> Fin dove spingono gli elastici ? - Pagina 5 - Forum Attrezzature - AM FORUMS Vai al contenuto

Fin dove spingono gli elastici ?


Messaggi raccomandati

........ essendoci una decelerazione a fine contrazione e considerando il fatto che la velocità rilevata è quella dell'asta e non dell'elastico ciò vuol dire solo che l'asta sta decelerando a fine contrazione, ma a questo punto su questo tiro sappiamo solo che l'asta sta decelerando senza poter sapere se l'elastico la sta accompagnando.

 

Come senza poter sapere ..... Fabry ??? se la V costante a fine grafico significa che "l'elastico spinge l'asta fino a fine corsa", una caduta di V a fine grafico non potrà significare altro che archetto e asta si sono separati prima, manifestando quindi uno sbilanciamento energetico a mio avviso imputabile solo al settaggio.

 

Una cosa che invece non mi è chiara è questa:

 

Stai tranquillo che se l'elastico si sgancia prima della completa contrazione, a meno che non stiamo parlando degli ultimissimi cm, andrà sicuramente più veloce dell'asta!

:bye:

 

ovvio che l'elastico ha l'energia necessaria per muovere l'asta ma una volta che l'ha mossa e che quindi le 2 velocità avranno una sinergia ... non vedo come in caso di distacco, e soprattutto in presenza di due così diversi coefficienti di attrito, lo spingente possa acquisire più velocità dello spinto,

O meglio questo si verificherebbe in un processo dinamico lento come quello dell'uomo che spinge da dietro una vettura ... è ovvio che se all'improvviso sottrai la vettura, lo spingente supererà lo spinto, ma in processi quasi esplosivi come quello in oggetto dove il trasferimento di energia è istantaneo, anche alla luce delle brevità del tratto da percorre, non lo vedo.

Certamente mi sfugge qualcosa .

Modificato da Andrea Zani
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
  • Risposte 237
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Immagini Pubblicate

........ essendoci una decelerazione a fine contrazione e considerando il fatto che la velocità rilevata è quella dell'asta e non dell'elastico ciò vuol dire solo che l'asta sta decelerando a fine contrazione, ma a questo punto su questo tiro sappiamo solo che l'asta sta decelerando senza poter sapere se l'elastico la sta accompagnando.

 

Come senza poter sapere ..... Fabry ??? se la V costante a fine grafico significa che "l'elastico spinge l'asta fino a fine corsa", una caduta di V a fine grafico non potrà significare altro che archetto e asta si sono separati prima, manifestando quindi uno sbilanciamento energetico a mio avviso imputabile solo al settaggio.

 

Una cosa che invece non mi è chiara è questa:

 

Stai tranquillo che se l'elastico si sgancia prima della completa contrazione, a meno che non stiamo parlando degli ultimissimi cm, andrà sicuramente più veloce dell'asta!

:bye:

 

ovvio che l'elastico ha l'energia necessaria per muovere l'asta ma una volta che l'ha mossa e che quindi le 2 velocità avranno una sinergia ... non vedo come in caso di distacco, e soprattutto in presenza di due così diversi coefficienti di attrito, lo spingente possa acquisire più velocità dello spinto,

O meglio questo si verificherebbe in un processo dinamico lento come quello dell'uomo che spinge da dietro una vettura ... è ovvio che se all'improvviso sottrai la vettura, lo spingente supererà lo spinto, ma in processi quasi esplosivi come quello in oggetto dove il trasferimento di energia è istantaneo, anche alla luce delle brevità del tratto da percorre, non lo vedo.

Certamente mi sfugge qualcosa .

Come senza poter sapere ..... Fabry ??? se la V costante a fine grafico significa che "l'elastico spinge l'asta fino a fine corsa", una caduta di V a fine grafico non potrà significare altro che archetto e asta si sono separati prima, manifestando quindi uno sbilanciamento energetico a mio avviso imputabile solo al settaggio.

Scusami, su questo mi ero espresso male. Sono pienamente d'accordo con te.

------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Una cosa che invece non mi è chiara è questa:

 

Stai tranquillo che se l'elastico si sgancia prima della completa contrazione, a meno che non stiamo parlando degli ultimissimi cm, andrà sicuramente più veloce dell'asta!

A riguardo credo che Mario B. voglia dire che in caso di distacco accidentale, e nel caso che tale distacco non sia avvenuto negli ultimissimi centimetri, l'elastico avrà ancora energia residua sufficiente a superare la velocità dell'asta. Ci sta!

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Una cosa che invece non mi è chiara è questa:

 

Stai tranquillo che se l'elastico si sgancia prima della completa contrazione, a meno che non stiamo parlando degli ultimissimi cm, andrà sicuramente più veloce dell'asta!

A riguardo credo che Mario B. voglia dire che in caso di distacco accidentale, e nel caso che tale distacco non sia avvenuto negli ultimissimi centimetri, l'elastico avrà ancora energia residua sufficiente a superare la velocità dell'asta. Ci sta!

 

Si Fabry anch'io l'ho capita così ! è che mi pare inverosimile che un'asta che è stata spinta diciamo per l'85% del suo tragitto dall'elastico e che quindi avrà acquisito una V. terminale prossima al massimo .... possa essere superata dall'elastico che al contrario si assorbito per lo stesso 85% il freno idrodinanico della massa dell'asta; oltre ai differenti coeff. idrodinamici propri. Ovvio che poi la scienza è la scienza, io sono solo un cane da tartufo :lol:

 

E poi come ricordava Oreste:"Non è da trascurare il fatto che la gomma si contrae conica e quindi che l'onda di contrazione parte dal settore più veloce (quello con l'archetto)verso quello meno veloce (quello vincolato in testata).

Per cui la forza residua della gomma è in testata che è a velocità sempre più prossime allo zero...."

Modificato da Andrea Zani
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Esatto Andrea,

esatto!

Credo che il problema rinculo non lo abbiamo considerato a pieno...

Andrebbero fatti i grafici delle varie contrazioni con il il calcio del fucile bloccato....

Sono quasi sicuro che cambia tutto!

 

 

Oreste

ah, bhè Oreste, su questo sono d'accordo,.. col fucile vincolato anche io credo che le cose cambierebbero, d'altronde se ho ben capito i grafici di Stefano sono stati effettuati immergendo il fucile in una vasca e tenuto esternamente col braccio (Stefano, erano così?).

Col fucile bloccato ed impedito nel retrocorsa, le spinte di rinculo non potendo aver luogo, si tradurrebbero tutte in spinte attive ed i risultati cambiano.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------

Una cosa che invece non mi è chiara è questa:

 

Stai tranquillo che se l'elastico si sgancia prima della completa contrazione, a meno che non stiamo parlando degli ultimissimi cm, andrà sicuramente più veloce dell'asta!

A riguardo credo che Mario B. voglia dire che in caso di distacco accidentale, e nel caso che tale distacco non sia avvenuto negli ultimissimi centimetri, l'elastico avrà ancora energia residua sufficiente a superare la velocità dell'asta. Ci sta!

 

Si Fabry anch'io l'ho capita così ! è che mi pare inverosimile che un'asta che è stata spinta diciamo per l'85% del suo tragitto dall'elastico e che quindi avrà acquisito una V. terminale prossima al massimo .... possa essere superata dall'elastico che al contrario si assorbito per lo stesso 85% il freno idrodinanico della massa dell'asta; oltre ai differenti coeff. idrodinamici propri. Ovvio che poi la scienza è la scienza, io sono solo un cane da tartufo :lol:

 

L'asta e l'elastico, nel punto x hanno raggiunto la velocità Vmax e si separano. Il punto x cade prima della completa contrazione, es. l'85% che, Andrea, riporti. L'asta non è più sottoposta ad alcuna forza propulsiva, ma solo a quella resistente per cui la sua velocità può essere solo eguale o inferiore a Vmax. L'archetto, invece, è ancora sottoposto alla forza propulsiva dell'elastico. Forza vuole dire accelerazione... e la massa accelerata dalla forza elastica è diminuita di più di 300 g (resta solo quella dell'archetto e degli elastici)... quindi gli archetti vengono accelerati ulteriormente (poco o molto che sia), ma non necessariamente con una freccia di velocità parallela a quella dell'asta. Il che significa che non necessariamente l'archetto si troverà più avanti della tacca da cui si è sganciato (se si è sganciato è perché prende una direzione differente).

 

Andrea, l'esempio che riportavi del tizio che spinge la vettura, è perfetto.

Modificato da MarioB
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Andrea, l'esempio che riportavi del tizio che spinge la vettura, è perfetto.

 

l'ho dovuto fare questa mattina con la macchina di una signorina che era rimasta in panne quindi ... ce l'avevo fresco (il caso) anzi, ho dovuto prestare attenzione a dosare la potenza installata per paura di sparare la vettura nel cosmo :D:D:D

"senza controllo .. la potenza è NULLA "

 

comunque adesso ho capito cosa intendevi.

Modificato da Andrea Zani
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Stai tranquillo che se l'elastico si sgancia prima della completa contrazione, a meno che non stiamo parlando degli ultimissimi cm, andrà sicuramente più veloce dell'asta!

 

:bye:

 

 

Ok !!! Ci siamo ... e questo è un pò il nocciolo della questione: il fenomeno a cui facevo riferimento.

Ossia il distacco di un elastico che non riesce più a superare nemmeno l'asta per "esaurimento energetico" !!

 

Sarebbe interessante sapere orientativamente quanti sono questi cm terminali.

Forse, per alcune configurazioni, non sono proprio "pochini" e potrebbero rientrare in quell'ordine di grandezza che diceva Oreste ( magari non dieci cm, ma 5-8 cm sì).

 

A mio avviso non è una questione di lana caprina o di andare a cercare il pelo nell'uovo: è un modo per capire i limiti dell'elastomero stesso qualora non settato al meglio ed anche, quando settato al meglio, capire i limiti dell'elastomero rispetto al fucile su cui è installato ( e qui torniamo alle differenze tra arba classici, roller e roller derivati) !!!

 

Comunque almeno una posizione condivisa ( o meglio condivisibile ) alla domanda iniziale penso ci sia:

 

Fin dove spingono gli elastici?

 

Risposta: gli elastici possono spingere fino a fine corsa, ma è plausibile pensare che per vari fattori ( diversi dal distacco accidentale dell'ogiva) la loro spinta sull'asta si possa esaurire qualche cm prima della fine contrazione.

Quantificare tale fenomeno non è semplice, così come non è semplice conoscere in quali circostanze si verifica e che conseguenze può avere sull'efficacia di un tiro.

 

Tutti d'accordo ? :D

 

 

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ossia il distacco di un elastico che non riesce più a superare nemmeno l'asta per "esaurimento energetico" !!

 

Sarebbe interessante sapere orientativamente quanti sono questi cm terminali.

Forse, per alcune configurazioni, non sono proprio "pochini" e potrebbero rientrare in quell'ordine di grandezza che diceva Oreste ( magari non dieci cm, ma 5-8 cm sì).

 

A mio avviso non è una questione di lana caprina o di andare a cercare il pelo nell'uovo: è un modo per capire i limiti dell'elastomero stesso qualora non settato al meglio ed anche, quando settato al meglio, capire i limiti dell'elastomero rispetto al fucile su cui è installato ( e qui torniamo alle differenze tra arba classici, roller e roller derivati) !!!

 

Tutti d'accordo ? :D

 

No. Molto sinceramente no. L'esaurimento energetico, come lo chiami tu, avviene solo quando l'elastico si è totalmente contratto a meno del tension set (1-2 cm max). Il tension set è l'allungamento residuo cioè il fatto che l'elastico non torna subito esattamente della stessa dimensione che aveva a riposo. Il fatto che un elastico da 24 o 30 cm smetta di spingere negli ultimi 10-8 cm per "esaurimento energetico", per me, è pura arbamitologia. Io non sono stato capace di rilevare mai un fenomeno come questo (e qualche misura l'ho fatta) e non me lo spiego, per il momento, come possibile. Quando lo vedrò, se mai avverrà, rifletterò sulle cause.

 

Il fatto che sia una cosa rilevata dai "rolleristi" mi fa pensare che sia un fenomeno tipico del roller... forse per questo non l'ho mai registrato. Mi inquieta, tuttavia, l'insistenza con cui Stefano, da rollerista, tu tendi a sottolineare questo fenomeno come quasi ad intendere che sia tipico degli arbaletes classici.

 

Il solo esempio in cui chiaramente la spinta sull'asta si esaurisce prima della totale contrazione dell'elastico è quello del roller di Niko Brummer, ma l'ho sempre considerato come un difetto di configurazione di quel modello forse ancora poco maturo.

 

In effetti tornando alle curve che tu presenti, la blu, quella del roller puro presenta una leggera flessione dopo il punto di Vmax (poco significativa secondo me e contenuta nell'errore di misura/strumento), mentre quella rossa in cui al roller è abbinato un arbaelastichino da 14, la flessione non si vede...mah?! ;):P:lol:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Stefano scrive:

................................................

Risposta: gli elastici possono spingere fino a fine corsa, ma è plausibile pensare che per vari fattori ( diversi dal distacco accidentale dell'ogiva) la loro spinta sull'asta si possa esaurire qualche cm prima della fine contrazione.

Quantificare tale fenomeno non è semplice, così come non è semplice conoscere in quali circostanze si verifica e che conseguenze può avere sull'efficacia di un tiro.

 

Tutti d'accordo ?

 

A Stè, e questo era strachiaro fin da anni fa! :D

 

Una cosa: ma questo distacco accidentale, lo ritenete davvero usuale, frequente, .... normale?

Io stento proprio a figurarmelo. Cioè; posso immaginare, quasi senza sforzo, un archetto male agganciato che, per un caso più unico che raro non faccia prendere un colpo al suo utilizzatore sganciandosi in un momento qualunque ma, incredibilmente, si sganci solo poco dopo aver trainato per qualche decina di cm l'asta. Ammesso che tutto sia dimensionato, e quindi si comporti, in modo normale, se l'elastico si sgancia perchè mal agganciato è ovvio che supererà l'asta. Ma se l'elastico è agganciato bene non credo assolutamente che possa sganciarsi e poi superare in velocità ciò che si muove solo grazie al suo lavoro. "Sganciarsi e poi superare", in un normale arbanormal, vuol dire che l'elastico si è prima contratto ad accelerazione x, poi abbia rallentato con decelerazione y con y minore della decelerazione dell'asta in quel tratto, e poi riacceleri di sua magica sponte ad una velocità superiore a quella dell'asta.

 

Sul punto di sgancio resto dello stesso parere di prima: se l'elastico è sovradimensionato al sistema ("sistema" e non solo "asta" poiché il rinculo è giustamente componente importante del fenomeno in esame), l'asta raggiungerà il punto di Vmax prima del punto finale della contrazione delle gomme e sarà possibile (non inevitabile) lo sgancio dell'archetto. Se gli elastici saranno invece sottodimensionati accadrà l'esatto contrario e il grafico sarà una curva in continua crescita nella quale non si raggiungerà mai la V max "teorica".

Sul punto di sgancio esiste, penso, la possibilità che le gomme raggiungano il punto di V max abbastanza in anticipo sul punto di fine contrazione e che la loro idrodinamicità, la loro velocità terminale di contrazione e tutto quello che in questo momento potrrebbe sfuggirmi, determinino una forza residua insufficiente a fargli mantenere almeno l'inevitabile decelerazione dell'asta.

In poche parole, dopo il punto di sgancio è possibile che le gomme decelerino in maniera più accentuata dell'asta e che questo continui fino al punto di termine contrazione. Ma è anche possibile che le due decelerazioni coincidano abbastanza da far risultare non rilevabile la loro differenza; in questo caso credo sia possibile vedere un grafico in lieve discesa senza che ci sia un distacco tra le parti in causa.

 

 

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Rispondo prima a Mario.

 

Secondo me un pò di confusione sta nascendo da una terminologia un pò impropria ( mia per primo ).

Quando parlo di esaurimento energetico non intendo che l'elastico ha finito l'energia ( fenomeno che giustamente avviene a fine corsa e che coincide altresì coll'allungamento residuo dell'elastico.

Quando parlo di "esaurimento" energetico parlo dell'incapacità dell'elastico di erogare energia all'asta poichè questa ( su spinta dell'elastico ) ha raggiunto una certa velocità che l'energia residua dell'elastico non è più in grado si superare.

Forse mi sto ripetendo, ma era solo per chiarire un pò la mia ipotesi.

 

Ciò detto, se l'ipotesi suddetta non è valida, come spiegare anche le osservazioni di Oreste ed Itio ?

Come spiegare cioè il fatto che fermando la corsa degli elastici 10 cm prima, non vi sono grandi differenze di penetrazione e come spiegare un'ogiva che segue l'elastico ?

 

Una cosa è certa : i conti non tornano.

 

Riguardo alla relazione del fenomeno con il roller, le cose stanno invece in modo diametralmente opposto.

Con i miei roller non ho mai osservato tale fenomeno ( asta che perde velocità in modo sensibile prima della fine corsa). Con i classici , si !!!

 

Con i roller ho osservato invece il fenomeno del "muro" (in quel tiro rosso con elastico da 14 di IDDU) che potrebbe rientrare comunque nell'ipotesi che sostengo ... anche se la spiegazione è diversa.

Mi spiego.

 

Sul tiro blu di IDDU concordiamo pienamente: la flessione è troppo piccola e può essere legata all'errore di misura.

E' un classico tiro da roller in cui la velocità aumenta fino a fine corsa ( roller e non degli elastici che ne vorrebbero fare ancora di corsa: nel caso specifico sono bloccati se ricordo bene 23 cm prima della posizione di riposo)

 

Sul tiro rosso è, quindi, facilemente spiegabile il perchè la flessione non si vede : sta sotto il fucile .... ossia sarebbe dovuta avvenire nella parte di corsa dell'elastico che però rimane pretensionato e che noi non vediamo dunque nel grafico.

 

In altre parole quello che dico io, per il tiro rosso, è questo:

- asta ed elastici partono insieme. L'asta accelera in funzione dell'energia trasferita dai due elastici.

- Ad un certo punto l'elastichino da 14 al 330 smette di spingere e si ha una modifica della curva simile a quella osservata nell' arbapillola di Mario ( http://www.arbalogica.net/ita/arbapillola_4.htm che descrive l'interazione di due elastici su un'unica asta.

- Per un tratto, quindi, continua a spingere solo l'elastico roller al 420 % facendo ulteriormente aumentare la velocità

- Asta ed elastici raggiungono una Vmax

- L'elastico nel frattempo ha subito un decadimento energetico / rimodellamento molecolare tale che prosegue sì a contrarsi, ma incapace di superare la velocità raggiunta di picco.

- Poichè asta ed elastico ( nel fucile in questione) non hanno la possibilità di svincolarsi ( l'asta di IDDU è incocciata come la freccia sulla corda di un'arco ), l'leastico continuerà a trasferire energia all'asta senza possibilità di superare la Vmax raggiunta.

- Asta ed elastico arrivano in testata insieme. L'ogiva viene stoppata. L'asta vola via.

- Probabilmente se l'ogiva non veniva bloccata e tutta la "questione" sopra descritta si fosse realizzata non su un roller, ma su un arba classico, alle fasi sopraesposte avremmo dovuto aggiungere quella della decelerazione dell'asta prima della fine corsa elastici.

 

Però è vero !!!

Non abbiamo le prove ... ma questo lo dicevamo fin dall'inizio.

Abbiamo qualche indizio ( quello di Brummer non lo ricordavo, ma perchè leggerlo per forza come un errore ? Non potrebbe essere stato un roller che somigliava di più ad un arba classico che ad un roller ? Se ricordo bene ad esempio il roller di Brummer era poco tensionato e soprattutto non era pre-tensionato somigliando quindi molto ad un arba classico come i primi roller apparsi su web. Ma potrei anche sbagliarmi).

 

 

Il tutto si "gioca" sulla possibilità di un elastico di mantenere certe velocità ( superiori a quelle già raggiunte dall'asta ) da un certo punto in poi.

E qui c'e' da fare un'ulteriore osservazione.

L'elastico, in acqua, dimostra già un suo certificato "decadimento" di velocità anche senza applicazione di nessun carico ( o meglio di un carico del tutto trascurabile: quello del magnete di misurazione ) .

 

 

Il calo di velocità da un certo punto, durante la contrazione senza carico, è evidente.

 

Appare logico pernsare che tale comportamento ( incapacità dell'elastico ad esprimere certe velocità già raggiunte in precedenza lungo la sua corsa) possa essere solo accentuato nell'applicazione di un carico più significativo come quello di un'asta.

 

Ed allora perchè escludere una tale possibilità che potrebbe far tornare i conti ?

 

 

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Stefano scrive:

................................................

Risposta: gli elastici possono spingere fino a fine corsa, ma è plausibile pensare che per vari fattori ( diversi dal distacco accidentale dell'ogiva) la loro spinta sull'asta si possa esaurire qualche cm prima della fine contrazione.

Quantificare tale fenomeno non è semplice, così come non è semplice conoscere in quali circostanze si verifica e che conseguenze può avere sull'efficacia di un tiro.

 

Tutti d'accordo ?

 

A Stè, e questo era strachiaro fin da anni fa! :D

Però, Skillo, come puoi vedere non tutti la pensiamo allo stesso modo e non tutti siamo convinti di ciò !

Personalmente non sono mai arrivato ad una conclusione di cui fossi convinto al 100%. Ora ho una mezza ipotesi che però rimane solo tale, anche se mi spinge a pensarla come te !

 

 

Una cosa: ma questo distacco accidentale, lo ritenete davvero usuale, frequente, .... normale?

Io stento proprio a figurarmelo. Cioè; posso immaginare, quasi senza sforzo, un archetto male agganciato che, per un caso più unico che raro non faccia prendere un colpo al suo utilizzatore sganciandosi in un momento qualunque ma, incredibilmente, si sganci solo poco dopo aver trainato per qualche decina di cm l'asta. Ammesso che tutto sia dimensionato, e quindi si comporti, in modo normale, se l'elastico si sgancia perchè mal agganciato è ovvio che supererà l'asta. Ma se l'elastico è agganciato bene non credo assolutamente che possa sganciarsi e poi superare in velocità ciò che si muove solo grazie al suo lavoro. "Sganciarsi e poi superare", in un normale arbanormal, vuol dire che l'elastico si è prima contratto ad accelerazione x, poi abbia rallentato con decelerazione y con y minore della decelerazione dell'asta in quel tratto, e poi riacceleri di sua magica sponte ad una velocità superiore a quella dell'asta.

 

Ciò che sembra impossibile è invece ciò che ho visto io nei miei test di contrazione degli elastici senza carico ed in acqua. Gli elastici sembrano ( il condizionale è d'obbligo ) accelerare e decelerare come impazziti ( contrazione "pulsata" la chiamammo allora ), ma rimase un fenomeno osservato, molto dubbio e dal significato incerto. Però se dovessi basarmi su quelle misure direi che un comportamento come quello che tendi ad escludere è invece possibile.

Il fenomeno si faceva più evidente al crescere della sezione dell'elastico.

Questo un grafico di allora:

 

 

Pensa che il grafico è ottenuto con la stessa apparecchiatura che sui tiri legati all'asta da variazioni di circa 1 mt/sec. Qui ci sono "salti" di 6-7 m/sec !!!

 

 

 

......

 

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ah ........ una cosa: se qualcuno ha 10.000 / 20.000 euro che gli avanzano possiamo comprare una cam ad alta velocità come Dio comanda ..... e ci togliamo tutti sta minchi@ di dubbio !!!!!!!!

 

:lol::lol::lol::lol:

 

Se no fra tre anni saremo sempre qui a riparlarne !!!

 

:P

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Pierclaudio,

sei un pò fuori strada.

L'elastico senza asta si contrae sempre alla stessa velocità ( osservazione sperimentali mie e di M. Bongiovanni) specie in aria dove le resistenze idrodinamiche sono pressocchè ininfluenti.

M. Bongiovanni ha anche prodotto un video sul suo sito in cui tale fenomeno è evidente.

 

così stai dicendo che l' archetto non subisce un accelerazione :huh:

 

questo è secondo me il punto cruciale.

 

E impossibile che premendo il grilletto non ci sia un accelerazione dell' archetto, questo credo sia ovvio.

 

Ma se come si evince dai tuoi grafici il moto è uniforme, vuol dire che il moto è cambiato(da accelerato a uniforme).

 

Ma l' asta ha una massa maggiore dell' archetto quindi avrà una quantità di moto maggiore capace quindi di resistere di più all' attrito.

 

Quindi tenderà a avanzare più dell' archetto. Ma quando questo avverrà gli elastici non avranno più il peso dell' asta e quindi accelereranno fino a riagganciare l' asta.

Sto parlando di distanze infinitisimamente piccole a velocità elevatissime.

Il tutto avverrà ciclicamente con una frequenza via via più lenta e una distanza archetto/tacca sempre maggiore man mano che le forze si esauriscono.

Un pò come secondo me succede con il doppio elastico.

non spingono insieme ma alternandosi...molto velocemente...ma alternandosi.

o meglio spingono insieme solo nell' istante in cui si scambiano i ruoli.

ma questo è un altro discorso....

Modificato da pierclaudio
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Pierclaudio,

sei un pò fuori strada.

L'elastico senza asta si contrae sempre alla stessa velocità ( osservazione sperimentali mie e di M. Bongiovanni) specie in aria dove le resistenze idrodinamiche sono pressocchè ininfluenti.

M. Bongiovanni ha anche prodotto un video sul suo sito in cui tale fenomeno è evidente.

 

così stai dicendo che l' archetto non subisce un accelerazione :huh:

 

questo è secondo me il punto cruciale.

 

E impossibile che premendo il grilletto non ci sia un accelerazione dell' archetto, questo credo sia ovvio.

 

Ma se come si evince dai tuoi grafici il moto è uniforme, vuol dire che il moto è cambiato(da accelerato a uniforme).

 

Ma l' asta ha una massa maggiore dell' archetto quindi avrà una quantità di moto maggiore capace quindi di resistere di più all' attrito.

 

Quindi tenderà a avanzare più dell' archetto. Ma quando questo avverrà gli elastici non avranno più il peso dell' asta e quindi accelereranno fino a riagganciare l' asta.

Sto parlando di distanze infinitisimamente piccole a velocità elevatissime.

Il tutto avverrà ciclicamente con una frequenza via via più lenta e una distanza archetto/tacca sempre maggiore man mano che le forze si esauriscono.

Un pò come secondo me succede con il doppio elastico.

non spingono insieme ma alternandosi...molto velocemente...ma alternandosi.

o meglio spingono insieme solo nell' istante in cui si scambiano i ruoli.

ma questo è un altro discorso....

 

Pierclaudio non riesco proprio a seguirti. Scusami, ma sicuramente stiamo dicendo cose molto diverse !

In ogni caso io non ho mai detto che premendo il grilletto di un fucile l'ogiva non accelera: dovrei essere un pazzo furioso per affermare una cosa del genere. :lol::lol:

Io ho detto cose ben diverse-

Magari se rileggi i miei interventi e quelli degli altri ci riusciamo a capire

;)

Così continuiamo a non capirci !!

 

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
×
  • Crea Nuovo...