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Allenamento, aspetti fisici e psicologici...


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Posto che la differenza tra lavoro aerobico e anaerobico credo sia il LIVELLO di lattato prodotto e NON la produzione o meno dello stesso, ci sono sport per definizione anaerobico lattacidi che possono essere praticati per delle ore? Se si quali?

 

:bye:

Impossibile per definizione durata di ore, solo sistema misto , attività aciclica.

Qualche psicologo ? :huh:

Modificato da a.bassu
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Ua'....bella Gianfrà....questa volta siamo sulla stessa lunghezza d'onda. :)

Ma la domanda è... che allenamento fare per la pesca in apnea?

Ma scusate...se voi avete delle ore da usare...andate a fare pesca in apnea cosi' vi allenerete a imparare come si prendono i pesci:)

Io pesco 4-5 volte a settimana e sono allenatissimo :thumbup:

Io ho fatto così per molti anni, ma ad un certo punto mi sono reso conto che oltre ad un certo livello non si va...anzi.

 

Qual'è il livello che hai in mente?

Se sono 30 metri con 2 minuti di apnea, non mi interessano livelli superiori:)

Non è assolutamente legato a tempi e profondità.

Solo alla capacità di resa nel lungo periodo riferito tanto alla singola pescata quanto alla stagione.

Ho, ad esempio, notato una progressiva diminuzione della massa muscolare...

Per quanto riguarda l'aspetto mentale la pesca era diventata quasi un'abitudine, indipendentemente dalla voglia andavo a mare.

Ora, anche per la ricerca di un diverso impegno mentale, ho iniziato a praticare altre attività limitando a 2/3 volte le uscite.

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Impossibile per definizione durata di ore, solo sistema misto , attività aciclica.

Qualche psicologo ? :huh:

Vorrei capire quali sono le ragioni dell'intendere l'apnea come anaerobico lattacida sempre e comunque. Voglio dire, mica il solo fatto di trattenere il respiro implica un lavoro senza ossigeno, qusto c'è nei tessuti e ci è arrivato con la ventilazione, andrà utlizzato in qualche modo??

 

Il lavoro che farei sarebbe aerobico quando mi sposto in superficie a pinne e anaerobico quando mi immergo? A prescindere da tempi, sforzi, velocità? Mi sembra un po' troppo riduttivo ad essere sincero.

 

:bye:

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Citando Senex (non mi funziona la risposta)

 

"No ragazzi, non l'ho ripetuto perchè l'ho detta e ridetta la mia tecnica... non vorrei diventare ripetitivo.

 

Io ho semplicemente adattato l'allenamento in piscina a quello che faccio a mare e che mi consigliava da sempre il mio modo di vedere l'apnea.

 

Il concetto di partenza è di allungare la permanenza in immersione sia in statica (ovviamente) che in dinamica.

 

In dinamica non guardo tanto i metri percorsi ed i tempi di recupero, quanto i minuti che riesco a rimanere in apnea in movimento.

Praticamente faccio dei 50 lentissimi, con o senza aspetto ai 25mt cercando quindi di ottimizzare la pinneggiata.

Al contempo cerco di ridurre al massimo il lavoro muscolare .

Poi i metri mi vengono in automatico.

 

Lavoro anche su distanze più lunghe, con ripetute, ma ritengo che mi servano solo a livello psicologico.

 

Ovviamente è un'allenamento che ho testato per me e che a me da buoni risultati... ma assolutamente empirico.

Questo a grandi linee."

 

Hai fatto bene a precisare che è un allenamento "soggettivo".

 

Forse ho inteso male il senso della tua prima richiesta in apertura ed ho risposto in relazione all'allenamento fisico e non quello dell'apnea.

 

Questi esercizi che tu elenchi, normalmente definiti "stop and go" sono sicuramente utili ad incrementare i tempi di apnea e le distanze in dinamica, ma solo quella e tu stesso chiarisci che cerchi di ottimizzare i movimenti muscolari, ciò per garantirti il tuo obiettivo di essere più efficace nell'azione di pesca.

 

Ma mi sorgono due domande:

 

1) Se ti alleni sempre e solo così, è certo che farai delle apnee della madonna e ci piglierai di brutto (perchè sai pescare!), ma a livello muscolare non credi che ti manchi qualcosa?

 

2) Lo stesso allenamento fatto da un neofita della pesca, quanto beneficio gli porta ai fini del rendimento nelle catture?

 

Ho testimonianze di atleti dell'apnea a livello mondiale (senza tirarli in ballo con nomi e cognomi) che pur avendo comprensibilmente delle performances da record anche in azione di pesca, per loro ammissione, non sono capaci di avvicinare un pesce degno di nota.

Quindi, in condizioni analoghe, non potrebbe diventare un allenamento pericoloso per chi non ha esperienza di pesca, esponendolo a situazioni che non ha avuto il tempo di consolidare con l'esperienza?

 

L'allenamento dell'apnea in piscina, in relazione alla pesca in apnea, io lo considero solo funzionale a raggiungere un buon livello di consapevolezza su ciò che si è in grado di fare, ma sul resto, preferisco un fisico allenato con un'apnea approssimativa (la tecnica s'impara per strada...) piuttosto che un fisico poco allenato con un'apnea formidabile.

 

La differenza sta "nell'unicità" dell'incidente che può colpire il PIA, visto che per noi è un po' come l'aereo, se cade non è detto che si disintegri al suolo, ma il più delle volte va a finire proprio così...

 

Spero di essermi spiegato, anche se sinceramente faccio fatica a confrontarmi su argomenti che prendono subito pieghe di polemica, quando sarebbe più utile a tutti limitarsi a raccontare le proprie esperienze con esempi ed aneddoti, anche dissentendo da ciò che non condividono, ma sempre in modo costruttivo.

 

Se fossi un neofita interessato a questo thread, sicuramente ci avrei capito gran poco ed avrei già dirottato la mia attenzione su qualche altro argomento.

 

Per Tango,

ogni singolo muscolo può essere allenato in funzione di ciò che deve fare e senza per questo sviluppandolo in modo ipertrofico.

 

La struttura fisica dei nuotatori è legata al movimento a cui sono deputati i muscoli che tu vedi così sviluppati, non è questione di essere mezze seghe.

Se volessimo disegnare biologicamente l'apneista perfetto, avremmo per la statica un umanoide con la testa minuscola, una gabbia toracica enorme e gli arti piccoli e scarni...

Per la dinamica, l'unica differenza sarebbe rappresentata dagli arti che in questo caso sarebbero molto lunghi ed affusolati, non so se mi spiego.

 

Il pescatore perfetto come lo disegneresti? ;o)))

 

Un paio di anni fa, ho avuto modo di allenarmi con i pesi per un paio di mesi, con una frequenza media di una volta a settimana, talvolta due, alternando lavoro in piscina ed alla corsa, oltre alle pescate e gare varie.

 

Essendo carente nella spinta di gamba senza pinne (nuoto con la tavoletta) ho lavorato sulla forza resistente concentrandomi (oltre al lavoro isotonico generale) sui glutei/bicipiti femorali e sui quadricipiti.

 

Non ho aumentato la massa muscolare, anche visto il poco tempo a disposizione, ma lavorando con poche ripetizioni in carico attivo e passivo (cioè trattenevo il movimento anche in fase di scarico dell'esercizio, ho ottenuto in breve dei risultati che nel mio piccolo sono stati notevoli.

 

A me serviva quello e adesso quando faccio tavoletta riesco in ciò dove prima, pur avendo un buon allenamento generale, non era proprio cosa.

 

Idem, se faccio fatica a caricare il fucile, mi concentrerò sui tricipiti e sui dorsali, lavorando sulla forza e non necessariamente sullo sviluppo della massa.

 

Chi fa lavori fisici pesanti, spesso sviluppa una forza notevole pur non avendo una struttura fisica da atleta...

 

Per il rugbista, la massa fisica non può non esserci, pena il soccombere negli scontri con altri giocatori che pesano il doppio di loro, ma in mischia, tu mi insegni che anche in piccoletti possono dire la loro!

 

Come insegnano nei manuali, la forza e la resistenza di un muscolo non sono necessariamente connessi al loro volume, ma alla tipologia delle fibre che lo compongono.

 

Ulteriore esempio?

 

Quando ero allenatissimo nel nuoto pinnato ma non giocavo a calcio da un paio di mesi, alla prima partitella non riuscivo a coordinarmi correttamente anche nel più banale dei passaggi (non sono scarsissimo a pallone...) e l'indomani ho avuto i dolori muscolari a quelle stesse gambe con cui facevo un'ora e quaranta di lavoro continuo in piscina tra nuoto puro e pinnato, con vari esercizi di resistanza.

 

Ciao. Pepu.

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La struttura fisica dei nuotatori è legata al movimento a cui sono deputati i muscoli che tu vedi così sviluppati, non è questione di essere mezze seghe.

Se volessimo disegnare biologicamente l'apneista perfetto, avremmo per la statica un umanoide con la testa minuscola, una gabbia toracica enorme e gli arti piccoli e scarni...

Per la dinamica, l'unica differenza sarebbe rappresentata dagli arti che in questo caso sarebbero molto lunghi ed affusolati, non so se mi spiego.

 

 

Quindi io che c'ho il testone non ho chance nell'apnea!! :mim:

Scusate, m'è venuta spontanea :laughing: :laughing: :laughing:

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Certo! ;o)

 

Avevo capito e la mia risposta era proprio sincera.

 

Oggi non mi vanno faccine, risposte ai post di altri... :o(((

 

Il problema vero è che chi ha una minima competenza di preparazione fisica, deve scontrarsi con le convinzioni radicate dei pescatori.

 

E più sono bravi (come pescatori) e più hanno credito su argomenti dove non dimostrano di essere sempre preparatissimi.

 

In tal senso, accolgo con gioia la testimonianza dell'amico Cono.

 

La pesca intensiva allena solo la tecnica e l'apnea, punto!

 

Se basta questo, va benissimo, ma non proclamiamo cose che possono diventare potenzialmente pericolose per chi non ha la capacità per discernere ciò che è giusto, ciò che è opportuno e ciò che è sbagliato.

 

Per questo, sarei felice se Gianfranco, del quale le competenze atletiche e tecniche sono di indubbia affidabilità, fosse più esplicito nelle spiegazioni, piuttosto che sprecarsi in polemiche.

Spero che colga questa mia in modo positivo, perchè tale vuole essere!

 

Ciao. Pepu.

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Ua'....bella Gianfrà....questa volta siamo sulla stessa lunghezza d'onda. :)

Ma la domanda è... che allenamento fare per la pesca in apnea?

Ma scusate...se voi avete delle ore da usare...andate a fare pesca in apnea cosi' vi allenerete a imparare come si prendono i pesci:)

Io pesco 4-5 volte a settimana e sono allenatissimo :thumbup:

Come dire ad un calciatore che il miglior allenamento per lui dovrebbe essere solo giocare al calcio...ti pare? :)

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Ua'....bella Gianfrà....questa volta siamo sulla stessa lunghezza d'onda. :)

Ma la domanda è... che allenamento fare per la pesca in apnea?

Ma scusate...se voi avete delle ore da usare...andate a fare pesca in apnea cosi' vi allenerete a imparare come si prendono i pesci:)

Io pesco 4-5 volte a settimana e sono allenatissimo :thumbup:

Io ho fatto così per molti anni, ma ad un certo punto mi sono reso conto che oltre ad un certo livello non si va...anzi.

 

Qual'è il livello che hai in mente?

Se sono 30 metri con 2 minuti di apnea, non mi interessano livelli superiori:)

Non è assolutamente legato a tempi e profondità.

Solo alla capacità di resa nel lungo periodo riferito tanto alla singola pescata quanto alla stagione.

Ho, ad esempio, notato una progressiva diminuzione della massa muscolare...

Per quanto riguarda l'aspetto mentale la pesca era diventata quasi un'abitudine, indipendentemente dalla voglia andavo a mare.

Ora, anche per la ricerca di un diverso impegno mentale, ho iniziato a praticare altre attività limitando a 2/3 volte le uscite.

Non è assolutamente legato a tempi e profondità.

Abituati a rendere questa frase un vero e proprio intercalare...

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Citando Senex (non mi funziona la risposta)

 

Ma mi sorgono due domande:

 

1) Se ti alleni sempre e solo così, è certo che farai delle apnee della madonna e ci piglierai di brutto (perchè sai pescare!), ma a livello muscolare non credi che ti manchi qualcosa?

 

Infatti. Ma non mi alleno solo così.

Alterno sto tipo d'allenamento con il nuoto puro, anzi con il nuoto pinnato visto che ho una spalla sgangherata, e qualche corsetta.

Sicuramente dovrei aumentare tale aspetto, ma il tempo a disposizione non è molto.

 

 

2) Lo stesso allenamento fatto da un neofita della pesca, quanto beneficio gli porta ai fini del rendimento nelle catture?

 

Ho testimonianze di atleti dell'apnea a livello mondiale (senza tirarli in ballo con nomi e cognomi) che pur avendo comprensibilmente delle performances da record anche in azione di pesca, per loro ammissione, non sono capaci di avvicinare un pesce degno di nota.

Quindi, in condizioni analoghe, non potrebbe diventare un allenamento pericoloso per chi non ha esperienza di pesca, esponendolo a situazioni che non ha avuto il tempo di consolidare con l'esperienza?

 

Sicuramente un allenamento che fa aumentare i tempi di apnea potrebbe spingere i meno esperti alla convinzione di poter fare certe cose e farsi male sul serio. Ma qui entra in gioco il libero arbitrio e il buon senso di ognuno di noi.

Ed in ogni caso una cosa è fare 4 vasche in piscina un'altra è schedere a 35 metri e pescare.

Le capacità atletiche ci possono anche essere, ma difficilmente un neofita seppure super allenato potrebbe mantenere la lucidità a quelle quote.

Ho specificato che questo è quello che io trovo il migliore allenamento per me.

Mi sembrava inutile (ma lo ridico, è giusto) sottolineare che io amo fare un certo tipo di pesca a cui sono abituato da quando ero ragazzino (cioè 30 anni che, almeno, ci provo).

Sarò un tipo strano, ma tutto l'anno faccio in modo (comprese le pescate sul litorale laziale) di essere pronto ad affrontare quote impegnative in spot precisi che richiedono prestazioni impegnative.

Per questo non mi interessa di essere un pò fuori forma ora perchè so che devo raggiungere il picco di forma in tarda primavera-estate.

 

Il neofita dovrebbe sfruttare una possibilità apneistica più ampia temporalmente per avere maggior agio alle sue solite quote ed osservare il mondo marino ed imparare a portare a termine la cattura (ma torniamo al libero arbitrio).

 

Comunque i tuoi amici atleti di alto livello se li portassi sui miei posti e gli dicessi cosa e come farlo tirerebbero su dei dinosauri... fidati! -_-

.... ma non lo farò mai!!! :P

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Impossibile per definizione durata di ore, solo sistema misto , attività aciclica.

Qualche psicologo ? :huh:

Vorrei capire quali sono le ragioni dell'intendere l'apnea come anaerobico lattacida sempre e comunque. Voglio dire, mica il solo fatto di trattenere il respiro implica un lavoro senza ossigeno, qusto c'è nei tessuti e ci è arrivato con la ventilazione, andrà utlizzato in qualche modo??

 

Il lavoro che farei sarebbe aerobico quando mi sposto in superficie a pinne e anaerobico quando mi immergo? A prescindere da tempi, sforzi, velocità? Mi sembra un po' troppo riduttivo ad essere sincero.

 

:bye:

Il problema è proprio lì , ovvero cosa voglio allenare ?

La pescata tipo a parer mio è paragonabile alla partita di calcio , hai momenti in cui sfrutti il meccanismo anaerobico lattacido , ad esempio il terzino che si fa tutta la fascia palla al piede per crossare paragonabile alla nostra discesa e risalita fonda , il meccanismo anaerobico come il centrocampista che corre ( non scatta ) senza palla solo per coprire il campo è paragonabile al nostro nuoto in superficie in presenza di corrente per rimanere sul punto e non ti permette di ventilare correttamente per un'apnea impegnativa, e il meccanismo aerobico paragonabile alla corsetta di spostamento per il movimento di squadra simile al nuoto in superficie tranquillo .

Vengono impegnati tutti i meccanismi di trasformazione quindi sistema misto , aciclico perche il movimento non è sempre lo stesso come ad esempio il ciclismo , noi carichiamo il fucile , saliamo in gommone , ecc ecc.

Personalmente mi faccio un'oretta di corsa in spiaggia poi vado in palestra e mi alleno senza privilegiare un gruppo muscolare in particolare e senza carichi importanti , allungo un po' di più le ripetute portanto quasi a esaurimento il muscolo( bado più all'equilibrio muscolare ) esco dalla palestra e mi butto in piscina e mi sparo un'oretta di nuoto , la prima mezz'ora nuoto a corpo libero la seconda mezz'ora pinne lunghe e pedalare , mai apnea ...mi annoia in piscina.

Questo ogni giorno che vado a lavoro ( sono turnista ) a Roma , quando sono a casa , quindi circa 8 giorni al mese a Cagliari , lì o vado a pesca quando il tempo/famiglia permette o vado a correre al poetto per un'ora e 15' visto che non posso fare nè palestra nè piscina.

L'apnea fatta in piscina a me non giova per niente , non mi porta nessun beneficio, manca la componente pressione ( psicologica ).

Allenare il meccanismo anaerobico lattacido senza uno scopo preciso , ad esempio correre dietro a un pallone, a me pesa parecchio.

Allenandomi in questo modo l'anno scorso mi sono trovato bene , ho iniziato a pescare da subito a belle quote stando più tranquillo, poi vai a capire se era più merito dell'allenamento o della tranquillità psicologica di stare in forma o probabilmente di tutti e due.

 

 

 

 

Sandro

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Lorenzo,

mi sembrava corretto puntualizzarlo.

 

Soprattutto, dopo il mio intervento nella prima pagina, leggendo che c'è ancora chi chiede adesso che allenamento si consiglia per la pesca in apnea...

 

Per il resto, non ti affidare troppo al libero arbitrio, c'è chi è convinto che fare 50 metri in dinamica equivalgono a 25 metri di profondità in mare e ci va davvero, con la poca lucidità e tutto il resto.

 

Che facciamo, spallucce e se si candida alla roulette russa pensiamo che tanto a noi non ci tocca?

 

Non mi considero un esperto nè di pesca nè di apnea nè di preparazione atletica, ma qualcosa ho studiato e tengo dei corsi, nei quali non immagini quante convinzioni errate che albergano tra i principianti, alcuni dei quali, continuano con ostinazione sulla loro strada di ignoranza e presunzione, almeno finchè non picchiano il naso contro l'evidenza, ma talvolta non basta nemmeno!

 

Ma sono io che divento paranoico, non ci badare troppo.

 

Ciao. Pepu.

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Traquillo Pepu.

Io sono convinto che certe persone non si rendono assolutamente conto del pericolo, e sono anche convinto che è inutile parlargli.

 

Tuttavia lo continuo a sottolineare che per fare certe cose ci vuole l'sperienza, una tecnica ed un'organizzazione ben precise..

 

In passato anche io sono stato mooolto incoscente... ma sapevo con sicurezza che stavo rischiando. Eppure insistevo.

 

Ora certe cose non le farei mai nelle condizioni del passato.

 

A fare certe cose ci vado solo con dei compagni di comprovata bravura sia come pescatori, come apneisti e non ultimo come persone.

 

L'unica differenza è che svelo i miei posti, ma, al contrario di quello che pensavo, non è una cosa negativa, anzi ... speso c'è uno scambio di favori molto interessante!!!

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Caro Pepu,

ognuno di noi si porta appresso le proprie debolezze, io per primissimo naturalmente.

Queste discussioni, in passato, mi hanno via via portato a crearmi un mucchio di problemi e di inimicarmi inutilmente tanta gente.

Come ben sai, però, non riesco a sopportare l'ignoranza vestita a festa è proprio più forte di me non riesco a trattenermi.

Non voglio però incorrere negli errori del passato oltretutto se possibile le cose le ritrovo anche peggio di com'erano.

Proverò, però, a rispondere ad un paio di cose scritte da Senex d in particolare da Cono Corrado, un ragazzo che non conosco, almeno credo di non aver mai conosciuto, ma che m'ispira simpatia.

Parto sa Senex:

Amico caro ascolta i pensieri che ti parlano e vai a casa quando senti le gambe così pesanti, il momento è arrivato e anche se il recupero fra le apnee ti consente di ripetere ancora la pesca sarebbe meglio che ti fermassi prima che quell'avvertimento neanche lo senti più. Cosa fare? Devi curare l'aspetto della forma fisica sia in acqua sia a secco le scorte devi integrarle anche durante la pescata e quindi utilizza bevande zuccherate tipo the dolce in modo copioso.

x Cono: Come vedi caro Cono l'esperienza, quando si ascolta il proprio corpo ci porta ad intuire le cose che altrimenti ci vorrebbe un tecnico per farcele imparare.

Intanto, come scrivevo forse nell'altra accesa discussione, il tono muscolare nella pesca diminuisce proprio perchè l'impegno specifico è di scarso valore ma purtroppo non possiamo usare il gesto tecnico specifico per migliorare lo stato muscolare. Tu ed io e tantissimi altri, se andiamo a mare non riusciamo proprio a fare dell'altro che non sia pesca. Quindi? Quindi devi allenarti tanto con la ciclette nei mesi invernali, in piscina con pinnette di gomma se puoi, impegnando i distretti muscolari delle gambe in modo da tonificarli magari con lunghe ed impegnative sedute di fartlek.

Meglio sarebbe con un cardiofrequenzimetro comunque badando che a ritmi impegnativi e pesanti (progressivamente) seguano recuperi attivi sempre a livelli via via più intensi.

Vedrai che sentirai le gambe come mai prima e l'immersione e la semplice traslocazione in acqua ti parrà un gioco da ragazzi. Tieni conto che nonostante l'impegno, se non compenserai con adeguate sedute di lavoro muscolare specifico, durante la stagione migliore le gambe le "perderai" con una graduale perdita di performances anche nelle apnee.

Naturalmente dovresti procurarti di compiere un allenamento vero e proprio, individualizzato, ma sempre meglio ferito che morto. Tieni conto che le masse muscolari degli arti inferiori sono le più grosse che abbiamo ed anche quelle che consumano di più. Meno forti le avremo e più faticheremo e maggiore sarà il consumo d'ossigeno per Kg spostato. In acqua ciò è un grave problema.

Tutto ciò deve essere anche utilizzato dall'amico Senex, ne ha certamente bisogno....

Vedrai che senza starsi a spendere in allenamenti sull'apnea vera e propria migliorerai sensibilmente.

Attento però, gambe migliori ti faranno fare tanta meno fatica ed anche ti porteranno a tempi di percorrenza, in salita ad esempio, delle volte TROPPO veloci. Occhi ed allunga i recuperi che lo stato di migliore forma, invece, ti suggerirebbero di diminuire. In piena estate m'impongo lunghe soste in gommone per ovviare alla mia voglia di scendere di continuo. Delle volte pesco molto fondo con recuperi ridicoli e la pesca con il compagno, se non altro, mi costringe ad aspettare il tempo dell'apnea dell'altro.

Non so fino a che resisto, per ora accontentatevi e vi prego di concentrarvi sul movimento, il gesto tecnico, le frequenze cardiache, le frequenze del gesto, l'attrezzatura ed i carichi variabili.

L'apnea verrà da sola siete esperti non avete bisogno d'altro.

Ciao

 

ps: ora vado questa mattina seduta di vasca ed apnea con le pinnette questa sera palestra la vecchiaia incombe e l'inverno mi tiene troppo lontano dal mare porca pu**@n@!

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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