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E' Bruno De Silvestri L'atleta Del Caso Doping


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Premesso che non mi sento di distribuire colpe a nessuno, almeno in questo momento, una considerazione non può sfuggire, soprattutto dopo il contributo dell'amico Alessandro Congedo.

 

Bruno De Silvestri era disinformato e infatti il conto sarà presentato integralmente a lui. Questo sul piano sportivo.

 

Sul piano politico e gestionale, invece, De Silvestri è un patrimonio Federale.

Affidarsi alla sua sollecitudine per la faccenda del doping (quali farmaci assume, con quali principi attivi etc...) è quantomeno avventato.

Non so cosa sia stato fatto in federazione, cercheremo di capirlo, ma credo che questa tegola abbia stimolato una riflessione.

Peccato che per Bruno potrebbe essere tardi.

 

Bruno se ci leggi voglio che tu sappia che hai la mia totale solidarietà e che per me sei e resterai uno dei più forti atleti al mondo in questa disciplina. Tieni duro e non mollare.

 

Giorgio

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Miglior contributo in questa discussione

De Silvestri era sicuramente in buona fede ma male informato, la FIPSAS probabilmente non era al corrente della terapia che seguiva e quindi non poteva informarlo.

E' improbabile che si discuta con il medico sportivo di un fatto così personale come la caduta dei capelli.

Stiamo parlando di un campionato europeo e di un atleta di livello mondiale.

L'atleta avrebbe il dovere di dichiarare ai medici federeali anche l'assunzione di una caramella nel caso un cui l'abbia acquistata in farmacia e i medici avrebbero il dovere di rivoltarlo come un calzino per sapere quali farmaci assume.

 

Nella nostra discplina potrebbe essere esagerato (anche se non ne sono convinto) ma la WADA sovrintende tutto lo sport mondiale; provate ad immaginare come andrebbe a finire la "buona fede" in sport come atletica, ciclismo, calcio, et. etc.

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Si aprano le opportune riflessioni ai massimi livelli.

Credo che Salvo abbia detto cose giustissime.

 

Un atleta non rappresenta se stesso, quando veste la maglia azzurra rappresenta un intero paese e naturalmente la Federazione alla quale appartiene.

Non si può cavarsela lasciando a ragazzi che ignorano (nel senso letterale del termine) la cura di cose così delicate, per lui e per l'immagine dello sport Nazionale della Federazione e della Confederazione.

E' un fatto grave, prima che personale E' POLITICO.

Se ci fosse un pizzico di amore dovremmo vedere risvolti politici importanti, personali o Federali...

Ciao da :jrgian:

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E' un fatto grave, prima che personale E' POLITICO.

Se ci fosse un pizzico di amore dovremmo vedere risvolti politici importanti, personali o Federali...

Ciao da :jrgian:

 

Sì BONANOTTE e sogni d'oro... (poi sognre è pure gratis è Gianfi ;) )

Casualmente il forum FIPSAS non funziona più...

Ma guarda che sono proprio sfortunati :whistling:

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Ma visto che l`atleta fa uso di questo prodotto da tempo,come mai non e` stato avvisato che stava assumendo sostanze "vietate"?

Come mai non e` emerso ai controlli precedenti?

Ora a "pagare" sara` solo lui( e noi in modo indiretto,che per 2 anni perdiamo un grande campione).

 

Forza Bruno!

 

ps

Pensero` male,ma mi viene il dubbio che qualcuno possa avvantaggiarsi della sua squalifica.

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Consideriamo anche questo, tutti i medicinali che contengono componenti che rientrano nella lista dei farmaci "dopanti" per gli sportivi devono riportare un avvertimento sulla confezione o sul bugiardino.

Sfiga vuole che quel prodotto in particolare è rientrato in quella categoria da pochi mesi e che le case farmaceutiche hanno la possibilità di vendere le confezioni senza avviso per 6 mesi dopo l'ingresso nella "lista nera" per poter smaltire le scorte di magazzino.

 

Ho guardato personalmente una scatola di quel prodotto che usa un mio amico (fortunatamente non agonista), riportava il confezionamento di giugno e non conteneva nessun avvertimento.

 

:bye:

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Guarda che in questi casi la figuraccia la facciamo tutti, e non ci guadagna nulla proprio nessuno.

 

C'è poco da fare, è così. Ci rimette Bruno, ci rimette la Federazione, ci rimette la CMAS e tutta la pesca in apnea.

 

Stando ai dati ufficiali, credo che ci sia il rischio concreto di offrire un'immagine pessima del nostro sport. Le Federazioni devono stare più attente, perché con tutte le discipline CMAS solo due, ad oggi, hanno prodotto casi di violazione accertata delle norme antidoping: pinnato (3 casi) e pesca in apnea (due casi). Fatte le dovute proporzioni, temo di poter affermare senza errore che attualmente in CMAS i dati dicono che la disciplina in assoluto più problematica con il doping è... la pesca in apnea. Paradossale, ma ... all'apparenza mi sembra che questa interpretazione sia l'unica possibile con i dati in possesso.

 

Gianfranco Ciavarella, Marco Paggini e chiunque più addentro i problemi dell'agonismo internazionale e la CMAS: vi va di commentare questo aspetto?

 

Giorgio

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Tu sai bene cosa penso della pesca in apnea e delle regole del CIO.

Credo che tenere insieme queste due cose sia cosa difficile e se le Federazioni hanno la pretesa di volerlo fare devono adeguare le proprie organizzazioni.

Non parlo solo della FIPSAS ma di tutte le Federazioni.

Pensate, ad esempio, che le Federazioni devono fornire i nomi dei primi 10 atleti e quelli che vestono la maglia della Nazionale ...

Sapete perchè?

Perchè la WADA dovrebbe poter inviare visite di controllo a sorpresa.

Vi chiederete come fanno a essere a sorpresa?

Dovrebbero, immaginate, sapere dove un atleta si allena e dove è reperibile durante l'allenamento....

Ora pensate a Bellani che parte per la Corsica o un Calcagno che sparisce e non fa sapere nulla delle sue tracce a nessuno...

Queste cose sono l'antitesi della trasparenza necessaria alla WADA.

Credo che queste cose siano inconciliabili, in tutta sincerità.

Credo che la pesca in apnea ne sortirebbe vantaggi ma anche svantaggi ad uscire dalle regole del CIO.

Senza questo riconoscimento non ci sarebbero sovvenzioni e senza soldi le gare agli atleti chi le pagherebbe?

Ognuno per se e Dio per Tutti?

Un bel grattacapo, ma per scioglierlo occorre che tutti, atleti, dirigenti, medici, stampa ecc facciano il proprio dovere ed informino e tengano alta l'attenzione.

 

Vedi Giorgio,

Gli unici DUE casi di positività al doping in gare Organizzate dalla CMAS sono della pesca subacquea.

I tre casi di doping accertato nel Pinnato provengono da gare Nazionali e su accertamenti delle Federazioni Nazionali.

 

E' evidente che una Federazione che squalifica un atleta per doping dimostra al tempo stesso di fare dell'antidoping....

Vedersi, come nel caso in specie, squalificare un atleta con le caratteristiche che tutti abbiamo appreso, è cosa che dimostra che qualcosa NON ha funzionato.

Tutta colpa dell'atleta?

No, non può essere così, un atleta del Calibro di De Silvestri costa un mucchio di quattrini.

Costa all'atleta ed ai suoi cari in termini economici e di rinunce.

Costa alla Federazione che su di lui ha investito migliaia di Euro in allenamenti gare e preparazioni da diversi ANNI.

Costa agli sponsor dell'atleta che vedono svanire ogni ritorno economico e d'immagine.

Costa in termini economici ma anche in termini d'immagine per l'atleta, ovviamente.

Per la Federazione, per gli sponsor dell'atleta ma anche per gli altri sponsor....

Una disciplina sporca fa scappare tutti!

Costa in termini politici Nazionali, poichè nel CONI stesso la FIPSAS era una sorta di isola felice, ora non più..

Costa in termini politici Internazionali poichè delle due una:

O appare come la Federazione che non ha saputo gestire e tutelare un suo Capitale;

O appare come una Federazione che non conosce neanche CHI è fra i suoi atleti al fine di tutelare se stessa......

 

Per meglio farmi comprendere vi chiedo cosa farà la Federazione richiamerà l'atleta?

Non lo farà? Allora dovrebbe chiamare in causa qualcun'altro.....

 

Fatti gravi che devono vedere assunzioni di responsabilità gravi.

Occorre pensare al futuro della disciplina ed occorre anche pensare a ricostruire una credibilità che appare segnata.

 

Spero che la soluzione non sia la solita Doroteiana mossa...

IL NULLA!

IL SILENZIO che fa dimenticare.

Ci spieghino come sia potuto accadere e perchè la Federazione nonostante i suoi medici non sapesse nulla.

 

Tu, poco più su, caro Giorgio, hai scritto che non vuoi assegnare colpe.

Neanche io voglio assegnare colpe ma esistono precise RESPONSABILITA' POLITICHE e DIRIGENZIALI.

Come negarlo?

 

Il settore da un anno si chiama settore agonistico subacqueo....

Bene se non sono attenti neanche all'agonismo, mi dicano cosa intendono fare??????

Se tutto va bene, allora permettimi un PARADOSSO:

Che i responsabili facciano i CT o i Presidenti del settore....

E' troppo grossa?:frustry:

 

Ciao da Gianfranco Ciavarella

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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E' un brutto incidente che ci coinvolge tutti, comunque vada a finire.

 

Credo che molto sia dipeso dal fatto che fino adesso il problema non ci riguardava direttamente e probabilmente abbiamo peccato di superficialità.

 

Nella mia personale esperienza mi sono reso conto del problema durante l'ultimo campionato a Ugento.

Ero afllitto da sinusite ed altro da quasi un mese ed il mio otorino (che non è un medico sportivo), tra l'altro, mi aveva prescritto dei cortisonici.

Quando ho avuto modo, pochi giorni prima della gara, di consultarmi con esperti del settore subacqueo (ne approfitto per ringraziare ancora lo staff medico di apnea magazine) per prima cosa mi hanno detto di interrompere i cortisonici perchè vietati.

Anch'io ho rischiato (dato che in prima categoria i controlli vengono sempre effettuati) ma mi sono fortunatamente salvato perchè avevo un problema medico attinente alla subacquea.

Se si fosse trattato di un problema diverso (come la caduta dei capelli) non avrei mai consultato il medico sportivo ignorandone la gravità.

 

Temo che sia accaduto qualcosa del genere a De Silvestri.

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L'unico commento che mi sento di fare al momento e di riferirvi la mia personale posizione di massimo dispiacere per Bruno che è un amico oltre che compagno di anni di gare.

 

In merito poi alla Federazione visto che è stata più volte tirata in ballo e già si sprecano le sentenze su un argomento molto delicato, personalmente Vi posso dire che Bruno non sarà lasciato da solo, che ci parlo quotidianamente e che nel mio piccolo, ho chiesto sin da subito ad Azzali di aiutarlo e la risposta è stata positiva.

 

Ritengo che Bruno sia un patrimonio di tutti noi come giustamente qualcuno ha scritto e che sia il momento di lavorare (in silenzio e non facendo proclami a livello Federale come qualcuno sta chiedendo) nell'interesse di un NOSTRO CAMPIONE da tutelare.

 

A breve sarà ascoltato dal giudice federale (NAZIONALE) e mi auguro che la memoria difensiva che predisporrà(remo) riesca a ridurre a livello nazionale la squalifica (MINIMA) di due anni a livello internazionale.

 

Spero di aver chiarito la (MIA) posizione.

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L'unico commento che mi sento di fare al momento e di riferirvi la mia personale posizione di massimo dispiacere per Bruno che è un amico oltre che compagno di anni di gare.

 

In merito poi alla Federazione visto che è stata più volte tirata in ballo e già si sprecano le sentenze su un argomento molto delicato, personalmente Vi posso dire che Bruno non sarà lasciato da solo, che ci parlo quotidianamente e che nel mio piccolo, ho chiesto sin da subito ad Azzali di aiutarlo e la risposta è stata positiva.

 

Ritengo che Bruno sia un patrimonio di tutti noi come giustamente qualcuno ha scritto e che sia il momento di lavorare (in silenzio e non facendo proclami a livello Federale come qualcuno sta chiedendo) nell'interesse di un NOSTRO CAMPIONE da tutelare.

 

A breve sarà ascoltato dal giudice federale (NAZIONALE) e mi auguro che la memoria difensiva che predisporrà(remo)  riesca a ridurre a livello nazionale la squalifica (MINIMA) di due anni a livello internazionale.

 

Spero di aver chiarito la (MIA) posizione.

 

Una delle rare volte che leggo volentieri di un avvocato!

 

Forza Bruno e forza Marco!!!!!

 

:bye::bye:

 

GGP

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