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ROLLER E ROLLER DERIVATI


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Ti anticipo una cosa anche io: fino a questo momento le mie simulazioni hanno sempre previsto una durata della balistica interna superiore al reale (anche quando viene sfruttata tutta la lunghezza di lancio). C'è una ragione: la mia simulazione non è un mero fitting della balistica interna (mentre se non ricordo male tu fai un fitting), ma ho preferito partire da leggi fisiche. In questo caso, come ho scritto sul mio sito, ho fatto una notevole semplificazione cioè quella di trascurare gli effetti delle resistenze idrodinamiche. Per compensare questa cosa, assumo che l'isteresi sia leggermente superiore a quella reale. In questo modo approssimo molto bene la velocità finale di eiezione, ma sottostimo un po' la velocità iniziale. Il risultato è una durata di un paio di ms superiore.

La scelta si deve ad una ragione didattica: ho sempre scelto sul mio sito, pur presentando dei concetti rigorosi e un po' di matematica, di presentare una interpretazione il più semplificata possibile. Un approccio più sofisticato implicherebbe di prendere in considerazione a bassa velocità delle resistenze che dipendono linearmente dalla velocità, mentre a velocità più elevate resistenze che aumentano con il quadrato della velocità. L'integrazione di una equazione differenziale di questo tipo implica conoscenze e metodi numerici che vanno al di la degli scopi che mi sono sempre prefisso: cercare di fare capire.

 

Quindi, sono certo che la tua stima in molti casi è più precisa per le ragioni che ho esposto. ;)

 

 

Può essere, non saprei ...

 

Quello che mi interessava sapere ( e tu stesso me lo hai confermato) era la base delle nostre diverse osservazioni ( il fatto cioè che le nostre stime della balistica interna del roller differivano in una certa misura).

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Dunque...

Spine è un termine coniato da Garibbo come "parola chiave" per intendere le oscillazioni dell'asta ma non ha alcun riferimento scientifico.

Sulla rotazione dell'asta durante la balistica interna ci sarebbe da spendere qualche parola in più!

Ad esempio far ruotare un asta sul guida aste è facile immaginare come questo ridurrebbe la creazione delle flessioni....

 

L'altra idea è quella di applicare la forza su punti abbastanza differenziati sull'asta, ad esempio un vela 2G dove la gommina aggiuntiva

ha la sua tacca a 2/3 asta, tanto l'intervento della gommina è solo nella prima fase di accelerazione.

 

Un ulteriore commento lo faccio sulla differenza di spinta causa le gomme.

Nel tiro per correggere la rosa di tiro si è usato per un po' questo sistema ma non ha mai dato frutti significativi.

Mooolto più interessante è la gestione del rinculo, vero "colpevole" dell'imprecisione del sistema arma-sub.

 

Oreste

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Etteppareva che avesse potuto avere un 'idea originale....

Comunque vada per "spine".

 

Oreste

Oreste... se una cosa l'ho scritta io... almeno ti potevi documentare! :D :D :D

Se, poi, volevi significare che è un termine abbastanza improprio... sono più che d'accordo!

 

E nell'articoletto che ha linkato a.bassu (grazie!) ci sono parecchie... imprecisioni...

 

Meglio leggere questo: http://www.13dicembre.com/corsi/Html/cap3.htm

Modificato da MarioB
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Sulla rotazione dell'asta durante la balistica interna ci sarebbe da spendere qualche parola in più!

Ad esempio far ruotare un asta sul guida aste è facile immaginare come questo ridurrebbe la creazione delle flessioni....

Certo. Ma con i sistemi di spinta elastica attuali, far spinnare l'asta nell balistica interna è impossibile! Tacche, pinnette e archetti lo impediscono! Bisognerebbe ripensare tutto come diceva Stefano...

 

L'altra idea è quella di applicare la forza su punti abbastanza differenziati sull'asta, ad esempio un vela 2G dove la gommina aggiuntiva

ha la sua tacca a 2/3 asta, tanto l'intervento della gommina è solo nella prima fase di accelerazione.

100% d'accordo! E' uno dei cardini sui quali si è sviluppato il Y-system.

 

Un ulteriore commento lo faccio sulla differenza di spinta causa le gomme.

Nel tiro per correggere la rosa di tiro si è usato per un po' questo sistema ma non ha mai dato frutti significativi.

Mooolto più interessante è la gestione del rinculo, vero "colpevole" dell'imprecisione del sistema arma-sub.

Quella dovuta al rinculo è una imprecisione molto importante. Lo squilibrio di tensione nei bracci... causa un rinculo asimmetrico! Ma c'è di più... ho fatto una scoperta del tutto casuale che mi ha convinto che alcuni "dettagli" contano molto di più nel deviare l'asta da tiro. Ti racconterò di persona! Ma verrai alle gare?

Modificato da MarioB
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Etteppareva che avesse potuto avere un 'idea originale....

Comunque vada per "spine".

 

Oreste

Oreste... se una cosa l'ho scritta io... almeno ti potevi documentare! :D :D :D

 

E nell'articoletto che ha linkato a.bassu (grazie!) ci sono parecchie... imprecisioni...

 

Meglio leggere questo: http://www.13dicembre.com/corsi/Html/cap3.htm

 

Avevo letto anche quello , il web è pieno di materiale sugli studi del tiro con l'arco.

Leggendo un po' qua e un po' là alla fine si intuisce che ogni arco ( arbalete) ha un suo equilibrio( o miglior rendimento ) con la propria freccia, o che si può anche leggere che ogni armamento ( inteso come complesso fusto & elastici ) esige per dare il massimo la freccia adeguata.

Quello che più mi piace è che nonostante gli arcieri abbiano in tutti i modi cercato e trovato le diverse soluzioni ai loro problemi , sono comunque concordi che la percentuale preponderante sul tiro resta il fattore umano

Modificato da a.bassu
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Si.

 

L'imprecisione di quelle pagine si riferisce al fatto che si indica lo spine come "resistenza" alla flessione e poi si ribadisce che una matita (freccia) corta ha più spine di una lunga.

 

E' esattamente il contrario. Lo spine e' la misura della flessione. Quindi una freccia lunga (a parità di materiale e sezione) ha più spine di una corta. Cioè flette di più. ;)

Modificato da MarioB
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Si , rileggendo con attenzione l'articolo , l'autore ha fatto un po' di minestrone :D , a me quello che più mi ha colpito è che al di là di tutti gli accorgimenti tecnici per minimizzare un effetto o un'altro ,che portano chiaramente all'aumento delle prestazioni ............. alla fine ti devi mettere li a provare e riprovare per trovare la freccia giusta , come a dire ben venga la teoria ma alla fine è la pratica che conta.

Io in questo lavoro ritrovo l'attività di Itio , quasi escusivamente pratica nei test in piscina.

 

Modificato da a.bassu
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Spine n°1

 

http://www.arbaffertus.altervista.org/Varie/spine/pic_002.jpg

 

http://www.arbaffertus.altervista.org/Varie/spine/pic_003.jpg

 

 

Spine n° 2

 

http://www.arbaffertus.altervista.org/Varie/spine/pic_004.jpg

 

http://www.arbaffertus.altervista.org/Varie/spine/pic_005.jpg

 

http://www.arbaffertus.altervista.org/Varie/spine/pic_006.jpg

 

http://www.arbaffertus.altervista.org/Varie/spine/pic_007.jpg

 

http://www.arbaffertus.altervista.org/Varie/spine/pic_008.jpg

 

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http://www.arbaffertus.altervista.org/Varie/spine/pic_010.jpg

 

http://www.arbaffertus.altervista.org/Varie/spine/pic_011.jpg

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Ciao Mario,

forse riesco a fare Vignola...o Modena, vediamo!

 

Andrea...la pratica è sicuramente importante ma la teoria aiuta parecchio a capire la pratica. Poi se la teoria permette di velocizzare la praticizzazione

di un'idea perché non integrarle?

 

Riguardo a far "spinnare" un'asta di arbalete qualche idea l'avrei, soprattutto con i sistemi volcan, vela o mach con un solo aggancio all'asta.

Ma credo che la complicazione realizzativa non valga il miglioramento che potrebbe derivarne.

 

Poi ci sono altri sistemi per ridurre lo spine di un'asta...

 

Lo spine postato da Stefano deriva dall'innalzamento della testata più che per l'applicazione della forza.

 

Oreste

Modificato da orvac
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