> Hai mai avuto un incidente sott'acqua? - Pagina 2 - I Sondaggi di AM - AM FORUMS Vai al contenuto

Hai mai avuto un incidente sott'acqua?


  

601 utenti hanno votato

  1. 1. Hai mai avuto un incidente sott'acqua?

    • No, mai
      336
    • Sì, una volta
      166
    • Sì, più di una volta
      64


Messaggi raccomandati

Mi sovviene anche un altro piccolo incidente accadutomi due anni fa.

 

Durante l'esame del corso di apnea in risalita da un tuffo mi accorgo che un'orecchio fischia.

 

Il fastidio continua abbinato a senso di ovattamento, dopo due giorni mi accorgo di non sentire da quell'orecchio, vado al pronto soccorso e mi ricovano d'urgenza, la diagnosi: fistola perilinfatica da barotrauma.

 

Ho dato la colpa ad una leggera forzatura della compensazione fatta in quel tuffo.

 

Adesso è tutto, veramente tutto: mannaggia la fretta!

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
  • Risposte 306
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Miglior contributo in questa discussione

1993 - Sono molto allenato, pesco agevolmente sui 25 metri e spesso da solo, con un compagno un po' più in là. Ad un tuffo vedo una bella volata di corvi, sono tranquilli ma un po' più giù del previsto e un po' in là.

 

Il fondale cade su una ventina di metri e poi digrada dolcemente. Complice il mio stato di forma di allora, l'acqua cristallina ed il mio percorso in parallelo al fondale, non mi rendo conto del fatto che mi sto cacciando nei guai. Arrivo a tiro dei pesci, scocco la freccia e insagolo un bel corvo, alzo la testa e... vedo un muro d'acqua impressionante. La risalita non finisce mai.

 

Sono arrivato su al limite, con le gambe informicolite e vedendo delle "lucine". Altri due - tre secondi e... niente Apnea Magazine.

 

Il mio compagno di pesca di allora è morto due anni dopo all'Argentario, l'hanno trovato oltre i trenta metri accanto all'asta del fucile piantata in un buco.

 

Che i giovani sappiano cosa può accadere sott'acqua e prendano opportuni provvedimenti: sempre in due, sempre un compagno sulla verticale almeno nei tuffi impegnativi, massima pianificazione della battuta, massima prudenza.

 

Giorgio

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ospite a.bassu

Un sincopone , 10 giorni di ospedale, 3 di rianimazione, mi ha ripescato il mio compagno di pesca a -21 .

Per un periodo mi hanno chiamato Lazzaro.

Il tutto alla bella età di 22 anni, la fascia più pericolosa. :D

 

 

Saluti Alessandro :P

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

1° in Grecia parecchi anni fa. Dopo 5 ore di pesca avevo terminato il giro di un'isoletta stupenda; nel tornare al gommone vedo dei dotti ( il mio soprannome deriva da questi o dal fatto che sono un pochino saccente?)formato XXL. Faccio degli aspetti inconcludenti sempre più fondi e quando decido che quello era l'ultimo (era venuto a tiro solo il più piccolo che ho graziato) nello staccarmi dal fondo mi è venuto un crampo di quelli bestiali ad un polpaccio. Risalire con una pinna sola, anche se dopo qualche metro ho sganciato la cintura, e con quel dolore è stata dura: quasi panico.

 

2° Sempre in Grecia. Scoglia a largo fondo e favoloso. Faccio una immersione profonda e mentre stavo ancora scendendo, e quindi ero ancora ad inizio apnea, sono stato preso dal panico. Sgancio della cintura e risalita terribile! In tanti anni in cui ho sempre mantenuto un ottimo autocontrollo questo rimane un episodio inspiegabile. Panico totale

 

3° classica situazione in cui si da una mano all'amico a stanare una cernia incastrata: classica situazione con due aste sparate e le rispettive sagole che davano fastidio; quando stavo per risalire ed ero ormai "in riserva" il caro amico riesce a strapparmi la maschera . Risalita difficoltosa con un poco di paura iniziale di annodarmi alle sagole. Mantengo la calma.Tutto sommato sotto controllo.

 

Morale? Andare fondi e tirare è pericoloso.

Enrico

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

pesco dal 1963 (quando moltissimi di voi non erano neanche nei piani dei nascita dei futuri genitori), all'epoca andavo in acqua con un SAETTA B EXTRA della Cressi Sub, maschera Pinocchio e pinne Rondine (tutto ancora gelosammente conservato) e debbo dire che da sempre ho impostato la mia attività di pesca subacquea come uno svago, che non mi esponesse a rischi o pericoli di sorta.

Sono passati ormai oltre 40 anni (pieni di bei ricordi) e vi giuro che mai mi sono trovato in situazioni di pericolo.

Ho pescato in tutti i mari d'italia e nelle isole (anche in quelle che oggi sono parchi o ex centri di detenzione) ed ho sempre fissato nella mia mente una parola d'ordine: NON RISCHIARE.

Sino a 3 anni fà nessun compagno di pesca (forse qualche occasionale) poi...IL MIGLIORE, mio figlio Marco con il quale ci controlliamo a vicenda magari a distanza ma ci controlliamo SEMPRE.

Ho cercato di trasmettere a Marco che è meglio perdere un pesce che la vita e debbo dire che, da quello che ho visto la scorsa estate, lo ha recepito.

Eravamo a pesca assieme, avvistiamo un branco di grossi dentici dal comportamento anomalo (si nascondevano in tana per poi partire a razzo in mezzo alle occhiate), con una manovra da lontano riesco ad arrivare sul canalone dove si nascondono e sparo il più grosso (6,700 Kg) gli altri schizzano via in tutte le direzioni e Marco ne spara uno delle stesse dimensioni, ma lo prende male al centro della groppa (SL 50 con 5 punte) inizia a fare "scì nautico" col pescione imbizzarrito che subito dopo si disarpiona e s'intana in un altro canalone; avrebbe potuto iniziare la ricerca ma.....ha aspettato che arrivassi io per fare a turno la ricerca del pescione perso e che non è stato più ritrovato.

indubbiamente la delusione di un ragazzo di 16 anni che perde un denticione di quasi 7 Kg è tanta ma la soddisfazione che abbia capito quanto vale la sicurezza è stata per me immensa.

 

ciao a tutti

IL CONTE

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Aaaaa..........ne dimenticavo uno curioso!!!!

Stavo andando a pesca sotto casa mia (abito vicino al mare), d'estate in mezzo ai bagnanti.Pronto per entrare in acqua mi accorgo di aver dimenticato la sagola del medi, e non solo.Avevo anche montato lo spacca ossa al posto dell'arpione!! :angry: Ma non faccio in tempo a realizzare il fatto che.........per puro sbaglio premo il grilletto!!! :sub::sub:

L'asta fa un volo in aria e si pianta nella fronte di una vecchietta che stava elencando alla sua amica tutte le malattie che la affliggevano.........

Purtroppo (o per fortuna sua.....avendo smesso di soffrire) quella malattia in inox fu l'ultima dell'elenco....il decorso fu troppo veloce per la sua tempra!!! ;);)

................

...............

..................

Uè.......scherzavo dai...............

 

Che serva da esempio ( da non seguire) ai neofiti!!!!!

Purtroppo ne ho visti tanti girare tra i bagnanti con il fucile carico....e uno l'ho pure denunciato..........

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ospite Mariano Satta

ALTRI EPISODI:

 

*Gavino Azara: morto nel 1981...disse alla madre vado a pescare e Ti porto una bella sincope. Il suo corpo è stato trovato sugli scogli della spiaggia di Pittulongu nei pressi dei bagnanti. Ogni mese di giugno vengono affissi i neclologi che lo ricordano, una settimana prima ci bisticciai a Molara perchè si allontanò da Me e Massimo Putzu. Lo sgridai e minacccia che con Me a pescare non sarebbe più venuto se era per allontanarsi in solitario.

 

* Andrea, un amico ed un maestro, ci eravamo promessi di riandare in acqua ancora insieme. Ancora oggi lo piango come non ho pianto nessuno nel mondo della pesca.

 

* Altri amici sono stati meno fortunati di me, non è il caso di fare un elenco completo.

 

* Recuperato a Capo Ceraso pescasub, aveva due cinture in vita e si era sicuramente ispirato alle cassette viedo. Il suo compagno riguadagnò terra perchè aveva freddo lasciandolo solo.

Le ricerche durarono un paio di giorni, io ero lì, l'ho trovato e portato su...morto.

 

Mariano Satta

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ospite marwhite

la piu tragica è stata la volta che ho sparato, a fine apnea, ad un sarago in acqua torbida a non più di 13 mt. l'asta si è andata ad infilare nel coralligeno che non avevo visto causa torbidità acqua. non riuscendo a disincastrarla ed essendoci molta corrente ho agganciato il moschettone del pallone al fucile e mi apprestavo a tornare su. a circa un metro dalla superficie mi accorgo che la sagola si è infilato in maniera strana sotto la cintura e lo schienalino, per cui non riuscivo a guadagnare la superficie. non ho avuto la lucidità di sganciare i piombi e lo schienalino anche perchè ho un pò forzato la sagola nel tentativo di sbrogliarlo quel poco per guadagnare la superficie, invece mi si è stratto ancor di più intorno al corpo e non riuscivo più a liberarmi. pensavo che sarei rimasto li, ma con un'ultima disperata azione sono ridisceso al fucile (alemno 7 metri sotto) ed ho tirato forte la sagola dell'asta che si è strappata, così, quasi senza più forze sono ritornato a prendere aria. da allora tutti i miei fucili sono equipaggiati sempre con il mulinello. In ogni caso mi sono reso conto con quanto anticipo termino le mie apnee visto che ne è passato di tempo prima di riprendere aria.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

mai nè samba nè sincope, ma una volta ci sono andato molto vicino troppo direi.

sparo una cernia all'agguato, il tiro è lungo e la cernia ha il tempo di girarsi in modo tale che la freccia, anzichè in testa, gli si conficca da dietro poco sopra l'orefizio anale in direzione della testa fortunatamente l'asta fa presa nella spina dorsale del pesce e tiene benissimo.

La cernia vivissima, si va ad intanare sotto un massone a circa 33 mt , io filo il mulinello e risalgo, una volta in superficie aggancio il fucile al pallone, e metto la cernia in trazione, mi ventilo e scendo, non sono rilassato, so che è molto profondo e sono solo, quando finalmente arrivo sul fondo faccio l'ultima compensazione e mi pervade un fallace senso di benessere, mi affaccio alla tana e comincio a recuperare il nylon, quando ormai ho le mni sull'asta e la cernia sta per uscire, perdo la presa ed il pesce si infila nuovamente nello spacco, ed è qui che compio l'errore che poteva costarmi la vita: invece di risalire e ritentare dopo, ricomincio a tirare convulsamente il nylon, ma dopo un pò capisco finalmente che è ora di andare. Riesco a fare a malapena lo stacco dal fondo, che sento le contrazioni forti come pugni sullo stomaco, mi piego letteralmente in due, una vera tortura, è stato di gran lunga il momento più brutto della mia vita, sapevo benissimo cosa stava succedendo e sapevo che nessuno mi avrebbe potuto aiutare, ero praticamente consapevole del fatto che fra qualche istante sarei morto, non lo dimenticherò mai.

Fortunatamente sono riuscito a non andare nel panico ed a controllarmi, così ho sganciato la cintura e pian piano ho raggiunto la superficie, per fortuna senza incidenti solo con un gran fiatone e tantissima paura.

Ancora oggi mi stupisco che sia andato tutto bene.

Quella è stata la prima e l'ultima volta che ho rischiato così follemente.

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ospite Mariano Satta
Mi spiace, Mariano, per tutti questi brutti ricordi che ti porti dentro. Davvero.

 

Marco (maredacqua)

Guardo avanti ma ricordo le grida che lanciai dalla rabbia e dal dolore...le ricordo perfettamente parola per parola.

 

Guardo avanti con grande serenità...ma non dimentico.

 

Uno dei motivi che mi lega ad A.M. è proprio l'avere gridato con dolore ma non potendo fare niente altro.

 

Bisogna essere bravi tanto in acqua quanto in terra e questo è un puro esempio x tutti.

 

Mariano Satta

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
ALTRI EPISODI:

 

*Gavino Azara: morto nel 1981...disse alla madre vado a pescare e Ti porto una bella sincope. Il suo corpo è stato trovato sugli scogli della spiaggia di Pittulongu nei pressi dei bagnanti. Ogni mese di giugno vengono affissi i neclologi che lo ricordano, una settimana prima ci bisticciai a Molara perchè si allontanò da Me e Massimo Putzu. Lo sgridai e minacccia che con Me a pescare non sarebbe più venuto se era per allontanarsi in solitario.

 

* Andrea, un amico ed un maestro, ci eravamo promessi di riandare in acqua ancora insieme. Ancora oggi lo piango come non ho pianto nessuno nel mondo della pesca.

 

* Altri amici sono stati meno fortunati di me, non è il caso di fare un elenco completo.

 

* Recuperato a Capo Ceraso pescasub, aveva due cinture in vita e si era sicuramente ispirato alle cassette viedo. Il suo compagno riguadagnò terra perchè aveva freddo lasciandolo solo.

Le ricerche durarono un paio di giorni, io ero lì, l'ho trovato e portato su...morto.

 

Mariano Satta

scusa Mariano 2 cinture ..a che pro?..ovvero a che serve avere due cinture?e dello schienalino che ne pensi...non è come avere 2 cinture,,,,un altra domanda...e del piombo mobile?

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

×
×
  • Crea Nuovo...