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Come Combattere La Vendita Abusiva


La marcatura del pescato dei pescatori sportivi di TUTTE LE CATEGORIE funzionerebbe?  

318 utenti hanno votato

  1. 1. La marcatura del pescato dei pescatori sportivi di TUTTE LE CATEGORIE funzionerebbe?

    • Sì, senza dubbio
      28
    • Sì, forse
      58
    • Non credo
      129
    • Certamente no
      91
    • Non saprei dire
      12


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Assolutamente no.

Innanzi tutto la norma non risolverebbe proprio nulla x la solita latitanza di controlli, introdurrebbe soltanto l'ennesimo cavillo in cui sbattere il muso e probabilmente ne farebbero le spese i malcapitati pescatori della domenica.

Inoltre mi sembra quasi una bestemmia dover mutilare il pescato tagliandogli la coda!

Magari diverrebbe pure un pretesto x farci dare aancora + addosso dagli ambiemntalisti, "ecco, non solo infilzi il povero pesce indifeso, poi lo fai pure a pezzi!" no, grazie!

 

...senza considere l'utilità della coda x appenderlo a testa in giù nel caso in cui sia necessario dissanguare il pesciotto prima di preparare un buon carpaccio! :rolleyes:

Mi spiace, sono contrario!

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Miglior contributo in questa discussione

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Ospite luciano.garibbo

una proposta sicuramente inattuabile

 

 

... ma se tutti i pescatori non professionisti avessero i nostri limiti di peso sul pescato :devil:

 

 

quindi ok tutte le forme di pesca dove, quando raggiunto il peso, puoi smettere di pescare, al bando le altre per i non professionisti (palamiti, reti ecc...)

 

 

 

l'ho sparata grossa? :whistling:

 

 

 

con 5 kg (o un unico pescione) non diventi ricco e perdi motivazione alla vendita

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... ma se tutti i pescatori non professionisti avessero i nostri limiti di peso sul pescato  :devil:

Come sarebbe "se avessero"?

Pensi forse che non li abbiano?

 

quindi ok tutte le forme di pesca dove, quando raggiunto il peso, puoi smettere di pescare, al bando le altre per i non professionisti (palamiti, reti ecc...)

Questo e' un altro discorso e mi sembra condivisibile.

Un palamitaro che cala 100 ami puo' potenzialmente catturare 100 pesci.

Ora e' chiaro che cio' accade raramente, ma mi sembra una stridente contraddizione in termini porre il limite di 5kg verso chi non ha possibilita' di controllare il pescato fino al momento della salpatura.

 

Boh, misteri della legislazione italiana.

:frustry:

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non vorrei essere il rompiballe della situazione, ma invece di aggiungere delle normative inutili(visto che chi vende il pescato e' veramente un minimo dei cosidetti sportivi) proporrei di insistere nel rafforzare i controlli delle capitanerie e di tutti gli addetti al servizio in mare a far rispettare le regole ai diportisti,( e non solo quelli della domenica), iniziando dal vietare assolutamente durante tutto l'anno il cosidetto affitto dei gommoni(vedi sardegna isole ecc...ecc....) o altro mezzo nautico che non navighi almeno a qualche miglio obbligatorio dalla costa, e se il mezzo fosse di grossa stazza, naturalmente l'obbligo di un capitano qualificato e riconosciuto come tale. Ridurre la distanza dalla costa per il pescasub che se non allenatissimo o professionista, o garista, rischia la vita per immergersi li dove per tanti e' guasi impossibile,e rischiando di farsi affettare ogni volta che invece spera di passare una domenica in relax nel silenzio delle sue immersioni.percio' anche se la votazione serve soltanto come sondaggio mi asterro' dal votare una cosi' inutile iniziativa, che io personalmente ritengo tale, e ne parlo da pescasub investito da un gommone di un diportista superidiota che quasi mi tagliava in due.

egoistigamente potevo dire me ne frego di chi si vende il pescato, visto che la tutela per la categoria sta' nell'ultimo cassetto di chi sa chi, e allora chi vuole vendere venda.

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Ospite luciano.garibbo
... ma se tutti i pescatori non professionisti avessero i nostri limiti di peso sul pescato  :devil:

Come sarebbe "se avessero"?

Pensi forse che non li abbiano?

 

quindi ok tutte le forme di pesca dove, quando raggiunto il peso, puoi smettere di pescare, al bando le altre per i non professionisti (palamiti, reti ecc...)

Questo e' un altro discorso e mi sembra condivisibile.

Un palamitaro che cala 100 ami puo' potenzialmente catturare 100 pesci.

Ora e' chiaro che cio' accade raramente, ma mi sembra una stridente contraddizione in termini porre il limite di 5kg verso chi non ha possibilita' di controllare il pescato fino al momento della salpatura.

 

Boh, misteri della legislazione italiana.

:frustry:

 

 

Se:

1) Esistono i limiti di peso sul pescato (ma sono x tutti 5 kg?)

2) Esistono forme di pesca che non permettono di controllare il pescato

 

La proposta ovvia può essere una sola:

 

ELIMINARE OGNI FORMA DI PESCA CHE NON PERMETTA DI CONTROLLARE IL PESCATO :nono:

 

AUMENTIAMO I CONTROLLI SOPRATTUTTO AL RIENTRO A TERRA DELLE BARCHE :thumbup:

 

Mi sembra meglio che tagliare le code ai pesci

 

 

Avrei piacere avere un giudizio anche da Giorgio e anche da chi a votato "Si, certamente".

 

 

 

Non è certo la panacea di tutti i mali ma potrebbe risolvere il problema della vendita abusiva, anche perché non credo che il danno della vendita potrebbe essere a questo punto così poco pesce (chiamamola "dose personale", senza essere scambiati x tossici :laughing: )

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Avrei piacere avere un giudizio anche da Giorgio e anche da chi a votato "Si, certamente".

 

Dovresti chiederlo ai 3 milioni di pescasportivi che pescano pesce senza bucarlo :) chissà se a loro andrebbe bene...

 

visto che la tutela per la categoria sta' nell'ultimo cassetto di chi sa chi, e allora chi vuole vendere venda

 

Complimenti, davvero un bel ragionamento, ci fa onore. E' proprio il motivo per cui abbiamo aperto questo sito e questo forum, tu sì che ne interpreti lo spirito.

 

:frustry::frustry::frustry::frustry:

 

Giorgio

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Scusate la mia ignoranza, ho visto vari programmi in TV dove i pescatori professionisti portano il pesce al mercato per la vendita. Credo di avere capito che da poco è obbligatorio un cartellino con il "percorso" fatto dal pesce, da chi lo pesca al mercato di acquisto, con fattura finale.

I pescasub professionisti sono tenuti ad adeguarsi a questa normativa? è già in vigore?...lo chiedo perchè in Tv si sente di tutto e molte ca@@@e.

Il ristorante in caso di controllo deve esibire il "certificato"...

E se lo vendono a privati al porto?? il problema resta...

Anche se ho votato "non credo" è pur vero che, se Giorgio ha tirato fuori questo sondaggio, qualcosa bolle in pentola. Come CATEGORIA dovremmo pensare insieme, anche adeguandoci a iniziative fatte da altri...la famosa unione che non c'è... :(:bye:

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Allora io ho votato si senza dubbio , l' ho gia' scritto ma voglio aggiungere una cosa. Si tende sempre a degenerare , tranciare la coda , squarciare il pesce ,

basta un piccolo taglio della pinna laterale o una parte piccola della coda , insomma un segno riconoscibile ,senza alcuna amputazione antiestetica, per dimostrare che noi siamo pesca dilettantistica e non professionale, non riesco a capire cosa c'e' di male .

A me piacerebbe sapere , che problemi crea tagliare per esempio, una piccola parte della pinna laterale , grazie.

 

Poi ben venga qualsiasi altro controllo ,chi lo mette in dubbio.

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E se si potessero comprare nei circoli delle etichette come quelle con cui marcano certi pesci a livello scientifico da inserire con apposita pinza?

 

Ogni pescatore sportivo ne compra quanto pensa di averne bisogno, tipo 200 a stagione(mi scusino quelli che prendono più di 200 pezzi a stagione!), e se li tiene in macchina, una volta a terra marca il pesce e via.

 

Si potrebbero avere i seguenti vantaggi:

 

si starebbe molto più attenti a quanto si spara e a cosa si spara, pena spreco di un sigillo

 

A chi sembra esagerato, riflettete che o ci autoregoliamo anche drasticamente o siamo destinati a scomparire.

 

Qualche anno fa volevo pescare delle trote in un fiume in Alto Adige, non sto' qua a dirvi a quante regole bisogna uniformarsi e dei controlli che ci sono?????

 

A questo punto poi bisognerebbe rendere illegale il palamito, ho visto con i miei occhi salpare interi branchi di dentici anche da 9 kg!!!!

 

Ricapitolando, etichette con pinza adatta.

Ogni pesce trovato senza etichetta e con un buco da tahitiana o fiocina viene confiscato, il detentore multato e interdetto alla pratica di qualsiasi pesca.

 

La possibilità di ottenere i sigilli viene poi sottratta a tutti quelli che vengano sorpresi a fare pratiche illegali quali trainetta ect. a vita!

Accompagnata da divieto di detenzione di armi subacquee.

 

Basta bisogna che tutti ci impegniamo anche rischiando di perdere qualche libertà, per far si che la pesca subacquea venga rispettata, ma ancor di più venga rispettato il mare.

 

P.S. LO SO LA PROPOSTA E' ANCORA FUMOSA? MA LAVORANDOCI INSIEME MAGARI!!!

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Ho cercato di leggere tutti i post...ma sinceramente non ci sono risucisto!

Mi pare che, al di là del metodo utilizzato, occorra trovare uno strumento per combattere una delle piaghe peggiori del nostro sport.

Che sia realmente efficace o meno, non credo che sia rilevante: è necessario mandare un segnale chiaro e forte.

Il messaggio è quello che più volte, in altri contesti e per altre problematiche, è stato inviato: emarginare chi non ci appartiene.

Il mio voto è sì, senza dubbio...perchè è innegabile che, una volta intrapresa una strada potremo sbagliare a svoltare un paio di volte...ma all'obbiettivo ci arriveremo.

Non ho capito se, all'interno della stessa discussione vi siano le premesse per affrontare concretamente quale "strumento" fare nostro in merito a questa battaglia...

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  • 2 settimane dopo...
Ospite Dolphingold

<_< salve a tutti,personalmente ho grossi dubbi che tagliare la coda ai pesci possa servire a qualcosa,conosco pescatori "SPORTIVI" che vendono il pescato,anzi,per alcuni e questo lo stimolo,e la cosa infastidisce parecchio,oltre tutto parlo di persone che non hanno problemi economici o di lavoro in generale,conosco anche agonisti di buon livello che vendono i pesci,e non solo.

ma tornando un tantino indietro con il tempo e sforzando la memoria, in circa 20 anni di attività di pescasub della domenica e al massimo qualche sabato,una sola volta sono stato fermato per un controllo durante le mie battute di pesca,oltrettutto il controllo si è limitato alla verifica delle dotazioni del gommone,

ma allora mutilare i pesci per cosa ?, stimo le mie prede e anche se potrebbe sembrare contraditoria la cosa ,a modo mio (dato che comunque le uccido) le rispetto

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Salve,

 

Dico la mia anche se ho molto da imparare e nulla da insegnare quale neofita del forum e aspirante pescapneico.

 

Ho pazientemente letto (quasi) tutti i post. A mio giudizio è una questione di mezzi e obiettivi, bisogna cioè chiarire se il maggiore contrasto alla vendita da parte dei dilettanti ha un fine legalitario (adoperiamoci per far rispettare la legge nei settori che ci stanno a cuore), vuoi per questioni di immagine della categoria, vuoi per lodevole senso della legalità etc.; oppure se l'obiettivo di tale accresciuto contrasto e quello di tutelare il patrimonio ittico, potenzialmente soggetto a un maggiore prelievo da parte dei dilettanti, spinti da fini econonomici.

 

Nel primo caso siamo nel campo del confronto di idee e opinioni che vanno ascoltate con rispetto e dibattute con civiltà, nel solco dei peripatetici (quelli di Atene, non quelli di Parco Ravizza!). Molti post sono in questa direzione, li ho letti con piacere trovando intelligenza, dialettica efficace e buone idee. Di mio ci aggiungo scherzosamente la licenza di pesca a punti, dopo un tot di infrazioni te la ritiro (buona eh?).

 

Nel secondo caso, IMHO i mezzi repressivi sarebbero molto meglio impiegati altrove, visto che il prelievo ittico della pesca in apnea costituisce lo 0,....% del totale del pescato in Italia, e la quota venduta è a sua volta una frazione di questo 0,.... (basta fare 2 conti con le tabelle Istat e poche ipotesi di buon senso). Da contribuente esigo che le risorse repressive siano impiegate nel modo più efficiente possibile, quindi ad es. pianificando campagne di controllo sui giganti della pesca, ovvero quel 20% che da solo si pappa l'80% del pescato seconda la nota legge di Pareto. Cominciamo dal grosso e quando questo è a posto regoliamo i conti col medio, poi col piccolo.

 

Scusate se ho sparato troppe caxxate, e se stasera la prolissità mi affligge, peggio che se fossi un avvocato di provincia (a proposito di avvocati se ho tempo un giorno vi racconto la storia di un conoscente incriminato da un pretore per la pesca di frodo di una trota in Valdaosta, regione ove non aveva mai messo piede in vita sua, e del ridicolo calvario e delle ingenti spese per uscirne con condanna in primo grado e assoluzione in appello, storia esemplare per capire dove lo stato italiano impiega le proprie risorse).

 

Buonanotte,

Luca

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