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Contro Ogni Teoria/studio Balistico


Ospite Mariano Satta

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Ospite Mariano Satta

Bene Antolas

sono contentissimo del Tuo cammino, ho visto i Tuoi prodotti, ho visto la Tua collaborazione con Totem che rimane uno tra i pochi che stimo da sempre e non posso far altro che complimentarmi con Te.

 

 

Un archetto con sferetta si presenta tanto serio quanto quelli fissi, sarà sempre pescasub a fare le sue scelte d'acquisto. Esattamente come un acquirente è padrone di scegliersi il fucile che gli piace di più che sia in legno, alluminio, varbonio...economico o costoso non fa la differenza.

 

Parlare da produttore che gli archetti fissi sono migliori di quelli con sferette è come "avere vantato qualcosa d'interesse proprio" sopratutto perchè, proprio Tu hai firmato un archetto serio che va a collocarsi nel mercato.

 

Lascia che siano i pescasub a fare la loro scelta sia sugli archetti che sui fucili.

 

Ben altra cosa è il mio intento:

APRIRE GLI OCCHI AGLI APPASSIONATI E ALLERARLI DALLE PROBABILI FREGATURE CHE ARRIVANO TRAMITE EBAY E MAIL PRIVATE...e di truffaldini nel web ce ne sono tanti.

 

Auguri per la Tua carriera e per tutto.

 

Mariano Satta

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Miglior contributo in questa discussione

Vi pongo un semplice quesito:

 

Per la legge i fucili subacquei sono considerati ARMI??????

Se volete rispondere accomodatevi pure...

 

ASPETTO CON ANSIA LE VOSTRE RISPOSTE.

 

Mariano Satta

 

Posso rispondere IO?

lo faccio:

 

La Legge italiana regolamenta le armi con varie leggi tra cui il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza e la famosa Legge 18 aprile 1975 n°110 il cui articolo 2, come possiamo vedere dallo stralcio qui sotto riportato esclude dalle armi comuni da sparo quelle destinate alla pesca:

 

" Sono infine considerate armi comuni da sparo quelle denominate da bersaglio da sala, o ad emissione di gas, nonché le armi ad aria compressa o gas compressi, sia lunghe sia corte i cui proiettili erogano un’energia cinetica superiore a 7,5 joule, (6) e gli strumenti lanciarazzi, salvo che si tratti di armi destinate alla pesca ovvero di armi e strumenti per i quali la commissione consultiva di cui all’articolo 6 escluda, in relazione alle rispettive caratteristiche, l’attitudine a recare offesa alla persona."

 

Sempre per gli effetti della stessa legge i fucili subacquei possono essere inquadrati in quella categoria prevista e descritta dall'articolo 4

 

" 4. (Porto di armi od oggetti atti ad offendere). Salve le autorizzazioni previste dal terzo comma dell’articolo 42 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, non possono essere portati, fuori della propria abitazione o delle appartenenze di essa, armi, mazze ferrate o bastoni ferrati, sfollagente, noccoliere.

Senza giustificato motivo, non possono portarsi, fuori della propria abitazione o delle appartenenze di essa, bastoni muniti di puntale acuminato, strumenti da punta o da taglio atti ad offendere, mazze, tubi, catene, fionde, bulloni, sfere metalliche, nonché qualsiasi altro strumento non considerato espressamente come arma da punta o da taglio, chiaramente utilizzabile, per le circostanze di tempo e di luogo, per l’offesa alla persona."

 

Ai fini della Legge penale l’unica assimilazione dei fucili subacquei alle armi, che può essere fatta, e nel merito dell’utilizzo e non della sua naturale destinazione; cioè quando essi vengono impiegati per commettere lesioni personali come previsto dal Codice Penale:

 

"art. 585. (Circostanze aggravanti). Nei casi preveduti dagli artt. 582, 583 e 584, la pena è aumentata da un terzo alla metà, se concorre alcuna delle circostanze aggravanti prevedute dall’articolo 576; ed è aumentata fino a un terzo, se concorre alcuna delle circostanze aggravanti prevedute dall’articolo 577, ovvero se il fatto è commesso con armi o con sostanze corrosive.

Agli effetti della legge penale, per «armi» s’intendono (1):

1) quelle da sparo e tutte le altre la cui destinazione naturale è l’offesa alla persona;

2) tutti gli strumenti atti ad offendere, dei quali è dalla legge vietato il porto in modo assoluto, ovvero senza giustificato motivo (42 T.U. di P.S.).

Sono assimilate alle armi le materie esplodenti e i gas asfissianti o accecanti. "

 

Però vediamo che anche qui la legge mette una chiara divisione tra le armi proprie punto 1) e tutti quegli strumenti la cui naturale destinazione è diversa dall’offesa alla persona.

 

Quindi l’unico vero inquadramento di legge dei fucili subacquei e quello descritto da Giorgio (tempo addietro in un altro post analogo a cui diedi la medesima risposta) quali strumenti di cattura per la pesca sportiva che possono essere portati, o meglio trasportati con il giustificato motivo del loro impiego nell’attività della pesca sportiva, al pari del coltello da sub.

 

Bene, vedo che con la domanda se "i fucili subacquei sono considerati armi" ha scosso un pò d'animi...

 

Aggiungo un'altra ragionevole motivazione e mia paura:

 

IL GIORNO CHE, A CAUSA DEI PSEUDOCOSTRUTTORI DI ARBALEGNI  E CONGEGNI DI SCATTO, QUALCUNO SI FARA' SERIAMENTE MALE presumo che avvenga una correzione della legge e gli arbalete passeranno ad essere considerate armi con tanto di licenza.

 

Oggi, nei termini di legge, l'acquisto è libero e alla portata di tutti...qualora la magistratura si trovasse ad emettere una sentenza per qualche incidente causato dagli arbalete fuoriserie senza nome, marca e garanzia o causato dagli oleopneumatici modificati dai "signor nessuno", ci troveremo a sbattere il muso contro una dura realtà.

 

Le conclusioni porterebbero ad un' ennesima scoffitta che avviene nel nostro settore.

 

Diffidate sempre da acquistare arbalete fuoriserie e oleopneumatici modificati senza certificazioni.

 

Mariano Satta

 

Non penso sia come la metti tu per due motivi:

con le armi da fuoco moderne ci si fa male solo per un utilizzo improprio! non esistono pistole e fucili che sparano da sole, invece esistono fucili (anche non modificati) che pur usati con elastici adeguati o precariche contenute sparano da soli! La legge stabilisce regole sempre in merito all'uso che se ne può fare, se uno strumento non è sicuro di per se allora la legge ne può solo bandire la produzione e la distribuzione.

Quindi per vedere il futuro che tu hai previsto non si deve solo temere il produttore non certificato come tu affermi ma purtroppo esistono vari casi di malfunzionamento anche su fucili ti asicuro perfettamente di serie che hanno lasciato partire il colpo senza preavviso. Chiaramente sto parlando di fucili che non hanno ben funzionato però ti assicuro che non avevano subito modifiche o stress superiore al mediocre impiego, diciamo che il difetto è dovuto a una scarsa durata dei materiali con cui è costruito.

Fatto sta che come dice Giorgio se mi faccio male con un fucile di serie posso far causa all'azienda, se invece mi faccio male con un fucile non di serie mi fotto!

Modificato da Leonardo
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Ospite polpomario1
Vi pongo un semplice quesito:

 

Per la legge i fucili subacquei sono considerati ARMI??????

Se volete rispondere accomodatevi pure...

 

ASPETTO CON ANSIA LE VOSTRE RISPOSTE.

 

Mariano Satta

 

Posso rispondere IO?

lo faccio:

 

La Legge italiana regolamenta le armi con varie leggi tra cui il Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza e la famosa Legge 18 aprile 1975 n°110 il cui articolo 2, come possiamo vedere dallo stralcio qui sotto riportato esclude dalle armi comuni da sparo quelle destinate alla pesca:

 

" Sono infine considerate armi comuni da sparo quelle denominate da bersaglio da sala, o ad emissione di gas, nonché le armi ad aria compressa o gas compressi, sia lunghe sia corte i cui proiettili erogano un’energia cinetica superiore a 7,5 joule, (6) e gli strumenti lanciarazzi, salvo che si tratti di armi destinate alla pesca ovvero di armi e strumenti per i quali la commissione consultiva di cui all’articolo 6 escluda, in relazione alle rispettive caratteristiche, l’attitudine a recare offesa alla persona."

 

Sempre per gli effetti della stessa legge i fucili subacquei possono essere inquadrati in quella categoria prevista e descritta dall'articolo 4

 

" 4. (Porto di armi od oggetti atti ad offendere). Salve le autorizzazioni previste dal terzo comma dell’articolo 42 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza 18 giugno 1931, n. 773, e successive modificazioni, non possono essere portati, fuori della propria abitazione o delle appartenenze di essa, armi, mazze ferrate o bastoni ferrati, sfollagente, noccoliere.

Senza giustificato motivo, non possono portarsi, fuori della propria abitazione o delle appartenenze di essa, bastoni muniti di puntale acuminato, strumenti da punta o da taglio atti ad offendere, mazze, tubi, catene, fionde, bulloni, sfere metalliche, nonché qualsiasi altro strumento non considerato espressamente come arma da punta o da taglio, chiaramente utilizzabile, per le circostanze di tempo e di luogo, per l’offesa alla persona."

 

Ai fini della Legge penale l’unica assimilazione dei fucili subacquei alle armi, che può essere fatta, e nel merito dell’utilizzo e non della sua naturale destinazione; cioè quando essi vengono impiegati per commettere lesioni personali come previsto dal Codice Penale:

 

"art. 585. (Circostanze aggravanti). Nei casi preveduti dagli artt. 582, 583 e 584, la pena è aumentata da un terzo alla metà, se concorre alcuna delle circostanze aggravanti prevedute dall’articolo 576; ed è aumentata fino a un terzo, se concorre alcuna delle circostanze aggravanti prevedute dall’articolo 577, ovvero se il fatto è commesso con armi o con sostanze corrosive.

Agli effetti della legge penale, per «armi» s’intendono (1):

1) quelle da sparo e tutte le altre la cui destinazione naturale è l’offesa alla persona;

2) tutti gli strumenti atti ad offendere, dei quali è dalla legge vietato il porto in modo assoluto, ovvero senza giustificato motivo (42 T.U. di P.S.).

Sono assimilate alle armi le materie esplodenti e i gas asfissianti o accecanti. "

 

Però vediamo che anche qui la legge mette una chiara divisione tra le armi proprie punto 1) e tutti quegli strumenti la cui naturale destinazione è diversa dall’offesa alla persona.

 

Quindi l’unico vero inquadramento di legge dei fucili subacquei e quello descritto da Giorgio (tempo addietro in un altro post analogo a cui diedi la medesima risposta) quali strumenti di cattura per la pesca sportiva che possono essere portati, o meglio trasportati con il giustificato motivo del loro impiego nell’attività della pesca sportiva, al pari del coltello da sub.

 

Bene, vedo che con la domanda se "i fucili subacquei sono considerati armi" ha scosso un pò d'animi...

 

Aggiungo un'altra ragionevole motivazione e mia paura:

 

IL GIORNO CHE, A CAUSA DEI PSEUDOCOSTRUTTORI DI ARBALEGNI  E CONGEGNI DI SCATTO, QUALCUNO SI FARA' SERIAMENTE MALE presumo che avvenga una correzione della legge e gli arbalete passeranno ad essere considerate armi con tanto di licenza.

 

Oggi, nei termini di legge, l'acquisto è libero e alla portata di tutti...qualora la magistratura si trovasse ad emettere una sentenza per qualche incidente causato dagli arbalete fuoriserie senza nome, marca e garanzia o causato dagli oleopneumatici modificati dai "signor nessuno", ci troveremo a sbattere il muso contro una dura realtà.

 

Le conclusioni porterebbero ad un' ennesima scoffitta che avviene nel nostro settore.

 

Diffidate sempre da acquistare arbalete fuoriserie e oleopneumatici modificati senza certificazioni.

 

Mariano Satta

 

Non penso sia come la metti tu per due motivi:

con le armi da fuoco moderne ci si fa male solo per un utilizzo improprio! non esistono pistole e fucili che sparano da sole, invece esistono fucili (anche non modificati) che pur usati con elastici adeguati o precariche contenute sparano da soli! La legge stabilisce regole sempre in merito all'uso che se ne può fare, se uno strumento non è sicuro di per se allora la legge ne può solo bandire la produzione e la distribuzione.

Quindi per vedere il futuro che tu hai previsto non si deve solo temere il produttore non certificato come tu affermi ma purtroppo esistono vari casi di malfunzionamento anche su fucili ti asicuro perfettamente di serie che hanno lasciato partire il colpo senza preavviso. Chiaramente sto parlando di fucili che non hanno ben funzionato però ti assicuro che non avevano subito modifiche o stress superiore al mediocre impiego, diciamo che il difetto è dovuto a una scarsa durata dei materiali con cui è costruito.

Fatto sta che come dice Giorgio se mi faccio male con un fucile di serie posso far causa all'azienda, se invece mi faccio male con un fucile non di serie mi fotto!

Grazie della bella analisi della situazione che mi ha chiarito cose di cui ero curioso ma non sapevo dove cercare.Apparentemente la nostra legislatura fa diventare arma una qualunque cosa possa arrecar danno,o viene usata impropriamente,i bulloni ne sono un esempio.Tornando ai fucili sub,certamente e' piu' facile far causa ad un produttore,ma penso che esistano delle responsabilita' civili anche se viene venduto da un sig.nessuno.

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Tornando un attimo al discorso delle modifiche, proprio oggi ho comprato l'ultimo numero di Pescasub e ho trovato la pubblicità di un grosso negozio di Pisa a quanto pare specializzato nell'elaborazione della nostra arma, sia essa oleo o arbalete.

 

A parte le mirabolanti caratteristiche decantate per i fusti in carbonio autoprodotti, e i test balistici e di assetto fatti in piscina prima di riconsegnare l'arma al cliente, la cosa che più mi ha colpito è la "modifica Plus" considerata il top di gamma e che permetterebbe su un oleo da 110 un tiro utile con sagola tesa fino a più di 7 metri di distanza!

 

Non penso che nessuno possa garantire un'arma dalle prestazioni tanto più elevate rispetto all'originale, ed infatti non si fa menzione a certificazioni o affini.

 

Quello che però mi chiedo è: finche le cose da non fare vengono proposte da un signor Nessuno tramite canali poco attendibili ci si può difendere, ma quando queste stesse cose vengono pubblicizzate su una rivista autorevole non si rischia di caderci più facilmente?

 

Ciao Dave!

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Ospite Mariano Satta

Sono di passaggio ma ho dato uno sguardo veloce agli ultimi interventi:

 

In risposta breve posso solo avanzare due pensierii:

1>UN Bullone è un bullone.....un Fucile subacqueo è un fucile subacqueo.

 

2>Il termine Caccia Subacquea (viene ancora usato da tanti) sommato al termine

Fucile Subacqueo in caso d'incidente sono ben altra cosa di Bullone e Perno o Pietra e fionda.

 

Per quanto riguarda l'intervento con l'articolo di Legge ben venga

ma i fucili subacquei davanti agli occhi di un ipotetico magistrato rimangono fucili subacquei che si usano nella pratica della caccia subacquea...

(Le pietre che centrano?)

E' linguaggio corrente anche se il termine pesca in apnea e arbalete stanno sempre più crescendo...

 

Perdonatemi ma devo scappare...............

Mariano Satta

Modificato da Mariano Satta
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L'analisi di Leonardo, precisa come sempre, è già disponibile tanto nell'archivio del forum (basta cercare "armi") che nel sito.

 

Un ipotetico magistrato.... E. Mori, magistrato di Cassazione esperto di armi.

 

http://www.earmi.it/diritto/faq/sintesi.htm

 

Cosa dice del fucile subacqueo:

 

Strumenti atti ad offendere: non sono armi, ma strumenti (art. 4 L. 110/1975): i coltelli di qualsiasi genere e dimensione (vedi sopra per quelli a scatto), gli archi, le balestre, i fucili da pesca subacquea, accette, forbici, punteruoli, attrezzi sportivi delle arti marziali ecc. Vale a dire ogni strumento che può ferire, ma che è destinato ad altro scopo come strumento sportivo o di lavoro.

Questi strumenti sono liberamente acquistabili e trasportabili; possono essere portati solo per giustificato motivo, cioè per essere usati per la loro destinazione primaria.

 

Giorgio

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Ospite affertus

Riprendo il discorso dopo una settimana di assenza per motivi che presto vedrete.

 

Scusate se risponderò riprendendo temi già trattati, ma vorrei lasciare la mia traccia.

 

Nessuna pubblicazione ha valore-certificazione se pubblicata soltanto in Internet.

 

La stessa trova valore se pubblicata sulle riviste specializzate per essere riconosciuta come tale...

IDEM le schede tecniche sugli arbalete....servono le pubblicazioni sulle riviste specializzate fatte da esperti selezionati del settore.

 

Sulle riviste specializzate "scrivono pochi e riconosciuti" che certificano l'attendibilità dei prodotti.

 

In Internet possono scrivere TUTTI LIBERAMENTE senza avere alcuna possibilità di confermare i propri scritti nelle riviste stesse.

 

 

L'attendibilità di un prodotto in internet deve trovare sempre un riscontro sulle riviste e solo allora viene riconosciuto come tale...serve anche sapere chi scrive e tratta gli argomenti.

 

.........

Ribadisco che il principio di valutazione ( e validazione ) di una pubblicazione non è la sede, ma il metodo scientifico che ci sta dietro. La rivista ( sia essa cartacea o virtuale) ha valore solo se adotta un rigido metodo scientifico. E' il metodo di valutazione ( che logicamente gli esperti di settore conoscono bene) che avvalora delle ipotesi, non la sede.

Le riviste scientifiche di ogni settore sono piene di autentiche (scusatemi il termine) stronz@te, perchè non seriamente valutate ( per motivi diversi )

secondo un rigoroso metodo analitico.

 

 

 

...........

 

Porto un altro esempio:

Quando Affertus riuscirà ad aprire le stesse porte di M. Bardi o altre fonti attendibili come riviste etc. otterrà i riconoscimenti e certificazioni di attendibilità. Fino ad allora Affertus sarà solo un appassionato come lo sono tanti nel mondo della pesca. I suoi arbalete saranno bellissimi e validi finchè li costruisce per se stesso ma nel momento in cui ne venderà solo uno sarà uno che ci specula sopra.

Quando i suoi arbalete passeranno in mano agli esperti del settore e i test verranno pubblicati sulle riviste specializzate potranno essere riconosciuti o criticati ma su base di una scheda tecnica "certificata".

........

E qui sta il nocciolo !!!!!!!!!!

Quelle porte ad un appassionato potrebbero rimanere sempre chiuse ( parlo senza interesse alcuno, ma da appassionato). Ma ( come diceva quel tale) questo è un altro discorso.

 

...........

 

Altre descrizioni-teorie-studi del web assumono valore informativo-descrittivo ma nessuna certificazione di attendibilità.

 

........

Tutte le descrizioni-teorie-studi ( qualsiasi sia la sede di pubblicazione) hanno valore informativo-descrittivo. La certificazione di attendibilità è data dal metodo. Per cui, ad esempio, se io pubblico su web un lavoro di balistica dei miei arbaleti, condotto con rigoroso metodo scientifico, le conclusioni cui arriverò saranno attendibili e valide. Gli esperti servono a valutare il metodo da me seguito, non dove ho pubblicato. Che poi gli esperti si "trovino" solo su riviste specializzate .... (sempre come diceva quel tale) questo è un altro discorso.

 

 

*******************

 

Ma tutti questi personaggi da forum ed artigiani da box perchè non fanno testare le proprie "produzioni" da terzi sopra gli interessi di parte?

Perchè si nascondono dietro nick e neanche si mostrano con le proprie vere generalità?

Perchè si iscrivono anche con più nick per fingere dibattiti?

 

Che pena che miseria umana, tutto per pochi spiccioli.

 

Furbetti del forummino!:frustry:  :(  :angry:

 

 

Ciao da :jrgian:

 

ps: capisco chi autoproduce ma occorre anche dire che "ogni scarrafon'e è bell a' mamm'a soia..."

LE AZIENDE LE GIUDICANO IL MERCATO!

 

Stefano Soriano alias Affertus (nick senza nessun significato, di fantasia)

Nato a Vibo Valentia il 10/05/1971

web: www.stefano-soriano.it ( sito in perenne costruzione )

 

Spiccioli guadagnati con arbaleti = 0

Spiccioli spesi a costruirmeli: non tengo il conto. Il divertimento non ha prezzo.

 

*******************

 

 

Mariano, hai ragione quasi su tutta la linea!

 

Sono in accordo con te quasi su tutto, tranne per il fatto che secondo me il giudizio sulla reale qualità di un prodotto lo dà sempre solo ed esclusivamente il mercato!

 

Non bisogna infatti illudere il lettore delle riviste specializzate che le schede dei prodotti testati siano realmente dei banchi di prova, o almeno lo sono solo in parte.

Io personalmente, e credo molti altri come me, non ho mai visto muovere delle critiche consistenti ad un prodotto, all'infuori di cose ovvie come il prezzo che però non modificano la sostanza dell'oggetto in questione.

 

I motivi sono semplici: innanzitutto un prodotto che arriva su una rivista è già stato abbondantemente testato, ma soprattutto per pubblicare tali schede si paga e nessun produttore lo farebbe per far denigrare o sminuire la sua opera. Quindi tutto ciò che si trova sulle riviste specializzate sono sicuramente ottimi consigli e valutazioni ma non certo super-partes.

 

................

 

Pienamente d'accordo.

 

******************************

 

Come autore di questo thread sono convinto che, più degli aspetti relativi al mercato, serve la progettazione di un buon sistema affidabile e sicuro.

 

OLTRE GLI ESEMPI FATTI SOPRA PRODUCIAMO DELLE PROVE:

 

Data la mia lunga assenza dal forum, durata oltre un anno, ritengo doveroso produrre sempre delle prove per i nuovi iscritti. Anche se è una storia vecchia come il mondo come tante sono le catture che potrebbero documentare il mio lungo thread.

 

Diffidate dalle teorie e studi pubblicati sul web, per prendere i pesci non serve alcun superfucile ma tanto sale sulla pelle.

Vi ricordo che i pesci dei racconti pubblicati in AM. sono pesci catturati con armi "ridicole di serie"...dei normalissimi arbalete da 75 per la leccia e un 80 per la cernia record.

 

http://www.apneamagazine.com/store/5_8827.jpg

Se vuoi leggere l'articolo lo trovi in The Box di A.M.

 

Se vuoi visionare l'articolo clicca QUI

 

http://www.apneamagazine.com/store/5_7629.jpg

 

Se vuoi leggere l'articoloCLICCA QUI

 

Mariano, come da tutti riconosciuto sei un eccellente pescatore che tutti invidiano.

Ma ti rispondo con quanto ti avevo già detto:

 

I fucili non prendono i pesci da soli, pertanto adottare come parametro di valutazione di un fucile la quantità o la tipologia di pesci presi mi sembra scientificamente non corretto, poichè viene inserito nel ragionamento un "errore sistematico" ( cioè il pescatore) che altera le conclusioni.

 

 

 

****************

 

da...emiliano1980....

 

terzo neanche voluto (praticamente ha deciso lui quando sparare)

 

no comment!!

l'idea di trovarmi tra le mani un'arma che spara quando vuole.....mi terrorizza!

solo questo è un motivo più che valido per diffidare di certi personaggi che non verranno mai in acqua in coppia con noi sapendo che il nostro fucile è di loro produzione.......

 

Ti assicuro che per qualsiasi arbalete esiste il rischio che spari da solo, per almeno una diecina di motivi diversi.

 

***************

 

..............

 

IL GIORNO CHE, A CAUSA DEI PSEUDOCOSTRUTTORI DI ARBALEGNI  E CONGEGNI DI SCATTO, QUALCUNO SI FARA' SERIAMENTE MALE presumo che avvenga una correzione della legge e gli arbalete passeranno ad essere considerate armi con tanto di licenza.

 

............

E se lo stesso avvenisse con arbaleti/oleo di serie (anche se a dire il vero è già accaduto), cosa dovrebbe succedere ? E non parlo solo di potenzilai difetti, ma dell'uso che se ne può fare.

Dovrebbero impedire la libera vendita delle nostre "ATTREZZATURE" per pesca subacquea?

O ci vorrà il porto d'armi, o l'esame di utilizzo dell'arbalete ??

Voglio dire ........ non estremizziamo i discorsi .......

Gli incidenti possono capitare pure in casa propria mentre si è seduti.

Il discorso di puntare il dito su un arbalete solo perchè costruito in modo artigianale è eccessivo.

 

Ognuno può decidere se acquistare un arbalete fatto in serie o uno artiginale.

Certo le bufale sono un'altra cosa ed andrebbero pubblicamente smascherate.

 

**************

 

.........

 

Sarebbe forse più giusto dire per gli oleopneumatici,evitate di comprare oleopneumatici già modificati da altri(NEGOZIANTI/TECNICI),poichè essendo una modifica strutturale che incide sulla meccanica dell"arma",non vi è mai la certezza di avere un "arma"affidabile e sicura come una di serie.

E tu con un arbalete di serie ti senti sicuro ed affidabile ?

 

Io anche quando cammino a casa mia con una forchetta in mano, ci sto attento.

 

 

 

 

***************

 

Proseguo più tardi ........

:bye:

Modificato da affertus
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Ospite affertus

Leggendo gli ultimi post ho notato che la discussione si è focalizzata su alcuni punti:

 

1. Concetto di arbalete/oleo ( arma o attrezzatura ???). Mi pare evidente come spiegato da più parti che il cosìdetto fucile subacqueo è in realtà uno STRUMENTO DI PESCA con un uso specifico consentito dalla legge.

 

2. Sicurezza dei "fucili"

 

3. Incidenti causati da cattivo funzionamento dei fucili

 

4. Tutela in caso di incidente dovuto a cattivo funzionamento del "fucile"stesso.

 

 

I punti sono tra loro strettamente correlati.

 

Tenterò di riassumere l'idea che mi sono fatto.

I fucili subacquei sono liberamente acquistabili ( e penso di conseguenza vendibili secondo le leggi vigenti), (al pari, ad esempio, delle canne da pesca) poichè strumenti e non armi da pesca.

Il loro uso è, però, regolamentato da leggi specifiche.

 

Chi produce fucili ( le ditte serie ) esegue seri progetti e test di collaudo per verificarne la sicurezza. Tali test sono eseguiti dalle stesse ditte e non da enti di certificazioni indipendenti. I test stessi non avvengono su tutti i fucili prodotti, ma a campione ( il che significa, ad esempio, che ogni 20 fucili ne viene preso uno e testato , gli altri 19 "fratelli" no ).

 

Gli incidenti causati da cattivo funzionamento dei "fucili" subacquei possono accadere ( e accadono) con qualsiasi tipo di fucile ( dal fucile di serie nuovo, all'artiginale modificato ). Ciò anche ( e soprattutto ) in relazione all'usura progressiva delle parti del "fucile".

 

Chi ha la sfortuna di subire un incidente ( non per propria colpa) vorrebbe essere tutelato rivalendosi verso chi ha creato il fucile. Ma verso chi ?

Dal produttore? Dall'artigiano ? Dall'appassionato ???

Siete certi che, ad esempio, se io domani mi taglio un dito con un ogiva spezzata potrò chiedere ( o meglio otterrò) il risarcimento a chi l'ha prodotta?

O se mi parte l'asta da sola e si ficca nella coscia del mio ipotetico compagno ( a scanso di equivoci pesco da solo), potrò rivalermi ( o meglio riuscirò a rivalermi) sulla ditta produttrice del meccanismo di scatto.

 

IO ho i miei dubbi.

 

E allora ?

 

 

Allora, penso non sia la strada giusta puntare il dito sui creatori di fucili in senso lato ( in cui includo anche tanti appassionati arbageppetti ), additandoli come potenziali fonti di pericolo per la pescasub.

 

Se si vuole colpire la pescasub le vie sono tante ( dallo pseudoambientalismo alla negazione della pescasub come attività sportiva).

 

Ma se si vuole colpire gli arbageppetti in quanto tali, indicandoli come PSEUDOCOSTRUTTORI di arbaleti pericolosi per l'immagine della pescasub ( anche di fronte al legislatore) allora le cose cambiano.

A causa di pochi speculatori, non può pagare tutta una categoria ( perchè che lo si voglia o no, ormai gli arbageppetti sono una realtà. Basta fare un giro in qualsiasi forum del mondo per vedere che esiste una florida sezione dedicata agli "homemade spearguns").

 

E' come se un arbageppetto rivendicasse l'abolizione della vendita di fucili commerciali poichè qulache esemplare ( come accade ) può risultare difettoso.

 

E allora bisogna tenere separate le due cose:

1. Gli arbageppetti/ artigiani

2. Gli speculatori

 

Gli speculatori vanno individuati e smascherati, additandoli pubblicamente come tali e mettendo sulla difensiva chi per inesperienza non ha le "armi" per tutelarsi nei confronti di imbroglioni.

 

I forum hanno questa potenzialità: divulgare informazioni utili ai più.

Cerchiamo di sfruttarla.

 

:bye:

Modificato da affertus
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E allora bisogna tenere separate le due cose:

1. Gli arbageppetti/ artigiani

2. Gli speculatori

 

Gli speculatori vanno individuati e smascherati, additandoli pubblicamente come tali e mettendo sulla difensiva chi per inesperienza non ha le "armi" per tutelarsi nei confronti di imbroglioni.

 

I forum hanno questa potenzialità: divulgare informazioni utili ai più.

Cerchiamo di sfruttarla.

 

:bye:

 

 

E qui riassumiamo tutto il post. Credo che siamo tutti d'accordo.. :clapping::bye:

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Ospite Mariano Satta

BENE eccomi nuovamente di passaggio:

 

La mia provocazione ha preso spunto dopo una chiaccherata fatta con un amico avvocato ed appassionato ARA che aveva una visione distorta del nostro sport:

Quindi laureati o non laureati

BISOGNA COMBATTERE (spiegando, dialogando, chiaccherando, informando etc. etc.) L'IGNORANZA DI CHI CI OSSERVA, CI CRITICA, CI COMBATTE...(un esempio tra tanti alcuni Diving autorizzati alle AMP)

 

1> la disciplina della pesca in apnea è alla portata di tutti.

(Tutti si possono affacciare alla disciplina liberamente).

 

2> l'ignoranza in materia pesca traspare da tutti i pori anche al'interno del nostro sport.

(Per averne una prova è sufficiente chiedere a tutti voi le differenze delle misure minime tra Sardegna e il resto delle regioni).

 

Con la mia provocazione Vi ho chiesto se i Fucili subacquei sono considerate armi e subito gli animi dei lettori sono stati scossi.

 

Bene, il mio amico avvocato ha tenuto parola per più tempo del mio e in sede di giudizio mi sarebbe venuto contro a spada tratta, Lui usava il termine "fucile subacqueo e caccia subacquea...non sapeva che la pesca in apnea fosse uno sport regolamentato e riconosciuto dal CONI.

 

ECCO A COSA E' SERVITA LA MIA PROVOCAZIONE CHE HA PRODOTTO IL CARTELLO NEL SITO DI A.M.:

Abbandonate il termine Fucile Subacqueo e Caccia Subacquea...sono termini che bisogna imparare a dimenticare.

A.M. come grande vetrina ha preso in esame questo thead e ha trovato spunto, (Giorgio e Leonardo grazie), di dare "corretta informazione" pubblicando nel sito il cartello visibile e disponibile a tutti".

OTTIMO

 

Adesso ci vorrebbe l'impegno da parte tutti i lettori di dare corretta informazione a chi della pesca ne ha una "errata visione".

LA PESCA IN APNEA E' UNO SPORT DOVE E' PRESENTE IL RISCHIO che i nostri arbalete vengano considerati ARMI da parte di chi, NON E' A CONOSCENZA di quanto Giorgio ha segnalato col cartello.

 

Strumenti atti ad offendere: non sono armi, ma strumenti (art. 4 L. 110/1975): i coltelli di qualsiasi genere e dimensione (vedi sopra per quelli a scatto), gli archi, le balestre, i fucili da pesca subacquea, accette, forbici, punteruoli, attrezzi sportivi delle arti marziali ecc. Vale a dire ogni strumento che può ferire, ma che è destinato ad altro scopo come strumento sportivo o di lavoro.

Questi strumenti sono liberamente acquistabili e trasportabili; possono essere portati solo per giustificato motivo, cioè per essere usati per la loro destinazione primaria.

 

Mariano Satta

 

Notate Bene:

Mariano Satta è un pescatore che tenta di farvi aprire gli occhi con tanti pregi ma mille difetti

Al contrario

:Giorgio in materia "LEGGI E NORMATIVE" ci sguazza dentro molto più del mio amico avvocato appassionato ARA col quale ho intavolato la discussione.

 

Entrambi hanno la stessa laurea.

Modificato da Stefano Bertini
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in merito alla legislazione vorrei far riflettere su quanto previsto dalla legge sopra e alle differenze fra 'porto' (ad es:arma non in custodia e carica) e 'trasporto' (ad es arma scarica,smontata,con munizioni separate,ecc) previsto,anche per gli strumenti atti ad offendere,per giustificato motivo e fino al luogo in cui tali strumenti devono essere utilizzati...

 

posso forse tenere l'arbalete\fucile subacqueo\oleopneumatico carico sul sedile della macchina anche se sto andando a pesca?? :nono:

 

direi che l'attenzione al lessico e alle parole risolverebbero tanti problemi,evitando confusioni

 

a presto

Simone

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in merito alla legislazione vorrei far riflettere su quanto previsto dalla legge sopra e alle differenze fra 'porto' (ad es:arma non in custodia e carica) e 'trasporto' (ad es arma scarica,smontata,con munizioni separate,ecc) previsto,anche per gli strumenti atti ad offendere,per giustificato motivo e fino al luogo in cui tali strumenti devono essere utilizzati...

 

posso forse tenere l'arbalete\fucile subacqueo\oleopneumatico carico sul sedile della macchina anche se sto andando a pesca??  :nono:

 

direi che l'attenzione al lessico e alle parole risolverebbero tanti problemi,evitando confusioni

 

a presto

Simone

 

 

Questo è vero ma considera che nel caso specifico c'è anche una norma precisa che vieta di tenere carico il fucile da sub fuori dall'acqua.

 

Resta comunque vero che per evitare discussioni è bene non tenere il fucile da sub in macchina quando non si va a pesca

 

Ciao

Modificato da Uccio
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Uccio dice bene, in passato ho più volte spiegato che potete serenamente trasportare il fucile con il borsone mentre andate a pesca ma che potreste avere problemi se lo trasportate mentre andate a fare la spesa o in settimana bianca. Idem per il coltello da sub.

 

Giorgio

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Ospite Mariano Satta
Uccio dice bene, in passato ho più volte spiegato che potete serenamente trasportare il fucile con il borsone mentre andate a pesca ma che potreste avere problemi se lo trasportate mentre andate a fare la spesa o in settimana bianca. Idem per il coltello da sub.

 

Giorgio

 

I PUNTI DI RIFERIMENTO E L'ATTENDIBILITA' DELLE FONTI:

 

 

Nei vari forum TUTTI hanno libertà di parola...

 

...esattamente come TUTTI sono liberi di cimentarsi nel fai da Te...

 

ma

 

in materia LEGGI E NORMATIVE vale di più una sola parola di Giorgio Volpe che un monologo scritto da altri assidui frequentatori...(i cosidetti sig. nessuno che si nascondono , a volte, dietro i Nickname e scrivono "fiumi di parole" pur di apparire)

 

Il Dott. Volpe

Oltre che essere l'ideatore di A.M. è anche un "Dottore" con tanto di laurea e i suoi testi e pubblicazioni vengono "CERTIFICATI" da Pesca in Apnea che è una delle nostre due riviste specializzate in materia pesca e apnea.

(Ricordo perfettamente quando veniva deriso dalla M.L come ricordo gli attacchi che ha subito tanto qua in A.M. quanto nei vari forum di pesca e liste varie...oggi gli fanno "tanto di cappello".)

Un fucile, senza giri di parole, è un oggetto potenzialmente pericoloso sopratutto se manca di certificazione e garanzie relative alla sicurezza.

 

I pseudocostruttori da garage costruiscono armi POTENZIALMENTE PERICOLOSE sopratutto se "COSTRUITE per arraffare soldi" SFRUTTANDO L'INGENUITA' DI CHI E' INESPERTO.

 

Chi è esperto e ha dimestichezza con arbalete e oleopneumatici NON HA BISOGNO DI CONSIGLI...

 

I Giovani che si affacciano al nostro sport hanno TUTTO IL DIRITTO DI ESSERE TUTELATI dagli addetti ai lavori e da chi ha maturato le esperienze necessarie.

 

SU QUESTO PUNTO sono irremovibile, le chiacchere e tutto il resto non mi interessa.

 

 

Non fatevi incantare da chi parla di Leggi, Normative, Parchi e AMP e poi ne sa meno di Voi...quando avete bisogno cercate sempre le "fonti attendibili", l'esempio di attendibilità del Dott. Giorgio Volpe in materia leggi è alla vostra portata di mano...è una fonte "certificata" esattamente come nel settore "fucili subacquei" trovate la certificazione e garanzie dei costruttori sia industriali che artigiani.

 

VOLETE ACQUISTARE UN FUCILE IN LEGNO ???

 

Totem è certificato, Giman è certificato, Omer è certificato, Effesub è certificato, Dapiran è certificato, Riffe è certificato, Merou è certificato e così via...

Anche i rivenditori "seri" e "specializzati" sono un affidabile punto di riferimento dove chiedere consigli, consultazioni etc.

 

Un qualunque arba costruito Nei sottoscala e venduto tramite EBAY, Mail private è di base un fucile subacqueo senza garanzie alcune. Nessuno ne ha mai verificato la BONTA', L'AFFIDABILITA'...se non il realizzatore (a volte molto incompetente)che molte volte si cela dietro un Nick o pubblicizza le sue realizzazioni "sfruttando le foto di altri fucili".

 

ATTENTI ALLE FREGATURE, sono dietro tutti gli angoli e sopratutto ATTENTI AI MARPIONI chee nel web ormai, come numeri, superano abbondantemente le dita delle mani.

 

 

Mariano Satta

Modificato da Mariano Satta
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