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Nuove tecniche di allenamento in piscina ... e vecchie..


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Gaurda lo chiedi alla persona sbagliata...

Io non sono istruttore, comunque...

Espirare molto forte e svuotare completamente i polmoni ti abbassa ulteriormente i valori di ossigeno già bassi e, se sei al limite, può essere lo sforzo che ti da la botta finale.

In ogni caso adesso io svuoto parzialmente i polmoni e inspiro aria pulita immediatamente senza alcuna forzatura e poi ricomincio a respirare normalmente, e mi sembra di recuerare molto meglio...

Pur riemrgendo in tutta tranquillità ho l'impressione di recuperare i valori normali molto prima... non so come spiegarti, ma ho la netta sensazione che tutta l'azione si concluda in modo più "pulito"!

Oh però dite anche la vostra :huh: ... magari io stò a dì un sacco di hazzate

La strada corretta è molto semplice e naturale.

 

A conclusione di un tuffo, specialmente se fondo e a maggior ragione fondo come i tuoi, l'aria contenuta nei polmoni raggiunge una pressione molto elevata. Questa è più che sufficiente a far svuotare correttamente e senza sforzi i polmoni, basta solo lasciarla andare senza fare chissà quali sforzi che potrebbero essere controproducenti, e riprendere a respirare come l'organismo richiede in quel momento.

 

Forse prima forzavi troppo e da qui un recupero un po' più lungo...

 

:bye:

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Miglior contributo in questa discussione

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...a costo di sembrare scettico (e non lo sono credetemi...) ma la situazione è questa:

 

Sono appena riemerso da un tentativo di agguato andato male, acqua a 12/13 gradi, leggera corrente da nord che muove il pelo dell'acqua, muta da 8mm cintura con 6kg, schienalino da 4kg cavigliere da 500X2, mano destra fucile da 90, mano sinistra lampada, sotto a 10/15 mt una tana con una decina di corvi che fanno capolino, io con il viso rivolto verso il basso per non perdere di vista la tana (in realtà non solo per questo ma facciamola semplice) e le pinne che si muovono per non farmi perdere la posizione giusta per immergermi ed agguatare il pesce.....

 

Tu riusciresti a ventilare correttamente come da te indicato??

 

A parte le pinne che si muovono e ti capisco non vedo dove è il problema,mica devi fare delle contorsioni strane?sei sdraiato praticamente sul pelo d'acqua come sempre,la differenza è che hai la sensibilità e consapevolezza sul tuo respiro,non ho scritto che è facile e lo impari in un secondo,anzi per farlo correttamente devi ancora iniziare a capire in che stato è il tuo diaframma,allenarlo,se è bloccato,sbloccarlo,imparare ad avere la sensibilità anche sui muscoli addominali (errore più comune è lavorare con gli addominali ed essere convinti di lavorare con il diaframma),ma tutto questo una volta acquisito avviene in automatico e non capisco il tuo esempio a parte il movimento delle pinne che coinvolge i muscoli delle gambe(con conseguenze immaginabili) perchè deve impedirti a farlo.

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A parte le pinne che si muovono e ti capisco non vedo dove è il problema,mica devi fare delle contorsioni strane?sei sdraiato praticamente sul pelo d'acqua come sempre,la differenza è che hai la sensibilità e consapevolezza sul tuo respiro,non ho scritto che è facile e lo impari in un secondo,anzi per farlo correttamente devi ancora iniziare a capire in che stato è il tuo diaframma,allenarlo,se è bloccato,sbloccarlo,imparare ad avere la sensibilità anche sui muscoli addominali (errore più comune è lavorare con gli addominali ed essere convinti di lavorare con il diaframma),ma tutto questo una volta acquisito avviene in automatico e non capisco il tuo esempio a parte il movimento delle pinne che coinvolge i muscoli delle gambe(con conseguenze immaginabili) perchè deve impedirti a farlo.

 

Ecco già il primo dei problemi che hai rilevato è insormontabile, aggiungo, limitata mobilità dovuta dalla muta dallo schienalino e dalla cintura (anche se portata sui lombi) difficoltà a causa della posizione ad assumere la giusta postura per eseguire i movimenti diaframmatici..... se vuoi continuo.....

 

Non lo so, vi dico come la vedo io, l'errore più grande che si possa fare durante la preparazione del pescatore (o di un atleta in generale) è pensare alla tecnica, all'azione, alla fisiologia ai fattori ambientali e psicosomatici, per compartimenti stagni e senza metterli in relazione fra loro....

 

Proporre una tecnica (che sia respiratoria, di allenamento o di approccio venatorio) senza valutarne poi l'effettiva applicabilità sul campo è un esercizio inutile.

 

 

capito cosa intendo?? :P

 

 

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Gaurda lo chiedi alla persona sbagliata...

Io non sono istruttore, comunque...

Espirare molto forte e svuotare completamente i polmoni ti abbassa ulteriormente i valori di ossigeno già bassi e, se sei al limite, può essere lo sforzo che ti da la botta finale.

In ogni caso adesso io svuoto parzialmente i polmoni e inspiro aria pulita immediatamente senza alcuna forzatura e poi ricomincio a respirare normalmente, e mi sembra di recuerare molto meglio...

Pur riemrgendo in tutta tranquillità ho l'impressione di recuperare i valori normali molto prima... non so come spiegarti, ma ho la netta sensazione che tutta l'azione si concluda in modo più "pulito"!

Oh però dite anche la vostra :huh: ... magari io stò a dì un sacco di hazzate

La strada corretta è molto semplice e naturale.

 

A conclusione di un tuffo, specialmente se fondo e a maggior ragione fondo come i tuoi, l'aria contenuta nei polmoni raggiunge una pressione molto elevata. Questa è più che sufficiente a far svuotare correttamente e senza sforzi i polmoni, basta solo lasciarla andare senza fare chissà quali sforzi che potrebbero essere controproducenti, e riprendere a respirare come l'organismo richiede in quel momento.

 

Forse prima forzavi troppo e da qui un recupero un po' più lungo...

 

:bye:

 

Infatti... ero un mantice, nella primitiva convinzione di fare la cosa più sicura... :D

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se devi soccorere un tuo amico colto da un malore disteso sul fondo,che fai,prima ti rilassi e poi scendi?

 

Beh si esattamente! Perchè se devi ripescare uno anche in soli 10-15mt e ti immergi con il fiatone e il cuore che batte forte, nella migliore delle ipotesi arrivi a 5metri di profondità e sei costretto a tornare indietro, nella peggiore morirete in 2.

Un minimo di ventilazione per riempire i polmoni e diminuire i battiti è assolutamente obbligatorio, altrimenti finisce male...

Ci siamo forse fraintesi,mica dico di andare giù all'impazzata senza un minimo di preparazione in superfice ma rispondevo al nostro amico che quella lunga preparazione per raggiungere lo stato del rilassamento ideale in certe circostanze come il mio esempio te lo puoi scordare,uno perhè se perdi troppo tempo ,l'amico ci rimane,due non ci riesci nemmeno nei 99% dei casi e questa ,non è teoria ma esperienza.

 

Se posso dire la mia ma premetto una cosa,non sono un istruttore di apnea,condivido pienamente con chi sostiene che la profondità va allenata col tempo e profondità stessa ,fare una vasca da 25m un apnea da un minuto e tornare indietro non è assolutamente uguale a fare un aspetto a 25m,almeno per me,nemmeno i ritmi della pinneggiata sono simili,faccio un esempio :scendi su un fondale di 25m,appena arrivato sul fondo avvisti un branco di dentici ma non vengono perchè sei messo male (classica :D)risali,nell'immersione successiva che stato d'animo hai?e le prestazioni? puoi rispondere a questa domanda solo se l'hai vissuta davvero in quella profondità,ecco perchè mi vengono i brividi :P

 

Forse dico na corbelleria....

Ma io ritengo che essere allenati in piscina è sempre un bene.

Non voglio dire i miei tempi in dinamica o le quote a cui pesco, non importa, l'importante e che nei periodi in cui non posso andare a pesca tanto spesso, mi alleno in piscina per poi tornare a pescare alle stesse quote che sono abituato a fare normalmente, ma con un'autonomia apneistica molto maggiore!

Questo non significa che scendo più fondo di prima o che tiro le apnee (anzi!) ma solo che ho una "fluidità" ed un'autonomia che mi danno margini di sicurezza che altrimenti non avrei.

Tutto qui, ma considera che io in acqua ci sono cresciuto.

 

NB: il ragionamento di cui sopra vale solo e soltanto se si utilizza il maggior allenamento per operare alle quote abituali e per fare le stesse cose che si sono sempre fatte... altrimenti se con l'allenamento si cerca di scendere più fondi di quello che si è abituati a fare, mi ripeto, si è degli ASPIRANTI SUICIDI!

Detto cosi condivido in pieno,non è tutto, ma è utile,basta secondo me dare il messaggio giusto ai principianti.

 

Io questa estate, ho imparato da due tuoi colleghi che sbagliavo la respirazione post emersione...

Che tipo di errore facevi e come ti è stato detto di correggerlo?!

 

:bye:

 

Facevo 4 o 5 atti respiratori forzati, sopratutto i primi, svuotando completamente i polmoni.

Mi hanno consigliato di non ventilare così forte e di non svuotare completamente i polmoni.

Ne ho trovato beneficio, ovviamente.

Perchè non svuotare i polmoni?

Che benefici hai trovato?

 

Gaurda lo chiedi alla persona sbagliata...

Io non sono istruttore, comunque...

Espirare molto forte e svuotare completamente i polmoni ti abbassa ulteriormente i valori di ossigeno già bassi e, se sei al limite, può essere lo sforzo che ti da la botta finale.

In ogni caso adesso io svuoto parzialmente i polmoni e inspiro aria pulita immediatamente senza alcuna forzatura e poi ricomincio a respirare normalmente, e mi sembra di recuerare molto meglio...

Pur riemrgendo in tutta tranquillità ho l'impressione di recuperare i valori normali molto prima... non so come spiegarti, ma ho la netta sensazione che tutta l'azione si concluda in modo più "pulito"!

Oh però dite anche la vostra :huh: ... magari io stò a dì un sacco di hazzate

Hai trovato giovamento semplicemente per il motivo che i muscoli respiratori in questo modo non sono molto stressati e questo ti aiuta a rilassarti meglio ed abbassare pure il ritmo cardiaco,ma il meglio deve ancora arrivare,immagina i tuoi polmoni come un secchio,si può riempire di acqua pulita un secchio già mezzo pieno?no,il discorso è molto lungo ma cerco di essere più incisivo che posso,la preparazione in superficie deve avere due scopi,rilassarsi,ossigenarsi,più sei rilassato in superficie meno ossigeno bruci e di conseguenza arrivi allo stato ottimale prima ma poi arriva il torno a come respirare,diaframmatico con la cintura addominale controllata,in questo modo ossigeno pure gli organi interni sotto la pressione del diaframma in inspirazione e se lo fai bene i muscoli addominali sono completamente rilassati(questo è il grande segreto)se tutto viene eseguito correttamente vedrai che dopo avere riempito la parte bassa dei polmoni,invece di commettere l'errore di spostare l'aria dalla parte bassa alla parte alta,hai ancora possibilità per la parte toracica e clavicolare,a dirlo è facile ma a farlo ci vuole veramente un buon maestro che ci aiuti ad acquisire quella sensibilità e consapevolezza necessaria. :bye:

 

Benissimo! ;)

Grazie, ma io stavo parlando dei primi atti respiratori appena riemerso dall'apnea... :D

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A parte le pinne che si muovono e ti capisco non vedo dove è il problema,mica devi fare delle contorsioni strane?sei sdraiato praticamente sul pelo d'acqua come sempre,la differenza è che hai la sensibilità e consapevolezza sul tuo respiro,non ho scritto che è facile e lo impari in un secondo,anzi per farlo correttamente devi ancora iniziare a capire in che stato è il tuo diaframma,allenarlo,se è bloccato,sbloccarlo,imparare ad avere la sensibilità anche sui muscoli addominali (errore più comune è lavorare con gli addominali ed essere convinti di lavorare con il diaframma),ma tutto questo una volta acquisito avviene in automatico e non capisco il tuo esempio a parte il movimento delle pinne che coinvolge i muscoli delle gambe(con conseguenze immaginabili) perchè deve impedirti a farlo.

 

Ecco già il primo dei problemi che hai rilevato è insormontabile, aggiungo, limitata mobilità dovuta dalla muta dallo schienalino e dalla cintura (anche se portata sui lombi) difficoltà a causa della posizione ad assumere la giusta postura per eseguire i movimenti diaframmatici..... se vuoi continuo.....

 

Non lo so, vi dico come la vedo io, l'errore più grande che si possa fare durante la preparazione del pescatore (o di un atleta in generale) è pensare alla tecnica, all'azione, alla fisiologia ai fattori ambientali e psicosomatici, per compartimenti stagni e senza metterli in relazione fra loro....

 

Proporre una tecnica (che sia respiratoria, di allenamento o di approccio venatorio) senza valutarne poi l'effettiva applicabilità sul campo è un esercizio inutile.

 

 

capito cosa intendo?? :P

 

No no fermati,non continuare :lol: qui si sta parlando di immersione a 25 metri e tu mi parli di schienalino? :o se hai l'acquaticità giusta non superi 4 kg di assetto altroche schienalino,limitata mobilità dalla muta? problemi antichi visti i materiali che si usano oggi giorno,per la giusta postura è vero che non siamo nella posizione ideale ma questo accade in ogni caso tanto meglio fare il resto correttamente che in realta consiste in una migliore ossigenazione affaticando meno i muscoli ,quello che dici vale a dire visti i problemi allora tanto vale eseguire una respirazione meno efficace ,non vedo perchè.

Ps:quello che mi hanno insegnato è che alla fine tutto questo va vestito individualmente ,richiede tempo e attenzione,e dedizione ma alla fine i risultati ci sono, secondo me errore lo stai commettendo tu pensando che tutto questo è una complicazione ,in realta respiriamo male,quello riportato da me invece è come in relata dobbiamo respirare ma non lo sappiamo,non è nulla di trascendentale ma siccome le abitudini sono duri a morire ,ci sembra cosi strano tutto questo,ma non lo è,perchè non provi? io ad un amico se lo vuole approfondire consiglio un serio corso di yoga e poi pranayama,non credo nei manuali e esercizi presi in prestito dal pranayama,non perchè non sono validi ma sicuramente non completisemplicemente perchè chi non ha mai fatto yoga non potrà assolutamente avere la stessa sensibilità sul proprio corpo rispetto a chi lo pratica,questo te lo garantisco,ma parlo di yoga seria,poi se uno dice ma che dici?stai bene?io voglio solo pescare ,affari suoi :)

 

Benissimo! ;)

Grazie, ma io stavo parlando dei primi atti respiratori appena riemerso dall'apnea... :D

 

Scusami ti hanno consigliato bene allora,non avevo capito.

Modificato da kamran
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No no fermati,non continuare :lol: qui si sta parlando di immersione a 25 metri e tu mi parli di schienalino? :o se hai l'acquaticità giusta non superi 4 kg di assetto altroche schienalino,limitata mobilità dalla muta? problemi antichi visti i materiali che si usano oggi giorno,per la giusta postura è vero che non siamo nella posizione ideale ma questo accade in ogni caso tanto meglio fare il resto correttamente che in realta consiste in una migliore ossigenazione affaticando meno i muscoli ,quello che dici vale a dire visti i problemi allora tanto vale eseguire una respirazione meno efficace ,non vedo perchè.

Ps:quello che mi hanno insegnato è che alla fine tutto questo va vestito individualmente ,richiede tempo e attenzione,e dedizione ma alla fine i risultati ci sono, secondo me errore lo stai commettendo tu pensando che tutto questo è una complicazione ,in realta respiriamo male,quello riportato da me invece è come in relata dobbiamo respirare ma non lo sappiamo,non è nulla di trascendentale ma siccome le abitudini sono duri a morire ,ci sembra cosi strano tutto questo,ma non lo è,perchè non provi? io ad un amico se lo vuole approfondire consiglio un serio corso di yoga e poi pranayama,non credo nei manuali e esercizi presi in prestito dal pranayama,non perchè non sono validi ma sicuramente non completisemplicemente perchè chi non ha mai fatto yoga non potrà assolutamente avere la stessa sensibilità sul proprio corpo rispetto a chi lo pratica,questo te lo garantisco,ma parlo di yoga seria,poi se uno dice ma che dici?stai bene?io voglio solo pescare ,affari suoi :)

 

Kamran credo tu stia correndo un pò troppo e sottovalutando chi ti legge comunque buon proseguimento.....

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se devi soccorere un tuo amico colto da un malore disteso sul fondo,che fai,prima ti rilassi e poi scendi?

 

Beh si esattamente! Perchè se devi ripescare uno anche in soli 10-15mt e ti immergi con il fiatone e il cuore che batte forte, nella migliore delle ipotesi arrivi a 5metri di profondità e sei costretto a tornare indietro, nella peggiore morirete in 2.

Un minimo di ventilazione per riempire i polmoni e diminuire i battiti è assolutamente obbligatorio, altrimenti finisce male...

Ci siamo forse fraintesi,mica dico di andare giù all'impazzata senza un minimo di preparazione in superfice ma rispondevo al nostro amico che quella lunga preparazione per raggiungere lo stato del rilassamento ideale in certe circostanze come il mio esempio te lo puoi scordare,uno perhè se perdi troppo tempo ,l'amico ci rimane,due non ci riesci nemmeno nei 99% dei casi e questa ,non è teoria ma esperienza.

 

Se posso dire la mia ma premetto una cosa,non sono un istruttore di apnea,condivido pienamente con chi sostiene che la profondità va allenata col tempo e profondità stessa ,fare una vasca da 25m un apnea da un minuto e tornare indietro non è assolutamente uguale a fare un aspetto a 25m,almeno per me,nemmeno i ritmi della pinneggiata sono simili,faccio un esempio :scendi su un fondale di 25m,appena arrivato sul fondo avvisti un branco di dentici ma non vengono perchè sei messo male (classica :D)risali,nell'immersione successiva che stato d'animo hai?e le prestazioni? puoi rispondere a questa domanda solo se l'hai vissuta davvero in quella profondità,ecco perchè mi vengono i brividi :P

 

Forse dico na corbelleria....

Ma io ritengo che essere allenati in piscina è sempre un bene.

Non voglio dire i miei tempi in dinamica o le quote a cui pesco, non importa, l'importante e che nei periodi in cui non posso andare a pesca tanto spesso, mi alleno in piscina per poi tornare a pescare alle stesse quote che sono abituato a fare normalmente, ma con un'autonomia apneistica molto maggiore!

Questo non significa che scendo più fondo di prima o che tiro le apnee (anzi!) ma solo che ho una "fluidità" ed un'autonomia che mi danno margini di sicurezza che altrimenti non avrei.

Tutto qui, ma considera che io in acqua ci sono cresciuto.

 

NB: il ragionamento di cui sopra vale solo e soltanto se si utilizza il maggior allenamento per operare alle quote abituali e per fare le stesse cose che si sono sempre fatte... altrimenti se con l'allenamento si cerca di scendere più fondi di quello che si è abituati a fare, mi ripeto, si è degli ASPIRANTI SUICIDI!

Detto cosi condivido in pieno,non è tutto, ma è utile,basta secondo me dare il messaggio giusto ai principianti.

 

Io questa estate, ho imparato da due tuoi colleghi che sbagliavo la respirazione post emersione...

Che tipo di errore facevi e come ti è stato detto di correggerlo?!

 

:bye:

 

Facevo 4 o 5 atti respiratori forzati, sopratutto i primi, svuotando completamente i polmoni.

Mi hanno consigliato di non ventilare così forte e di non svuotare completamente i polmoni.

Ne ho trovato beneficio, ovviamente.

Perchè non svuotare i polmoni?

Che benefici hai trovato?

 

Gaurda lo chiedi alla persona sbagliata...

Io non sono istruttore, comunque...

Espirare molto forte e svuotare completamente i polmoni ti abbassa ulteriormente i valori di ossigeno già bassi e, se sei al limite, può essere lo sforzo che ti da la botta finale.

In ogni caso adesso io svuoto parzialmente i polmoni e inspiro aria pulita immediatamente senza alcuna forzatura e poi ricomincio a respirare normalmente, e mi sembra di recuerare molto meglio...

Pur riemrgendo in tutta tranquillità ho l'impressione di recuperare i valori normali molto prima... non so come spiegarti, ma ho la netta sensazione che tutta l'azione si concluda in modo più "pulito"!

Oh però dite anche la vostra :huh: ... magari io stò a dì un sacco di hazzate

Hai trovato giovamento semplicemente per il motivo che i muscoli respiratori in questo modo non sono molto stressati e questo ti aiuta a rilassarti meglio ed abbassare pure il ritmo cardiaco,ma il meglio deve ancora arrivare,immagina i tuoi polmoni come un secchio,si può riempire di acqua pulita un secchio già mezzo pieno?no,il discorso è molto lungo ma cerco di essere più incisivo che posso,la preparazione in superficie deve avere due scopi,rilassarsi,ossigenarsi,più sei rilassato in superficie meno ossigeno bruci e di conseguenza arrivi allo stato ottimale prima ma poi arriva il torno a come respirare,diaframmatico con la cintura addominale controllata,in questo modo ossigeno pure gli organi interni sotto la pressione del diaframma in inspirazione e se lo fai bene i muscoli addominali sono completamente rilassati(questo è il grande segreto)se tutto viene eseguito correttamente vedrai che dopo avere riempito la parte bassa dei polmoni,invece di commettere l'errore di spostare l'aria dalla parte bassa alla parte alta,hai ancora possibilità per la parte toracica e clavicolare,a dirlo è facile ma a farlo ci vuole veramente un buon maestro che ci aiuti ad acquisire quella sensibilità e consapevolezza necessaria. :bye:

 

Benissimo! ;)

Grazie, ma io stavo parlando dei primi atti respiratori appena riemerso dall'apnea... :D

a proposito, qualcuno sa dirmi come mai, magari dopo un'apnea un po' più tirata del normale, recupero più facilmente se subito dopo la riemersione, a galla, comincio a pinneggiare lentamente, o comunque a muovermi ?

Modificato da siccia
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Kamran credo tu stia correndo un pò troppo e sottovalutando chi ti legge comunque buon proseguimento.....

 

Midispiace che tu dica questo,se ho scritto qualcosa che ti ha turbato ti chiedo davvero scusa,non era affatto mia intenzione,non sootovaluto mai nessuno,anzi, non mi permetto nemmeno,tutto quello che ho riportato e non inventato ha solo scopo di condividere e nulla di più,se non sei daccordo con quello che ho scritto ne possiamo parlare,pure io vorrei imparare e questo thread mi sembra cosi bello per condividere cioè che sappiamo,non ho capito cosa ti ha turbato ma ti chiedo nuovamente scusa.

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a proposito, qualcuno sa dirmi come mai, magari dopo un'apnea un po' più tirata del normale, recupero più facilmente se subito dopo la riemersione, a galla, comincio a pinneggiare lentamente, o comunque a muovermi ?

 

Perché hai tirato talmente tanto l'apnea che ti senti svenire e ti muovi per non cioccare definitivamente? Spero proprio che non sia questa la spiegazione :D

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@KAMRAN meno male che ci sei tu ad insegnarmi le cose!!! Hai ragione ho respirato e fatto rilassamento e ora vedo tutto più chiaro sai? Dici di leggere con calma e di non correre non sono neanche dovuto intervenire per scrivere che se devi ripescare qualcuno la cosa più sbagliata che puoi fare è ventilarti frettolosamente e scendere. Cercare di rimanere calmi significa non fare stronzate e di rimanerci in 2 per recuperare il compagno, è ovvio che non saremo tranquillo come se dovessimo raccogliere una stellina marina sul fondo.

Inoltre caro mio saputello il controllo della cintura addominale ha una ragione fisiologica diversa da quella che dici tu, evitando di spanciare il diaframma verrà richiamato con più vigore e riusciremo ad abbassarlo di più pertanto incamereremo più aria, la spremitura della milza si ha forzando la respirazione addominale in maniera ripetuta cosa che normalmente si evita di fare quando prepari un tuffo, visto che normalmente si fa un solo respiro completo prima di scendere.

 

@Siccia per quanto riguarda il fatto di muoversi ci sono alcune teorie che sostengono che muoversi dopo un apnea tirata aiuta ad evitare sambe o simili poichè aiuterebbe a non avere crolli di pressione, ma non è nulla di dimostrato.

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@KAMRAN meno male che ci sei tu ad insegnarmi le cose!!! Hai ragione ho respirato e fatto rilassamento e ora vedo tutto più chiaro sai? Dici di leggere con calma e di non correre non sono neanche dovuto intervenire per scrivere che se devi ripescare qualcuno la cosa più sbagliata che puoi fare è ventilarti frettolosamente e scendere. Cercare di rimanere calmi significa non fare stronzate e di rimanerci in 2 per recuperare il compagno, è ovvio che non saremo tranquillo come se dovessimo raccogliere una stellina marina sul fondo.

Inoltre caro mio saputello il controllo della cintura addominale ha una ragione fisiologica diversa da quella che dici tu, evitando di spanciare il diaframma verrà richiamato con più vigore e riusciremo ad abbassarlo di più pertanto incamereremo più aria, la spremitura della milza si ha forzando la respirazione addominale in maniera ripetuta cosa che normalmente si evita di fare quando prepari un tuffo, visto che normalmente si fa un solo respiro completo prima di scendere.

 

@Siccia per quanto riguarda il fatto di muoversi ci sono alcune teorie che sostengono che muoversi dopo un apnea tirata aiuta ad evitare sambe o simili poichè aiuterebbe a non avere crolli di pressione, ma non è nulla di dimostrato.

 

Ok,ti rispondo con lo stesso tono che hai usato con me,non hai capito proprio niente nonostatnte la tua firma di istruttore apnea academy (non ci si rivolge cosi alla gente tanto per cominciare),e poi non hai capito nulla nemmeno del pranayama e qui rispondo non tanto per te ma per chi è interessato davvero,è il diaframma che spinge gli organi dall'alto in basso,il muscolo addominale (la cintura)serve per contenere gli organi a non fuoriuscire e spanciare come dici tu,incamerare più aria nei polmoni deriva dal fatto che se la manovra eseguita correttamente conferma l'uso corretto del diaframma che riempendosi dal basso in alto permette di prendere aria invece che spostarla semplicemente in alto(errore comune).

Per quanto riguarda il recupero di un corpo sul fondo se non hai capito ancora ,rileggilo,ho solo riportato cosa succede sfortunatamente in questi casi e NON cosa si deve fare,chiunque sa prima di affrontare un tuffo fondo in quelle circostanze bisogna mantenere la calma,hai trovato l'acqua calda.

 

Ps:il mio tono era molto amichevole e cordiale e si vede anche dalla faccina,ma ora non lo è più,ti saluto.

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Visto che ci sono tanti esperti in allenamento vorrei approfittarne per chiedere un consiglio (incluso te Gianfranco), anche se non proprio in tema ma comunque di carattere pratico.

 

Durante il lungo periodo invernale/primaverile, considerato che le uscite in mare sono sporadiche (circa una a settimana) mi dedico alla corsa in bici con frequenza di due/tre sedute settimanali. Questo mi garantisce un tono muscolare discreto ed una buona capacità aerobica (ed anche di smaltire un pò di grassi..)

Giunta la buona stagione (giugno/ottobre) intensifico le uscite in mare (due/tre settimanali di 5/6 ore giornaliere), le quote e i ritmi aumentano e smetto di correre.

Dopo un paio di mesi di su e giù rincorrendo i pesci, riscontro che il tono muscolare delle gambe si è notevolmente ridotto (pare sia un fenomeno naturale legato alle apnee soprattutto se profonde, oltre che all'età) e ciò determina uno scadimento nel rendimento in termini di durata (facile affaticamento) o in occasione di situazioni difficili come in presenza di corrente, anche se le apnee non peggiorano, anzi.

 

La domanda è la seguente: sarebbe opportuno intervallare nella settimana qualche uscita in bici per recuperare il tono muscolare (mi risulta che Molteni và a correre spesso) e se sì è preferibile il giorno prima di andare a pesca o il giorno dopo, oppure sarebbe meglio interrompere per 7/10 gg le uscite in mare per dedicarmi completamente ad un allenamento a secco?

 

In sostanza l'equazione per la quale più vai a mare e più ti alleni non la vedo proprio esatta, almeno per me.

Sarà l'età?!?!

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E' esatto Alessandro ma mi porterebbe a tornare su temi già da me affrontati tante volte e francamente non ho voglia di tornare a discutere con nessuno e neanche a regalare cose a chi non merita e dimostra dopo anni ancora di non esserci arrivato.

Questa discussione semiparanoica ne è la dimostrazione. Assoluti inconsapevoli ignoranti ( nell'accezione etimologica del termine) pontificano senza capirci una mazza!

Inviami il tuo num di tel ti chiamerò appena possibile e ne parleremo.

Ciao

 

L'età? No, non è l'età!

Modificato da uisso
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a proposito, qualcuno sa dirmi come mai, magari dopo un'apnea un po' più tirata del normale, recupero più facilmente se subito dopo la riemersione, a galla, comincio a pinneggiare lentamente, o comunque a muovermi ?

 

Perché hai tirato talmente tanto l'apnea che ti senti svenire e ti muovi per non cioccare definitivamente? Spero proprio che non sia questa la spiegazione :D

direi proprio di no :D recupero proprio più velocemente, ma non ho ancora trovato una spiegazione...

Grazie a Dio, non mi sono mai "sentito svenire" in vita mia, ma al massimo ci sono andato vicino inconsapevolmente una volta (che francamente mi basta e avanza) all'età di 21 anni (quindi qualche anno fa)...ma questa è un'altra storia...

Modificato da siccia
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