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alessandro congedo

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Su alessandro congedo

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  • Compleanno 07/11/1961
  1. Ne approfitto per ringraziare la sempre puntuale redazione e organizzazione AM, che spero duri per sempre. Da 'quando' seguo l'agonismo mai è esistito servizio più efficiente, neanche all'estero. Ma che dire degli atleti pugliesi, godo come un bambino davanti a tante leccornie...sono stupendi! Al momento credo che siano 10 i qualificati al prossimo campionato assoluto e soprattutto mi entusiasma la presenza di alcuni giovani talenti che certamente non deluderanno, affiancati da agonisti esperti sempre disponibili a dare loro supporto. Da noi la pesca in apnea non è morta , anzi, sembra rinata
  2. Seconda giornata un po' strana. Dopo la solita partenza di molti concorrenti, concentrati in una piccola zona, bassa con lastroni, dove erano stati visti molti saraghi in preparazione, è seguito tutto un periodo di spostamenti perché girava poco pesce. Il vento soffiava ancora più forte del giorno precedente e di conseguenza più forte era l'intensità della corrente che stancava non poco l'azione degli atleti. Fino a metà gara si parlava di uno due pesci o niente.. a testa. Solo Oggiano rimaneva sulla zona di partenza e con estrema costanza e determinazione tirava fuori alcuni saraghi. E così p
  3. Ne approfitto per fare alcune considerazioni sul campionato, avendo partecipato alle due giornate come collaboratore dell'organizzazione ed in parte come barcaiolo dello sfortunato Gaio Trambusti, che saluto. Non assistevo ad una competizione cosi agguerrita e dall'esito incerto da molto tempo e sebbene non fossi un partecipante mi ha molto emozionato. Sicuramente la formula con gli spostamenti in gommone da alla gara molto più valore, consentendo continui cambi di strategia al mutare delle condizioni. Nella prima giornata, inizialmente sembrava esserci un'acqua cristallina, almeno nei primi m
  4. A proposito di malori, ricordo una prima categoria un po' di anni fa a Pizzolungo, dove Castorina si lesionò una costola per il mare grosso, Riolo si ritirò dopo mezz'ora dall'inizio della prima giornata, per un malore (ma poi recuperò alla grande nella seconda giornata), Zito dopo una grande prima giornata ebbe una forte febbre e mi pare che sempre in quella occasione Mazzarri alla fine della seconda giornata ebbe un taravana o presunto tale....
  5. Diciamo per pochi grammi.....(un 'nostro' pesce al limite dei 300, fu ripesato dopo aver asciugato la bilancia.... e non entrò più nei trecento grammi).... Ciao Sandro
  6. Per Sardina, la corvina è stato l'ultimo pesce catturato nell'ultimo tuffo.... A volte succede!
  7. Condivido quanto afferma Sardina, gara molto difficile a causa delle condizioni meteo. La fortuna nostra è stata quella di azzeccare lo spostamento a metà gara. Siamo , infatti, andati verso nord dove l'acqua iniziava ad essere più chiara e girava qualche pesce. Dispiace per la scarsa partecipazione, soprattutto ripensando al passato, ad esempio a quel famoso Campionato di Arzachena del 1993, dove si contarono oltre 70 squadre....ma le ragioni sono tante, oltre a quella oggettiva del maltempo.
  8. Io ringrazio calorosamente gli organizzatori della LNI Casalabate per l'impegno estremo profuso al fine di portare a termine, dignitosamente, una manifestazione complicata dagli eventi. Nonostante il primo annullamento ed un' allerta meteo a carattere nazionale nella seconda data, che ha comportato un ulteriore rinvio di un giorno, alla fine tutto è proceduto per il meglio con pieno soddisfacimento dei presenti.Peccato per chi non c'era. Purtroppo, ad oggi , pochi sono i club che si caricano tali e tanti oneri per il divulgamento del nostro sport!
  9. C'è chi va in Tibet per rilassare la mente, facendosi una passeggiata sulla catena dell'himalya e chi come Messner scala l'everest. È sport, è un record??? Gli innumerevoli incidenti in montagna sono conseguenza del suo esempio?? Il record non è solo manifestazione delle proprie capacità ma serve a capire fin dove l'uomo può spingersi, e ciò è servito spesso alla scienza e, quindi, a progredire!
  10. Gabriele questi "record" li ha fatti anche in gare ufficiali di pesca in apnea (mi pare al Poetto un pò di anni fà) e, quindi, è anche sport, solo per pochi! Un saluto a te Gabriele
  11. L'importante è evitare marzo-aprile e agosto-settembre, periodi di transizione, rispettivamente dall'estate all'autunno e dall'inverno alla primavera, in cui lo scontro tra aria fredda e aria calda genera instabilità, con pobrabili tempeste tropicali e relative coseguenze oceaniche... Il pesce l'abbiamo comunque preso ed in alcune giornate ci siamo parecchio divertiti, ma se pensi che siamo stati quattro giorni a terra a contemplare l'oceano, causa maltempo, e ci siamo sorbite almeno 80 miglia giornaliere di navigazione mossa o agitata, certamente, in situazioni più tranquille le occasioni sar
  12. Hai centrato l'argomento fotografando bene la situazione. Itio voleva proprio far notare questo e cioè, che non si può dare fiducia "a prescindere" ma solo con un'esperienza personale si può comprendere la portata del viaggio e le possibili difficoltà. Noi abbiamo, nostro malgrado e nonostante tutte le rassicurazioni preventive ricevute, sperimentato ciò in Mozambico come altri in altri luoghi remoti. Ma ad essere sincero, come già riportato,tale esperienza non mi è assolutamente dispiaciuta, sia per le cose nuove che ho appreso che per i rapporti personali che inevitabilmente e piacevolmente
  13. Era appena terminata la stagione delle piogge, molto abbondanti, nella baia confluiscono tre fiumi tra cui lo Zambesi, il mare era sempre piuttosto mosso a causa di correnti fredde provenienti dal Sud Africa che generavano a largo tempeste tropicali, fai tu...Sarebbe bastato trovarsi li in maggio, stagione secca, stabilità climatica, per trovare tutt'altra situazione.
  14. Ho provato a mettere insieme qualche immagine, giusto per dare l'idea di cosa c'era sotto... Le immagini iniziali esterne mostrano, da lontano, le "bocche dell'inferno", da dove poi siamo passati (o meglio volati). Da vicino erano molto, ma molto più inquietanti!
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