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Allenamento ipercapnico e zona di sofferenza


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c è un tizio di cui non ricordo il nome che "lavora su se stesso" durante la Sincope a SECCO!

 

 

Cioè c'è qualcuno che si autopunisce con una sincope sul divano di casa per lavorare su se stesso??

Mi dici per piacere dove l'hai letta sta cosa? te ne sare grato.

 

Magari ti mando il nome in pvt !!

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Scusate se mi dilungo in ot... tanto ormai...

Colapesce devi ricordarti che avere una samba (anche lieve) basta per riportare dei danni cerebrali.

Basta che tiri un pò di più e vedi le lucette.

Oltre al fatto che sei a pochi secondi dalla sincope vera e propria.

Andare a cercarsi una situazione del genere direi che è poco igienico.

Mi sa che sei agli inizi.

Mi spiace, ma metti un pò paura. Altro che viaggi sulla luna.

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Ecco ora è chiaro, bastava invertire l'ordine delle cose e chiamare consapevolezza l'ignoto e dare dell'ignoto e pericoloso alla prudenza alla ovvia chiamata all'uso del sapere quando si affrontano discipline "particolarmente pericolose". Ora che tutto è chiaro andiamo noi esperti incontro al limite.

 

.......... Dimenticavo...

Come facciamo a sapere quale sarebbe il limite per un esperto?

Lasciamo perdere i neofiti e parliamo degli esperti così sgombriamo il campo.

 

Ridiamo tutti insieme a colapesce! :ajo: :ajo: :ajo: :ajo:

 

Comunque caro , fino a prova contrario il forum è di tutti , quindi se non ti va di leggermi, lasciati tu fuori !! :lamo:

 

PS e rileggi.. che non rido ne di te ne dei pescatori ne degli apneisti....ma del fatto che vi bastonate a vicenda ! quindi se devi prendere per il culo a qualcuno fallo per i fatti tuoi !!

Modificato da colapesce
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Scusate se mi dilungo in ot... tanto ormai...

Colapesce devi ricordarti che avere una samba (anche lieve) basta per riportare dei danni cerebrali.

Basta che tiri un pò di più e vedi le lucette.

Oltre al fatto che sei a pochi secondi dalla sincope vera e propria.

Andare a cercarsi una situazione del genere direi che è poco igienico.

Mi sa che sei agli inizi.

Mi spiace, ma metti un pò paura. Altro che viaggi sulla luna.

 

 

Anche salire sul ring e prendere un KO lascia dei danni alla corteccia, non me lo cerco , ma c è piu pericolo che cada in KO (visto che non dipende solo da me) che non che mi becchi una sincope (dettata dalla mia incoscienza) !!

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@ colapesce

Il punto non è essere conservatori o meno rispetto all'evolversi della scienza, quello che io (e penso qualche altro) non condividiamo è il ritenere che si possa insegnare, spiegare e far capire ad un soggetto che ha "tirato al massimo" l'apnea (stiamo parlando del periodo di sofferenza dopo una caterva di contrazioni) quando è il momento esatto di interromperla.

 

Chi sostiene questo non solo non dà alcun parametro certo di riferimento -e non potrebbe farlo giacchè le "sensazioni" sono soggettive e diverse da persona a persona- ma sostiene che l'apneista, comunque, capisca quando è il momento di uscire e, in caso contrario, è colpa sua che ha ignorato i "segnali dell'organismo" che, però, nessuno -e men che meno il suo istruttore-

gli ha specificato.

 

Volete cercare e far cercare il limite? non sarò certo io a consigliarvi di lasciar perdere ma, almeno, diciamo come stanno le cose e non instilliamo false sicurezze.

Il passo tra la ricerca del limite e l'incidente, spesso, è più breve di quanto si pensi!

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io evito di rispondere e non vado oltre, perché qua continuate, imperterriti, a travisare parole e concetti. Per l'ennesima volta tornate a sostenere che qualcuno stia cercando di insegnare cose che invece non rientrano nell'ambito di questa discussione, cose da voi ipotizzate che per inciso non trovate neppure all'interno di un corso che segue certe didattiche, ma che al limite è il frutto della spinta personale al miglioramento, all'interno di una consapevolezza personale che non può più essere messa nelle mani di un istruttore, ma che deve essere la conseguenza della conoscenza di sé.

Che si possano fare certe distanze senza incidenti è sotto gli occhi di tutti (Ilaria Bonin tanto per dire un nome), che non tutti possano e riescano a farle è altrettanto chiaro ed evidente. Acquisire la consapevolezza delle proprie capacità è l'obiettivo. Per lo meno così la vedo io.

Per inciso leggo e vedo molti più incidenti in giovani pescatori al mare piuttosto che incidenti in giovani pescatori e apneisti che fanno allenamento in piscina. Penso che nessun pescatore dopo aver frequentato un corso di apnea (me per primo) si senta invincibile e pronto ad affrontare qualsiasi cosa, perché non è questo che viene insegnato. Se avvengono incidenti non è perché qualcuno ha insegnato ai poveri malcapitati a praticare l'apnea in maniera consapevole.

Tanti saluti.

 

Mentre ci siete si potrebbe anche eliminare il termine Apnea dall'intestazione di questa sezione, perché parlare di allenamento per la maggior parte di voi significa solo cercare di ammazzarsi.

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Vedi io mi metto nei panni sia del pescatore che dell apneista... ovviamente parlo con pochissimissimo bagaglio tecnico alle spalle , e indubbiamente l obiettivo che ci si prefigge è totalmente diverso nei due casi....

Nel primo prendere il pesce (con il minor sforzo possibile) nell altro è quello di "stampare un record" (con precedente allenamento)

Per il pescatore l errore dalla quale apprende è la padella o il pesce che non viene a tiro..

Per l apneista è la sincope.

Da pescatore mi alleno padella su padella fino a che non faccio carnieri che mi appagano ,

Da apneista mi potrei allenare sforzando piu che posso al fine di avere una percezione migliore del pericolo e capire quando finire l apnea

 

Il post è stato messo sulla sezione Apnea , esattamente dove l allenamento di cui parla VARE viene svolto solitamente con la supervisione di qualcuno e in piscina dove il fondo è di 3 metri massimo ! Magari non si puo insegnare a far capire a qualcuno quando finire l apnea dopo allenamenti simili , ma non è detto che dopo tante contrazioni non si possa avere 3/4 secondi in piu di fiato ai fini magari di stampare un record in costante o non restarci secchi negli ultimi 4 metri, e penso che Vare piu che chiedere consiglio ha chiesto pareri sulle sensazioni di ogni persona che prova ad andare oltre cosi da metterle a confronto con le sue ! Tutto qui....

 

SOLO CHE IO non sono d accordo sull accanimento di MOLTISSIMI pescasub nei confronti degli apneisti! questo non lo capisco... a volte SEMBRA che a fare parlare molti sia l invidia ...anche se magari mi sbaglio !!

Modificato da colapesce
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io evito di rispondere e non vado oltre, perché qua continuate, imperterriti, a travisare parole e concetti. Per l'ennesima volta tornate a sostenere che qualcuno stia cercando di insegnare cose che invece non rientrano nell'ambito di questa discussione, cose da voi ipotizzate che per inciso non trovate neppure all'interno di un corso che segue certe didattiche, ma che al limite è il frutto della spinta personale al miglioramento, all'interno di una consapevolezza personale che non può più essere messa nelle mani di un istruttore, ma che deve essere la conseguenza della conoscenza di sé.

Che si possano fare certe distanze senza incidenti è sotto gli occhi di tutti (Ilaria Bonin tanto per dire un nome), che non tutti possano e riescano a farle è altrettanto chiaro ed evidente. Acquisire la consapevolezza delle proprie capacità è l'obiettivo. Per lo meno così la vedo io.

Per inciso leggo e vedo molti più incidenti in giovani pescatori al mare piuttosto che incidenti in giovani pescatori e apneisti che fanno allenamento in piscina. Penso che nessun pescatore dopo aver frequentato un corso di apnea (me per primo) si senta invincibile e pronto ad affrontare qualsiasi cosa, perché non è questo che viene insegnato. Se avvengono incidenti non è perché qualcuno ha insegnato ai poveri malcapitati a praticare l'apnea in maniera consapevole.

Tanti saluti.

 

Mentre ci siete si potrebbe anche eliminare il termine Apnea dall'intestazione di questa sezione, perché parlare di allenamento per la maggior parte di voi significa solo cercare di ammazzarsi.

 

Probabilmente leggiamo post diversi...non vedo altra spiegazione!

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io evito di rispondere e non vado oltre, perché qua continuate, imperterriti, a travisare parole e concetti. Per l'ennesima volta tornate a sostenere che qualcuno stia cercando di insegnare cose che invece non rientrano nell'ambito di questa discussione, cose da voi ipotizzate che per inciso non trovate neppure all'interno di un corso che segue certe didattiche, ma che al limite è il frutto della spinta personale al miglioramento, all'interno di una consapevolezza personale che non può più essere messa nelle mani di un istruttore, ma che deve essere la conseguenza della conoscenza di sé.

Che si possano fare certe distanze senza incidenti è sotto gli occhi di tutti (Ilaria Bonin tanto per dire un nome), che non tutti possano e riescano a farle è altrettanto chiaro ed evidente. Acquisire la consapevolezza delle proprie capacità è l'obiettivo. Per lo meno così la vedo io.

Per inciso leggo e vedo molti più incidenti in giovani pescatori al mare piuttosto che incidenti in giovani pescatori e apneisti che fanno allenamento in piscina. Penso che nessun pescatore dopo aver frequentato un corso di apnea (me per primo) si senta invincibile e pronto ad affrontare qualsiasi cosa, perché non è questo che viene insegnato. Se avvengono incidenti non è perché qualcuno ha insegnato ai poveri malcapitati a praticare l'apnea in maniera consapevole.

Tanti saluti.

 

Mentre ci siete si potrebbe anche eliminare il termine Apnea dall'intestazione di questa sezione, perché parlare di allenamento per la maggior parte di voi significa solo cercare di ammazzarsi.

 

Mi sa che non hai tutti i torti !

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Ospite Gianfranco Ciavarella

:blink::) Scienza? L'espediente sarebbe scienza? La prova casuale individuale sarebbe scienza?

Fantastica discussione da forum, un pochino di amici, poveri diavoli, al bar, per discutere del sesso degli angeli.

Ripeto per me la questione si ferma nel momento gli amici che ho visto intervenire sono stati da me "avvertiti". Naturalmente loro e voi siete liberi di impiccarvi con la corda che più vi aggrada!

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Grazie professore. I suoi interventi sono sempre illuminanti.

Immagino già i messaggi mandati ai "suoi amici". Non ci tengo ad essere fra quelli.

Modificato da vare
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Potete citarmi alcuni dei segnali "post-contrazioni" che il corpo ci invia o deve restare un segreto?

 

Siccia, te lo dico io.

 

Nessuno lo sa!

C'è chi si inventa dei metodi di percezione dei messaggi del corpo, e chi lo sa (beato lui!) ma non lo vuole condividere con un forum di poveri ignoranti.

 

Nessuno lo sa con certezza.

Ognuno continuerà in mare o in piscina con i suoi metodi, giusti o sbagliati che siano.

Un post abbastanza inutile...

Peccato, sarebbe stata un'informazione assai preziosa...almeno per me...

Ho sentito parlare per la prima volta di questa "zona post-contrazioni", l'anno scorso, e chi l'ha fatto era ed è un nome noto dell'attuale agonismo nazionale.

Alla mia richiesta di una spiegazione dei "segnali" post-contrazioni neanche lui è riuscito a rispondermi, quindi per me quello di cui si parla è una specie di limbo inspiegabile che magari potrebbe anche esistere soltanto per alcuni soggetti...chissà...è un'ipotesi...

Nel campo dell'ipotetico e del soggettivo, quindi, io sarei molto cauto nel parlare di consapevolezza...anzi...non ne parlerei proprio...

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Potete citarmi alcuni dei segnali "post-contrazioni" che il corpo ci invia o deve restare un segreto?

 

Siccia, te lo dico io.

 

Nessuno lo sa!

C'è chi si inventa dei metodi di percezione dei messaggi del corpo, e chi lo sa (beato lui!) ma non lo vuole condividere con un forum di poveri ignoranti.

 

Nessuno lo sa con certezza.

Ognuno continuerà in mare o in piscina con i suoi metodi, giusti o sbagliati che siano.

Un post abbastanza inutile...

Peccato, sarebbe stata un'informazione assai preziosa...almeno per me...

Ho sentito parlare per la prima volta di questa "zona post-contrazioni", l'anno scorso, e chi l'ha fatto era ed è un nome noto dell'attuale agonismo nazionale.

Alla mia richiesta di una spiegazione dei "segnali" post-contrazioni neanche lui è riuscito a rispondermi, quindi per me quello di cui si parla è una specie di limbo inspiegabile che magari potrebbe anche esistere soltanto per alcuni soggetti...chissà...è un'ipotesi...

Nel campo dell'ipotetico e del soggettivo, quindi, io sarei molto cauto nel parlare di consapevolezza...anzi...non ne parlerei proprio...

 

E' quello che si sta dicendo a più riprese ma, come si dice, non c'è peggior sordo...

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