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Ciao, sicuramente in romagna ora non va nessuno, almeno sottocosta. Noi ci siamo spostati in tirreno, ultima uscita tre venrdi fa poi mare non buono e si attende meteo migliore. Spero prima del 31 di tornare a vedere cosa gira.

Questo autunno in toscana visto le leccie varie volte ma purtroppo nessuna è venuta a casa, qualche bella pescata però è uscita.

:bye:

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Sono riuscito a vederlo solo ora, la 4 vasca ti sei avvicinato al bordo ma hai tenuto duro e hai fatto anche una buona uscita, magari se il giudice ti metteva la tabella per il verso giusto.. :D

:clapping: :clapping:

 

molto veloce in acqua, 100mt in poco piu' di un minuto con la bipinna!

 

Grazie Ale, sono veramente soddisfatto perchè non mi sono mai allenato così poco e soprattutto la preparazione l'ho fatta con me stesso come personal trainer.

I punti da chiarire per dovere di cronaca e conoscenza sono 3:

 

1) nella quarta o ultima vasca dichiarata ci SI DEVE avvicinare al bordo perchè in caso di blackout (sincope) gli assistenti in acqua ti devono poter appoggiare al bordo per prendere l'ossigeno od eventualmente spingere fuori vasca ed usare il defibrillatore. Stessa cosa se per caso ci si accorge di non finire la distanza data perchè si finisce la benzina.

 

2) in realtà ho perso la medaglia proprio perchè l'allenatore ha voluto dichiarare un tempo inferiore a quello che avrei dato io, cioè ha dichiarato 1'25 pensando che il nervosismo mi avrebbe fatto andare più veloce; il tempo dichiarato da me e poi modificato era 1'40, e dato che ho fatto 1'39''50 avrei vinto la medaglia d'oro :banging: Io in gara non conosco l'adrenalina, sono sempre rilassatissimo, anche troppo...... infatti se noti l'ultima vasca dove tutti accelerano per paura di non finire l'ho fatta più lenta delle altre.

 

3) la paletta viene data apposta dal lato bianco perchè oltre al conteggio alla rovescia l'individuazione del colore giusto da parte dell'atleta dimostra lucidità e quindi prova valida (questo viene stabilito dal giudice prima dell'inizio delle gare). Inoltre il movimento di rotazione della paletta aiuta l'atleta se è un pelino in sincope a capire quando deve battere la mano.

 

Ora i 125 mt a San Marino per il passaggio in Elite........e sono ca**i! :thumbup:

 

 

Innanzi tutto congratulazioni per la prestazione.

 

Al punto 1 mi fai morire, va bene avvicinarsi al bordo per averlo comodamente più accessibile all'interruzione dell'apnea e potervici aggrappare, ma pensare addirittura all'uso del defibrillatore mi sembra veramente esagerato.

Ok tirare l'apnea alla morte come modo di dire, ma pensare di utilizzare il defibrillatore significa che prima si è già morti e poi che qualcuno ti stia resuscitando.

In fin dei conti anche in caso di peggior sincope con recupero sul fondo da parte dell'assistente, la priorità è ripescarti sul fondo, ruotarti, metterti le vie respiratorie fuori dall'acqua e toglierti la maschera o lo stringinaso. Avvicinarti al bordo vasca viene poi, l'ossigeno sempre consigliabile dopo una sincope si può dare senza levare il malcapitato dall'acqua.

 

Sul lato tecnico della tua dinamica, posso dirti che solo mettendo le braccia in posizione anche larga recupereresti sulla percorrenza circa 5 secondi a vasca, che se al posto di pinneggiare passeresti a muoverti a delfinetto ridurresti l'intensità muscolare di un 20%, se la delfinata fosse accompagnata da scivolamento recupereresti un altro 10%, se dismetteresti la muta che in piscina non serve recupereresti un ulteriore 10% per riduzione dell'attrito e potresti anche fare a meno di usare il collarino che è uno strumento pericoloso visto che sul collo pesa e di certo non aiuta l'afflusso del sangue al cervello. In parole povere, con i giusti accorgimenti tecnici i 125 li hai già passati.

 

 

 

 

Sono riuscito a vederlo solo ora, la 4 vasca ti sei avvicinato al bordo ma hai tenuto duro e hai fatto anche una buona uscita, magari se il giudice ti metteva la tabella per il verso giusto.. :D

:clapping: :clapping:

 

molto veloce in acqua, 100mt in poco piu' di un minuto con la bipinna!

 

Grazie Ale, sono veramente soddisfatto perchè non mi sono mai allenato così poco e soprattutto la preparazione l'ho fatta con me stesso come personal trainer.

I punti da chiarire per dovere di cronaca e conoscenza sono 3:

 

1) nella quarta o ultima vasca dichiarata ci SI DEVE avvicinare al bordo perchè in caso di blackout (sincope) gli assistenti in acqua ti devono poter appoggiare al bordo per prendere l'ossigeno od eventualmente spingere fuori vasca ed usare il defibrillatore. Stessa cosa se per caso ci si accorge di non finire la distanza data perchè si finisce la benzina.

 

2) in realtà ho perso la medaglia proprio perchè l'allenatore ha voluto dichiarare un tempo inferiore a quello che avrei dato io, cioè ha dichiarato 1'25 pensando che il nervosismo mi avrebbe fatto andare più veloce; il tempo dichiarato da me e poi modificato era 1'40, e dato che ho fatto 1'39''50 avrei vinto la medaglia d'oro :banging: Io in gara non conosco l'adrenalina, sono sempre rilassatissimo, anche troppo...... infatti se noti l'ultima vasca dove tutti accelerano per paura di non finire l'ho fatta più lenta delle altre.

 

3) la paletta viene data apposta dal lato bianco perchè oltre al conteggio alla rovescia l'individuazione del colore giusto da parte dell'atleta dimostra lucidità e quindi prova valida (questo viene stabilito dal giudice prima dell'inizio delle gare). Inoltre il movimento di rotazione della paletta aiuta l'atleta se è un pelino in sincope a capire quando deve battere la mano.

 

Ora i 125 mt a San Marino per il passaggio in Elite........e sono ca**i! :thumbup:

 

 

Innanzi tutto congratulazioni per la prestazione.

 

Al punto 1 mi fai morire, va bene avvicinarsi al bordo per averlo comodamente più accessibile all'interruzione dell'apnea e potervici aggrappare, ma pensare addirittura all'uso del defibrillatore mi sembra veramente esagerato.

Ok tirare l'apnea alla morte come modo di dire, ma pensare di utilizzare il defibrillatore significa che prima si è già morti e poi che qualcuno ti stia resuscitando.

In fin dei conti anche in caso di peggior sincope con recupero sul fondo da parte dell'assistente, la priorità è ripescarti sul fondo, ruotarti, metterti le vie respiratorie fuori dall'acqua e toglierti la maschera o lo stringinaso. Avvicinarti al bordo vasca viene poi, l'ossigeno sempre consigliabile dopo una sincope si può dare senza levare il malcapitato dall'acqua.

 

Sul lato tecnico della tua dinamica, posso dirti che solo mettendo le braccia in posizione anche larga recupereresti sulla percorrenza circa 5 secondi a vasca, che se al posto di pinneggiare passeresti a muoverti a delfinetto ridurresti l'intensità muscolare di un 20%, se la delfinata fosse accompagnata da scivolamento recupereresti un altro 10%, se dismetteresti la muta che in piscina non serve recupereresti un ulteriore 10% per riduzione dell'attrito e potresti anche fare a meno di usare il collarino che è uno strumento pericoloso visto che sul collo pesa e di certo non aiuta l'afflusso del sangue al cervello. In parole povere, con i giusti accorgimenti tecnici i 125 li hai già passati.

 

 

Mauro, innanzitutto grazie per i complimenti. Sai che ho il massimo rispetto delle opinioni altrui e soprattutto delle tue quando si parla di pesca, ma permettimi di farti una bella punta agli spilli.

 

1) Non avevo intenzione di spiegare quello che ahimè faccio tutti gli anni come assistente gare (compreso domenica scorsa che non avevo la gara), di conseguenza non pensavo di dover annoiare tutti con la procedura dalla A alla Z, ma semplicemente spiegare all'amico Ale perchè ci si avvicina a bordo vasca a fine gara. A norma di regolamento ci si deve avvicinare a bordo vasca per eventuale ossigeno in acqua, oppure sollevare sul piano vasca per eventuale respirazione BLS o in casi estremi defibrillatore (l'avevi dimenticato?); Il defibrillatore c'è per legge e così sta scritto nel regolamento FIPSAS e AIDA, non l'ho deciso io e nemmeno tu quindi non mi sembra il caso di sindacare sulle regole. Ovviamente nessuno pensa che verrà mai usato ma CI DEVE essere. L'ultima volta che si è preso sotto gamba questa regola è morto un calciatore di Serie A (Morosini) che aveva passato regolarmente la visita agonistica, ma che purtroppo aveva una malformazione cardiaca non rilevata dai test. Ne tu e nemmeno io sappiamo cosa accade dopo un blackout ad un atleta, dato che l'esame per il forame pervio o malformazioni di difficile rilevazione con esami standard non è regolamentato dal protocollo agonistico, di conseguenza in casi simili un atleta può passare tranquillamente da sincope ad arresto cardiaco in pochi secondi. Quelli erano i Campionati Nazionali dove alcuni tiravano al massimo (qualcuno oltre il dovuto), non un torneo di briscola chiamata e ci sono stati ben 4 blackout in 2 giorni, uno dei quali con spasmi e svenimento protratti per 4 minuti. Dopo ciò mi parli di esagerazioni? Bene, allora facciamo i soliti cazzoni che prendono tutto all'italiana a tarallucci e vino, cioè sotto gamba! Il nostro presidente di società è uno dei più stimati medici iperbarici e specialisti dei traumi dell'apnea che casualmente ha rinvenuto un atleta a fatica non più tardi di 6 mesi fa. Prova a ripetere gli stessi concetti appena espressi con lui. :thumbdnn:

 

Sul lato tecnico permettimi di di un paio di cose:

1) il delfinetto come lo chiami tu non lo posso fare perchè ho 2 importanti protusioni d'ernia; il mio medico, il mio preparatore atletico in palestra nonchè lo staff di osteopatia e fisiatria sono tutti componenti dello staff di un'importante squadra di Basket bolognese e mi hanno ASSOLUTAMENTE VIETATO tale movimento. Permettimi di fidarmi maggiormente delle loro diagnosi, con mie risonanze e radiografie alla mano. Ti faccio comunque notare che tutti gli atleti bipinna compreso l'ex recordman europeo Tomasi hanno pinneggiato così (link streaming a piè di pagina). Per i movimenti di cui parlavi sopra esiste il monopinna ed è un'altra specialità ;)

 

2) Sempre degli sfigati come Tomasi, Mana, Villani, Stradiotti, Zecchini, Vitturini ecc.ecc. hanno fatto gare per anni con le braccia indietro per la semplice ragione che le braccia in avanti come dici tu frenano e non aiutano per nulla se non si ha una posizione aerodinamica perfetta. Per riuscire a tenere la posizione con le braccia in avanti alcuni di loro hanno fatto mesi di lavoro di stretching con dei fisiatri ad Hoc e nel frattempo continuavano con la posizione a braccia indietro. Purtroppo io non ci riesco (incidenti giovanili in moto), in più ho avuto la sfiga di allenarmi e farmi consigliare da loro peraltro in amicizia e credimi, come sopra ho il difetto di ascoltare i campioni di vasca, vedere i video delle gare passate a discapito dei bravi pescatori in mare come te. ;)

 

3) la muta tecnica dell'AquaSphere (Aquaskin) è un capo eccezionale studiato per aumentare il scivolamento di almeno 15% a parità di passate ed è lo stesso materiale delle salopette da gara di nuoto di Pellegrini, Thorpe ecc.ecc.che usano tutti gli apneisti dinamici, anche di spessore maggiore per specialità su cavo. Stesso discorso per il collarino che è fatto di materiale morbido, non influisce nè sui movimenti e nemmeno sulla circolazione, ma corregge l'assetto nella zona alta del corpo sopra la cassa toracica, cosa che avresti notato facilmente se tu avessi avuto la pazienza di seguire la gara dinamica. I pesi che noi utilizziamo per la pesca in mare li potremmo sempre usare per creare una parentesi comica durante la gara, in quanto non si usano più da almeno un decennio. Per ulteriori riprove ti consiglio di vedere in streaming le gare nazionali (sempre link streaming a piè di pagina) e noterai che sul punto 3 siamo tutti sulla stessa linea, da uno sfigato centometrista come me che prepara i ragazzi dell'agonistica tutte le settimane ai nazionali che si sparano dei 230 mt. Scusaci se passiamo mesi a farci gli assetti personalizzati a seconda delle distanze e del residuo individuale di aria a fine vasca. ;)

 

Non me ne volere, ma quando parli di pesca ascolto tutto con la massima attenzione, ma a ognuno il suo....... :thumbup:

 

http://new.livestream.com/fipsas/apneabologna2014

Modificato da Frank Selleri
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Ciao, sicuramente in romagna ora non va nessuno, almeno sottocosta. Noi ci siamo spostati in tirreno, ultima uscita tre venrdi fa poi mare non buono e si attende meteo migliore. Spero prima del 31 di tornare a vedere cosa gira.

Questo autunno in toscana visto le leccie varie volte ma purtroppo nessuna è venuta a casa, qualche bella pescata però è uscita.

:bye:

 

Speriiiii? Questa non passa, affila le punte che dobbiamo andare a rifornire il freezer! :thumbup:

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Frank, tutte le considerazioni che hai scritto sono i fondamentali corretti che tutti conosciamo, ma non vuol dire che non ci siano soluzioni alternative da esplorare ed affinare.

Nella dinamica in un decennio abbiamo assistito ad incrementi di prestazione che i più neppure immaginavano, e ti garantisco che entro il prossimo decennio ci saranno altrettanti incrementi di prestazione.

Se vai ad analizzare nel dettaglio le dinamiche di 10 anni fa ti renderai conto che i progressi maggiori non sono stati fatti sui tempi di apnea, ma sull'affinamento degli aspetti tecnici.

Le braccia in avanti sono la condizione indispensabile per migliorare la propria prestazione in modo significativo e non frenano neppure se si procede a mani aperte. L'unica controindicazione è che taluni se mettono le braccia in avanti si irrigidiscono con tutto il collo e la schiena, ma non è un problema di efficacia idrodinamica.

Fatto salvo eventuali problematiche fisiologiche individuali, il nuoto a delfinetto anche con le pinne è più efficente in termini di impegno muscolare perchè ottenuto muovendo fasce più grandi a minor intensità.

 

Sul defibrillatore, se è per questo tutte le piscine sono abbligate ad averlo e ad aver addestrato il personale per utilizzarlo, non occorre una gara per averlo a bordo vasca, ma se davvero si inizia una gara di apnea pensando di utilizzare un congegno del genere possiamo davvero spararci.

Posso dirti che ho organizzato parecchi CI di dinamica pianificando la miglior assistenza sanitaria possibile, mai e poi mai ho dato il via ad un CI pensando davvero di dover utlizzare un defibrillatore sul bordo vasca.

Per me sarebbe stata una cosa inconcepibile, non avrei mai dato il via ad una gara del genere.

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Frank, tutte le considerazioni che hai scritto sono i fondamentali corretti che tutti conosciamo, ma non vuol dire che non ci siano soluzioni alternative da esplorare ed affinare.

Nella dinamica in un decennio abbiamo assistito ad incrementi di prestazione che i più neppure immaginavano, e ti garantisco che entro il prossimo decennio ci saranno altrettanti incrementi di prestazione.

Se vai ad analizzare nel dettaglio le dinamiche di 10 anni fa ti renderai conto che i progressi maggiori non sono stati fatti sui tempi di apnea, ma sull'affinamento degli aspetti tecnici.

Le braccia in avanti sono la condizione indispensabile per migliorare la propria prestazione in modo significativo e non frenano neppure se si procede a mani aperte. L'unica controindicazione è che taluni se mettono le braccia in avanti si irrigidiscono con tutto il collo e la schiena, ma non è un problema di efficacia idrodinamica.

Fatto salvo eventuali problematiche fisiologiche individuali, il nuoto a delfinetto anche con le pinne è più efficente in termini di impegno muscolare perchè ottenuto muovendo fasce più grandi a minor intensità.

 

Sul defibrillatore, se è per questo tutte le piscine sono abbligate ad averlo e ad aver addestrato il personale per utilizzarlo, non occorre una gara per averlo a bordo vasca, ma se davvero si inizia una gara di apnea pensando di utilizzare un congegno del genere possiamo davvero spararci.

Posso dirti che ho organizzato parecchi CI di dinamica pianificando la miglior assistenza sanitaria possibile, mai e poi mai ho dato il via ad un CI pensando davvero di dover utlizzare un defibrillatore sul bordo vasca.

Per me sarebbe stata una cosa inconcepibile, non avrei mai dato il via ad una gara del genere.

 

Caro Mauro, lungi da me voler fare polemiche sul defibrillatore dato che sappiamo entrambi essere obbligatorio in presenza di attività sportive ludiche o agonistiche, così come nelle scuole, ambulatori dentistici ecc.ecc.....

 

Chiudendo l'argomento, mi permetto semplicemente di dissentire in toto sulla postura.

Credimi, se parlo è a ragion veduta e di questo ne parlavo proprio lunedì con Tovaglieri che da ex atleta e Selezionatore della Nazionale mi confermava che le braccia in avanti o sono perpendicolari e perfettamente chiuse davanti alla testa o non servono a nulla. Tomasi che oltre a essere un campione è allenatore delle Rane Nere che vantano ben 4 nazionali (lui compreso) sostiene la stessa cosa. Io stesso ho rilevato che le tempistiche personali sono inferiori dato che non posso fisicamente tenere una posizione corretta; ti ho già sottolineato precedentemente che a causa di traumi giovanili in moto non posso tenere quella posizione per più di 10 sec. vero?

La stessa cosa vale per il delfinetto; che parole devo usare per farti capire che non posso fare quel movimento con 2 protusioni d'ernia e che ben 4 specialisti me l'hanno vietato tassativamente dopo che sono restato bloccato da un trauma per quella ragione per ben 2 settimane?

IMPORTANTE:

Tra le altre cose dimentichi una regola fondamentale nelle gare FIPSAS: si può usare il movimento a delfino utilizzando per scelta il bipinna nella specialità monopinna (cosa accaduta anche lunedì ad un atleta a cui è stato perso il monopinna), ma non è ammesso gareggiare nella categoria bipinna (la mia) con il movimento a delfino, cioè quello del monopinna in quanto proprio per l'efficacia maggiore del movimento che sottolineavi tu, un atleta dell'Elite può ottenere distanze maggiori con minor fatica. Sarebbe paradossalmente come iscriversi alla categoria senza attrezzi (rana) e gareggiare con 2 pinne corte. Da Organizzatore di gare CI di dinamica dovresti saperlo.

 

A presto per parlare di cernie, ricciole e quant'altro.

Modificato da Frank Selleri
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Dal 19 dovrei essere in ferie....speriamo nel meteo e nei pesci.

 

Beh, più lontani dalla soda di Rosignano saremo e forse qualche pescetto riusciremo a vederlo. Non mi era mai capitato un'atmosfera londinese sott'acqua......... :banging:

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Frank, tutte le considerazioni che hai scritto sono i fondamentali corretti che tutti conosciamo, ma non vuol dire che non ci siano soluzioni alternative da esplorare ed affinare.

Nella dinamica in un decennio abbiamo assistito ad incrementi di prestazione che i più neppure immaginavano, e ti garantisco che entro il prossimo decennio ci saranno altrettanti incrementi di prestazione.

Se vai ad analizzare nel dettaglio le dinamiche di 10 anni fa ti renderai conto che i progressi maggiori non sono stati fatti sui tempi di apnea, ma sull'affinamento degli aspetti tecnici.

Le braccia in avanti sono la condizione indispensabile per migliorare la propria prestazione in modo significativo e non frenano neppure se si procede a mani aperte. L'unica controindicazione è che taluni se mettono le braccia in avanti si irrigidiscono con tutto il collo e la schiena, ma non è un problema di efficacia idrodinamica.

Fatto salvo eventuali problematiche fisiologiche individuali, il nuoto a delfinetto anche con le pinne è più efficente in termini di impegno muscolare perchè ottenuto muovendo fasce più grandi a minor intensità.

 

Sul defibrillatore, se è per questo tutte le piscine sono abbligate ad averlo e ad aver addestrato il personale per utilizzarlo, non occorre una gara per averlo a bordo vasca, ma se davvero si inizia una gara di apnea pensando di utilizzare un congegno del genere possiamo davvero spararci.

Posso dirti che ho organizzato parecchi CI di dinamica pianificando la miglior assistenza sanitaria possibile, mai e poi mai ho dato il via ad un CI pensando davvero di dover utlizzare un defibrillatore sul bordo vasca.

Per me sarebbe stata una cosa inconcepibile, non avrei mai dato il via ad una gara del genere.

 

Caro Mauro, lungi da me voler fare polemiche sul defibrillatore dato che sappiamo entrambi essere obbligatorio in presenza di attività sportive ludiche o agonistiche, così come nelle scuole, ambulatori dentistici ecc.ecc.....

 

Chiudendo l'argomento, mi permetto semplicemente di dissentire in toto sulla postura.

Credimi, se parlo è a ragion veduta e di questo ne parlavo proprio lunedì con Tovaglieri che da ex atleta e Selezionatore della Nazionale mi confermava che le braccia in avanti o sono perpendicolari e perfettamente chiuse davanti alla testa o non servono a nulla. Tomasi che oltre a essere un campione è allenatore delle Rane Nere che vantano ben 4 nazionali (lui compreso) sostiene la stessa cosa. Io stesso ho rilevato che le tempistiche personali sono inferiori dato che non posso fisicamente tenere una posizione corretta; ti ho già sottolineato precedentemente che a causa di traumi giovanili in moto non posso tenere quella posizione per più di 10 sec. vero?

La stessa cosa vale per il delfinetto; che parole devo usare per farti capire che non posso fare quel movimento con 2 protusioni d'ernia e che ben 4 specialisti me l'hanno vietato tassativamente dopo che sono restato bloccato da un trauma per quella ragione per ben 2 settimane?

IMPORTANTE:

Tra le altre cose dimentichi una regola fondamentale nelle gare FIPSAS: si può usare il movimento a delfino utilizzando per scelta il bipinna nella specialità monopinna (cosa accaduta anche lunedì ad un atleta a cui è stato perso il monopinna), ma non è ammesso gareggiare nella categoria bipinna (la mia) con il movimento a delfino, cioè quello del monopinna in quanto proprio per l'efficacia maggiore del movimento che sottolineavi tu, un atleta dell'Elite può ottenere distanze maggiori con minor fatica. Sarebbe paradossalmente come iscriversi alla categoria senza attrezzi (rana) e gareggiare con 2 pinne corte. Da Organizzatore di gare CI di dinamica dovresti saperlo.

 

A presto per parlare di cernie, ricciole e quant'altro.

 

 

Ciao Frank

sulle CN non sono aggiornato da 4 anni, da quando ho abbandonato la Fipsas al proprio destino. Non sapevo che avessero codificato il movimento in funzione dell'attrezzo definendo quindi lo stile. Vorrà dire allora che oltre al brevetto di istruttore di monopinna in apnea abbiamo corso il rischio di ritrovarci il brevetto di istruttore di bipinne in apnea, e poi magari quello di rana in apnea o di quello ancor più fondamentale di scivolamento dopo spinta dal bordo.

 

Tornando sulla postura, capisco benissimo che se in passato ti sei fatto male non puoi tenerla, accade anche a me qualcosa di simile per una lesione ad un tendine della spalla sinistra che se sbaglio una posizione mi toglie completamente la forza al braccio. Resta però il fatto che chi può mettersi in posizione corretta con le braccia in avanti gode di solo vantaggio idrodinamico di un bel 20% rispetto a chi non riesce o non può.

Credimi o no posso garantirti che lo spettacolare incremento di prestazione in dinamica degli ultimi 10 anni è stato indotto quasi tutto dall'affinamento tecnico di postura e nuotata e non dalla durata dell'apnea e che nei prossimi 10 anni accadrà altrettanto con atleti che in 3 minuti nuoteranno oltre i 300 metri.

Sulle mute ed i collarini è pronosticabile che se l'apnea agonistica si evolve ulteriormente ben presto la muta nella dinamica in piscina verrà vietata. Il divieto di utilizzo della muta porterà addirittura ad un miglioramento delle prestazioni perchè gli atleti sfrutteranno meglio i vantaggi dei riflessi di immersione (il freddo in una apnea singola non è uno svantaggio) ed il miglior scivolamento del neoprene liscio sotto l'acqua è vanificato dalla maggior attrito di massa corporea e di posizione idrodinamica meno compatta.

L'efficacia della muta in apnea non va confusa con i costumoni nel nuoto di superficie perchè i fenomeni di attrito sono diversi non essendoci le bolle d'aria e non essendoci il vantaggio della maggior galleggiabilità del corpo in acqua. Poi il vero grande vantaggio del costumone in acqua non è mai stato l'attrito, ma la compressione muscolare indotta dallla tenacia del tessuto, se il muscolo lo comprimi le pulsazioni dei muscoli lavorano longitudinalmente solo nel senso di ossa e tendini riducendo le dispersioni laterali.

 

Sui collarini, pur non negandone i vantaggi a me non sono mai piaciuti e li ho sempre considerati una bomba a tempo sulla sicurezza.

Nel nuoto pesano finchè pesano solo sul collo portano a vantaggi di inerzia aumentando il peso specifico del corpo, ma all'interruzione dell'apnea e all'assunzione della postura verticale dell'atleta vanno a lavorare sulla giugulare nel momento più delicato della prestazione.

Fosse per me li vieterei....... a suo tempo quando vedevo un atleta in affanno con sto coso attorno al collo mi facevano paura, .....poi Frank, che ognuno faccia ciò che vuole, a me ora non possono più cambiarmi la vita.

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Frank, tutte le considerazioni che hai scritto sono i fondamentali corretti che tutti conosciamo, ma non vuol dire che non ci siano soluzioni alternative da esplorare ed affinare.

Nella dinamica in un decennio abbiamo assistito ad incrementi di prestazione che i più neppure immaginavano, e ti garantisco che entro il prossimo decennio ci saranno altrettanti incrementi di prestazione.

Se vai ad analizzare nel dettaglio le dinamiche di 10 anni fa ti renderai conto che i progressi maggiori non sono stati fatti sui tempi di apnea, ma sull'affinamento degli aspetti tecnici.

Le braccia in avanti sono la condizione indispensabile per migliorare la propria prestazione in modo significativo e non frenano neppure se si procede a mani aperte. L'unica controindicazione è che taluni se mettono le braccia in avanti si irrigidiscono con tutto il collo e la schiena, ma non è un problema di efficacia idrodinamica.

Fatto salvo eventuali problematiche fisiologiche individuali, il nuoto a delfinetto anche con le pinne è più efficente in termini di impegno muscolare perchè ottenuto muovendo fasce più grandi a minor intensità.

 

Sul defibrillatore, se è per questo tutte le piscine sono abbligate ad averlo e ad aver addestrato il personale per utilizzarlo, non occorre una gara per averlo a bordo vasca, ma se davvero si inizia una gara di apnea pensando di utilizzare un congegno del genere possiamo davvero spararci.

Posso dirti che ho organizzato parecchi CI di dinamica pianificando la miglior assistenza sanitaria possibile, mai e poi mai ho dato il via ad un CI pensando davvero di dover utlizzare un defibrillatore sul bordo vasca.

Per me sarebbe stata una cosa inconcepibile, non avrei mai dato il via ad una gara del genere.

 

Caro Mauro, lungi da me voler fare polemiche sul defibrillatore dato che sappiamo entrambi essere obbligatorio in presenza di attività sportive ludiche o agonistiche, così come nelle scuole, ambulatori dentistici ecc.ecc.....

 

Chiudendo l'argomento, mi permetto semplicemente di dissentire in toto sulla postura.

Credimi, se parlo è a ragion veduta e di questo ne parlavo proprio lunedì con Tovaglieri che da ex atleta e Selezionatore della Nazionale mi confermava che le braccia in avanti o sono perpendicolari e perfettamente chiuse davanti alla testa o non servono a nulla. Tomasi che oltre a essere un campione è allenatore delle Rane Nere che vantano ben 4 nazionali (lui compreso) sostiene la stessa cosa. Io stesso ho rilevato che le tempistiche personali sono inferiori dato che non posso fisicamente tenere una posizione corretta; ti ho già sottolineato precedentemente che a causa di traumi giovanili in moto non posso tenere quella posizione per più di 10 sec. vero?

La stessa cosa vale per il delfinetto; che parole devo usare per farti capire che non posso fare quel movimento con 2 protusioni d'ernia e che ben 4 specialisti me l'hanno vietato tassativamente dopo che sono restato bloccato da un trauma per quella ragione per ben 2 settimane?

IMPORTANTE:

Tra le altre cose dimentichi una regola fondamentale nelle gare FIPSAS: si può usare il movimento a delfino utilizzando per scelta il bipinna nella specialità monopinna (cosa accaduta anche lunedì ad un atleta a cui è stato perso il monopinna), ma non è ammesso gareggiare nella categoria bipinna (la mia) con il movimento a delfino, cioè quello del monopinna in quanto proprio per l'efficacia maggiore del movimento che sottolineavi tu, un atleta dell'Elite può ottenere distanze maggiori con minor fatica. Sarebbe paradossalmente come iscriversi alla categoria senza attrezzi (rana) e gareggiare con 2 pinne corte. Da Organizzatore di gare CI di dinamica dovresti saperlo.

 

A presto per parlare di cernie, ricciole e quant'altro.

 

 

Ciao Frank

sulle CN non sono aggiornato da 4 anni, da quando ho abbandonato la Fipsas al proprio destino. Non sapevo che avessero codificato il movimento in funzione dell'attrezzo definendo quindi lo stile. Vorrà dire allora che oltre al brevetto di istruttore di monopinna in apnea abbiamo corso il rischio di ritrovarci il brevetto di istruttore di bipinne in apnea, e poi magari quello di rana in apnea o di quello ancor più fondamentale di scivolamento dopo spinta dal bordo.

 

Tornando sulla postura, capisco benissimo che se in passato ti sei fatto male non puoi tenerla, accade anche a me qualcosa di simile per una lesione ad un tendine della spalla sinistra che se sbaglio una posizione mi toglie completamente la forza al braccio. Resta però il fatto che chi può mettersi in posizione corretta con le braccia in avanti gode di solo vantaggio idrodinamico di un bel 20% rispetto a chi non riesce o non può.

Credimi o no posso garantirti che lo spettacolare incremento di prestazione in dinamica degli ultimi 10 anni è stato indotto quasi tutto dall'affinamento tecnico di postura e nuotata e non dalla durata dell'apnea e che nei prossimi 10 anni accadrà altrettanto con atleti che in 3 minuti nuoteranno oltre i 300 metri.

Sulle mute ed i collarini è pronosticabile che se l'apnea agonistica si evolve ulteriormente ben presto la muta nella dinamica in piscina verrà vietata. Il divieto di utilizzo della muta porterà addirittura ad un miglioramento delle prestazioni perchè gli atleti sfrutteranno meglio i vantaggi dei riflessi di immersione (il freddo in una apnea singola non è uno svantaggio) ed il miglior scivolamento del neoprene liscio sotto l'acqua è vanificato dalla maggior attrito di massa corporea e di posizione idrodinamica meno compatta.

L'efficacia della muta in apnea non va confusa con i costumoni nel nuoto di superficie perchè i fenomeni di attrito sono diversi non essendoci le bolle d'aria e non essendoci il vantaggio della maggior galleggiabilità del corpo in acqua. Poi il vero grande vantaggio del costumone in acqua non è mai stato l'attrito, ma la compressione muscolare indotta dallla tenacia del tessuto, se il muscolo lo comprimi le pulsazioni dei muscoli lavorano longitudinalmente solo nel senso di ossa e tendini riducendo le dispersioni laterali.

 

Sui collarini, pur non negandone i vantaggi a me non sono mai piaciuti e li ho sempre considerati una bomba a tempo sulla sicurezza.

Nel nuoto pesano finchè pesano solo sul collo portano a vantaggi di inerzia aumentando il peso specifico del corpo, ma all'interruzione dell'apnea e all'assunzione della postura verticale dell'atleta vanno a lavorare sulla giugulare nel momento più delicato della prestazione.

Fosse per me li vieterei....... a suo tempo quando vedevo un atleta in affanno con sto coso attorno al collo mi facevano paura, .....poi Frank, che ognuno faccia ciò che vuole, a me ora non possono più cambiarmi la vita.

 

 

Certamente Mauro, le opinioni personali vanno sempre rispettate ed io rispetto le tue. La tua battuta sulla FIPSAS purtroppo non è tale: per quanto riguarda i brevetti da istruttore per tua fortuna ti sei perso la follia tra brevetti di pesca 1, 2 e 3agonistica (ahimè l'ho dovuto fare), Istruttore Apnea, Tecnico federale Indoor e Outdoor (il sottoscritto è in attesa del cartaceo), Allenatore Indoor e Outdoor, Istruttore di Pesca in Apnea, a cui aggiungeranno soffiatore di naso, istruttore di pinella e di bocce senza mani........

 

Sul collarino, dato che ho la fortuna di essere quasi neutro, uso una pesatura di 1,5 kg che non mi disturba nonostante soffra di cervicale (ebbene sì, anche quella per gli incidenti). Non so come facciano quelli che usano pesature da 3 kg e oltre sul collo, ma i nostri atleti hanno adottato un peso piatto longitudinale sulla schiena che appoggia solamente con un semicerchio sul collo per non essere perso strada facendo.

La muta Aquasphere spero non la tolgano perchè in piscina sono un freddoloso cronico (in mare faccio il bagno d'inverno), ti assicuro che è praticamente un preservativo e non entra una bolla d'acqua nemmeno se vuoi. Inoltre sono stati introdotti questi mutini da alcuni atleti che finivano le gare con leggere sincopi che riuscivano a controllare o celare, ma che venivano dichiarate da una incelabile schiena bluastra, cosa che ho potuto vedere con i miei occhi da filmati di repertorio. Da allora sono di uso comune tranne che nella rana dove qualcuno preferisce il costume. Nel tempo l'elasticità e l'aderenza sono migliorati molto, ma tieni presente che si tratta di spessori di 0,5mm sugli arti e 1mm sulla zona toracica e che non più tardi di un mese fa è uscito un modello innovativo di Pelizzari con una tasca interna toracica antibolle. Per quanto riguarda il triathlon poi è assolutamente obbligatoria in spessori di tutto rispetto come 3mm sugli arti e 5mm sul torace.

 

Per quanto riguarda la postura sono ahimè consapevole del fatto che i miei acciacchi mi negano la possibilità delle braccia in avanti così come la tecnica del monopinna, negandomi allo stesso tempo prestazioni di livelli elevati. Magari, follia permettendo potrei arrivare con le braccia lungo i fianchi ai 180 mt come fecero a suo tempo Villani e Tomasi; erano un bel pò più "giovini" del sottoscritto, con polmoni più elastici e neuroni impazziti, ma almeno su quest'ultimo punto siamo pari :P

 

A presto :thumbup:

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Certamente Mauro, le opinioni personali vanno sempre rispettate ed io rispetto le tue. La tua battuta sulla FIPSAS purtroppo non è tale: per quanto riguarda i brevetti da istruttore per tua fortuna ti sei perso la follia tra brevetti di pesca 1, 2 e 3agonistica (ahimè l'ho dovuto fare), Istruttore Apnea, Tecnico federale Indoor e Outdoor (il sottoscritto è in attesa del cartaceo), Allenatore Indoor e Outdoor, Istruttore di Pesca in Apnea, a cui aggiungeranno soffiatore di naso, istruttore di pinella e di bocce senza mani........

 

Sul collarino, dato che ho la fortuna di essere quasi neutro, uso una pesatura di 1,5 kg che non mi disturba nonostante soffra di cervicale (ebbene sì, anche quella per gli incidenti). Non so come facciano quelli che usano pesature da 3 kg e oltre sul collo, ma i nostri atleti hanno adottato un peso piatto longitudinale sulla schiena che appoggia solamente con un semicerchio sul collo per non essere perso strada facendo.

La muta Aquasphere spero non la tolgano perchè in piscina sono un freddoloso cronico (in mare faccio il bagno d'inverno), ti assicuro che è praticamente un preservativo e non entra una bolla d'acqua nemmeno se vuoi. Inoltre sono stati introdotti questi mutini da alcuni atleti che finivano le gare con leggere sincopi che riuscivano a controllare o celare, ma che venivano dichiarate da una incelabile schiena bluastra, cosa che ho potuto vedere con i miei occhi da filmati di repertorio. Da allora sono di uso comune tranne che nella rana dove qualcuno preferisce il costume. Nel tempo l'elasticità e l'aderenza sono migliorati molto, ma tieni presente che si tratta di spessori di 0,5mm sugli arti e 1mm sulla zona toracica e che non più tardi di un mese fa è uscito un modello innovativo di Pelizzari con una tasca interna toracica antibolle. Per quanto riguarda il triathlon poi è assolutamente obbligatoria in spessori di tutto rispetto come 3mm sugli arti e 5mm sul torace.

 

Per quanto riguarda la postura sono ahimè consapevole del fatto che i miei acciacchi mi negano la possibilità delle braccia in avanti così come la tecnica del monopinna, negandomi allo stesso tempo prestazioni di livelli elevati. Magari, follia permettendo potrei arrivare con le braccia lungo i fianchi ai 180 mt come fecero a suo tempo Villani e Tomasi; erano un bel pò più "giovini" del sottoscritto, con polmoni più elastici e neuroni impazziti, ma almeno su quest'ultimo punto siamo pari :P

 

A presto :thumbup:

 

 

Ahhhhh, di sto passo se un istruttore vuole stamparsi l'attestato di tesseramento gli servono 3 fogli per il solo elenco dei brevetti.

Il brevetto di soffiatore di naso non l'ho visto ma avrebbero dovuto darmelo di ufficio viste le allergie e la sinusite da cloro, però tutto il brevettamento mi ha portato anche a qualche vantaggio lavorativo. Infatti col brevetto ITAFOOPBls Fipsas di esecutore BLS pagato solo 50 euro mi son risparmiato tanti soldini evitando i corsi del lavoro. Devo dire che il corso Fipsas è di livello superlativo rispetto a quelli del lavoro, e costano 1/5.

Quindi, almeno su questo Fipsas è un vantaggio.

 

Sul fatto che teoricamente puoi arrivare a 180 è quello che volevo dirti dall'inizio, magari proprio 180 no perchè necessitano di altri fattori, ma con 1'40" di apnea sotto sforzo si possono fare molte cose ben oltre i 100. Peccato per gli acciacchi vari

 

Sui collarini, non so come si sono evoluti, sono fermo a quelli iniziali fatti con una camera d'aria riempiti di pallini, quelli da laschi non andavano bene e da più stretti quando ti alzavi pestavano sulla giugulare. Cioè un pessimo compromesso tra efficacia e sicurezza.

 

Gli 1,5 kg che utilizzi non sono molti, probabilmente sono la compensazione della tua aquasphere. Forse forse se passi a un costumone da gara tradizionale in solo tessuto senza neoprene puoi fare a meno del collare, e godere il vantaggio del tessuto contenitivo. Il freddo, ripeto, in apnea non è uno svantaggio, in particolare se è quello davvero relativo della piscina e limitato a pochi minuti.

Fa vasocostrizione, ti lascia più sangue disponibile nei polmoni e anche al cervello per la fase di fine apnea, a mio avviso un poco di freddo è un poco di margine di sicurezza in più. Poi i muscoli in apnea non hanno bisogno di tanta circolazione, di ossigeno hanno già il proprio, e meno ossigeno consumano meglio è.

Ovvio che questa è solo opinione personale, poi è giusto che ognuno faccia come si trovi meglio.

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Certamente Mauro, le opinioni personali vanno sempre rispettate ed io rispetto le tue. La tua battuta sulla FIPSAS purtroppo non è tale: per quanto riguarda i brevetti da istruttore per tua fortuna ti sei perso la follia tra brevetti di pesca 1, 2 e 3agonistica (ahimè l'ho dovuto fare), Istruttore Apnea, Tecnico federale Indoor e Outdoor (il sottoscritto è in attesa del cartaceo), Allenatore Indoor e Outdoor, Istruttore di Pesca in Apnea, a cui aggiungeranno soffiatore di naso, istruttore di pinella e di bocce senza mani........

 

Sul collarino, dato che ho la fortuna di essere quasi neutro, uso una pesatura di 1,5 kg che non mi disturba nonostante soffra di cervicale (ebbene sì, anche quella per gli incidenti). Non so come facciano quelli che usano pesature da 3 kg e oltre sul collo, ma i nostri atleti hanno adottato un peso piatto longitudinale sulla schiena che appoggia solamente con un semicerchio sul collo per non essere perso strada facendo.

La muta Aquasphere spero non la tolgano perchè in piscina sono un freddoloso cronico (in mare faccio il bagno d'inverno), ti assicuro che è praticamente un preservativo e non entra una bolla d'acqua nemmeno se vuoi. Inoltre sono stati introdotti questi mutini da alcuni atleti che finivano le gare con leggere sincopi che riuscivano a controllare o celare, ma che venivano dichiarate da una incelabile schiena bluastra, cosa che ho potuto vedere con i miei occhi da filmati di repertorio. Da allora sono di uso comune tranne che nella rana dove qualcuno preferisce il costume. Nel tempo l'elasticità e l'aderenza sono migliorati molto, ma tieni presente che si tratta di spessori di 0,5mm sugli arti e 1mm sulla zona toracica e che non più tardi di un mese fa è uscito un modello innovativo di Pelizzari con una tasca interna toracica antibolle. Per quanto riguarda il triathlon poi è assolutamente obbligatoria in spessori di tutto rispetto come 3mm sugli arti e 5mm sul torace.

 

Per quanto riguarda la postura sono ahimè consapevole del fatto che i miei acciacchi mi negano la possibilità delle braccia in avanti così come la tecnica del monopinna, negandomi allo stesso tempo prestazioni di livelli elevati. Magari, follia permettendo potrei arrivare con le braccia lungo i fianchi ai 180 mt come fecero a suo tempo Villani e Tomasi; erano un bel pò più "giovini" del sottoscritto, con polmoni più elastici e neuroni impazziti, ma almeno su quest'ultimo punto siamo pari :P

 

A presto :thumbup:

 

 

Ahhhhh, di sto passo se un istruttore vuole stamparsi l'attestato di tesseramento gli servono 3 fogli per il solo elenco dei brevetti.

Il brevetto di soffiatore di naso non l'ho visto ma avrebbero dovuto darmelo di ufficio viste le allergie e la sinusite da cloro, però tutto il brevettamento mi ha portato anche a qualche vantaggio lavorativo. Infatti col brevetto ITAFOOPBls Fipsas di esecutore BLS pagato solo 50 euro mi son risparmiato tanti soldini evitando i corsi del lavoro. Devo dire che il corso Fipsas è di livello superlativo rispetto a quelli del lavoro, e costano 1/5.

Quindi, almeno su questo Fipsas è un vantaggio.

 

Sul fatto che teoricamente puoi arrivare a 180 è quello che volevo dirti dall'inizio, magari proprio 180 no perchè necessitano di altri fattori, ma con 1'40" di apnea sotto sforzo si possono fare molte cose ben oltre i 100. Peccato per gli acciacchi vari

 

Sui collarini, non so come si sono evoluti, sono fermo a quelli iniziali fatti con una camera d'aria riempiti di pallini, quelli da laschi non andavano bene e da più stretti quando ti alzavi pestavano sulla giugulare. Cioè un pessimo compromesso tra efficacia e sicurezza.

 

Gli 1,5 kg che utilizzi non sono molti, probabilmente sono la compensazione della tua aquasphere. Forse forse se passi a un costumone da gara tradizionale in solo tessuto senza neoprene puoi fare a meno del collare, e godere il vantaggio del tessuto contenitivo. Il freddo, ripeto, in apnea non è uno svantaggio, in particolare se è quello davvero relativo della piscina e limitato a pochi minuti.

Fa vasocostrizione, ti lascia più sangue disponibile nei polmoni e anche al cervello per la fase di fine apnea, a mio avviso un poco di freddo è un poco di margine di sicurezza in più. Poi i muscoli in apnea non hanno bisogno di tanta circolazione, di ossigeno hanno già il proprio, e meno ossigeno consumano meglio è.

Ovvio che questa è solo opinione personale, poi è giusto che ognuno faccia come si trovi meglio.

 

 

Ahahah! il brevetto di soffiatore di naso lo voglio anch'io perchè ho la rinite allergica e sinusite da cloro come te. :thumbup:

In realtà il collare da 1,5 l'ho usato anche in costume perchè mi serve nelle prime vasche per mantenere l'assetto a polmoni pieni. Ovviamente quando sono alla fine mi aiuta invece durante il rallentamento per non emergere in superficie con il calo d'inerzia sia con mutino che senza. Ho la tendenza a rilassarmi oltre modo a fine prestazione, una cosa che mi viene dagli allenamenti massimali in buca; un nazionale di cui non faccio nomi mi ha insegnato ad aspettare ad uscire e contare almeno 10'' per metabolizzare mentalmente il fatto che di aria se ne ha sempre molta anche quando sembra finita. Dalle riprese FIPSAS si vede che l'ho fatto involontariamente anche a fine gara. Da allora mi viene spontaneo diminuire l'andatura alla fine invece di accelerare come fanno alcuni, ma la tendenza a galleggiare è inevitabile. :thumbup:

 

Dici che stiamo tediando qualcuno con questi discorsi tecnici? Meglio parlare delle Galileccie....... :lol:

A presto :bye:

Modificato da Frank Selleri
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Qualcuno si tedia su un forum? fortunatamente c'è sempre fb come alternativa..... ma le Galileccie sono sempre il miglior argomento di cui discutere.

Ci sarebbero poi di questi tempi altri pelagici di cui parlare, ma sono sottoposti a rigorosa censura per motivi di forza maggiore. Quindi neppure si nominano.

 

10" a fine prestazione sono tanti, più che metabolizzare che di aria in realtà ce ne è ancora bisogna proprio averla tutta questa aria. Mi sembra un consiglio utile per progredire a chi ha margini per progredire, non un consiglio tecnico per chi ha veramente fatto un massimale, in 10" fa in tempo ad accadere di tutto.

 

Rileggendo quello che hai scritto prima, sai che pochi anni fa ci si avvinava al bordo a fine apnea per saltargli su col busto e celare in questo modo spami vari e perdite di controllo?

Poi sui segni blu sulla schiena, quelli vengono a chi ha gli spasmi respiratori che non sono le contrazioni diaframmatiche ma autentiche condizioni accompagnatarie di stati sincopali. Il corpo tenta di riprendere il respiro con contrazioni muscolari toraciche sul dorso, lo sforzo è tale che si creano autentici spasmi muscolari con muscoli che si scuriscono, e si vede da fuori. Lo stato immadiatamente seguente è la sincope.

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GRANDE FRANK!!! :clapping:

Non ho parole, ti ammiro profondamente.... poi con tutti quegli acciacchi! Fai categoria a se! :jrgian:

Ovviamente scherzo :tomato:

I vostri discorsi mi hanno affascinato a tal punto che sarò la vostra cavia.. proverò soluzioni espresse da entrambe durante l'allenamento in piscina! Sappiate che sono ancora nei pressi dei 75 mt, il mio allenatore non ci spinge al massimo ed io sento che potrei dare di più ma non c'è miglioramento....

so per certo che il prossimo anno proverò un altra società nel riminese, tanto per capire se con due soli allenamenti a settimana si può attenere di più oppure quello è il mio limite! Io sono uno che non ama rischiare, ma soffrire per arrivare a un buon risultato si! :frusta:

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Qualcuno si tedia su un forum? fortunatamente c'è sempre fb come alternativa..... ma le Galileccie sono sempre il miglior argomento di cui discutere.

Ci sarebbero poi di questi tempi altri pelagici di cui parlare, ma sono sottoposti a rigorosa censura per motivi di forza maggiore. Quindi neppure si nominano.

 

10" a fine prestazione sono tanti, più che metabolizzare che di aria in realtà ce ne è ancora bisogna proprio averla tutta questa aria. Mi sembra un consiglio utile per progredire a chi ha margini per progredire, non un consiglio tecnico per chi ha veramente fatto un massimale, in 10" fa in tempo ad accadere di tutto.

 

Rileggendo quello che hai scritto prima, sai che pochi anni fa ci si avvinava al bordo a fine apnea per saltargli su col busto e celare in questo modo spami vari e perdite di controllo?

Poi sui segni blu sulla schiena, quelli vengono a chi ha gli spasmi respiratori che non sono le contrazioni diaframmatiche ma autentiche condizioni accompagnatarie di stati sincopali. Il corpo tenta di riprendere il respiro con contrazioni muscolari toraciche sul dorso, lo sforzo è tale che si creano autentici spasmi muscolari con muscoli che si scuriscono, e si vede da fuori. Lo stato immadiatamente seguente è la sincope.

 

Hai ragionissima Mauro, infatti volevo stare sulle generali, ma erano sincoponi belli e buoni celati benissimo perchè si tratta di gente da 200mt in su che aveva chiazze sulla schiena degne dei Visitors :laughing:

 

Mi piacerebbe vedere un filmato di repertorio dove si vedono i compagni di squadra salire sull'atleta tipo incursori per nasconderli alla giuria. Robe da matti!

 

Cambiando argomento, i pelagici di cui non si fanno nomi sono per caso gli stessi che vanno in scatolette tonde? :whistling:

 

Alla prox!

Modificato da Frank Selleri
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