...

L'ignoranza ha sicuramente il suo peso ma non nel modo in cui normalmente si pensa, l'ignoranza trasformata in "sapere" è quella che finisce per fare più danni di tutte.

 

I corsi, lo sai meglio di me, si possono fare per passione o per viverci. Nel primo caso non hai nessun problema ad impostare l'attività su tutto ciò con NON sono metri e secondi, ma nel secondo caso vendi quello che l'allievo vuole da te e te ne freghi. Chi bada solo al denaro, e ce ne sono molti più di quanto si creda, vendono metri e secondi con piena soddisfazione del cliente che dopo un primo livello (primo!!!) viene a raccontarti come abbia raggiunto senza fatica 26 mt.

 

Certo non mi sogno di dire che i corsi siano il male incarnato, ma sono una parte importante del problema che non si vuole vedere.

 

Forse si raggiunge, o si crede di raggiungere, il livello di "esperto" con molta più facilità di quanto succedeva anni fa. E poi, ma questa è un'opinione personale, è anche un discorso di età. Credo che la fascia dai 30 ai 40 anni sia quella in cui si raggiunga il massimo prestazionale a livello fisico. Non parlo però di testa o meno, non credo che chi muore sia uno stupido, tuttaltro, la differenza credo si debba fare tra miracolati e no, alcuni se la cavano e ne fanno tesoro, alcuni perseverano scherzando con il fuoco, altri magari sbagliano una sola volta e non hanno seconde possibilità.

 

Forse davvero non esiste rimedio alcuno se non stare casa davanti al camino.

 

:bye:

 

 

.........................ma andiamo ancora in giro con questa favola?

 

Prendiamo(purtroppo) l'ultimo esempio ,

possibile che non sapesse la differenza tra apnea pura e cacciasub?

 

Ma stiamo scherzando?

e ultimamente ci rimetton le penne i pescasub molto più esperti.

 

Qui non sono le differenze tra apnea pesca e corsi..

qui è la medicina dello sport che ha davanti un muro che non si riesce a superare.

Sono le barriere tra cio' che si sa e cio' che rimane un mistero all'interno del nostro corpo

mentre si va sott'acqua.

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Mai come in questi ultimi tempi sento parlare di profondità tra i colleghi pescapneisti.......magari gente che in settimana sta dietro un bancone o una scrivania e il fine settimana ( quando il tempo è buono) si getta a capofitto in immersioni impegnative.Tutti vogliono farsi la bella fotografia con la ricciolona o la cernia ma la scarsa preparazione prima o poi presenta il suo conto.

 

Prima cosa secondo me è capire i limiti di chi nella vita non fa il pescatore professionista.Non si può pretendere di scendere a 20 metri o più magari con condizioni meteo-marine proibitive se in settimana si fa tutt'altro.Credo che i primi due concetti da esaminare siano profondità e preparazione effettiva.

 

Non posso lamentarmi di aver visto sfrecciare gommoni a destra e a manca del mio pallone se vado in una zona notoriamente trafficata.

 

Sembrano banalità ma questo è vissuto quotidiano.Tutte cose viste e sentite.Bisogna riscoprire l'umiltà di capire che per noi che non viviamo di pesca la pesca in apnea va vissuta in una dimensione ricreativa.I metri, le pescate con condizioni meteo.marine proibitive, le pescate nelle punte dove passano cento imbarcazioni, le pescate se non si è in forma lasciamole a chi fa della pesca in apnea una professione .

 

Il nostro sport se praticato in una fascia entro i 15 metri, in posti dove il traffico di imbarcazioni è normale e in condizioni fisiche buone non è più rischioso di farsi un giro in moto!!!

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.........................ma andiamo ancora in giro con questa favola?

 

Prendiamo(purtroppo) l'ultimo esempio ,

possibile che non sapesse la differenza tra apnea pura e cacciasub?

 

Ma stiamo scherzando?

e ultimamente ci rimetton le penne i pescasub molto più esperti.

 

Qui non sono le differenze tra apnea pesca e corsi..

qui è la medicina dello sport che ha davanti un muro che non si riesce a superare.

Sono le barriere tra cio' che si sa e cio' che rimane un mistero all'interno del nostro corpo

mentre si va sott'acqua.

Casomai non ti fossi reso conto, questa riflessione è stata appositamente messa all'interno di una discussione GENERALE, se avessi voluto far rientrare Giulio (cosa che non ho appunto fatto) in questa casistica avrei scritto altrove.

 

Così come insinuare che si muoia perchè c'è qualcosa che la medicina non conosce, è solo un alibi, la sincope non ha quasi più segreti. Forse l'unico vero problema è che le tecniche di ventilazione, TUTTE, sono potenzialmente pericolose se prolungate, ma questa è un'altra cosa che non si può dire per non sollevare vespai.

 

L'iperventilazione è solo quella di Maiorca, così sono tutti più contenti.

 

:bye:

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Ospite patnel
.........................ma andiamo ancora in giro con questa favola?

 

Prendiamo(purtroppo) l'ultimo esempio ,

possibile che non sapesse la differenza tra apnea pura e cacciasub?

 

Ma stiamo scherzando?

e ultimamente ci rimetton le penne i pescasub molto più esperti.

 

Qui non sono le differenze tra apnea pesca e corsi..

qui è la medicina dello sport che ha davanti un muro che non si riesce a superare.

Sono le barriere tra cio' che si sa e cio' che rimane un mistero all'interno del nostro corpo

mentre si va sott'acqua.

Casomai non ti fossi reso conto, questa riflessione è stata appositamente messa all'interno di una discussione GENERALE, se avessi voluto far rientrare Giulio (cosa che non ho appunto fatto) in questa casistica avrei scritto altrove.

 

Così come insinuare che si muoia perchè c'è qualcosa che la medicina non conosce, è solo un alibi, la sincope non ha quasi più segreti. Forse l'unico vero problema è che le tecniche di ventilazione, TUTTE, sono potenzialmente pericolose se prolungate, ma questa è un'altra cosa che non si può dire per non sollevare vespai.

 

L'iperventilazione è solo quella di Maiorca, così sono tutti più contenti.

 

:bye:

 

veramente non mi riferivo a Giulio che spero Vivamente sia ancora in vita

ma ad un altro caso di qualche giorno fa che era anche lui un validissimo pescasub

 

A questo punto la cosa che piu' mi preoccupa nelle tue parole(non volermene)

è quel QUASI Più segreti riferito alla Sincope che mi lascia ancora una volta

più consapevole che quello che ho scritto corrisponde al VERO.

 

Il tuo naturale dubbio è il dubbio della scienza che ancora non puo' scrivere la

parola CERTA. :rolleyes:

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la cosa che poi mi rende ancora piu' convinto è sentire di sub che vanno in acqua per rilassarsi armati :eek:

dai vabbè che siamo fuori di testa ma certe cazzate non stanno ne in cielo e ne in terra perchè mai dovrebbero stare in mare???

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veramente non mi riferivo a Giulio che spero Vivamente sia ancora in vita

ma ad un altro caso di qualche giorno fa che era anche lui un validissimo pescasub

 

A questo punto la cosa che piu' mi preoccupa nelle tue parole(non volermene)

è quel QUASI Più segreti riferito alla Sincope che mi lascia ancora una volta

più consapevole che quello che ho scritto corrisponde al VERO.

 

Il tuo naturale dubbio è il dubbio della scienza che ancora non puo' scrivere la

parola CERTA. :rolleyes:

Togliti la curiosità domandando direttamente a Malpieri o a chi ti pare se è sensato dire che "ad oggi si muore senza un perchè", io dico di no, ma non devo certo far cambiare idea a nessuno.

 

D'altronde è molto rassicurante andare in mare sapendo che la nostra incolumità non dipende da noi, visto che la medicina a tuo dire, non ci spiega perchè si muore.

 

Gianni ha già fatto notare come si muoia più oggi di ieri, eppure ieri la medicina ne sapeva molto meno. Qualcosa è cambiato soprattutto nell'approccio alla profondità mentre le conoscenze di fisiologia sono aumentate esponenzialmente, a rigor di logica si dovrebbe morire di meno o allo stesso modo...invece i dati dicono altro purtroppo.

 

Tu resti della tua idea, io della mia.

 

:bye:

 

 

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Ospite tillari

Io di amici o persone che conoscevo morte in apnea per un motivo o per un altro ne ho viste (nel senso che ne sono venuto a conoscenza) molte e credo che alla fine a volte il ripetersi di incidenti in un determinato periodo può essere una casualità, non c'è un livello standard di perdite all'anno mentre per quanto riguarda il fatto che a morire sia gente esperta credo sia legato si alle condizioni a volte limite in cui ci si trova a pescare ma soprattutto penso sia legato alla frequenza con la quale si va in mare per capirci se faccio 80.000 km l'anno con l'auto avrò molte più possibilità di avere un evento negativo rispetto a chi ne fa 10.000 se le assicurazioni che studiano i parametri di rischio propongono dei prezzi al km un motivo ci sarà.

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Ospite patnel
veramente non mi riferivo a Giulio che spero Vivamente sia ancora in vita

ma ad un altro caso di qualche giorno fa che era anche lui un validissimo pescasub

 

A questo punto la cosa che piu' mi preoccupa nelle tue parole(non volermene)

è quel QUASI Più segreti riferito alla Sincope che mi lascia ancora una volta

più consapevole che quello che ho scritto corrisponde al VERO.

 

Il tuo naturale dubbio è il dubbio della scienza che ancora non puo' scrivere la

parola CERTA. :rolleyes:

Togliti la curiosità domandando direttamente a Malpieri o a chi ti pare se è sensato dire che "ad oggi si muore senza un perchè", io dico di no, ma non devo certo far cambiare idea a nessuno.

 

D'altronde è molto rassicurante andare in mare sapendo che la nostra incolumità non dipende da noi, visto che la medicina a tuo dire, non ci spiega perchè si muore.

 

Gianni ha già fatto notare come si muoia più oggi di ieri, eppure ieri la medicina ne sapeva molto meno. Qualcosa è cambiato soprattutto nell'approccio alla profondità mentre le conoscenze di fisiologia sono aumentate esponenzialmente, a rigor di logica si dovrebbe morire di meno o allo stesso modo...invece i dati dicono altro purtroppo.

 

Tu resti della tua idea, io della mia.

 

:bye:

 

 

ieri non si sapeva chi moriva xchè lo sport della pescasub non era a questi livelli

e perchè i pesci si pigliavan in un metro e perchè c'erano

 

Malpieri e' un GRANDISSIMO ma mi piacerebbe un confronto di idee e convergenze d'intenti

con altri luminari come LUI senza prendersi a tirate di capelli.

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Mi permetto di dire due cose:

 

1) almeno in queste circostanze e per certi argomenti, cerchiamo di confrontarci a vicenda, senza scendere nelle polemiche personali tipo "io la vedo così - tu la vedi cosà". Passi se parliamo di AMP, ma almeno adesso... sforziamoci tutti quanti di essere un po' più maturi e meno polemici.

 

2) mi rendo conto che non è uno sponsor di AM, ma vi segnalo lo stesso di andare sulla home page del sito di Dapiran e leggervi, in basso, questo articolo: "Prestazioni e sicurezza nella pesca subacquea". Secondo me offre dei validi spunti di riflessione.

 

Ciao a tutti.

 

Pier

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ieri non si sapeva chi moriva xchè lo sport della pescasub non era a questi livelli

e perchè i pesci si pigliavan in un metro e perchè c'erano

 

Malpieri e' un GRANDISSIMO ma mi piacerebbe un confronto di idee e convergenze d'intenti

con altri luminari come LUI senza prendersi a tirate di capelli.

Ti hanno già risposto come rispetto agli anni '80 i praticanti siano drasticamente diminuiti.

 

Se l'agonismo è lo specchio del livello di uno sport, 20 anni fa si pescava alle stesse quote, ma con attrezzature molto più scadenti.

 

E la storia che il pesce ci fosse è un'altra bella favola, nell'assoluto del 1970 ad Alghero (40 anni fa e in Terra Santa come dicono tanti!) si ridusse il peso minimo a 300g a causa della povertà dei campi gara.

 

Forse è freddo parlare di numeri e di statistica, ma più aumentano le persone che sanno andar fondo e più le probabilità di incidente aumentano.

 

Si parla sempre di "esperti" invece, ma chi sono? Come si diventa tali? Perchè ad oggi si ritiene troppo spesso esperto chi pesca fondo, non chi và in mare da 30 anni anche se magari non supera i 10 mt.

 

@PierUgo

 

Letto, senza offesa ma sono cose giuste ma già dette e che a tanti non piaceranno, anche se le dice Dapiran.

 

:bye:

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quest'estate mia madre è caduta a casa sua su un tavolo di cristallo e non è morta dissanguata perchè la fortuna ha voluto che quel giorno ci fosse a casa la sorella...

la morte è sempre dietro l'angolo e non ci sarà mai il modo di essere sicuri al 100% di andare a pescare senza un minimo di rischio.

è chiarissimo che pescare in profondità è più pericoloso perchè lo stesso incidente ,lo stesso imprevisto può avere conseguenze diverse.

poi un'altra cosa che non viene mai valutata è il carattere delle persone,chi è molto competitivo,chi spinge sull acceleratore,rischia di più di chi si acoontenta di andare tranquillamente in relax(non me ne voglia tango)a passare due ore in acqua.

ne ho sentite di storie di gente che a trenta metri si infila nelle tane...o aspetta la decima contrazione perchè tanto sa che ne fa venti prima di uscire...

può succedere che muoia uno in due metri d'acqua impigliato in una fune come è successo quest estate a quel bambino,ma è statisticamente molto più probabile che succeda a chi esagera...

sabato in un tuffo più profondo del solito ho visto una bella cernia una decina di metri più sotto,non avevo le contrazioni ero tranquillo,ma l'ho guardata,l'ho salutata,e sono risalito contento solo di averla vista...

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Ospite patnel
ieri non si sapeva chi moriva xchè lo sport della pescasub non era a questi livelli

e perchè i pesci si pigliavan in un metro e perchè c'erano

 

Malpieri e' un GRANDISSIMO ma mi piacerebbe un confronto di idee e convergenze d'intenti

con altri luminari come LUI senza prendersi a tirate di capelli.

Ti hanno già risposto come rispetto agli anni '80 i praticanti siano drasticamente diminuiti.

 

Se l'agonismo è lo specchio del livello di uno sport, 20 anni fa si pescava alle stesse quote, ma con attrezzature molto più scadenti.

 

E la storia che il pesce ci fosse è un'altra bella favola, nell'assoluto del 1970 ad Alghero (40 anni fa e in Terra Santa come dicono tanti!) si ridusse il peso minimo a 300g a causa della povertà dei campi gara.

 

Forse è freddo parlare di numeri e di statistica, ma più aumentano le persone che sanno andar fondo e più le probabilità di incidente aumentano.

 

Si parla sempre di "esperti" invece, ma chi sono? Come si diventa tali? Perchè ad oggi si ritiene troppo spesso esperto chi pesca fondo, non chi và in mare da 30 anni anche se magari non supera i 10 mt.

 

@PierUgo

 

Letto, senza offesa ma sono cose giuste ma già dette e che a tanti non piaceranno, anche se le dice Dapiran.

 

:bye:

 

 

Davide scusa (non prendertela mi raccomando,

(stiamo solo ragionando e lungi da creare flames)

ma se sei cosi' sicuro

perchè metti quel quasi? qui non mi hai risposto.

Indirettamente il quasi è la risposta più concreta ai tanti xchè.-

 

@tango- io vado a pesca xchè mi diverte e xchè penso che quando

arriverà la mia ora è perchè era già scritto e nn certo da me :rolleyes:

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