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Come Combattere La Vendita Abusiva


La marcatura del pescato dei pescatori sportivi di TUTTE LE CATEGORIE funzionerebbe?  

318 utenti hanno votato

  1. 1. La marcatura del pescato dei pescatori sportivi di TUTTE LE CATEGORIE funzionerebbe?

    • Sì, senza dubbio
      28
    • Sì, forse
      58
    • Non credo
      129
    • Certamente no
      91
    • Non saprei dire
      12


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Ospite Rackham
Penso che per dare il buon esempio sarebbe anche auspicabile che la FIPSAS si mostrasse assolutamente inflessibile verso i propri tesserati che vendono il pescato o si rendono colpevoli di bracconaggio. Ad esempio inibizione a vita da cariche federali e competizioni, etc..

 

a matte'...!!!! :fish:

è vero che ormai sei quasi tutto yankee :wub: , ma ricorda che noi parliamo dell'italia...

:laughing::laughing:

dove (senza remora di distinzione di parte e partito) dei condannati in sentenza definitiva hanno ricoperto, e ricoprono, cariche pubbliche di vertice.

 

tu pensi che si spaventino con l'inibizione dalle cariche federali???

Modificato da Rackham
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Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

Ho risposto "Si, forse".

 

Oltre all'esempio della Croazia vorrei segnalare anche l'esempio degli Stati Uniti e della pesca industriale delle aragoste. In questo caso sono le aragoste femmine di grandi dimensioni a venire marcate sulla coda, e una volta pescate vengono ributtate in mare. In questo modo si assicura la presenza di grandi riproduttori, che quindi. E' un esempio un po' "al contrario", ma per dire che il marcamento del pescato puo' servire.

 

Marcando il pesce diverrebbe evidente se tal pesce e' stato venduto ad un ristorante, e quindi in teoria la Guardia di Finanza avrebbe un'arma in piu' per combattere il bracconaggio e l'evasione fiscale.

 

In generale penso che ogni iniziativa intesa a limitare il bracconaggio (perche' la vendita del pescato questo e': bracconaggio) non possa che essere recepita positivamente da chi e' un pescatore sportivo vero e proprio.

 

Devo dire che pero' condivido molti dei dubbi e delle osservazioni di chi ha votato "No" (pensao ad esempio a quello che ha scritto Ricky).

 

Penso che PRIMA di introdurre ulteriori restrizioni sulla pratica della pesca in apnea, debbano venir affrontati problemi ben piu' gravi, come la pesca industriale. Che senso ha, infatti, colpire questo tipo di bracconaggio quando gia' non si e' in grado di colpire chi pesca illegalmente una quantita' di pesce centinaia di volte superiore?

 

Se tale proposta fosse parte di un'iniziativa ben piu' ampia, atta ad occuparsi prima di tutto dei principali responsabili del depauperamento ittico del Mediterraneo, beh, allora e' giusto occuparsi anche di chi vende illegalmente il pescato frutto del bracconaggio subacqueo.

 

Ah, per Milarepa: la pesca sportiva e' appunto tale: un'attivita' SPORTIVA. Proporre di vendere parte del pescato (che sia alla famiglia di fianco piuttosto che ad un ristoratore non cambia nulla) per rientrare delle spese e' assolutamente INCONCEPIBILE! Se si ha la fortuna di avere pesce in eccesso lo si regala. Se lo si vuole vendere lo si fa ai termini di legge, iscrivendosi all'albo dei pescatori professionisti, pagando le tasse e rilasciando le ricevute fiscali. Oltretutto sott'acqua mica bisogna per forza sparare a tutto cio' che si muove: si puo' anche decidere di non premere il grilletto. E' ora di fare piazza pulita con questa mentalita' del "rifarsi delle spese", come se andare a pescare fosse un qualcosa che ci viene imposto. Siamo all'assurdo...

 

Chi vende il pescato o e' un pescatore professionista, o e' un bracconiere in piena regola. Non ci sono vie di mezzo.

 

:bye:

 

 

Ciao, io veramente stavo solo ricapitolando quello che già si era detto prima...

 

Comunque su una cosa hai ragione per me la pesca non è uno sport, altrimenti andrei a fare apnea senza fucile,prima cosa...fare sport a discapito della vita dei pesci mi suona strano.

 

E poi tutta questa categoricità sul dire chi è o non è bracconiere mi sembra un po esagerata, uno che spara un dentice da 4,8 e poi una ricciola da 30 il secondo colpo non avrebbe dovuto spararlo giusto? Ma quanti lo avrebbero fatto, anche quello è andare contro le regole, allora anche costui sarebbe un bracconiere o no?

 

Cerchiamo almeno di nnon essere ipocriti.

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Si forse.

 

Purtroppo i controlli sono troppo blandi

 

 

Ci sono però delle cose che si potrebbero fare da subito e senza aspettare lo Stato,che quando si muove,spesso,fa peggio di prima.

 

Prima di tutto continuare con l'opera moralizzatrice che si sta portando avanti,a mio avviso efficacemente,tramite il web e le riviste e poi ci vorrebbe una chiara e decisa presa di posizione della federazione.

 

Partiamo da un semplice assunto. Tra coloro che pescano sott'acqua,chi può pescare tanto da essere in grado,in teoria,di vendere il pesce?

Solo due categorie :i pescasub molto forti e i bracconieri.

In genere i pescasub molto forti sono agonisti. La federaziopne dovrebbe allora squalificare a vita gli atleti che dovessero essere beccati a infrangere alcune norme importanti. Ad es. la pesca nel parco o di notte,il superamento oltre un certo tot del limite di peso e,appunto, la vendita del pesce dovrebbe portare automaticamente alla squalifica a vita da tutte le gare. Questo sarebbe un passo importante e utile.

 

Per la seconda fetta di potenziali "venditori",i bracconieri puri,ci vogliono solo più controlli. Ma questi non fanno parte delle nostre fila e non ci riguardano minimamente. Quelli che invece si definiscono pescasub e che pretendono di essere "dei nostri" però,devono essere meglio controllati da noi stessi (dalla federazione) affinchè siano sempre senza macchia.

 

Per i pescatori sportivi di superficie che vendono il pescato la questione è più complicata in quanto in genere questa categoria non è fatta di "sportivi" in senso stretto ma di gente che usa attrezzi come reti,conzi,ecc e che dunque non partecipa alle gare. In questo caso l'unica soluzione,oltre ai maggiori controlli,è quella di vietare del tutto gli strumenti che di sportivo non hanno proprio nulla. Reti,nasse e conzi devono essere vietati del tutto agli sportivi e devono essere vendute solo dietro presentazione di una speciale patente rilasciata solo ai prefessionisti

 

Secondo me queste misure sarebbero molto più efficaci della mutilazione del pesce,che può essere utile nel suo piccolo ma che non è risolutiva a mio avviso.

 

Ciao

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Ho risposto "Si, forse".

 

Oltre all'esempio della Croazia vorrei segnalare anche l'esempio degli Stati Uniti e della pesca industriale delle aragoste. In questo caso sono le aragoste femmine di grandi dimensioni a venire marcate sulla coda, e una volta pescate vengono ributtate in mare. In questo modo si assicura la presenza di grandi riproduttori, che quindi. E' un esempio un po' "al contrario", ma per dire che il marcamento del pescato puo' servire.

 

Marcando il pesce diverrebbe evidente se tal pesce e' stato venduto ad un ristorante, e quindi in teoria la Guardia di Finanza avrebbe un'arma in piu' per combattere il bracconaggio e l'evasione fiscale.

 

In generale penso che ogni iniziativa intesa a limitare il bracconaggio (perche' la vendita del pescato questo e': bracconaggio) non possa che essere recepita positivamente da chi e' un pescatore sportivo vero e proprio.

 

Devo dire che pero' condivido molti dei dubbi e delle osservazioni di chi ha votato "No" (pensao ad esempio a quello che ha scritto Ricky).

 

Penso che PRIMA di introdurre ulteriori restrizioni sulla pratica della pesca in apnea, debbano venir affrontati problemi ben piu' gravi, come la pesca industriale. Che senso ha, infatti, colpire questo tipo di bracconaggio quando gia' non si e' in grado di colpire chi pesca illegalmente una quantita' di pesce centinaia di volte superiore?

 

Se tale proposta fosse parte di un'iniziativa ben piu' ampia, atta ad occuparsi prima di tutto dei principali responsabili del depauperamento ittico del Mediterraneo, beh, allora e' giusto occuparsi anche di chi vende illegalmente il pescato frutto del bracconaggio subacqueo.

 

Ah, per Milarepa: la pesca sportiva e' appunto tale: un'attivita' SPORTIVA. Proporre di vendere parte del pescato (che sia alla famiglia di fianco piuttosto che ad un ristoratore non cambia nulla) per rientrare delle spese e' assolutamente INCONCEPIBILE! Se si ha la fortuna di avere pesce in eccesso lo si regala. Se lo si vuole vendere lo si fa ai termini di legge, iscrivendosi all'albo dei pescatori professionisti, pagando le tasse e rilasciando le ricevute fiscali. Oltretutto sott'acqua mica bisogna per forza sparare a tutto cio' che si muove: si puo' anche decidere di non premere il grilletto. E' ora di fare piazza pulita con questa mentalita' del "rifarsi delle spese", come se andare a pescare fosse un qualcosa che ci viene imposto. Siamo all'assurdo...

 

Chi vende il pescato o e' un pescatore professionista, o e' un bracconiere in piena regola. Non ci sono vie di mezzo.

 

:bye:

 

 

Ciao, io veramente stavo solo ricapitolando quello che già si era detto prima...

 

Comunque su una cosa hai ragione per me la pesca non è uno sport, altrimenti andrei a fare apnea senza fucile,prima cosa...fare sport a discapito della vita dei pesci mi suona strano.

 

E poi tutta questa categoricità sul dire chi è o non è bracconiere mi sembra un po esagerata, uno che spara un dentice da 4,8 e poi una ricciola da 30 il secondo colpo non avrebbe dovuto spararlo giusto? Ma quanti lo avrebbero fatto, anche quello è andare contro le regole, allora anche costui sarebbe un bracconiere o no?

 

Cerchiamo almeno di nnon essere ipocriti.

 

Ciao Milarepa,

 

Avevo inteso che stavi ricapitolando. Volevo solo ribadire il concetto che vendere il pesce per rifarsi delle spese e' un qualcosa che non sta ne' in cielo ne' in terra. Vedere saraghi da 1 Kg come banconote da 20 euro e' un tipo di mentalita' estranea a qualunque pescatore sportivo, e che secondo me va combattuta.

 

Riguardo il tuo esempio, nessuna ipocrisia, anzi: se uno e' ancora entro il limite dei 5 Kg, puo' prendere un altro pesce (anche una riccola di 30 Kg) e poi fermarsi. Il discorso sarebbe diverso se il pescatore in questione avesse preso PRIMA la ricciola da 30 e POI il dentice da 4,8.

 

Per quel che mi riguarda, ti posso dire che le (rare) volte che m'e' capitato di prendere il pescione, mi sono fermato li'. La gioia era talmente tanta che continuare a pescare a quel punto non aveva piu' molto senso per me.

 

Non e' una questione di essere ipocriti o meno: e' che certi comportamenti come la vendita illegale del pescato non possono essere piu' tollerati!

 

In questi giorni si e' parlato a lungo di isolare chi pratica metodi di pesca antisportivi, anche se legali. Beh, iniziamo a isolare chi pratica metodi di pesca antisportivi e illegali, come la vendita del pescato.

 

:bye:

Modificato da Matteo
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io ho risposto si senza dubbio, ma non perche introducendo questo metodo scomparirebbero i venditori di frodo, ma perche l'idea e' ottima poi secondo me qualcuno sara' scoraggiato qualcuno sara' beccato ma il problema non si risolvera del tutto, pero e' gia qualcosa! per tutte le attivita illecite ci sono leggi piu o meno efficaci, ma gli illeciti purtroppo non si riescono a debellare, pero come farebbe un poliziotto ad arrestare una persona che porta una pistola illegalmente se il poliziotto non sa se la pistola e legale o no? (non so se il paragone ci sta.. ma spero di essermi spiegato) :bye:

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Persiko, quello che dici e' vero, pero' il pesce preso dai pescatori di superficie non ha nessun segno, a meno che non gli si lasci l'amo attaccato in bocca.

 

Una proposta del genere per essere efficace andrebbe estesa a tutte le forme di pesca sportiva, sia di superficie che in apnea.

 

Penso che per dare il buon esempio sarebbe anche auspicabile che la FIPSAS si mostrasse assolutamente inflessibile verso i propri tesserati che vendono il pescato o si rendono colpevoli di bracconaggio. Ad esempio inibizione a vita da cariche federali e competizioni, etc..

 

credo che la proposta si riferisse in particolare alla pescasub, comunque concordo con te.

Ma come al solito la nostra analisi evidenzia che le leggi ci sono e devono solo essere fatte rispettare, e chi potrebbe far rispettare l' etica del nostro sport dovrebbe fare di più e colpire duramente. :bye:

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Riguardo il tuo esempio, nessuna ipocrisia, anzi: se uno e' ancora entro il limite dei 5 Kg, puo' prendere un altro pesce (anche una riccola di 30 Kg) e poi fermarsi. Il discorso sarebbe diverso se il pescatore in questione avesse preso PRIMA la ricciola da 30 e POI il dentice da 4,8.

 

Sarebbe bello ma non sempre è così! :(

 

Purtroppo la norma che limita la quantità di pescato non specifica nulla in merito e l'interpretazione è a discrezione del comando della CP competente.

Senza contare che il "prima" e il "dopo" all'atto del controllo sono quasi sicuramente indimostrabili, in altre parole puoi dire quello che vuoi ma è una dichiarazione di parte e come tale poco rilevante. <_>

 

Ancora una volta sarebbe meglio informarsi presso la CP di competenza per sapere quale linea interpretativa hanno deciso di adottare. ;)

 

Ciao Dave! :bye:

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Come al solito si usano cose di facile presa fra i pescasub...

E' sempre colpa degli altri, mai che ci mettiamo in discussione.

Il punto è che siamo noi a essere sull'orlo del baratro e non gli altri.

La pesca sub è ormai fuorilegge ma facciamo come se nulla fosse, preferiamo non cambiare nulla contando sui mancati controlli e sull'impossibilità di difendere il territorio dei tutori della legge.

Siamo Italiani più di tutti gli altri Italiani.

Tutti a manifestare come il depauperamento del mare sia colpa degli altri e poi a lamentarsi della palletta e degli acquascooter....

Tutti incazzati se un pescatore sub ci pesca davanti e tutti a lamentarsi della mancanza delle corvine (tutti sappiamo che sentono particolarmente la nostra pressione di pesca).

LA COLPA E' SEMPRE DEGI ALTRI!

SE NON LO FACCIO IO LO FARA' UN ALTRO!

 

 

Pesca sub, un mare di bracconieri fra cui si annidano facinorose persone per bene o pescatori rispettosi del mare fra cui si annidano delinquenti ambientali?

 

La risposta nostra non conta un c@**o!

La risposta vera l'abbiamo davanti agli occhi e ci piaccia o no siamo identificati come bracconieri fra cui ci sarebbero poche persone per bene.

 

Vogliamo lasciare tutto così?

Vogliamo riqualificare la nostra immagine?

 

Tutto dipende da noi, solo da NOI, iscritti e non iscritti alla Federazione.

La FIPSAS, naturalmente pèotrebbe essere solo uno strumento ma se ne avete degi altri fatevi avanti.

 

Ciao da :jrgian:

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Pesca sub, un mare di bracconieri fra cui si annidano facinorose persone per bene o pescatori rispettosi del mare fra cui si annidano delinquenti ambientali?

 

Oggi sei in versione marzulliana....... :D

 

Scherzi a parte vorrei porvi un paio di "se".

 

..... e se solo chi è tesserato potesse pescare?

 

..... e se solo chi è tesserato potesse vendere il pescato con una ritenuta d'acconto?

 

..... e se solo chi è tesserato potesse pescare anche nelle AMP con le dovute restrizioni?

 

..... e se fossimo tutti più onesti con noi stessi e con la categoria?

 

 

Luca.

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Il sondaggio si proponeva di innescare una discussione sul tema della vendita illecita del pescato, un problema che non ha nulla a che vedere con la salvaguardia della fauna marina, ma solo della categoria.

 

Se guardate bene le ragioni alla base di molte pedate nelle terga (La Maddalena, per citare un esempio recente) vi accorgerete che la vendita abusiva è la ragione forse esclusiva.

 

Leggo con attenzione tutte le opinioni, ugualmente rispettabili.

Non sono rispettabili, invece, secondo me:

 

1) gli inviti alla cancellazione del post. Mica si vuol far calare il silenzio su questo tema? Io invece penso che sia il caso di parlarne. Eccome.

 

2) i commenti al banning dei post, quasi che qui si fosse in un regime in cui le opinioni diverse vengono cassate

 

Continuiamo pure la discussione, più in là aggiungerò alcune considerazioni sulle principali opinioni espresse.

 

Giorgio

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ho risposto no!

 

i post vengono bannati, giustamente, se sono offensivi verso qualcuno...

chiudere il post? e perche'?

 

ho risposto no perche' le leggi ci sono e se venissero rispettate o fatte rispettare non ci sarebbe bisogno di queste cavolate...

 

comunque.......Ricky candidati a ministro dell'ambiente! sei una forza! :king:

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Però onestamente non credo che la vendita del pescato sia effettivamente una piaga delle dimensioni che qualcuno descrive.

Il danno maggiore, come qualche pescasub professionista ammette senza mezzi termini, è quello economico perchè il dilettante vende il pescato molto sottocosto rovinando il mercato!  :thumbdnn:

condivido pienamente tutta l'analisi di dave e in particolare questa parte che ho quotato.

anch'io ho l'impressione che questo non sia un problema che incida così tanto da dedicarvi tante risorse.

 

Esatto, hai centrato il problema.

Il problema è la pressione spaventosa che la categoria dei professionisti opera sull'opinione pubblica; la quale, pur brancolando senza senso e perdendosi ora in una congettura ora in un'altra, comincia a rendersi conto che c'è qualcosa che non funziona nell'ambito ecologico marino, e comincia a chiederne conto in giro e ne ricerca i responsabili. La pesca professionale, che si sente con la coscienza sporchissima, non ha aspettato però di sentirsi chiamare in causa direttamente, ma ha anticipatato tutti ed è partita lei all'attacco, ormai da qualche anno, con modi subdoli e meschini, ma che il loro risultato lo ottengono. Lo vedete tutti. Basta accendere raiuno la domenica, tanto per dirne una.

Nella ricerca frettolosa di un colpevole alternativo, ha distolto l'attenzione delle platee ignoranti da sè stessa, denunciando cause e motivi così disparati da risultare incredibili anche a cervelli poco sviluppati, senza mai azzardarsi a mettere in discussione il proprio buon nome, quando è ormai LAMPANTE, agli occhi del mondo, che la causa del depauperamento del mare è proprio la pesca usurpatrice professionale a tutti i livelli e in tutti gli angoli del pianeta.

Ma non è mica restata a guardare, nel frattempo.

Ha pure operato una sconvolgente campagna di riabiltazione dagli stessi sospetti che la circondavano.

Questo risultato lo si è raggiunto operando per tempo una controinformazione, falsa e prezzolata, su ogni tipo di media, sotto firme prestigiose, quando non assoldando perfino parte del mondo scientifico e della ricerca, senza parlare di quello politico, che poi non è certo una novità sapere come funzioni, soprattutto in questo paese.

Forse, ora, tornando al nostro penoso sondaggetto sul taglio delle pinne alle nostre prede, vi renderete conto in che stato di ridicolaggine ci dibattiamo.

Io non dico che questa pazzesca idea sia nata sotto consiglio (o spinta) occulto della corporazione dei pescatori. Anzi, non lo credo proprio.

Credo purtroppo, invece, che si sia innescato un perverso quanto subdolo ed irrazionale meccanismo automatico, in base al quale siamo ormai noi stessi, come categoria (diciamo così), che ci creiamo i problemi da soli: forse perchè entrati in un inconcepibile processo psicologico che ci fa sentire in colpa o responsabili di problemi di cui non siamo mai stati la causa.

I professionisti lo hanno avviato, ne hanno dato il LA, e lo hanno coltivato per un po'. Ora quest'osceno meccanismo va purtroppo avanti da sè, grazie al nostro stesso contributo!

La CORPORAZIONE intanto ringrazia.

E continua a farsi i ca**i sua, sghignazzando senza manco + nascondersi.

Buonismo e piangersi addosso non hanno mai reso. Il fatto che idee del c@**o come questa possano un giornodiscutersi, magari all'ordine del giorno!, in Federazione, cioè nella sede dell'organismo che dovrebbe rappresentarmi, sono per me incomprensibili!

Ma qui è come reagire a una provocazione porgendo l'altra guancia, oppure se volete un paragone che calzi più l'idea, come dimenandosi mentre te lo mettono in quel posto! :sub: Ma siamo impazziti?

Sono tutte stronzateeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee!

I 5 kgs, i limiti dalla costa, la barca col rematore esperto di nuoto, le stesse AMP, etc. etc. , fino a quest'ultima cagata delle pinne......

Palliativi ridicoli e offensivi del buon senso individuale, concepiti e legiferati mai per un effettiva tutela della salvaguardia degli interessati (i pesci), ma nemmeno per la salvaguardia stessa dei professionisti come categoria!

Infatti, loro non considerano certo la cosa sotto l'aspetto "risparmio" di pesce che queste limitazioni possano rendere, dato che non ci calcolano neanche come concorrenti, ma la valutano, e moltissimo, solo come pretesto per deviare l'attenzione dalle loro pesantissime responsabilità e dalle loro quotidiane porcate . Porcate di cui mai s'è sentita una parola in giro: mai. A parte sul sito di Dapiran, dove lì, alla fine, restano inchiodate.

Ecco perchè dico no a sto sondaggio indecente, e invece di parlare di nuove idiozie come Italia- Germania di ieri, sarebbe l'ora di iniziare a reagire a questo complesso d'inferiorità che ci soffoca, proponendo magari un referendum che inizi con queste parole:- Vorreste voi invadere in massa, armati di tutto punto, la zona A della AMP di .... per cominciare a riprendervi i vostri diritti di cittadino e contribuente?-

 

Oppure, sondaggio.

 

Come reagiresti alla tua personale mortificazione di pescasub apneista onesto ma esasperato?

 

1)mi tiro una fucilata nelle palle

2)m'incazzo e invado con altri 200 un AMP, zona A

3)mi prostituisco alla logica imperante di massa e aiuto a cercare nuovi espedienti limitativi della mia attività preferita

4)passo al bracconaggio e finchè dura fa verdura

5)divento ecologista e vi vo nel culo

6)attacco la sede della Fipsas con un commando ed installo un governo provvisorio (autogestito)

 

Ecco, così ci divertiamo.

Modificato da Ricky05
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Ospite Rackham
[omissis]...

- Vorreste voi invadere in massa, armati di tutto punto, la zona A della AMP di .... per cominciare a riprendervi i vostri diritti di cittadino e contribuente?-

 

Oppure, sondaggio.

 

Come reagiresti alla tua personale mortificazione di pescasub apneista onesto ma esasperato?

 

1)mi tiro una fucilata nelle palle

2)m'incazzo e invado con altri 200 un AMP, zona A

3)mi prostituisco alla logica imperante di massa e aiuto a cercare nuovi espedienti limitativi della mia attività preferita

4)passo al bracconaggio e finchè dura fa verdura

5)divento ecologista e vi vo nel culo

6)attacco la sede della Fipsas con un commando ed installo un governo provvisorio (autogestito)

 

Ecco, così ci divertiamo.

 

:siiiii::siiiii:

a favore di coloro un po' più puri (o duri) di comprendonio; ecco le famose risposte che avremmo davanti agli occhi...condite di ampie giustificazioni.

 

per le risposte al sondaggio interno...

sono indeciso tra la 2) oppure la 4) e la 5) (che in sostanza avrebbero, per quanto mi riguarda, lo stesso risultato) :laughing::laughing:

 

Scherzi a parte vorrei porvi un paio di "se".

 

..... e se solo chi è tesserato potesse pescare?

 

..... e se solo chi è tesserato potesse vendere il pescato con una ritenuta d'acconto?

 

..... e se solo chi è tesserato potesse pescare anche nelle AMP con le dovute restrizioni?

 

..... e se fossimo tutti più onesti con noi stessi e con la categoria?

 

tranne l'ultimo aspetto, che mi sembra più "trascendente" degli altri; ti dico:

non sono davvero idee malsane! certo, parliamo prima di condizioni e limiti...

Modificato da Rackham
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redo purtroppo, invece, che si sia innescato un perverso quanto subdolo ed irrazionale meccanismo automatico, in base al quale siamo ormai noi stessi, come categoria (diciamo così), che ci creiamo i problemi da soli: forse perchè entrati in un inconcepibile processo psicologico che ci fa sentire in colpa o responsabili di problemi di cui non siamo mai stati la causa.

 

A chi andava in vacanza a La Maddalena: fessi, vi siete inventati il problema

Agli spezzini che pescavano nella zona C delle 5 Terre: fessi, vi siete inventati il problema

Ai siciliani che pescavano nell'AMP Ciclopi o a Lampedusa: fessi, vi siete inventati il problema

A tutti quelli che pescavano nelle attuali AMP italiane: fessi, vi siete inventati il problema

 

vado avanti?

 

Giorgio

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Ospite Geppetto
Oggi sei in versione marzulliana....... :D

 

Scherzi a parte vorrei porvi un paio di "se".

 

..... e se solo chi è tesserato potesse pescare?

 

..... e se solo chi è tesserato potesse vendere il pescato con una ritenuta d'acconto?

 

..... e se solo chi è tesserato potesse pescare anche nelle AMP con le dovute restrizioni?

 

..... e se fossimo tutti più onesti con noi stessi e con la categoria?

 

 

Luca.

 

Bravo Gianluca!!

Le proposte che fai sono forse utopiche ad oggi ma sono richieste intelligenti e rispettose che si possono fare al legislatore. Ma mi chiedo chi ci rappresenta si propone o attende passivamente? (non è una domanda retorica ma non so davvero se ci si muova in queste direzioni a livello federale)

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