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CAMPIONATO DI SECONDA CATEGORIA


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Ciao Enrico

 

Non ci conosciamo ma ci saremo sicuramente incrociati.

 

Circa la squalifica di D'Onofrio non so nulla in quanto sono partito con Stefano Marenco ( Gardalaker ) sabato subito dopo la gara : certo che grazie ai gps ed ai programmi di cartografia, l'infrazione in questione mi sembra l'unica ( o una delle poche ) oggettivamente riscontrabile.

 

Circa l'incomprensione relativa alla disputa della gara di sabato, non so che dire. Mi sembra di ricordare che venerdì sera alle 17.00 c'era un briefing a Riva degli angeli, in cui si è stabilito che l'indomani, sabato appunto, ci si sarebbe ritrovati a Campomarino per valutare la situazione.

Sabato la situazione era buona, per cui ok alla gara.

E calcola che con il mio gruppo di amici/atleti/barcaioli risiedevamo lontano dal villaggio, eppure non abbiamo avuto problemi del genere.

 

Circa Tortorella ho avuto la stessa reazione vedendo il suo gommone motorizzato 90 hp : mi è stato riferito che in altra gara con unico spostamento iniziale è stato permesso di partecipare con partenza ritardata di qualche minuto.

 

Riguardo i limiti del regolamento, evidentemente ce ne sono : io personalmente mi chiedo se non sia possibile ottenere due autorizzazioni su due zone distanti ma raggiungibili, sperando che su almeno una il mare sia praticabile. Ovviamente si dovrebbe predisporre una formula con imbarcazione sul campo "ufficiale" mentre su quello di riserva si dovrebbe ricorrere alla formula con partenza da terra o da barche appoggio, premesso che molti affittano la barca in loco e quindi non possono carrellarla ( il che è un bene, visti i rischi che un carrello privo di controllo può ingenerare ..... ciao Ale ! ).

 

Ben accetto il nuovo clima su questo post, finalmente moderato ed aperto al dialogo

 

A presto

 

Gordon

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Miglior contributo in questa discussione

Buongiorno a tutti,

sono Enrico Antonini ed è la prima volta che partecipo al forum anche se vi leggo quasi tutti i giorni.

Ho letto infatti tutta la polemica sul recente Campionato di seconda categoria e a tal proposito vorrei raccontarvi cosa mi è accaduto personalmente giù a Campomarino.

Sono partito per il campionato  non  portando il mio gommone dotato di un 70 HP in quanto il regolamento prevede l'utilizzo max di un motore di 40 HP.

Pertanto appena arrivato mi sono dato da fare per noleggiare un gommone trovato solo grazie all'aiuto di certi amici perche già tutti noleggiati.

Bene appena uscito a mare ho visto sfrecciare due gommoni di due concorrenti, motorizzati con un 70HP ed un 90HP (Tortorella).

Fatto presente al Giudice di Gara (insieme a Nevischi) mi è stato detto che avrebbero assegnato al concorrente sopramotorizzato un un addetto alla Direzione di Gara (50 HP di differenza per loro si annullano con 80 Kg. di peso!!!!!!).

Il primo giorno di gara come sapete tutti è stato rinviato causa maltempo, ma la Federazione si è resa protagonista di una vera sceneggiata andando a vedere se era possibile effettuare la gara, il giorno dopo (sabato), sulla costa adriatica, ben sapendo che non c'era l'autorizzazione della Capitaneria di Porto in quanto mai chiesta dalla Società organizzatrice.

Pertanto alla riunione del pomeriggio è stato deciso, causa forza maggiore, di effettuare la gara sull'unico campo autorizzato, fatte salve le buone condizioni meteomarine.

A conclusione della riunione gli accordi erano, visto il perdurare del forte libeccio, di aggiornarsi il sabato pomeriggio alle ore 17,00 per verificare le condizioni meteo e stabilire se la gara farla magari di sole due ore e un minuto  per renderla valida così come previsto dal regolamento. Pensate che dignità assegna la Federazione ad un Campionato Italiano che dovrebbe durare otto ore.

Ma il bello deve ancora.

Sapendo che l'indomani sarebbe stato ancora giorno di riposo, siamo stati sino all'una e passa di notte a scambiare chiacchere tra tutti i concorrenti, ivi presenti i massimi dirigenti Federali (Presidente, Giudice e Vice di Gara), nel Villaggio dove ospitava quasi tutti i concorrenti tranne me e qualcun altro che aveva trovato altra sistemazione.

Bene il sabato mattina recatomi li alle nove per chiamare qualche amico per la colazione,  con mio stupore non trovo i gommoni al parcheggio in quanto erano già tutti al centro del campo di gara per iniziare la gara, autorizzata viste le migliorate condizioni del tempo.

Ho preso la mia macchina e sono tornato a Roma schifato da tutto ciò.

Che considerazioni fare a questo punto se poi pensiamo che:

la seconda giornata sono riusciti a mandare via Angelo D'Onofrio perchè secondo loro era fuori campo di gara che invece era stato indicato sulle piantine consegnateci, forse non sono neanche capaci a prendere un punto GPS;

Si continuano a fare gare senza che ci fosse una valutazione preventiva all'autorizzazione da parte della Federazione sulla validità per una competizione Nazionale, Campionato a Marsala (2004) Vinto con 8 pesci, Campionato a Campomarino (2004) vinto con 8 pesci, Campionato all'Elba vinto (2003) con 4 pesci, Campionato per società a coppie a Lecce (2003) aperto a la roccia iniziava a piu di un chilometro dalla costa su 2o metri di acqua, e lì il Signo Cottu neanche c'era.

Vogliamo continuare,  lascio a voi le considerazioni da farsi su una federazione che si inventa nuovi regolamenti (5 corvine), ma  che qualche  uomo che la compone, giustamente come fatto notare da qualcuno di voi, è stato fermato da una motovedetta allì'Asinara?

Ciao a tutti Enrico

Da nn credersi.....

 

Sono allibito..... :eek::eek::eek:

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L'attacco personale è l'unica nota stonata del tuo post, Enrico.

Per il resto, il tuo -così come quello di Belloni- è esercizio più o meno sapiente ed efficace del diritto di manifestare la propria opinione.

 

Ringrazio Luciano per aver sintetizzato in modo chiaro la situazione internazionale, credo che presto dovremo pubblicare un articolo che spieghi bene la struttura dello sport della pesca in apnea dalla base sino alla CMAS, e di come i grandi limiti della base si riverberino fino al vertice della disciplina... di come il nostro sia un piccolo mondo in cui le poche persone con idee chiare che si impegano vadano sempre rispettate ed anche applaudite quando fanno qualcosa di buono.

 

Sul Campionato di seconda ho sentito commenti di vario tipo, ed anche critiche. Mi astengo da ogni commento -per ora- perché non posso basare il mio giudizio sulle dichiarazioni di tre o quattro persone.

 

Giorgio

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Qualche precisazione, ove possibile.

 

La sera del venerdi, giornata in cui non è stata disputata la gara causa maltempo, la federazione ha comunicato agli atleti che ci saremmo ritrovati la mattina al porto di Campomarino per verificare la situazione del mare. Effettivamente fino a sera tardi tirava ancora un forte vento che non faceva prevedere niente di buono per l'indomani, per cui molti la sera hanno fatto i bagordi.

La mattina successiva, però, a seguito probabilmente dei violenti acquazzoni avutisi nella notte, il vento era assente e c'era solo una leggera scaduta del mare. Il dubbio era sul livello di torbidità dell'acqua soprattutto nel sottocosta. Pertanto la commissione di gara, verso le 8,30, dopo aver ascoltato il bollettino meteo comunicato dalla locale stazione della Capitaneria di porto, ha effettuato un sopralluogo, con il mio gommone, sul luogo di pesca, appurando che la situazione nel complesso era accettabile, modificando soltanto la scelta del campo gara privilegiando prudentemente quello più vicino al porto (campo A) invece che quello estratto (campo B).

Soltanto intorno alle 10,00 ha avuto avvio la competizione svoltatasi regolarmente.

 

Circa il fuori quota (90 cv.) di Tortorella (il quale non ha neanche ottenuto la qualificazione alla I categ.) prima dell'inizio della gara mi è stato detto dal giudice che sarebbe partito dopo tutti gli altri, annullando quindi il presunto vantaggio sul primo spostamento.

 

Nella seconda giornata è accaduto qualcosa che non mi ha visto presente e quindi riporto per sentito dire.

Il giudice di gara ha posizionato le boe all'estremo sud del campo di gara (secondo i punti GPS a lui consegnati) mentre un folto gruppo di concorrenti si buttavano oltre tale limite.

Dopo aver più volte controllato la posizione GPS non poteva fare altro che farli rientrare entro i limiti suddetti.

Quasi tutti hanno accettato tale situazione, mentre qualcuno (D'onofrio) ha deciso di abbandonare la competizione.

 

In merito al campo di gara di riserva, l'organizzazione aveva previsto un'alternativa sull'altro versante, ma i temporali in corso su tutta la Puglia, e non solo, avevano reso inagibile anche quello.

Condiderato che sullo Jonio tirava sud, sud-ovest, mentre sull'adriatico tirava sud-est.

La zona visionata dai commissari era una piccola baia che cadeva sotto il controllo di un altro compartimento marittimo e quindi in giornata era difficile ottenere le opportune autorizzazioni.

 

In conclusione, seppur con qualche difficoltà e contrattempo, dovuto esclusivamente al maltempo, a mio modesto avviso, la competizione si è svolta regolarmente, anche se non ci sono state grosse pescate (ma questo è un altro discorso).

Sperandio ha catturato 5 prede nella prima giornata e, se ricordo bene, 7 nella seconda giornata. Vacca ha vinto la seconda giornata con 8 prede.

 

Ciao, Sandro.

 

P.S.

in una competizione, quando le cose non vanno come vorremmo, è facile perdere il controllo, ma ciò è sempre un errore.

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rispetto alle affermazioni fatte da Antonini sul campionato di seconda.

 

Tutti, almeno quelli che hanno ascoltato le indicazioni del GDG sapevano che il ritrovo era fissato alle 8 la mattina di sabato a Campo marino per verificare:

a) le condizioni del mare-

B) il bollettino e le indicazioni e le direttive della capitaneria.

c) Le valutazioni circa la possibilità di spostarsi in una zona dell’Adriatico, previa autorizzazione della capitaneria di porto o di rinviare il campionato a una data ricadente sempre nel 2004.

Sempre stando attenti alle comunicazioni dei G.D.G. era stato fatto notare come le autorizzazioni della Capitaneria in Puglia soprattutto nella costa Adriatica, che rappresentava l’unico ridosso possibile con quel mare, avevano valore di 24 ore, causa gli innumerevoli sbarchi di clandestini.

 

Per il resto, circa le “Invenzioni” dei regolamenti sulle corvine, invito Antonini a leggersi il comunicato del Presidente Matteoli in riferimento alle gare di pesca subacquea e di pesca in generale, e della massima attenzione da dare a direttive di protezione internazionali di certe specie nella stesura dei regolamenti.

Antonini dovrebbe sapere che la Cernia bruna(E.marginatus) e la corvina(sciaena umbra) sono specie "sensibili" e protette:

Sono inserite in una lista di specie protette approvata nella CONVENZIONE DI BERNA

Riferimento internazionale per la protezione di questa specie è il Protocollo sulle Aree Specialmente Protette e la Biodiversità in Mediterraneo (SPAMI, Convenzione di Barcellona, 1995) che l'Italia ha ratificato con legge 175 del 25-5-99 gazzetta ufficiale n°140. In questa lista ci sono 20 pesci ossei marini . La cernia bruna è inoltre citata nella Convenzione di Alghero (1995), Allegato 1.

Inoltre parla di una squalifica di un atleta di cui avrei dei dubbi e parla di limiti erroneamente sballati per “incapacità”????

 

Nella Circolare che regola le gare di pesca in Apnea 2004, vi è scritto “ I limiti e le ampiezze potranno variare in funzione delle strumentazioni usate e di particolari conformazioni della costa”.

Lo standard di errore medio di un GPS è attorno ai 50 metri, inoltre quando i punti vengono riportati su un altro strumento possono variare ulteriormente, ma in ultima analisi in ogni campionato ha sempre fatto testo la BOA messa la mattina della gara.

 

Gli atleti che avevano motorizzazioni potenti oltre il consentito, sono stati autorizzati alla gara a patto di rimanere alla partenza vicino alla barca del giudice, per poi essere autorizzati dallo stesso a muoversi per lo spostamento iniziale dopo tutti gli altri atleti per evitare vantaggi.

Per il resto, evito di fare considerazioni sul personale, sarei come sempre poco diplomatico.

 

Concludo

e premetto di non riferirmi nel modo più assoluto ad Antonini e a nessuno degli atleti rilevando come:

Questo sport sopravviverà se lo praticheranno degli sportivi, è una disciplina dove è fin troppo facile valicare i regolamenti, proprio questo ne fa una disciplina vera.

Tutto coloro, che adesso per ragioni contingenti si trovano a far parte di un gruppo responsabile dirigente, hanno il primo obiettivo di mantenere in vita questo sport, difendendolo e adeguando i regolamenti in funzione di questo.

 

Il segnale della recente e feroce polemica sulla pesca subacquea nelle ACQUE INTERNE, e il seguente comunicato del presidente dovrebbe aiutare a comprendere meglio la situazione.

Le cose si aggiustano, si perfezionano dando loro il giusto tempo, in questo tempo si stà operando per ricostruire una serie di rapporti lacerati con varie agenzie di fruizione subacquea, costruendo collaborazioni prima impensabili.

Inoltre si da ascolto agli atleti valutando le richieste e soprattutto l'esigenze di tutti.

Ma esistono dei criteri obbligati di impostazione dei regolamenti dettati da fattori contingenti.

Io sento molti agonisti che si auspicavano il cambiamento.

Non dimenticiamo che tra i primi denigratori delle gare sono proprio i pescatori subacquei amatoriali, figuriamoci poi il resto.

Saluti

Luciano Cottu

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Buongiorno a tutti,

il mio intervento non voleva essere assolutamente un attacco personale a nessuno, ma solo una constatazione sulle mille difficoltà che il nostro sport, non solo a livello agonistico, sta incontrando.

Io, caro Cottu, al campionato c'ero, ma non ho partecipato perchè ancora oggi sono convinto che l'appuntamento per la riunione sarebbe dovuto esserci il sabato alle 17,00.

E ribadisco: come si puo pensare di fare una gara di pesca subacquea, non è una gara di briscola, dopo che, come dice anche Congedo, la sera prima sono stati fatti i bagordi!!

Pertanto in virtù di questo, la mattina del sabato la mia sveglia non è suonata. Ma nelle competenze del Giudice di gara non è previsto un controllo di tutti gli atleti visto che la mia iscrizione era stata effettuata? Ed un colpo di telefono? Li c'erano altra gente di Roma che mi conosce, ma anche questa è una dimostrazione di come siamo disuniti e perdenti su tutti i fronti.

Per quanto riguarda il 90HP, il regolamento non prevede assolutamente l'utilizzo di un super motore con partenza ritardata, altrimenti avrei portato il mio.

E come dice Cottu, giustamente, nella sua veste, profondo conoscitore delle leggi che regolano la disciplina in materia di pesca subacquea, le regole sono regole, pertanto...

Per quanto riguarda il regolamento, benchè suffragato da tutte quelle leggi di cui sopra, torvo assolutamente assurdo che in una gara si possano prendere solo 5 corvine ma in compenso 10 dentici. Ma chi le fa certe leggi sa di che cosa parla??

Per quanto riguarda l'episodio dell'atleta il giorno dopo, io non c'ero comunque da quello che mi hanno riportato, non ho detto che è stato squalificato, ma che se ne è andato, perchè i limiti del campo di gara erano stati ristretti rispetto a quelli indicati dalle cartine e sui quali era stata fatta la preparazione. Comunque la boa era stata messa, una e una sola quando forse per traguardare un punto servono perlomeno due riferimenti, e a 100 metri da riva pertanto difficilmente vedibile da lontano dalla costa.

Comunque non voglio assolutamente continuare a fare polemica, ma chiudo semplicemente constatando che, ma questa è una mia personalissima opinione, chi oggi si trova ai vertici di una federazione sportiva, dovrebbe far muro a tutte le critiche che ci vengono rivolte in maniera sconsiderata, senza rinnegare, che fino a ieri anche per loro la pesca subacquea è stata uno scopo di vita (e questo penso che sia valso anche per Cottu).

Saluti a tutti Enrico.

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Le regole ci sono ed VANNO rispettate se no diventa uno sport che non merita rispetto: chi è "beccato" fuori campo gara (per errore o no e cmq le boe ci sono) SQUALIFICATO PER LA COMPETIZIONE.

Se si dice che il motore deve avere non più di un Tot. di potenza la cosa deve essere rispettata (non si possono improvvisrae altre regole per gestire la situazione) e l'atleta (cito Tortorella) DEVE TROVARE UN' ALTRO FUORIBORDO SENNò NON PUò PARTECIPARE. Semplicissimo e pulito. Eccetera eccetera.

Se non si parte da questo non si va che verso la confusione e la diatriba perenne.

 

P.S. ricordate il caso March delle 2 cernie? Ma come è possibile che non ci sia una regola che puniunisca severamente certi comportamenti?

Insomma regole ferree ed INSINDACABILI.

 

Sbaglio Luciano? :bye:

 

P.S. vi ricordate al Mondiale di Ilo (peru) 1994 quando in riunione pre gara venne stabilita la regola che nessun capitano poteva viaggiare col proprio mezzo nel campo gara durante la competizione? Il Cap. francese fece il furbo e pagò... la Francia venne squalificata...

Credo che ora ci penseranno un bel po' prima d'infrangere le regole. :thumbup:

 

REGOLE CHIARE E SEVERE

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Enrico

Siamo d'accordo che le regole vanno rispettate, ma tu sai anche che avere un fuoribordo potente è cosa inutile quando in accordo con gli atleti e giudici, vista l'impossibilità di reperire un 40CV, l'atleta si sposta dopo tutti gli altri.

Già le gare son poche e i sacrifici son tanti, non mi pare che ciò possa falsare un campionato.

Stai tranquillo che con gli spostamenti non avrebbe fatto la gara, ma con lo spostamento a nuoto è ininfluente,

Ma un tuo reclamo avrebbe di fatto impedito la gara per l'atleta sprovvisto di motorizazione adeguata.

Ma son d'accordo che ci vorrebbe più severità e in futuro se la collaborazione continuerà questa sarà una priorità.

 

Riguardo alle cinque corvine, il paragone non calza, se tu non lo trovi giusto allora è un conto, allora presentati ad un convegno di biologia marina dove si tratta il problema e riferiscilo li.

Queste sono regole, non leggi , le leggi le fanno altri che si occupano di tutela.

Se ci fossero protocolli internazionali riguardo al mediterraneo, di protezione del dentice allora ciò avrebbe un senso.

Tra l'altro i dentici hanno delle caratteristiche di pesca diverse, innanzi tutto non sono una preda bersaglio specifica dell'apneista, la corvina si.

Ma i problema è un'altro.

 

Quando si aderisce a una federazione, di sottoscrive uno statuto, un codice di comportamento e si aderisce alle iniziative che questa Federazione (l'UNICA che permette le gare) porta avanti in campo ambientale.

Ha parte, che pochi leggono non solo lo statuto e tutto ilresto, ma neanche la Circolare Normativa che regola la pesca in apnea.

Sarebbe opportuno prima di aderire, verificare gli obiettivi, i fini e le iniazitive che una associazione porta avanti, l'adesione comporta la sottoscrizione di una sorta di contratto.

Aderire e poi dire che non si è d'accordo non è una cosa poi tanto sensata.

 

Se io( la mia persona) collaboro al suo interno , interagisco con una serie di criteri da tenere in considerazione, chiamali "paletti" fissi da cui non posso discostarmi facendo parte di un settore Tecnico.

Riguardo alla difesa della disciplina credo che tutto si possa dire, ma non che i responsabili attuali non lo facciano, lo fanno al di fuori e anche all'interno, solo che li incontri durante i campionati dove si parla d'altro.

 

Son d'accordo che la gara di pesca in apnea non è una gara di briscola e i bagordi non si devon fare: perchè farli se l'indomani vi è una remota possibilità di fare la gara?

 

Se di boa ce n'era una sola ( io non c'ero la seconda giornata) allora le cose cambiano, questo crea confusione, è sbagliato, ma il GDG ha sempre la responsabilità dei limiti e tu sai che con la calma, il raziocinio e il "garbo" con lui si può discutere, ma se salgono le voci tutto diventa più difficile.

Vedi Enrico, riguardo ai valori trasmessi e a ciò che dici, anche per me questo sport ha rappresentato l'ossatura della mia esistenza.

Nel 2000 quando il movimento contrario alle gare(solo a quelle, non alla pratica amatoriale) stava diventando una forza d'opinione molto seria e concreta, ho compreso che la figura dell'atleta sarebbe diventata oltremodo negativa per l'opinione pubblica, compreso la mia. L'abolizione delle gare richiesta da mezzo mondo rischiava di divenire cosa concreta, tu immagina cosa avrebbe rappresentato per uno come me, una cosa del genere, dopo anni(non tanti) di gare e riconoscimenti.

Il discorso sarebbe oltremodo lungo e andrebbe alla fine nel senso a cui ti riferisci.

 

Invece

Sulle regole internazionali il fatto di March delle due cernie non prevede in nessun modo la squalifica del concorrente, perchè nel mondo tutte le realtà non sono uguali.

In Barca vi è un commissario e di cernia in Portogallo ne era consentita una sola, una eventuale seconda cernia non era valida. March il quale anche lui "non ascolta" briefing e pensa solo a pescare ha preso la seconda , il giudice di barca gli ha detto che non era valida, e si è fatto la foto col carniere di prede VALIDE E prede NON valide così come si fà in tutte le gare; non vi è nulla di strano, nel campionato non vi son stati ne polemiche e ricorsi, la cernia gli è stata tolta- punto e basta

 

In Italia stare fuori campo gara momentaneamente, implica una prima ammonizione CN 2004, non una squalifica, ma tale ammonizione se sommata ad una qualsiasi altra ammonizione nelle due giornate porta alla squalifica per la giornata in corso e la messa a zero punti in classifica per quella giornata, non per il campionato.

 

Riguardo al Perù non lo so, non c'ero e spero che chi ha riferito il fatto lo abbia fatto leggendo i comunicati della Direzione gara sul luogo.

Ma la Francia ha sempre avuto l'abilità di navigare intorno al regolamento, specie ai tempi di Cap.Dessault ( ne sappiamo qualcosa)

Ma anche li in Francia esistono problemini da risolvere, che sembrano tutt'ora insoluti.

Il fallimento VERO(per la dirigenza ) sarebbe stato quello di portare anche la FIPSAS ha una rottura insanabile con la pesca sub come avvenuto in Francia.

saluti

L. Cottu

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Tutte queste storie sui regolamenti non mi appassionano e le trovo anche inutili.

Parrebbe che se ci sono pochi pesci la colpa è di chi stila il regolamento...

La verità è che di pesci ve ne sono sempre meno e zone come quella del campionato in oggetto erano, un tempo, ricche all'inverosimile.

Scarsi campi a disposizione e pochi che si propomgono per organizzare producono il fatto che le gare si facciano sempre negli stessi posti...

Infine non dimentichiamoci dei pescatori della domenica che vanno ai campionati solo per rubare le mire da ripulire negli anni seguenti.

Infine, ma non ultimo, la rappresentanza.

La Federazione esiste!

Altre organizzazioni esistono solo nella fantasia di pochissime e inutili persone.

Ora immaginiamo che la FIPSAS non esista e con lei non esistano le gare.

Quanto tempo ci metterebbero per farci fuori definitivamente?

 

Mi spiegate perchè, se esiste tutta questa voglia di una associazione senza gli agonisti, non ne fanno una?

Lo dico io.

Perchè sono solo chiacchieroni.

Fanno adunate strombazzate ai quattro venti e poi si rendono conto di essere men che quattro gatti.

4 è un numero esagerato.

Ragazzi volete una FIPSAS diversa?

Combattete e non restate alla finestra, tirare fango non è utile a nessuno.

Tante le cose che mi dividono dalla Federazione ma ancora non vedo come e chi mi può rappresentare meglio.

Saluti

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