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Roma e dintorni.


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Cari voi tutti, purtroppo non ci conosciamo di persona, ma vedo dalle vostre discussioni che siete sicuramente più esperti di me e quindi avrei voglia di rivolgervi qualche domanda (ammesso che abbiate voglia di rispondermi!).

Sarò breve, ma c'è un forte dubbio che nella mia giovane esperienza di apneista pescatore mi lacera e riguarda la corrente e la posizione da prendere all'aspetto. Mi spiego: nel solito litorale laziale, spesso contornato di sabbioni e dominato da medio/scarsa visibilità, vengo afflitto sempre da un dubbio. Infatti scendendo per fare un aspetto, diciamo al sarago, in condizioni di media o forte corrente è bene porsi sul fondo in quale posizione? beccando la corrente sulla  maschera o nel verso contrario? scusate la domanda, ma sono un neofita!!!!

 

Sono poco più di un neofita ma posso dirti che a parer mio ha più influenza la posizione del sole.

Con acqua limpida (5-6 mt) sole alle spalle, con acqua torbida sole in faccia e occhio alle ombre.

La corrente ha più influenza su azioni all'agguato o comunque quando ti muovi e crei vibrazioni.

 

Spero di essere stato esaudiente ma aspetto anche un intervento del nostro Willow Francesco

 

La mia domanda nasceva da una considerazione nata da quello che ho visto, insomma i predatori non credo girino a caso e le prede, vedi le castagnole sono sempre oreintate controcorrente perchè credo si cibino di plancton; per cui il predatore di solito da dove li sorprende? da dietro, da davanti? in tale ottica, come piazzarsi sul panettone, specialmente con media visibilità? discorso analogo sul sarago, anche se non è un predatore avverte certamente odori e rumori in un verso (quello controcorrente o quello a verso?). Ovviamente mi rendo conto che conta molto di più una buona capovolta e un buon tempo di apnea, tuttavia il dubbio mi intriga!!!

 

I predatori, per sorprendere le loro prede, in genere arrivano contro corrente, ma non è sempre così.

In mare purtroppo non si può dare niente per scontato.

Spesso si trovano anche dietro rocce o in qualche ansa in attesa che passi qualcosa.

 

PS non credere che serva tirare l'apnea, a volte il pesce si materializza ancor prima di toccare il fondo. ;)

 

Provo a raccontarti la mia personalissima esperienza, senza la minima pretesa di dettare legge, ma solo di raccontarti come la vedo io: secondo me in mare la regola è che le regole sono veramente poche (per quanto riguarda la pesca; al contrario, per quanto riguarda la sicurezza, le regole sono diverse ed assolutamente ferree).

Devi provare a capire non solo giorno per giorno ma sommozzata per sommozzata come stanno girando le cose, e comportarti di consegiuenza. A volte, basta un cambiamento impercettibile (a noi umani) di marea/vento/corrente/temperatura ecc per cambiare completamente l'impostazione della pescata. Ti posso solo dire che questa ricerca di una vera comunione con la natura è, tra le tantissime, la cosa più bella della pesca, almeno per me.

Tra le pochissime regole che cerco di rispettare, ci sono corrente e sole.

 

In genere, ripeto in genere, le correnti soprattutto se forti hanno sui predatori marini gli stessi effetti che il vento ha sui predatori terrestri. Se osservi un documentario siulla savana, vedrai che i leoni (al pari di qualsiasi cacciatore terrestre, categoria della quale mi onoro di far parte) attaccano sempre Sottovento.

 

Allo stesso modo, la corrente marina consente ad un predatore di percepire perfettamente le vibrazioni (non gli effluvi, come il vento a terra) delle prede, limitando moltissimo la percezione che le possibili prede hanno del predatore.

 

Di conseguenza, quando pesco all'aspetto, soprattutto in presenza di corrente forte (che per esperienza personale fa viaggiare controcorrente anche pesci che predatori non sono), cerco sempre di avere la corrente dietro le pinne.

 

Ovviamente i distinguo sono innumerevoli: quando batto zone che so frequentate dai dentici, in genere cigliate, corrente o non corrente i primi aspetti li faccio sempre in direzione mare aperto.

Comunque, come ti dicevo, dipende.

 

Te ne potrei raccontare tantissime, ma quella che mi ricordo meglio è un'aspetto dove, a fine apnea, mi sono sentito osservato. Mi sono voltato e mezzo metro sopra le mie pinne c'era una valigia a forma di orata, che si è data appena ho accennato a girarmi; ed ero a favore di corrente...

 

Comunque, concordo con Simone... se devo scegliere tra corrente e sole, nei nostri mari do predilezione ad immergermi con il sole alle spalle, in acqua limpida, e di fronte nel fango.

 

Spero di esserti stato di aiuto. Ma il consiglio migliore che ti posso dare è: buttati e pesca...

 

Ciao

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Aggiungo però una personalissima (mica tanto) considerazione.

Molto spesso dalle nostre parti si pesca in "fungaia" ossia sugli enormi pianori di grotto basso intervallati solo ogni tanto da ciuffi di posidonia e chiazze di sabbia.

La fungaia poi in zone particolari lascia il posto a cigli, panettoni spaccati isolati ma questo è un altro discorso.

Sulla fungaia ho la certezza che corrente e sole non abbiano alcun valore specie quendo si pesca con mare calmo e relativamente limpido.

In queste aree le prede più frequenti saranno i saraghi e, per chi gradisce, i grossi tordi che raramente gireranno al libero ma staranno semplicemente accucciati sotto i funghetti del grotto.

Non si tratta quasi mai di tane vere e proprie ma di semplici riposi momentanei.

In questi fondali ho preso anche grossi dentici e belle orate ma il sarago resta la preda principe.

In questi casi, pur nascosti dalla posidinia, saremmo perfettamente visibili e il pesce può veramente arrivare da ogni lato e da ogni altezza.

Ma ho capito che il pesce che vediamo è quello che si è appena alzato da suo rifugio poichè ci ha percepito durante la nostra discesa.

Con mare calmo in fungaia il pesce gira infatti molto poco.

Io allora durante la discesa, fatta lentissimamente, giro sempre su me stesso e mi guardo intorno per localizzare i saraghi prima che tocchi il fondo.

Così facendo mi apposto puntando il fucile già dove ho visto i pesci che, ripeto, arriveranno da qualsiasi direzione stravolgendo tutte le vostre teorie.

Se non vedo nulla in discesa sto sul fondo una manciata di secondi e poi risalgo perchè, essendo scoperti, gli eventuali pesci che vedremmo in un secondo momento ci metteranno troppo ad avvicinarsi.

Ma il massimo della pesca in fungaia è quando c'è acqua lercia in superficie ma abbastanza chiara sul fondo da farci vedere per 4/5 metri e onda formata di scirocco.

In pratica quando ci stanno le condizioni che fanno rimanere a terra buona parte dei pescatori perchè timorosi del mare mosso.

Ma io vado a mare sempre e comunque e proprio in queste condizioni esco con il mio bel gommone e vado apposta in fungaia.

Qui ha senso appostarsi con la corrente alle spalle anche se il pesce, specie dall'alto, potrà arrivare da ogni parte.

Con queste condizioni scorrendo il fondale con l'ancora galleggiante e una volta trovata la profondità in cui ci stanno i pesci si fanno pescate memorabili.

 

Piero Malato

Santa Marinella - Roma

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Aggiungo però una personalissima (mica tanto) considerazione.

Molto spesso dalle nostre parti si pesca in "fungaia" ossia sugli enormi pianori di grotto basso intervallati solo ogni tanto da ciuffi di posidonia e chiazze di sabbia.

La fungaia poi in zone particolari lascia il posto a cigli, panettoni spaccati isolati ma questo è un altro discorso.

Sulla fungaia ho la certezza che corrente e sole non abbiano alcun valore specie quendo si pesca con mare calmo e relativamente limpido.

In queste aree le prede più frequenti saranno i saraghi e, per chi gradisce, i grossi tordi che raramente gireranno al libero ma staranno semplicemente accucciati sotto i funghetti del grotto.

Non si tratta quasi mai di tane vere e proprie ma di semplici riposi momentanei.

In questi fondali ho preso anche grossi dentici e belle orate ma il sarago resta la preda principe.

In questi casi, pur nascosti dalla posidinia, saremmo perfettamente visibili e il pesce può veramente arrivare da ogni lato e da ogni altezza.

Ma ho capito che il pesce che vediamo è quello che si è appena alzato da suo rifugio poichè ci ha percepito durante la nostra discesa.

Con mare calmo in fungaia il pesce gira infatti molto poco.

Io allora durante la discesa, fatta lentissimamente, giro sempre su me stesso e mi guardo intorno per localizzare i saraghi prima che tocchi il fondo.

Così facendo mi apposto puntando il fucile già dove ho visto i pesci che, ripeto, arriveranno da qualsiasi direzione stravolgendo tutte le vostre teorie.

Se non vedo nulla in discesa sto sul fondo una manciata di secondi e poi risalgo perchè, essendo scoperti, gli eventuali pesci che vedremmo in un secondo momento ci metteranno troppo ad avvicinarsi.

Ma il massimo della pesca in fungaia è quando c'è acqua lercia in superficie ma abbastanza chiara sul fondo da farci vedere per 4/5 metri e onda formata di scirocco.

In pratica quando ci stanno le condizioni che fanno rimanere a terra buona parte dei pescatori perchè timorosi del mare mosso.

Ma io vado a mare sempre e comunque e proprio in queste condizioni esco con il mio bel gommone e vado apposta in fungaia.

Qui ha senso appostarsi con la corrente alle spalle anche se il pesce, specie dall'alto, potrà arrivare da ogni parte.

Con queste condizioni scorrendo il fondale con l'ancora galleggiante e una volta trovata la profondità in cui ci stanno i pesci si fanno pescate memorabili.

 

Piero Malato

Santa Marinella - Roma

 

Pillole di saggezza :thumbup:

Bella Piè

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Aggiungo però una personalissima (mica tanto) considerazione.

Molto spesso dalle nostre parti si pesca in "fungaia" ossia sugli enormi pianori di grotto basso intervallati solo ogni tanto da ciuffi di posidonia e chiazze di sabbia.

La fungaia poi in zone particolari lascia il posto a cigli, panettoni spaccati isolati ma questo è un altro discorso.

Sulla fungaia ho la certezza che corrente e sole non abbiano alcun valore specie quendo si pesca con mare calmo e relativamente limpido.

In queste aree le prede più frequenti saranno i saraghi e, per chi gradisce, i grossi tordi che raramente gireranno al libero ma staranno semplicemente accucciati sotto i funghetti del grotto.

Non si tratta quasi mai di tane vere e proprie ma di semplici riposi momentanei.

In questi fondali ho preso anche grossi dentici e belle orate ma il sarago resta la preda principe.

In questi casi, pur nascosti dalla posidinia, saremmo perfettamente visibili e il pesce può veramente arrivare da ogni lato e da ogni altezza.

Ma ho capito che il pesce che vediamo è quello che si è appena alzato da suo rifugio poichè ci ha percepito durante la nostra discesa.

Con mare calmo in fungaia il pesce gira infatti molto poco.

Io allora durante la discesa, fatta lentissimamente, giro sempre su me stesso e mi guardo intorno per localizzare i saraghi prima che tocchi il fondo.

Così facendo mi apposto puntando il fucile già dove ho visto i pesci che, ripeto, arriveranno da qualsiasi direzione stravolgendo tutte le vostre teorie.

Se non vedo nulla in discesa sto sul fondo una manciata di secondi e poi risalgo perchè, essendo scoperti, gli eventuali pesci che vedremmo in un secondo momento ci metteranno troppo ad avvicinarsi.

Ma il massimo della pesca in fungaia è quando c'è acqua lercia in superficie ma abbastanza chiara sul fondo da farci vedere per 4/5 metri e onda formata di scirocco.

In pratica quando ci stanno le condizioni che fanno rimanere a terra buona parte dei pescatori perchè timorosi del mare mosso.

Ma io vado a mare sempre e comunque e proprio in queste condizioni esco con il mio bel gommone e vado apposta in fungaia.

Qui ha senso appostarsi con la corrente alle spalle anche se il pesce, specie dall'alto, potrà arrivare da ogni parte.

Con queste condizioni scorrendo il fondale con l'ancora galleggiante e una volta trovata la profondità in cui ci stanno i pesci si fanno pescate memorabili.

 

Piero Malato

Santa Marinella - Roma

Interessante.

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Complimenti a Piero per il bel post. Pesco da diversi anni ma devo dire che è sempre un piacere leggerti ed imparare qualcuno dei tuoi trucchi (il legame tra la fungaia e lo scirocco mi mancava, in genere quanto c'è scirocco io mi limito a provare al largo e fondo per evitare le acque del tevere, ed in genere a smadonnare).

 

Complimenti ancora.

 

Ragazzi, qualcuno sa come sta il mare? Questo we non sono potuto uscire e nugnaafacciecchiù!!! :frustry::frustry:

 

se domani non esco mi faccio il bagnetto nella vasca di casa con la muta :laughing:

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Complimenti a Piero per il bel post. Pesco da diversi anni ma devo dire che è sempre un piacere leggerti ed imparare qualcuno dei tuoi trucchi (il legame tra la fungaia e lo scirocco mi mancava, in genere quanto c'è scirocco io mi limito a provare al largo e fondo per evitare le acque del tevere, ed in genere a smadonnare).

 

Complimenti ancora.

 

Ragazzi, qualcuno sa come sta il mare? Questo we non sono potuto uscire e nugnaafacciecchiù!!! :frustry:  :frustry:

 

se domani non esco mi faccio il bagnetto nella vasca di casa con la muta :laughing:

 

IDEM! a rega ce vorrebbe na casa al mare e campa de rendita cosi tutti i giorni a pesca, io dopo una settimana che non vado entro in crisi di astinenza!

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Ragazzi, qualcuno sa come sta il mare? Questo we non sono potuto uscire e nugnaafacciecchiù!!! :frustry:  :frustry:

 

se domani non esco mi faccio il bagnetto nella vasca di casa con la muta :laughing:

Francè, bello non è!!! :nono:

Oggi e montante, dovemo aspettà il week end.

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se domani non esco mi faccio il bagnetto nella vasca di casa con la muta :laughing:

 

cominciala a riempì...! :devil:

 

oggi c'è una bella mareggiata!

Allora propongo mega pescatona nella vasca di Francesco....preferite alba o tramonto? :D

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se domani non esco mi faccio il bagnetto nella vasca di casa con la muta :laughing:

 

cominciala a riempì...! :devil:

 

oggi c'è una bella mareggiata!

Allora propongo mega pescatona nella vasca di Francesco....preferite alba o tramonto? :D

 

Aspetto di gruppo al cefalo? oh, io mi metto la mia muta vecchia, senza pisciarino!!!

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Ragazzi, qualcuno sa come sta il mare? Questo we non sono potuto uscire e nugnaafacciecchiù!!! :frustry:  :frustry:

 

 

a ladispoli è incazzato nero, ma con la muta invece della pesca puoi fare surf ;)

 

dalle previsioni dovrebbe diventare poco mosso a partire da sabato notte

 

:bye::bye:

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Ospite ocellaris

Ragazzi, grazie della collaborazione e delle pillole di saggezza. Insomma, mi sembra di capire che la corrente conta poco, o quasi, mentre visibilità e geografia del sito...contano di più!!!! il punto è che secondo me sta corrente effettivamente influisce, magari nel trasporto del suono...., mi sembra che wilow ne accennasse, giusto? Parallelamente con la corrente le castagnole sembrano sempre più abbrancate e compatte, cosa che spesso mi ha fatto pensare che qualcosa, nonostante la scarsa visibilità, fosse in giro!

che ne dite? Grazie cmq!!!!!

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Molto spesso dalle nostre parti si pesca in "fungaia" ossia sugli enormi pianori di grotto basso intervallati solo ogni tanto da ciuffi di posidonia e chiazze di sabbia.

La fungaia poi in zone particolari lascia il posto a cigli, panettoni spaccati isolati ma questo è un altro discorso.

Sulla fungaia ho la certezza che corrente e sole non abbiano alcun valore specie quendo si pesca con mare calmo e relativamente limpido.

In queste aree le prede più frequenti saranno i saraghi e, per chi gradisce, i grossi tordi che raramente gireranno al libero ma staranno semplicemente accucciati sotto i funghetti del grotto.

Non si tratta quasi mai di tane vere e proprie ma di semplici riposi momentanei.

In questi fondali ho preso anche grossi dentici e belle orate ma il sarago resta la preda principe.

In questi casi, pur nascosti dalla posidinia, saremmo perfettamente visibili e il pesce può veramente arrivare da ogni lato e da ogni altezza.

Ma ho capito che il pesce che vediamo è quello che si è appena alzato da suo rifugio poichè ci ha percepito durante la nostra discesa.

Con mare calmo in fungaia il pesce gira infatti molto poco.

Io allora durante la discesa, fatta lentissimamente, giro sempre su me stesso e mi guardo intorno per localizzare i saraghi prima che tocchi il fondo.

Così facendo mi apposto puntando il fucile già dove ho visto i pesci che, ripeto, arriveranno da qualsiasi direzione stravolgendo tutte le vostre teorie.

Se non vedo nulla in discesa sto sul fondo una manciata di secondi e poi risalgo perchè, essendo scoperti, gli eventuali pesci che vedremmo in un secondo momento ci metteranno troppo ad avvicinarsi.

Ma il massimo della pesca in fungaia è quando c'è acqua lercia in superficie ma abbastanza chiara sul fondo da farci vedere per 4/5 metri e onda formata di scirocco.

In pratica quando ci stanno le condizioni che fanno rimanere a terra buona parte dei pescatori perchè timorosi del mare mosso.

Ma io vado a mare sempre e comunque e proprio in queste condizioni esco con il mio bel gommone e vado apposta in fungaia.

Qui ha senso appostarsi con la corrente alle spalle anche se il pesce, specie dall'alto, potrà arrivare da ogni parte.

Con queste condizioni scorrendo il fondale con l'ancora galleggiante e una volta trovata la profondità in cui ci stanno i pesci si fanno pescate memorabili.

 

Piero Malato

Santa Marinella - Roma

Molto interessante ciò che dici,questo ne deduce che conosci molto bene la zona.

:bye:

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