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Elastici e temperatura


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devo dire che non avevo letto del trb, chiedo venia :lol: , anche se non mi stupisce perchè si è sempre detto che un asta più rigida e pescante (e anche se di poco una 6,5 è più pescante di una 6,3) spinta da una consistente energia risulterà più precisa e conserverà anche al limite della gittata di un'energia superiore rispetto quella di minor peso. ;)

 

cmq l'invito a pesca resta valido, anche se non prima di un mese :(

 

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Miglior contributo in questa discussione

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.....ok ma a questo punto ribadisco la mia domanda:

quanta energia ci vuole per spingere correttamente una 6,0 e quanta per una 6,5 ?? quanta per prende un bersaglio a 3 mt e quanta per prendere un dentice a 3 mt ???

 

Cercando di vedere il problema dalla parte di una azienda che volesse avventurarsi nella realizzazione di un fucile.......

 

I fucili per il tiro sub dovranno essere diversi dai fucili per la pesca ? e, in caso non fosse necessario operare dei distinguo sulla struttura del fucile,............ quali test e conseguenti scelte si dovranno operare per selezionare un allestimento soddisfacente alla luce del fatto che, chi impugnerà l'arma, nel 99,9% dei casi NON sarà un tiratore sub, con tutta la sua tecnica, ma un pescatore tecnicamente essenziale ???

 

Non sarà che la lacuna sia proprio sulla qualità e le relative prestazioni delle gomme ???

Dei materiali impiegati per la costruzione...si sa ormai quasi tutto, acciai per aste compresi.......quindi......dovremo attendere ancora molto per saperne di più sulle gomme ???

 

 

Modificato da Andrea Zani
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.....ok ma a questo punto ribadisco la mia domanda:

quanta energia ci vuole per spingere correttamente una 6,0 e quanta per una 6,5 ?? quanta per prende un bersaglio a 3 mt e quanta per prendere un dentice a 3 mt ???

 

Cercando di vedere il problema dalla parte di una azienda che volesse avventurarsi nella realizzazione di un fucile.......

 

I fucili per il tiro sub dovranno essere diversi dai fucili per la pesca e, in caso non fosse necessario operare dei distinguo sulla struttura del fucile, quali test e conseguenti scelte si dovranno operare per selezionare un allestimento soddisfacente alla luce del fatto che, chi impugnerà l'arma, nel 99,9% dei casi NON sarà un tiratore sub, con tutta la sua tecnica, ma un pescatore tecnicamente essenziale ???

 

Non sarà che la lacuna sia proprio sulla qualità e le relative prestazioni delle gomme ???

Dei materiali impiegati per la costruzione...si sa ormai quasi tutto, acciai per aste compresi.......quindi......dovremo attendere ancora molto per saperne di più sulle gomme ???

Caro Andrea,

io non ho la risposta a questa tua domanda, ma se mi fornisci l'occorrente nelle varie tipologie, di sicuro sono in grado di fornirti delle risposte "pratiche"! :P

 

Ritorniamo al discorso iniziale e ti ribalto la domanda: quanto dovrebbe spendere una ditta "X" per investire nella ricerca finalizzata ad ottenere dei prodotti tecnologicamente perfetti (o quasi, visto che ci troveremmo comunque le pecche...)?

 

E quanto siamo disposti a spendere noi pescatori per avere il frutto di quelle ricerche?

 

Quello che leggo in giro è che ad ogni nuovo prodotto che esce e che propone delle innovazioni teconologiche all'avanguardia, anche se tutte da dimostrare, la prima cosa che viene criticata è proprio il prezzo di vendita, senza nemmeno valutare l'eventuale rapporto qualità/prezzo.

 

Sai meglio di me che tutte le ditte NON artigianali elaborano dei progetti, li commissionano a ditte terze che producono i singoli elementi e nella migliore delle ipotesi si limitano ad assemblare e confezionare i prodotti.

 

Vedo molto difficile, anzi impossibile, che nei vari passaggi si riesca ad ottenere il prodotto finale per come è stato immaginato dalla ditta, al prezzo di vendita più concorrenziale, visto che tutti lavorano per guadagnare.

 

Credo che noi si perda di vista i numeri che muovono queste logiche e che sono davvero pochini, alla fine.

 

Pensate al panorama di attrezzature esistenti sul mercato ed al fiorire continuo di nuove ditte artigianali.

 

Quanti pezzi si dovrebbero vendere per una singola attrezzatura per giustificarne l'esistenza, migliaia?

 

Se pensiamo alle mute o alle pinne, o ancora ai fucili, parlando di prodotti ad alta tecnologia, se una ditta ne vende qualche centinaio fa i salti di gioia.

 

Tornando agli elastici, oggetto del thread, mi pare di aver letto che in realtà le ditte che producono elastici da pesca in tutto il mondo sono solo un paio o poco più e che producono sugli standard richiesti dai committenti, un po' come avviene per il neoprene.

 

Non so se corrisponde a verità, ma già posso immaginare le trattative per "limare" qualche centesimo al metro, con le ditte produttrici che non possono mettere in produzione una data mescola richiesta dal cliente per produrne "solo" un migliaio di metri e quindi tirano per cercare di produrre con standard omogenei, convincendo i clienti che quella soluzione conviene ad entrambi.

 

Poi, se vogliamo parlare di fantaeconomia, continuiamo pure! ;)

 

Concludo chiarendo una volta e per tutte che il Tiro Sub non va visto solo per i fucili depotenziati che indubbiamente non vengono riproposti come settaggio da pesca, anche se ribadisco che ci sono tiratori che sparano con settaggi da pesca, ma per l'esperienza che un tiratore di alto livello matura nell'effettuare continui esperimenti che quasi nessun pescatore ha tempo e voglia di fare, a maggior ragione se i pesci li piglia sempre e comunque.

 

Per noi, il metodo e la regolarità sono la "normalità" e per raggiungere questo stato di cose io ci ho impiegato 5 anni, facendo allenamenti costanti, questo dovrebbe aiutare a capire che chi fa i test senza "metodo" ne trarrà solo indicazioni parziali.

 

Spero di essere stato chiaro, almeno stavolta... :(

 

Ciao. Pepu.

 

P.S. Per Dentex, pensa a guarire che a pescare ci vengo molto volentieri! :P

 

 

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Per noi, il metodo e la regolarità sono la "normalità" e per raggiungere questo stato di cose io ci ho impiegato 5 anni, facendo allenamenti costanti, questo dovrebbe aiutare a capire che chi fa i test senza "metodo" ne trarrà solo indicazioni parziali.

 

Spero di essere stato chiaro, almeno stavolta... :(

 

Ciao. Pepu.

 

Chiarissimo ma ....su quello che scrivi non avevo dubbi neanche prima !

 

Proprio perchè la mia stima nei tuoi confronti è senza riserve e proprio perchè conosco la metodicità dei vostri allenamenti che portano ai risultati che sono sotto gli occhi di tutti :king: , mi piacerebbe che le variabili che potrebbero incidere sull'esito dei tiri ...fossero ridotta all'osso.

 

Se è vero che gli elastici a parità di Ø e lunghezza variano le prestazioni in base alla mescola (% di latex contenuto) e che ogni elastico è uguale solo a se stesso.................con la tecnica e la metodicità dell'allenamento affinerai certo la mira, la postura etc (tutto cioè quello che ti fa essere una macchina da centri) ma ...come stimare le prestazione dell'arma ???

Modificato da Andrea Zani
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Per noi, il metodo e la regolarità sono la "normalità" e per raggiungere questo stato di cose io ci ho impiegato 5 anni, facendo allenamenti costanti, questo dovrebbe aiutare a capire che chi fa i test senza "metodo" ne trarrà solo indicazioni parziali.

 

Spero di essere stato chiaro, almeno stavolta... :(

 

Ciao. Pepu.

 

Chiarissimo ma ....su quello che scrivi non avevo dubbi neanche prima !

 

Proprio perchè la mia stima nei tuoi confronti è senza riserve e proprio perchè conosco la metodicità dei vostri allenamenti mi piacerebbe che le variabili che potrebbero incidere sull'esito dei tiri ...fosse ridotta all'osso.

 

Se è vero che gli elastici a parità di Ø e lunghezza variano le prestazioni in base alla mescola (% di latex contenuto) e che ogni elastico è uguale solo a se stesso.................con la tecnica e la metodocità dell'allenamento affinerai certo la mira, la postura etc (tutto cioè quello che ti fa essere una macchina da centri) ma ...come stimare le prestazione dell'arma ???

 

Andrea,

siamo finiti in un "cul de sac"... :laughing:

 

La prestazione di un'arma in senso assoluto può essere stimata solo con sistemi elettronici di rilevamento dei parametri che avete brillantemente elencato, il problema è che avranno valore assoluto solo per quel fucile, paradossalmente.

 

Non appena cambia la fornitura dell'elastico, il peso specifico dell'acciaio utilizzato per le aste o magari la ditta che realizza i meccanismi di sgancio si rifiuta di onorare l'impegno produttivo per qualsivoglia problema (pagamenti in ritardo, crisi del settore, ecc.) costringendo la ditta a rivolgersi ad altri fornitori con caratteristiche di lavorazione industriale differenti, i nostri valori di riferimento non saranno più attendibili.

 

Alla fine potremo avere solo delle valutazioni di massima e dovremo districarci tra le pubblicità, i test delle riviste (interpretando e leggendo tra le righe) e la nostra esperienza.

 

Ti ringrazio per avere chiarito il tuo pensiero sul discorso del Tiro Sub, ma non era riferito direttamente a te, ma a quanti manifestano ancora perplessità aprioristiche su una disciplina considerata di ripiego per persone poco dotate tecnicamente.

 

Se tu dovessi fare provare una nuova pinna, a chi ti rivolgeresti ad un pescatore o ad un apneista (riferito al livello di esperienza idoneo)?

 

Io ad un apneista, posto che le due figure possono tranquillamente coesistere.

 

Nel caso di una muta o una maschera, io mi rivolgerei ad un pescatore, senza dubbi, perchè ne farà un utilizzo continuativo per diverse ore, saggiandone la comodità e la tenuta.

 

Nel caso di un fucile, non avrei dubbi a chi farlo provare, e di sicuro non sarebbe un pescatore, tutto qui!

 

Scusate la presunzione, lo ammetto, ma sono stufo di vedere fior di pescatori di indubbia bravura che pinneggiano da cani (a fare il barcaiolo si ha molto tempo per osservare) o che quando provano il tiro sub ti accorgi che non sanno caricare un arlabete e ci mettono mezz'ora a riarmarlo, o peggio, gli spieghi di scendere a candela senza la capovolta e non ci riescono dopo decine di tentativi...

 

Ed io dovrei sentirmi meno dotato di questi solo perchè sparo ai cerchietti?

 

Scusate lo sfogo, ma quando ce vo' ce vo! :P

 

Ciao. Pepu.

Modificato da Pepu
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Se tu dovessi fare provare una nuova pinna, a chi ti rivolgeresti ad un pescatore o ad un apneista (riferito al livello di esperienza idoneo)?

 

Io ad un apneista, posto che le due figure possono tranquillamente coesistere.

Sincero?!

 

A nessuno dei due...ma questo è un altro lungo, lunghissimo discorso!!! ;)

 

No Pepu, non devi sentirti meno dotato perchè spari ai cerchietti, ti devi sentire meno dotato quando la tua precisione chirurgica la lasci in piscina e porti a casa dei pesci (senza fare nomi, orate) sparate in una maniera che da un campionissimo di tirosub non si può guardare!!! :D

 

Con grandissimo affetto! :wub:

 

:bye:

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Se tu dovessi fare provare una nuova pinna, a chi ti rivolgeresti ad un pescatore o ad un apneista (riferito al livello di esperienza idoneo)?

 

Io ad un apneista, posto che le due figure possono tranquillamente coesistere.

Sincero?!

 

A nessuno dei due...ma questo è un altro lungo, lunghissimo discorso!!! ;)

 

No Pepu, non devi sentirti meno dotato perchè spari ai cerchietti, ti devi sentire meno dotato quando la tua precisione chirurgica la lasci in piscina e porti a casa dei pesci (senza fare nomi, orate) sparate in una maniera che da un campionissimo di tirosub non si può guardare!!! :D

 

Con grandissimo affetto! :wub:

 

:bye:

 

Carogna! :laughing:

 

A parte che se ti riferisci all'orata presa in Croazia, ancora non facevo Tiro Sub... :whistling:

 

Parlando seriamente, chi pensa che con la precisione del Tiro Sub prende più pesci li lascia a nuotare nel mare...

 

Quando pesco mi dimentico la precisione, ma questo l'ho scritto decine di volte, così come quando tiro i miei gesti sono totalmente differenti dalla pesca.

 

Le uniche situazioni in cui mi capita di mirare ma sempre in modo rapidissimo è quando il pesce rimane lungo o si tenta una cattura in caduta.

 

Per contro, ho una fiducia illimitata nella mira dei miei fucili, per cui anche quando sbaglio so da dove nasce l'errore.

 

Quando facciamo Tiro Libero capita di mirare anche per una ventina di secondi prima di sparare, allineando più punti tra fucile e bersaglio, prova a farlo mentre peschi e dimmi dove va il pesce...

 

Ti voglio bene anch'io e lo sai! :wub:

 

Pepu.

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Andrea,

siamo finiti in un "cul de sac"... :laughing:

 

Non siamo mica tanto finiti in un "cul de sac" come dici tu anzi, ........... stiamo forse aprendo gli occhi verso nuovo frontiere o verso nuovi modi di fare qualità del prodotto ???

 

Se attraverso le prove che sosteniamo e auspichiamo noi .............si arrivasse ad avere un fucile (inteso nel senso stretto e nei suoi componenti gomma/aste) testato dalle macchine con il quale TU possa confermare di centrare sistematicamente i tuoi bersagli e che nel tempo libero ti facesse fulminare qualche orata.............non avremmo forse perseguito quella che è la nostra missione e che concepiamo come BENE ASSOLUTO ?? cioè il bene del pescatore o tiratore subacqueo che sia ???

 

fino a oggi... abbiamo AGITO, chi ha fatto i fucili in cantina , chi ha fatto delle disequazioni di 4° grado in casa, chi ha sparato ai bollini chi ai pesci, e chi più ne ha più ne metta ......

ADESSO, secondo me è arrivato il momento di INTERAGIRE.

:clover:

Modificato da Andrea Zani
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Con grandissimo affetto! :wub:

Ti voglio bene anch'io e lo sai! :wub:

Pepu.

Se volete vi faccio da testimone... :laughing::laughing:

 

 

Su indicazione di Pepu mi sono letto la discussione dall'inizio, devo dire molto volentieri... Emerge ottima preparazione tecnica, civiltà e volontà di creare una discussione costruttiva. Bravi! Cercherò di essere a livello, anche se non sarà sicuramente facile... :rolleyes:

 

Innanzitutto parlerò da pescasub e non da tirosubbo, Pepu è sicuramente più affidabile di me in materia, se non altro per la quantità di tiri effettuati :P , quindi la parte che riguarda "i cerchietti" la lascio a lui!

 

Escludendo i discorsi balistici sul peso e sulla lunghezza delle aste cerco di rientrare in tema sul discorso elastici.

 

Per la mia esperienza posso dire che è difficile per un pescatore di buon livello non accorgersi della differenza di resa degli elastici a profondità elevate! Mi stupisce per esempio che uno come Dentex (ciao bello ci vediamo a Marsala ;) ) non abbia notato differenza in profondità!! :eek:

Capisco che non sia facile da quantificare l'abbassamento di resa, ma dire che non esiste è assolutamente una bugia! Sarei curioso di fare una prova vera e propria con la stessa arma equipaggiata allo stesso modo a 5 e a 30 metri, anzi mi sa che quest'estate in ferie in un momento di pazzia (ovvero quando non pescherò :whistling: ) ci proverò!!!

 

Se l'occhio e soprattutto il rinculo avvertito sul polso non ingannano la differenza di forza degli elastici oltre i 25 metri è netta. E non credo proprio dipenda da quanto tempo gli elastici restano tirati o dalla differenza di temperatura dell'acqua…(anche perché spesso a quote elevate si fanno tuffi mirati dove si sa che capita il bel pesce e non si pesca per ore lasciando il fucile carico e in ammollo...)

 

Riporto un paio di esempi di occasioni in cui ho notato nettamente questa differenza...

 

- Lago di Garda a Gennaio (acqua 9° in superficie e 7° a 25/30 mt )

- Arbatax (Sardegna) ad Agosto (acqua 28° in superficie e non meno di 25° fino a 35mt)

 

In entrambi i casi il fucile era un Albatros 110 della Seatec dotato di mono elastico da 19mm e come si può dedurre la differenza di temperatura tra la superficie e la zona di pesca non era rilevante. Pertanto deduco che a portare ad un minor rinculo ed un netto abbassamento della parabola dell'asta nella fase finale (verificata anche successivamente dalle riprese) fosse la differenza della pressione idrostatica che si esercitava sugli elastici.

 

Sono sempre prove empiriche e con poca rilevanza scientifica, come d'altra parte quelle di Pepu sui bersagli, ma credo di poter dire, con un briciolo di presunzione, che sono assolutamente attendibili.

 

A chi interessa sapere come ho risolto per prendere il pesce di turno, luccio o dentice che fosse, rispondo che con un semplicissimo secondo elastico il problema si è ridotto in maniera molto apprezzabile, ed il tiro risultava teso anche a più di 4 mt dalla punta dell'asta.

 

Attendo fiducioso lo svolgere della discussione, anche in termini più scientifici dei miei! :oops:

 

:bye:

 

 

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ciao Franco, riconfermo che io personalmente non ho notato significativa variazione di energia fornita dagli elastici in profondità tenendo pur conto che a certe quote i pesci li insagoli tutti o quasi, mentre diverso è il discorso per l'oleo

Modificato da dentex
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Per la mia esperienza posso dire che è difficile per un pescatore di buon livello non accorgersi della differenza di resa degli elastici a profondità elevate! [...]

Capisco che non sia facile da quantificare l'abbassamento di resa, ma dire che non esiste è assolutamente una bugia! Sarei curioso di fare una prova vera e propria con la stessa arma equipaggiata allo stesso modo a 5 e a 30 metri, anzi mi sa che quest'estate in ferie in un momento di pazzia (ovvero quando non pescherò :whistling: ) ci proverò!!!

 

Se l'occhio e soprattutto il rinculo avvertito sul polso non ingannano la differenza di forza degli elastici oltre i 25 metri è netta. E non credo proprio dipenda da quanto tempo gli elastici restano tirati o dalla differenza di temperatura dell'acqua…(anche perché spesso a quote elevate si fanno tuffi mirati dove si sa che capita il bel pesce e non si pesca per ore lasciando il fucile carico e in ammollo...)

[...]

 

Sono sempre prove empiriche e con poca rilevanza scientifica, come d'altra parte quelle di Pepu sui bersagli, ma credo di poter dire, con un briciolo di presunzione, che sono assolutamente attendibili.

 

Innanzitutto tengo a dirvi che è un onore per me tentare di stare in questa conversazione, visto il calibro dei partecipanti e la preparazione dello staff tecnico. Provo a darvi la mia opinione, in un certo senso ribadendo quanto ho già detto precedentemente.

 

Franco, io direi una bugia se affermassi di sapere che questo abbassamento di prestazioni c'è oppure non c'è... io non scendo a trenta metri e non sono un pescatore di buon livello. So di molti pescatori di buon livello e qualche amico con tante tante ore di pesca sulle spalle, pure pescatore di buon livello... ;) , un maestro :D , che dicono il contrario... ma dicono una bugia? Non credo. Allora la bugia la stai dicendo tu? Non credo e non mi permetto!

 

Penso siate tutti sinceri e se dei campioni o pescatori di buon livello riportano un fenomeno di questo tipo e altri no è, secondo il mio modestissimo parere, poco fruttuoso dividersi in fazioni (cosa che qui non è stata fatta e per questo ci stiamo tutti divertendo a leggere e a contribuire) ed imputabile a diverse sensibilità e differente spirito di osservazione.

Vista la divergenza di sensazioni riportate sarebbe interessante organizzare dei test per studiare il fenomeno (poi non interessa in pratica nessuno, perché tutti mettiamo il doppio elastico e non ce ne accorgiamo più, come hai giustamente suggerito).

 

Cosa significa però fare un test? Di certo non significa immergersi con la stessa arma a 5 m, sparare su un bersaglio cercando di centrarlo, portare il bersaglio a 30 m (magari riemergendo prima... :D ) e risparare con la stessa mira e osservare quanto si è abbassato il tiro...

 

Perché non è il test giusto? Non perché io ritenga il campione di pescasub o quello di tiro-sub non affidabili, anzi, lo siete molto più di tutti noi pescatori amatoriali: la sensibilità di guida di Valentino Rossi è incomparabilmente superiore a quella dei sui ingegneri ma... sentire la moto o la reazione dell'arbalete non è lo stesso che capirne i "segreti" fisici. Occhio: voi ne capite subito e brillantemente i segreti considerando l'oggetto arbalete-elastici-asta come un tutt'uno, ne capite l'anima. A noi tocca capirlo a pezzetti!

 

Tornando al test perché quel tipo di test non ci dice nulla? Qual è il dubbio che ci assale? Il dubbio è: gli elastici sono ancora performanti allo stesso modo a 5 m e a 30 m? Il soggetto di questo quesito sono gli elastici, quindi se voglio rispondere scientificamente a questo quesito devo isolarli o fare in modo da isolarli il più possibile dal resto. Idealmente dovrei valutare la sola velocità di contrazione degli elastici a 5 e 30 m... quindi senza la propulsione di un'asta. Si può fare? Si si può fare, ma chi si prende la briga di farlo? Costa!

 

E' sicuramente più semplice sparare un'asta. Ma ne va registrata la velocità dallo sparo al raggiungimento del bersaglio. Questo ci potrebbe dare una risposta (non senza qualche dubbio).

 

Penso anche io, come te, che se il fenomeno esiste non è imputabile alla temperatura o al rilassamento dell'elastomero. Ma non credo sia imputabile alla pressione se intendiamo che questa si oppone alla contrazione: in pratica la pressione idrostatica agisce con una forza perpendicolare al tubo dell'elastico opponendosi a quella elastica che nella contrazione tende a farlo "rigonfiare" oltre che accorciarsi. Come spiegato in interventi precedenti anche da Davide, le forze in gioco sono troppo impari per giustificare una perdita di resa osservabile. Né l'aumento di densità dell'acqua a quelle profondità è tale da giustificare una sensibile difficoltà dell'elastico a spostare l'acqua.

 

Se il fenomeno esiste, però, è probabilmente legato alla pressione e forse anche alla densità... in un modo del quale ancora non ci siamo resi conto! Bisogna osservarlo in modo opportuno!

 

Ciao

Mario

Modificato da MarioB
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La prestazione di un'arma in senso assoluto può essere stimata solo con sistemi elettronici di rilevamento dei parametri che avete brillantemente elencato, il problema è che avranno valore assoluto solo per quel fucile, paradossalmente.

 

Non appena cambia la fornitura dell'elastico, il peso specifico dell'acciaio utilizzato per le aste o magari la ditta che realizza i meccanismi di sgancio si rifiuta di onorare l'impegno produttivo per qualsivoglia problema (pagamenti in ritardo, crisi del settore, ecc.) costringendo la ditta a rivolgersi ad altri fornitori con caratteristiche di lavorazione industriale differenti, i nostri valori di riferimento non saranno più attendibili.

 

E' O.T., ma mi piace sottolineare questa affermazione di Peppe, specie perché viene da un atleta di una disciplina in cui si deve fare attenzione ai minimi dettagli per poter eccellere. Non tutti sono convinti di questo, ma, entro certi limiti, è una grande verità! Mi rende felice! :wub:

 

Mario

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Per la mia esperienza posso dire che è difficile per un pescatore di buon livello non accorgersi della differenza di resa degli elastici a profondità elevate! Mi stupisce per esempio che uno come Dentex (ciao bello ci vediamo a Marsala ;) ) non abbia notato differenza in profondità!! :eek:

Capisco che non sia facile da quantificare l'abbassamento di resa, ma dire che non esiste è assolutamente una bugia! Sarei curioso di fare una prova vera e propria con la stessa arma equipaggiata allo stesso modo a 5 e a 30 metri, anzi mi sa che quest'estate in ferie in un momento di pazzia (ovvero quando non pescherò :whistling: ) ci proverò!!!

 

Se l'occhio e soprattutto il rinculo avvertito sul polso non ingannano la differenza di forza degli elastici oltre i 25 metri è netta. E non credo proprio dipenda da quanto tempo gli elastici restano tirati o dalla differenza di temperatura dell'acqua…(anche perché spesso a quote elevate si fanno tuffi mirati dove si sa che capita il bel pesce e non si pesca per ore lasciando il fucile carico e in ammollo...)

 

Riporto un paio di esempi di occasioni in cui ho notato nettamente questa differenza...

 

- Lago di Garda a Gennaio (acqua 9° in superficie e 7° a 25/30 mt )

- Arbatax (Sardegna) ad Agosto (acqua 28° in superficie e non meno di 25° fino a 35mt)

Innanzi tutto specifichiamo che nessuno ha mai detto che questo calo prestazionale non esiste, è stato detto che non è una verità oggettiva confermata da tutti e, qualora ci fosse, la spiegazione difficilmente è imputabile alla temperatura o alla pressione idrostatica. Sono affermazioni diverse, quindi nessuno ha detto nessuna bugia.

 

In secondo luogo, poichè si pesca fondi da decenni e l'arbalete si usa da altrettanti, tale fenomeno dovrebbe essere quantomeno noto, anche solo a livello empirico a tutti. La verità è che in tutta la "letteratura" sulle attrezzature subacquee, composta da recensioni, prove e interviste ai campioni, non se ne trova traccia fino a prima di qualche anno fà. Mai sentito parlare di niente di simile da Mazzarri, Salvatori nè da chiunque abbia vinto gare internazionali pescando cernioni nell'abisso con arbalete che, paragonati a quelli di oggi, possiamo definire molto diversi.

 

Se ci limitiamo ai giorni nostri, non più tardi di qualche mese fà su una rivista di settore è comparsa una triplice intervista in cui 3 campioni davano i loro consigli su come allestire un 100 per la pesca in poca acqua e in profondità. In questa intervista solo Roberto Tiveron ha fatto menzione di questo calo prestazionale, nè Bellani nè Molteni hanno fato altrettanto, nè Bellani nè Molteni sono pescatori di primo pelo o conosciuti per pescare in poca acqua.

 

Nessuna traccia di questo fenomeno esiste nella gran parte della produzione videografica mondiale sulla pesca subacquea, niente ad esempio nei consigli sulle attrezzature di March o di Abellan, giusto per citare due eccellenti pescatori non italiani.

 

Proprio perchè le sensazioni relative al rinculo dovrebbero essere un buon metro di paragone, questo calo dovrebbe risultare netto per tutti gli utilizzatori di arbalete e a prescindere dall'allestimento. Anche chi è abituato ad usare solo arba doppio elastico dovrebbe avere la netta percezione che l'arma non renda allo stesso modo nei due frangenti. Anche qui la produzione documentaristica sulla pescasub non ci viene in aiuto...

 

Sorvolo sulle sensazioni visive. Parliamo di fenomeni che avvengono dello spazio di un paio di decimi di secondo, nulla che possa venire realmente apprezzato dall'occhio umano.

In entrambi i casi il fucile era un Albatros 110 della Seatec dotato di mono elastico da 19mm e come si può dedurre la differenza di temperatura tra la superficie e la zona di pesca non era rilevante. Pertanto deduco che a portare ad un minor rinculo ed un netto abbassamento della parabola dell'asta nella fase finale (verificata anche successivamente dalle riprese) fosse la differenza della pressione idrostatica che si esercitava sugli elastici.

 

Sono sempre prove empiriche e con poca rilevanza scientifica, come d'altra parte quelle di Pepu sui bersagli, ma credo di poter dire, con un briciolo di presunzione, che sono assolutamente attendibili.

 

A chi interessa sapere come ho risolto per prendere il pesce di turno, luccio o dentice che fosse, rispondo che con un semplicissimo secondo elastico il problema si è ridotto in maniera molto apprezzabile, ed il tiro risultava teso anche a più di 4 mt dalla punta dell'asta.

 

Attendo fiducioso lo svolgere della discussione, anche in termini più scientifici dei miei! :oops:

 

:bye:

Ogni deduzione dovrebbe avere delle basi solide su cui poggiare.

 

In precedenza è stato spiegato per quale motivo gli elastomeri sono molto poco inclini a subire modificazioni da parte della pressione.

Comuque, ragionando per assurdo, in quale modo la pressione dovrebbe agire in modo da far perdere energia?

 

:bye:

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In precedenza è stato spiegato per quale motivo gli elastomeri sono molto poco inclini a subire modificazioni da parte della pressione.

Comuque, ragionando per assurdo, in quale modo la pressione dovrebbe agire in modo da far perdere energia?

 

:bye:

 

L'unico modo che mi viene in mente è l'accresciuta densità dell'ambiente in cui l'elastico si decontrae...ma se consideriamo che l'acqua è assai poco comprimibile le pressioni in gioco a 30 metri sono decisamente irrilevanti.La pressione esercitata dalla colonna d'acqua sulla superficie dell'elastico è un'altra eventualità (secondo me) assai poco probabile...parliamo sempre di pressioni troppo basse.

Io penso che se questo decremento prestazionale realmente ci fosse (io lo ignoro..."pesco" in 5cm d'acqua :D ) sarebbe determinato da altri fattori,non dalla profondità in sè ma da qualche gesto che viene associato alla profondità stessa. :)

Se ho detto corbellerie fate finta di nulla!! :D

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Già che siamo nel campo delle assurdità adesso la sparo proprio grossa.

 

L'aria contenuta nel cavo dell'elastico può in qualche modo intervenire?

 

Chissà cosa succede ad allagarli prima dell'utilizzo, tenendoli comunque a chiusura stagna... B)

 

Vabbè, la pianto... :oops:

 

Volevo solo fare notare che mi ritengo onorato di sostenere questa discussione con persone del vostro livello e mi riferisco allo spessore umano, prima che tecnico.

 

Siamo tutti amici, tra noi o tra alcuni di noi e questo di sicuro ha facilitato l'evolversi della discussione, anche se con molti OT dei quali mi scuso, avendone sollecitati parecchi.

 

Mi piacerebbe che da questo post ne scaturisse qualcosa di concreto, come uno studio applicato e chissàche davvero non possa servire a migliorare i nostri giocattoli... :rolleyes:

 

Ciao. Peppe.

 

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