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Euroafricano: prima giornata


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Che la scuola di formazione degli atleti di una nazione parta proprio dalle regole nelle quali si confrontano e per le quali si allenano gli agonisti mi pare sia pleonastico.

Ora deve essere altrettanto chiaro che nelle competizioni internazionali, DI QUALSIASI SPORT, nulla puoi regalare agli avversari.

Stiamo parlando dei migliori atleti del mondo che vincono da anni e ce le suonano, sportivamente ma sonoramente, da anni ai quali non possiamo concedere nulla.

La mia proposta strettamente legata agli azzurri o aspiranti tali lascia le gare così come sono (le varierei ma non voglio rivoluzionare nulla) compreso il Campionato Italiano.

Introduce una serie di 4/5 gare dal modello organizzativo snello e semplice nelle quali con le regole internazionali gli atleti più forti dell'ultimo Campionato Italiano e due tre Wild card volute dal CT possano confrontarsi, allenarsi alle competizioni di questo tipo e magari riuscire a trovare la possibilità di rendere agli sponsor tecnici spazi ed interessi ormai spariti.

Non mi pare sarebbe una cosa impossibile che porterebbe gli atleti a gareggiare DI PIU', MEGLIO e con regole omogenee a quelle delle competizioni Internazionali.

Il meglio sarebbe altro ma ciò sarebbe almeno sufficiente e consentirebbe ai "vecchi" di stare in tensione ed ai giovani di vedere e capire come si compete a livello internazionale.

Prendiamo il caso del Campione Italiano appena laureato, quando e dove avrebbe mai gareggiato con le regole della CMAS?

 

Vi pare normale che un nostro Campione 2009 neanche abbia mai fatto una gara con regole CMAS?

A me pare una assurdità senza confine sono il solo a vedere queste cose?

Sono contro qualcuno le mie richieste oppure sono semplicemente a favore di tutti?

 

Un bravo dirigente forte di un consenso senza dissenso saprebbe mostrarsi ragionevole e affronterebbe la REALTA'.

Nessuno vuole la testa di alcuno, chi se ne frega, ma che si restituisca agli atleti italiani la base sulla quale costruire l'oggi ed il domani di questo sport in grave sofferenza.

Continuare come oggi parrebbe solo la volontà di aiutare un declino convinti che non possa esserci un futuro ma incapaci di dire al mondo "ragazzi è finita, tutti a casa".

 

 

In effetti i soldi spesi per sopraluoghi fatti molti mesi prima della gara , che in Oceano in particolar modo, sono risultati poco utili sul piano agonistico o addiritura hanno creato confusione ,vedi Venezuela ma anche Portogallo nella precedente edizione,potrebbero essere spesi per iniziative di questo genere

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Solo un piccolo appunto:

senza nulla togliere al grande Carbonell, ricordati che il più grande della storia è il nostro Renzo Mazzarri con 3 mondiali INDIVIDUALI consecutivi!!! :bye:

 

Sarebbe facile dire che Mazzzarri è stato il più grande di tutti.

 

sarebbe quasi logico, per una certa generazione.

 

ma potrei dire che ancora meglio del grandissimo Mazzarri è stato l'immenso Scarpati.

 

Ne avrà vinto solo uno, di mondiale, solo un Europeo...ma ha vinto 5 titoli italiani, e ha gereggiato nell'epoca dei Campioni veri.

 

E ha vinto anche fuori dal Mediterraneo( Europeo di Kilkee nel 1974).

 

E ha creato la scuola agonistica che ha vissuto di rendita per altri 20 anni, sfornando i vari Mazzarri, Toschi, Martinuzzi, Riolo, Lo Baido...e compagnia.

 

Se dovessero chiedermi chi mettere sul gradino più alto del podio avrei difficoltà ....perchè di mezzo c'è un altro signore che si chiama Josè Amengual, anche lui 3 volte mondiale, europeo, mi pare 18 o 20 campionati di Spagna(!!!!) e trionfi in ogni mare possibile.

Il tutto con una gamba fottuta dalla poliomielite.

 

Vorrei dire anche che la pesca subacquea è come il ciclismo antico; non si tifa solo per il "proprio" campione, ma si apprezza il gesto, la classe degli avversari.

E li si applaude.

 

Riguardo Carbonell, a parte che ha vinto 3 titoli mondiali anche lui, e a parte il fatto che vincerli consecutivamente non dà maggiori meriti a chi l'ha fatto...semmai ne segna inevitabilmente il limite temporale oltre il quale si è avuto il crollo.....c'è da precisare, e me ne scuso con chi è sensibile all'amor di patria e al tricolore, che i titoli di Carbonell sono stati vinti in mari diversi, Oceani diversi, Mediterraneo...il che implica ,mi spiace ,una sagacia tattica e una duttilità assai superiore a quella degli altri atleti.

 

Fare graduatorie è sempre antipatico.

Ma per me sono i risultati inconfutabili di Carbonell a parlare per lui e a metterlo davvero davanti a tutti gli altri e semmai alla pari con Scarpati e Amengual.

 

Poi, a distanze siderali, arrivano tutti gli altri grandissimi fuoriclasse.

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Che la scuola di formazione degli atleti di una nazione parta proprio dalle regole nelle quali si confrontano e per le quali si allenano gli agonisti mi pare sia pleonastico.

Ora deve essere altrettanto chiaro che nelle competizioni internazionali, DI QUALSIASI SPORT, nulla puoi regalare agli avversari.

Stiamo parlando dei migliori atleti del mondo che vincono da anni e ce le suonano, sportivamente ma sonoramente, da anni ai quali non possiamo concedere nulla.

La mia proposta strettamente legata agli azzurri o aspiranti tali lascia le gare così come sono (le varierei ma non voglio rivoluzionare nulla) compreso il Campionato Italiano.

Introduce una serie di 4/5 gare dal modello organizzativo snello e semplice nelle quali con le regole internazionali gli atleti più forti dell'ultimo Campionato Italiano e due tre Wild card volute dal CT possano confrontarsi, allenarsi alle competizioni di questo tipo e magari riuscire a trovare la possibilità di rendere agli sponsor tecnici spazi ed interessi ormai spariti.

Non mi pare sarebbe una cosa impossibile che porterebbe gli atleti a gareggiare DI PIU', MEGLIO e con regole omogenee a quelle delle competizioni Internazionali.

Il meglio sarebbe altro ma ciò sarebbe almeno sufficiente e consentirebbe ai "vecchi" di stare in tensione ed ai giovani di vedere e capire come si compete a livello internazionale.

Prendiamo il caso del Campione Italiano appena laureato, quando e dove avrebbe mai gareggiato con le regole della CMAS?

 

Vi pare normale che un nostro Campione 2009 neanche abbia mai fatto una gara con regole CMAS?

A me pare una assurdità senza confine sono il solo a vedere queste cose?

Sono contro qualcuno le mie richieste oppure sono semplicemente a favore di tutti?

 

Un bravo dirigente forte di un consenso senza dissenso saprebbe mostrarsi ragionevole e affronterebbe la REALTA'.

Nessuno vuole la testa di alcuno, chi se ne frega, ma che si restituisca agli atleti italiani la base sulla quale costruire l'oggi ed il domani di questo sport in grave sofferenza.

Continuare come oggi parrebbe solo la volontà di aiutare un declino convinti che non possa esserci un futuro ma incapaci di dire al mondo "ragazzi è finita, tutti a casa".

 

 

In effetti i soldi spesi per sopraluoghi fatti molti mesi prima della gara , che in Oceano in particolar modo, sono risultati poco utili sul piano agonistico o addiritura hanno creato confusione ,vedi Venezuela ma anche Portogallo nella precedente edizione,potrebbero essere spesi per iniziative di questo genere

 

Oppure, molto semplicemente si potrebbe anche prevedere la partecipazione dei nostri atleti a manifestazioni già strutturate come la Champions League, senza minacciarli quasi fisicamente se osano aderire!

 

detto senza polemica, ovviamente....ma sentire certe cose nel recente passato mi ha fatto inorridire.

 

comunque, il vero passo sarebbe il ritorno all'antico per le competizioni più importanti a livello nazionale.

 

Basta averne la volontà.

Non cambierebbe nulla, o quasi.

 

Si ritoccherebbero le regole ampiamente collaudate prima.

 

Se proprio si volesse andare verso una rivalutazione tecnica dell'atleta si potrebbero mantenere certi limiti di cattura su certe specie e vietarne altre.

 

Ridicolo vietare una cernia al giorno in Sicilia o Sardegna.

Tanto, come accadeva anche 20 anni fa, a prendere i serranidi saranno sempre i più bravi e i più smaliziati.

Difficilmente si è avuta una cattura di cernia da parte di un signor nessuno, per puro culo.

 

Insomma, non ci vuole nulla per rimettere un minimo di equilibrio in queste gare.

 

A livello di assoluto si dovrebbe per forza applicare il regolamento internazionale per consentire agli atleti di prepararsi ad un certo tipo di competizione.

 

Oppure fare in modo che siano gli altri a recepire i nostri regolamenti.

Ma la vedo assai più dura.

 

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Sarò sintetico anche perchè non conosco a fondo il mondo dell'agonismo e francamente nemmeno mi interessa più di tanto.

 

Seguo le gare più che altro per un motivo affettivo verso gli amici che ne prendono parte ma poi finisce tutto lì.

 

Tornando al campionato euroafricano...

 

...Secondo me c'è veramente molto poco da discutere perchè, pur accettando il fatto delle mille e pù variabili che condizionano la competizione, oggi semplicemente non siamo i più forti e c'è qualcuno che lo è più di noi.

 

Possiamo poi discutere sul perchè, sui regolamenti e sulla gestione della nazionale ma mi sembra fuori dubbio che da qualche anno a questa parte gli spagnoli sono più forti, più reparati, più completi e chi più ne ha più ne metta.

 

Secondo e questo dovrebbe essere il punto di partenza per cercare di risalire la vetta nella scala dei valori internazionali.

 

Piero Malato

Santa Marinella - Roma

 

 

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sinceramente non conosco i regolamenti delle altre nazioni ma non credo che i motivi per cui "Bellani" o la "nostra Nazionale" non abbiano primeggiato dipendano dai fattori sopra elencati.

 

certi cambiamenti nel nostro agonismo credo siano stati inevitabili vista l'aria che tirava. ora, dopo esperimenti riusciti o meno, si può rivedere il tutto o parte di questo e probabilmente lo si farà!

 

quello che succede in una competizione non credo si possa stabilire a tavolino, altrimenti sarabbero tutti campioni!!!

 

l'evolversi di una gara è qualcosa di imprevedibile e la differenza che porta un atleta a vincere rispetto agli altri è impalpabile...tutto viaggia su un filo sottile e non è possibile pronosticarlo

 

l'organizzazione di un singolo atleta o di un team, se ben fatta è quella di avere come obiettivo la costanza nei risultati e cercare di piazzarsi sempre nei primi posti, poi se ci scappa la vittoria ben venga.

 

io sono sicuro che i nostri atleti abbiano dato il massimo in questa gara, sia a livello atletico che passionale. atleti come Bellani, Riolo o Ramacciotti sono un patrimonio del nostro sport e bisognerebbe averne più coscienza. La loro esperienza nelle competizioni è unica fra chi ancora gareggia in italia,e nella pesca subacquea l'esperienza è l'80%. del resto Carbonell non è che sia un esordiente

 

r.

 

Spero che nessuno pensi che si voglia criticare l'operato dei nostri atleti.

 

Bellani, Ramacciotti e sopratutto il grandissimo Riolo sono forse il meglio che abbiamo a disposizione.

 

Insufficiente per battere il più grande pescatore agonista della storia della pesca subacquea moderna, Carbonell.

 

In questo non c'è nulla di male.

 

Carbonell è più forte di Bellani e degli altri e non ci sono proprio ca**i, mi spiace.

 

Ma il vero problema non è Carbonell, è il fatto che dietro di lui è nata e cresciuta una schiera di atleti forti che comunque terranno la Spagna sempre ai vertici.

 

da noi ancora ci arrabattiamo a convocare un ex ragazzo prodigio che cominciò a trionfare nel 1983!!!

E uno che ancora adesso batte più o meno tutti, che ha esperienza da vendere e una sagacia tattica che nessun nuovo campione dell'ultima generazione avrà MAI in tutta la sua carriera agonistica.

 

Perchè?

 

Perchè Riolo si è formato ai tempi d'oro, quando le gare si facevano seguendo altri regolamenti.

Altra mentalità, acquisita allenandosi e prendendo confidenza con QUEL tipo di gare, con QUELLE problematiche, con QUELLE esigenze tattiche.

 

Adesso un ragazzo fa le gare a nuoto.

bene, si spende meno e si allarga la base.

benissimo.

Ma nei campionati, nelle prove che danno il titolo o la qualificazione agli assoluti, che bisogno c'è di stare a lesinare gli spostamenti?

 

Hanno o no un gommone che li segue e che sta in acqua, che deve essere portato nella zona della gara, che deve essere rimessato, su cui ci si spendono soldoni?

E allora che lo si usi come si deve.

Oppure si parta a nuoto dalla spiaggia, e stop.

 

Questa forma di "Coitus interruptus" mi sembra una vaccata sesquipedale.

 

E che nessuno venga a dire che così le gare sono diventate più sportive!

 

Lo sport, che piaccia o meno è quello di catturare pesci, non di far vedere come si nuota per 5 ore controcorrente senza prendere un c@**o.

E nemmeno sperare nel solito, ormai imprescindibile colpo di culo vergognoso che faccia fare il salto di qualità.

 

Questa è la morte dell'agonismo serio che sforna talenti.

 

Questa è solo una lotteria dove a volte vince anche il più meritevole, per carità, ma che non porta a NESSUNA CRESCITA e maturazione dell'agonista.

 

Se vogliamo andare a prendere a pallate gli spagnoli dobbiamo giocare al loro stesso gioco, se nò ce ne rimaniamo a casa a farci le seghe e almeno ci risparmiamo sconfitte su sconfitte. Come fanno i Francesi.

 

Ricordo agli amici che fuori del Mediterraneo vincere è una lotteria: lo era ai tempi del grande Scarpati e lo è ancora.

 

Ma ricordo anche che nel Mediterraneo eravamo i padroni, perchè eravamo semplicemente i migliori interpreti delle varie tecniche di pesca.

Se riuscissimo almeno a riappropriarci di questo ruolo non sarebbe male.

 

Ma facendo agonismo come ormai si fa da qualche anno mi pare che le speranze siano ridotte al lumicino.

 

Ormai è tardi per raddrizzare la barca prima del mondiale dell'anno prossimo.

ma cominciare a ripensare regole e regolamenti dovrebbe essere un qualcosa da fare subito.

E prendere decisioni che servano al movimento agonistico e alla sua crescita.

Non a fare delle rogole per strizzare l'occhietto agli antichi nemici...che continuano a disprezzarci comunque.

 

Io non sono più attratto da QUESTO agonismo, troppo paitto e di livello enormemente inferiore a quello degli anni 80' e 90'.

Non ha nemmeno senso farsi Km e faticare per supportare una gara dove si fa pure divieto agli atleti di mostrare i carnieri in pubblico, come se dovessero vergognarsene.

 

Ma per carità! Un pò di dignità, un pò di co***oni! Non si può vivere bene se si è messi a 90° per troppo tempo.

 

 

 

:clapping:

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In algeria in acqua c'erano Riolo Bellani e Ramacciotti, atleti che hanno formato la loro esperienza quando ancora nelle gare si facevano gli spostamenti e la cernia era una preda valida...e fondamentale. I risultati mostrano una netta superiorità spagnola (solo i primi due hanno fatto quasi quanto i 3 italiani)...

 

Quindi o gli spagnoli sono molto più bravi dei nostri (ma non credo!), o gli spagnoli sono più motivati o gli spagnoli selezionano gli atleti al momento più in forma.

 

Il regolamento delle gare a mio avviso non può influire sul rendimento in campo internazionale. La formula a nuoto sempre secondo me, impone un acume tattico superiore rispetto alla formula in cui ci si può spostare liberamente. Sbagliare la tattica quando la gara è a nuoto, compromette quasi irrimediabilmente il risultato finale mentre la formula con gli spostamenti consente agli atleti di recuperare molto velocemente. Inoltre la formula a nuoto impone una condizione atletica ineccepibile.

 

L'esperienza di un atleta formata in gare a nuoto non può, secondo me, svantaggiarlo in una gara con gli spostamenti: perchè dovrebbe?! mentre al contrario un atleta abituato a spostarsi in gommone, in una gara a nuoto risulterebbe decisamente svantaggiato.

 

Ciao

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Il regolamento delle gare a mio avviso non può influire sul rendimento in campo internazionale.

Forse sui veterani no, anche se è indubbio che certe modalità di approccio alla competizione devono necessariamente essere mantenute in esercizio, diversamente se non si perdono si arrugginiscono molto.

 

I nostri regolamenti nazionali differiscono molto da quelli internazionali e impediscono ai giovani di poter emergere anche in campo internazionale. Non sò se sia ancora così, ma fino a poco tempo fà l'uso del GPS non era consentito nelle gare internazionali, nel nostro circuito si, con il risultato che quasi nessuno è più capace di prendere le mire a terra.

 

La cernia non è più una preda valida, ottima ragione per tralasciare la pesca di questo serranide con il risultato che al momento opportuno è più facile incastrarlo che tirarlo via al primo tuffo.

 

E poi sinceramente è un'aberrazione che un circuito nazionale e internazionale, dello stesso sport, abbiano regolamenti così diversi.

 

Intanto è crollato il paravento dell'oceano dietro cui sono stati nascosti i nostri insuccessi per diversi anni, ora che sappiamo che nemmeno in mediterraneo abbiamo tutte le possibilità che si credeva, qualcosa da rivedere c'è...

 

:bye:

 

PS Vedere come discreto risultato un piazzamento a squadre in una disciplina che è sempre stata e sempre sarà individuale...mah...

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La mia proposta strettamente legata agli azzurri o aspiranti tali lascia le gare così come sono (le varierei ma non voglio rivoluzionare nulla) compreso il Campionato Italiano.

Introduce una serie di 4/5 gare dal modello organizzativo snello e semplice nelle quali con le regole internazionali gli atleti più forti dell'ultimo Campionato Italiano e due tre Wild card volute dal CT possano confrontarsi, allenarsi alle competizioni di questo tipo e magari riuscire a trovare la possibilità di rendere agli sponsor tecnici spazi ed interessi ormai spariti.

Io sarei il primo ad appoggiare la proposta...

Ma si può realizzare?

Perchè in Italia i regolamenti sono cambiati?

 

Al momento, mi viene da dire che il risultato è la normale conseguenza dell'abitudine ad uno sport differente da quello in cui si compete in Spagna e nelle gare internazionali in genere...

Per fare un esempio pratico, è come se i membri della nazionale di calcio venissero selezionati in base ai risultati ottenuti nel campionato nazionale di palla a mano...

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In algeria in acqua c'erano Riolo Bellani e Ramacciotti, atleti che hanno formato la loro esperienza quando ancora nelle gare si facevano gli spostamenti e la cernia era una preda valida...e fondamentale. I risultati mostrano una netta superiorità spagnola (solo i primi due hanno fatto quasi quanto i 3 italiani)...

 

Quindi o gli spagnoli sono molto più bravi dei nostri (ma non credo!), o gli spagnoli sono più motivati o gli spagnoli selezionano gli atleti al momento più in forma.

 

Il regolamento delle gare a mio avviso non può influire sul rendimento in campo internazionale. La formula a nuoto sempre secondo me, impone un acume tattico superiore rispetto alla formula in cui ci si può spostare liberamente. Sbagliare la tattica quando la gara è a nuoto, compromette quasi irrimediabilmente il risultato finale mentre la formula con gli spostamenti consente agli atleti di recuperare molto velocemente. Inoltre la formula a nuoto impone una condizione atletica ineccepibile.

 

L'esperienza di un atleta formata in gare a nuoto non può, secondo me, svantaggiarlo in una gara con gli spostamenti: perchè dovrebbe?! mentre al contrario un atleta abituato a spostarsi in gommone, in una gara a nuoto risulterebbe decisamente svantaggiato.

 

Ciao

 

Le tue ultime parole sono emblematiche.

 

Ma non c'entrano.

Primo perchè un atleta abituato a fare le gare con spostamenti liberi non ha bisogno di inventarsi nulla.

Perchè le maggiori competizioni internazionali si fanno con quella formula.

 

ogni altro discorso è solo spunto per discutere del più e del meno, ma non sono determinanti.

 

Poi sarebbe tutta da discutere questa supposta maggiore tatticità delle gare a nuoto.

 

E chi l'ha detto?

E sopratutto , se un atleta programma i suoi spostamenti in maniera precisa in base alla corrente e cerca di fare un percorso che lo porti a toccare le sue zone buone durante la gara sta solo scimmiottando, con solo maggiore lentezza e maggiori tempi morti inutili, la tattica che si avrebbe durante una gara in gommone all'antica.

 

Con la aggravante che con la vecchia regola uno poteva tentare il colpaccio andando nel basso fondale a cercare alcuni tipi di prede, oppure se ne era capace, tentare i tuffi profondi alla ricerca della preda di mole.

 

Insomma, c'era sempre la speranza di poter raddrizzare con l'intuito e la sagacia tattica anche una gara storta.

Adesso sei obbligato a rispettare tempi e modi per gli spostamenti, il che esula dalla effettiva abilità del concorrente e lo lega a una logica ridicola, buffonesca nelle sue ragioni di fondo.

 

Comunque ogniuno è libero di pensare che adesso si sta meglio di prima.

Ma le figuracce che stiamo rimediando da circa 10 anni dicono il contrario.

 

E mi piace sottolineare la mia odierna avversione verso certo spirito agonistico.

Insomma, non sono proprio tenero verso l'agonismo, ma forse ciò è anche dovuto al fatto che vedere come vanno certe competizioni mette addosso una tristezza clamorosa.

 

Poi, ripeto, il mondo è bello perchè è vario...

 

Ma è curioso notare che si si parla agli attuali agonisti si sente sempre un certo rimpianto per i "vecchi tempi".

Chissà perchè.

 

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Perchè sono cambiati i regolamenti?

Poco importa perchè e come ciò che conta è altro, sarai concorde.

Gli atleti della nazionale fanno una gara all'anno, il Campionato Italiano ed è una assurdità.

I giovani che si avvicinano oggi alla nazionale sentono delle regole della CMAS senza averle MAI praticate, ti pare normale?

Una volta esauriti i vecchi cosa faremo manderemo i ragazzi a ripetizione alle scuole serali dagli spagnoli?

Ma dai?

Fare delle gare che potrebbero essere una specie di collegiale-competizione 4/5 per una quindicina di atleti giustificherebbe l'impegno degli sponsor e darebbe maggiore visibilità a questo sport anche solo fra gli appassionati.

Oggi sponsorizzare un atleta che fa una gara all'anno, magari arriva 7° e poi non fa più una sega per un anno intero che senso ha?

Mah!!!!???????

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La cernia non è più una preda valida, ottima ragione per tralasciare la pesca di questo serranide con il risultato che al momento opportuno è più facile incastrarlo che tirarlo via al primo tuffo.

 

E poi sinceramente è un'aberrazione che un circuito nazionale e internazionale, dello stesso sport, abbiano regolamenti così diversi.

 

Sono daccordo con te sul fatto che i regolamenti nazionali debbano essere gli stessi delle gare internazionali....ma non per questo i regolamenti nazionali non possano essere migliori.

Che la cernia non venga pescata perchè non è una preda valida non lo credo...anzi spesso sento di pescate di famosi garisti siculi condite da belle cernie e credo che la stessa cosa venga fatta da altre parti. Così come la pesca a segnale con il gommone: lontano dalle gare credo sia la normalità per molti.

 

ciao

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Poi sarebbe tutta da discutere questa supposta maggiore tatticità delle gare a nuoto.

 

Io credo sia così perchè se non hai una tattica ben precisa, se non studi bene le condizioni ambientali e se non sei pronto ad interpretarle al meglio non puoi ricorrere al gommone per ovviare a scelte sbagliate; se sei a nuoto devi tenere in considerazione anche possibili varianti al percorso che hai scelto, devi essere allenato per poterlo fare! Con il gommone è relativamente più semplice: ti sposti a destra a sinistra, vai fuori, torni sottocosta insomma qualcosa metti su...certo poi c'è chi è stato più bravo ed ha interpretato il campo meglio di te o lo conosce meglio...e non chi potenzialmente è più in forma.

 

 

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Perchè sono cambiati i regolamenti?

Poco importa perchè e come ciò che conta è altro, sarai concorde.

Gli atleti della nazionale fanno una gara all'anno, il Campionato Italiano ed è una assurdità.

I giovani che si avvicinano oggi alla nazionale sentono delle regole della CMAS senza averle MAI praticate, ti pare normale?

Una volta esauriti i vecchi cosa faremo manderemo i ragazzi a ripetizione alle scuole serali dagli spagnoli?

Ma dai?

Fare delle gare che potrebbero essere una specie di collegiale-competizione 4/5 per una quindicina di atleti giustificherebbe l'impegno degli sponsor e darebbe maggiore visibilità a questo sport anche solo fra gli appassionati.

Oggi sponsorizzare un atleta che fa una gara all'anno, magari arriva 7° e poi non fa più una sega per un anno intero che senso ha?

Mah!!!!???????

 

Ricordo che tra le ragioni del cambio regolamenti ci fu la necessità di un'immagine più ecocompatibile (io direi politicamente corretta) del pescatore in apnea, ecco perchè chiedevo se un ritorno alle origini anche solo limitato alla nazionale, fosse cosa fattibile (ciò implicherebbe la fine della necessità suddetta...).

 

Per il resto ribadisco che il ritorno dei vecchi regolamenti in Italia (pur in forma diversa) mi vedrebbe sicuramente favorevole...anche perchè promuovere una disciplina che, anche a causa dei "nuovi" regolamenti, ha perso parecchia visibilità, non è cosa facile...

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Bene affrontate gli argomenti e non occupatevi di ME.

 

Io sono mister nessuno in questo campo ma ci tenevo a dire che sono d'accordo con uisso su questo.

Ha espresso le sue opinioni in modo pacato e corretto e non ha offeso nessuno, atleti in primis e in risposta ha ricevuto il solito italianissimo festival di risposte insensate, dal "ma tu chi sei?" al "hai mai partecipato a?"

Come se fosse necessario dipingere da maestri per poter esprimere un giudizio su di un quadro...

 

Con la scusa di questa mia opinione, faccio gli auguri alla nazionale italiana per le future competizioni.

 

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Sono daccordo con te sul fatto che i regolamenti nazionali debbano essere gli stessi delle gare internazionali....ma non per questo i regolamenti nazionali non possano essere migliori.

La discussione sul fatto che siano migliori o peggiori forse non sarebbe così pertinente, è importante che però i regolamenti siano uniformati, o cambiando quelli nazionali o adoperandosi per cambiare quelli internazionali.

Che la cernia non venga pescata perchè non è una preda valida non lo credo...anzi spesso sento di pescate di famosi garisti siculi condite da belle cernie e credo che la stessa cosa venga fatta da altre parti. Così come la pesca a segnale con il gommone: lontano dalle gare credo sia la normalità per molti.

 

ciao

Vero, ma quando è necessario allenarsi in vista di una gara importante si cercherà di farlo in previsione di come quella gara si svolgerà.

 

Riolo è stato considerato per anni uno specialista della cernia, eppure lui stesso ha dichiarato che da quando è stata esclusa dai regolamenti, non si è più dedicato alla sua pesca sistematica. Senza dubbio l'esperienza di decenni non si perde, ma un giovane che si allena per le gare credo che nelle sue pescate personali faccia scelte tattiche un pò obbligate dal risultato che si prefigge.

 

In realtà credo che i problemi più grossi vengano dalle norme restrittive sul'utilizzo della strumentazione, strumentazione che in Italia è permessa ma senza la quale credo che molti non saprebbero da dove iniziare a pescare in gara.

 

:bye:

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