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Dispositivo di sicurezza


  

248 utenti hanno votato

  1. 1. Dispositivo di sicurezza

    • E' uno strumento utile
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    • E' uno strumento inutile
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    • E' uno strumento dannoso
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Miglior contributo in questa discussione

Già vedo l'orrenda visione, principianti con supercannoni che si affidano ad un bel piombone mobile per la discesa sui 25 metri ( preparazione? e a che serve?? c'ho er piombo!!! ) e per la risalita si affidano al giuibbetto!!!!!!!

 

:mim::mim::mim::mim::mim::mim::mim::mim::mim::mim::mim::mim::mim::mim::mim::mim::mim::mim::mim:

 

Ciao Paolo

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Per quanto riguarda la povera A. Mestre mi sa che non c'era niente da fare.... ma chissà, forse addestrando un delfino (flipper????) se la poteva cavare!! Pace all'anima sua.

 

Il dispositivo come migliaia di altri sistemi di sicurezza poterbbe servire alla risoluzione di qualche aspetto, non certo di tutti, ma sicuramente progettato per non provocarne altri peggori.

 

Penso che in una scatoletta delle dimenisoni di un orlogio si possa concentrare un microprocessore capace di processare i dati raccolti durante l'immersione e, in caso di necessità, azionare quella valvola per riportare su il subacqueo. Strumenti per la misura della frequenza cardiaca e della PP di O2 nel sangue posti in zone del corpo non fastidiosie e intralcianti penso siano di non impossibile realizzazione (senza ricorre alla NASA).

 

Per non farlo finire nelle mani di incauti e sprovveduti neofiti, l'acquisto è dato in licenza ai soli possessori di brevetto di apnea/pesca, nei quali corsi si potrebbe spiegare e illustrare il suo funzionamento.

 

Ripeto, se si dovesse sgonfiare per accidentale apertura, premere un pulsante facile da raggiungere non desterebbe grossi problemi pratici.

 

mike_sea

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  • 2 anni dopo...

Noto con una certa amarezza che ci si affida troppo a se stessi, certo conoscersi è importante ma molti di noi pescano da soli e tanti espertissimi subacquei sono morti nonostante la preparazione e il compagno in acqua.

 

Può capitare a tutti di sbagliare e per svariati motivi, non solo per incoscienza, ma non per questo si deve impedire di avere una seconda possibilità, non per questo si può affidare tutto alla fortuna una volta che l'errore è stato commesso.

 

Molte delle critiche volte al "dispositivo di sicurezza" sono dettate da un forte pregiudizio sulla sua efficacia, cosa peraltro legittima, ma gli ipotetici malfunzionamenti descritti sono semplicemente ridicoli, almeno per il livello di tecnologia del quale disponiamo.

 

Un timer che funziona male in acqua salata, però i computer da apnea ben più complessi sono assai affidabili e diffusi mi pare, e tanti altri esempi a dir poco assurdi.

 

Certamente nulla è perfetto ma neppure così fallace come si vuole ipotizzare senza che peraltro esista nulla di simile in commercio al mondo; il buon senso non prescinde e non esula da maggiore sicurezza. Se così fosse la sicurezza in campo automobilistico sarebbe la causa della maggior parte degli incidenti perchè invoglia a rischiare maggiormente.

 

Suvvia non scadiamo nell'assurdo ritenendo che gli incoscienti si moltiplicherebbero, non si capisce per quale motivo un subacqueo giudizioso debba perdere di colpo la ragione solo perchè gli si da un pò di sicurezza in più.

 

Gli incidenti certo non scompariranno ma neppure aumenteranno in maniera esponenziale!

 

Ma tutto questo risentimento ha un motivo di essere; mi sono sempre dedicato con passione alla progettazione di attrezzature subacquee come hobby viste anche le difficoltà di vedere realizzato qualcosa di concreto. Proprio su questo argomento ho intrapreso degli studi già da tempo, ho preso contatti con tanti bravi uomini di mare, primo su tutti Marò che non ringrazierò mai abbastanza per la sua disponibilità. Si proprio l'ideatore del DSA (dispositivo sicurezza apnea) di cui è stato già detto molto tranne che le cose più importanti!

 

Per prima cosa l'oggetto funzionava perfettamente contrariamente e quello che qualcuno, sbagliando i conti, afferma; ma soprattutto non fu mai commercializzato semplicemente perchè non esistevano statistiche valide sui decessi in apnea tali da giustificare un simile investimento dato che l'oggetto non era economico e non lo sarebbe neppure adesso.

 

Però è molto più semplice spendere l'equivalente di 700.000 lire per un ottimo arbalete in legno piuttosto che per un qualcosa che può salvarci la vita, stranezze del mercato.

 

Dopo tutto quello che è stato detto penso realmente di concentrarmi su qualcosa di più appagante cestinando centinaia di schizzi e considerando ciò che ho fatto solo come una gran perdita di tempo...però il pensiero che tanti si sarebbero potuti salvare insistendo un pò non credo mi farà desistere!

 

Una cosa però è certa, non chiederò alcun aiuto o parere a coloro che considero sempre degli ottimi maestri ma troppo prevenuti per poter gettare il cuore oltre l'ostacolo. Da designer credo sempre che: " solo chi è così folle da credere di poter cambiare il mondo ci riesce veramente!" magari dovrò proporre l'idea all'estero, o magari avrò la fortuna di trovare un industriale illuminato che mi dia fiducia, o forse resterà solo un'idea chiusa in un cassetto.

 

Per concludere questa noiosa opinione faccio una domanda: ma un sincopato esanime sul fondo non ha diritto ad avere una possibilità di tornare sano e salvo dalla sua famiglia? Perchè deve pagare con la vita un errore o magari un leggero malore? Perchè l'eventuale compagno di pesca deve rischiare di morire anch'esso, nel pur nobile tentativo di salvarlo, senza poter contare su una mano in più?

 

Nessuno di noi per quanto bravo, esperto , coscenzioso e quanto altro volete è immune da un incidente, e ben pochi di noi pescano con il compagno sulla verticale, con un fucile in 2 per intenderci. Anzi perchè non facciamo un bel sondaggio e vediamo quali sono le nostre abitudini? Credo che molti dovrebbero ricredersi...

 

Saluti Dave...

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Tutto é utile se serve!

Io voterei per un giubbotto gonfiabile azionato manualmente da una cordicella

ben posizionata che non intralci l'azione di pesca.

Tutto qui.

 

In caso di mancanza durante la risalita si aziona la cordicella e lui ci porta in superficie a faccia in su.

In caso paggiore se uno é sul fondo causa malore, il compagno si tuffa ed aziona per lui la cordicella.

 

Tutto qui. Nessun timer.

 

Si indossa come uno schienalino ed é di minimo spessore.

Le parti gonfiabili si trovano nella schiena e sul petto.

Vi dirò che in giro ci sono un paio di idee valide e, forse, prossime al brevetto.

 

SPERIAMO!!

 

:bye:

Modificato da Lucc
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Un proverbio siciliano spesso citato da grandissimi campioni quali Nicola Riolo e Riccardo Molteni recita "A mari non ci su taverni" che tradotto significa "nel mare non ci sono taverne". Chiunque vuole praticare il nostro bellissimo sport dovrebbe per prima cosa tenere a mente queste parole. La sicurezza è prima di tutto una questione mentale.

Se so che, non dico 30, 25, 15, metri sono fuori dalla mia portata ma anche 10 m non ci vado a pescare. Se il pesce "della mia vita" non vuole saperne di venire all'aspetto non faccio in modo che diventi "il pesce che si è preso la mia vita".

 

Troppe volte su queste pagine ho sentito frasi del tipo se non vado oltre 15 metri non vedo pesci, addirittura (ed invito tutti ad andarlo a rileggere) nell'intervento che parla delle modovedette della Capitaneria che stavano per investire i sub, il narratore dice che "NON ESSENDO ALLENATO SONO ANDATO A PESCARE A 15 METRI" per poi aggiungere "NON VI SCANDALIZZATE SOLITAMENTE PESCO A 25 30". :eek::eek::eek::frustry::frustry:

ma ci rendiamo conto!!!!

 

Qui discutiamo se un ammennicolo del cavolo serva o meno a salvare una vita e non ci rendiamo conto che il discorso è fallato già all'inizio.

 

Se ho bisogno di un dispositivo di sicurezza è perchè presumo già di mettermi in una situazione di pericolo ed è questo il ragionamento da evitare.

 

Per non parlare poi di quanti hanno parlato di dotarlo di segnalatori luminosi segnalatori acustici e quant'altro per avvertire eventuali compagni di dove si trova il sub colpito da malore

Ma provate a pensare per un attimo come sarebbe composto questo salvagente

Una bombola di c02 per gonfiarlo (dove sarebbe posizionata sulla schiena? sul collo?) una lampada di segnalazione, una piccola sirena. oltre all'aspetto ridicolo ma pensate a quante possibili fonti di incaglio anche per la sagola del pallone pensate poi ad entrare in una tana o a finire contro uno spezzone di rete. E pensare che ancora oggi che si discute sul corretto posizionamento del coltello da sub per evitare prolemi.

 

Questo senza voler parlare delle situazioni di rischio dovute ad un suo cattivo funzionamento se si gonfia o se non si gonfia. e se si gonfia e resto impigliato con la sagola del fucile sai che ridere.....

 

No inutile andare a cercare in strani dispositivi una scappatoia per risolvere una situazione disperata in cui ci siamo cacciati solo ed esclusivamente per causa nostra.

Prima di propagandare fantomatici dispositivi per la sicurezza preoccupiamoci di propagandare una cultura della sicurezza probabilmente così facendo ridurremmo drasticamente le situazioni in cui potrebbe essere utile avere il giubbotto.

 

Ps un GRAZIE ENORME a Mariano, Gianfranco, Alessio, Giorgio e a tutti gli altri che senza paura di esporsi a critiche anche cattive continuano a portare avanti la "battaglia" per la sicurezza. :thumbup::D

 

pps scusate se non vi rispondo sempre ma non collegandomi durante le pause dal lavoro non sempre mi è possibile rispondere.

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Le parole esatte riportate dal narratore nell'intervento sulle motovedette della Guardia Costiera sono le seguenti:

""io essendo fuori allenamento da pesca ( ho ricominciato da poco) per via del lavoro e dello studio sono andato un po piu' a largo ( era una scogliera non frequentata da bagnanti e mi trovavo comunque fuori dai 500mt) a allenare l'apnea sui 15 mt ( le mie quote abituali son o20-25 quindi non storcete il naso )"""

Ripeto Ma ci rendiamo conto :frustry::frustry:

Salvo

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Leggo solo ora questa discussione anche se è già un po' che è al centro dell'attenzione del forum e vedo che si parla di una cosa che in termini un po' diversi era venuta in mente anche a me. Premesso che un meccanismo a tempo lo trovo antifunzionale mi trovo d'accordo con Mariano sulla "potenziale" pericolosità di un oggetto che spinge ad oltrepassare i propri limiti (al di la del modo provocatorio, ma non senza fine, col quale propone le sue idee come ho già avuto modo di constatare). Allo stesso tempo approvo buona parte del pensiero del Barbapapà (il grado è splendido!) come di altri e non posso non rilevare che il meccanismo + che di sicurezza vada inteso come "di recupero e salvataggio".

Mi spiego: se il meccanismo si attiva solo quando i parametri vitali rilevati (di possibile realizzazione) mostrano un quadro di sincope imminente, e costa anche solo qualche decina di € sostituire il sistema di gonfiaggio come nei giubbotti di salvataggio per aerei, credo che nessuno lo utilizzerebbe per fini diversi da quello per il quale è costruito il congegno. Il dispositivo può quindi essere utile ai fini dell'individuazione del sub ed al soccorso (da parte del compagno e non) con migliori probabilità di salvargli la vita e di non mettere a repentaglio quella dei soccorritori.

Non credo che qualcuno spenderebbe soldi e si azzarderebbe oltre i propri limiti sapendo che comunque rischia molto grosso. Per quanto riguarda l'intento di alcuni di farci soldi, se l'aggeggio è realmente utile, non ci vedo niente di male, bene per lui. Sarebbe come incazzarsi con Bosch perché ha inventato l'abs e si è riempito le tasche, io gli faccio i miei complimenti! :siiiii:

Il progresso può spaventare e preoccupare e per quanto alcune volte non sia positivo vale la pena dilasciare il beneficio dell'inventario a chi pensa di migliorare le nostre vite, questo è il mio modesto pensiero.

Modificato da Homer j
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Qualunque cosa che "ti porta su se vieni meno" spinge a rischiare. certo,non in tutti i tuffi ma quando hai il pesce della vita davanti tiri l'apnea perchè "tanto se va male c'è l'apparecchio".

Pensa che spesso basta il compagno a far scattare questo meccanismo...

 

Poi,come avevo scritto a suo tempo,le situazioni di pesca sono troppo varie per pensare ad un semplice pallone che ti tira su.

 

Infine c'è da dire che nella pesca è necessaria la massima agilità e un giubbetto di salvataggio,con sistema di gonfiaggio e sistemi di rilevamento dei parametri vitali sarebbe troppo scomodo. Noi non siamo bombolari e abbiamo bisogno della massima legerezza. Molti diranno che non è come dico io perchè in pesca si usa lo schienalino. Attenzione,lo schienalino si usa in poca acqua,nella pesca profonda anche lo schienalino sarebbe troppo scomodo da usare.

 

Non complichiamoci la vita affidando a marchingegni quello che invece deve fare il nostro cervello. La natura ci ha dotato di meccanismi più che sufficienti per non rischiare la pelle,l'uomo non può mai fare meglio

 

ciao

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Ospite dattero

Ciao a tutti leggo il forum da un pò ma di solito non mando messaggi e di questo mi scuso. Per il dispositivo in questione vi confido che qualche anno fa ci avevo pensato, ho abbandonato il progetto per vari motivi non ultimo la mancanza di tempo. Il mio per riddurre gli ingombri prevedeva una tasca sul petto solidale con la muta, cartuccia di CO2 per il gonfiaggio e taimer. La cosa secondo me potrebbe anche funzionare. Il limite era proprio la regolazione del taimer, essendo l'apnea sottoposta a troppe variabili, ciò sarebbe forse migliorabile usando un cardio frequenzimetro a suo tempo da me non considerato. Per quanto riguarda la pericolosita dipende da l'uso che se ne fa: come il piombo mobile del resto che è certo molto più facile da realizzare. P.S:Lo volevo realizzare per uso personale non per guadagno. :bye:

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Ciao a tutti leggo il forum da un pò ma di solito non mando messaggi e di questo mi scuso. Per il dispositivo in questione vi confido che qualche anno fa ci avevo pensato, ho abbandonato il progetto per vari motivi non ultimo la mancanza di tempo. Il mio per riddurre gli ingombri prevedeva una tasca sul petto solidale con la muta, cartuccia di CO2 per il gonfiaggio e taimer. La cosa secondo me potrebbe anche funzionare. Il limite era proprio la regolazione del taimer, essendo l'apnea sottoposta a troppe variabili, ciò sarebbe forse migliorabile usando un cardio frequenzimetro a suo tempo da me non considerato. Per quanto riguarda la pericolosita dipende da l'uso che se ne fa: come il piombo mobile del resto che è certo molto più facile da realizzare. P.S:Lo volevo realizzare per uso personale non per guadagno. :bye:

 

Identico meccanismo di quello realizzato da Marò e Toschi per la Mares negli anni 70, ora la tecnologia permetterebbe cose molto più avanzate senza spendere esageratamente ma non si produrrà mai nulla a causa di un'infinità di problemi! E poi una volta commercializzato non lo comprerebbe nessuno, basta vedere la stragrande maggioranza dei pareri degli iscritti al forum, e di sicuro non costerebbe una manciata di euro!

Dimenticavo, rispetto al progetto di Marò la tua idea non funzionerebbe così com'è, dovresti fare delle modifiche molto importanti.

 

Saluti Dave!

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