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Nuove tecniche di allenamento in piscina ... e vecchie..


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Perdonatemi se concludo in malo modo : quel fatale 10 Ottobre 2010 qualcosa ci ha insegnato oltre che averci tolto una grande Uomo !!!

 

Ciao Giulio !!!

 

Cioè? Che cosa ci ha insegnato? Che c'azzecca quello che è successo un anno fa a Giulio con le tecniche di allenamento? :blink:

Non si capisce veramente cosa vuoi dire... ce lo spieghi meglio?

Oppure si capisce quello che spero di non aver capito...

:bye:

 

 

Il significato è quello di non andare mai oltre ! Non esistono allenamenti che ti preservano dall'incidente , in altre parole , sempre giudizio e sicurezza .

L'allenamento è fondamentale e importante ma , per quanto riguarda il messaggio che si deve dare , la sicurezza sempre e comunque non è mai abbastanza.

Mi fanno ridere quei video che puoi trovare in internet dove la gente "samba" in piscina per allenamento.

Stò cercando ancora delle spiegazioni valide all'incidente del 10 ottobre sapendo che è accaduto ad un Atleta molto attento.

Sono intervenuto su questo tuo argomento solo per ribadire quanto sopra e, certamente, non fare polemiche.

Ciao

 

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Perdonatemi se concludo in malo modo : quel fatale 10 Ottobre 2010 qualcosa ci ha insegnato oltre che averci tolto una grande Uomo !!!

 

Ciao Giulio !!!

 

Cioè? Che cosa ci ha insegnato? Che c'azzecca quello che è successo un anno fa a Giulio con le tecniche di allenamento? :blink:

Non si capisce veramente cosa vuoi dire... ce lo spieghi meglio?

Oppure si capisce quello che spero di non aver capito...

:bye:

 

 

 

Il significato è quello di non andare mai oltre ! Non esistono allenamenti che ti preservano dall'incidente , in altre parole , sempre giudizio e sicurezza .

L'allenamento è fondamentale e importante ma , per quanto riguarda il messaggio che si deve dare , la sicurezza sempre e comunque non è mai abbastanza.

Mi fanno ridere quei video che puoi trovare in internet dove la gente "samba" in piscina per allenamento.

Stò cercando ancora delle spiegazioni valide all'incidente del 10 ottobre sapendo che è accaduto ad un Atleta molto attento.

Sono intervenuto su questo tuo argomento solo per ribadire quanto sopra e, certamente, non fare polemiche.

Ciao

 

Io direi che sei fuori tema alla grande.

Io ho aperto un post sulle tecniche di allenamento, non sulle sambe, sulla sicurezza o su incidenti mortali a mare!

 

Non voglio parlare di quanto accaduto un anno fa per i seguenti motivi:

- non c'entra nulla con l'allenamento

- nessuno sa cosa sia sucesso quel disgraziato giorno

- la scomparsa di Giulio è un'evento che ognuno vive a modo suo. Personalmente mi ha colpito molto e vorrei evitare di parlarne in un post sulle tecniche di allenamento.

e qui chiudo.

 

Se hai qualcosa da aggiungere sull'allenamento mi fa piacere se ci dici.... altrimenti se vuoi parlare della sicurezza e/o della morte di qualche nostro amico apri un altro post.

Grazie.

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Ciao senex, rispondo alla tua domanda riguardo l'allenamento. E' vero che da un po di tempo hanno fatto studi e ricerce e si sono resi conto che l'allenamento che paga maggiormente è quello ipossico da te descritto, apnee lunghe indipendenti dai metri trascorsi con recupere totali o quasi. Questa affermazione ha bisogno di un distinguo, dipende dalla tecnica di apnea utilizzata, che tipo di apnea si fa e in che parte della stagione sei.

Per tipo di tecnica utilizzata intendo dire se si privilegia un'apnea ipercapnica ossia molto veloce, tanti metri in pochissimo tempo, vedi peter pedersen, frederic sessa... in questo caso ll'allenamento prevalente sarà quello con le ripetute da cardiopalma come le chiami tu, e poi in finale un lavoro ipossico.

Con l'affermazione che tipo di apnea si fa, intendo dire quale è lo scopo della tua apnea, coloro che pescano nel bassofondo fanno tuffi brevi dove la capacità di recuperare velocemente è importante, o per coloro che fanno hokey o rugby subacqueo, anche loro privilegeranno un allenamento ipercapnico (da cardiopalma).

In che punto della stagione sei, intendo dire che l'allenamento va organizzato in cicli dove si parte generalmente con un tipo di allenamento per poi passare ad un altro, per esempio io inizio con un allenamento prevalenetemente ipercapnico, per passare ad uno in FRC e poi ipossico.

tutto dipende da che punto della stagione sei in relazione al tuo obiettivo.

Spero di esser stato utile e chiaro.

Per quanto riguarda herbert da quanto ha dichiarato si allena moltissimo in frc.

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Ciao senex, rispondo alla tua domanda riguardo l'allenamento. E' vero che da un po di tempo hanno fatto studi e ricerce e si sono resi conto che l'allenamento che paga maggiormente è quello ipossico da te descritto, apnee lunghe indipendenti dai metri trascorsi con recupere totali o quasi. Questa affermazione ha bisogno di un distinguo, dipende dalla tecnica di apnea utilizzata, che tipo di apnea si fa e in che parte della stagione sei.

Per tipo di tecnica utilizzata intendo dire se si privilegia un'apnea ipercapnica ossia molto veloce, tanti metri in pochissimo tempo, vedi peter pedersen, frederic sessa... in questo caso ll'allenamento prevalente sarà quello con le ripetute da cardiopalma come le chiami tu, e poi in finale un lavoro ipossico.

Con l'affermazione che tipo di apnea si fa, intendo dire quale è lo scopo della tua apnea, coloro che pescano nel bassofondo fanno tuffi brevi dove la capacità di recuperare velocemente è importante, o per coloro che fanno hokey o rugby subacqueo, anche loro privilegeranno un allenamento ipercapnico (da cardiopalma).

In che punto della stagione sei, intendo dire che l'allenamento va organizzato in cicli dove si parte generalmente con un tipo di allenamento per poi passare ad un altro, per esempio io inizio con un allenamento prevalenetemente ipercapnico, per passare ad uno in FRC e poi ipossico.

tutto dipende da che punto della stagione sei in relazione al tuo obiettivo.

Spero di esser stato utile e chiaro.

Per quanto riguarda herbert da quanto ha dichiarato si allena moltissimo in frc.

 

FRC cosa significa? Qualccosa di piu' per favore l'argomento è molto interessante grazie.

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Caio non essere laconico.

La mia è solo una riflessione personale, su una mia personale tecnica di allenamento.

Probabilmente con me funziona, con altri meno... non è il vangelo. ;)

 

...haoo ammazza quanto sei uterina sti giorni!! :P:wub:

 

Non volevo fare ne il laconico ne l'ironico, ti volevo far solo notare che ti eri perso un pezzo (che in parte hai aggiunto dopo) ed alcuni distingui.

 

Torniamo al principio, togliendo di mezzo esempi solo in parte calzanti (se parliamo di pesca...) come Herbert, e tutti gli specialisti, lì il materiale umano è diverso e l'impegno (fisico e quant'altro) spendibile e assolutamente fuori da ogni logica e possibilità per un pescatore, anche se abituale e "profondista" come te (ma su questo credo siamo tutti daccordo); eppoi riportiamo il discorso (seguendo la stessa logica) sulla tipologia di "atleta" sul quale vuoi e puoi lavorare!

 

Scusate, lo so che sono banalità ma se non partiamo dalle basi rischiamo di arrivare ai soliti concetti estremizzati che non hanno alcun senso....

 

Ed ora cerchiamo di fare un discorso "concreto" intanto il lavoro in piscina è l'unico che fai o (come mi pare di capire) pratichi anche del lavoro a secco?? Se si di che tipo??

 

Haoo sempre se vi va di seguire il discorso così, sennò ditelo che me sto zitto, però la cosa mi interessa perché più idee ascolto e più posso capire anchio! :P

 

 

 

 

 

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Ciao senex, rispondo alla tua domanda riguardo l'allenamento. E' vero che da un po di tempo hanno fatto studi e ricerce e si sono resi conto che l'allenamento che paga maggiormente è quello ipossico da te descritto, apnee lunghe indipendenti dai metri trascorsi con recupere totali o quasi. Questa affermazione ha bisogno di un distinguo, dipende dalla tecnica di apnea utilizzata, che tipo di apnea si fa e in che parte della stagione sei.

Per tipo di tecnica utilizzata intendo dire se si privilegia un'apnea ipercapnica ossia molto veloce, tanti metri in pochissimo tempo, vedi peter pedersen, frederic sessa... in questo caso ll'allenamento prevalente sarà quello con le ripetute da cardiopalma come le chiami tu, e poi in finale un lavoro ipossico.

Con l'affermazione che tipo di apnea si fa, intendo dire quale è lo scopo della tua apnea, coloro che pescano nel bassofondo fanno tuffi brevi dove la capacità di recuperare velocemente è importante, o per coloro che fanno hokey o rugby subacqueo, anche loro privilegeranno un allenamento ipercapnico (da cardiopalma).

In che punto della stagione sei, intendo dire che l'allenamento va organizzato in cicli dove si parte generalmente con un tipo di allenamento per poi passare ad un altro, per esempio io inizio con un allenamento prevalenetemente ipercapnico, per passare ad uno in FRC e poi ipossico.

tutto dipende da che punto della stagione sei in relazione al tuo obiettivo.

Spero di esser stato utile e chiaro.

Per quanto riguarda herbert da quanto ha dichiarato si allena moltissimo in frc.

 

Ha ragione Caio... mi spiego male e spesso ometto dettagli essenziali.

E so uterina :lol: !!!!

 

Il mio scopo è quello di prepararmi al tipo di pesca che mi piace.

A me, non me ne vogliate :D , piace la pesca profonda, in acqua limpida e preferibilmente sulle secche in mezzo al mare, e se e quando posso inizio prima dell'alba e finisco dopo il tramonto.

E' vero Fabriz, l'allenamento deve essere adattato alle condizioni alle quali si va incontro ed al periodo dell'anno.

 

Probabilmente ho doti particolari, o la pratica negli anni mi ha permesso di adattarmi a questo tipo di maratone.

Per impegni di lavoro e familiari, mi alleno in piscina, sia all'apnea (molto) che alla resistenza atletica (pochino).

Prima di impegni importanti (di pesca ovviamente, tipo diversi giorni consecutivi o settimane) mi faccio delle uscite a mare che assomigliano più a triple maratone che a pescate proprio per adattare il corpo allo sforzo prolungato.

 

In questo momento sto cercando di mantenere una discreta forma acquisita durante l'estate e quindi mi dedico ad adattare le sedute di apnea in piscina a quello che devo fare a mare, quindi apnee molto lunghe su distanze relativamente brevi e nuotando al rallentatore... e recuperi molto lunghi tra una serie e l'altra.

Questo tipo di allenamento come dicevo, mi ha portato a miglioramenti importanti ed in più mi diverto !

 

In questo periodo dell'anno sinceramente il rischio che corro è di affaticarmi invece che di mantenere la forma.

 

FRC dovrebbe significare dispnea, se non erro... cioè lavorare in apnea svuotando completamente i polmoni.

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Ed ora cerchiamo di fare un discorso "concreto" intanto il lavoro in piscina è l'unico che fai o (come mi pare di capire) pratichi anche del lavoro a secco?? Se si di che tipo??

 

A secco nulla....

Sempre in piscina, faccio nuoto.

Ma sono sbilanciato sull'apnea effettivamente.

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Il post mi interessa molto e complimenti a Lorenzo per averlo aperto.

 

Vorrei però conoscere meglio la tecnica di allenamento a cui ti riferisci, puoi fare un esempio pratico?

 

Ciao e grazie :bye:

 

A chi ti riferisci?

 

@oyster

FRC=functional residual capacity, è il modo in cui scendono i mammiferi marini, ossia in espirazione (partiamo con la nostra apnea avendo a disposizione solo il volume residuro, ossia facendo una espirazione passiva). A differenza nostra i mammiferi marini hanno la capacità di immagazzinare ossigeno nei muscoli e nei tessuti in quantità molto elevate, questo grazie alla mioglobina, questa tipologia di apnea ha il vantaggio di evitare il fenomeno del taravana cui sarebbero soggetti questi animali se facessero apnea alla nostra maniera, ossia con i polmoni pieni.

Su questo principio Murat insieme ad Fattah hanno iniziato a fare studi su questo modo di fare apnea che si basa sulla massima risposta dell'organismo allo shock fornito dalla situazione di apnea. Il nostro organismo mette in atto meccanismi di sopravvivenza estrema quando andiamo in apnea e più è forte questo shock maggiori saranno i meccanismi di difesa messi in atto dal nostro corpo, questo ha fatto si che oggi il 90% degli atleti fa massimali a freddo ossia senza scaldarsi in acqua ma solamente a secco,proprio per avere un riflesso d'immersione maggiore.

L'FRC quindi è apnea molto particolare, la maggiorparte della nostra performance sarà accompagnata dalle contrazioni e da una iniziale sensazione di mancanza d'aria, pian piano con la pratica si supera la sensazione negativa e si impara a convivere serenamente con le contrazioni;ovviamente è riservata a chi ha una certa esperienza di apnea non certo al neofita.

In assetto costnte scendere in frc richiede una ottima capacità compensatoria, ossia saper eseguire correttamente il mouthfill, avere una ottima elasticità toracica ed una perfetta padronanza della glottide altrimenti si rischiano squeeze polmonari.

 

Spero di esser stato chiaro

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Scusa se mi permetto una correzione senex la dispnea non è l'apnea a polmoni scarichi bensì, parliamo di apnea inspiratoria o apnea espiratoria.

Wikipedia: Per dispnea si intende un tipo di respirazione faticosa, che viene avvertita soggettivamente come "fame/bisogno d'aria" ed inadeguatezza del respiro, e che comporta l'aumento dello sforzo per respirare, con la conseguenza di un impegno muscolare non spontaneo per compiere inspirazioni ed espirazioni.

 

Solo una precisazione per evitare incomprensioni terminologiche.

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Il post mi interessa molto e complimenti a Lorenzo per averlo aperto.

 

Vorrei però conoscere meglio la tecnica di allenamento a cui ti riferisci, puoi fare un esempio pratico?

 

Ciao e grazie :bye:

 

Ieri ho fatto:

riscaldamento

3 serie da 25 (recupero zero)

3 serie da 50 veloci (recupero breve)

 

lavoro

15 serie da 50 con nuoto lentissimo e lungo aspetto a fondo vasca allungando gradualmente i tempi di apnea (recuperi lunghi)

5 serie da 75 con nuoto normale (recuperi lunghi)

 

Non voglio dire i tempi di permanenza volutamente. <_<

 

Oggi farò di meno (se riesco a tenermi) e domani farò praticamente il bagnetto, poi stop chè sabato o domenica vado a pesca... <_<

ecco! "ora dite la vostra che ho detto la mia"! :D

 

 

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Scusa se mi permetto una correzione senex la dispnea non è l'apnea a polmoni scarichi bensì, parliamo di apnea inspiratoria o apnea espiratoria.

Wikipedia: Per dispnea si intende un tipo di respirazione faticosa, che viene avvertita soggettivamente come "fame/bisogno d'aria" ed inadeguatezza del respiro, e che comporta l'aumento dello sforzo per respirare, con la conseguenza di un impegno muscolare non spontaneo per compiere inspirazioni ed espirazioni.

 

Solo una precisazione per evitare incomprensioni terminologiche.

 

Grazie. ;)

Ma considera che quando feci io il corso ARA (ai tempi non c'erano i corsi per l'apnea) mi insegnarono che dovevo iperventilare. :wacko:

E per dispnea si intendeva un'apnea a polmoni vuoti.

 

 

E' proprio questo tipo di chiarimenti che cerco/cerchiamo...

Anche se lo so... rimarrò sempre un primitivo. :D

 

Ritornando al FRC, come può tornarci utile. I nostri tessuti non hanno la capacità d'immagazinare ossigeno dei mammiferi marini.

Mi rimane difficile capire come possa giovare all'uomo, seppure ben allenato a tutto ciò!

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Lorenzo se può esserti di conforto nella normalità tutti usano quella definizione.... ;) e pochi hanno "il vizio" di approfondire....

 

Questo è lo scopo della FRC te l'ha scritto....

 

L'FRC quindi è apnea molto particolare, la maggiorparte della nostra performance sarà accompagnata dalle contrazioni e da una iniziale sensazione di mancanza d'aria, pian piano con la pratica si supera la sensazione negativa e si impara a convivere serenamente con le contrazioni

 

Solo che personalmente la ritengo una cosa che riportato alla pesca fa solo danni ecco perché volevo dividere i discorsi!

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