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Interviste ai protagonisti di Marsala – II° parte

 

Sandro Mancia con il carniere della seconda giornata – Foto: Salvo Rubera

Sandro Mancia – ASL Jea Club – Team Sporasub – IV° classificato

I° giornata – Una giornata brutta e sfortunata. Sono partito su una zona dove c’era Riolo in compagnia di almeno altri 15 concorrenti. Tra una selva di pinne, palloni, cime e gommoni mi sono immerso per cercare di fiocinare il primo pesce, ma l’acqua sporca ed il trambusto non ha certo facilitato le cose. In più, per rendervi più facile l’idea dell’affollamento del luogo, almeno 3 volte mi è sfilato un gommone sulla testa, e in una risalita sono andato a sbattere con la testa contro una chiglia, rischiando seriamente di farmi male.
Così, dopo un po’ ero preoccupato ed ancora col primo colpo in canna. Successivamente ho trovato un catino interessante in 20 metri di fondo, e lì sono riuscito a prendere una corvina, proprio mentre poco più in là De Silvestri arpionava un tordo. Poi Nicola ha preso un bel sarago, ma a quel punto il pesce è sparito. Ho abbandonato il viper 75 e la tahitiana e ho preso il viper 55 con la k4 e mi sono messo a fare “buco buco” nelle poche rocce dei dintorni, fino a fiocinare un sarago al limite del peso. Con due pesci avrei potuto piazzarmi tra i primi, ed invece la sfortuna ha messo lo zampino su quest’ultima cattura, che sulla bilancia è risultata di 396 grammi, quattro in meno del limite mimino. Che dire, vediamo domani… io la vedo dura, anche se forse in quel campo gara c’è un po’ più roccia. Incrociamo le dita.

II° giornata – Ad inizio competizione sono partito verso il limite nord del campo gara, a circa 3 miglia dalla costa, con l’intenzione di visitare una zona in circa 18/20 metri d’acqua dove ero certo di poter razzolare qualcosa, ma ho dovuto dividere il posto con almeno altri 15 atleti.
Il poco pesce presente e scomparso, ed ho fatto appena in tempo a vedere Ramacciotti prendere un sarago prima di decidere di spostarmi dalla bolgia di almeno 50, 60 metri. Questo primo spostamento mi ha consentito, dopo 3 o 4 tuffi, la cattura di un bel sarago in un difficile buco, un pesce che avevo sempre visto nei 3 giorni di preparazione.
Successivamente, ho cominciato a scorrere il fondo pescando con planate e rapide ricerche in tana fino ad arrivare in una bella zonetta con catini di 1-2 metri di profondità con cigli spaccati. Il torbido sul fondo dei catini e la corrente più alta mi hanno fatto pensare che probabilmente il pesce se ne stava intanato nelle fessure ad ossigenarsi. La conferma l’ho avuta con l’immediata cattura di un sarago in una tana, così ho iniziato la metodica ricerca in questi spacchetti in alto, e dopo poco ho trovato in fondo ad un buco una cernia di 8 kg. La cernia non mi interessava, ma dietro, al riparo nel buio, c’era un altro pesce scuro. Non riuscivo a capire se si trattasse di un tordone o di una mostella, così ho sparato. Con stupore, mi sono accorto d’avere arpionato un bel dentice di quasi 2 chilogrammi. Sempre nel solito spacco ho preso anche un bel sarago, così, tutto rinfrancato da queste catture, ho continuato la mia azione con rinnovato vigore. Un poco più in là, l’impegno è stato ripagato da un altro sarago ed un tordo al limite.
Poi la gara è terminata, ed io ho recuperato parecchie posizioni fino al 4° posto finale, che mi soddisfa veramente. Noi siciliani siamo stati marcatissimi tutte e due le giornate, e questo ci ha costretto a mantenere altissima l’attenzione e, soprattutto, la calma. Se si pensa che anche oggi più volte mi sono visto fiocine davanti alla faccia e gommoni in movimento sulla testa. Ci si affacciava in un buco e dall’altra parte c’era un fucile se non due. Tornavi in superficie e dovevi guardarti la testa, ed una volta emerso dovevi sbrogliare la sagola del pallone che si era annodata con altri due o tre. Cmq alla fine è andato tutto bene.
Ho pescato con attrezzature Sporasub, maschera Samurai ed un arbalete Viper da 70 con tahitiana da 6mm e elastici da 16mm. Un saluto a tutta Apnea Magazine.


Maurizio Ramacciotti con il carniere della seconda giornata – Foto: Salvo Rubera

Maurizio Ramacciotti – CICA Sub Garibaldi – Rofos/C4 – V° classificato

I° giornata – La mia gara l’ho impostata su un ciglio basso ai confini con la posidonia, tra i 15 ed i 18 metri di fondo. In preparazione avevo scorto un paio di tordi, ed ero convinto che la zona potesse essere interessante. Ho pescato a scorrere lungo questo tratto di fondale per 3/400 metri, riuscendo a catturare 4 pesci validi con l’arbalete C4 da 75 cm. Più tardi, sempre nei pressi della zonetta, sono riuscito ad arpionare un altro bel sarago con un’agguato veramente ben fatto. Il pesce era davvero poco, ed insieme all’acqua fredda e torbida e all’ onda lunga ha messo a dura prova questa prima frazione. Comunque, per me un 3° posto è un’ottimo piazzamento.

II° giornata – Oggi non avevo alcun segnale o zona interessante su cui impostare la gara, quindi ho deciso di seguire Riolo sperando che mi portasse in qualche posto buono. Le mie aspettative sono rimaste deluse: mi sono trovato a fare tuffi su un fondale di 20 metri circa, con acqua torbida e visibilità ridotta a tre metri, posidonia, sassotti e niente pesce.
La partenza è stata bruciante, con una cattura dopo un paio di tuffi, un bel sarago nascosto nel buio della sua tana e prontamente bloccato con la fiocina. A quel punto il tempo è cominciato a passare infruttuosamente, con il mio carniere invariato. Ho catturato anche 2 tordi, ma erano sottopeso, ed alla quarta ora mi sono ritrovato sull’alga senza possibilità di trovare un sasso.
Non pensavo di vincere, ma di far meglio in questa giornata ci contavo. In più, dopo la prima prova io, Fauci e Nicola eravamo proprio vicini, e quindi col senno di poi 3/4 pesci mi avrebbero consentito il successo. Insomma, è andata male oggi, ma resto con un buon 5° posto. Una cosa: riporterei il Campionato a 3 giornate che garantirebbero alla sfortuna (o viceversa) di incidere di meno. Per quanto riguarda l’attrezzatura, ho pescato con muta da 7mm Rofos, Arbalete monoscocca C4 e pinne in carbonio. Un’abbraccio agli amici e fan di AM.


Luca Limongi con il carniere della seconda giornata – Foto: Salvo Rubera

Luca Limongi – Eridania Sub – Top Sub- VI° classificato

I° giornata – Avevo preparato poco questo campo gara, quindi non avevo scartato a priori la possibilità di seguire i siciliani. Al via ho visto che il gruppo appresso a Riolo e gli altri era veramente esagerato, e allora sono rimasto ad osservare. Ho visto Ramacciotti solo soletto in una zona, ed ho deciso di buttarmi nei pressi… non su Maurizio per non disturbarlo, ma staccato di un centinaio di metri.
Purtroppo non è stata una buona idea, in quanto sono rimasto per 4 ore nell’alga, e le poche tane che ho incontrato le ho visitate solo nell’ultima mezz’ora. In un bello spacco, a dieci minuti dalla fine, ho catturato un bel sarago col Tempest 50 e la fiocina ed all’ultimo tuffo ho visto un bel branco di salpe ma imprendibili. Tutto qui e 17° posto parziale. Pochissimo pesce, come confermano i carnieri.

II° giornata – Oggi avevo una bella zona per l’aspetto a mezzo miglio da terra, su un fondale piatto di posidonia in 8 metri di fondo. In preparazione avevo visto orate e spigole anche di mole, sui 3 chilogrammi. Ho deciso di buttarmi lì e pescare all’aspetto per quattro ore, e nei dintorni si sono buttati pure Corrao e Ferrante. Durante la prima ora una corrente da sud non m’ha fatto vedere nemmeno un pesce, poi è girata e dopo poco ho arpionato una bella spigola. Successivamente ho commesso un paio d’errori decisivi, un po’ per l’emozione, un po’ per indecisione. Difatti ho sbagliato in rapida successione un cefalo e due spigole. Una, di almeno 3kg, addirittura non l’ho sparata a 2 m dal fucile perché di muso. Mah. A tal punto l’ho vista male, ed allora sono salito in barca per rilassarmi per una decina di minuti. Appena tornato in acqua ne ho fulminata un’altra bella e a 4 minuti dalla fine ho preso la più grossa di quasi 2kg. Insomma, tutto sommato, una bella gara che m’ha permesso di risalire diverse posizioni e piazzarmi al sesto posto finale. Ho pescato con mute Top Sub e il resto dell’attrezzatura Omer. Il fucile era il nuovo T20 da 75cm con asta da 6,5mm.

Sommario servizi sul Campionato Assoluto 2004:

Cronaca: prima giornata
Cronaca: seconda giornata
Interviste: Bellani, Fauci, Riolo
Interviste: Mancia, Ramacciotti, Limongi
Interviste: Micalizzi, Paggini, Trambusti
Interviste: Calcagno, Concetto, Volpe
Interviste: Petrollini, Gallinucci, Delbene, Colangeli

E’ disponibile la Galleria Fotografica a cura di Salvo Rubera e Domenico La Rosa

CLASSIFICA COMPLETA – formato pdf: clicca qui

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