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Hai mai avuto un incidente sott'acqua?


  

601 utenti hanno votato

  1. 1. Hai mai avuto un incidente sott'acqua?

    • No, mai
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    • Sì, una volta
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    • Sì, più di una volta
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Ospite Gianfranco Ciavarella

Credo che sia ormai chiaro che la percentuale degli incidenti è elevatissima e poco conta se esistono altri sport più pericolosi.

Quale doveva essere il segnale che tale sondaggio doveva rappresentarci?

Il messaggio era ed è chiaro la pesca in apnea è uno sport difficile e pericoloso dove anche i più accorti incorrono in errore.

E' uno sport dove la passione e l'agonismo rivolto verso l'esterno, verso se stessi e verso i pesci assume caratteristiche tali da farci abbassare il livello di attenzione e di sicurezza.

Se è vero che dobbiamo essere i primi a garantire la nostra sicurezza, abbiamo la prova provata che NON ne siamo capaci.

Siamo, invece capaci di incredibili masturbazioni mentali se parliamo di fucili e di modifiche delle attrezzature.

 

La pesca in coppia è come la bella del paese tutti la vogliono ma nessuno la prende...

 

Giustificazioni per se stessi si sprecano ma denti da dracula pronti ad attaccare se a sbagliare sono gli altri.

 

Abbiamo potuto notare anche una sorta di "piacere" masochista nel parlare di ripetuti incidenti.

Attenzione non incolpo nessuno sono, almeno da quello che ho letto, di gran lunga il più cazzarone del forum.

 

Che dire di più?

Niente ma vi prego quando leggete o sentite di mostri che fanno cose incredibili sappiate che tali personaggi niente hanno a che fare con la nostra passione ma sono solo dei frustrati che incapaci di avere successo nel mondo del lavoro, vanno a rischiare la vita in cambio di qualche pesce da vendere al banco frigo di qualche compiacente ristorante.

 

Ora il pesce sul marmo domani sul marmo chissà...............

:(:(:(:(:(:(

 

Il mare DA, ma prende pensate a tutti quelli che pur non presenti in questo sondaggio avrebbero voluto dire la loro ma non potranno farlo più.

Ciao da :jrgian:

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Ospite marwhite
Non è stato un grande incidente.

 

Avevo incastrato l'asta in tana e per evitare un altro tuffo mi ero ostinato a liberarla nella stessa sommozzata.

Alla fine avevo rinunciato e in risalita mi ero accorto che mi si era incastrato il portapesci con la sagola dell'asta incastrata. Ho perso qualche secondo per liberarmi e quindi sono risalito da 15 metri parecchio tirato.

Non sono andato in samba ma ero veramente molto tirato e per me che sono molto prudente questo deve essere considerato un incidente.

 

Gherardo

Gherardo, scusami per il modo poco ortodosso, ma fosti tu ad avere, tempo a dietro, un incidente con una grossa ricciola sparata frontalmente!!

però, visto che l'età avanza e non sono nuovo a scambio di persone, posso anche ricordare male.

ciao.

marcello.

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Ospite maredacqua
per maredacqua:

ma io non ho mica detto che non è pericoloso, anzi nelle statistiche degli incidenti subacquei la parte da leone la fanno i pescasub! ma dall'essere pericoloso ad essere definito 'sport estremo' per fortuna ce nepassa di molto. un'altro sporto molto pericoloso è il ciclismo per esempio, l'unica volta in vita mia che mi sono fatto davvero male è stato proprio durante un'allenamento in bici e ti assicuro che di cose pericolose ne ho fatte forse troppe in vita mia. io per sport estremi intendo quelli in cui l'incoscenza la fa da padrone 'e tutto il resto è noia', so bene quanto è pericoloso andare in mare.

Ciao Haze,

non per alimentare polemiche sterili, ma la pesca sub è classificato come sport estremo! :D

Il resto l'ha espresso Gianfranco splendidamente.

A presto,

 

 

:bye:

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ma che polemiche, siamo qui per scambiarci idee no?

sarà pure classificato come sport estremo ma a me delle catalogazioni che fa qualche accademico della domenica non frega, non ci vedo nulla di estremo nella pescasub e nella subacquea, di pericoloso si ma non estremo.

 

e secondo me è importante dare al nostro sport la giusta collocazione distanziarci da quell'immagine di 'scriteriati' che spesso ha la gente riguardo ai pescasub, è importante acquistare un'immagine,supportata da fatti concreti, rispettabile per poter essere più rispettati e per avvicinare più persone al nostro sport.

 

:bye:

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Ospite maredacqua

Sono d'accordo con te sul fatto che non bisogna che passi l'immagine di scriteriati e pazzoidi, anche se non credo che la gente ci consideri così.

Per il resto posso solo aggiungere che nel nostro sport c'è un'alta possibilità di farsi male ed addirittura di lasciarci la pelle. Il fatto che ci si può fare male anche a dama questo è possibile.

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anni fa su un bollettino bombolaro lessi che la subacquea statisticamente era al primo(mi pare) posto in fatto di incidenti, se però da questa statistica si toglievano i pescasub e si considerava solo l'ìambito bombolaro la percentuale degli incidenti era pari a quella del bowling :blink:

 

non so quanto era attendibile ma se fosse vero...beh

penso che se si mettesse l'obligo di avere una sorta di licenza vincolata al superamento di un piccolo esame(tipo radioamatori) chi si avvicina a questo sport lo farebbe già con un po' di cognizione di causa, non parlo di brevetti tipo bombole(per carità!).

 

comunque sia non ce nulla da fare è un'attività rischiosa nonostante tutto, e si deve essere consapevoli dei rischi che si corrono, fare di tutto per evitarli ma trenere in conto l'eventualità.

 

come dicevano i latini:

omnia pericula, tasta testicula!

 

:bye:

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Ospite maredacqua

Si potrebbe essere, ma non credo che la situazione migliorerebbe.. chi non lo volesse fare non lo farebbe ugualmente e andrebbe a mare comunque... ma con il se e con il ma.... :lol:

 

:bye:

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Non mi pare saggio esagerare.

Che sia uno sport che presenta dei rischi come altri sport e non più di tutti, senz'altro.

Ma sport estremo lo è solo per chi lo vuole estremizzare, altrimenti è semplicemente un piacere e bisogna viverlo serenamente.

Che poi il fato alcune volte ci mette lo zampino....

L'importante è non aiutarlo.

 

Sandro.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

"Che poi il fato alcune volte ci mette lo zampino...."

 

A me non pare saggio ciò che scrivi tu.

Non sono affatto daccordo caro Sandro.

 

Le responsabilità sono quasi del tutto nostre, il fato non esiste e non ci azzecca assolutamente nulla.

Perdonami ma non credo affatto che affrontare le cose in questo modo sia un bene.

Ciao da :jrgian:

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Credo che prendendo le opportune precauzioni (prendendole davvero, però, non solo a parole) la pesca in apnea non sia uno sport estremo, ma una disciplina per tutti.

 

Riguardo il "fato", mi piace pensare che dicendo "L'importante è non aiutarlo" Alessandro volesse dire che... la prudenza non è mai troppa.

 

 

Giorgio

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Sono daccordo nel non alimentare l'immagine di sport per "pazzoidi"ma come si fa a non considerare la pesca in apnea uno sport estremo??

Dobbiamo solo intenderci su cosa riteniamo estremo...Io credo che sia estremo tutto ciò in cui si rischia la pelle!!!

A giocare a pallavolo...certo si può morire...ma dal ridere per come potrebbe giocare Giorgione!

A ping-pong si può restare soffocati se ingoiamo la pallina...

Dai siamo seri, ogni volta che si fa un tuffo fondo o un aspetto che sappiamo rischioso...quando emergiamo un certo alleggerimento psicologico, perchè tutto è andato bene, lo avvertiamo...

Sono i nostri comportamenti a renderlo pericoloso... è vero! Ma se a tennis rischio un po' troppo al massimo mi faccio un stiramento.

Nella pesca in apnea, il rischio, è decisamente una mentalità perdente...si rischia già abbastanza inconsciamente per essere così beoti da rischiare consciamente.

 

Oreste

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Ospite marwhite
non so quanto era attendibile ma se fosse vero...beh

penso che se si mettesse l'obligo di avere una sorta di licenza vincolata al superamento di un piccolo esame(tipo radioamatori) chi si avvicina a questo sport lo farebbe già con un po' di cognizione di causa, non parlo di brevetti tipo bombole(per carità!).

abbiamo una statistica della tipologia di persone che incappano in problemi?

secondo me chi è alle prime armi si arrischia poco a fare cavolate in acqua, piuttosto compie azioni sconsiderate tipo caricare l'arbalete senza guanti o a riva o altre cavolate di questo genere.

chi rischia è la persona che si sente ormai sicura del fatto suo che tenta di sfruttare fino all'ultima goccia di ossigeno prima di emergere, che, pur di far pesce si arrischia su fondali impegnativi.

per cui il brevetto o attestato che sia lascia il tempo che trova.

pesco dall'età di 13 o 14 anni e fino a quando non ho iniziato ad andare sia in estate che in inverno (almeno 10 anni dopo), non ricordo mi siano mai successi inconvenienti a meno di una puntura sul polso di una razza appena catturata.

quando, invece, l'azione è divenuta quasi di routine, compi gesti quasi meccanicamente, senza porre la giusta attenzione; è quella che prima o poi ti potrebbe creare problemi, specie se non focalizzi minuziosamente quello che stai facendo anche domandandoti sempre se può comportare problemi o meno il fatto di aver utilizzato quel'accorgimento o quella tecnica; praticamente spiccato spirito di conservazione, prudenza.

Bisogna fare tesoro di tutte le osservazioni che si fanno, dopo l'inconveniente della sagola incastrata sotto lo schienalino, i miei fucili sono tutti dotati di mulinello, anche dove non mi serve.

una volta mi sono sbucciato un dito nel caricare un fucile ad elastico, da allora non esiste caricare il fucile senza guanti.

un'altra volta ho sparato una cernia (mi sto ricordando solo adesso) mentre ero in una grotta con una sola uscita, il polverone mi ha disorientato e non riuscivo più a uscire, da allora entro in grotta solo se c'è l'uscita dall'altra parte altrimenti faccio l'aspetto avanti all'imboccatura (veramente neppure più perche le cernie non le sparo da molti anni), se si affaccia o si avvicina all'ingresso tento la cattura, altrimenti ne faccio a meno.

e così dicasi per tante altre decisione prese quando hai focalizzato che poteva comportare pericolo.

da solo ho deciso di non andare oltre i 15 mt, oggi ho anche paura di andare oltre anche se accompagnato. eppure sono stato ad alicudi a pesca e li i fondali sono minimo venti metri, abbiamo fatto aspetti ai dotti a trenta.

Ci sono, per contro amici miei che si comportano diversamente: d'estate vanno in posti lontani da riva e da soli pescano sul filo dei trenta metri; si arrischiano, per beccar pesce, in zone pericolose o vietate, strafregandosene di tutto e molto sicuri di se stessi; doti che ti portano a maggior catture, ma non sempre può andar bene.

non mi dilungo oltre, spero di essere riuscito a trasmettere quello che volevo dire.

ciao.

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