Ospite luciano.garibbo Inviato Maggio 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Maggio 17, 2006 Ma se si vuole colpire gli arbageppetti in quanto tali, indicandoli come PSEUDOCOSTRUTTORI di arbaleti pericolosi per l'immagine della pescasub ( anche di fronte al legislatore) allora le cose cambiano. <{POST_SNAPBACK}> QUOTO IN TOTO TUTTO IL DISCORSO I cosidetti pseucostruttori (non speculatori), QUELLI SERI, stanno, SENZA FINE DI LUCRO, creando prodotti migliori rispetto al mercato ed eseguono personalizzazioni che le aziende commerciali per ovvi motivi non possono fare. Sono sicuro che grazie a loro e alle loro intuizioni ci sarà un ulteriore sviluppo di prodotti commerciali. QUESTA E' LA MIA IDEA. Quindi il mio messaggio è: BRAVISSIMI ARBAGEPPETTI E GRAZIE !!! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Mariano Satta Inviato Maggio 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Maggio 17, 2006 (modificato) Ma se si vuole colpire gli arbageppetti in quanto tali, indicandoli come PSEUDOCOSTRUTTORI di arbaleti pericolosi per l'immagine della pescasub ( anche di fronte al legislatore) allora le cose cambiano. <{POST_SNAPBACK}> QUOTO IN TOTO TUTTO IL DISCORSO I cosidetti pseucostruttori (non speculatori), QUELLI SERI, stanno, SENZA FINE DI LUCRO, creando prodotti migliori rispetto al mercato ed eseguono personalizzazioni che le aziende commerciali per ovvi motivi non possono fare. Sono sicuro che grazie a loro e alle loro intuizioni ci sarà un ulteriore sviluppo di prodotti commerciali. QUESTA E' LA MIA IDEA. Quindi il mio messaggio è: BRAVISSIMI ARBAGEPPETTI E GRAZIE !!! <{POST_SNAPBACK}> BRAVISSIMI ma: potreste farmi capire quali sono le intuizioni, le personalizzazioni che le aziende non possono fare?????????????????? Vorrei capire ed essere informato sugli ovvi motivi (???) grazie Mariano Satta Modificato Maggio 17, 2006 da Mariano Satta Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite luciano.garibbo Inviato Maggio 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Maggio 17, 2006 Ma se si vuole colpire gli arbageppetti in quanto tali, indicandoli come PSEUDOCOSTRUTTORI di arbaleti pericolosi per l'immagine della pescasub ( anche di fronte al legislatore) allora le cose cambiano. <{POST_SNAPBACK}> QUOTO IN TOTO TUTTO IL DISCORSO I cosidetti pseucostruttori (non speculatori), QUELLI SERI, stanno, SENZA FINE DI LUCRO, creando prodotti migliori rispetto al mercato ed eseguono personalizzazioni che le aziende commerciali per ovvi motivi non possono fare. Sono sicuro che grazie a loro e alle loro intuizioni ci sarà un ulteriore sviluppo di prodotti commerciali. QUESTA E' LA MIA IDEA. Quindi il mio messaggio è: BRAVISSIMI ARBAGEPPETTI E GRAZIE !!! <{POST_SNAPBACK}> BRAVISSIMI ma: potreste farmi capire quali sono le intuizioni, le personalizzazioni che le aziende non possono fare?????????????????? Vorrei capire ed essere informato sugli ovvi motivi (???) grazie Mariano Satta <{POST_SNAPBACK}> Sono, ad esempio: - Soluzioni roller - Eventuali spostamenti del manico più avanzati rispetto al meccanismo - Profili particolari - Assetti diversi, magari con spostamenti del baricentro verso l'impugnatura - Aste più corte, o con sistemi di sgancio non classici, ... - 1000 tentativi, alcuni validi altri meno, che solo chi è artigiano dei suoi strumenti può fare e portarne a conoscenza gli altri. - ... un elenco lunghissimo Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Maggio 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Maggio 17, 2006 Sono, ad esempio: - Soluzioni roller - Eventuali spostamenti del manico più avanzati rispetto al meccanismo - Profili particolari - Assetti diversi, magari con spostamenti del baricentro verso l'impugnatura - Aste più corte, o con sistemi di sgancio non classici, ... - 1000 tentativi, alcuni validi altri meno, che solo chi è artigiano dei suoi strumenti può fare e portarne a conoscenza gli altri. - ... un elenco lunghissimo - Le soluzioni Roller non sono recepite dal mercato in quanto armi di gestione più complessa di un semplice arbalete, e almeno in Mediterraneo non sono così necessari. - Spostare il manico in posizione più avanzata non dà tutti questi vantaggi, qualcuno lo ha usato per un pò e poi lo ha rimesso nel cassetto. - I profili particolari, se davvero utili e non solo estetici si realizzano in maniera eccellente sia con l'alluminio che con la fibra di carbonio, aumentano i costi di produzione, ma se l'innovazione è giustificata....senza contare che ormai quasi tutte le aziende hanno in catalogo almeno un'arma in legno, e con i macchinari di cui possono disporre otterrebbero prodotti molto più precisi. - Assetti diversi comporterebbero una produzione troppo diversificata, ma già con le impugnature per mancini si è fatto un passo avanti. In ogni caso stesso discorso di prima, se l'intuizione è valida ok, ma se dà più noie che vantaggi non ne vale la pena. - Le aste più corte le puoi montare da solo, mica decade la garanzia per così poco! Meccanismi di sgancio "non classici" non mi sembrano così giustificati, quelli esistenti funzionano perfettamente e almeno dal punto di vista industriale non ne vedo la necessità. In pratica un'azienda può fare tutto, molto di più e molto meglio di un artigiano (senza offesa e nel pieno rispetto degli arbageppetti!), semplicemente deve vendere quello che produce e può investire solo in innovazioni vere, in qualcosa che possa migliorare realmente l'oggetto! L'artigiano fa molti esperimenti magari percorrendo strade che sono già state scartate da qualcunaltro. Non sempre se qualcosa non è stato fatto vuol dire che qualcuno lo ha già reputato inutile, però in 50 anni le vere innovazioni nel campo dei fucili arbalete in particolare sono state davvero poche, per la maggior parte erano trovate commerciali (Picasso double shot docet!). Quindi per pescare i fucili di serie sono ottimi, ciò non toglie che a qualcuno possa preferire un prodotto artigianale, senza però tutte le garanzie e l'affidabilità di un prodotto di serie...il che non mi pare poco!!! Ciao Dave! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Emiliano1980 Inviato Maggio 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Maggio 17, 2006 Sono, ad esempio: - Soluzioni roller - Eventuali spostamenti del manico più avanzati rispetto al meccanismo - Profili particolari - Assetti diversi, magari con spostamenti del baricentro verso l'impugnatura - Aste più corte, o con sistemi di sgancio non classici, ... - 1000 tentativi, alcuni validi altri meno, che solo chi è artigiano dei suoi strumenti può fare e portarne a conoscenza gli altri. - ... un elenco lunghissimo <{POST_SNAPBACK}> - Le soluzioni Roller non sono recepite dal mercato in quanto armi di gestione più complessa di un semplice arbalete, e almeno in Mediterraneo non sono così necessari. - Spostare il manico in posizione più avanzata non dà tutti questi vantaggi, qualcuno lo ha usato per un pò e poi lo ha rimesso nel cassetto. - I profili particolari, se davvero utili e non solo estetici si realizzano in maniera eccellente sia con l'alluminio che con la fibra di carbonio, aumentano i costi di produzione, ma se l'innovazione è giustificata....senza contare che ormai quasi tutte le aziende hanno in catalogo almeno un'arma in legno, e con i macchinari di cui possono disporre otterrebbero prodotti molto più precisi. - Assetti diversi comporterebbero una produzione troppo diversificata, ma già con le impugnature per mancini si è fatto un passo avanti. In ogni caso stesso discorso di prima, se l'intuizione è valida ok, ma se dà più noie che vantaggi non ne vale la pena. - Le aste più corte le puoi montare da solo, mica decade la garanzia per così poco! Meccanismi di sgancio "non classici" non mi sembrano così giustificati, quelli esistenti funzionano perfettamente e almeno dal punto di vista industriale non ne vedo la necessità. In pratica un'azienda può fare tutto, molto di più e molto meglio di un artigiano (senza offesa e nel pieno rispetto degli arbageppetti!), semplicemente deve vendere quello che produce e può investire solo in innovazioni vere, in qualcosa che possa migliorare realmente l'oggetto! L'artigiano fa molti esperimenti magari percorrendo strade che sono già state scartate da qualcunaltro. Non sempre se qualcosa non è stato fatto vuol dire che qualcuno lo ha già reputato inutile, però in 50 anni le vere innovazioni nel campo dei fucili arbalete in particolare sono state davvero poche, per la maggior parte erano trovate commerciali (Picasso double shot docet!). Quindi per pescare i fucili di serie sono ottimi, ciò non toglie che a qualcuno possa preferire un prodotto artigianale, senza però tutte le garanzie e l'affidabilità di un prodotto di serie...il che non mi pare poco!!! Ciao Dave! <{POST_SNAPBACK}> Daccordo al 100%, ma di quali vantaggi parlate? A me questa lista scritta da Luciano Garibbo non mi convince neanche un po'. Continuo a preferire un'arma garantita Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite fabio3666 Inviato Maggio 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Maggio 17, 2006 - Le soluzioni Roller non sono recepite dal mercato in quanto armi di gestione più complessa di un semplice arbalete, e almeno in Mediterraneo non sono così necessari. - Spostare il manico in posizione più avanzata non dà tutti questi vantaggi, qualcuno lo ha usato per un pò e poi lo ha rimesso nel cassetto. - I profili particolari, se davvero utili e non solo estetici si realizzano in maniera eccellente sia con l'alluminio che con la fibra di carbonio, aumentano i costi di produzione, ma se l'innovazione è giustificata....senza contare che ormai quasi tutte le aziende hanno in catalogo almeno un'arma in legno, e con i macchinari di cui possono disporre otterrebbero prodotti molto più precisi. - Assetti diversi comporterebbero una produzione troppo diversificata, ma già con le impugnature per mancini si è fatto un passo avanti. In ogni caso stesso discorso di prima, se l'intuizione è valida ok, ma se dà più noie che vantaggi non ne vale la pena. - Le aste più corte le puoi montare da solo, mica decade la garanzia per così poco! Meccanismi di sgancio "non classici" non mi sembrano così giustificati, quelli esistenti funzionano perfettamente e almeno dal punto di vista industriale non ne vedo la necessità. In pratica un'azienda può fare tutto, molto di più e molto meglio di un artigiano (senza offesa e nel pieno rispetto degli arbageppetti!), semplicemente deve vendere quello che produce e può investire solo in innovazioni vere, in qualcosa che possa migliorare realmente l'oggetto! L'artigiano fa molti esperimenti magari percorrendo strade che sono già state scartate da qualcunaltro. Non sempre se qualcosa non è stato fatto vuol dire che qualcuno lo ha già reputato inutile, però in 50 anni le vere innovazioni nel campo dei fucili arbalete in particolare sono state davvero poche, per la maggior parte erano trovate commerciali (Picasso double shot docet!). Quindi per pescare i fucili di serie sono ottimi, ciò non toglie che a qualcuno possa preferire un prodotto artigianale, senza però tutte le garanzie e l'affidabilità di un prodotto di serie...il che non mi pare poco!!! Ciao Dave! <{POST_SNAPBACK}> Non sono daccordo, vedendo cosa è successo negli ultimi 10 anni: C4: pur partendo da una azienda specializzata nella lavorazione del carbonio, i primi fucili e pinne sono nati artigianalmente per uso personale: se aspettavamo le case eravamo ancora all'alluminio e alla plastica. Totem: vedi sopra Sistemi di sgancio: molti di quelli che sono passati dalla realtà artigianale a quella di azienda riconosciuta hanno brevettato i loro sistemi di sgancio (il cui attrito statico non dipende dalla trazione dell'asta), prodotti quando erano ancora semplici appassionati: ve li ricordate i grilletti 'duri' prima di queste innovazioni? Oleo: fori di uscita non perpendicolari alla canna, canne e aste di diametro più sottile, taitiane, scorrisagola idrodinamici, per finire al sistema di una nota casa che fa fucili neri...praticamente tutte soluzioni consolidate in ambito fai da te e mutuate dai produttori. Materiali: oltre all'uso di carbonio e legno, anche l'ergal è stato introdotto nel fai da te, sia per i fusti che per la componentistica. etc, etc, etc, Certo, alcune cose sono possono essere effetto di una moda passeggera, altre no. Ma vedendo l'esempio del passato, direi che molta innovazione è passata dalle cantine, io non sarei così propenso ad inneggiare ai produttori che si limitano a seguire il mercato. Detto questo, il discorso sicurezza, bidoni, speculatori, è qualcosa di diverso che, come ha detto Mariano, non centra niente con gli appassionati del fai da tè, nè con i produttori seri. Bye! Fabio Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Maggio 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Maggio 17, 2006 L'unica vera innovazione di quelle che citi riguarda quella sugli oleopneumatici (non completamente originale perchè pensata già vari anni fa ma probabilmente abbandonata per difficoltà realizzative). Il resto non mi sembra che abbia migliorato di molto quello che già esisteva. Sul fatto che poi molta innovazione passi dalle cantine sono daccordo con te, e non è mia intenzione screditare chi si occupa di fai da te; però bisogna anche essere obiettivi e chiarire che prodotti industriali e prodotti artigianali sono due pianeti molto diversi. Ricorda poi che per l'esempio che fai "l'artigianato" spesso si ferma alla realizzazione del prototipo, poi si passa a razionalizzare la produzione in chiave induìstriale come hanno puntualmente fatto C4, Totem e tanti altri. Ciao Dave! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite luciano.garibbo Inviato Maggio 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Maggio 17, 2006 - Le soluzioni Roller non sono recepite dal mercato in quanto armi di gestione più complessa di un semplice arbalete, e almeno in Mediterraneo non sono così necessari: Rispondo: necessario non è nulla, utile quasi tutto ma non per tutti. Parlando di aziende che ne avevano iniziato l'uso: SEATEC ma credo che abbia dovuto sospendere la produzione per un problema di brevetti. - Spostare il manico in posizione più avanzata non dà tutti questi vantaggi, qualcuno lo ha usato per un pò e poi lo ha rimesso nel cassetto. Rispondo: se consultate http://www.bluworld.com/test/SHARK_I_ebook.pdf probabilmente non tutti lo hanno rimesso nel cassetto - I profili particolari, se davvero utili e non solo estetici si realizzano in maniera eccellente sia con l'alluminio che con la fibra di carbonio, aumentano i costi di produzione, ma se l'innovazione è giustificata....senza contare che ormai quasi tutte le aziende hanno in catalogo almeno un'arma in legno, e con i macchinari di cui possono disporre otterrebbero prodotti molto più precisi. Rispondo: non ho detto che non vengano realizzati profili particolari, ho parlato di scelte di assetto o di soluzioni che prevedano un eventuale situazione di baricentro alternativa che, difficilmente chi non ha provato, ha modo di replicare sull'utilità - Assetti diversi comporterebbero una produzione troppo diversificata, ma già con le impugnature per mancini si è fatto un passo avanti. In ogni caso stesso discorso di prima, se l'intuizione è valida ok, ma se dà più noie che vantaggi non ne vale la pena. Rispondo: sull'assetto ne ho parlato prima, sul baricentro vedo nessuno si è mai espresso. Le impugnature artigianali costruite sulla mano dell'utilizzatore sono sicuramente più "personali" e quindi, secondo il mio parere "migliori" - Le aste più corte le puoi montare da solo, mica decade la garanzia per così poco! Rispondo: Non decade la garanzia, ma varia l'assetto, e ...anche se sembra strano, varia la balistica dell'arma (occorrerebbe probabilmente variare anche elastici, piombature e quant'altro) - Meccanismi di sgancio "non classici" non mi sembrano così giustificati, quelli esistenti funzionano perfettamente e almeno dal punto di vista industriale non ne vedo la necessità. Rispondo: Anche gli arbalete dei polinesiani funzionavano perfettamente con un meccanismo tipo stecco: sto parlando di miglioramenti, come quello di Ermes (per parlare di produttori con partita iva) o di altri (vedi www.arbalegno.com) per parlare di artigiani non venditori. In pratica un'azienda può fare tutto, molto di più e molto meglio di un artigiano (senza offesa e nel pieno rispetto degli arbageppetti!), semplicemente deve vendere quello che produce e può investire solo in innovazioni vere, in qualcosa che possa migliorare realmente l'oggetto! L'artigiano fa molti esperimenti magari percorrendo strade che sono già state scartate da qualcunaltro. Risposta: un'azienda giustamente deve fare scelte diverse e quindi a volte deve trascurare alcuni target limitati o scelte troppo onerose Non sempre se qualcosa non è stato fatto vuol dire che qualcuno lo ha già reputato inutile, però in 50 anni le vere innovazioni nel campo dei fucili arbalete in particolare sono state davvero poche, per la maggior parte erano trovate commerciali (Picasso double shot docet!). Quindi per pescare i fucili di serie sono ottimi, ciò non toglie che a qualcuno possa preferire un prodotto artigianale, senza però tutte le garanzie e l'affidabilità di un prodotto di serie...il che non mi pare poco!!! Per concludere dico che: ritengo ottimi "alcuni" prodotti in commercio, ma se alcuni fanni per creare qualcosa a loro più adatto, e mettono a disposizione la loro esperienze per aiutare altre persone, eviterei di biasimarli e, anzi, li ringrazierei di cuore. Guardate che non rubano clienti alle aziende commerciali, al limite suggeriscono a quest'ultime alcuni percorsi nel caso non li abbiano già analizzati (e non crediate che per forza li abbiano già analizzati tutti: io non ci credo) ps: parlo sempre per chi costruisce per se (e al limite i suoi amici) non per chi vende in nero alle spalle delle aziende commerciali che hanno da amortizzare investimenti e pagano le tasse. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite fabio3666 Inviato Maggio 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Maggio 17, 2006 L'unica vera innovazione di quelle che citi riguarda quella sugli oleopneumatici (non completamente originale perchè pensata già vari anni fa ma probabilmente abbandonata per difficoltà realizzative). Il resto non mi sembra che abbia migliorato di molto quello che già esisteva..... <{POST_SNAPBACK}> ...e le pinne in carbonio non sono abbastanza innovative? ...e ancora: le mute su misura, dove sono nate, dai produttori storici o nei laboratori artigiani? Ovviamente non voglio dire che le case storiche non abbiano fatto niente, ci mancherebbe! Dico però che una grossa accellerata l'abbiamo avuta grazie a tanti trafficoni che avevano 'del bon temp' (tempo da perdere) Ciao Fabio! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Mariano Satta Inviato Maggio 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Maggio 17, 2006 (modificato) GRAZIE LUCIANO: grazie sopratutto perchè con la Tua buonafede confermi che: il mercato dei pescatori e dei campioni viene confermato in un 5% Il restante 95% è degli appassionati che "parlan tanto di armi" e poco di pesci risultano essere la vera realtà che porta le aziende e i costruttori ai guadagni, quindi porto il massimo rispetto all'intera categoria..semplici appassionati, neofiti e campioni. Sono sicurissimo che Tu, come il 95% di chi legge questo thread, dedicano più attenzioni a queste sottigliezze che far entrare tanto sale nei pori della pelle. Come accennato in precedenza un fucile di un campione sarebbe scartato dal 95% degli appassionati eppure sono armi validissime che catturano pesci di valore superiore in condizioni tanto facili quanto estreme. Un tuffo al limite i campioni lo fanno con l'arma che si trovano in mano con la consapevolezza che vanno giù nel blu per fare catture degne e non fare record o prove balistiche. Nessun appassionato riuscirebbe a catturare un solo pesce senza "assaggiare il sale sulla pelle...la differenza NON sta tra le armi ma sulle ore che si passano in mare...quello vero e non virtuale. IERI, nel mio ruolo di Tester: ho pescato a quote superiori ai 25 metri impugnando un fucile/prototipo dell'azienda che mi sostiene che misurava 82 cm e montava gomme da 18 di un 100...eppure pescando non ho sbagliato un solo pesce sebbene la pescata si sia svolta serenamente ma a quote molto profonde per questo periodo... Pesci e pesci di valore superiore sono caduti con un'arma del tutto sconosciuta, mal configurata secondo i vostri pareri. Ripeto: MALCONFIGURATA per Voi ma non per noi pescatori... infatti è risultato essere arma seria e perfettamente valida. Ben vengano le migliorie che indichi ma le aziende sopra queste cose "sono un tantino "molto" più su...... (Che ne sapete del dietro le quinte delle aziende???? Vi rispondo io...niente, non ne sapete assolutamente niente per scrivere "ovvio") Mariano Satta Modificato Maggio 17, 2006 da Mariano Satta Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Maggio 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Maggio 17, 2006 (modificato) X Fabio Però credevo che il 3d riguardasse i fucili, o no? E comunque io intendo l'innovazione come l'intuizione che cambia per sempre il modo di vedere, progettare, costruire un oggetto. Quel qualcosa dalla cui comparsa non si può più prescindere per l'ideazione di un oggetto simile. In questa ottica le mute su misura aggiungono poco, innovazione è l'introduzione del neoprene liscio nel momento in cui si fabbricano solo bifoderate. Prima le usavamo tutti, adesso quasi nessuno. Il carbonio nelle pinne è una buona trovata, ma non ha soppiantato il tecnopolimero e gli altri compositi. Il mercato è èancora vastissimo, ci sono aziende che sponsorizzano grandi profondisti e non producono pinne in carbonio. Quindi per me sono tutte buone idee, ma l'innovazione sta un gradino più in alto credo! Ciao Dave! Modificato Maggio 17, 2006 da dave Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Uccio Inviato Maggio 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Maggio 17, 2006 (modificato) Secondo me si sta un po' perdendo il senso del post. Le grandi case della pescasub non sono mica una cosa diversa dai piccoli artigiani che,in regola,vendono i loro prodotti. Cressi,Mares,Omer,tutte nascono dall'evoluzione del lavoro di piccoli artigiani. Basta leggere i racconti del Marò per rendersene conto.Lui questa trasformazione l'ha vissuta! Alla stessa maniera Totem,Polosub,Topsub,C4,Giman,ecc sono aziende più giovani nate da realtà artigianali. D'Agnano costruiva fucili prima per sè e poi ha pensato di venderli così come Agostini faceva con le mute,ecc Dunque la contrapposizione è a mio avviso inutile.Ogni casa di attrezzature fa delle scelte in termini di attrezzature e le propone al pubblico che può gradirle (e comprare i prodotti) o no. Non c'è quello che fa le schifezze per venderle perchè non sa un cavolo di pescasub e quello che invece si fa i fucili nel garage e produce capolavori. Tutti i produttori autorizzati fanno le loro scelte,le loro ricerche e propongono i loro prodotti.Il mercato dirà quale è meglio e chi fa le innovazioni più valide. Molto diverso il campo di chi costruisce gli attrezzi a tempo perso.E' vero che le aziende nascono dal mondo dei garage ma non si può dire che il mondo dei garage sia meglio delle aziende. Su 100 produttori da garage uno fa attrezzi validi e trasforma la sua attività in mestiere,gli altri producono a tempo perso senza poter dare garanzie.E' chiaro che tra questi qualcuno produce ottimi attrezzi ma non è possibile certificarlo e ,nel dubbio,conviene sempre sconsigliare il prodotto artigianale a chi non sa riconoscere da sè il buon prodotto dalla sola. Se avete bisogno di un medico andate da uno specialista professionista iscritto all'albo o da quello non laureato che usa i suoi metodi?? Il discorso è tutto qua. Nessuno ha nulla contro chi per passatempo si produce gli attrezzi e tutti riconosciamo che i professionisti di oggi hanno tutti cominciato così però non si può dire che i dilettanti siano meglio dei professionisti. Da questo nasce il messaggio del post "non comprate attrezzi dai dilettanti della pescasub" Non mi pare una cosa su cui si possano avere idee contrastanti Modificato Maggio 17, 2006 da Uccio Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite fabio3666 Inviato Maggio 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Maggio 17, 2006 Secondo me si sta un po' perdendo il senso del post. ... Beh, si...direi che la piega sull'innovazione è un pò fuori tema...ma siamo alla pagina 15: che pretendi?! Bye! Fabio Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Mariano Satta Inviato Maggio 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Maggio 17, 2006 (modificato) Grazie UCCIO: Se vi viene una dermatite che fate??? andate dalla fattucchiera di turno o andate da un Dermatologo.... Se Vi serve un fucile che fate??? Vi fidate della fattucchiera o maga di turno oppure Vi recate da un rivenditore serio e qualificato??? ATTENTI, nel web ci sono le fattucchiere che costruiscono arba nei garage e Vi rifilano le bidonate a suon di "centinaia di €uro" Lo sviluppo delle attrezzature subacquee che dagli anni 80 a oggi è cresciuto enormenmente è dovuto solo agli investimenti e ricerche fatti "con rigore e serietà, da parte di aziende e artigiani "professionisti del settore" e NON dai MAGHI degli arbalete. I prodotti subacquei sono in perenne evoluzione perchè lo richiede "semplicemente" il mercato e NON GRAZIE AI MAGHI DEGLI ARBALETE che fanno le loro pozioni e miscugli nei sottoscala o nei garage. Diffidate sempre dai maghi e dai loro intrugli. Il messaggio è (e rimane) sempre lo stesso. Mariano Satta n.b: Mario Donascimiento era un cuoco che si spacciava per mago e truffava senza scrupoli tutti coloro che si facevano incantare... Il giudice, mi pare ovvio, gli ha "tagliato le gambe". Modificato Maggio 17, 2006 da Mariano Satta Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite fabio3666 Inviato Maggio 17, 2006 Segnala Condividi Inviato Maggio 17, 2006 Grazie UCCIO: Se vi viene una dermatite che fate??? andate dalla fattucchiera di turno o andate da un Dermatologo.... Se Vi serve un fucile che fate??? Vi fidate della fattucchiera o maga di turno oppure Vi recate da un rivenditore serio e qualificato??? ATTENTI, nel web ci sono le fattucchiere che costruiscono arba nei garage e Vi rifilano le bidonate a suon di "centinaia di €uro" Lo sviluppo delle attrezzature subacquee che dagli anni 80 a oggi è cresciuto enormenmente è dovuto solo agli investimenti e ricerche fatti "con rigore e serietà, da parte di aziende e artigiani "professionisti del settore" e NON dai MAGHI degli arbalete. I prodotti subacquei sono in perenne evoluzione perchè lo richiede "semplicemente" il mercato e NON GRAZIE AI MAGHI DEGLI ARBALETE che fanno le loro pozioni e miscugli nei sottoscala o nei garage. Diffidate sempre dai maghi e dai loro intrugli. Il messaggio è (e rimane) sempre lo stesso. Mariano Satta n.b: Mario Donascimiento era un cuoco che si spacciava per mago e truffava senza scrupoli tutti coloro che si facevano incantare... Il giudice, mi pare ovvio, gli ha "tagliato le gambe". <{POST_SNAPBACK}> Secondo me l'esempio non è calzante: come ha detto qualcuno, stiamo parlando di 'giocattoli per adulti' (non sto pensando a bambole gonfiabili... ) Il paragone con la salute non è corretto. Mi spiego: se devo costruire una casa chiamo una impresa edile, questo è fuori discussione. Se però devo farmi i pensili della cucina o un armadio, posso andare dal mobiliere o farmeli fare dal vicino che lo fà per passatempo (ed ottenere in alcuni casi un risultato migliore che dal mobiliere). Secondo me questo esempio è più calzante....chiaro che non difendo affatto i truffatori!! Bye! Fabio Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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