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Contro Ogni Teoria/studio Balistico


Ospite Mariano Satta

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Certo Mariano ha una visione un pò estremista della questione ma ha detto delle cose molto importanti!

 

Internet è una fonte inesauribile di informazioni senza credenziali, si trova tutto e il contrario di tutto ed è sempre la parola dell'uno contro quella dell'altro.

Va da sè che se il canale di pubblicazione, in questo caso internet, non garantisce minimamente la credibilità di uno studio, diventa fondamentale sapere chi ne è l'autore, quali credenziali possiede e se le sue teorie sono poste o meno in essere.

 

Per fare un esempio, tutti conoscono gli studi sugli arbalete del maestro Dapiran, sono condotti con rigoroso metido scientifico accuratamente illustrato ma sono alla base di prodotti industriali di pubblica vendita, funzionanti e garantiti! Ecco cosa rende uno studio credibile o meno, altrimenti è solo aria fritta.

 

Per quanto mi riguarda le mie conoscenze in fatto di armi subacquee si fonda su studi pubblici e non, realizzati però da produttori industriali di armi, non da praticoni!

 

Per chiarire poi una cosa su E-Bay, con i prezzi che ho visto non ci si compra neppure una scatola di scatto degna del nome, ovvio quindi che la meccanica di sparo lasci mooolto a desiderare. Faccio notare che sul sito del "Maestro" non si può più acquistare ill meccanismo di sgancio che costava 55 euro, bisogna farne esplicita richiesta, come mai? Sicuramente perchè qualcuno ne ha approfittato.

 

Per finire con le inserzioni che ho proposto, non ho mai visto nessun produttore serio realizzare un arbalete in FAGGIO, e le motivazioni tecniche sono ovvie, il faggio è pessimo per impieghi umidi senza contare la sua scarsa resistenza!

 

Come promesso ho chiesto al venditore lumi sulla sua inserzione: prima ha detto che vende per un amico, poi che le foto sono solo indicative, che l'arbalete che vende è simile a quello da lui acquistato e che l'inserzione vinta si riferiva ad altro oggetto! Come arrampicatore sugli specchi ha senza dubbio un futuro!

 

Ricordo hai neofiti che su E-Bay si risparmia ma non più di un 25-30% per acquisti validi, oltre la sola è sempre in agguato!

 

Saluti Dave!

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Ospite Mariano Satta

Nessuna pubblicazione ha valore-certificazione se pubblicata soltanto in Internet.

 

La stessa trova valore se pubblicata sulle riviste specializzate per essere riconosciuta come tale...

IDEM le schede tecniche sugli arbalete....servono le pubblicazioni sulle riviste specializzate fatte da esperti selezionati del settore.

 

Sulle riviste specializzate "scrivono pochi e riconosciuti" che certificano l'attendibilità dei prodotti.

 

In Internet possono scrivere TUTTI LIBERAMENTE senza avere alcuna possibilità di confermare i propri scritti nelle riviste stesse.

 

 

L'attendibilità di un prodotto in internet deve trovare sempre un riscontro sulle riviste e solo allora viene riconosciuto come tale...serve anche sapere chi scrive e tratta gli argomenti.

 

Marco Bardi cura le schede tecniche della Omer sul suo sito e sul sito ufficiale dell'azienda stessa. Chi è M. Bardi lo sanno tutti ma chi è nuovo alla pesca , per logica, NON lo conosce. L'attendibilità dei suoi scritti può essere verificata sulla rivista specializzata nonchè presso l'azienda stessa...

 

Navarrini- Emanuale Zara etc sono altre fonti certificate ed attendibili come lo sono direttamente i produttori che seguono l'iter legale di vendita con partita iva.

 

La fonte di M. Bardi, portata come esempio, è certificata - riconosciuta ed attendibile.

 

Porto un altro esempio:

Quando Affertus riuscirà ad aprire le stesse porte di M. Bardi o altre fonti attendibili come riviste etc. otterrà i riconoscimenti e certificazioni di attendibilità. Fino ad allora Affertus sarà solo un appassionato come lo sono tanti nel mondo della pesca. I suoi arbalete saranno bellissimi e validi finchè li costruisce per se stesso ma nel momento in cui ne venderà solo uno sarà uno che ci specula sopra.

Quando i suoi arbalete passeranno in mano agli esperti del settore e i test verranno pubblicati sulle riviste specializzate potranno essere riconosciuti o criticati ma su base di una scheda tecnica "certificata".

 

Altre descrizioni-teorie-studi del web assumono valore informativo- descrittivo ma nessuna certificazione di attendibilità.

 

Ciao e buona Domenica

Mariano Satta

Modificato da Mariano Satta
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Ospite Gianfranco Ciavarella

Ma tutti questi personaggi da forum ed artigiani da box perchè non fanno testare le proprie "produzioni" da terzi sopra gli interessi di parte?

Perchè si nascondono dietro nick e neanche si mostrano con le proprie vere generalità?

Perchè si iscrivono anche con più nick per fingere dibattiti?

 

Che pena che miseria umana, tutto per pochi spiccioli.

 

Furbetti del forummino!:frustry::(:angry:

 

 

Ciao da :jrgian:

 

ps: capisco chi autoproduce ma occorre anche dire che "ogni scarrafon'e è bell a' mamm'a soia..."

LE AZIENDE LE GIUDICANO IL MERCATO!

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Ospite Mariano Satta

E' quasi diventata una moda:

TUTTI COSTRUTTORI DI ARBALETE

 

Non se ne può più fare a meno!

 

Il consumatore acquista più volentieri il prodotto certificato e certificarsi è davvero indice di affidabilità dell'azienda/artigiano e qualità del prodotto.

 

 

La certificazione di qualità fatte attraverso le pubblicazioni delle riviste specializzate sta diventando sempre di più un "passaporto" che garantisce la validità dei prodotti nelle più varie attività.

 

Potrete verificare direttamente sulle riviste che, oltre agli artigiani, anche le grandi aziende si rivolgono ai tester "superpartes" che, nelle loro pubblicazioni, descrivono a 360° un solo prodotto alla volta...

 

I tester sopra le parti pubblicano una scheda tecnica completa e anche la relativa prova in mare...in breve:

 

Provano le attrezzature per Voi.

 

ATTENZIONE: ci sono anche spazi dove : vedono per Voi.

 

Solo in base a queste pubblicazioni potete avere una chiara visione dei prodotti ed essere padroni di dichiarare : questo arbalete Mi piace, questo arbalete fa schifo.

 

Le vostre critiche saranno dichiaratamente personali.

 

Quando uno di Voi dichiara che un arbalete è una schifezza esprimerà un giudizio proprio che non rispecchierà affatto i gusti di tanti altri che potrebbero apprezzarlo.

 

L'arbalete che ho portato come esempio, che piaccia o non piaccia, è un arbalete certificato e garantito dal produttore che ha intrapreso la strada delle pubblicazioni esponendosi a giudizi e critiche.

 

Tutti i produttori ringraziano gli utilizzatori quando muovono e avanzano critiche sui prodotti. Dico ringraziano perchè, tutti i prodotti, sono in perenne evoluzione e le critiche, quando sono "costruttive, portano i produttori stessi a continue migliorie o progetti nuovi.

 

Se valutate la strada che hanno fatto gli arbalete dagli anni 80 a oggi verificherete che l'impegno dei produttori e artigiani che certificano i loro prodotti è stata infinito.

 

Ciao da

Mariano Satta

Modificato da Mariano Satta
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E' del tutto evidente come sia ammirevole una passione che ti porta a tentare di realizzare da se i propri strumenti, se dotati delle specifiche conoscenze, così come risulta altrettanto evidente che tali realizzazioni debbano rimanere solo ed esclusivamente indice della propria creatività, non di certo prodotti da mercato :blink:

 

La comparsa di tali "strumenti" come oggetti in vendita senza avere alle spalle un azienda, una certificazione di qualità, tester sopra le parti o una garanzia valida sono indice di scarsa serietà di chi vende. Viene da se che a fronte di scarsa serietà non si può essere certi di non incappare in spiacevoli sorprese.

 

Bravo Mariano, hai toccato un tasto forse finora troppo sottovalutato.

 

:bye:

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Mariano, hai ragione quasi su tutta la linea!

 

Sono in accordo con te quasi su tutto, tranne per il fatto che secondo me il giudizio sulla reale qualità di un prodotto lo dà sempre solo ed esclusivamente il mercato!

 

Non bisogna infatti illudere il lettore delle riviste specializzate che le schede dei prodotti testati siano realmente dei banchi di prova, o almeno lo sono solo in parte.

Io personalmente, e credo molti altri come me, non ho mai visto muovere delle critiche consistenti ad un prodotto, all'infuori di cose ovvie come il prezzo che però non modificano la sostanza dell'oggetto in questione.

 

I motivi sono semplici: innanzitutto un prodotto che arriva su una rivista è già stato abbondantemente testato, ma soprattutto per pubblicare tali schede si paga e nessun produttore lo farebbe per far denigrare o sminuire la sua opera. Quindi tutto ciò che si trova sulle riviste specializzate sono sicuramente ottimi consigli e valutazioni ma non certo super-partes.

 

Tutta la pubblicità in genere, e le schede prodotto ne sono una forma, è volta ad incrementare le vendite, e nel caso di una rivista (nulla di scandaloso sia chiaro!) a ricavare liquidi con cui far vivere il giornale.

 

Esistono prodotti di nicchia, qualitativamente eccellenti che non vengono pubblicizzati o testati sulle riviste di settore, semplicemente perchè il mercato basta a decretarne il successo o il fallimento. Ovvio che un prodotto di massa non può prescindere da una accurata comunicazione pubblicitaria.

 

La differenza sostanziale è che i test al limite si basano sulla omissione di eventuali pecche se dannose per l'immagine del prodotto, o più spesso sull'enfatizzazione di talune caratteristiche magari normalissime; la pubblicità vera e propria tende a truccare un pò di più le carte in tavola (non sempre ma ci sono degli esempi eclatanti sfuggiti ai più!).

 

Per cui in conclusione i prodotti di serie restano sempre i più affidabili, anche se non tutti allo stesso modo, e quelli artigianali i più rischiosi in assoluto visto che mancano delle più elementari certificazioni di sicurezza. Le valutazioni degli esperti sono molto valide ma se di parte un pò meno, e lo stesso dicasi per gli studi balistici sia dei produttori quanto dei praticoni.

 

Saluti Dave!

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La valutazione di Mariano non era di stampo "commerciale" esattamente come lo hai inteso tu (almeno così ho letto io :rolleyes: ).. il mercato fa l'affidabilità del prodotto non perchè fa la pubblicità ma perchè la scelta è tra aziende "serie" che garantiscono il loro prodotto e la loro ricerca indipendentemente dalla scelta o meno di di farlo pubblicizzare da riviste :P

 

il mago della situazione (o Do Nascimiento della situazione per usare un paragone caro a Gianfranco, visto che è il suo compleanno :D - fine dell'angolo tribute :lol: ) 9 su 10 ti tira una sola ...e non avrai una garanzia di legge a proteggerti purtroppo :(

Modificato da stefanomare
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Ospite Gianfranco Ciavarella

Esatto caro Stefano e credo che si possa fare un esempio che spazzi via ogni dubbio.

 

Dalla fine degli anni '60 abbiamo trovato nei negozi gli oleopneumatici ad impugnatura posteriore.

La serie STEN, poi variata tante volte, è stata un assoluto successo di mercato ed è ancora oggi un gran successo, nonostante l'oleo non sia di gran moda.

Il mercato ha assegnato alla serie sten il premio qualità e delle vendite.

Un prodotto che è entrato nelle case e nell'attrezzatura di ogni sub e che ancora oggi, con poche modifiche, resta validissimo.

Poi, ma solo dopo, possono valere le mie opinioni o quelle di un esperto d'officina, le opinioni dei campioni o dei tester ciò che "vale" lo hanno detto gli acquirenti a decine di migliaia degli ultimi 40 anni.

 

 

 

Ciao da :jrgian:

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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La valutazione di Mariano non era di stampo "commerciale" esattamente come lo hai inteso tu (almeno così ho letto io  :rolleyes: ).. il mercato fa l'affidabilità del prodotto non perchè fa la pubblicità ma perchè la scelta è tra aziende "serie" che garantiscono il loro prodotto e la loro ricerca indipendentemente dalla scelta o meno di di farlo pubblicizzare da riviste  :P

 

il mago della situazione (o Do Nascimiento della situazione per usare un paragone caro a Gianfranco, visto che è il suo compleanno  :D  - fine dell'angolo tribute  :lol: ) 9 su 10 ti tira una sola ...e non avrai una garanzia di legge a proteggerti purtroppo  :(

 

Infatti nessuno ha messo in discussione le valutazioni di Mariano nè le ha valutate in chiave commerciale. Semplicemente andava ricordato che i test condotti per le riviste non sono e non possono essere per loro natura completamente obiettivi.

 

In altre parole non si critica mai un prodotto perchè il costruttore paga per farlo "testare" e non si può certo andare contro i suoi interessi.

 

Che poi la scelta sia tra aziende serie siamo tutti daccordo, ma se i prodotti sono sempre ai massimi livelli come sicurezza non sempre si può dire della qualità. Sovente si saltano le naturali fasi evolutive di un progetto, per esigenze commerciali, e si finisce per mettere in commercio prodotti che con qualche attenzione in più sarebbero stati migliori...

 

Quindi per me le uniche garanzie rimangono le certificazioni di legge (ma dato che ne abbiamo visto di tuttti i colori non al 100%) e soprattutto la soddisfazione del mercato; il resto sono solo consigli di parte da prendere con il beneficio del dubbio o nei casi precedentemente citati pubblicità.

 

Ciao Dave!

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Ospite Mariano Satta

Il lettore l’avrà ormai capito:

 

come autore di questo trehad sono convinto che, più degli aspetti relativi al mercato, serve la progettazione di un buon sistema affidabile e sicuro.

 

Se analizziamo il mercato è verificabile che le "armi dei campioni", i veri fucili che prendono i pesci ( a volte veri catenacci), qualora venissero immessi sul mercato arriverebbero a soddisfare le esigenze di un'azienda al 5% dell'intero fatturato.

 

Il mercato "vero" degli arbalete è in mano ad appassionati con mille e più esigenze e copre il 95% del mercato...quindi delle vendite.

 

Porto alcuni esempi :

Fabio Antonini leggenda della pescasub mondiale ha fatto la fortuna nell'agonismo a suon di vittorie...la sua arma preferita da sempre è l'oleopneumatico Tempes da 50 con mustad pentadente.

Chiedete in Omer qual'è il fatturato che produce il 50 Tempest all'azienda? Se valutate una eventuale risposta ci sarebbe da chiedere all'azienda chi glielo fa fare a tenerlo in catalogo.

 

Un giovane Campione del Team Omer conosciuto in A.M. è Andrea Calvino, provate a chiedergli con quale arma si è aggiudicato la prima giornata del recente campionato di seconda categoria...un 50into arbalete che io stesso gli ho assemblato per la competizione...eppure con un carniere di una sola giornata su due si è qualificato secondo assoluto a suon di pesci di valore superiore.

 

Senza andare troppo lontano:

io stesso oggi ho catturato un grosso Serra di circa 5 chili con un arba 65 armato di mustad pentadente e circolare moscio...sono appena rientrato e il pesce è ancora dentro la ghiaccina mentre vi scrivo.

 

Quindi se parliamo di mercato quello fa riferimento ai numeri, alle vendite ma esistono fucili che, sebbene presenti sul mercato, vengono scartati dal 95% degli appassionati che ricercano potenze, estetica etc eppure i Fabio Antonini quei fucili difficilmente Li usano.

 

Mariano Satta

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Mariano, con l'ultimo post mi hai dato una lezione che nemmeno gli schiaffi di mio padre quando ero piccino .... :D:D:D:D

 

 

miiii sono talmente figo che mi posso permettere di tenere il fucile preferito di antonini come "riserva" attaccato alla boa :lol::lol:

 

altro che ba**e .....maghi, maestri ,arbalegni ecc.

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Ospite Mariano Satta

Come autore di questo thread sono convinto che, più degli aspetti relativi al mercato, serve la progettazione di un buon sistema affidabile e sicuro.

 

OLTRE GLI ESEMPI FATTI SOPRA PRODUCIAMO DELLE PROVE:

 

Data la mia lunga assenza dal forum, durata oltre un anno, ritengo doveroso produrre sempre delle prove per i nuovi iscritti. Anche se è una storia vecchia come il mondo come tante sono le catture che potrebbero documentare il mio lungo thread.

 

Diffidate dalle teorie e studi pubblicati sul web, per prendere i pesci non serve alcun superfucile ma tanto sale sulla pelle.

Vi ricordo che i pesci dei racconti pubblicati in AM. sono pesci catturati con armi "ridicole di serie"...dei normalissimi arbalete da 75 per la leccia e un 80 per la cernia record.

 

http://www.apneamagazine.com/store/5_8827.jpg

Se vuoi leggere l'articolo lo trovi in The Box di A.M.

 

Se vuoi visionare l'articolo clicca QUI

 

http://www.apneamagazine.com/store/5_7629.jpg

 

Se vuoi leggere l'articoloCLICCA QUI

Modificato da Mariano Satta
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Ospite luciano.garibbo
Come autore di questo thread sono convinto che, più degli aspetti relativi al mercato, serve la progettazione di un buon sistema affidabile e sicuro.

 

OLTRE GLI ESEMPI FATTI SOPRA PRODUCIAMO DELLE PROVE:

 

Data la mia lunga assenza dal forum, durata oltre un anno, ritengo doveroso produrre sempre delle prove per i nuovi iscritti. Anche se è una storia vecchia come il mondo come tante sono le catture che potrebbero documentare il mio lungo thread.

 

Diffidate dalle teorie e studi pubblicati sul web, per prendere i pesci non serve alcun superfucile ma tanto sale sulla pelle.

Vi ricordo che i pesci dei racconti pubblicati in AM. sono pesci catturati con armi "ridicole di serie"...dei normalissimi arbalete da 75 per la leccia e un 80 per la cernia record.

 

http://www.apneamagazine.com/store/5_8827.jpg

Se vuoi leggere l'articolo lo trovi in The Box di A.M.

 

Se vuoi visionare l'articolo clicca QUI

 

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Se vuoi leggere l'articoloCLICCA QUI

 

 

Quanti pescatori supersponsorizzati ed agonisti usano le armi degli sponsor solo per fare le foto?

Ma sono valide solo le recensioni degli agonisti? (c'è anche chi all'aganismo non è interessato ma non pesca peggio)

E gente che sulle riviste non compare ma usa solo il web (vedi il maestro) è forse un pescatore più scarso?

Anche Dapiran ha preso un tonno con un 100 monoelastico ed un'asta da 6 ma questo lo rende il fucile più adatto?

 

Certo che queste mie domande non aiutano né le riviste né chi con gli sponsor deve vivere: riduce semplicemente il fango che si butta su chi costruisce armi in maniera artigianale e con standard qualitativi a volte superiore a chi le stesse armi le costruisce in serie.

 

 

 

QUALCUNO LA PENSA COME ME?

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Ospite Mariano Satta

Luciano Garibbo solo 2 cose:

 

1> E' evidente che la serie di post "non l'hai letta".

 

2>Perchè invece di sparare qua sul forum e parlare degli altri non vi iscrivete in un circolo e Vi confrontate con gli agonisti facendo vedere di cosa siete capaci di fare in materia pesca???

Eppure la vera vetrina della pesca in apnea è proprio l'agonismo e il confronto con gli altri.

 

Per chi non lo sapesse>:

Il Maestro Dapiran è un EX agonista...

 

...ed io NON sono un agonista

Mariano Satta

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Ospite luciano.garibbo
2>Perchè invece di sparare qua sul forum e parlare degli altri non vi iscrivete in un circolo e Vi confrontate con gli agonisti facendo vedere di cosa siete capaci di fare in materia pesca???

Eppure la vera vetrina della pesca in apnea è proprio l'agonismo e il confronto con gli altri.

 

Per chi non lo sapesse>:

Il Maestro Dapiran è un EX agonista...

 

...ed io NON sono un agonista

Mariano Satta

Perché, visto che dici di non essere un agonista, inviti me a confrontarmi con gli agonisti e riduci la pesca in apnea, che per me è un modo di entrare in contatto con il mare e la natura, ad una pura competizione nell'uccidere più esemplari rispetto ad altri gareggianti?

 

I quesiti che ho esposto sono altri e non hanno niente di personale nei tuoi confronti né vogliono promuovere la mia persona.

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