> Allenamento, aspetti fisici e psicologici... - Pagina 6 - Pesca in Apnea - AM FORUMS Vai al contenuto

Allenamento, aspetti fisici e psicologici...


Messaggi raccomandati

Ospite Gianfranco Ciavarella

x Luigi: Ne sono convinto che sei cambiato, avevi 18 anni o poco più!

Prendo quanto hai scritto come una vera e propria promessa, mi faresti felice. Ti aspetto!

Modificato da Gianfranco Ciavarella
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
  • Risposte 132
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Avrei una domanda anche io per Gianfranco.

Io pesco prevalentemente da terra e faccio mediamente un 3 km di pinneggiata ogni uscita ,quindi mediamente circa 12/15 km a settimana solo di pinneggiata in superficie.Inoltre ormai il mio ritmo di pinneggiata in superficie è abbastanza sostenuto.

Quanto puo' valere quest'allenamento per migliorare le gambe? ( se vale qualcosa?)

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ospite Gianfranco Ciavarella

Certo che si, resta comunque importante cercare di fare un lavoro muscolare più intenso ma non durante la pescata. Un conto è la pesca altro è l'allenamento. Ovviamente niente di meglio che il gesto tecnico stesso nell'allenamento ma se tieni semplicemente la pinneggiata per spostarsi non rinforzerai certo le gambe.

Sei comunque avanti ai tanti che fanno pesca dietro il PC.....

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ho l'impressione che per 7 pescatori subacquei su 10 (voglio essere ottimista), allenamento per la pesca subacquea voglia dire qualcosa che li porti a migliorare tempi di apnea e profondità operativa...

E' solo impressione mia?

 

Per molti credo che sia cosi...in effetti sono gli unici parametri misurabili in modo preciso

Sono i parametri dell'apnea in quanto fine, ossia di quella pura :)

Nel momento in cui, però, si parla di allenamento per la pesca in apnea, quest'ultima diventa il mezzo e non mi pare proprio che i parametri per misurare le capacità di un pescatore subacqueo siano metri e secondi, altrimenti sulla bilancia del campionato di Marsala, non ci avrebbero messo i tuoi pesci, ma i dati del tuo computerino (qualora tu ne abbia uno, io non lo so) :).

Per come la vedo io, l'allenamento dovrebbe avere come scopo quello di migliorare sicurezza e resa del pescatore subacqueo, ma se parliamo del semplice incremento delle profondità d'esercizio, magari notevole, sulla base di un allenamento invernale, a mio giudizio sfruttiamo quel lavoro in modo improprio perchè così facendo viene meno uno dei fini di cui sopra e per cui ci si dovrebbe allenare: il miglioramento della sicurezza.

Miglioramento di resa e sicurezza, sempre a mio giudizio, dovrebbero essere anche i criteri con cui andrebbero sfruttati i progressi tecnici delle attrezzature per la pesca sub, nonchè certi metodi di immersione...

Pinne in carbonio, mute calde ed elastiche, maschere dal volume interno ridotto, sgancio della zavorra e affinamento della tecnica di immersione (rilassamento preimmersione, assetto, capovolta, postura e pinneggiata) avrebbero dovuto permettere di fare ciò che si faceva prima ma con meno fatica, nonchè determinare una riduzione dei morti in mare, mentre invece possiamo appurare un incremento delle profondità in cui i pescatori subacquei mediamente si muovono (non ho detto prendono pesce, nè lo penso), e probabilmente anche un incremento del numero di morti annui...

In molti sono convinti che le profondità medie d'esercizio siano aumentate a causa dei pesci più diffidenti e fondi, ma io ho l'impressione che sia vero il contrario: i pesci si sono adattati all'incremento delle profondità medie d'esercizio...

Fosse per me, consiglierei a chi non intende dedicarsi alla pesca subacquea agonistica o comunque a tempo pieno (quindi alla maggior parte dei pescatori subacquei), di limitarsi a condurre una vita sana, sportiva, più qualche allenamento in piscina che permetta di mantenere "l'abitudine all'acqua".

Curando e sviluppando molto ed in tempi relativamente brevi, capacità atletiche e apneistiche, invece, ritengo che esista il rischio concreto di trovarsi nella condizione di un neopatentato in pista, a bordo di una Ferrari...

Modificato da siccia
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ho l'impressione che per 7 pescatori subacquei su 10 (voglio essere ottimista), allenamento per la pesca subacquea voglia dire qualcosa che li porti a migliorare tempi di apnea e profondità operativa...

E' solo impressione mia?

Sicuramente si, ma queste persone continuano a pensare che più metri e più secondi portano di sicuro più pesce.

 

L'anno scorso ho fatto per un certo periodo corsa, tutti i giorni in pausa pranzo per un'ora da marzo a giugno. Il mio obiettivo non era quello di aumentare tempi e metri (quelli erano e quelli sono rimasti), ma di sentirmi un po' meno esausto dopo le pescate.

 

Sono riuscito ad aumentare i percorsi a pinne, coprendo itinerari molto più lunghi, magari preceduti e seguiti da lunghe camminate per raggiungere la zona o ritornare alla macchina. Non ho più avuto quella sonnolenza pesantissima che seguiva di pochi minuti la doccia. Insomma mi sono e mi sento ancora molto molto meglio.

 

Ma concordo anche che allenarsi con metodo e continuità richiede doti non comuni a tutti, per la grande maggioranza riuscire ad andare a mare una volta a settimana è già una vittoria.

 

:bye:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ho l'impressione che per 7 pescatori subacquei su 10 (voglio essere ottimista), allenamento per la pesca subacquea voglia dire qualcosa che li porti a migliorare tempi di apnea e profondità operativa...

E' solo impressione mia?

 

Per molti credo che sia cosi...in effetti sono gli unici parametri misurabili in modo preciso

Sono i parametri dell'apnea in quanto fine, ossia di quella pura :)

Nel momento in cui, però, si parla di allenamento per la pesca in apnea, quest'ultima diventa il mezzo e non mi pare proprio che i parametri per misurare le capacità di un pescatore subacqueo siano metri e secondi, altrimenti sulla bilancia del campionato di Marsala, non ci avrebbero messo i tuoi pesci, ma i dati del tuo computerino (qualora tu ne abbia uno, io non lo so) :).

Per come la vedo io, l'allenamento dovrebbe avere come scopo quello di migliorare sicurezza e resa del pescatore subacqueo, ma se parliamo del semplice incremento delle profondità d'esercizio, magari notevole, sulla base di un allenamento invernale, a mio giudizio sfruttiamo quel lavoro in modo improprio perchè così facendo viene meno uno dei fini di cui sopra e per cui ci si dovrebbe allenare: il miglioramento della sicurezza.

Miglioramento di resa e sicurezza, sempre a mio giudizio, dovrebbero essere anche i criteri con cui andrebbero sfruttati i progressi tecnici delle attrezzature per la pesca sub, nonchè certi metodi di immersione...

Pinne in carbonio, mute calde ed elastiche, maschere dal volume interno ridotto, sgancio della zavorra e affinamento della tecnica di immersione (rilassamento preimmersione, assetto, capovolta, postura e pinneggiata) avrebbero dovuto permettere di fare ciò che si faceva prima ma con meno fatica, nonchè determinare una riduzione dei morti in mare, mentre invece possiamo appurare un incremento delle profondità in cui i pescatori subacquei mediamente si muovono (non ho detto prendono pesce, nè lo penso), e probabilmente anche un incremento del numero di morti annui...

In molti sono convinti che le profondità medie d'esercizio siano aumentate a causa dei pesci più diffidenti e fondi, ma io ho l'impressione che sia vero il contrario: i pesci si sono adattati all'incremento delle profondità medie d'esercizio...

Fosse per me, consiglierei a chi non intende dedicarsi alla pesca subacquea agonistica o comunque a tempo pieno (quindi alla maggior parte dei pescatori subacquei), di limitarsi a condurre una vita sana, sportiva, più qualche allenamento in piscina che permetta di mantenere "l'abitudine all'acqua".

Curando e sviluppando molto ed in tempi relativamente brevi, capacità atletiche e apneistiche, invece, ritengo che esista il rischio concreto di trovarsi nella condizione di un neopatentato in pista, a bordo di una Ferrari...

 

Non ho un computerino.Guarda che mi ritrovo in ogni singola parola che hai detto..ho postato l'esempio del mio ex amico proprio per rimarcare che lui si riteneva allenato perche' sul profondimetro aveva bei numerini.Sono un pescatore molto grezzo e pratico,fino ad ora non mi e' mai interessato nulla su fucili o allenamenti specifici.Il mio unico parametro e' la quantita' di pesce...non mi interessa con cosa,a che distanza o a che profondita',l'importante e' levarli :angelnot: chi e' venuto a pesca con me sa di cosa parlo...!

Certo che ora vivo su un'isola sperduta,oltre alla pesca e qualche donna non saprei che altro fare :cheers: ho un sacco di tempo libero per il lavoro che svolgo..il tempo e' quasi sempre brutto e l'inverno lungo.L'idea di potermi allenare come si deve mi alletta,anche solo per il piacere di fissarmi dei traguardi e far passare in fretta questa fredda stagione!Poi magari arrivano i pesci e passa tutto in secondo piano...

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

nooo dai chi pesca dietro un computer...ora ci sono gli smartphone :D

ho seguito cmq

come dice il Serra a volte per alcuni un'uscita a settimana è già un'impresa

 

personalmente ho trovato il mio io...a natale mi han regalato un computerino da montain bike e ad oggi c'è scritto 550,00 km, usandola solo per spostarmi in città

come anzi dicevo il discorso postura è un poco come andare in bicicletta, una volta imparata quella corretta usarla non è difficile ed ogni movimento è allenamento...cioè gesto atletico=movimento corretto stá a postura corretta=gesto atletico

eh gia gia non serve la calzamaglia e e scarpette ginniche per fare un atleta, quel che serve è corpo anima e cervello

 

prendiamo il riferimento in prima riga, prendiamolo come personalmente rivolto alla mia persona,

colpito e affondato faccio di tutto per dimostrare il contrario: mi precipito in macchina, affronto gli appennini ghiacciati, cambio in riva al mare con raffiche di vento gelido sulle chiappe bagnate dalla saponata, tuffo nel mare a 12°, non mi interessa niente basta spiedinare qualcosa, trovo la cernia bang ma si intana, la devo estrarre stà a 15m ed io devo dimostrare che ho le palle, su e giù su e giù, giù, è bastata la voglia di far vedere qualcosa a qualcuno per non rivedere più nulla

questa è la storia di uno s*****o che rimane a fondo, peró mi insegna che è un comportamento da stronzi il mio ma che importa tanto sono morto...

invece colpito e affondato mi fermo un attimo, torno lucido, ne sono consapevole perchè riesco a vedere tutto ció che mi circonda, scendo vedo la cernia e bang stavolta non si intana perchè il tiro è preciso dietro le orecchie e se ne sale insieme a me, è lei che non rivedrà più la luce del giorno

gli stronzi non tornano a galla

 

allora adesso come la mettiamo? dove inizia la pescata?

un bacio a chi mi sà rispindere :D

 

 

 

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ma dopo tanto parlare di allenamento, quanti sanno cos'è l'allenamento e come si ottiene?

 

Capisco che forse scrivo testi troppo lunghi che non invogliano alla lettura approfondita, ma con un pizzico di presunzione, nel mio primo intervento si sarebbe potuto virtualmente chiudere il thread.

 

Meno male che non è successo, perchè ci saremmo persi le preziose indicazioni di Gianfranco, nella veste che mi piace di più e che più è utile a chi legge!

 

Se in pesca pedalo come un forsennato, non ho più il fiato per pescare, questa è una legge per chiunque.

 

Quindi, in pesca, i km. macinati in 5/6 ore equivalgono a fare una bella passeggiatina di 10 km. mangiando un gelato.

 

Saremo stanchi, ma non possiamo parlare di allenamento.

 

L'allenamento si ottiene effettuando dei cicli di stimolazione dei muscoli secondo un programma di esercizi che vedono l'aumento del carico di lavoro muscolare in modo progressivo, ma non esponenziale.

 

In pratica si deve attuare la "famosa" supercompensazione!

 

Il corpo umano è strutturato per risparmiare il più possibile e capitalizzare al massimo in ogni situazione.

 

Se mi immergo, si attiva l'effetto di immersione per farmi risparmiare fiato, causando bradicardia.

 

Se non mi muovo abbastanza, ingrasso perchè il metabolismo sa che deve mettere da parte le riserve per i tempi di carestia (che nei tempi moderni, dalle nostre parti sono impossibili...).

 

Se immobilizzo un arto per una frattura, il muscolo si atrofizza perchè non serve il suo utilizzo.

 

Con questo principio, se sottopongo il muscolo ad un lavoro al quale non è abituato, le fibre muscolari tenderanno a danneggiarsi ed il nostro organismo come contromisura si irrobustisce per evitare di soffrire di nuovo.

 

Ma per il principio di economia di cui sopra, l'irrobustimento sarà il minimo indispensabile per affrontare quella situazione che ha creato il deficit.

 

Se corro sempre per 10 minuti al giorno, alla stessa velocità e condizioni di pendenza, noterò subito che le volte successive farò molta meno fatica, ma dopo qualche giorno non avrò più alcun beneficio perchè i miei muscoli si saranno "attrezzati" per svolgere quel carico di lavoro in economia.

 

Per questo bisogna aumentare progressivamente il carico di lavoro, senza però tendere all'infinito perchè c'è un limite oltre il quale anche il nostro organismo non riesce più a compensare e per questo occorre differenziare il lavoro muscolare, alternando cicli di lavoro sulla forza resistente e velocità, a seconda degli OBIETTIVI, ETA', SESSO, STORIA ATLETICA DELL'INDIVIDUO E NON ULTIMO TEMPO A DISPOSIZIONE!!!

 

Cosa diversa è se vado a pesca tutti i giorni senza fare altro lavoro muscolare.

 

L'adattamento fisiologico all'apnea mi porterà a fare tempi sempre più alti ma non AVRO' NESSUN BENEFICIO MUSCOLARE.

 

Lo ha scritto chiaro Cono e l'ha ribadito inconsapevolmente Luigi Puretti quando scrive che dopo una stagione di pesca non riesce a fare due corsette che va in affanno.

 

Va in affanno perchè i suoi muscoli sono degradati dal lavoro ripetitivo del pescatore "intensivo".

 

Non ci sono santi... se voglio aumentare tempi e quote di apnea devo PESCARE.

 

Se mi alleno muscolarmente (con l'obiettivo di avere un fisico più allenato) non aumenterò di un secondo i tempi di apnea, ma tutto ciò che farò in acqua risulterà più semplice e con minore sforzo, con tempi di recupero molto più brevi, così come spiegato benissimo anche da Davide.

 

Allora, che senso ha allenarsi per il pescatore?

 

La SICUREZZA!

 

Trovarsi, proprio malgrado, in situazioni estreme come forte corrente non prevista o mare mosso, può fare la differenza tra togliersi dalle grane o lasciarci le penne.

 

Non vi annoio più.

 

Ciao. Pepu.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Ho l'impressione che per 7 pescatori subacquei su 10 (voglio essere ottimista), allenamento per la pesca subacquea voglia dire qualcosa che li porti a migliorare tempi di apnea e profondità operativa...

E' solo impressione mia?

 

Per molti credo che sia cosi...in effetti sono gli unici parametri misurabili in modo preciso.Ho fatto diverse pescate con una persona(Senex...ricordi... :D)che ad ogni tuffo guardava il profondimetro per controllare metri e tempo d'apnea(io non lo uso).Mmmmm 24m e 2.10minuti in questo periodo sono in forma.Sinceramente aveva buone capacita apneistiche..anche oltre i 25m era abbastanza tranquillo,pur non prendendo quasi niente.L'anno scorso arriva in Sardegna carico come una molla pronto a spaccare tutto dopo un inverno passato ad allenarsi.Si sentiva in formissima come non mai...lo portai a pescare su alcune secche nelle Bocche di Bonifacio e oltre a non riuscire a prendere un pesce aveva grosse difficolta a scendere oltre i 12-13metri a causa della forte corrente...!Da buon amico poi penso' che fu buona idea fregarsi il pesce dal mio congelatore a mia insaputa... :death:

 

Luigi proprio quello che intendo io quando dico che tutti potrebbero scendere a 25 mt.

MI rifaccio all'esperienza con quella persona.

Ma dai! dai 28 mt usciva trafelato, ma convinto di aver fatto un'impresa storica.

 

Di anni ne sono passati abbastanza da allora e ti posso assicurare che di gente molto più dotata del tipo ce n'è in giro sia come pescatori (ci vuole veramente poco) che come apneisti...

Ma lo sai anche tu! Hai pescato accanto a niente po pò di meno che Bellani!

 

Tu sei giovane devi assolutamente andare a pesca con gente valida che possa veramente trasferirti qualcosa, non solo a livello di pesca, ma anche e sopratutto a livello umano (ma questo credo che tu già lo sappia)!

Modificato da Senex
Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

 

Allora, che senso ha allenarsi per il pescatore?

 

La SICUREZZA!

 

Trovarsi, proprio malgrado, in situazioni estreme come forte corrente non prevista o mare mosso, può fare la differenza tra togliersi dalle grane o lasciarci le penne.

 

Non vi annoio più.

 

Ciao. Pepu.

 

Pepu non ci annoi affatto.

 

Quello che dici tu è proprio il mio caso!

Ed è il senso in cui intendo l'allenamento in piscina!

 

Ovviamnente non mi conoscete (non tutti) e allora vi faccio un breve escursus della mia vita sott'acqua.

 

Da bambino e da ragazzo ho avuto la fortuna di passare diversi mesi di quegli anni al mare.

 

Ho iniziato a pescare giovanissimo e a fare apnea.

 

Mi ricordo che a 10 -11 anni andavo con la mia barchetta in mezzo al mare mi mettevo a prua IPERVENTILAVO (ai tempi era la tecnica consigliata!!!) e mi buttavo col solo costume attaccato all'ancora.

Facevo quei 15- 20 mt di cima e mi fermavo a godermi il blu e quello "strano" (Gianfrancooo...!) senso di benessere ed euforia.

Poi tornavo su tirandomi con le braccia.

 

Poi ho iniziato a scendere per pescare.

Lo facevo SEMPRE DA SOLO!!!

Da ragazzo pescavo già a 25-30 mt con puntate più fonde.

Quindi più o meno alle quote che pratico oggi!

Ma ero solo, non mi allenavo in piscina e RISCHIAVO DI BRUTTO!

 

Oggi mi alleno in piscina, quando faccio un certo tipo di pesca, non vado mai solo!

Ho delle apnee (potenzialmente) molto più lunghe del passato (perchè mi alleno costantemente in piscina per l'apnea) e quindi non avendo sostanzialmente cambiato le quote ritengo di lavorare con margini di sicurezza più ampi!

Tutto qui.

 

Come pescatore, ripeto, mi ritengo una mezza sega.

Sono poco adattabile e mi piace solo un tipo specifico di pesca!

Poi magari se dopo 10 volte che imbianco (per dire :) ) torno col bel pesce, non dimostra affatto che io sia un bravo pescatore!

La scorsa estate ho preso due cernie di 13 kg (oltre a altre più piccole), per esempio, ma questo non dice nulla, anche se impressiona i miei amici... io conosco i miei limiti di pescatore e non mi conto balle!

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ospite Gianfranco Ciavarella

Bravo Pepu! Aggiungerei di più e per ora accontentatevi di questo.

Nessun atleta, neanche il più talentoso può raggiungere i suoi migliori livelli soltanto praticando la propria disciplina! L'allenamento, quello VERO, deve essere organizzato per migliorare ogni caratteristica e deve immaginare una periodi d'azione dei carichi delle intensità delle qualità ecc

Ora basta scrivo dal Cell e non sono allenato!

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
×
  • Crea Nuovo...