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Arbanautics: la nuova specie


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Bravo igor, secondo me hai centrato il discorso,...resta da capire quanta tolleranza ci debba essere tra diametro interno del tubo e diametro dell'elastico per far si che l'elastico non faccia troppo attrito sulle pareti interne del tubo in fase di sparo,... anche perchè quando l'elastico si contrae non lo fa in maniera lineare soprattutto nella fase finale della contrazione;... inizialmente ritenevo che la tolleranza tra diametro elastico e diametro interno tubo dovesse essere parecchia, ma considerando che un elastico contratto riduce il suo diametro tanto è maggiore il fattore di allungamento, si potrebbe scendere con l'elastico a riposo (ma è da verificare) ad una differenza di 3 mm che significano 1,5 mm di spazio vuoto su tutta la circonferenza. Tra l'altro se gli diamo una pretensionatura potremmo minimizzare al minimo il problema dell'elastico che si corruga nella fase finale della contrazione.

Per quanto riguarda il discorso del vuoto o non vuoto, l'importante è che l'elastico si contragga in assenza di acqua, quindi l'obbiettivo è assicurare la tenuta stagna tramite adeguati o-ring e guarnizioni a tazza. Ovviamente se chiuderemo il sistema tubo/elastico e lo renderemo stagno in condizioni atmosferiche normali, avremo un determinato valore di vuoto quando lo andremo a caricare. Se invece chiuderemo il sistema creando la tenuta stagna e successivamente gli applichiamo il vuoto cioè creiamo un determinato valore di vuoto tramite una pompa di svuotamento e un'opportuna valvola di ritegno,.. allora il valore di vuoto iniziale sommandosi al vuoto forzato che verrà creato durante il caricamento degli elastici, diventerà una forza vantaggiosa che si sommerà a quella di contrazione degli elastici durante lo sparo.

Altra cosa è verificare se la velocità d'ingresso dell'acqua all'interno del tubo ad una determinata profondità e quindi pressione, è inferiore o no a quella di contrazione degli elastici,.. ovviamente questo dipenderà dal diametro interno del tubo e dalla pressione esterna dell'acqua.

Direi che i tubi dovrebbero essere due, posti ai lati di un fusto centrale, quindi il problema del meccanismo di sgancio non si pone.

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Seby il sistema che ho in mente e disegnato io (su alcuni fogli) è diverso da quello idealizzato da stefano.... lo stantuffo non è forato , il tubo è perfettamente stagno , lungo quanto la metà dell elastico stirato al 300% , e viene fiondato assieme all elstico... l inghippo funzionale che mi trovo d avanti è quello di fermare il tubo senza fare danni ne alla testata ne al tubo stesso e questo è un problema risolvibile !

 

se non ho capito male vorresti farlo lavorare al contrario,con l'elastico fuori......

secondo me cosi' facendo ci ritroveremmo un tiro moscissimo,ma potrei sbagliarmi

 

si ma solo per due terzi della lunqhezza dell elastico (stirato). almeno che usare delle forcelle e dei paraoli e aumentare di molto i costi.....

personalmente non per offendere stefano che ha tutta la mia stima per tutto cio che ha ideato e costruito....ma al momento non sono interessato al fenomeno della decontrazione di un elastico in aria ..... non mi lamento per niente di quello che fanno gia in acqua.... sto focalizzando la mia attenzione sul concetto di vuoto .... cioe 240 NW in piu per elastico non penso siano malvagi....mi sono gia convinto di comprare l occorrente appena possibile!!

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Fabry per risponderti

 

Per non sbagliare ho preso in considerazione tutte le lunghezze del Gold fusion dell altro post (a proposito ti ringrazio per la dritta sul ferramenta...ho cmq rimediato ;) )

 

posto un tubo di lunghezza 1,5 volte la lunghezza dell elastico (DA STIRARE AL 300%) e il pistone situato a 1/3 della lunghezza Del tubo (vicino l ogiva per intenderci.... caricandolo si avrebbe la corsa massima del pistone al limite dell imboccatura del tubo. con queste proporzioni pero avremmo un problema di masse alterne in movimento... per questo sarei curioso di sapere cosa succederebbe al tiro di un fusion se il frazionamento degli elastici fosse 50 e 50

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X RISPONDERTI:

 

l elastico stirato sta per due terzi fuori dal tubo e il restante 1/3 dentro funge da stantuffo !

la parte sigillata del tubo sta "vicino" l ogiva e viene lanciatoin direzione della testataa... che c è di difficile da capire ? avevo tirato due linee e messo due nomi...non poi pretendere quote e cartellini di lavorazione ! :D

 

Secondo i miei calcoli che non dovrebbero essere errati, considerando un tubo di diametro 20mm aspirando 3 volte il volume iniziale (DI UN GAS PERFETTO) abbiamo gia una forza di 240nw ( tutto questo considerando nel peggiore delle ipotesi nessun aumento di temperatura , o meglio un dissipamento di tutta l energia termica prodotta) considera che il lavoro richiesto alla "pompa" è elevatissimo ...

e anche volendo non puo essere sfruttato per tutta la lunghezza del fusto... perche nemmeno 3 persone riusciremmo a tirare quel volume d aria !

Modificato da colapesce
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cmq dato il poco successo che ho riscontrato penso proprio di studiarmela per conto mio ... magari entro l anno salta fuori qualcosa d interessante, magari sto combattendo coi mulini a vento e faccio un buco nell acqua (non come vorrei :( ahahah) !

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alla fine dei conti,non so quanto guadagno effettivo dia il sistema ,secondo me tutto ciò che guadagna l'elastico contraendosi in aria,lo perde dovendo trainare il pistone e l'acqua al seguito...a meno che stefano non ci riveli qualcosa che non immaginiamo...

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Scusami Colapesce,... continuo a non capire il tuo tipo di meccanismo d'azione,... in ogni caso da quanto scrivi, leggo che non hai interesse alla contrazione dell'elastico in assenza di acqua che è il punto su cui l'idea di Stefano si fonda ed è il motivo per il quale è stata aperta questa discussione; anni fa Stefano ha pubblicato sul suo sito i test di comparazione delle velocità di contrazione di un elastico in aria e in acqua, forse dovresti andarli a vedere. Per quanto riguarda la tua curiosità su cosa accadrebbe a un sistema fusion se l'elastico fosse ripartito in parti uguali sotto e sopra i l fusto (50 e 50 come hai scritto tu),..... la risposta è che vanificheresti la riduzione di rinculo data da un sistema di masse (asta/elastico) calibrate con quello scopo, e quindi una conseguente perdita di precisione. Fermo restando che il forum è libero, credo sia opportuno, lasciare a questa discussione gli sviluppi e gli studi per cui questa discussione è stata aperta, e cioè la contrazione degli elastici in assenza di acqua. Ti invito pertanto, dato che la tua idea si discosta da questo dato, ad aprire una discussione apposita per non mischiare le due cose,............. in attesa di leggerti altrove :thumbup:

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Scusami Colapesce,... continuo a non capire il tuo tipo di meccanismo d'azione,... in ogni caso da quanto scrivi, leggo che non hai interesse alla contrazione dell'elastico in assenza di acqua che è il punto su cui l'idea di Stefano si fonda ed è il motivo per il quale è stata aperta questa discussione; anni fa Stefano ha pubblicato sul suo sito i test di comparazione delle velocità di contrazione di un elastico in aria e in acqua, forse dovresti andarli a vedere. Per quanto riguarda la tua curiosità su cosa accadrebbe a un sistema fusion se l'elastico fosse ripartito in parti uguali sotto e sopra i l fusto (50 e 50 come hai scritto tu),..... la risposta è che vanificheresti la riduzione di rinculo data da un sistema di masse (asta/elastico) calibrate con quello scopo, e quindi una conseguente perdita di precisione. Fermo restando che il forum è libero, credo sia opportuno, lasciare a questa discussione gli sviluppi e gli studi per cui questa discussione è stata aperta, e cioè la contrazione degli elastici in assenza di acqua. Ti invito pertanto, dato che la tua idea si discosta da questo dato, ad aprire una discussione apposita per non mischiare le due cose,............. in attesa di leggerti altrove :thumbup:

 

detto poi che un.fusion 50/50 sarebbe come avete un tradizionale da 100 con elastici stirati al 150%

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Io penso che cercare di fare il vuoto nel fusto potrebbe rivelarsi un bel problema: certo potenza in più, ma ricordiamoci che poi bisogna caricarlo.

Sarebbe come voler caricare un triplo elastico caricando tutti gli elastici insieme. Lo svantaggio di questo sistema è che bisogna caricare tutto in una volta sola, non prima un elastico, poi l'altro, ecc.

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Fabry...ho gia dato un okkiata ai test d stefano e li tr molto interessanti. mi sono focalizzato sul vuoto perche creare la condizione stagna in quel modo e imlossibile... Il saholino si brucerebbe e l accoppiamento avrebbe cmq delle perdite (decomprimere nn é lavoro da poco, e persino un semplice sisyema pistone stantuffo avrebbe delle infiltrazioni, fi guriamoci col dynema che fa da tapo) .

Quindi ho trovaro un compromesso fra la pompa e l elastico ,lasciamdolo per il 66% a deconyrarsi in acqua,avrei iniziato a studiare attentamente i test d stefano ina volta aver bilanciato il sistema stantuffo. .a questo puntocmq vi lascio alla vostra "sfida"Grazie x la dritta sul fusion.

Modificato da colapesce
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per quanto riguarda il vuoto, l'ho scritto sopra possiamo decidere la quantità di vuoto che vogliamo; è solo una questione di fare un pò i conti con i dati alla mano, considerando il volume residuo tra il tubo e l'elastico. Troppa forza per caricarlo? è solo questione di meccanismi; io tempo fa ho costruito un verricello a manovella che si applica sul calcio e si rimuove dopo aver trazionato,... ma Stefano in un suo fucile ha fatto di meglio, integrando il verricello nel fusto stesso.

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per quanto riguarda il vuoto, l'ho scritto sopra possiamo decidere la quantità di vuoto che vogliamo; è solo una questione di fare un pò i conti con i dati alla mano, considerando il volume residuo tra il tubo e l'elastico. Troppa forza per caricarlo? è solo questione di meccanismi; io tempo fa ho costruito un verricello a manovella che si applica sul calcio e si rimuove dopo aver trazionato,... ma Stefano in un suo fucile ha fatto di meglio, integrando il verricello nel fusto stesso.

 

Ne avevo sentito parlare e visto delle immagini, ma penso che se si cerca un fucile versatile anche la comodità di caricamento non debba essere tralasciata.

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allora,...se vuoi suddividere la forza di caricamento in più sforzi minori, per adesso non mi viene nulla in mente,... se invece vuoi un caricamento frazionato nel senso di suddividere la trazione per il caricamento in più atti separati lasciando la presa per permetterti di riposizionare di volta in volta il calcio in posizione favorevole, il modo c'è,.. appena ho tempo faccio uno schizzo

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