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Hai mai avuto un incidente sott'acqua?


  

601 utenti hanno votato

  1. 1. Hai mai avuto un incidente sott'acqua?

    • No, mai
      336
    • Sì, una volta
      166
    • Sì, più di una volta
      64


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Ho votato uno, 1985 Ustica, era l’ultimo giorno di tre settimane di pesca quasi sempre in solitario, decido di andare con un ragazzo di Palermo conosciuto la sera prima al bar della piazzetta.

Siamo sulla secca della colombaia un posto molto bello ed impegnativo dove avevo pescato anche nei giorni precedenti.

Anche se all’epoca non avevo molta esperienza già sul gommone avevo notato le pinne in gomma nere, la muta a calzoncini, e soprattutto una cintura con otto kg di piombi del ragazzo, certamente un’attrezzatura non adatta al luogo, ma mi sentivo rassicurato dai racconti che mi aveva fatto la sera prima al bar dove parlava di aspetti sul filo dei 25 metri e roba del genere….

Cominciamo a pescare senza tenerci d’occhio ma incrociandoci di tanto in tanto, in uno di questi incontri lui mi ferma e mi dice di aver visto un branco di grosse occhiate e che avrebbe tentato di spararne una, io faccio di sì e continuo per la mia strada chiedendomi perché insidiare le occhiate in un posto dove quasi ad ogni tuffo vedevi un cernia (prenderle era poi un altro discorso).

Il caso volle che io seguendo dall’alto la curva di un ciglio tornassi praticamente indietro e ad un certo punto lo vidi mentre su un fondale di almeno 23 metri inseguiva letteralmente un gruppetto di pesci che si tenevano a distanza (probabilmente le occhiate) facendo almeno 15 metri rasente il fondo per poi desistere all’improvviso e lanciarsi verso la superficie mulinando le pinnette e trascinandosi dietro la zavorra esagerata.

Sono rimasto a guardarlo mentre risaliva avvitandosi, più per curiosità che per altro, fintanto che non ne ho incrociato lo sguardo che appariva terrorizzato.

Prima che potessi realizzare qualcosa lui a 4 metri dalla superficie ha uno scatto, perde il fucile e si immobilizza inarcandosi, poi inizia subito ad affondare.

Mi sono immerso subito e non essendo sulla sua verticale ho cercato di tagliargli la strada intercettandolo a circa dieci metri di profondità.

Non appena abbrancatolo gli ho sganciato la cintura (non la mia non so perché) sono tornato in superficie e lì toltagli la maschera nel vedere il colorito bluastro delle labbra contratte in una smorfia e della schiuma rossastra uscire dalla bocca mi sono veramente spaventato e ho cominciato ad urlare per richiamare l’attenzione del gommone ancorato ad un centinaio di metri.

La bocca era serrata con forza, e ho usato le due mani per aprirla e ne usciva sempre schiuma fintanto che con grande sforzo gli è uscito un rantolo e rientrata un po’ d’aria.

Appena arrivato il gommone l’abbiamo steso sul tubolare e lì ha cominciato a riprendere conoscenza lamentando dolori fortissimi al torace.

Io avevo il traghetto la mattina dopo e me ne sono andato sapendolo all’ospedale piuttosto malconcio in quanto aveva avuto acqua nei polmoni ma tutto sommato in nessun pericolo.

 

Vi ho raccontato tutto ciò perché paradossalmente credo di essere stato fortunato a vivere in prima persona il più classico degli incidenti condito dai più classici errori che si possano commettere sott’acqua, vi posso assicurare che da quel giorno ogni volta che metto la testa sott’acqua rivedo quella scena e mi regolo di conseguenza, è come se facesse parte della mia attrezzatura, e non posso averne la controprova, ma credo fermamente che mi ha evitato fino ad oggi qualche guaio.

 

Ciao

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Per istinto ho sempre pensato che chi va in sincope sia un imbecille, nel senso che non conoscendo i propri limiti, visto che li ha oltrepassati (e spesso lasciandoci le penne), non sia idoneo alla pratica sub.

 

senza se e senza ma, e senza peli sulla lingua

piter

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Il mio incidente, del quale posso fortunatamente parlare, si riferisce a circa vent'anni fa, in quel di Zoagli (GE).

 

Quel giorno una pinna rimase impigliata nella rete di un protagonista di quella piccola pesca che, chiudendo anfratti, baiette o zone del sottocosta immediato, ha contribuito a massacrare, nel corso dei decenni, le risorse ittiche del mediterraneo. Il mio sangue freddo o probabilmente solo il Destino, vollero che riuscissi a liberarmi.

 

Ricordo perfettamente ogni momento dell'accaduto...

 

:bye:

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Ho votato "una volta", anche se leggendo i post mi rendo conto che avrei potuto scrivere più di uno...Comunque l'incidente in questione è stato in pratica un vero e proprio attacco di panico che fortunatamente si è verificato in soli 8 mt di profondità...ciò che mi ha scioccato è stata la consapevolezza che un simile incidente che mai e poi mai avrei pensato potesse capitarmi, dopo una vita passata sott'acqua, si è verificato in una circostanza assolutamente normale( ero solo stanco, e già dall'ingresso in acqua avevo delle cattive sensazioni...) da allora pescare fondo( pescavo senza problemi anche a 25 mt, cioè ero effettivamente operativo) non mi riesce più, mi sento bene solo pescando in poca acqua e ho deciso che avrei praticato l'agguato nel bassofondo, tecnica che tra l'altro mi regala tantissime prede e mi ha fatto fare pace con il mare..in definitiva ho fatto di necessità virtù e non mi pento di questa mia evoluzione( non involuzione); ormai ho capito che il mare va affrontato con tanta umiltà, ma è comunque in grado di regalare emozioni nuove a chiunque sappia come confrontarsi con lui.

Concordo con chi dice che ci si debba dare una regolata in quanto il nostro sport è veramente pericoloso se non lo si affronta con molta modestia...

Sono altresì convinto, per esperienza personale, che chiunque abbia totalizzato più di 10 anni di attività abbia al suo attivo almeno un incidente grave, dato che anche la samba per me resta un gravissimo incidente( quanto tempo, in decimi di secondo, potrebbe passare tra una samba e una sincope?), anche se vedo che tanti lo relegano ad un mero incidente di percorso....

Ma forse qui bisognerebbe aprire l'ennesima discussione sulla bontà di certe didattiche moderne che forse aiutano i neofiti a conquistare con eccessiva velocità una confidenza col liquido elemento,privandoli di quella gavetta e di quei bagni di umiltà che sono molto salutari in uno sport rischioso come il nostro .

Ci sarebbe da parlare a lungo, mi fermo qui scusandomi con tutti per la eccessiva lunghezza.

Ciao da Gianni.

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però la pescasub non lo trovo ne 'no limits' ne uno sport 'estremo', lo considerò tutto l'opposto: un sport dove la calma e la riflessione hanno ruoli predominanti sulle scariche di adrenalina e le sbruffonate. non mi piace quando gli sport subacquei vengono bollati come estremi, io non mi sento di avere nulla in comune con uno che si lancia da un dirupo con un lenzuolo attaccato alle spalle o da un ponte con un elastico ai piedi.

 

 

:bye:

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Ospite maredacqua
però la pescasub non lo trovo ne 'no limits' ne uno sport 'estremo', lo considerò tutto l'opposto: un sport dove la calma e la riflessione hanno ruoli predominanti sulle scariche di adrenalina e le sbruffonate. non mi piace quando gli sport subacquei vengono bollati come estremi, io non mi sento di avere nulla in comune con uno che si lancia da un dirupo con un lenzuolo attaccato alle spalle o da un ponte con un elastico ai piedi.

 

 

:bye:

:nono: Non sono d'accordo con quello che dici Haze.

Il fatto che sia uno sport dove la calma e la rilfessione sono importanti non lo esonera dall'essere uno sport pericoloso!! In questo sport si rischia la vita!! In quali altri sport, riconosciuti dal Coni, si rischia la vita? Non sono tanti!

Mai abbassare la guardia, nemmeno con il pensiero. Nel momento in cui lo fai crei una breccia nelle tue difese, portandoti ad una situazione di probabile pericolo, per te e per il tuo copagno!

 

:bye:

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Non è stato un grande incidente.

 

Avevo incastrato l'asta in tana e per evitare un altro tuffo mi ero ostinato a liberarla nella stessa sommozzata.

Alla fine avevo rinunciato e in risalita mi ero accorto che mi si era incastrato il portapesci con la sagola dell'asta incastrata. Ho perso qualche secondo per liberarmi e quindi sono risalito da 15 metri parecchio tirato.

Non sono andato in samba ma ero veramente molto tirato e per me che sono molto prudente questo deve essere considerato un incidente.

 

Gherardo

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Ospite Paolino

A me è successo un incidente due anni fa circa , forse tre.

 

Stavo facendo allenamento di apnea in assetto costante su un fondale di 30m, avevo gia' fatto diversi tuffi, mi sentivo abbastanza bene, anche se la sera prima avevo preso un aulin per il mal di testa e il mattino uno spy antistaminico per il raffreddore allergico ( che utilizzo quasi sempre e non mi ha mai dato problemi) .

 

Ho fatto un breve aspetto sul fondo di circa 10 secondi e sono tornato su lungo il cavo guida, questo pero' si era spostato verso il gommone perchè c'era corrente quindi arrivato in superficie mi sono trovato all'improvviso il tubolare sopra la testa e ho fatto uno scatto per evitarlo spaventandomi, sono quindi uscito con la testa e ho visto tutto nero, mi sembrava di essere in un sogno, sentivo l'acqua in bocca, poi mi sono risvegliato con davanti il mio allora istruttore che mi teneva per le spalle .

 

Ci tengo a precisare che non avevo iperveventilato e non avevo assolutamente fame d'aria, nessuna contrazione diaframmatica, niente di niente.

 

Paolo

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caro Haze rispondo alla tuo post che dici

scariche di adrenalina e le sbruffonate.
forse ho usato impropriamente la parola no limits che nell'immaginario e nelle pubblicità ti fà vedere gente col fazzoletto buttarsi dai grattaceli....."le sbruffonate" non fanno parte dello sport, ma da bar sport, per quanto riguarda l'adrenalina ti posso assicurare che sottacqua ne fai uso abbondante nella pesca , perchè se ti trovi davanti ad una cernia di 20 Kg od una ricciola di 30 ti assicuro che ne farai largo uso , oppure davanti a qualche brutto imprevisto , cmq io parlo come sempre per mè , che sono la persona meno adatta a consigliare, e che sopporta e non si redime nonostante i suoi 45 anni ad inginocchiarsi davanti agli "acciacchi" :bye::bye:
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Sono comunque contento che siamo tutti d'accordo sul fatto che il nostro è uno sport pericoloso (una volta in cui l'avevo scritto solo io per poco non mi mangiavano vivo).

 

Infatti la consapevolezza credo sia il primo elemento per migliorare la sicurezza.

 

Salutoni

 

Gherardo

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per maredacqua:

ma io non ho mica detto che non è pericoloso, anzi nelle statistiche degli incidenti subacquei la parte da leone la fanno i pescasub! ma dall'essere pericoloso ad essere definito 'sport estremo' per fortuna ce nepassa di molto. un'altro sporto molto pericoloso è il ciclismo per esempio, l'unica volta in vita mia che mi sono fatto davvero male è stato proprio durante un'allenamento in bici e ti assicuro che di cose pericolose ne ho fatte forse troppe in vita mia. io per sport estremi intendo quelli in cui l'incoscenza la fa da padrone 'e tutto il resto è noia', so bene quanto è pericoloso andare in mare.

 

per loasso:

eh....se un giorno sparerò ad un sarago vicino al chilo l'adrenalina mi uscirà pure dal c.....capito no?figurati, mi riferivo,come detto sopra, a certi sport da fuori di testa, visto che anche 'il nostro mariano nazionale' l'aveva definito sport estremo ho voluto dire la mia. non mi piace quando la subacquea viene accomunata ai cosidetti sport estremi, ovviamente parlo del comune pensare, tra di noi cos'è "stare in mare" non ha bisogno di spiegazioni.

insomma non mi sta bene di essere messo vicino a dei bell'imbusti che si buttano da una montagna col paracadute perchè è l'unica possibilità che hanno di farselo venire duro, io che amo e sogno il mare da quando ero bambino e che pur avendo la posibilità di tirarmela ancora mi definisco novellino perchè pur con tanta gavetta sulle spalle ritengo di essere solo all'inizio, e scommentto che vale per molti dei frequentatori del forum. e che diamine!!! :oops: mi sono fatto trasportare sorry.....

 

 

 

:bye:

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Mi viene in mente un episodio accaduto un bel pò di anni or sono, quando l'attrezzatura da pesca consisteva in maschera, pinne (si fà per dire), costume da bagno e fortunatamente un buon fucile (medisten).

Una mia zia, sapendo della mia passione, pensò di farmi cosa gradita regalandomi il mio primo pallone segnasub, un grosso Cressi.

Fui molto contento perchè completava il mio armamento e non vedevo l'ora di andare a mare finalmente riconoscibile.

Pensai "bene" di legare l'estremità del sagolone direttamente al costume da bagno.

Per un pò filò tutto liscio quando, dopo l'ennesimo tuffo con perlustrazione sul fondo, nel risalire mi sentì improvvissamente tirare giù.

Fu una brutta sensazione anche perchè non avevo subito realizzato l'accaduto (il sagolone era passato sotto uno sperone di roccia) e pinneggiavo con forza verso la superficie ma senza avanzare di un centimetro.

Una volta resomi conto di quanto stava avvenendo, nella disperazione mi sfilai le mutande sentendomi finalmente libero di andare a respirare.

Ma non era finita, il costume si impigliò nelle pinne che mulinavo ormai spasmodicamente.

Non so come ma riuscì a togliermi anche una pinna e a quel punto guadagnai la superficie.

Non c'era nessuno vicino a me altrimenti si sarebbe in primis sbordellato dalle risate.

Comunque, fu una esperienza scioccante.

Ciò non fa altro che ribadire il concetto che anche le attrezzature (vedi piombo mobile, dispositivo di sicurezza ecc...) che dovrebbero garantirti maggiore sicurezza o qualche agevolazione nellle immersioni, se male usate o per fatalità, possono essere fonte di pericolo.

 

Sandro

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Ho votato "sì, una volta" ma bisogna capire cosa si intende per incidente. Quello di cui sono stato vittima si riferisce ad un investimento da parte di uno scellerato diportista, che mi è passato sulla testa con un "Ferro da stiro" a grande velocità.

L'esperienza e il sangue freddo mi hanno consentito di cavarmela solo con un enorme spavento e danni all' attrezzatura , infatti la barca mi ha travolto la boa segnasub con tutto quello che c'era appeso . Il pallone era sulla mia verticale mentre io stavo aggrappato agli scogli sul fondo in 3/4 mt, attendendo la "botta". Avevo notato l'arrivo del "deficente" ma non ero in tempo ad allontanarmi a pinne.

P.S.: ho fato denuncia alla C.d.P. ma dopo due anni non ho saputo più niente!.

Ciao, Fabrizio

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