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Elastici e temperatura


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Già che siamo nel campo delle assurdità adesso la sparo proprio grossa.

 

L'aria contenuta nel cavo dell'elastico può in qualche modo intervenire?

 

Chissà cosa succede ad allagarli prima dell'utilizzo, tenendoli comunque a chiusura stagna... B)

 

Vabbè, la pianto... :oops:

 

... ;) prima di dire che siamo nel campo delle assurdità (mi avrai letto nel pensiero...), tra le tante, proverei a fare il test con due elastici differenti: uno con diametro interno molto piccolo e uno con diametro interno molto più grande... :D La perdita (se c'è) sarà la stessa percentualmente per tutt'e due?

 

Però non lo allagherei preventivamente... :rolleyes:

 

Giusto una nota per chi "si fosse sintonizzato da poco" e non fosse familiare con queste amenità: la forza necessaria a deformare (allungare) l'elastico non è solo funzione di quanto lo si estende, ma anche della sezione del tubo di elastomero. Ovvero un elastico da 17.5 con un foro interno da 2mm si comporterà diversamente da un 17.5 con foro da 6mm.

 

:bye:

Modificato da MarioB
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L'unico modo che mi viene in mente è l'accresciuta densità dell'ambiente in cui l'elastico si decontrae...ma se consideriamo che l'acqua è assai poco comprimibile le pressioni in gioco a 30 metri sono decisamente irrilevanti.La pressione esercitata dalla colonna d'acqua sulla superficie dell'elastico è un'altra eventualità (secondo me) assai poco probabile...parliamo sempre di pressioni troppo basse.

Io penso che se questo decremento prestazionale realmente ci fosse (io lo ignoro..."pesco" in 5cm d'acqua :D ) sarebbe determinato da altri fattori,non dalla profondità in sè ma da qualche gesto che viene associato alla profondità stessa. :)

Se ho detto corbellerie fate finta di nulla!! :D

Valida osservazione, ora, come nel caso della pressione idrostatica, bisogna quantificare e vedere se i numeri giustificano le ipotesi.

 

La densità dell'acqua aumenta con la profondità, ma è una variazione insignificante, 1,025 g/cm3 in superficie a fronte di 1,027 g/cm3 a 500 mt circa.

 

La densità cambia anche con l'andamento della temperatura, ma anche qui, considerando l'intervallo medio delle temperature in mare tra estate e inverno, si contano variazioni di decimi di punto percentuale.

 

Verò è che la pressione idrostatica ha un ruolo nell'aumentare la resistenza idrodinamica derivante dal fattore d'attrito.

Quest'ultimo però, confrontato con l'influenza del fattore di forma dell'asta, si è dimostrato sperimentalmente trascurabile.

 

Nemmeno sommando tutti questi valori, posto che sia una procedura corretta, si avrebbe una perdita realmente consistente.

Già che siamo nel campo delle assurdità adesso la sparo proprio grossa.

 

L'aria contenuta nel cavo dell'elastico può in qualche modo intervenire?

 

Chissà cosa succede ad allagarli prima dell'utilizzo, tenendoli comunque a chiusura stagna... B)

 

Vabbè, la pianto... :oops:

L'aria non veicola nè immagazzina energia.

 

Cosa succede ad allagarli?! Di sicuro aumentano di peso e dato che tutto quello che si muove ha bisogno di energia per farlo, e che questa energia deve essere necessariamente sottratta da quella che finisce all'asta, quest'ultima perderà di prestazioni.

 

E' un pò il discorso per cui sono sparite le pesanti ogive metalliche che si usavano 15 anni fà... ;)

 

:bye:

 

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Ho letto, come sempre con grande curiosità e interesse, un trattato dell'Ing Anglani sulla balistica delle armi subacquee......

Qui ho trovato indicazioni riguardanti "l'influenza della corrente marina" e "le forze resistenti al moto dell'asta".

 

Anglani sostiene che :"L'influenza della corrente che spira a favore o contro l’asta può essere trascurata per le normali distanze d'impiego dei nostri fucili. (forze primarie)

 

Può invece avere una minima influenza quando spira trasversalmente o alto/basso alla traiettoria, con forte intensità (forze secondarie)."

 

La resistenza dell'acqua è molto importante al fine della valutazione delle balistica dell'asta poichè è proporzionale al quadrato della velocità dell' asta.

 

 

Ora pensavo , (visto che i calcoli pressori riportati da Davide e confortati da MarioB farebbero propendere per una incidenza residuale se non impercettibile del fattore pressione)........e se tali forze in profondità assumessero una valenza più significativa rispetto alle stesse in superficie e se, quello che Franco Villani indica come una "perdita di potenza", fosse, in realtà, una diretta conseguenza di tali forze secondarie che incidono nelle direzione in cui le stesse si manifestano quindi non obbligatoriamente verso il basso (perdita di potenza) bensì anche in altre direzioni quindi imprecisione generica ?

In sostanza ..se a perdere potenza non fossero le gomme ma esclusivamente l'asta nel suo tragitto verso il bersaglio ???

 

Se così fosse avremmo anche capito perchè qualcuno avverte il problema e altri no.........perchè tali forze, spirano "a raffica" quindi "non in modo costante" e non sono sempre di uguale intensità quindi ......ci sta che a volte siano percettibili e altre meno o per nulla.

.....più il tiro sarà blando e più l'asta sarà in balia di tali correnti ....sarà questo il motivo per cui aumentando la potenza (mettendo il doppio elastico) il problema pare risolversi ??

Inoltre, sempre come riportato nel trattato di Anglani, ogni asta ha il suo "Cb" coefficiente balistico che le attribuisce questa o quella capacità di vincere gli attriti.

Modificato da Andrea Zani
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L'aria non veicola nè immagazzina energia.

 

Cosa succede ad allagarli?! Di sicuro aumentano di peso e dato che tutto quello che si muove ha bisogno di energia per farlo, e che questa energia deve essere necessariamente sottratta da quella che finisce all'asta, quest'ultima perderà di prestazioni.

 

E' un pò il discorso per cui sono sparite le pesanti ogive metalliche che si usavano 15 anni fà... ;)

 

:bye:

Mmmh! Quindi secondo te il test che proponevo non avrebbe senso:

 

... ;) prima di dire che siamo nel campo delle assurdità (mi avrai letto nel pensiero...), tra le tante, proverei a fare il test con due elastici differenti: uno con diametro interno molto piccolo e uno con diametro interno molto più grande... :D La perdita (se c'è) sarà la stessa percentualmente per tutt'e due?

 

Però non lo allagherei preventivamente... :rolleyes:

 

Ho capito bene?

 

:D:bye:

Modificato da MarioB
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Mmmh! Quindi secondo te il test che proponevo non avrebbe senso:

 

... ;) prima di dire che siamo nel campo delle assurdità (mi avrai letto nel pensiero...), tra le tante, proverei a fare il test con due elastici differenti: uno con diametro interno molto piccolo e uno con diametro interno molto più grande... :D La perdita (se c'è) sarà la stessa percentualmente per tutt'e due?

 

Però non lo allagherei preventivamente... :rolleyes:

 

Ho capito bene?

 

:D:bye:

I test servono appunto per dimostrare se un'ipotesi è o meno corretta, il test lo farei, ma non mi aspetto risultati eclatanti. Il tutto anche in considerazione del fatto che solo la Omer commercializza elastici con foro interno maggiorato a 7mm, tutti gli altri si attengono allo standard 3mm. Immagino che Franco abbia notato i cali che descrive su gomme da 20mm. ;)

L'aria non veicola nè immagazzina energia.

 

Non è mica vero scusa.... :huh: ...l'aria è un gas e come tale si comporta....

Ancora una volta non è un'affermazione generale ma riferita ESCLUSIVAMENTE all'argomento di trattazione.

Nel sistema "arbalete" chi immagazzina e trasferisce energia sono le catene polimeriche che costituiscono la struttura della gomma.

 

:bye:

 

 

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Nel sistema "arbalete" chi immagazzina e trasferisce energia sono le catene polimeriche che costituiscono la struttura della gomma.

 

:bye:

 

Ogni elastico, a "parità di mescola", è in grado di caricare energia in ragione appunto delle quantità di molecole di polimero presenti sulla sua sezione (area); nel renderla una parte la perderà causa le dispersioni del sistema.

 

per fare un esempio concreto una gomma 18 mm foro 7 ha un'area di 216 mm² mentre i 16 foro 3 hanno un'area di 194 mm²

ne risulta che i 18 hanno un'area, quindi una quantità di molecole di polimero, superiore ai 16 dell' 11%

Se avessero avuto il medesimo foro 3 mm l'area dei 18 sarebbe stata di 247 mm² quindi superiore a quelle dei 16 del 28%.

 

per dare alcuni ordini di grandezza:

17,5 foro 3 = area 234 mm² (superiore a quelle dei 18 foro 7) (+ 8% sui 18 , + 21% sui 16)

19 foro 3 = area 276 mm² (+ 28 sui 18, + 18% sui 17,5)

20 foro 3 = area 306 mm² (+ 42% sui 18, + 11% sui 19)

 

nello stiramento il foro interno andrà praticamente a sparire facendo combaciare la sezione interna del tubo di gomma.

 

La tabella oltre a dare un'ordine di grandezza servirà a comprendere che, a volte, la dimensione nominale esterna della gomma non fa testo e non esprime nessuna grandezza reale di nostro interesse; infatti i 17,5 foro 3 nominalmente più piccoli dei 18 foro 7 ......di fatto sono più grossi quanto a sezione quindi a quantità di elastomero.

 

Tutto ciò però, purtroppo, nulla ci dice riguardo a quelle che saranno le prestazioni reali dell'elastico ! qui ho solo messo in fila delle grandezze che avranno un senso solo in presenza di identità di mescola.

Modificato da Andrea Zani
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Ancora una volta non è un'affermazione generale ma riferita ESCLUSIVAMENTE all'argomento di trattazione.

Nel sistema "arbalete" chi immagazzina e trasferisce energia sono le catene polimeriche che costituiscono la struttura della gomma.

 

:bye:

Ah bhè,i'm sorry!! ;):P

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Ospite maxdeo

L'elastico stirato viene ostacolato nel tornare alla sua forma originale dalla pressione dell'acqua...non mi stupirei se il mio elastico dessault portato sul fondo della "fossa delle marianne" perdesse la sezione e lunghezza originali

Modificato da maxdeo
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I test servono appunto per dimostrare se un'ipotesi è o meno corretta, il test lo farei, ma non mi aspetto risultati eclatanti. Il tutto anche in considerazione del fatto che solo la Omer commercializza elastici con foro interno maggiorato a 7mm, tutti gli altri si attengono allo standard 3mm. Immagino che Franco abbia notato i cali che descrive su gomme da 20mm. ;)

 

 

Assolutamente ignoravo che fosse solo la OMER a produrre tali elastici (non ci giurerei, pero': credo di aver visto dei Primeline con sezione interna generosa). Io, comunque, ho sott'occhio gli Omer perche' sono uno dei tre tipi di elastici che regolarmente uso.

 

In ogni caso credo tu abbia capito il mio dubbio, ma, se ti puo' confortare, anche io stesso ci credo poco!

 

Ciao

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L'elastico stirato viene ostacolato nel tornare alla sua forma originale dalla pressione dell'acqua...non mi stupirei se il mio elastico dessault portato sul fondo della "fossa delle marianne" perdesse la sezione e lunghezza originali

La già citata costante di Bulk e il modulo di Poisson dicono che il lattice naturale è un materiale quasi incomprimibile, ergo, fino a quote di pesca umane, è assai improbabile che qualche kg/cm2 di pressione generi simili disastri.

 

Mi pare che tu sia un felice utilizzatore anche degli oleo, hai notato una perdita consistente anche nelle loro prestazioni in profondità?!

Assolutamente ignoravo che fosse solo la OMER a produrre tali elastici (non ci giurerei, pero': credo di aver visto dei Primeline con sezione interna generosa). Io, comunque, ho sott'occhio gli Omer perche' sono uno dei tre tipi di elastici che regolarmente uso.

 

In ogni caso credo tu abbia capito il mio dubbio, ma, se ti puo' confortare, anche io stesso ci credo poco!

 

Ciao

Mi sono limitato alle marche più diffuse sul mercato europeo, credo che comunque siano poco diffusi, anche perchè, come sai, fuori del Mediterraneo sono di gran moda i multi gomma con svariati elastici da 14/15 mm, elastici che qualcuno stà iniziando a proporre anche in Italia.

 

:bye:

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Nessun disastro solo una leggera perdita di potenza...prova poi mi racconti

 

Ciao Max

.....comprendiamo perfettamente che, PROVANDO, questa perdita di potenza potrebbe, in qualche caso (vedi che che a Dentex non capita, a Franco Villani si ....) essere avvertibile......quello che però ci piacerebbe fare .....sarebbe DIMOSTRARLO perchè è CERTO che qualche legge più o meno conosciuta debba governare l'evento.

Modificato da Andrea Zani
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Ospite
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