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Allenamento ipercapnico e zona di sofferenza


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Siamo andati un OT, ma l'argomento è comunque interessante.

In particolare sarebbe curioso sapere:

1) dopo quanto tempo di sincope a secco il compagno di divano dello "scienziato" gli abbia rifalto una seie di schiaffoni a due a due finchè non diventano dispari

 

2) sarebbe sempre interessante sapere il parere dell'Istruttore che assisteva il proprio allievo di grado avanzato che ha voluto andare in sincoper per vedere l'effetto che fa.

 

A Gardaland c'è il cinema in 4D... basta pagare il biglietto e ci si gode lo spettacolo in 4D

 

 

Spero che la tua sia una battuta , perche se ti legge Gabibbo o qualche altro fisico ti lincia -_-'

Modificato da colapesce
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@andrea

Di certo l istruttore non era d accordo su un "test" simile.... ha esposto tutti i rischi del caso all atleta....e s è prodigato cmq a fare assistenza

 

@Siccia Penso che in ogni casohe per alcuni TENTAR di capire certe cose puo essere piu o meno importante.... io morirei per il principio di sana civilta , altri morirebbero per i propri familiari,qualcuno è morto per un popolo, altri ancora magari morirebbero x studiare l Apnea (CHI SIAMO NOI PER GIUDICARE COSA è GIUSTO O SBAGLIATO?), daltronde non è la prima volta che si sente di gente che ha sperimentato su se stesso vaccini o comunque "cose" dall effetto ignoto!

 

 

 

 

 

Comunque vi ricordo che Wikipedia è un enciclopedia libera.... che spesso è in buona fede , ma puo essere modificata in qualsiasi instante da qualsiasi idiota.... quindi vi consiglio vivamente di trattarla con i guanti !

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@Siccia Penso che in ogni casohe per alcuni TENTAR di capire certe cose puo essere piu o meno importante.... io morirei per il principio di sana civilta , altri morirebbero per i propri familiari,qualcuno è morto per un popolo, altri ancora magari morirebbero x studiare l Apnea (CHI SIAMO NOI PER GIUDICARE COSA è GIUSTO O SBAGLIATO?), daltronde non è la prima volta che si sente di gente che ha sperimentato su se stesso vaccini o comunque "cose" dall effetto ignoto!

Per carità, ognuno ha il diritto di fare ciò che vuole con la sua vita, così come ognuno ha il diritto di giudicare chi decide di rendere pubblico il proprio modus operandi...

La cosa importante, secondo me, è che chi si fa del male lo faccia consapevolmente, il che significa che chi si allena (o si allenava) all'apnea a mezzo sincope, deve (o doveva) sapere cosa comporta questo evento.

Ciò che trovo intollerabile è farsi del male senza sapere che agendo in un certo modo si corre il rischio di farsi del male...e delle volte, purtroppo, capita.

Attualmente fare apnea (disciplina che, chiariamo, a me è sempre piaciuta, almeno nelle potenzialità) con consapevolezza vuol dire più sapere di non sapere (tante cose), che sapere (poche cose).

Modificato da siccia
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Siamo andati un OT, ma l'argomento è comunque interessante.

In particolare sarebbe curioso sapere:

1) dopo quanto tempo di sincope a secco il compagno di divano dello "scienziato" gli abbia rifalto una seie di schiaffoni a due a due finchè non diventano dispari

 

2) sarebbe sempre interessante sapere il parere dell'Istruttore che assisteva il proprio allievo di grado avanzato che ha voluto andare in sincoper per vedere l'effetto che fa.

 

A Gardaland c'è il cinema in 4D... basta pagare il biglietto e ci si gode lo spettacolo in 4D

 

 

Spero che la tua sia una battuta , perche se ti legge Gabibbo o qualche altro fisico ti lincia -_-'

 

OT: Forse non sei mai stato a Gardaland... ahahah ma io abitandoci ad un tiro di sputo mi sorbisco tutti i week end primaverili ed estivi ore e ore di colonne per entrare in questo parco mangiasoldi.

Cmq se vai sul sito di Gardaland troverai un'attrazione, THE SPECTACULAR 4D ADVENTURE dove proiettano SPONGEBOB e l'ERA GLACIALE in 4D... ma non ti dico cos'è altrimenti ti nego la sorpresa :whistling: :whistling:

 

Cmq tornando un po sul discorso, dire: "l'istruttor non era contento ma poi gli ha fatto assistenza" è proprio il colmo... al peggio non c'è mai fine.

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Siamo andati un OT, ma l'argomento è comunque interessante.

In particolare sarebbe curioso sapere:

1) dopo quanto tempo di sincope a secco il compagno di divano dello "scienziato" gli abbia rifalto una seie di schiaffoni a due a due finchè non diventano dispari

 

2) sarebbe sempre interessante sapere il parere dell'Istruttore che assisteva il proprio allievo di grado avanzato che ha voluto andare in sincoper per vedere l'effetto che fa.

 

A Gardaland c'è il cinema in 4D... basta pagare il biglietto e ci si gode lo spettacolo in 4D

 

 

Spero che la tua sia una battuta , perche se ti legge Gabibbo o qualche altro fisico ti lincia -_-'

 

OT: Forse non sei mai stato a Gardaland... ahahah ma io abitandoci ad un tiro di sputo mi sorbisco tutti i week end primaverili ed estivi ore e ore di colonne per entrare in questo parco mangiasoldi.

Cmq se vai sul sito di Gardaland troverai un'attrazione, THE SPECTACULAR 4D ADVENTURE dove proiettano SPONGEBOB e l'ERA GLACIALE in 4D... ma non ti dico cos'è altrimenti ti nego la sorpresa :whistling: :whistling:

 

Cmq tornando un po sul discorso, dire: "l'istruttor non era contento ma poi gli ha fatto assistenza" è proprio il colmo... al peggio non c'è mai fine.

 

Stai sicuro che il 4d di gardaland non ha niente di scientifico... un po d acqua in faccia o di aria fredda nno ha nulla a che vedere con la Fisica!

 

Cmq penso che con istruttore o compagno a seguito , avrebbe provato ugualmente...quindi penso che sia stato doveroso per l istruttore dargli assistenza....sempre meglio di lasciarlo crepare in piscina -_-'

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@Siccia Penso che in ogni casohe per alcuni TENTAR di capire certe cose puo essere piu o meno importante.... io morirei per il principio di sana civilta , altri morirebbero per i propri familiari,qualcuno è morto per un popolo, altri ancora magari morirebbero x studiare l Apnea (CHI SIAMO NOI PER GIUDICARE COSA è GIUSTO O SBAGLIATO?), daltronde non è la prima volta che si sente di gente che ha sperimentato su se stesso vaccini o comunque "cose" dall effetto ignoto!

Per carità, ognuno ha il diritto di fare ciò che vuole con la sua vita, così come ognuno ha il diritto di giudicare chi decide di rendere pubblico il proprio modus operandi...

La cosa importante, secondo me, è che chi si fa del male lo faccia consapevolmente, il che significa che chi si allena (o si allenava) all'apnea a mezzo sincope, deve (o doveva) sapere cosa comporta questo evento.

Ciò che trovo intollerabile è farsi del male senza sapere che agendo in un certo modo si corre il rischio di farsi del male...e delle volte, purtroppo, capita.

Attualmente fare apnea (disciplina che, chiariamo, a me è sempre piaciuta, almeno nelle potenzialità) con consapevolezza vuol dire più sapere di non sapere (tante cose), che sapere (poche cose).

 

Questa mi è piaciuta davvero tanto ! :thumbup:

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Posto che la scienza è in continua evoluzione, allo stato, le conoscenze scientifiche (almeno per quanto ne so) ci dicono che:

a) la sincope e la samba producono danni all'organismo;

b)le contrazioni diaframmatiche rappresentano un campanello di allarme per la -quasi- totalità dei soggetti;

c) dopo le contrazioni non vi sono altri campanelli così "squillanti" e tutto è rimesso alla sensibilità (più o meno alta) del singolo soggetto ed alla sua capacità di riconoscere le sensazioni che, di volta in volta, l'organismo gli invia.

Ergo, cercare di capire quale è il proprio limite, addentrandosi nella cd. "zona di sofferenza", comporta non pochi rischi di incidente.

 

Detto questo ognuno è libero di decidere quali e quanti rischi prendere, è importante, però, che ne sia consapevole e sia correttamente informato in merito a quello cui può andare incontro.

Sostenere che, anche nella "zona di sofferenza" un soggetto sappia sempre quando è il momento di smettere o, che è possibile portare -gradualmente- l'apneista ai propri limiti in totale sicurezza è, a mio modesto avviso, un messaggio totalmente sbagliato e che induce a sottovalutare i rischi connessi a tale pratica.

Fate vobis!

Modificato da antcant
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Dall'articolo "La fisiologia dell'immersione in apnea" di Ferruccio Chiesa:

 

" Il tempo intercorrente tra la fine delle contrazioni diaframmatiche e il black-out è variabile, da soggetto a soggetto, mediamente tra 20 e 40 secondi."

Ed è sempre uguale nello stesso soggetto?

Spero tu stia scherzando...

Flavio chiedere è lecito, rispondere è cortesia...;)

Ed allora Come si fa a capire quando saranno 20 i secondi o 40?

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Dall'articolo "La fisiologia dell'immersione in apnea" di Ferruccio Chiesa:

 

" Il tempo intercorrente tra la fine delle contrazioni diaframmatiche e il black-out è variabile, da soggetto a soggetto, mediamente tra 20 e 40 secondi."

Ed è sempre uguale nello stesso soggetto?

Spero tu stia scherzando...

Flavio chiedere è lecito, rispondere è cortesia... ;)

Ed allora Come si fa a capire quando saranno 20 i secondi o 40?

 

Che si aprino le "DANZE" !! eeheheh

 

Battutaccia LOL :bag:

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Dall'articolo "La fisiologia dell'immersione in apnea" di Ferruccio Chiesa:

 

" Il tempo intercorrente tra la fine delle contrazioni diaframmatiche e il black-out è variabile, da soggetto a soggetto, mediamente tra 20 e 40 secondi."

Ed è sempre uguale nello stesso soggetto?

Spero tu stia scherzando...

Flavio chiedere è lecito, rispondere è cortesia... ;)

Ed allora Come si fa a capire quando saranno 20 i secondi o 40?

Dovresti chiederlo a Chiesa non a me: ti garantisco che non gli ho fatto da cavia.

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Dall'articolo "La fisiologia dell'immersione in apnea" di Ferruccio Chiesa:

 

" Il tempo intercorrente tra la fine delle contrazioni diaframmatiche e il black-out è variabile, da soggetto a soggetto, mediamente tra 20 e 40 secondi."

Ed è sempre uguale nello stesso soggetto?

Spero tu stia scherzando...

Flavio chiedere è lecito, rispondere è cortesia... ;)

Ed allora Come si fa a capire quando saranno 20 i secondi o 40?

Dovresti chiederlo a Chiesa non a me: ti garantisco che non gli ho fatto da cavia.

Perfetto, dalla tua risposta credevo fossi in grado di chiarirmi questo aspetto che, non è altro, un modo diverso di riproporre la mia prima domanda.

Se da un lato puó anche essere vero che vi siano incomprensioni e/o provocazioni sull'argomento dall'altro la percezione è che non vi sia molta serenità nel parlarne anche da parte di chi queste informazioni sostiene di averle.

Un peccato per coloro che attendono "solo risposte"

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Se da un lato puó anche essere vero che vi siano incomprensioni e/o provocazioni sull'argomento dall'altro la percezione è che non vi sia molta serenità nel parlarne anche da parte di chi queste informazioni sostiene di averle.

Un peccato per coloro che attendono "solo risposte"

Condivido e tutto questo credo che abbia una spiegazione di fondo.

 

Negli ultimi anni la ricerca applicata all'apnea (ricerca riconosciuta intendo) ha prodotto risultati molto diversi, spesso addirittura antitetici.

 

In questa sostanziale incertezza da un lato si sfrutta il "dubbio" per confutare gli assunti che contestano un a teoria in cui si crede, mentre dall'altra ci si chiude a riccio nel difendere una verità che, più che essere scientificamente tale, è di comodo e si è pagata, e difficilmente chi paga per sapere è poi propenso a vagliare criticamente ciò che ha appreso.

 

:bye:

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Sono mancato 2gg ed è successo il marasma non vi posso mai lasciare da soli!!!!

 

Cmq per antcant, non è vero che superata la fase delle contrazioni non ci sia metodo con cui procedere in sicurezza, come detto il corpo manda sempre messaggi, anche se a parole non è facile descrivere ciò che ti dice di uscire, procedendo per gradi cercando di registrare pian piano le sensazioni del fisico riesci a lavorarci con margine di sicurezza, CON QUESTO NON DICO CHE NON SI POSSONO AVERE INCIDENTI, MA CHE QUESTI SONO DOVUTI A NOSTRI ERRORI, infatti, capita che le persone hanno l'incidente quando vogliono raggiungere una prestazione a tutti costi ed ignorano i segnali del corpo, La loro attenzione è focalizzata sulla performance e non su loro stessi. I miei compagni di allenamento hanno raggiunto uno i 125 mt a pinne, un altro 150 a rana, arrivando a quella zona dove le contrazioni non le soffri più senza mai avere un incidente. Considera che gli ci sono vogluti 7 mesi per sbloccarsi nella zona 80/90 mt, infatti, usciva sempre a quelle distanze rendendosi conto lui stesso che ne aveva ancora, quindi progredendo metro per metro si è costruito la sua distanza e ha capito le sue sensazioni.

Come già detto negli altri interventi da me fatti in questo post, anche se le sensazioni sono soggettive ciò non toglie che si può cercare di capire insieme al proprio istruttore quali siano i nostri messaggi.

Chi ha fatto un corso di apnea sicuramente avrà sentito dire a qualche compagno: "A me viene da deglutire e una volta fatto devo uscire", ecco questo è un segnale del corpo che per molti significa fine dell'apnea ma ne 99% dei casi la persona non è neanche arrivata ad avere la prima contrazione e spesso è nella fase fame d'aria che precede le contrazioni.

Anche se i segnali sono soggettivi con l'osservazione esterna che ha l'istruttore e le sensazioni comunicate dall'allievo si può capire molto e si lavora in sicurezza.

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