Ospite Paolo Acanti Inviato Marzo 6, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 6, 2006 (modificato) x Paolo Acanti: Paolo, posto che non spetta a te decidere qual'e' il compito del moderatore e come deve svolgerlo, a me sembra che sia tu ad esternare astio sfiorando considerazioni personali che non sono attinenti la discussione. Non credi che anche tu stai cadendo nel solito errore che fanno molti: alzare il livello emotivo dello scontro per abbassare lo scambio critico della discussione? Possiamo anche accalorarci ma cerchiamo di attenerci alle considerazioni sui fatti. Hai ragione non spetta a me , e non dovevo permettermi di giudicare il vostro operato, comunque non era mia intenzione alzare il livello emotivo ma a quanto pare sono stato frainteso. scusate Modificato Marzo 6, 2006 da Paolo Acanti Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
johnny Inviato Marzo 6, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 6, 2006 ragazzi, io non ho seguito bene la "polemica" e sono un po' ignorante in materia, ma ho letto qua' e la' nel tempo sul forum......... mi e' sembrato che c'e' stata una sorta di scontro tra pescasub e qualche apneista......... forse perche' nelle polemiche sull'apnea qualcuno ha cercato di tirare dentro la pericolosita' (anche) della pescasub. l'apnea e' pericolosa....... posso capire la vs posizione. ma allora Pelizzari, maiorca, mayol, pipin o altri...........devono rimanere disoccupati? (a parte i defunti ovviamente ) c'e' un margine per salvare l'apnea? senza fare pedro80 pure gli acrobati fanno esercizi pericolosi e sanno di farlo e di rischiare......non per questo viene vietata l'acrobazia. scusatemi se sono stato provocatorio. ma ho la vocazione del rompimaroni salutoni a tutti ps: o forse mi sfugge momentaneamente la differenza tra uno sport dove raggiungere il massimo ti avvicina al minimo matematico (la morte) e sport dove e' presente il rischio di morte ma non aumenta proporzionalmente in base a quanto uno si avvicina ad un "record"? o forse ci sono sport parzialmente cosi' (pensa alla formula 1) in cui rischiare ti fa vincere o schiattare ma in modo diverso........? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Emanuele Cinelli Inviato Marzo 6, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 6, 2006 E ridaie, qui si parla di apnea non degli altri sport! Il fatto che altri sbaglino, ammesso e non concesso che sbaglino, non giustifica che anche noi si continui a farlo. Oppure voi visto che la percentuale di delinquenti è alta vi sentite autorizzati a fare i delinquenti? Visto che molti si suicidano vi suicidate anche voi? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Mike Maric Inviato Marzo 6, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 6, 2006 in merito alla questione, ho sentito molti pareri e bisognerebbe avere la ricostruzione dei fatti per capire la dinamica veritiera e non quella riportata. Il mio pensiero: come istruttore:cosa potrei e dovrei fare per evitare questo? come atleta: ho già espresso a suo tempo la mia disistima verso il modo attuale di fare apnea(dopo i mondiali di rovigno 2004) e di come essa venga interpretata come praticante apnea: entro in acqua mi viene paura, mi viene da pensare. Quindi, penso che qualcosa bisogna fare e dobbiamo fare. Mike Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Barbara Pignataro Inviato Marzo 6, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 6, 2006 come istruttore:cosa potrei e dovrei fare per evitare questo? come atleta: ho già espresso a suo tempo la mia disistima verso il modo attuale di fare apnea(dopo i mondiali di rovigno 2004) e di come essa venga interpretata come praticante apnea: entro in acqua mi viene paura, mi viene da pensare. Quindi, penso che qualcosa bisogna fare e dobbiamo fare. Mike Bravo Mike, qualcosa bisogna fare. TUTTI. Barbara Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Mauro Sanvito Inviato Marzo 6, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 6, 2006 in merito alla questione, ho sentito molti pareri e bisognerebbe avere la ricostruzione dei fatti per capire la dinamica veritiera e non quella riportata. Il mio pensiero: come istruttore:cosa potrei e dovrei fare per evitare questo? come atleta: ho già espresso a suo tempo la mia disistima verso il modo attuale di fare apnea(dopo i mondiali di rovigno 2004) e di come essa venga interpretata come praticante apnea: entro in acqua mi viene paura, mi viene da pensare. Quindi, penso che qualcosa bisogna fare e dobbiamo fare. Mike Mike, come ben sai sono pescatore. Nella pesca da moltissimi anni abbiamo un motto: un pesce non vale una vita facciamo di tutto per far pescare a quote non rischiose, senza esporci a rischi inutili, e malgrado questo ogni anno paghiamo un prezzo in vite umane che è semplicemente inaccettabile. Ma almeno il problema sicurezza è sentito fortemente da chiunque. Nell'apnea è tutto rovescio: tra brevetti rapportati alle prestazioni, recordismo e sensazioni si è esagerato esasperando la sola ricerca dei limiti. Dobbiamo arrivare ad un motto anche con l'apnea: un'apnea non vale una vita questo significa cambiare radicalmente mentalità. Devono cambiare mentalità le scuole, gli istruttori, gli agonisti, gli apneisti. E non basterà, non basterà mai, come non è bastato con i pescatori, ma almeno si tenta. ps: hai chiesto le dinamiche esatte degli incidenti. Difficilmente se ne parlerà, si fatica perfino a capire cosa è successo (c'è omertà, la stessa omerta che puoi vedere sugli altri siti dedicati all'apnea). L'incidente di Mario sarebbe passato come "malore in piscina" se non fosse stato per delle informazioni dirette che mi sono state comunicate. Il sistema bagnini-gestori-apnea funziona male, si tende a far passare per malori gli incidenti. I motivi sono intuibili, ma non per questo condivisibili. Per esperienza con gli incidenti di pesca, conoscere le dinamiche esatte significa per l'ennesima volta chiarire che l'incidente poteva essere evitato. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Mike Maric Inviato Marzo 6, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 6, 2006 Purtroppo penso che la colpa è da cercare in noi stessi. Spesso non pensiamo che possa succedere proprio a noi, vuoi perchè ci sentiamo allenati, vuoi perchè...."dai faccio l'ultima e poi basta". E forse, anche quando ci alleniamo con il compagno e pensiamo di essere "sicuri", forse anche li sbagliamo perchì dietro ci può essere l'insidia dell'imprevisto ed imprevedibile. Allora?che fare? per questo mi sono posto e mi pongo domande e riflessioni. La sicurezza non è mai abbastanza....ma se invece doveva succedere perchè era destino? o forse me la sono cercata? Mah... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
johnny Inviato Marzo 6, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 6, 2006 E ridaie, qui si parla di apnea non degli altri sport! Il fatto che altri sbaglino, ammesso e non concesso che sbaglino, non giustifica che anche noi si continui a farlo. Oppure voi visto che la percentuale di delinquenti è alta vi sentite autorizzati a fare i delinquenti? Visto che molti si suicidano vi suicidate anche voi? <{POST_SNAPBACK}> il discorso e' troppo difficile per me che sono ignorante in materia. quindi non posso che leggere e capire cio' che uscira' da questi ed altri dibattiti che evidentemente e' meglio fare se son vere certe "esagerazioni" che vengono insegnate o alcuni si prendono nel praticare sport dove alla fine la pericolosita' diventa eccessiva. saluti Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Davide Serra Inviato Marzo 6, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 6, 2006 Ho letto con attenzione tutta la discussione, premetto che sono un pescatore subacqueo e che di apnea non mi è mai interessato nulla, però faccio una constatazione puramente personale: Valerio Grassi dice che facciamo le gare perchè abbiamo l'agonismo nel sangue, è qualcosa di intrinseco (nel suo caso per il pescatore). Io penso che chi fa le gare ritiene di dover dimostrare qualcosa, agli altri o a se stesso, oppure va ricercando una gratificazione. Nessuna polemica, ognuno ha i propri stimoli e fa le scelte che ritiene migliori, però...c'è un grande però! Nella pesca vince chi prende più pesce, non importa la profondità, la tecnica, la forma fisica, il tempo di apnea, o meglio sono tanti fattori che si equilibrano e che possono compensare talune mancanze. Ma nell'apnea l'obiettivo è sempre quello spostare il proprio limite un pò più in là, ma fino a quando, fino all'incidente con conseguenze più o meno gravi! La voglia di vincere non si può controllare, solo i grandi, quelli che hanno abbandonano l'ambiente perchè non ci sono più valori, forse trovano piacere nella competizione pura e non nella vittoria. Ma finchè la maggioranza penserà che il secondo è soltanto il primo degli sconfitti penso che non smetteremo mai di contare gli incidenti. Naturalmente questa è una visione del tutto personale, non condivisa da molti ma credo molto realistica. Ciao a tutti Dave! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Mauro Sanvito Inviato Marzo 6, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 6, 2006 Purtroppo penso che la colpa è da cercare in noi stessi. Spesso non pensiamo che possa succedere proprio a noi, vuoi perchè ci sentiamo allenati, vuoi perchè...."dai faccio l'ultima e poi basta". E forse, anche quando ci alleniamo con il compagno e pensiamo di essere "sicuri", forse anche li sbagliamo perchì dietro ci può essere l'insidia dell'imprevisto ed imprevedibile. Allora?che fare? per questo mi sono posto e mi pongo domande e riflessioni. La sicurezza non è mai abbastanza....ma se invece doveva succedere perchè era destino? o forse me la sono cercata? Mah... Dare la colpa al destino è lasciar prevalere l'irrazionalità. Ma chi gestisce una scuola, chi fa l'istruttore o l'allenatore, chi fa l'agonista e anche il semplice allievo ha delle responsabilità di fronte agli altri e di fronte a se stesso. Responsabilità ineludibili. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
johnny Inviato Marzo 6, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 6, 2006 Nella pesca vince chi prende più pesce, non importa la profondità, la tecnica, la forma fisica, il tempo di apnea, o meglio sono tanti fattori che si equilibrano e che possono compensare talune mancanze. Ma nell'apnea l'obiettivo è sempre quello spostare il proprio limite un pò più in là, ma fino a quando, fino all'incidente con conseguenze più o meno gravi! quoto l'amico sopra. nel senso che questa e' una differenza tra le due discipline. e non mi pare da poco. la pescasub non ha come scopo l'apnea in se stessa ed il tirarla al limite. probabilmente la pescasub e' per questo meno pericolosa. anche se le cose non sono sempre semplici come appare: tirare un aspetto troppo a lungo per fare avvicinare un pesce puo' essere anche li' fatale (penso piu' al di fuori delle gare dove uno cerca la preda "della vita"). tutto dipende dall'insegnamento, dalla maturita' dell'individuo e diciamolo anche a volte da fattori casuali per cui cio' che ieri ti era riuscito bene oggi non ti riesce.... comunque trovo giusta l'etica per cui un pesce non vale mai una vita e privilegiare piu' che le apnee prolungate altre "abilita'" come il sapersi muovere in acqua, sentire il pesce ecc. insomma se il pesce tarda e' un pesce da lasciare perdere, e' come non si fosse visto! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Mike Maric Inviato Marzo 6, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 6, 2006 Ciao Mauro...la mia frase "era destino?" è per dire che magari se e ripeto se percaso anzichè fare statica, andava a giocare a squash o magari in pista ...doveva comunque finire così. Purtroppo Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Mauro Sanvito Inviato Marzo 6, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 6, 2006 Ciao Mauro...la mia frase "era destino?" è per dire che magari se e ripeto se percaso anzichè fare statica, andava a giocare a squash o magari in pista ...doveva comunque finire così. Purtroppo Capisco cosa intendi per destino Mike....... ma qui c'è un problema di sicurezza concreto, con un sommerso di casistiche di incidenti molto più consistente. Va affrontato da tutti, non eluso. I numeri dell'apnea sono in crescita, e c'è sempre meno spazio per culture che non mettano la sicurezza in posizione prioritaria. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Emanuele Cinelli Inviato Marzo 6, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 6, 2006 Ciao Mauro...la mia frase "era destino?" è per dire che magari se e ripeto se percaso anzichè fare statica, andava a giocare a squash o magari in pista ...doveva comunque finire così. Purtroppo Si ok, ma questo potrà andare bene per uno o anche per qualcuno... non per tutti! Non tutti i morti (o gli incidentati più o meno gravi) che ci sono stati e che, se non cambia qualcosa, ci saranno si possono e si potranno attribuire a cause pregresse e indipendenti dall'apnea. E, in ogni caso, la constatazione non sposta di una virgola la sostanza del discorso. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite culapisci Inviato Marzo 6, 2006 Segnala Condividi Inviato Marzo 6, 2006 (modificato) ma certo che in questo forum avete un coraggio sfacciato è morta tanta gente facendo pesca subacquea, molta molta tantissima io vengo da milazzo in sicilia la mia famiglia è originaria del capo di milazzo quando ero bambino ricordo che chiedevo a mia nonna cosa fossero: cosa fossero? quelle croci sulla roccia che c'erano un po' ovunque e mia nonna mi diceva che erano messe per ricordare dei ragazzi belli e forti ma che erano morti cacciando i pesci sott'acqua mi raccontava di qualche conoscente morto e mi faceva impressione quando mi raccontava di come l'avevano trovato diciamola la verità La pesca in apnea fa più morti dell'apnea pura il problema è la pesca in apnea? il problema è che ogni uomo è libero di interpretare i suoi gesti e se sbaglia paga la didattica può arginare gli errori personali ma non può azzerarli Postate le statistiche di quanta gente muore facendo pesca in apnea ogni anno è colpa della pesca in apnea? non credo è colpa del fatto che non sanno farla, o che loro come persone non si sono attenuti a delle norme di sicurezza per un motivo qualsiasi, oppure che in qualche maniera si deve morire o volete campare all'infinito? se voi volete avanzare il dubbio che fare apnea in se sia pericoloso per l'organismo allora dovete dimostrarlo scientificamente, ma un conto è dimostrare che sia pericolosa per l'organismo; un conto che se uno ha qualche disfunzione, sotto sforzo in apnea può crepare: sono due cose differenti se uno ha qualche disfunzione e non è sano: è un soggetto a rischio; e non può fare parte dello studio scientifico che deve prendere in osservazione solo soggetti sani vi ricordo che fare ricerca scientifica non è fare presenza a convegni ma scrivere su riviste di un certo livello senza che nessuno ti prenda a fischi e pernacchie anche la ricerca può essere di seria A e di serie B, se mandi un'articolo a una rivista seria avrai più sicurezza sul valore scientifico se lo mandi al congresso delle pernacchie allora il valore scade, se lo pubblichi sul giornale dell'associazione dei ... allora scade lo stesso le voglio vedere queste ricerche... culapisci Modificato Marzo 6, 2006 da culapisci Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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