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Parchi Marini


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Ora, non vorrei essere frainteso ma ho la sensazione che il tiepido fervore con cui gli isolani pescasub hanno accolto la notizia delle amp, che invece qui in costa Piombinese ha suscitato molto disappunto, fosse dettato da una plausibile speranza di deroghe particolari proprio per i residenti, così l'area marina protetta diverebbe riserva di pesca protetta. Bel colpo.

 

 

:eek: spero vivamente che l'ipotesi sia sbagliata...sarebbe l'ennesima ingiustizia e l'ennesimo comportamento da marchese del grillo..esiste una Federazione di pescatori, se proprio come circolo FIPSAS vogliono intraprendere azioni lo devono fare in rappresentanza di tutti..spero che qualcuno del Tesei commenti la cosa.. :bye:

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Ospite crifvale
Ora, non vorrei essere frainteso ma ho la sensazione che il tiepido fervore con cui gli isolani pescasub hanno accolto la notizia delle amp, che invece qui in costa Piombinese ha suscitato molto disappunto, fosse dettato da una plausibile speranza di deroghe particolari proprio per i residenti, così l'area marina protetta diverebbe riserva di pesca protetta. Bel colpo.

 

 

:eek: spero vivamente che l'ipotesi sia sbagliata...sarebbe l'ennesima ingiustizia e l'ennesimo comportamento da marchese del grillo..esiste una Federazione di pescatori, se proprio come circolo FIPSAS vogliono intraprendere azioni lo devono fare in rappresentanza di tutti..spero che qualcuno del Tesei commenti la cosa.. :bye:

 

 

 

io sono nel continente ma mi domando.........

cosa avremmo fatto noi al posto degli elbani????????

 

avremmo "combattuto" con il rischio di perdere la possibilità di pescare sotto casa...... le possibilità di spostamento per un isolano forse sono limitate rispetto alle nostre.

Con queto non condivido affatto l'attegiamento (qualora fosse vero) critico solo il fatto che la regolamentazione della pesca nelle AMP non può essere decisa dagli enti che sono interessati direttamente alle attività.

 

per concludere e chiarire non mi sentirei di criminalizzare qli elbani ma credo che i diritti dei pescatori (italiani) debbano essere tutelati dalla federazione.

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Ho dei problemi con internet e non mi funziona il tasto destro in internet, comunque per correttezza copio un pezzo dell'articolo.

L'amministrazione, inoltre, punta a modificare i regolamenti della fasce B e C per alleggerire i divieti, con un occhio di riguardo per la pesca e le immersioni dei residenti.

Man mano che gli amministratori puntualizzano gli orientamenti, si fa più costruttivo il clima in sala. Molti gli interventi che suggeriscono modifiche e le posizioni sembrano allinearsi, quelle di Legambiente con quelle del circolo Teseo Tesei, degli amici dell'Enfola e dei diving che vorrebbero moltiplicare l'esperienza dello scoglietto anche in altre aree dell'isola.

Ho fraiteso?

Aspetto gli elbani. :bye:

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Ospite crifvale

quello che pensavo è confermato da quanto ho appena letto (testaelisca) ma perchè, in rappresentanza dei pescatori elbani non era presente il distretto provinciale della federazione????

 

La discussione che orbita intorno alle AMP non mi sembra relativa al fatto che sia giusto concedere diritti maggiori o meno ai residenti, il problema di fondo è se sia giusta la regolamentazione della pesca in AMP con gli attuali divieti per la pesca sub in italia........

 

noi della val di cornia ce ne stiamo interessando in maniera più "calda" negli ultimi tempi solo perchè si tratta di aree di pesca nelle quali siamo abituati a pescare.

 

Ma cosa abbiamo fatto quando sono state istituite le AMP in zone lontane dalla nostra dove non saremmo mai andati a pescare?

 

Il problema va risolto alla radice e per tutti, la federazione nazionale si deve muovere per rivedere e rivalutare la posizione dei pescatori in apnea nei confronti degli altri tipi di pesca meno selettive e più impattanti per al fauna e la flora marina.

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Ora, non vorrei essere frainteso ma ho la sensazione che il tiepido fervore con cui gli isolani pescasub hanno accolto la notizia delle amp, che invece qui in costa Piombinese ha suscitato molto disappunto, fosse dettato da una plausibile speranza di deroghe particolari proprio per i residenti, così l'area marina protetta diverebbe riserva di pesca protetta. Bel colpo.

 

 

:eek: spero vivamente che l'ipotesi sia sbagliata...sarebbe l'ennesima ingiustizia e l'ennesimo comportamento da marchese del grillo..esiste una Federazione di pescatori, se proprio come circolo FIPSAS vogliono intraprendere azioni lo devono fare in rappresentanza di tutti..spero che qualcuno del Tesei commenti la cosa.. :bye:

 

 

 

io sono nel continente ma mi domando.........

cosa avremmo fatto noi al posto degli elbani????????

 

avremmo "combattuto" con il rischio di perdere la possibilità di pescare sotto casa...... le possibilità di spostamento per un isolano forse sono limitate rispetto alle nostre.

Con queto non condivido affatto l'attegiamento (qualora fosse vero) critico solo il fatto che la regolamentazione della pesca nelle AMP non può essere decisa dagli enti che sono interessati direttamente alle attività.

 

per concludere e chiarire non mi sentirei di criminalizzare qli elbani ma credo che i diritti dei pescatori (italiani) debbano essere tutelati dalla federazione.

 

Ciao, non era mia intenzione criticare i residenti, dico solo che se il Tesei è circolo FIPSAS, se è presente all'incontro in rappresentanza della stessa deve portare avanti gli interessi di tutti i pescatori subacquei.

Se l'unica concessione è rappresentata dal permesso ai soli residenti..beati loro ma è ingiustizia, su questo siamo d'accordo.

http://www2.minambiente.it/Sito/settori_az...egislazione.asp

questo è il link al ministero dell'ambiente per quanto riguarda le leggi in materia pesca e AMP, la Fipsas puo' far poco, ci vuole una legge..

Aggiungo che andare ad un tavolo di accordi se mai si riuscirà a farlo, in rappresentanza di 1000 tesserati, e doversi confrontare con il peso politico di altre associazioni fa scappare da ridere. :bye:

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Le attività suscettibili di regolamentazione sono indicate nel decreto istitutivo.... non mi farei troppe illusioni neanche se fossi residente all'Elba.

I sindaci possono dire sì o no e proporre coordinate per la zonazione... l'ultima proposta di comuni interessati da AMP che proponeva la pesca in apnea in zona C per tesserati FIPSAS anche solo quelli residenti è stata bocciata da Pecoraro Scanio, a quanto mi risulti (proposta comuni Barano e Lacco Ameno di Ischia per l'AMP Regno di Nettuno)

 

Cmq che se ne parli è cosa buona. Se non altro ricordiamo loro che esistiamo e che non siamo contenti di come vanno le cose nelle AMP.

 

Giorgio

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Cmq che se ne parli è cosa buona. Se non altro ricordiamo loro che esistiamo e che non siamo contenti di come vanno le cose nelle AMP.

 

Giorgio

 

Non hai idea di come mi faccia piacere vederti postare certi messaggi Giorgio ;)

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Altro articolo sul Tirreno, uno stralcio.

Occorre la partecipazione e la sensibilità. Peria ne è sicuro: «Il pescatore amatoriale, il professionista, il subacqueo, il circolo di pesca, il diving, l’operatore turistico non sono gli avversari di questo percorso, sono oggi i nostri più preziosi interlocutori ed alleati; se adeguatamente coinvolti fin dall’inizio possono diventare domani i guardiani attivi del sistema». Si chiedono anche modifiche normative. La pesca dei residenti consentita (solo un documento d’identità che attesti la residenza) nelle zone B con lenze, canne, totanaie, polpaie, traine. Pesca dei residenti consentita nelle zone C anche con nasse e palamiti (70 ami a persona o 200 ami a barca).

Nelle zone C possono pescare anche i non residenti, con lenze, canne, traina, totanaia e polpaia. Nelle zone C si può poi praticare la pesca subacquea, con apposito patentino e segno di riconoscimento sul pallone o sul mezzo d’appoggio.

Sembra che la pescasub possa essere estesa anche ai non residenti con il divieto della pesca della cernia, sembra, vedremo. :bye:

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Ciao ragazzi,

 

scusate per la mia latitanza dal Forum, ma per impegni di lavoro sarò assente anche la prossima settimana e quindi impossibilitato a rispondervi direttamente.

Comunque il censimento stà andando alla grande, se faccio in tempo, vi riferirò i primi dati.

 

Forza ragazzi!!!!!! :thumbup::thumbup::thumbup:

 

Un saluto a tutti voi.

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Ora, non vorrei essere frainteso ma ho la sensazione che il tiepido fervore con cui gli isolani pescasub hanno accolto la notizia delle amp, che invece qui in costa Piombinese ha suscitato molto disappunto, fosse dettato da una plausibile speranza di deroghe particolari proprio per i residenti, così l'area marina protetta diverebbe riserva di pesca protetta. Bel colpo.

 

 

:eek: spero vivamente che l'ipotesi sia sbagliata...sarebbe l'ennesima ingiustizia e l'ennesimo comportamento da marchese del grillo..esiste una Federazione di pescatori, se proprio come circolo FIPSAS vogliono intraprendere azioni lo devono fare in rappresentanza di tutti..spero che qualcuno del Tesei commenti la cosa.. :bye:

 

 

 

io sono nel continente ma mi domando.........

cosa avremmo fatto noi al posto degli elbani????????

 

avremmo "combattuto" con il rischio di perdere la possibilità di pescare sotto casa...... le possibilità di spostamento per un isolano forse sono limitate rispetto alle nostre.

Con queto non condivido affatto l'attegiamento (qualora fosse vero) critico solo il fatto che la regolamentazione della pesca nelle AMP non può essere decisa dagli enti che sono interessati direttamente alle attività.

 

per concludere e chiarire non mi sentirei di criminalizzare qli elbani ma credo che i diritti dei pescatori (italiani) debbano essere tutelati dalla federazione.

 

Ciao, non era mia intenzione criticare i residenti, dico solo che se il Tesei è circolo FIPSAS, se è presente all'incontro in rappresentanza della stessa deve portare avanti gli interessi di tutti i pescatori subacquei.

Se l'unica concessione è rappresentata dal permesso ai soli residenti..beati loro ma è ingiustizia, su questo siamo d'accordo.

http://www2.minambiente.it/Sito/settori_az...egislazione.asp

questo è il link al ministero dell'ambiente per quanto riguarda le leggi in materia pesca e AMP, la Fipsas puo' far poco, ci vuole una legge..

Aggiungo che andare ad un tavolo di accordi se mai si riuscirà a farlo, in rappresentanza di 1000 tesserati, e doversi confrontare con il peso politico di altre associazioni fa scappare da ridere. :bye:

Diventa l' ennesima frattura, non fra tesserati e non, ma fra residenti e non, e fra il non pescare in quell' area e farci pescare tutti cosa pensate che rispondano i residenti, tesserati e non?

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Forse può interessare, dal Tirreno:MARCIANA MARINA. «Le aree marine protette sono un intervento finalizzato a mantenere cultura, tradizione, saperi e sapori intrecciati con l’ambiente». Definizione di Stefano Donati, geologo, tecnico del ministero dell’Ambiente, intervenuto mercoledì a Marciana Marina all’iniziativa di Legambiente, ha cui hanno partecipato anche il presidente del Parco, Mario Tozzi, Umberto Mazzantini e Sebastiano Venneri, dirigenti nazionali dell’associazione ambientalista.

Stefano Donati non è un geologo qualsiasi del ministero dell’Ambiente, ma uno dei tecnici che ha fatto parte del gruppo di lavoro sulle Aree marine protette.

Come è nata la mappa ministeriale del 2005? «Nasce dagli studi di fattibilità che il ministero ha realizzato in passato con l’università e l’Enea sulle mappe dei fondali e delle coste. Nasce quindi su dati ambientali, che poi abbiamo incorniciato con i dati socio-economici, le zone di maggiore fruizione per la pesca e la subacquea e del turismo. È ancora una proposta preliminare: ci aspettavamo delle correzioni, le davamo per scontate. Ma spesso e volentieri, se non c’è una carta su cui discutere si perde tempo. Quella mappa è un punto di partenza, una proposta aperta. Adesso acquisiremo le osservazioni delle amministrazioni e quelle che saranno circostanziate e oggettive saranno prese in considerazione». In caso di osservazioni non circostanziate? «In caso di richieste di modifiche generiche e non supportate, faremo prevalere la linea del ministero, che è quella di sottoporre a protezione il più possibile».

Quali sono i tempi dell’istituzione delle aree marine protette? «I tempi sono un po’ in funzione dei problemi che verranno sollevati - risponde Donati -: a maggio e giugno faremo incontri tecnici; in luglio e agosto i Comuni sono assorbiti dalla stagione turistica e penso che settembre possa essere il mese risolutivo». Per che cosa? «Per chiudere l’istruttoria tecnica, ovvero arrivare a una cartina e allo schema di regolamentazione condivisi. Poi partirebbe la fase istruttoria formale, che ha un iter lungo: il ministero prepara lo schema di decreto istitutivo da inviare ai Comuni, che a loro volta lo approveranno con una delibera di giunta o di consiglio; una volta acquisiti i pareri formali di Comuni, Province e Regione, lo schema di decreto passa alla Conferenza Stato-Regioni presso la presidenza del consiglio, sede in cui sono chiamati a pronunciarsi gli enti locali, quindi la Conferenza ratifica l’accordo, se c’è».

Dove saranno le fasce A, quelle con i vincoli più stretti, all’Elba? «Su questo non ho commenti tecnici specifici - replica il geologo -. Noi abbiamo messo la massima protezione in quelle zone dove avevamo i massimi valori ambientali e dove sono stati posti meno problemi relativamente alla fruizione turistica o alla pesca subacquea, anche in accordo con i Comuni sulla base degli elementi da loro forniti. Se l’Enfola è stata messa in fascia A è stato anche perché il Comune (ma c’era un altro sindaco) non ha dato indicazioni che consentissero una scelta diversa. Comunque non è una proposta bloccata, ci potranno essere fasce A rimpicciolite o in altre zone».

L.R.

:bye:

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post di Alessandro Fini

Se l'unica concessione è rappresentata dal permesso ai soli residenti..beati loro ma è ingiustizia, su questo siamo d'accordo.

 

Diventa l' ennesima frattura, non fra tesserati e non, ma fra residenti e non, e fra il non pescare in quell' area e farci pescare tutti cosa pensate che rispondano i residenti, tesserati e non?

 

infatti, ribadisco quanto scritto. :thumbup: non è che ci siano tanti margini per le richieste..se potranno, bene per loro, ma sarà una ingiustizia verso i cittadini italiani, non fatta dagli elbani, ma dallo Stato.. :bye:

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Ospite crifvale
Quali sono i tempi dell’istituzione delle aree marine protette? «I tempi sono un po’ in funzione dei problemi che verranno sollevati - risponde Donati -: a maggio e giugno faremo incontri tecnici; in luglio e agosto i Comuni sono assorbiti dalla stagione turistica e penso che settembre possa essere il mese risolutivo». Per che cosa? «Per chiudere l’istruttoria tecnica, ovvero arrivare a una cartina e allo schema di regolamentazione condivisi. Poi partirebbe la fase istruttoria formale, che ha un iter lungo: il ministero prepara lo schema di decreto istitutivo da inviare ai Comuni, che a loro volta lo approveranno con una delibera di giunta o di consiglio; una volta acquisiti i pareri formali di Comuni, Province e Regione, lo schema di decreto passa alla Conferenza Stato-Regioni presso la presidenza del consiglio, sede in cui sono chiamati a pronunciarsi gli enti locali, quindi la Conferenza ratifica l’accordo, se c’è».

Dove saranno le fasce A, quelle con i vincoli più stretti, all’Elba? «Su questo non ho commenti tecnici specifici - replica il geologo -. Noi abbiamo messo la massima protezione in quelle zone dove avevamo i massimi valori ambientali e dove sono stati posti meno problemi relativamente alla fruizione turistica o alla pesca subacquea, anche in accordo con i Comuni sulla base degli elementi da loro forniti. Se l’Enfola è stata messa in fascia A è stato anche perché il Comune (ma c’era un altro sindaco) non ha dato indicazioni che consentissero una scelta diversa. Comunque non è una proposta bloccata, ci potranno essere fasce A rimpicciolite o in altre zone».

L.R.

:bye:

 

a questo punto se tutto va come deve andare non se ne parla fino al 2008 <_<

 

non ci rimane che sperare nella caduta del governo :D:D:D

 

sto scherzando :P non la voglio certo buttare in politica.... :fish:

 

ma a quanto mi risulta le posizioni dei verdi :clover: rimangono scomode anche ai partiti di coalizione.... :starwars:

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I verdi sono assolutamente ripugnanti a livello politico...

Se fossero davvero al servizio dell'ambiente avrebbero (essendo al governo) già dovuto proporre idee di consumi ecosostenibili (leggi pannelli solari e energia elolica) con incentivi, lotta VERA agli scarichi nocivi, ecc.

Invece si tengono calde le poltrone e basta, sparando cavolate immani (AMP e parchizzazione) buone per quei quattro votanti fiduciosi e con il paraocchi, che sperano nel ritorno all'eden primordiale...gli arrivasse una bella tigre a mozzicargli il fondoschiena. :D

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