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Censimento pescasportivi


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beh...le ultime dichiarazioni del presidente FIPSAS depongono proprio a favore di questa tesi........e se a questo uniamo i progressi ed i successi che la nostra categoria ha ottenuto negli ultimi anni grazie agli sforzi profusi dalla FIPSAS allora la tesi diventa assioma......

 

Mi censirò, d'altronde mi pare un obbligo, e pregherò.......

Senza illusioni,

d.

Non confondiamo però le parole del singolo anche se presidente, che comunque dovrebbero essere ben altre, con il pensar comune di tutta la federazione. Anche perchè in tutta onestà, quanti credi che siano gli adepti del C&R nella federazione? A quanti quelle dichiarazioni credi che siano piaciute?

 

Matteoli si è politicamente scavato la fossa, e non certo per aver fatto torto ai pescatori in apnea.

A questo punto come sarà possibile contare i pescatori in apnea, rispetto agli altri?? O nel modulo ti chiedono anche quali tecniche fai, ma la vedo complessa, oppure il censimento serve per contare i pescatori sportivi. In questo caso sarà comunque impossibile conoscere il nostro "peso"

Staremo a vedere, in fondo mettere una spunta sui tipi di pesca praticati, visto che già un questionario comprendente tante altre informazioni si deve compilare, non complicherà poi molto le cose.

 

:bye:

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SPORTIVA

Roma, 07 dic – “Si tratta di un provvedimento snello, per conoscere i pescatori, avere una prima base di informazioni su dove e come si pratica la pesca ricreativa in mare. Non si tratta della licenza di pesca, vogliamo conoscere, per dare dignità a questa attività del tempo libero praticata dagli amanti del mare”.

 

Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, ha presentato il decreto finalizzato a promuovere la rilevazione della consistenza della pesca sportiva e ricreativa in mare alla stampa, alle associazioni della pesca sportiva e ricreativa e alle associazioni della pesca professionale. Il Ministro ha poi evidenziato i contenuti del decreto ricordando che si può comunicare il proprio stato di pescatore sportivo/ricreativo in mare direttamente sul sito dedicato del Mipaaf o presso l’Autorità Marittima.

 

La comunicazione prevede di fornire alcune informazioni molto semplici, le generalità, il tipo di pesca praticato, le Regioni in cui si pratica questa attività. L’attestato della avvenuta comunicazione funzionerà da titolo per l’esercizio della pesca. Chi non avrà fatto la comunicazione, se soggetto a controlli, dovrà svolgere gli adempimenti previsti entro dieci giorni per non incorrere in sanzioni.

 

“Inizia una fase nuova per la pesca non professionale – ha continuato Galan – in cui dobbiamo inventare un sistema di regole coerenti con le necessità di tutela degli ecosistemi marini, così come si fa con la pesca professionale. Regolare la pesca sportiva/ricreativa significa generare grandi opportunità di integrazione con il turismo, con l’uso ricreativo del mare. Conoscendone le dimensioni sarà anche possibile richiedere la giusta attenzione politica per una attività che ha valori culturali ed etici ma anche forti contenuti economici ed occupazionali” , ha concluso il Ministro. (AGENPARL)

 

fonte: http://www.atuttadestra.net/?p=51118

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SPORTIVA

Roma, 07 dic – “Si tratta di un provvedimento snello, per conoscere i pescatori, avere una prima base di informazioni su dove e come si pratica la pesca ricreativa in mare. Non si tratta della licenza di pesca, vogliamo conoscere, per dare dignità a questa attività del tempo libero praticata dagli amanti del mare”.

 

Così il Ministro delle Politiche agricole alimentari e forestali, Giancarlo Galan, ha presentato il decreto finalizzato a promuovere la rilevazione della consistenza della pesca sportiva e ricreativa in mare alla stampa, alle associazioni della pesca sportiva e ricreativa e alle associazioni della pesca professionale. Il Ministro ha poi evidenziato i contenuti del decreto ricordando che si può comunicare il proprio stato di pescatore sportivo/ricreativo in mare direttamente sul sito dedicato del Mipaaf o presso l’Autorità Marittima.

 

La comunicazione prevede di fornire alcune informazioni molto semplici, le generalità, il tipo di pesca praticato, le Regioni in cui si pratica questa attività. L’attestato della avvenuta comunicazione funzionerà da titolo per l’esercizio della pesca. Chi non avrà fatto la comunicazione, se soggetto a controlli, dovrà svolgere gli adempimenti previsti entro dieci giorni per non incorrere in sanzioni.

 

“Inizia una fase nuova per la pesca non professionale – ha continuato Galan – in cui dobbiamo inventare un sistema di regole coerenti con le necessità di tutela degli ecosistemi marini, così come si fa con la pesca professionale. Regolare la pesca sportiva/ricreativa significa generare grandi opportunità di integrazione con il turismo, con l’uso ricreativo del mare. Conoscendone le dimensioni sarà anche possibile richiedere la giusta attenzione politica per una attività che ha valori culturali ed etici ma anche forti contenuti economici ed occupazionali” , ha concluso il Ministro. (AGENPARL)

 

fonte: http://www.atuttadestra.net/?p=51118

 

SE...la parola magica in Italia...ma che sistema è?? :huh:

 

SE mia nonna teneva la ruota era una cariola....

Modificato da ziguela
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Non rispondo più, ho solo voluto esprimere un parere che resta quello che avete letto ed i tanti pareri vostri, compreso il tuo Congedo, mi fanno solo capire che ho ragione di dubitare....

Ora però, nessuno potrà più raccontare scemenze (non alludo a nessuno il futuro parerà da solo) e vedremo nei fatti a cosa si ridurrà questo "censimento".

Chi dovrà stappare Champagne?

Secondo me Lo Stato, le Associazioni varie che forniranno il "servizio" nell'Interesse superiore della comunità e.............. basta.

Il cittadino pagherà senza averne alcun ritorno.

Scusate un ritorno di cui sentivamo l'esigenza tutti ci sarà, sapremo che ci hanno contati.

Che bello! :lol:

Modificato da uisso
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Sinceramente non è che sono corso a prendere lo champagne quando ho appreso la notizia, però capisco che in questa vicenda la pesca in apnea è ... pressoché irrilevante, siamo riguardati dal provvedimento in quanto pescatori sportivi, ma dubito che siamo stati noi ad ispirarlo anche in minima parte.

 

Il fatto è che in Italia le cose girano male, perché si tutelano i delinquenti e si puniscono gli onesti. Accade nelle AMP, dove gli onesti pescasub non vanno a pesca per senso civico e legittimo timore di passare guai, accade nella vita di tutti i giorni dove pluriprotestati con debiti di decine di migliaia di euro possono vivere in villette e girare con macchine di lusso semplicemente con affitti e leasing, andando bellamente in culo agli onesti lavoratori che da loro avanzano fior di quattrini.

 

E' logico che ogni interesse di questo sistema verso di noi sia guardato con sospetto. E' umano, comprensibile e probabilmente anche giustificato.

Ripeto che qui il problema è diverso, io ho la certezza di chi ha appreso le informazioni dalla viva voce dei vertici ministeriali... non so come convincervi che questo patentino/tesserino/censimento sarebbe arrivato di sicuro, se non con il mio impegno continuo alla divulgazione di informazioni su questi temi, perlopiù verificabilissime, e quindi la mia esposizione a sbugiardamenti e smentite clamorose che ad oggi, ad oltre 10 anni dall'inizio di questo mio impegno, non sono ancora arrivate.

 

Vi garantisco che le modalità di introduzione di questo tesserino sono le migliori che potevamo ottenere, meglio di così c'era solo il NON tesserino, ma purtroppamente :-) non era tra le opzioni disponibili. Del resto, Galan è un pescatore sportivo (mi risulta che faccia o abbia fatto anche gare) e quindi non occorre spiegargli cosa sia la pesca sportiva. Questo fatto riprova che il tentativo di "fuga in avanti" del settore AS per cui siamo stati messi in croce a suo tempo era perfettamente coerente con la situazione di fatto, non era cioé frutto di visioni o di scenari solo sognati ... ci avevamo visto giusto, anzi giustissimo.

 

Giorgio

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ciappuzzo : Chi non avrà fatto la comunicazione, se soggetto a controlli, dovrà svolgere gli adempimenti previsti entro dieci giorni per non incorrere in sanzioni.

controlli : DOVE IN MARE FUORI ??? E DA PARTE DI CHI ??

e lo chiedi a me?magari fossi il "ministro delle politiche agricole e forestali"! :lol:

i controlli saranno come quelli di adesso,magari intensificati giusto per l'occasione,ma il punto è un altro:non ci dobbiamo mica vergognare di essere pescatori! :angry:

la tessera io la farò di corsa,con la convinzione che quando chi di dovere saprà quanti sono i praticanti non penserà certo a come incassarci sopra,che quello stai tranquillo già l'hanno fatto,ma aprirà gli occhi e si renderà conto che mentre gli animalisti che fanno tanto rumore e casino sono in realtà quattro gatti che strillano forte,noi siamo MILIONI.

e infatti mi girano un pò quando vedo che ti danno la possibilità di avere una voce,GRATIS che sembra la parola magica senza la quale tutto diventa un furto o un estorsione,la reazione non è ADESSO FACCIAMOLI CAGARE SOTTO DA QUANTI SIAMO,ma "non farò la tessera se non mi beccano!"con la prospettiva di essere contati in poche centinaia di migliaia e venire CANCELLATI da qualcuno che a contarli non fanno un diecimila ma si muovono e si contano ognuno mille volte.

@uisso,inutile spiegarti che a se rispettassimo alla lettera la legge tra aree balneabili,porti,dighe frangiflutti,amp,parchi,demanio militare eccetera noi pescatori in apnea staremmo sempre a 500m dalla costa quando ci và bene:cambierà con la tessera?non cambierà?

non posso saperlo,ma tra ritrovarsi comunque una tessera obbligatoria e non contare niente e avere una tessera e poter far sentire la nostra voce di differenza ce n'è MOLTA.

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mi spiace che : il mare era di tutti e oggi forse non lo più perchè oggi tra licenze ecc . vince il dio soldo

che in queste cose non mi sembra che le aziende italiane ecc non dicano la loro come tutela di tutti e di guadagni loro ( perchè ci smenano Inconsapevolmente ; poco ma comunque se qualcuno o tanti smetterranno )

che a distanze dalla costa ora noi rispetto agli altri ora ci smeniamo

 

sperem..................

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Mettiamola così:

 

dato che tutto può accadere, con questo censimento, (si, perchè se ne sono dette di tutti i colori!)

 

allora e meglio restare come siamo.

 

Cosi, almeno, abbiamo la CERTEZZA di finire in cacca!

 

Ho sentito molte profezie, in questo 3D, alla pari di quando l'Italia gioca ai mondiali e sono tutti pronti a scommettere che la formazione ideale è la loro!! :lol:

 

Aggiungo anche:

 

patentino di pesca obbligatorio, perchè vado in mare da molto tempo e spesso vedo gente che ci tiene proprio poco, alla propria pelle!

 

Quando ci lamentiamo che ci passano le barche a mezzo metro dalla boa, ricordiamoci che non sono solo proprietari di megayacht o di gommoni con 200 CV (per cui obbligati a regolare patente), ma Mooolto spesso sono "semplici" gommoni con 25 CV dall'elica "pungente",

e questi, non hanno mai visto una patente!

 

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Del resto, Galan è un pescatore sportivo (mi risulta che faccia o abbia fatto anche gare) e quindi non occorre spiegargli cosa sia la pesca sportiva. Questo fatto riprova che il tentativo di "fuga in avanti" del settore AS per cui siamo stati messi in croce a suo tempo era perfettamente coerente con la situazione di fatto, non era cioé frutto di visioni o di scenari solo sognati ... ci avevamo visto giusto, anzi giustissimo.

 

Giorgio

 

Galan è Pescatore Sportivo.

Da sempre è conosciutissimo in tutti i porti del Veneto e non solo. E' un "tonnaro" storico (ma non solo), è uno di coloro che ebbero opportunità e conoscenza di partecipare alla irripetibile "età dell'oro di Pila" (Jesolo, Albarella, Levante e Barricata sono i suoi porti).

Tuttora non disdegna l'agonismo, anche da Ministro (e prima da Governatore del Veneto).

Da Ministro delle Politiche Agricole il suo primo atto è stata non a caso la semplificazione delle procedure di registrazione delle barche da tonnari, il secondo atto è stata la triplicazione delle quote tonni per i ricreativi, si vocifera anche un prossimo atto con l'estensione dell'apertura per i soli ricreativi al 15 dicembre (figuratevi FederPesca...).

Galan è di certo il Ministro ideale per tutti i pescatori sportivi, l'unico tra i politici in grado di arginare lo strapotere dei professionisti in fase di regolamentazione. Diciamo che ha qualche conflitto di interessi in materia di pesca....... a nostro favore.

 

Ma tutti questi vantaggi di posizione con Galan Ministro possono cessare domani mattina, i Ministri cambiano..... .

Resterebbe comunque sempre il vantaggio che la normativa iniziale è stata impostata da un Ministro pescatore Sportivo, non sempre è così semplice e facile cambiare poi le normative iniziali, si creano inerzie di posizione e ci vogliono molti anni.

Ma Galan in questo momento è nota positiva.

 

Per il resto, è chiaro ed inevitabile che il censimento non potrà che portare alla licenza, la licenza porterà a dei costi e quel che è peggio ad ulteriori limitazioni (anche perchè sarà tutto più semplice per lo Stato applicare e controllare).

Il censimento è una iattura e un disastro per i Pescatori Sportivi, ma è anche una evoluzione (involuzione) di certo non auspicabile, ma purtroppo completamente inevitabile.

Proprio per questi motivi ora più che mai occorre grande attenzione e partecipazione ai processi istitutivi da parte dei rappresentanti delle nostre associazioni di pescatori ricreativi. Visto che il futuro propone scenari certamente sgradevoli e punitivi, è opportuno cercare di limitare i danni fin da ora concertando le condizioni il più favorevole possibili e cercando finchè sarà possibile la "sponda" offerta dal Ministro Galan.

 

E sarebbe opportuno e corretto sostenere i nostri Rappresentanti, a cui spetta un compito sgradevole ma necessario.

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Sinceramente non è che sono corso a prendere lo champagne quando ho appreso la notizia, però capisco che in questa vicenda la pesca in apnea è ... pressoché irrilevante, siamo riguardati dal provvedimento in quanto pescatori sportivi, ma dubito che siamo stati noi ad ispirarlo anche in minima parte.

 

Il fatto è che in Italia le cose girano male, perché si tutelano i delinquenti e si puniscono gli onesti. Accade nelle AMP, dove gli onesti pescasub non vanno a pesca per senso civico e legittimo timore di passare guai, accade nella vita di tutti i giorni dove pluriprotestati con debiti di decine di migliaia di euro possono vivere in villette e girare con macchine di lusso semplicemente con affitti e leasing, andando bellamente in culo agli onesti lavoratori che da loro avanzano fior di quattrini.

 

E' logico che ogni interesse di questo sistema verso di noi sia guardato con sospetto. E' umano, comprensibile e probabilmente anche giustificato.

Ripeto che qui il problema è diverso, io ho la certezza di chi ha appreso le informazioni dalla viva voce dei vertici ministeriali... non so come convincervi che questo patentino/tesserino/censimento sarebbe arrivato di sicuro, se non con il mio impegno continuo alla divulgazione di informazioni su questi temi, perlopiù verificabilissime, e quindi la mia esposizione a sbugiardamenti e smentite clamorose che ad oggi, ad oltre 10 anni dall'inizio di questo mio impegno, non sono ancora arrivate.

 

Vi garantisco che le modalità di introduzione di questo tesserino sono le migliori che potevamo ottenere, meglio di così c'era solo il NON tesserino, ma purtroppamente :-) non era tra le opzioni disponibili. Del resto, Galan è un pescatore sportivo (mi risulta che faccia o abbia fatto anche gare) e quindi non occorre spiegargli cosa sia la pesca sportiva. Questo fatto riprova che il tentativo di "fuga in avanti" del settore AS per cui siamo stati messi in croce a suo tempo era perfettamente coerente con la situazione di fatto, non era cioé frutto di visioni o di scenari solo sognati ... ci avevamo visto giusto, anzi giustissimo.

 

Giorgio

 

 

Sarà la vicinanza di Natale ma con questo post sono quasi del tutto concorde. Lo so non te ne frega molto ma serve solo a spiegare meglio la mia posizione che non contesta la Federazione e le altre Associazioni che fanno il loro mestiere e proveranno anche, ripeto legittimamente, a ricavarne un qualche vantaggio per se stesse e per i loro associati.

Naturalmente non concordo con le fughe in avanti che sarebbero state del tutto inutili e d inaccettabili.

I miei post vogliono solo affermare che NULLA di buono possiamo attenderci da questa roba atteso che la stessa esigenza di censimento nasce per calpestarci e per proteggere gli ALTRI e non i pescasportivi. In un modo o nell'altro ci faranno fare un poco di bunga bunga vedrete.

Concordo con Barbara o con il marito non so mai chi scrive.....

Voglio dire che non deve essere interpretato il mio intervento contro le associazioni, non ho scritto nulla in questo senso, credo solo che lo Stato si accorge di noi, pescasportivi (non pescasub) solo perchè deve o vuole o verrebbe darci in pasto ai pescatori di professione che saranno, anche loro mazzolati.

Il vero problema è che la pesca di professione sta distruggendo il mare ed in Italia per quanto scritto da Volpe abbiamo uno Stato incapace di tutelare i buoni e capace di proteggere gli interessi degli imbroglioni, magari bassi, bassissimi ed azzurri nel sangue pieno di viagra.

Saionara!

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Buona giornata a tutti!

 

Ho letto il post e devo confessare che le mie idee sono ancora un pò confuse.

 

Prendo atto che il passo doveva essere fatto, come un obbligo della Comunità Europea.

 

Un censimento era quello che chiedevamo da tempo, per contarci e capire i "numeri" del fenomeno.

Però...poi leggo che il censimento riguarderebbe tutta la pesca NON professionale, quindi saremmo messi tutti in un elenco unico di "pescatori sportivi in mare"

 

Vista in una certa ottica potrebbe sembrare anche una buona cosa; gli apneisti sono in minoranza, per cui forse sarebbe bene " mimetizzarci" nella grande massa dei pescatori.

Ottimo.

 

Se non fosse per un particolare che per ora mi sfugge: dato per scontato che il censimento porterà ad una licenza, in tempi più o meno brevi,che a sua volta comporterà un esborso economico( che si spera contenuto al massimo), che a sua volta comporterà dei " diritti& doveri" verso l'ambiente marino, MI CHIEDO:" I diritti e i doveri saranno equiparabili?".

 

SE stessimo TUTTI nella stessa barca, ciò comporterebbe automaticamente parità di dignità?

 

SE ADESSO un cannista può entrare in zona C delle AMP, addirittura in zona B( dati i controlli), e IO apneista ne resto fuori.....DOMANI questa ingiustizia verrà sanata o no?

 

Il succo del discorso è tutto qui; se ciò comporterà delle pari opportunità nell'esercizio di una passione sportivsa, allora sarò felice di contribuire con i miei soldi ad un permesso annuale, mensile, come lo si voglia intendere.

 

MA SE , a fronte di un censimento, di una relativa tassa o licenza da pagare per esercitare la pesca in apnea, mi ritroverò sempre discriminato rispetto ai miei colleghi con le lenze...allora NO!

 

Mi pare che questo dovrebbe essere il faro che illumina il percorso che la federazione dovrebbe fare.

 

OGNI altra soluzione che preveda due pesi e due misure NON è praticabile.

 

Cerchiamo di stare attenti su questo punto: se davvero siamo TUTTI sulla stessa barca, allora per TUTTI dovranno valere le stesse regole.

Io non ci sto più a farmi prendere per il culo circa la politica delle AMP.

 

E siccome sono certo, al 100%, che noi pescatori in apnea ne resteremo fuori, allora dico che anche i cannisti dovranno essere esclusi del tutto da queste aree.

 

Così sarebbe fatta giustizia.

 

In ogni altro caso, l'eventuale futuro permesso di pesca sportiva dovrebbe essere annullato , oppure comportare dei costi assolutamente differenti, con un grosso aggravio verso i cannisti.

 

Confido però nella caduta deflagrante di questo governo per vedere del tutto annullato questo percorso, almeno in tempi brevi: con le elezioni alle porte i nostri politicanti avranno ben altro a cui pensare.

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Dimenticavo...

 

Colgo l'occasione per ricordare a tutti che la licenza obbligatoria è stata abolita in Francia, paese fratello ma che ha una burocrazia 1000 volte più efficiente della nostra.

 

Non vorrei che in Italia si pensasse a farraginosi procedimenti che renderebbero di fatto impossibile invogliare gli utenti a fare questo passo.

Speriamo bene, perchè anche le modalità di ottenimento di un eventuale permesso( ma mi spingo già troppo avanti)è di importanza capitale.

 

Ricordo altresì agli amici NON sardi che in sardegna il permesso di pesca nelle acque interne viene rilasciato previo pagamento di una tassa di 0,75€( esatto, 75 centesimi di €) a cui si aggiungono le marche da bollo.

 

Insomma, il costo di un permesso non dovrà MAI, assolutamente, superare le poche decine di €( ragionevole pensare a 20€ come tetto massimo) e dovrà avere la validità uguale a quello delle A.I.( 5 anni).

 

Se posso fare un pò i " conti della serva", posso dire che :

 

-n° 2 marche da bollo da € 14,62= 29.24€

 

-tassa pari a 0.75€

 

TOTALE: 29.99€

 

Per 5 anni di validità , significa; 29.99 : 5 = circa 6€ di spesa all'anno.

 

Questo per pescare nelle acque interne sarde.

 

In mare, ad essere generosi, si dovrebbe spendere anche meno, visto che non ci sono politiche di ripopolamento.

 

ma siccome noi apneisti siamo estremamente generosi, diciamo che con 10€ all'anno ce ne sarebbe anche d'avanzo.

 

Occhio, che sull'ammontare del costo dell'eventuale futuro permesso, si giocherà tutto.

Perchè in caso di balzelli esagerati, si avrà la scomparsa totale dei pescatori sportivi, e l'aumento dei bracconieri.

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