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Cosa Fare Se.....


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attenzione, non si stà dicendo di non fare nulla ma di fare ciò che si è capaci di fare, secondo scienza e coscienza, cercando sempre di avere il controllo di se stessi (controllando ansia, emotività allarmismo eccetera) e della situazione.

Purtroppo la forma mentale del soccoritore abituale la dà solo l'esperienza sul campo; è un bagaglio tecnico-psicologico che si forma giorno dopo giorno "combattendo" nella prima linea dell'emergenza. Si esce ad ogni chiamata e non si sà cosa ci si trova davanti sino all'arrivo sul luogo dell'evento ed è lì che si vede la maturità e la preparazione del soccorritore; nulla và lasciato all'improvisazione si interviene secondo una logica collaudata e basata sul triage:

1. osserva;

2. valuta;

3. stabilisci.

 

è una sequenza di azioni di cui ho già parlato in precedenza ma che deve essere sincrona tra tutti gli operatori del soccorso a partire dal dispatch (operatori dei servizi di comunicazione nell'emergenza).

 

Quelli che seguono soni i link di alcuni siti dove approfondire questi concetti:

 

http://www.eurom.it/medicina/e/e14_3_33.html

 

http://www.nursesarea.it/triage/triagefr.htm

 

http://www.ospedaledigallarate.it/pronto_s...rso/triage.aspx

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Miglior contributo in questa discussione

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Al di là di ogni considerazione vorrei porre l'accento su una questione che è quella dell'emotività.Il coinvolgimento emotivo di una persona può essere educato?Ho avuto un'esperienza personale che mi ha fatto riflettere su questo punto.In un documentario vidi all'opera un chirurgo che asportava una malformazione dal piede di un paziente, la cosa che mi fece più impressione al punto di sentirmi torcere lo stomaco fù un filo di tessuto che si stacco da quel pezzo e rimase a penzolare.Qualche anno dopo mia figlia ebbe un piccolo incidente in francia e al pronto soccorso le dovettero asportare l'unghia dell'alluce destro, mi lasciarono assistere per incoraggiare mia figlia e quando il chirurgo le stacco l'unghia un filo di pelle, simile a quello che avevo visto nel ducumentario fece la stessa cosa, si allungò fino a staccarsi e rimase penzolante.A quella scena ero già pronto me lo aspettavo in uncerto senso e la cosa non mi fece alcun senso.Ora non è che bisogna stare a guardare persone ferite ma avere un'idea verso cosa si sta andando incontro per soccorrere un compagno potrebbe essere utile?

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Intervengo in questa discussione veramente molto interessante. Per fortuna non mi è ancora capitato di dover soccorrere gente in mare. Se capitasse non so di preciso come potrei reagire. Per mia esperienza so che alla vista del sangue e di sofferenza non reagisco male, anche perchè facendo volontariato per una pubblica assistenza qui a Reggio in ambulanza mi è capitato di vedere anche gente morire davanti a me. La casistica infortunistica è vastissima, pertanto è impossibile farne un quadro completo. Anche in città ogni caso è storia a se.

La prima cosa da fare è la valutazione ambientale (sicurezza, scenario e situazione). Infatti prima di intervenire occorre che il soccorritore sia in assoluta sicurezza, altrimenti poi di persone da salvare ce ne sono 2! Successivamente da quello che ci circonda o eventualmente da quello che il malcapitato ci riferisce è importante raccogliere informazioni per capire cosa è successo. Le emorragie arteriose hanno sempre la precedenza, mentre è importante valutare sempre lo stato di coscienza coi parametri vitali, monitorando eventuali stati di shock. Ricordatevi che una lesione interna anche mortale può non dare sintomi in un primo momento!!! Importante è esporre in modo accurato l'infortunato cercando zone dolenti o arrossate. Se notate una zona stranamente rigonfia è contratta in prossimità dell'addome o di altre zone "molli" è buona cosa rientrare immediatamente e recarsi in pronto soccorso. Se il paziente ha battuto la testa e sanguina dalle orecchie è opportuno NON TAMPONARE, ma anzi favorire il deflusso. Una lesione importante interna può essere indicata da sudori freddi, tachicardia, pressione bassa e reefel capillarico lento. Per quanto riguarda le emorragie è importante conoscere le modalità in cui agire. La prima cosa da fare è un'imponente pressione diretta sulla zona, eventualmente alzando l'estremità dell'arto leso. Le emorragie arteriose spesso sono molto difficili da arginare ed il sangue esce a fiotti. In tal caso si può ricorrere ai punti di compressione SEMPRE SU OSSA SINGOLE (es. se sanguina fortemente il polpaccio premere con forza a pugno chiuso sul femore. Se sanguina la coscia concentrarsi sulla femorale nell'inguine). Sono cmq casi estremi ed è sempre meglio conoscere meglio i punti prima di applicarli. Infine il laccio emostatico è l'ultima spiaggia. Ricordatevi di segnarvi l'ora dell'applicazione e di allentarlo leggermente ogni 20 minuti circa. In caso cmq il paziente vada in arresto cardiocircolatorio sarebbe opportuno procedere con il massaggio cardiaco, manovra piuttosto difficile da spiegare per iscritto. In genere in mare si ha poco spazio e già trascinare l'infortunato sul gommone o a terra non è cosa semplice. La prima cosa che consiglio è cmq avvisare i soccorsi. Il nostro lavoro deve essere basato solamente a "metterci una pezza" in attesa del personale medico specializzato.

Non ho letto tutta la discussione e se ho ripetuto cose già dette mi scuso.

Ciao! :bye:

Modificato da jacklosquartagronghi
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Alla luce di quanto letto specialmente da personaggi autorevoli specializzati nel settore del pronto intevento, emerge una dato di fatto che è quello di lasciar perdere ogni manovra di cui non si è certi, l'improvvisazione può rivelarsi una componente letale.Quindi meglio limitare il tutto a un veloce approdo curando di essere il meno invasivi possibile.Allora la cosa migliore sarebbe poter chiedere aiuto il più velocemente possibile.Proprio ieri l'amico Gianpaolo (pinterrè) sulla sua plancetta si era costruito un vano stagno che a suo dire non era proprio sicuro dove portare un telefonino cellulare, chi di noi non ha in casa un cellulare dismesso!!!!Magari quello nuovo lasciarlo in auto e quello vechio lo si potrebbe portare in mare tenuto in un comparto stagno, attivare una sim card costa pochi € ma si potrebbe chiedere aiuto già in mare magari alla capitaneria e non è necessario avere credito sulla carta i numeri di emergenza possono essere chiamati anche senza credito residuo.Io la butto giù così d'istinto è ovvio che ogni consiglio su come costruire un comparto stagno o trovare una custodia impermeabile o quant'altro ancora è ben accetto.

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Ciao fratelli

molto spesso penso a come comportarmi in caso qualcosa andasse storto  .

Butta caso che sono in mare  con il mio fidato compagno per trascorrere qualche ora spensierata,  il mio amico ha comprato un paio di pinne nuove più rigide di quelle vecchie ed a un certo punto gli viene un crampo!!!!!

Cosa faccio???????

Ma poi pensandoci meglio vorrei il vostro consiglio su come intervenire in caso che:

Al mio compagno gli si ficca l'asta del'arba in un braccio di rimbalzo da uno scoglio.

Ha un pricipio di annegamento per un motivo sconosciuto un malore o una sincope boh!

Peggio ancora ha un arto semi amputato da un'elica di una barca ma è così fortunato di essere ancora vivo.

Oppure è stato investito da un acquascooter.

E chi più ne ha più ne metta i casi possono essere tanti allora, dopo un velocissimo pellegrinaggio a Lourdes con bagno in acqua miracolosa vi chiedo ma stavolta seriamente come intervenire in uno dei casi sopraelncati o quant'altri ne saranno proposti.

 

 

...io so come ci si deve comportare in queste occasioni...certo,una benchè minima nozione la mia:sganciare in primis la zavorra, tenere il compagno con la testa fuori dall'acqua....e accompagnarlo il prima possibile fuori dall'acqua.... ma è probabile che queste cose le abbia imparato grazie a un amico che l'estate scorsa mi ha salvato la vita da una sincope!!!!!!!ma questa è tutta un'altra storia......

GRAZIE CARANGO! :thumbup::thumbup:

 

....a mare basta una minima distrazione....

e ricordiamoci...che un pesce benchè possa essere una preda magnifica....sempre un pesce resta...... :siiiii:

quindi morale della favola....a parte sapere le nozioni di base per la sicurezza in mare,la cosa prioritaria quando si pesca in compagnia è la vicinanza e il controllo reciproco...è quello che ti puo' salvare la vita!!!!!!!! adesso buona notte cari amici....ho sonno ...e sono un po pensieroso per il ricordo di una giornata "memorabile"!

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Ciao fratelli

molto spesso penso a come comportarmi in caso qualcosa andasse storto  .

Butta caso che sono in mare  con il mio fidato compagno per trascorrere qualche ora spensierata,  il mio amico ha comprato un paio di pinne nuove più rigide di quelle vecchie ed a un certo punto gli viene un crampo!!!!!

Cosa faccio???????

Ma poi pensandoci meglio vorrei il vostro consiglio su come intervenire in caso che:

Al mio compagno gli si ficca l'asta del'arba in un braccio di rimbalzo da uno scoglio.

Ha un pricipio di annegamento per un motivo sconosciuto un malore o una sincope boh!

Peggio ancora ha un arto semi amputato da un'elica di una barca ma è così fortunato di essere ancora vivo.

Oppure è stato investito da un acquascooter.

E chi più ne ha più ne metta i casi possono essere tanti allora, dopo un velocissimo pellegrinaggio a Lourdes con bagno in acqua miracolosa vi chiedo ma stavolta seriamente come intervenire in uno dei casi sopraelncati o quant'altri ne saranno proposti.

 

 

...io so come ci si deve comportare in queste occasioni...certo,una benchè minima nozione la mia:sganciare in primis la zavorra, tenere il compagno con la testa fuori dall'acqua....e accompagnarlo il prima possibile fuori dall'acqua.... ma è probabile che queste cose le abbia imparato grazie a un amico che l'estate scorsa mi ha salvato la vita da una sincope!!!!!!!ma questa è tutta un'altra storia......

GRAZIE CARANGO! :thumbup::thumbup:

 

....a mare basta una minima distrazione....

e ricordiamoci...che un pesce benchè possa essere una preda magnifica....sempre un pesce resta...... :siiiii:

quindi morale della favola....a parte sapere le nozioni di base per la sicurezza in mare,la cosa prioritaria quando si pesca in compagnia è la vicinanza e il controllo reciproco...è quello che ti puo' salvare la vita!!!!!!!! adesso buona notte cari amici....ho sonno ...e sono un po pensieroso per il ricordo di una giornata "memorabile"!

 

 

Quoto!!!

Mantenere sempre la massima concentrazione e non rischiare mai più di tanto prevenire è sempre meglio che curare :thumbup:

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Ciao fratelli

molto spesso penso a come comportarmi in caso qualcosa andasse storto  .

Butta caso che sono in mare  con il mio fidato compagno per trascorrere qualche ora spensierata,  il mio amico ha comprato un paio di pinne nuove più rigide di quelle vecchie ed a un certo punto gli viene un crampo!!!!!

Cosa faccio???????

Ma poi pensandoci meglio vorrei il vostro consiglio su come intervenire in caso che:

Al mio compagno gli si ficca l'asta del'arba in un braccio di rimbalzo da uno scoglio.

Ha un pricipio di annegamento per un motivo sconosciuto un malore o una sincope boh!

Peggio ancora ha un arto semi amputato da un'elica di una barca ma è così fortunato di essere ancora vivo.

Oppure è stato investito da un acquascooter.

E chi più ne ha più ne metta i casi possono essere tanti allora, dopo un velocissimo pellegrinaggio a Lourdes con bagno in acqua miracolosa vi chiedo ma stavolta seriamente come intervenire in uno dei casi sopraelncati o quant'altri ne saranno proposti.

 

 

...io so come ci si deve comportare in queste occasioni...certo,una benchè minima nozione la mia:sganciare in primis la zavorra, tenere il compagno con la testa fuori dall'acqua....e accompagnarlo il prima possibile fuori dall'acqua.... ma è probabile che queste cose le abbia imparato grazie a un amico che l'estate scorsa mi ha salvato la vita da una sincope!!!!!!!ma questa è tutta un'altra storia......

GRAZIE CARANGO! :thumbup::thumbup:

 

....a mare basta una minima distrazione....

e ricordiamoci...che un pesce benchè possa essere una preda magnifica....sempre un pesce resta...... :siiiii:

quindi morale della favola....a parte sapere le nozioni di base per la sicurezza in mare,la cosa prioritaria quando si pesca in compagnia è la vicinanza e il controllo reciproco...è quello che ti puo' salvare la vita!!!!!!!! adesso buona notte cari amici....ho sonno ...e sono un po pensieroso per il ricordo di una giornata "memorabile"!

 

Per quanto riguarda la sincope sottolineo quello da te già detto, ossia l'importanza di tirare fuori dall'acqua la testa il prima possibile, mantenendo pervie le vie aeree iperestendendo il capo ed eventualmente utilizzando il boccaglio per insufflare aria

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Ospite kodrum75

la prima cosa che s'insegna nel corso di primo intervento è chiamare il 118, la seconda organizzarsi in modo che l'ambulanza trovi immediatamente chi deve esser soccorso detto questo l'intervento ad una persona ferita puo costarese,se fatto in maniera sbagliata,oltre a un aggravamento del ferito anche a conseguenze penali dovuta a eventuali danni procurati..

tutte queste premesse lasciano il tempo che trovano quando a rischiare la vita è un nostro caro o un amico,pero ricordate sempre che siete e dovete essere voi quelli lucidi.Personalmente mi è capitato tre volte di portare a riva amici in difficoltà e state tranquilli che il vostro più caro amico o fratello colto dal panico sarà portato ad aggraparsi a voi con tutte le forze inpedendovi qualsiasi reazione se non preparati..

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la prima cosa che s'insegna nel corso di primo intervento è chiamare il 118, la seconda organizzarsi in modo che l'ambulanza trovi immediatamente chi deve esser soccorso detto questo l'intervento ad una persona ferita puo costarese,se fatto in maniera sbagliata,oltre a un aggravamento del ferito anche a conseguenze penali dovuta a eventuali danni procurati..

tutte queste premesse lasciano il tempo che trovano quando a rischiare la vita è un nostro caro o un amico,pero ricordate sempre che siete e dovete essere voi quelli lucidi.Personalmente mi è capitato tre volte di portare a riva amici in difficoltà e state tranquilli che il vostro più caro amico o fratello colto dal panico sarà portato ad aggraparsi a voi con tutte le forze inpedendovi qualsiasi reazione se non preparati..

 

Non fa una grinza, ma purtroppo il fattore emotivo è proprio quello non apprendibile su un forum di pesca. Ovvio che poi nell'evenienza cercheremo di fare tutti del nostro meglio. Chiamare il 118 va fatto subito, certo, ma loro ti faranno delle domande e più cose tu sarai in grado di riferire meglio è. Per questo avere un minimo di competenza non può far altro che bene. Se il mio compagno di pesca si spara con la tahitiana sulla spalla e si becca l'omerale io non posso permettermi il lusso di aspettare i soccorsi....perchè quello muore

:bye:

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Ciao fratelli

molto spesso penso a come comportarmi in caso qualcosa andasse storto  .

Butta caso che sono in mare  con il mio fidato compagno per trascorrere qualche ora spensierata,  il mio amico ha comprato un paio di pinne nuove più rigide di quelle vecchie ed a un certo punto gli viene un crampo!!!!!

Cosa faccio???????

Ma poi pensandoci meglio vorrei il vostro consiglio su come intervenire in caso che:

Al mio compagno gli si ficca l'asta del'arba in un braccio di rimbalzo da uno scoglio.

Ha un pricipio di annegamento per un motivo sconosciuto un malore o una sincope boh!

Peggio ancora ha un arto semi amputato da un'elica di una barca ma è così fortunato di essere ancora vivo.

Oppure è stato investito da un acquascooter.

E chi più ne ha più ne metta i casi possono essere tanti allora, dopo un velocissimo pellegrinaggio a Lourdes con bagno in acqua miracolosa vi chiedo ma stavolta seriamente come intervenire in uno dei casi sopraelncati o quant'altri ne saranno proposti.

 

Io suggerisco :

un buon corso di apnea nel quale dovrebbero insegnarti recupero di un infortunato, recupero dal fondo di un infortunato ,come trasportarlo in acqua e come tirarlo fuori dall'acqua (esistono delle tecniche facili ma bisogna conoscerle) purtroppo non mi e' facile spiegarle scrivendo.

Un corso di CPR respirazione cardio polmonare o in alternativa seguire i corsi della croce rossa che durano 3 mesi e sono GRATIS.

Io ho fatto tutto cio' e fortunatamente non ho dovuto ancora mettere in pratica ma lo consigli a tutti molte cose possono servire nella vita di tutti i giorni

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Io suggerisco :

un buon corso di apnea nel quale dovrebbero insegnarti recupero di un infortunato, recupero dal fondo di un infortunato ,come trasportarlo in acqua e come tirarlo fuori dall'acqua (esistono delle tecniche facili ma bisogna conoscerle) purtroppo non mi e' facile spiegarle scrivendo.

Un corso di CPR respirazione cardio polmonare o in alternativa seguire i corsi della croce rossa che durano 3 mesi e sono GRATIS.

Io ho fatto tutto cio' e fortunatamente non ho dovuto ancora mettere in pratica ma lo consigli a tutti molte cose possono servire nella vita di tutti i giorni

 

 

Questo è molto interessante non sapevo di corsi della croce rossa ti ringrazio molto :thumbup:

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