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Credo che non vi siate capiti.

La murena non provoca il tetano ma può aprire le porte ad una infezione da clostridium tetani che potrebbe inquinare una ferita profonda e con margini necrotici.

Certo in acqua di mare non ci sono spore di clostridium tetani ma sulla terra ferma sì ed in abbondanza. E prima o poi dall'acqua si deve uscire.....

Rimane il fatto che tutte le ferite profonde ( in cui si crea un ambiente anaerobico) sono a rischio di tetano. Comprese quelle provocate da una murena.

 

Claudio Marioni

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Credo che non vi siate capiti.

La murena non provoca il tetano ma può aprire le porte ad una infezione da clostridium tetani che potrebbe inquinare una ferita profonda e con margini necrotici.

Certo in acqua di mare non ci sono spore di clostridium tetani ma sulla terra ferma sì ed in abbondanza. E prima o poi dall'acqua si deve uscire.....

Rimane il fatto che tutte le ferite profonde ( in cui si crea un ambiente anaerobico) sono a rischio di tetano. Comprese quelle provocate da una murena.

 

Claudio Marioni

Da profano mi chiedo, come mai in tutti i manuali di immersione subacquea, quando si parla di terapia contro il morso della murena, non si cita mai la profilassi antitetanica? :huh:

 

:bye:

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Questo non lo so. Immagino perche si tratti di una infezione relativamente rara.

E senz'altro rispetto ad una ferita fatta magari con un chiodo arrugginito in una zona dove pascolano erbivori (frequentemente albergano il batterio nell'intestino) statisticamente si rischia davvero poco col morso della murena. Almeno perchè in mare la ferita non è infetta all'origine.

Certo è che su internet ho letto che ogni anno ci sono ancora un centinaio di decessi all'anno ( umani) in italia per tetano. Se è vero, sono davvero molti.

Personalmente ( sono un veterinario) vedo uno-due cani ogni anno affetti da questa malattia.

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Per esempio qui

 

Ma ripeto non mi sono basato unicamente su queste informazioni ma ero già a conoscienza di questo rischio.

Questo è un sito di un gruppo farmaceutico...se sbagliano loro :blink:

 

Clicca

 

Qui non parlano direttamente della murena ma di altri animali marini, facendo chiaro riferimento al fatto che il bacillo tetanico resista anche in acqua salata.

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Introduzione

 

Gli anaerobi sporigeni sono tutti bacilli, frequentemente Gram-positivi, ma spesso Gram-variabili (debolmente Gram-positivi) o Gram-negativi.

Indipendentemente dal comportamento alla colorazione di Gram, tutti i bacilli sporigeni anaerobi (nei quali la spora di norma eccede il diametro della cellula batterica) sono classificati nel genere Clostridium.

I clostridi sono normalmente saprofiti che vivono negli strati superficiali del suolo o nell'intestino di alcuni animali. Le affezioni umane sono la conseguenza di una introduzione accidentale nei tessuti profondi dei clostridi, o delle spore, (tetano) o della assunzione con alimenti delle tossine (botulismo, altre intossicazioni alimentari).

I clostridi sono ANAEROBI OBBLIGATI.

 

Gli anaerobi non sporigeni comprendono cocchi o bacilli a loro volta Gram-positivi o Gram-negativi.

 

Clostridium tetani

 

Il Clostridium tetani esercita la sua azione patogena madiante la produzione di un esotossina proteica: la tossina tetanica (tetanospasmina), strumento essenziale della patogenicità di Clostrium tetani, (un batterio sporigeno anaerobio obbligato), le cui spore, praticamente ubiquitarie nel materiale fecale e nel terreno, se introdotte nei tessuti in seguito ad un trauma ed in presenza di ridotto afflusso di ossigeno nella zona di penetrazione (tessuti necrotici), possono germinare dando luogo alle forme vegetative.

Le forme vegetative, pur dotate di modesto potere invasivo, producono la tossina tetanica, una tossina eccezionalmente attiva che, diffondendo per via ematica e risalendo centripetamente lungo i nervi periferici, raggiunge il sistema nervoso centrale dove blocca gli impulsi inibitori della contrazione muscolare riflessa, provocando una serie di spasmi generalizzati, che interessano contemporaneamente sia i muscoli flessori sia i muscoli estensori (paralisi spastica) con conseguenze che possono essere gravi e sovente letali.

 

Data la frequenza con cui Clostridium tetani si reperta nel contenuto intestinale di vari animali domestici (cavalli, bovini), le categorie di lavoratori più esposte all'infezione sono rappresentate da quelle che presuppongono un contatto frequente con animali, direttamente (agricoltori, addetti agli ippodromi) o indirettamente (spazzini, cantonieri, ecc.); pure molto esposte all'infezione tetanica sono le categorie di soggetti ad elevato rischio di lesioni traumatiche (sportivi, soldati).

 

LA PLACA MICROBIOLOGIA MEDICA NONA EDIZIONE

Società editrice ESCULAPIO

 

:bye:

 

Antonella!!!

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Introduzione

 

Gli anaerobi sporigeni sono tutti bacilli, frequentemente Gram-positivi, ma spesso Gram-variabili (debolmente Gram-positivi) o Gram-negativi.

Indipendentemente dal comportamento alla colorazione di Gram, tutti i bacilli sporigeni anaerobi (nei quali la spora di norma eccede il diametro della cellula batterica) sono classificati nel genere Clostridium.

I clostridi sono normalmente saprofiti che vivono negli strati superficiali del suolo o nell'intestino di alcuni animali. Le affezioni umane sono la conseguenza di una introduzione accidentale nei tessuti profondi dei clostridi, o delle spore, (tetano) o della assunzione con alimenti delle tossine (botulismo, altre intossicazioni alimentari).

I clostridi sono ANAEROBI OBBLIGATI.

 

Gli anaerobi non sporigeni comprendono cocchi o bacilli a loro volta Gram-positivi o Gram-negativi.

 

Clostridium tetani

 

Il Clostridium tetani esercita la sua azione patogena madiante la produzione di un esotossina proteica: la tossina tetanica (tetanospasmina), strumento essenziale della patogenicità di Clostrium tetani, (un batterio sporigeno anaerobio obbligato), le cui spore, praticamente ubiquitarie nel materiale fecale e nel terreno, se introdotte nei tessuti in seguito ad un trauma ed in presenza di ridotto afflusso di ossigeno nella zona di penetrazione (tessuti necrotici), possono germinare dando luogo alle forme vegetative.

Le forme vegetative, pur dotate di modesto potere invasivo, producono la tossina tetanica, una tossina eccezionalmente attiva che, diffondendo per via ematica e risalendo centripetamente lungo i nervi periferici, raggiunge il sistema nervoso centrale dove blocca gli impulsi inibitori della contrazione muscolare riflessa, provocando una serie di spasmi generalizzati, che interessano contemporaneamente sia i muscoli flessori sia i muscoli estensori (paralisi spastica) con conseguenze che possono essere gravi e sovente letali.

 

Data la frequenza con cui Clostridium tetani si reperta nel contenuto intestinale di vari animali domestici (cavalli, bovini), le categorie di lavoratori più esposte all'infezione sono rappresentate da quelle che presuppongono un contatto frequente con animali, direttamente (agricoltori, addetti agli ippodromi) o indirettamente (spazzini, cantonieri, ecc.); pure molto esposte all'infezione tetanica sono le categorie di soggetti ad elevato rischio di lesioni traumatiche (sportivi, soldati).

 

LA PLACA MICROBIOLOGIA MEDICA NONA EDIZIONE

Società editrice ESCULAPIO

 

:bye:

 

Antonella!!!

 

 

GRANDE ANTONELLA!!!!! :clapping::clapping::clapping::thumbup:

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Mi correggo.

Ogni anno in Italia circa un centinaio di persone contraggono il tetano (non muoiono per il tetano).

La percentuale di mortalità è comunque piuttusto alta nonostante le terapie. Si va dal 40% al 60 % a seconda delle fonti.

E la ferita da morso di murena è infettabile come tutte le altre ferite.

 

Claudio

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Non lo so.

Secondo me in acqua al massimo possono trovarsi le forme di resistenza, cioè le spore quiescenti, prodotte dal microrganismo proprio per superare le condizioni di vita ostili.

Non certamente i bacilli attivi e replicanti ( molto più labili) che necessitano di ambiente anaerobico stretto.

Però è una mia illazione.

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Non lo so.

Secondo me in acqua al massimo possono trovarsi le forme di resistenza, cioè le spore quiescenti, prodotte dal microrganismo proprio per superare le condizioni di vita ostili.

Non certamente i bacilli attivi e replicanti ( molto più labili) che necessitano di ambiente anaerobico stretto.

Però è una mia illazione.

 

No ma che il tetano non si possa riprodurre in acqua è ovvio, per le cose che abbiamo già detto. Ma che i bacilli possano conservarsi a lungo anche in acqua non è escluso.

 

Mi scuso con Antonella se la annoio ma io biologo non lo sono, e nemmeno medico e veterinario.

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Questo non lo so. Immagino perche si tratti di una infezione relativamente rara.

E senz'altro rispetto ad una ferita  fatta magari con un chiodo arrugginito in una zona dove pascolano erbivori (frequentemente albergano il batterio nell'intestino) statisticamente si rischia davvero poco col morso della murena. Almeno perchè in mare  la ferita non è infetta all'origine.

Certo è che  su internet ho letto che ogni anno ci sono ancora un centinaio di decessi all'anno ( umani) in italia per tetano. Se è vero, sono davvero molti.

Personalmente ( sono un veterinario) vedo uno-due cani ogni anno affetti da questa malattia.

Io penso che tutto sommato (sempre limitandoci all'immersione subacquea) si presume che un subacqueo morsicato da una murena cerchi il più possibile di proteggere la ferita, magari con una medicazione di fortuna se ha un natante di appoggio. In qualsiasi caso, a meno che non vada ad impastare la ferita sulla sabbia per chissà quale rituale della medicina tradizionale, il rischio sia prossimo allo zero. Anzi, magari si rischia di più per una profilassi antitetanica non dovuta.

 

Un discorso a parte credo siano i bagnanti. Un soggetto punto da una tracina o morsicato da una murena è molto più probabile che venga in contatto con la sabbia della battigia e sia, di fatto, esposto alla possibilità di contagio.

 

Fermo restando che si è sempre parlato di ferite profonde, rare se non rarissime almeno nel bacino del Mediterraneo vista la taglia media del serpentiforme in questione. ;)

 

:bye:

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Non lo so.

Secondo me in acqua al massimo possono trovarsi le forme di resistenza, cioè le spore quiescenti, prodotte dal microrganismo proprio per superare le condizioni di vita ostili.

Non certamente i bacilli attivi e replicanti ( molto più labili) che necessitano di ambiente anaerobico stretto.

Però è una mia illazione.

 

No ma che il tetano non si possa riprodurre in acqua è ovvio, per le cose che abbiamo già detto. Ma che i bacilli possano conservarsi a lungo anche in acqua non è escluso.

 

Mi scuso con Antonella se la annoio ma io biologo non lo sono, e nemmeno medico e veterinario.

 

Ma come può un bacillo anaerobio sopravvivere in acqua? Se è ANAEROBIO!!! Però se lo modifichi geneticamente forse forse....!

 

Leggi nuovamente:

Gli anaerobi sporigeni sono tutti bacilli, frequentemente Gram-positivi, ma spesso Gram-variabili (debolmente Gram-positivi) o Gram-negativi.

Indipendentemente dal comportamento alla colorazione di Gram, tutti i bacilli sporigeni anaerobi (nei quali la spora di norma eccede il diametro della cellula batterica) sono classificati nel genere Clostridium.

I clostridi sono normalmente saprofiti che vivono negli strati superficiali del suolo o nell'intestino di alcuni animali. Le affezioni umane sono la conseguenza di una introduzione accidentale nei tessuti profondi dei clostridi, o delle spore, (tetano) o della assunzione con alimenti delle tossine (botulismo, altre intossicazioni alimentari).

I clostridi sono ANAEROBI OBBLIGATI!!!

 

Ora verrà a me il tetano....... :bye:

 

Antonella!!!

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Antonella, io credo che le spore, cioè le "forme di resistenza" possano sopravvivere anche in acqua. Sono per l'appunto forme quiescienti a metabolismo " congelato" che servono a superare momenti difficili. Pronte a sporulare e trasformarsi in bacilli se le condizioni divengono quelle di cui sopra (anaerobiosi spt).

I bacilli( forma vegetativa a metabolismo attivo) non possono sopravvivere in acqua.

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