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PRINCIPI ROLLER E ROLLER-DERIVATI


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Stefano...sai che so! Quindi io non posso partecipare all'indovinello...

 

Non mi piace il nome "paranco", anche perchè non è appropriato...

Basta andare su Wikipedia per capire che il principio delle carrucole composte o paranchi si utilizza solo nel caricamento del fucile.

Mentre nei Vela, nella sua funzione primaria (sparare un'asta), avviene l'incontrario, per questo

l'ho denominata "funzione vela"... Appunto arba-vela, arba-p..... fa un po' c.g..e oltre ad essere non del tutto corretto.

 

Alcune modifiche al Volcan... domani altre prove.

 

Itio ha denominato la messa a punto dei vela "messa in coppia", la trovo una dicitura azzeccata!

Un vela ben settato "entra in coppia"! Improvvisamente, non se ne capisce il perchè, il vela si mette a tirare come un pazzo!

E' quello che spero che avvenga domani mattina, anzi se ho capito il concetto che sta alla base della "messa in coppia"

non dovrei sbagliare...

Il concetto si applica anche al Volcan e quindi...via alle danze!

 

Oreste

 

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Stefano...sai che so! Quindi io non posso partecipare all'indovinello...

 

Non mi piace il nome "paranco", anche perchè non lo ritengo del tutto appropriato...

Basta andare su Wikipedia per capire che il principio delle carrucole composte o paranchi si utilizza solo nel caricamento del fucile

(macchina atta al sollevamento di pesi).

Mentre nei Vela, nella sua funzione primaria (sparare un'asta), avviene l'incontrario, per questo

l'ho denominata "funzione vela"... Appunto arba-vela, arba-p..... a me fa un po' c.g..e.

 

Alcune modifiche al Volcan... domani altre prove.

 

Itio ha denominato la messa a punto dei vela "messa in coppia", la trovo una dicitura azzeccata!

Un vela ben settato "entra in coppia"! Improvvisamente, non se ne capisce il perchè, il vela si mette a tirare come un pazzo!

E' quello che spero che avvenga domani mattina, anzi se ho capito il concetto che sta alla base della "messa in coppia"

non dovrei sbagliare...

Il concetto si applica anche al Volcan e quindi...via alle danze!

 

Oreste

Modificato da orvac
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Stefano...sai che so! Quindi io non posso partecipare all'indovinello...

 

Non mi piace il nome "paranco", anche perchè non lo ritengo del tutto appropriato...

Basta andare su Wikipedia per capire che il principio delle carrucole composte o paranchi si utilizza solo nel caricamento del fucile

(macchina atta al sollevamento di pesi).

Mentre nei Vela, nella sua funzione primaria (sparare un'asta), avviene l'incontrario, per questo

l'ho denominata "funzione vela"... Appunto arba-vela, arba-p..... a me fa un po' c.g..e.

 

Alcune modifiche al Volcan... domani altre prove.

 

Itio ha denominato la messa a punto dei vela "messa in coppia", la trovo una dicitura azzeccata!

Un vela ben settato "entra in coppia"! Improvvisamente, non se ne capisce il perchè, il vela si mette a tirare come un pazzo!

E' quello che spero che avvenga domani mattina, anzi se ho capito il concetto che sta alla base della "messa in coppia"

non dovrei sbagliare...

Il concetto si applica anche al Volcan e quindi...via alle danze!

 

Oreste

 

Bene.... bene ..... Oreste !!!!!!!

E' proprio partendo dalle tue intuizioni che ho fatto delle piccole modifiche, ma secondo me sostanziali.

Non so quando potrò provare la nuova configurazione del fucile;

Per il momento finisco di fare le legature e poi vedremo.

Se ti va, facci sapere del risultato dei test.

 

Modificato da Stefano Soriano
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Risultati ed impressioni.

 

Nessun aggettivo "roboante"...

Sono solo felice!

 

Tutto secondo le teorie che lo hanno generato!

Il Volcan è:

potente, estremamente brandeggiabile e preciso oltre il lecito!

 

A 5m dalla punta dell'asta stamattina ho colpito 5 volte la riga in verticale del bersaglio (o al massimo a mezzo cm)

Avrei colpito il centro solo avessi mirato calcolando l'alzo...invece ho sparato da "pesca", d'imbracciata (è vero che l'asta non aveva l'aletta).

 

Anche la "messa in coppia" è migliorata utilizzando un'asta da 7mm (avevi ragione Stefano).

Le modifiche si sono rivelate azzeccatissime.

Ho fatto sparare alcuni colpi ad alcuni compagni (Itio compreso, mio fedele "compagno di merende) per vederlo dall'esterno... il fucile non si muove proprio e il tiro è totalmente rettilineo.

 

Niente più 110, questo mi rende ancor più felice.

 

Ora passo all'asta da 7mmx140 e alle gomme da 16mm poi vedremo, ma già cosi spara come il mio primo vela

che è dotato di due coppie di gomme Superelax da 17,5 mm al 3,6 % (il Volcan ha due coppie da 14mm...e ho piantato altre 2 volte

l'asta nel teflon).

 

Decisamente lo considero un ulteriore passo avanti nella famiglia dei roller-derivati: il vela 3G... o il primo fucile con le "marce",

La prima e la seconda. Trazione diretta e trazione vela.

 

Oreste

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sbrigatevi a metterlo in produzione vorrei acquistarne e usarne uno ..magari misura corta che ne so 71..

Credo ti sia sfuggito qualcosa.... :o la misura minima per far funzionare questi fucile è il 100!! ;)

Se vuoi un fucile + corto devi mettere almeno 4 elastici! Non ne vale la pena!

Ciao

 

Dan .... non buttare la spugna così presto sulle misure corte :rolleyes: :rolleyes: :rolleyes: Nella vita non si sa mai !!

 

Il fucile è del tipo "stay-behind" : se capisci l'indizio, avrai anche il nome.

 

Anzi devo dire che mi hai dato l'idea per il nome da dare alla nuova versione ;)

Secondo me si può fare...cmq anche un bel roller semplice 71 che spara aste da 7..mi attizza..:) aspetto i geni al lavoro..io con la mia scarsa competenza posso fare solo da utilizzatore finale...al massimo da tester.. certo che è un peccato che in commercio nn ci sia niente di serie..so anche che industrializzare fucili così è sempre un problema ma davvero sono anni che vedo nulla di nuovo...anzi io preferisco il vecchio...t20 ed mb 30 by valerio grassi..almeno per ora...pronto a ricredermi e ad acquistare qualcosa di veramente innovativo...

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Nessun aggettivo "roboante"...

Sono solo felice!

 

Tutto secondo le teorie che lo hanno generato!

Il Volcan è:

potente, estremamente brandeggiabile e preciso oltre il lecito!

 

A 5m dalla punta dell'asta stamattina ho colpito 5 volte la riga in verticale del bersaglio (o al massimo a mezzo cm)

Avrei colpito il centro solo avessi mirato calcolando l'alzo...invece ho sparato da "pesca", d'imbracciata (è vero che l'asta non aveva l'aletta).

 

Anche la "messa in coppia" è migliorata utilizzando un'asta da 7mm (avevi ragione Stefano).

Le modifiche si sono rivelate azzeccatissime.

Ho fatto sparare alcuni colpi ad alcuni compagni (Itio compreso, mio fedele "compagno di merende) per vederlo dall'esterno... il fucile non si muove proprio e il tiro è totalmente rettilineo.

 

Niente più 110, questo mi rende ancor più felice.

 

Ora passo all'asta da 7mmx140 e alle gomme da 16mm poi vedremo, ma già cosi spara come il mio primo vela

che è dotato di due coppie di gomme Superelax da 17,5 mm al 3,6 % (il Volcan ha due coppie da 14mm...e ho piantato altre 2 volte

l'asta nel teflon).

 

Decisamente lo considero un ulteriore passo avanti nella famiglia dei roller-derivati: il vela 3G... o il primo fucile con le "marce",

La prima e la seconda. Trazione diretta e trazione vela.

 

Oreste

 

Oreste sono contento per i risultati raggiunti dal tuo Volcan, ero sicuro che era solo questione solo di rividere qualche piccolo dettaglio come appunto l'asta da 6.5.

A tal proposito sono convintp che esiste una qualche relazione tra diametro e lunghezza dell'asta per la quale ad ogni diametro corrisponde una lunghezza ideale in termini di efficienza dell'asta stessa.

L'asta da 6.5 soffre la "lungnezza".

 

Intanto ho finito di fare le legature al mio fucile con bozzelli.

Sarà chiamato " L'Arbalisto " .... termine derivato dalla fusione di "arbalete" e "balista" (macchina d'assedio inventata dai Greci ed usata anche dai romani).

L'ar...balisto è un diretto erede di Gladio, quindi farà parte della categoria degli "invert-roller" con filosofia "stay-behind".

Preparo le foto e le pubblico .

 

Ciao

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Se è come mi fa pensare la definizione di accoppiamento tra il sist vela e un sistema a trazione diretta su tutto il fusto dato da un'ulteriore coppia di gomme, mi viene in mente un fucile con due coppie di pulegge in testa, una coppia di bozzelli ed una coppia di pulegge sul calcio. Fuochino?

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Se è come mi fa pensare la definizione di accoppiamento tra il sist vela e un sistema a trazione diretta su tutto il fusto dato da un'ulteriore coppia di gomme, mi viene in mente un fucile con due coppie di pulegge in testa, una coppia di bozzelli ed una coppia di pulegge sul calcio. Fuochino?

 

Fuochino-ino-ino !!!!!!

Sto caricando le foto .... qualche minuto e dovrei mettere on-line le prime foto di "ARBALISTO": il nuovo fucile con tecnologia "Stay-behind" !!!!!!!!

:lol: :lol: :lol: :lol: :lol: :lol:

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Scusate per l'attesa .... ma non ho fatto in tempo a postare tutto.

Completo adesso con relativa descrizione del fucile. le foto sono subito a seguire.

 

L’Arbalisto è un diretto erede dell’invert-roller Gladio (http://www.stefano-soriano.it/arbaffertus/Gladio/foto.htm.

C’e da premettere che ho dovuto adottare la tecnologia "vela/paranco" che dir si voglia ( in pratica l’aggiunta dei bozzelli) su un progetto, quello di Gladio appunto, che era nato con una diversa concezione.

Gladio è stato un esperimento a mio avviso valido anche se non l'ho mai "maturato" in modo opportuno: dopo le prove iniziali, pur se ampiamente soddisfancenti, il progetto è stato accantonato in garage.

Da tempo pensavo di costruire un fucile con bozzelli, ma partire ex-novo con un altro progetto avrebbe richiesto molto tempo, specie in questo periodo in cui ho davvero pochissimo tempo libero a disposizione.

Pertanto ho semplicemente modificato l’esistente: ciò rende conto di alcune “imperfezioni” nel fucile che se invece fosse nato su un progetto studiato ad hoc sarebbero state sicuramente evitate.

Mi riferisco soprattutto alla posizione delle carrucole “invert” che avrebbero fornito una migliore meccanica al fucile se solo fossero state posizionate qualche cm più arretrate.

Comunque ...... di necessità virtù.

 

La trasformazione di "Gladio" in "Arbalisto" è presto fatta: aggiunta di lunga sagola e due bozzelli.

Gli elastici invert ( vado a memoria) sono dei 14 mm della lunghezza di 30 cm che funzionano in modo pretensionato di circa 10 cm. Al momento sono appositamente lasciati molto lunghi: avrò modo di tagliarli successivamente. Il fattore di elongazione finale degli stessi è intorno al 330%

Il fatto di avere gli elastici così arretrati risolve un primo importante problema relativamente alla presenza dei bozzelli: l’ingombro in testata.

Infatti i bozzelli a fucile carico si andranno a posizionare a circa metà fusto, lasciando addirittura la metà anteriore del fucile senza ingombro di elastici:

avete mai visto un arbalete che frutta tutta la lunghezza del fusto, con gli elastici che occupano solo la metà posteriore del fusto?

L’Arbalisto è in grado di fare ciò !!!!!!

La particolare disposizione degli elastici mi ha permesso di risolvere un altro problema fondamentale di cui soffrrono, a mio avviso, tutti i roller e roller-derivati pretensionati.

Il problema della tensione residua sull’ogiva a fine corsa ( ossia in testata).

Il tensionamento residuo degli elastici ( necessario per sfruttare bene il concetto roller ) determina l’effetto indesiderato dello schiacciamento dell’ogiva in testata.

Per ovviare a questo inconveniente si ricorre a diversi sistemi: in genere quello del “ponticello” alla Itio ( giusto per intenderci).

L’Arbalisto, grazie al concetto invert-roller, mi ha permesso di risolvere questo problema con un semplicissimo espediente: è bastato un sagolino che legasse tra di loro ed in un punto strategico gli elastici invert-roller.

In pratica anzicchè far “sbattere” la sagola in testata, faccio sbattere il sagolino sul “culetto” del fucile.

Ciò determina un arresto della forza residua di tensionamento e non essendo la sagola provvista di elasticità, essa rimane perfettamente non tensionata consentendo addirittura di poterla afferrare tranquillamente con le sole mani, mentre gli elastici sono ancora in fase di pretensionamento.

Il fucile è dotato di una sorta di ponticello in testata, ma è solo perchè l’idea del sagolino mi è venuta successivamente, dopo aver già messo il ponticello che alla fine ho deciso comunque di lasciare pur non avendo più in effetti nessuna funzione pratica.

La sagola non tesa permetta di eliminare altresì legature ed ogive aggiuntive che hanno il difetto di creare attriti ulteriori.

Fin qui il discorso relativo alla trazione demoltiplicata dei vela.

Sappiamo, però, che per sfruttare bene il sistema di demoltiplica, abbiamo bisogno altresì di un sistema di trazione diretta o semi-diretta sull’asta che entri in azione prima del sistema demoltiplicato.

Avevo a disposizione alcune soluzioni:

1. Applicare l’elastico direttamente tra testata ed asta: ciò avrebbe inserito una trazione diretta sull’asta, ma anche determionato un aumento del rinculo non muovendosi più tutti gli elastici in direzione opposta all’asta.

2. Applicare un elastico tra bozzelli e parte posteriore del fucile ( o l’asta) : avrei però avuto due effetti collaterali. La posizione dei bozzelli a metà fusto non avrebbe consentito di sfruttare solo il 50% del fusto e soprattutto la fase di demoltiplica avrebbe dovuto trasfinarsi (fino alle carrucole posteriori) i due elastici aggiuntivi non più tesi. Ciò avrebbe senz’altro creato un attrito che in acqua significa perdere l’utilità dei bozzelli proprio nella fase in cui dovevano dare il massimo di rendita in termini di velocità.

 

Pensavo che il sistema dell'invert-roller fosse viziato da questo difetto intrinseco dovendo optare più per la prima soluzione, fin quando non mi è venuta in mente un semplice espediente: un nodo ed un cappio.

 

In pratica ho creato un piccolo nodo sulla sagola del sistema di demoltiplica ed inserito una coppia di elastici tramite un cappietto.

 

Il funzionamento è semplicissimo:

 

1. Carico il sistema dei bozzelli afferrando direttamente l’ogiva con le mani in testata. L’ogiva risulta non tesa grazie al blocco arretrato del sagolino ( giallo ) aggiuntivo.

2. A carica effettuata i bozzelli si spostano a metà fusto, ma la sagola percorre un tragitto esattamento doppio fino alla testata. In questo movimento i nodini sulla sagola si trascinano dietro gli elastici aggiuntivi fino alla testata.

3. A questo punto è possibile caricare gli elastici aggiuntivi in modo tradizionale afferrandoli con le mani. A dire il vero nel mio Arbalisto ho previsto la possibilità di caricarli in modo frazionato ( cioè uno per volta dimezzando lo sforzo di caricamento). L'ancoraggio degli elastici avvieni sulle sporgenze metalliche laterali presenti in corrispondenza delle carrucole "invert"

 

Cosa succede quando si preme il grilletto?

Succede che sia la trazione diretta che quella indiretta entrano in azione contemporanemente fin dall’inizio.

La trazione diretta ( elastici aggiuntivi) termina prima, l’indiretta ( elastici con bozzelli) termina nel momento in cui il sagolino giallo impatterà tra le carrucole “invert”, lasciando la sagola non tesa in testata.

Gli elastici della trazione diretta non verranno trascinati dalla trazione demoltiplicata ( indiretta) perchè nel momento in cui essi terminano la loro corsa (quindi termina la trazione diretta), la sagola della trazione indiretta è libera di scorrere attaverso il cappietto.

 

Il vantaggio ( al momento puramente teorico ) dell’Arbalisto è quello di avere riassunto in sè diversi aspetti:

1. A fucile carico avremo solo la coppia di elastici aggiuntivi che arriva in testata ( in pratica avremo lo stesso ingombro di un monoelastico). I bozzelli si fermano a metà fusto dove la loro influenza sul brandeggio e sui movimenti è senz’altro ridotta in modo significativo.

2. Il sistema di demoltiplica sfrutta tutto il fusto

3. Il sistema di trazione diretta sull’asta ( o meglio sarebbe dire semi-diretta perchè c’e’ sempre interposizione di un sagolino) sfrutta anch’esso tutta la lunghezza del fusto, ma termina prima della demoltiplica, lasciando a questa la fase terminale di spinta dell’asta senza comunque creare interferenze reciproce tra i due sistemi.

 

I contro del sistema: al momento si tratta di speculazioni semi-teoriche. Non ho nessuna idea di come il fucile si comporterà in acqua. Non ho effettuato prove in aria . Non ho voluto nemmeno caricarlo completamente in aria per fare prove in vasca perchè si tratta di un sistema che immagazzina un gran quantitativo di energia e qualsiasi imprevisto, come la rottura di un bozzello o di una sagola, potrebbe avere conseguenze imprevedibili.

Pertanto per il momento diamoci alle sole impressioni e speculazioni teoriche.

Le prove pratiche sono rimandata a quando si aggiusta il mare da queste parti e non se ne parla prima di qualche giorno o addirittura la prossima settimana ( tempo libero permettendo).

 

L’Arbalisto ossia il nuovo Arbalete con tecnologia “stay-behind” !!!!!!!!!!

 

 

 

 

 

 

 

 

Modificato da Stefano Soriano
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Ciao Stefano, te lo ribadisco, gladio è un fucile strepitoso, e secondo me ha molte possibilità di sviluppo ulteriori, hai in mano un giocattolo molto particolare!!!

Complimenti e un bentornato a nuova vita Gladio!!!!

Un saluto.

Modificato da Leonardo
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Bhe! Che dire...le soluzioni che hai adottato erano un po' previste, conoscendo Gladio...

 

Sono sicuramente interessanti e ottimizzano in vari sistemi (soprattutto il vela...anche se l'utilizzo di una sola coppia di gomme mi lascia un po'

perplesso...passerai sicuramente a gomme di diametri più generosi).

 

Poter allungare la gomma inserita nel sistema vela ( e tu lo hai fatto) è uno dei crucci del sistema stesso.

Nel tempo qualcosa mi inventerò.

Ma una progetto simile si può realizzare solo con il legno. Materiale stupendo ma vista la totale assenza di rinculo

il sistema non necessita della sua massa.

 

Comunque la storia dei fucili roller-derivati si arricchisce di un nuovo protagonista con nuove soluzioni.

Grande Stefano!

 

Oreste

Modificato da orvac
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Innanzitutto grazie ragazzi per i complimenti !!!!!

 

 

......anche se l'utilizzo di una sola coppia di gomme mi lascia un po' perplesso...passerai sicuramente a gomme di diametri più generosi).

 

Oreste, le mie perplessità coincidono con le tue. In effetti ci sarebbe voluto un fucile costruito con doppie carrucole invert.

Ma partire con un nuvo schioppo avrebbe richiesto troppo tempo, anche se l'inverno è lungo e potrei anche provarci.

L'idea iniziale era : Doppie carrucole invert con elastico da 16 + elastico aggiuntivo da 14, in abbinamento ad asta da 7.

 

L'ingombro in testata sarebbe stato solo quello del 14: in pratica un fucile più potente di un doppio elastico con un ingombro e un rinculo inferiore al monoelastico: niente male, vero ? B):P

 

Sicuramente proverò a montare elastici da 16 anche nelle carrucole invert. Sono curioso di vedere come si comporta.

Non mi aspetto prestazione in termini di velocità esaltanti: troppa poca energia nel fucile.

Quello che mi aspetto è un tiro lievemente superiore ad un monoelastico tirato, ma senza rinculo e con grande precisione.

Vedremo se teoria e pratica corrispondono !!!!!!

 

Se le prove pratiche mi soddisferanno, poi passerò all'analisi balistica col "tubo balistico" per la quale mi dovrò organizzare in modo opportuno perchè non voglio caricare il fucile fuori dallìacqua per motivi di sicurezza.

 

 

Comunque la storia dei fucili roller-derivati si arricchisce di un nuovo protagonista con nuove soluzioni.

Grande Stefano!

 

Volevo entrare anch'io nell'esclusivo club degli "arba-bozzelluti".

;):D :D :D :D

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