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Censimento pescasportivi


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Bello... si.... <_<

 

Sembra che molti qui siano arrivati in Italia solo oggi!!!

Abbiamo precedenti illustri per capire di che si tratta... ci avviamo verso il MAV!!!

Intanto ci contano... facendoci credere (e molti abboccano) che sia per acquisire un peso politico, CHE NON CE L'HA CHI LAVORA, FIGURIAMOCI CHI SI SVAGA!!!

Poi si fanno due conti... e visto che conviene ci fanno pagare il pesce come al supermercato!!!

 

E c'è ancora chi si illude che con l'introduzione della beneamata licenza le cose cambieranno.... e visto che paghiamo avremo anche più servizi ;) si, come no!

E c'è ancora chi si crede che i fondi raccolti con la licenza andranno a beneficio della pesca... e non a qualche programma statale tipo "studio sul colore delle conchiglie".

E c'è ancora chi pensa al buon nome della categoria... "noi fummo per secoli calpesti e derisi"

E c'è ancora chi... tanto saranno una 20ina di euro, poi l'anno dopo viene adattata all'inflazione: 35€, l'anno successivo secondo uno studio di qualche Università tipo della valle d'Aosta (con tutto il rispetto) il prelievo ittico è maggiore di quanto preventivato: 50€. Poi l'anno a seguire una tantum per il salvataggio del tonno rosso 60€ e così via... tra contributi europei e salvaguardie varie finchè ANCHE la pescasub diventerà un lusso.

 

«Chi ha fede muove le montagne; chi ha fede fa proseliti; chi ha fede vince le battaglie.»

Luigi Sturzo

 

Che ve devo di... beati voi che ve fidate!!!

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Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Credo che peggio di come siamo messi ora non potrà essere. Oltre che a direttive UE (che in realtà si riferiscono più alla pesca dalla barca amatoriale ma esiste anche una direttiva sulla necessità di quantificare il prelievo professionale) ci sono motivi logici e anche etici nella accezione migliore del termine. E' vero che non è colpa della PIA se le biomasse sono quasi al collasso ma non possiamo per questo pensare di fare tutto quello che vogliamo. Sono necessari atteggiamenti conservativi riguardo a specie a rischio e proprio la specifica selettività della PIA sarà una freccia al nostro arco da usare nei confronti di quanti fino ad oggi ci hanno usato come capri espiatori.

 

La necessità di una valutazione viene anche dal mondo scientifico: numerosi lavori auspicano un controllo della intera pesca amatoriale, in seguito a dati di impatto sempre maggiori. Alcuni ricercatori ne sostengono l'equivalenza con la professionale. E noi sappiamo bene di essere un numero enormente inferiore ai pescatori di superficie (studi fatti alle baleari identificano la PIA nel 3,6% della pesca di superficie e le baleari hanno come l'Italia la stessa tradizione di pescasubacquea) , basterà fare due più due perchè la verità venga fuori.

 

E' una buona cosa anche che non ci sia ancora l'obbligo di tesserarci e di farlo con un soggetto esclusivo (al momento) anche se oltre la fipsas non c'è altro obiettivamente. In attesa di nuove realtà non vi sono alternative percorribili quindi meglio uno che nessuno.

 

Perciò vedo positivamente il censimento, sono meno convinto sulla opportunità che alcuni qui suggeriscono di un patentino. In genere i danni li fanno i pescatori esperti e non il pescatore della domenica che prende il polpetto o la perchia. Ma se fosse una condizione obbligatoria non mi fascerei la testa. Sappiamo tutti che sono possibili balzelli sulla pesca amatoriale ma se questo ci consentirà di avere la giusta visibilità e peso nelle sedi decisionali sarà a nostro vantaggio.

 

Maurizio

 

 

 

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Bello... si.... <_<

 

Sembra che molti qui siano arrivati in Italia solo oggi!!!

Abbiamo precedenti illustri per capire di che si tratta... ci avviamo verso il MAV!!!

Intanto ci contano... facendoci credere (e molti abboccano) che sia per acquisire un peso politico, CHE NON CE L'HA CHI LAVORA, FIGURIAMOCI CHI SI SVAGA!!!

Poi si fanno due conti... e visto che conviene ci fanno pagare il pesce come al supermercato!!!

 

E c'è ancora chi si illude che con l'introduzione della beneamata licenza le cose cambieranno.... e visto che paghiamo avremo anche più servizi ;) si, come no!

E c'è ancora chi si crede che i fondi raccolti con la licenza andranno a beneficio della pesca... e non a qualche programma statale tipo "studio sul colore delle conchiglie".

E c'è ancora chi pensa al buon nome della categoria... "noi fummo per secoli calpesti e derisi"

E c'è ancora chi... tanto saranno una 20ina di euro, poi l'anno dopo viene adattata all'inflazione: 35€, l'anno successivo secondo uno studio di qualche Università tipo della valle d'Aosta (con tutto il rispetto) il prelievo ittico è maggiore di quanto preventivato: 50€. Poi l'anno a seguire una tantum per il salvataggio del tonno rosso 60€ e così via... tra contributi europei e salvaguardie varie finchè ANCHE la pescasub diventerà un lusso.

 

«Chi ha fede muove le montagne; chi ha fede fa proseliti; chi ha fede vince le battaglie.»

Luigi Sturzo

 

Che ve devo di... beati voi che ve fidate!!!

la penso come te stanno cercando di fare un grosso taglio di personale e come siamo piazzati ci riusciranno alla grande.almeno non lo faranno solo a noi ma a tutti i pescatori sia via terra che via mare praticmente se paghi ti diverti se no vai al supermercato che di pesce non ne vendono neanche se te lo tirano dietro.il surgelato è troppo facile perchè sbattermi?ovviamente non è un pensiero mio

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prima questa licenza gratuita, che diventerà l'ennesima tassa da pagare e a quanto pare in questo forum siete tutti ricchi da come vi sento ansiosi di sborsare, poi arriverà il corso di pesca in apnea obbligatorio per diminuire le morti in mare e arricchire i soliti noti che li faranno, ed in seguito chissà che altro... naturalmente il tutto gestito all'italiana, è quindi inutile fare paragoni con nazioni civili; comunque, spero per il mio bene di sbagliarmi.

...che non mi pare una cosa da poco....

sono sempre stato a favore di una licenza per la pesc sub però con essa voglio pescare quanto meno in zona C!!!

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.........sappiamo tutti che sono possibili balzelli sulla pesca amatoriale ma se questo ci consentirà di avere la giusta visibilità e peso nelle sedi decisionali sarà a nostro vantaggio.

 

Maurizio

 

 

Maurizio, innanzitutto è sempre un piacere leggerti....

 

E' proprio quest'ultima frase che mi tormenta, da cui non vengo fuori.

Ci consentirà?

Chi, come e perchè, a che pro e con che mandato....e sopratutto con quali obiettivi!!!!!!!

 

Ai posteri l'ardua sentenza....

d.-

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.........sappiamo tutti che sono possibili balzelli sulla pesca amatoriale ma se questo ci consentirà di avere la giusta visibilità e peso nelle sedi decisionali sarà a nostro vantaggio.

 

Maurizio

 

 

Maurizio, innanzitutto è sempre un piacere leggerti....

 

E' proprio quest'ultima frase che mi tormenta, da cui non vengo fuori.

Ci consentirà?

Chi, come e perchè, a che pro e con che mandato....e sopratutto con quali obiettivi!!!!!!!

 

Ai posteri l'ardua sentenza....

d.-

 

 

ricordo che lo slogan di un censimento amatoriale di qualche anno fa era "CONTIAMOCI PER ESSERE CONSIDERATI!!"

mi sembra che sia un concetto del tutto superato... "PAGHIAMO per essere considerati (forse)"!

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.........sappiamo tutti che sono possibili balzelli sulla pesca amatoriale ma se questo ci consentirà di avere la giusta visibilità e peso nelle sedi decisionali sarà a nostro vantaggio.

 

Maurizio

 

 

Maurizio, innanzitutto è sempre un piacere leggerti....

 

E' proprio quest'ultima frase che mi tormenta, da cui non vengo fuori.

Ci consentirà?

Chi, come e perchè, a che pro e con che mandato....e sopratutto con quali obiettivi!!!!!!!

 

Ai posteri l'ardua sentenza....

d.-

 

 

E' semplice: fino ad oggi non abbiamo avuto nessun peso perchè siamo di fatto invisibili. Non esistiamo se non come costola (costoletta...) della Fipsas che annovera un migliaio di iscritti circa (mi corregga chi è più informato) mentre ragionevolmente potremmo essere intorno ai 10-15.000 in Italia. Questo potrebbe cambiare l'atteggiamento sia della Fipsas sia di altre figure istituzionali. Il censimento è comunque conditio sine qua non (oltre che a quanto pare obbligatorio ab lege)per poter sperare in un cambiamento. Senza perdurerebbe la situazione attuale ovvero siamo banditi da tutte la AMP e siamo di fatto indicato come "distruttori". La fipsas è un interlocutore riconosciuto, personalmente preferirei una associazione di soli pescapneisti ma come sai nel nostro mondo è pieno di "armiamoci e partite" e quindi è molto dura costituire ex novo un simile soggetto. Se invece mi chiedi se la fipsas farà o meno i nostri interessi non so risponderti ma quali alternative abbiamo?

Smuovere queste acque non potrà che giovarci, anche se dovremo sborsare qualcosa.

Maurizio

 

 

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Bello... si.... <_<

 

Sembra che molti qui siano arrivati in Italia solo oggi!!!

Abbiamo precedenti illustri per capire di che si tratta... ci avviamo verso il MAV!!!

Intanto ci contano... facendoci credere (e molti abboccano) che sia per acquisire un peso politico, CHE NON CE L'HA CHI LAVORA, FIGURIAMOCI CHI SI SVAGA!!!

Poi si fanno due conti... e visto che conviene ci fanno pagare il pesce come al supermercato!!!

 

E c'è ancora chi si illude che con l'introduzione della beneamata licenza le cose cambieranno.... e visto che paghiamo avremo anche più servizi ;) si, come no!

E c'è ancora chi si crede che i fondi raccolti con la licenza andranno a beneficio della pesca... e non a qualche programma statale tipo "studio sul colore delle conchiglie".

E c'è ancora chi pensa al buon nome della categoria... "noi fummo per secoli calpesti e derisi"

E c'è ancora chi... tanto saranno una 20ina di euro, poi l'anno dopo viene adattata all'inflazione: 35€, l'anno successivo secondo uno studio di qualche Università tipo della valle d'Aosta (con tutto il rispetto) il prelievo ittico è maggiore di quanto preventivato: 50€. Poi l'anno a seguire una tantum per il salvataggio del tonno rosso 60€ e così via... tra contributi europei e salvaguardie varie finchè ANCHE la pescasub diventerà un lusso.

 

«Chi ha fede muove le montagne; chi ha fede fa proseliti; chi ha fede vince le battaglie.»

Luigi Sturzo

 

Che ve devo di... beati voi che ve fidate!!!

Come darti torto amico mio .... :(

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Ma ci sarà qualche dotato di buona pazienza che spiegherà a chi non capisce, finge di non capire o peggio ancora non legge che questa roba è dedicata a tutti i pescatori AMATORIALI?

La pesca sub è una delle tante tecniche e non ne ricaverà alcun miglioramento in particolare rispetto agli altri.

Saremo come sempre i pochi in mezzo agli altri, indistinguibili ed ininfluenti.

Rilassatevi e se volete farvi un regalo di Natale regalatevi un sogno più raggiungibile.

Saluti :rolleyes:

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.........sappiamo tutti che sono possibili balzelli sulla pesca amatoriale ma se questo ci consentirà di avere la giusta visibilità e peso nelle sedi decisionali sarà a nostro vantaggio.

 

Maurizio

 

 

Maurizio, innanzitutto è sempre un piacere leggerti....

 

E' proprio quest'ultima frase che mi tormenta, da cui non vengo fuori.

Ci consentirà?

Chi, come e perchè, a che pro e con che mandato....e sopratutto con quali obiettivi!!!!!!!

 

Ai posteri l'ardua sentenza....

d.-

 

 

E' semplice: fino ad oggi non abbiamo avuto nessun peso perchè siamo di fatto invisibili. Non esistiamo se non come costola (costoletta...) della Fipsas che annovera un migliaio di iscritti circa (mi corregga chi è più informato) mentre ragionevolmente potremmo essere intorno ai 10-15.000 in Italia. Questo potrebbe cambiare l'atteggiamento sia della Fipsas sia di altre figure istituzionali. Il censimento è comunque conditio sine qua non (oltre che a quanto pare obbligatorio ab lege)per poter sperare in un cambiamento. Senza perdurerebbe la situazione attuale ovvero siamo banditi da tutte la AMP e siamo di fatto indicato come "distruttori". La fipsas è un interlocutore riconosciuto, personalmente preferirei una associazione di soli pescapneisti ma come sai nel nostro mondo è pieno di "armiamoci e partite" e quindi è molto dura costituire ex novo un simile soggetto. Se invece mi chiedi se la fipsas farà o meno i nostri interessi non so risponderti ma quali alternative abbiamo?

Smuovere queste acque non potrà che giovarci, anche se dovremo sborsare qualcosa.

Maurizio

 

Però se non sbaglio il censimento riguarda tutti i pescatori dilettanti, non solo i subacquei, e senza distinzioni. Come verrà fuori il nostro numero? E c'è un'altra cosa che non ho capito bene: riguarderà tutti, o solo quelli che pescano dalla barca? da qualche parte avevo letto il riferimento alla sola pesca dilettantistica dalla barca, che realisticamente è quella che più impensierisce i professionisti. E' così?

Fabrizio

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Beh, la tua precisazione mi chiarisce che ho ancora più dubbi!!!!

L'europa ordina, ok, l'Italia recepisce e facciamo il censimento, pardon l'autocensimento.

Autocensimento perchè il pescatore dilettante è di per se un reietto assieme ad altri reietti, disorganizzati ma con tante buone intenzioni...da delegare ad altri.

Ok anche su questo, magari molti non ci si ritrovano, ma ci può stare a grandi linee.

Non è affatto un autocensimento, non sono certo i pescatori ad essere andati a svegliare il cane che dormiva. Il cane si è svegliato da solo e si è semplicemente preso atto del fatto che non lo si poteva rimettere a dormire, nè si poteva ignorarlo.

 

In buona sostanza, essere coinvolti dal ministero nella decisione delle metodiche realizzative di questo censimento ha permesso che fosse gratuito, almeno adesso, e non obbligasse ad un tesseramento coatto che molti non vedono di buon occhio.

E poi?

E' sul poi che ho paura.

Una volta che esistiamo formalmente e numericamente che cosa succede? Non è nostro diritto chiedercelo o è anche questa polemica politica/partitica/delegantistica/censoristica/disfattista?????

 

Io ho paura che una volta che esisteremo e saremo numericamente importanti qualcuno dica alla FIPSAS di turno (che, secondo ciò che si dichiara in questo post, non ci rappresenta in quanto siamo un insieme di automalgestiti, o ne rappresenta solo una parte come gli agonisti o i fluviali, o non ci rappresenta secondo quanto dichiarato a mezzo stampa dal Presidente in carica qualche giorno fa, o non ci rappresenta in quanto quì si parla di pescatori dilettanti e loro trattano "solo" quelli sportivi) di gestirci, così dambleu!

E si porta a casa tutto il cucuzzaro.

Se sapessi prevedere il futuro ti risponderei, ma siccome ricordo abbastanza bene il passato, non ci vuole molto a capire che se siamo arrivati al punto di oggi è proprio perchè non esistiamo.

 

Come pescatori in apnea ci siamo convinti di essere osteggiati da più parti perchè considerati i distruttori del mare, ma siamo i soliti esaltati in cerca di protagonismo. La triste realtà è che molti dei provvedimenti che ci hanno drasticamente limitato, come la legge quadro sulle AMP o i fermi biologici alla pesca sportiva, lo hanno fatto perchè si sono semplicemente dimenticati che esistiamo. In un paese in cui si prepara un dispositivo di legge che vieta tutto e poi introduce le deroghe, noi ci ritroviamo le porte sbattute in faccia e senza che nessuno sappia di averlo fatto.

 

La FIPSAS è rappresentativa dei suoi tesserati, non certo della maggioranza dei pescatori italiani. Come sono rappresentanti dei loro tesserati le altre 4 associazioni che, insieme alla federazione, sono state riconosciute dal ministero come interlocutori legittimi (Big Game Italia, Enal Pesca, Per il Mare, Arci Pesca). Quindi nessuno si sognerà di affidare la gestione di così tanta gente, perchè il provvedimento non distingue tra le metodologie di prelievo, ma è rivolto a tutti i pescatori ricreativi.

 

Certo la FIPSAS è l'unica che si occupi di pesca in apnea, meno tesserati conterà e meno il suo peso potrà crescere nella tutela delle esigenze dei suoi tesserati pescapneisti. Come peraltro non è vero che la federazione tratti solo pescatori sportivi. Su 220.000 cannisti tesserati gli agonisti sono 30.000 al massimo, il resto secondo te chi sono?!

Quello che vorrei chiarire, o che vorrei chiarito perchè almeno a me non è molto chiaro, è che una volta che il passo è fatto, non si torna più indietro.

 

E ripeto il mio dubbio, cosa ne torna a noi?

Non mi sembra una perplessità ingiustificata, a meno che qualcuno altolocato mi garantisca che il censimento è fine a sé stesso e nulla si farà dopo.

 

E se invece una volta censiti ci chiedono qualcosa, una tassa annuale, un'assicurazione obbligatoria, un corso specifico, l'obbligatorietà di un brevetto????

Noi, in cambio, o in trattativa, cosa chiediamo, semplicemente di esistere?

Ma non esistiamo già?

O forse semplicemente stiamo resistendo...alla nostra estinzione come pescatori?

 

Chiudo quì, nella speranza di non aver generato inutili flame e di aver generato qualche domanda in più a qualcuno,

saluti,

d.

Non è una perplessità ingiustificata, ma quello che forse non è chiaro è che il passo del censimento NON è una scelta spontanea dei pescatori, ma è una imposizione che viene dall'alto. Molti pensano che si potesse evitare, io sinceramente non credo che la strategia della melina ci avrebbe giovato.

 

Un tempo, almeno in seno alla federazione, il settore mare mai si sarebbe sognato di caldeggiare una licenza. Se oggi l'orientamento è radicalmente cambiato, non è certo perchè sono diventati tutti improvvisamente degli idioti che vogliono correre appresso a permessi o tasse da pagare, si è semplicemente preso atto che la pesca dilettantistica può essere cancellata con un colpo di spugna, anche in quel caso senza che si possa tornare indietro.

 

Cosa realmente si potrà ottenere non lo sò io e non lo sà nessuno, ma è certo che, anche se tanti continuano a dire che lo fosse, non era più possibile continuare così.

 

:bye:

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Però se non sbaglio il censimento riguarda tutti i pescatori dilettanti, non solo i subacquei, e senza distinzioni. Come verrà fuori il nostro numero? E c'è un'altra cosa che non ho capito bene: riguarderà tutti, o solo quelli che pescano dalla barca? da qualche parte avevo letto il riferimento alla sola pesca dilettantistica dalla barca, che realisticamente è quella che più impensierisce i professionisti. E' così?

Fabrizio

Tutti Fabrizio, tutti coloro che vogliano pescare, con qualsiasi tecnica, anche solo un'ora l'anno.

 

:bye:

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Però se non sbaglio il censimento riguarda tutti i pescatori dilettanti, non solo i subacquei, e senza distinzioni. Come verrà fuori il nostro numero? E c'è un'altra cosa che non ho capito bene: riguarderà tutti, o solo quelli che pescano dalla barca? da qualche parte avevo letto il riferimento alla sola pesca dilettantistica dalla barca, che realisticamente è quella che più impensierisce i professionisti. E' così?

Fabrizio

 

Fabry in attesa di leggere il decreto ti riporto parte del comunicato fipsas, solo una parte però per paura che me beccassi qualche vaffa!! :lol: :lol: "Con un decreto a firma del Ministro Giancarlo Galan (MIPAF) e la partecipazione, alla sua stesura, di tutte le componenti della filiera del mare: associazioni di pesca sportiva e ricreativa, della pesca professionale, con il parere della Commissione Consultiva centrale della pesca e dell'acquacoltura, da oggi, è diventata realtà la rilevazione della consistenza della pesca sportiva e ricreativa in mare.

In parole povere si dà attuazione alla realizzazione di un censimento attraverso una semplice e gratuita comunicazione da parte degli interessati (nel caso specifico i pescasportivi e ricreativi: il decreto riguarda sia i pescatori con natante, da terra -riva o spiaggia- sia i pescatori in apnea) che, anche attraverso le associazioni alle quali sono iscritti, potranno svolgere la propria attività sportivo-ricreativa, per tre anni (questo il periodo di validità del documento) in piena tranquillità, poichè in caso di controllo da parte delle autorità deputate a tale scopo (Capitaneria di Porto, Guardia di Finanza, ecc...), basterà esibire l'attestazione dell'invio della sopra citata comunicazione per continuare nella pratica del proprio sport e della propria passione." qui

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