vare Inviato Dicembre 15, 2012 Autore Segnala Condividi Inviato Dicembre 15, 2012 Aberrazioni, me..lma nell'etere, me--lma spacciata per consapevolezza!non potresti argomentare? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
antcant Inviato Dicembre 15, 2012 Segnala Condividi Inviato Dicembre 15, 2012 Lasciando perdere quei pochissimi apneisti che (forse, e sottolineo forse!) sono in grado di capire quando "uscire" dopo aver contato le contrazioni come fossero le pecorelle prima di addormentarsi, per la stragrande maggioranza degli apneisti (e p.sub quali noi siamo) "gestire" una situazione del genere è come pretendere di trovare un sistema per vincere sempre alla roulette. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
vare Inviato Dicembre 15, 2012 Autore Segnala Condividi Inviato Dicembre 15, 2012 Lasciando perdere quei pochissimi apneisti che (forse, e sottolineo forse!) sono in grado di capire quando "uscire" dopo aver contato le contrazioni come fossero le pecorelle prima di addormentarsi, per la stragrande maggioranza degli apneisti (e p.sub quali noi siamo) "gestire" una situazione del genere è come pretendere di trovare un sistema per vincere sempre alla roulette.E tu quando ti alleni in piscina cosa fai? Appena senti una contrazione esci? Perché lo sapevo che si sarebbe arrivato a dire questo, che cercare di "conoscersi" significa andare a giocare alla roulette russa. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
antcant Inviato Dicembre 15, 2012 Segnala Condividi Inviato Dicembre 15, 2012 Io ho parlato di roulette per una questione statistica: oggi puoi contare venti contrazioni e va tutto bene, domanine conti dieci e si spegne la luce.Tu ritieni che vi sia un sistema infallibile per capire quando uscire dopo una "paccata" di contrazioni? io non lo conosco... sarei lieto di apprenderlo.Conosco diverse persone, però, che erano convinte di aver trovato un sistema per vincere sempre alla roulette... Infine, chi ti ha detto che per allenarsi bene in piscina occorre mettersi a contare le contrazioni?Mi permetto di suggerirti la lettura di una pubblicazione (proprio su AM) del prof. M.Ciavarella "allenare l'apnea" , potresti trovarci spunti interessanti... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
fabriz Inviato Dicembre 15, 2012 Segnala Condividi Inviato Dicembre 15, 2012 (modificato) Io ho parlato di roulette per una questione statistica: oggi puoi contare venti contrazioni e va tutto bene, domanine conti dieci e si spegne la luce.Tu ritieni che vi sia un sistema infallibile per capire quando uscire dopo una "paccata" di contrazioni? io non lo conosco... sarei lieto di apprenderlo.Conosco diverse persone, però, che erano convinte di aver trovato un sistema per vincere sempre alla roulette... Infine, chi ti ha detto che per allenarsi bene in piscina occorre mettersi a contare le contrazioni?Mi permetto di suggerirti la lettura di una pubblicazione (proprio su AM) del prof. M.Ciavarella "allenare l'apnea" , potrestitrovarci spunti interessanti... Peccato che io non ho mai parlato di contare le contrazioni, infatti, basarsi sul numero di contrazioni per uscire è uno degli errori più grandi che si possono fare, ed è una delle prime cose che dico di NON fare. Oggi ne puoi avere 10 domani tenerne 100, i segnali da ascoltare sono altri tant'è vero che superata la fase di sofferenza le contrazioni neanche le senti più.@Vare Andrè non ti aspettare chiarimenti è meglio essere ermetici.... soprattutto visti gli interventi fatti nelle precedenti discussioni che sono sfociati sempre in polemiche, a volte mi sembrava di essere in un talk show con sgarbi e mughini! Modificato Dicembre 15, 2012 da fabriz Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Gianfranco Ciavarella Inviato Dicembre 15, 2012 Segnala Condividi Inviato Dicembre 15, 2012 Illuminateci voi con la vostra scienza tanto al chilo, siamo tutti con orecchi occhi e bocca aperta! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
vare Inviato Dicembre 15, 2012 Autore Segnala Condividi Inviato Dicembre 15, 2012 (modificato) Infine, chi ti ha detto che per allenarsi bene in piscina occorre mettersi a contare le contrazioni?Mi permetto di suggerirti la lettura di una pubblicazione (proprio su AM) del prof. M.Ciavarella "allenare l'apnea" , potrestitrovarci spunti interessanti...1) non mi sembra di aver MAI detto che conto le contrazioni o che qualcuno me l'ha insegnato.2) di pubblicazioni (libri, risorse online etc) ne ho lette tante e proprio questo mi ha portato a fare una domanda molto circostanziata nel mio primo messaggio.Visto che non se ne riesce a parlare forse è meglio lasciar perdere. Modificato Dicembre 15, 2012 da vare Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
vare Inviato Dicembre 15, 2012 Autore Segnala Condividi Inviato Dicembre 15, 2012 (modificato) Illuminateci voi con la vostra scienza tanto al chilo, siamo tutti con orecchi occhi e bocca aperta! Grazie per i tuoi illuminanti interventi di pura polemica. Se ce l'hai con qualcuno non capisco perché devi metterti a giochicchiare in questo topic. Modificato Dicembre 15, 2012 da vare Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
antcant Inviato Dicembre 15, 2012 Segnala Condividi Inviato Dicembre 15, 2012 Io ho parlato di roulette per una questione statistica: oggi puoi contare venti contrazioni e va tutto bene, domanine conti dieci e si spegne la luce.Tu ritieni che vi sia un sistema infallibile per capire quando uscire dopo una "paccata" di contrazioni? io non lo conosco... sarei lieto di apprenderlo.Conosco diverse persone, però, che erano convinte di aver trovato un sistema per vincere sempre alla roulette... Infine, chi ti ha detto che per allenarsi bene in piscina occorre mettersi a contare le contrazioni?Mi permetto di suggerirti la lettura di una pubblicazione (proprio su AM) del prof. M.Ciavarella "allenare l'apnea" , potrestitrovarci spunti interessanti... Peccato che io non ho mai parlato di contare le contrazioni, infatti, basarsi sul numero di contrazioni per uscire è uno degli errori più grandi che si possono fare, ed è una delle prime cose che dico di NON fare. Oggi ne puoi avere 10 domani tenerne 100, i segnali da ascoltare sono altri tant'è vero che superata la fase di sofferenza le contrazioni neanche le senti più.@Vare Andrè non ti aspettare chiarimenti è meglio essere ermetici.... soprattutto visti gli interventi fatti nelle precedenti discussioni che sono sfociati sempre in polemiche, a volte mi sembrava di essere in un talk show con sgarbi e mughini! Quindi ai tuoi allievi insegni a proseguire l'apnea finchè non cessano le contrazioni e poi spieghi loro quali sono "i segnali da ascoltare" prima di uscire? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
fabriz Inviato Dicembre 15, 2012 Segnala Condividi Inviato Dicembre 15, 2012 Insegno come cercare di capire progressivamente i segnali mandati dal corpo, quindi di imparare in un primo momento a gestire la fame d'aria, poi iniziare a capire un po le contrazioni e così via, è un percorso che viene fatto molto gradualmente, e i segnali che il corpo ci manda sono diversi da persona a persona, pertanto insegno loro di progredire molto lentamente per riparametrarsi di volta in volta. Se dicessi ad un allievo prosegui fin che non cessano le contrazioni non avrei un allievo vivo. Antcant cerchiamo di non estremizzare. La domanda di Andrea è precisa stiamo parlando di gestione della fase di sacrificio su misure che iniziano ad essere importanti, quindii non possiamo parametrare certe affermazioni su un normale corsista. Inoltre anche se dicessi ad un allievo di uscire finchè non cessano le contrazioni solo il 5% delle persone riuscirebbero a fare una cosa del genere, per superare la fase delle contrazioni devi avere un'ottima volontà ed una certa esperienza. Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
antcant Inviato Dicembre 15, 2012 Segnala Condividi Inviato Dicembre 15, 2012 Insegno come cercare di capire progressivamente i segnali mandati dal corpo, quindi di imparare in un primo momento a gestire la fame d'aria, poi iniziare a capire un po le contrazioni e così via, è un percorso che viene fatto molto gradualmente, e i segnali che il corpo ci manda sono diversi da persona a persona, pertanto insegno loro di progredire molto lentamente per riparametrarsi di volta in volta. Tradotto in soldoni questi "segnali mandati dal corpo" che, come dici, "sono diversi da persona a persona" quali sarebbero? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Ospite Gianfranco Ciavarella Inviato Dicembre 15, 2012 Segnala Condividi Inviato Dicembre 15, 2012 Puff!!! Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
vare Inviato Dicembre 15, 2012 Autore Segnala Condividi Inviato Dicembre 15, 2012 Lei da Professore tratta così i suoi allievi o è un modo di fare riservato a noi? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
Flavio Grisolia Inviato Dicembre 15, 2012 Segnala Condividi Inviato Dicembre 15, 2012 Lei da Professore tratta così i suoi allievi o è un modo di fare riservato a noi?Un altro seguace di Cabarrou... Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
siccia Inviato Dicembre 15, 2012 Segnala Condividi Inviato Dicembre 15, 2012 Potete citarmi alcuni dei segnali "post-contrazioni" che il corpo ci invia o deve restare un segreto? Cita Link di questo messaggio Condividi su altri siti
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