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Salve

qualcuno mi sa dirmi con precisione quali vincoli sono inseriti dalla mappatura dell'AMP del Giglio alla pesca industriale, strascico sopratutto, e la loro efficacia rispetto alla normativa attuale.

Perchè una cosa è dire che le AMP non servono l'altra è dimostrarlo cartina e dati alla mano. Ancora diverso è sbandierare questi dati sotto gli occhi di ambientalisti e affini ed in generale sottoporli all'opinione pubblica.

Vi ringrazio e tenete conto che è un altro elemento del quale mi servirò per la mia personale battaglia elbana.

In questo sito ho già ricavato molte indicazioni preziose.

Ciao e grazie

 

Qualcosina credo tu lo possa trovare qua:

 

AMP (Isola del Giglio)

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Scusa Ubi ho lettola lettera di Armando Schiaffino, Capogruppo consiliare di Maggioranza e l'ho trovata condivisibile.

 

Ha detto che una cernia viva vale più di una morta ed ha argomentato la tesi ma allo stesso tempo ha difeso la pesca in apnea dicendo che sarebbe un controsenso escluderla.

 

Inoltre ha parlato della pesca subacqua come di un prelievo ecocompatibile e selettivo.............sarò ingenuo ma io l'ho trovata una relazione onesta.

 

 

Ho citato il post sbagliato

Modificato da Joker74
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Sempre piu' schifato!

 

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Questo è quello giusto

 

 

 

Scusa Ubi ho lettola lettera di Armando Schiaffino, Capogruppo consiliare di Maggioranza e l'ho trovata condivisibile.

 

Ha detto che una cernia viva vale più di una morta ed ha argomentato la tesi ma allo stesso tempo ha difeso la pesca in apnea dicendo che sarebbe un controsenso escluderla.

 

Inoltre ha parlato della pesca subacqua come di un prelievo ecocompatibile e selettivo.............sarò ingenuo ma io l'ho trovata una relazione onesta.

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Ho letto con attenzione l'articolo di Armando Schiaffino, Capogruppo consiliare di Maggioranza, pubblicato su Giglionews il 27 luglio e devo dire che vi ho trovato alcuni rilievi condivisibili, ma anche omissioni fondamentali.

Il sig. Schiaffino dice che "ad onor del vero" in tutte le aree marine protette al mondo a protezione integrale, la proibizione della pesca subacquea ha dato ottimi risultati. Ma la protezione totale significa divieto assoluto e totale di prelievo da parte di chicchessia, professionista, sportivo, pescatore a lenza o subacqueo. Attribuire i risultati positivi alla sola proibizione della pesca subacquea, come sembra fare Schiaffino, è impossibile; scindere l'apporto causale della proibizione delle singole tecniche di pesca è, credo, impresa sovrumana che nessuno ha mai tentato. E' dimostrato scientificamente che nelle zone di AMP a tutela integrale (zone A) si ha un aumento di biomassa ed un aumento della taglia media, ma stiamo parlando di zone NO TAKE dove nessuno può pescare in alcun modo.

Il sig. Schiaffino passa subito all'esempio pratico, citando l'area marina protetta francese di Port Cros, un fazzoletto di mare di 1.300 ettari che rappresenta un gioiellino come e meglio di Miramare: visto che non sta parlando di una riserva "integrale", in quanto pesca professionale e sportiva sono regolamentate, forse il paragone più giusto -per ragioni di estensione- sarebbe stato quello con la Riserva di Bonifacio (90.000 ettari). Va chiarito, in ogni caso, che a Port Cros la pesca professionale è praticata da una manciata di soggetti (per capirci: mezza dozzina fissi e mezza dozzina saltuari), che possono calare al massimo 3 spezzoni di rete da 600 metri cadauno su fondali superiori a 30 metri e che hanno l'obbligo di compilare un completo "score" con tutti i dati di cattura. Su buona parte dell'area marina l'immersione ARA è vietata in primavera ed estate, per evitare di arrecare disturbo alla fauna, mentre la pesca con la lenza (ma non con i palamiti come in Italia) viene regolamentata e limitata. Occorre dire che il lato sud dell'isola è interdetto anche all'escursionismo subacqueo in primavera ed estate, e che nelle zone in cui è consentita l'immersione gli operatori hanno dovuto sottoscrivere una "carta" per evitare, tra le varie cointoindicazioni dell'attività, la frequentazione eccessiva dei siti di immersione, il feeding, il pocketing ed altre condotte dannose. La pesca sportiva da terra è vietata, risulta consentita solo la traina praticata ad almeno 50 metri da riva e solo in una zona circoscritta, quella a nord dei paralleli passanti tra Cognet e la Pointe de Port-Man. Infine, va detto che a Port Cross sono stati realizzati studi per circa 150 pubblicazioni, una cosa che non credo avvenga nelle AMP nazionali, dove la tutela, alla fin fine, si fa con la proibizione della pesca in apnea. Spero che a questo punto sia chiaro che ogni paragone tra Port Cros e l'eventuale AMP del Giglio è fuoriluogo. A Port Cross neanche si può fumare una sigaretta, ed è vietato persino raccogliere una conchiglia. Se invece si fosse portata ad esempio un'area protetta di estensione maggiore, come Bonifacio, si sarebbe dovuto dire che lì la pesca in apnea è consentita su oltre l'80% della superficie protetta e che ciononostante una recente ricerca scientifica ha dimostrato che il mare è molto più ricco di quello del confinante parco Nazionale de La Maddalena, dove pure la pesca in apnea è praticamente azzerata. Come a dire, che la regolamentazione della pesca in apnea ha dato ottimi risultati in aree di estensione tale da sconsigliare, a persone assennate, una politica di proibizioni che non sia rigorosamente scientifica e che finisca per poggiare esclusivamente su aspetti emozionali e sulle pressioni di parti economiche interessate al nostro allontanamento.

 

Ciò detto, devo dire che la controproposta del Giglio, sebbene limitata a residenti, affittuari annuali e proprietari di case, era onestamente argomentata e conferma ciò che diciamo da tempo: che alla fin fine il problema -o l'unica forma di protezione assicurata dall'AMP, a seconda dei punti di vista- è il divieto totale e assoluto di pesca in apnea, fondato su..... non si sa bene cosa.

 

Joefox

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Ciò detto, devo dire che la controproposta del Giglio, sebbene limitata a residenti, affittuari annuali e proprietari di case, era onestamente argomentata e conferma ciò che diciamo da tempo: che alla fin fine il problema -o l'unica forma di protezione assicurata dall'AMP, a seconda dei punti di vista- è il divieto totale e assoluto di pesca in apnea, fondato su..... non si sa bene cosa.

 

Joefox

 

 

Questo non lo sapevo........quindi mi stai dicendo che se dovesse passare la "linea" di non vietare la pesca in apnea, sarebbe solo per i residenti, affittuari annuali e proprietari di case?

 

Insomma per il semplice turista non ci sarebbe la possibilità di pescare?

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Scusa ma il link è quello postato poco sopra da ubi747.

 

In definitiva niente pescasub, in questo momento, ma aspettiamo di vedere cosa fa il nuovo Ministro.

 

Joefox

 

Beh allora non è ancora detta l'ultima parola.......i governi di centro-destra hanno sempre avuto un atteggiamento meno ipocrita nei confronti della caccia e della pesca

 

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  • 2 mesi dopo...
  • 4 mesi dopo...

Grande Franca Melis, candidata a sindaco del giglio nelle prossime elezioni e acerrima nemica di Tozzi, nonchè grande amica dei pescasubs in generale, pur gestendo un diving (diverso, però) e amica mia in particolare. Sono stato a trovarla al Giglio a Capodanno e mi ha raccontato un po' della sua avventura municipale, incontrandola battagliera e ben motivata. Forse non sapete che la sora Franca è iscritta anche qui sopra, come Francagiglio, iscritta lo scorso maggio e che è anche membra fondatrice della confraternita della Filibusta, che ha dato e darà fino alla sua scomparsa filo da torcere ai tanti piccozza fantozzeschi a capo delle amp italiane. Ora è tanto che non interviene in giro per la rete, d'altra parte organizzare una corsa a sindaco non è impegno trascurabile, ma ritrovarla in questi spazi mi ha fatto piacere.

Forza Franca! se diventi sindaco tu, la pescasub al giglio è salva. :clapping: :clapping: :clapping:

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Ospite Forchetta

Grande Franca Melis, candidata a sindaco del giglio nelle prossime elezioni e acerrima nemica di Tozzi, nonchè grande amica dei pescasubs in generale, pur gestendo un diving (diverso, però) e amica mia in particolare. Sono stato a trovarla al Giglio a Capodanno e mi ha raccontato un po' della sua avventura municipale, incontrandola battagliera e ben motivata. Forse non sapete che la sora Franca è iscritta anche qui sopra, come Francagiglio, iscritta lo scorso maggio e che è anche membra fondatrice della confraternita della Filibusta, che ha dato e darà fino alla sua scomparsa filo da torcere ai tanti piccozza fantozzeschi a capo delle amp italiane. Ora è tanto che non interviene in giro per la rete, d'altra parte organizzare una corsa a sindaco non è impegno trascurabile, ma ritrovarla in questi spazi mi ha fatto piacere.

Forza Franca! se diventi sindaco tu, la pescasub al giglio è salva. :clapping: :clapping: :clapping:

 

a me personalmente tozzi mi sta sopra il test----- dx e allora FORZA FRANCA fallo nero a quell incopetente presuntuoso :clapping::clapping::clapping::clapping::clapping::clapping:

 

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