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Euroafricano: prima giornata


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Miglior contributo in questa discussione

Antonio ha toccato dei punti su cui sarebbe bello aprire una discussione.

 

-uso del mezzo nautico.

-uso di attrezzature elettroniche

Limitatamente a questi due punti.

 

Togliere il mezzo nautico si è reso necessario nel momento in cui si sono voluti contenere i costi di partecipazione alle selettive, al fine di allargare la base. Ragionamento condivisibile anche se ovviamente ha avuto delle pesanti ricadute sullo svolgimento delle competizioni. Ora, soprattutto in questo momento economico, sarebbe possibile e come "prestare" un imbarcazione a qualunque atleta ne sia sprovvisto?

 

Se si trova una soluzione praticabile a questo problema è una strada doverosamente percorribile, diversamente è opportuno tornare a selettive aperte solo a chi "se le può permettere"?

 

Sulle attrezzature elettroniche sarei invece assolutamente contrario, almeno in gara. Pensandoci bene, non sarebbe stato più "eco-compatibile" rinunciare alla possibilità di ritornare sul sasso buono, con millimetrica precisione e senza sfoggiare alcuna abilità, piuttosto che cancellare la cernia?

 

Giusto per discutere...

 

:bye:

L'uso del GPS è stato consentito per la materiale impossibilità di controllare che non ci fossero i soliti furbi.

Ormai i GPS sono così piccoli da poter essere nascosti ovunque poi ci sono gli scandagli moderni che incorporano anche il GPS... su questo anche la CMAS si è adeguata.

Per quanto riguarda il mezzo nautico, ma anche la durata della preparazione, provate a fare due conti su quanto costerebbe una sola selettiva: se non hai un gommone tuo e non ne trovi uno in prestito, noleggiare un gommone costa non meno di 80 euro al giorno, ma ormai si parla di 100/120 euro, più la benzina, più vitto e alloggio per atleta e barcaiolo (almeno un pernottamento si si vuole preparare il giorno della vigilia), più l'iscrizione, più il viaggio...

Ad arrivare a 300 euro ci si mette poco...

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Antonio ha toccato dei punti su cui sarebbe bello aprire una discussione.

 

-uso del mezzo nautico.

-uso di attrezzature elettroniche

Limitatamente a questi due punti.

 

Togliere il mezzo nautico si è reso necessario nel momento in cui si sono voluti contenere i costi di partecipazione alle selettive, al fine di allargare la base. Ragionamento condivisibile anche se ovviamente ha avuto delle pesanti ricadute sullo svolgimento delle competizioni. Ora, soprattutto in questo momento economico, sarebbe possibile e come "prestare" un imbarcazione a qualunque atleta ne sia sprovvisto?

 

Se si trova una soluzione praticabile a questo problema è una strada doverosamente percorribile, diversamente è opportuno tornare a selettive aperte solo a chi "se le può permettere"?

 

Sulle attrezzature elettroniche sarei invece assolutamente contrario, almeno in gara. Pensandoci bene, non sarebbe stato più "eco-compatibile" rinunciare alla possibilità di ritornare sul sasso buono, con millimetrica precisione e senza sfoggiare alcuna abilità, piuttosto che cancellare la cernia?

 

Giusto per discutere...

 

:bye:

 

Ciao Davide,

giusto per discutere, perchè tanto più di questo non possiamo fare...

 

-Mezzo nautico:

nelle selettive è stato forse un bene, ma a ben vedere non è che sia cambiato molto.

I primi anni di innovazione regolamentare mi ricordo che portarono a risultati strani( ma si può sempre controllare..).Alla iniziale partecipazione allargata di nuovi atleti si è poi nuovamente retrocessi ai soliti numeri degli anni precedenti.

 

Ma la cosa negativa è che mi pare che la base da cui attingere non si sia allargata in maniera significativa.

La prova è che a fare le gare, e parlo della Sardegna, sono sempre quasi gli stessi.

 

In ogni caso, arrivare al livello delle semifinali di zona dovrebbe, sempre secondo il mio modesto parere, comportare l'uso del gommone.

Stiamo parlando dei corrispettivi dei vecchi campionati di seconda categoria( lo so che non è la stessa cosa, ma ci siamo capiti); a questo livello ritengo addirittura doveroso per l'atleta munirsi di adeguato mezzo nautico non necessariamente di proprietà.

Se un club in cui diversi iscritti praticano l'agonismo riesce a portare un atleta ai massimi livelli, mi sembrerebbe ridicolo e assurdo non aiutarlo con un mezzo magari prestato da un compagno di squadra che farebbe da secondo.

Addirittura certe società, tanti anni fa, istituivano un fondo per gli agonisti impegnati nei campionati maggiori.

Insomma, arrivati a un certo livello sarebbe opportuno avere il gommone, se nò saremmo davanti a gente che non avrebbe neanche lo stimolo a crescere agonisticamente.

 

-Strumenti elettronici.

Se i regolamenti internazionali li prevedono allora nessun problema, se nò nulla.

Evidentemente c'è gente che crede che andar per mare affidandosi ad un aggeggio che va in tilt se prende due schizzi d'acqua o che ti lascia a culo a terra se esaurisce le batterie, sia il modo giusto di vivere il mare.

Prendere le mire è bagaglio tecnico inestimabile per un vero pescatore, e non un fastidioso optional.

Chi è bravo a prendere le mire riesce a trovare il sasso nella posidonia che la pippona non ritroverebbe mai.

Perchè non concedere loro almeno questo vantaggio?

La via più facile e comoda non è necessariamente la migliore, ma capisco che sia spesso una questione di sensibilità.

 

Collegata a questo aspetto c'è una cosa che secondo me è fondamentale per ridare dignità e credibilità all'agonista.

 

 

OBBLIGO DI RISPETTARE UNA DISTANZA MINIMA.

Non vedo perchè , se uno trova una buona tana , cosa che richiede spesso bravura ed esperienza, debba poi essere costretto a dividerla con chi gli si attacca come un parassita e sfrutta la bravura altrui per cercare di fare carniere senza averlo meritato.

 

Prima la distanza era 10 metri, adesso nulla.

 

E infatti ecco un sacco di atleti che evidentemente vivono le gare come una specie di corsa a chi riesce ad arrivare appresso all'unico fesso che ha racimolato un paio di tane decenti.

 

E dove starebbe la bravura?

nell'essere veloci a trovare nel campo di gara tizio o caio?

 

Rispetto delle distanze minime significa quantomeno non commettere la scorrettezza morale( anche se ammessa) di approfittare del lavoro altrui.

In alcuni casi si trovano le stesse tane...bene, vorrà dire che chi arriva prima avrà la priorità se la pedagnerà bene.

Facile?

No, affatto, perchè questo prevede che tu sia in grado di:

-prendere benissimo le mire

-avere la capacità di arrivare sul punto in fretta e senza sbagliare.

-Essere bravissimo a pedagnare la tana.

 

Ma almeno un atleta sviluppa delle caratteristiche e delle abilità che nelle gare che contano sono addirittura predominanti.

Se invece vogliamo per forza fare i buonisti a tutti i costi allora continuiamo a permettere assembramenti assurdi e pericolosi di 10-20 atleti su un solo lastrone,...con 10-20 gommoni che rimbalzano sulle onde facendo a slalom tra i sub e intrecciando sagoloni e tranciando boe...

 

Con i vecchi regolamenti tutto questo era previsto e tali regole davano un pizzico di emozione anche solo per la partenza che era studiata e provata....come era studiata e provata la corsa col quaderno delle mire per arrivare in velocità sul sasso e per pedagnarlo.

 

Chi passava gli anni a fare queste gare, alla fine diventava esperto quanto un campione e non avrebbe avuto nessuna difficoltà a cimentarsi con le gare più difficili.

Poi, alla fine , valeva sempre la solita regola:

 

I più bravi arrivano sempre sui pesci.

 

Sia in preparazione , sia in gara.

 

E sapendo che i più bravi avrebbero giustamente conquistate le piazze migliori , i giovani erano stimolati a farsi in quattro per migliorare in tutto.

 

Ecco perchè le gare erano davvero una fucina di futuri campioni.

E quelli che non arrivavano a certi livelli si beavano del solo partecipare insieme ai più esperti ad un "rito agonistico"veramente eccitante e istruttivo.

 

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Antonio ha toccato dei punti su cui sarebbe bello aprire una discussione.

 

-uso del mezzo nautico.

-uso di attrezzature elettroniche

Limitatamente a questi due punti.

 

Togliere il mezzo nautico si è reso necessario nel momento in cui si sono voluti contenere i costi di partecipazione alle selettive, al fine di allargare la base. Ragionamento condivisibile anche se ovviamente ha avuto delle pesanti ricadute sullo svolgimento delle competizioni. Ora, soprattutto in questo momento economico, sarebbe possibile e come "prestare" un imbarcazione a qualunque atleta ne sia sprovvisto?

 

Se si trova una soluzione praticabile a questo problema è una strada doverosamente percorribile, diversamente è opportuno tornare a selettive aperte solo a chi "se le può permettere"?

 

Sulle attrezzature elettroniche sarei invece assolutamente contrario, almeno in gara. Pensandoci bene, non sarebbe stato più "eco-compatibile" rinunciare alla possibilità di ritornare sul sasso buono, con millimetrica precisione e senza sfoggiare alcuna abilità, piuttosto che cancellare la cernia?

 

Giusto per discutere...

 

:bye:

L'uso del GPS è stato consentito per la materiale impossibilità di controllare che non ci fossero i soliti furbi.

Ormai i GPS sono così piccoli da poter essere nascosti ovunque poi ci sono gli scandagli moderni che incorporano anche il GPS... su questo anche la CMAS si è adeguata.

Per quanto riguarda il mezzo nautico, ma anche la durata della preparazione, provate a fare due conti su quanto costerebbe una sola selettiva: se non hai un gommone tuo e non ne trovi uno in prestito, noleggiare un gommone costa non meno di 80 euro al giorno, ma ormai si parla di 100/120 euro, più la benzina, più vitto e alloggio per atleta e barcaiolo (almeno un pernottamento si si vuole preparare il giorno della vigilia), più l'iscrizione, più il viaggio...

Ad arrivare a 300 euro ci si mette poco...

 

Tutte osservazioni giuste.

Per le gare selettive non sarebbe forse possibile avere un'altra soluzione.

Anche se mi piacerebbe sapere se i ragazzi e i meno giovani atleti che frequentano le gare o le praticano siano tutti sprovvisti di imbarcazione.

 

Il mio discorso era concentrato sopratutto sull'uso del gommone appena si arriva alle gare importanti, semifinale e assoluti.

 

Oggi tutti affrontano le spese che hai citato, ma il gommone lo possono usare" col contagocce" per via di queste astruse regole.

 

Proprio perchè siamo in tempo di crisi e comunque tutto l'ambaradan del mezzo ce lo portiamo appresso con tutte le spese relative, allora che senso ha non usarlo per bene in gara?

 

O forse qualcuno potrebbe dire che così si risparmia carburante?

Ajò, non ci crederei!

 

Molto semplice, senza troppi stravolgimenti.

 

 

-Aggeggi elettronici miniaturizzati.

 

Hai perfettamente ragione, e forse si è arrivati al punto di accettarli come un male minore.

Però , mi viene da pensare ad una cosa, senza voler essere assolutamente offensivo.

 

Faccio un parallelo con il doping.

Per me i GPS e compagnia sono una specie di doping agonistico perchè consentono anche ai mediocri di aumentare le loro prestazioni.

In questo caso ritrovando posti che non avrebbero mai ritrovato con le mire tradizionali.

In questo senso costituiscono una di quelle scorciatoie che accennavo prima e che non necessariamente devono essere considerate in maniera positiva(.." ma le usano tutti, ormai è una cosa comune...etc").

certo è che ormai indietro non si torna.

Ma magari si potrebbe fare affidamento sulla onestà dei singoli.

Come per il doping; ci sono i controlli, è vero, ma è anche vero che ci si affida all'onesta intellettuale degli atleti.

Perchè a certi livelli abbiamo scoperto esserci delle forme di doping talmente sofisticate da non essere rilevabili dagli odierni test.

Il vero problema è che nessuno si fiderebbe.

E già questo è di per sè un brutto segnale.

 

In ogni caso, quella che sembra una conquista della tecnologia è comunque un mezzo di regressione a livello di esperienza personale.

 

E anche un mezzo per rompere le palle ai pesci in maniera continua.

Non c'è foschia, nebbia , condizioni di diversa illuminazione che tengano.

Si arriva sempre sui pesci.

 

Da un certo punto di vista lo ritengo in parte antisportivo,perchè toglie ogni aleatorietà alle nostre azioni.

Tutto troppo perfetto, insomma.

In una gara ci dovrebbe essere anche questa incognita.

 

Comunque , sono tutte questioni che credo sarebbero risolvibilissime...si tratta di parlare e confrontare le varie esperienze.

 

 

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Un doveroso GRAZIE Peter, da parte di tutti.

 

Quoto .

 

Davide , giusto per discutere se non e' molto impegnativo.

Un mezzo sondaggino per pura curiosita' , per vedere se si prediligono i vecchi regolamenti o i nuovi .

Pro e contro .

A partire dalle selettive , perche' volente o nolente e' inutile girare l' ostacolo, da li bisogna partire . cIao

 

 

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Lasciate pure le selettive come vi pare, fate pure i C.I. come vi pare ma fate 4/5 gare per gli atleti che vogliono aspirare alla nazionale con le regole CMAS.

Che si creino due percorsi, non si può abbandonare la possibilità di selezionare atleti secondo un metodo analogo a quello internazionale.

Se è impossibile tornare indietro si faccia almeno il possibile perchè non si perda la "cultura" della pesca agonistica secondo le uniche regole che valgono al mondo.

Non mi pare impossibile, non sarebbe una abiura e lascerebbe che i giovani si avvicinino a questo sport secondo strade più economiche.

Poi, però, non è che si può allenare gli atleti della F1 con il Go Kart.

Arrivati al dunque se un atleta non ha soldi per proseguire e fare gare con il gommone vorrà dire che ha sbagliato sport agonistico, farà la pesca sub ma le gare le lascerà perdere, pazienza.

Francamente non vedo tutta questa difficoltà ad organizzare delle gare snelle senza tanti fronzoli ma efficaci sia sul piano tecnico che agonistico.

Una gara in Sardegna, una in Sicilia, una in Puglia ed una nel Lazio (è solo un esempio) consentirebbe agli atleti di competere in mari diversi, in condizioni diverse, anche in pieno inverno ma con regole diverse da quelle dei C.I.

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Davide , giusto per discutere se non e' molto impegnativo.

Un mezzo sondaggino per pura curiosita' , per vedere se si prediligono i vecchi regolamenti o i nuovi .

Pro e contro .

A partire dalle selettive , perche' volente o nolente e' inutile girare l' ostacolo, da li bisogna partire . cIao

Ti piace vincere facile?! :D

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the best one - the legend..

http://photos-b.ak.fbcdn.net/hphotos-ak-snc1/hs226.snc1/7334_1215516318377_1542924948_558748_5405943_n.jpg

Per il momento tralascio il discorso regolamenti e invito a considerare questa foto...

Quanto è forte questo pescatore...ha raggiunto il limite numerico imposto per la cernia bruna e quelle dorate (i dotti), e chissà il macello che avrebbe potuto combinare senza questi limiti...

S'è pure ingrassato (guarda che panza e che doppio mento)...e ciò nonostante ha bastonato a sangue tutti, super profondisti, super aspettisti, super razzolatori...tutti...e per l'ennesima volta... :king:

Mi unisco ai ringraziamenti per le foto postate.

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Mamma mia quante considerazioni, tutte rispettabilissime, ovviamente, ma io la farei più semplice.....gli atleti si allenano tutto l'anno in funzione delle gare che disputeranno e, quindi, ritorna il discorso cernie (anche i dotti mi pare lo siano), il discorso profondità (non siamo più tra quelli che pescano più fondo), il discorso mire ecc..

Ma se le gare 'nostrane' non contemplano tutto ciò è giusto pescare entro i 15/20mt., lasciar perdere le cernie, non prendere le mire..... cercando un risultato in casa ma disabituandoci alle competizioni internazionali.

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