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Gare di Pesca in Apnea: da promuovere o da eliminare


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Per Vare : l'apnea pura nasce dai record di immersione in apnea del compianto Mayol e di Enzo Maiorca e poi via via di tanti altri. Lo stesso Pelizzari ha gareggiato molti anni e tutt'oggi esistono gare di apnea. le tecniche di respirazione e rilassamento, lo sviluppo delle attrezzature, le tecniche di pinneggiata ecc. ecc. si evolvono grazie alle gare, perchè se esistessero solo una moltitudine di apneisti singoli ognuno che va per la sua strada, molto difficilmente e molto più lentamente si diffonderebbero le conoscenze in materia. Anche solo l'interesse delle aziende di settore si veicola attraverso le gare dove si fa pubblicità, si diffondono nuovi prodotti.

Per altri: il parametro oggettivo nelle gare di pesca in apnea esiste ed è sotto gli occhi di tutti: chi prende più pesce rispettando un certo regolamento. la componente fortuna può giovare in rari casi, sui grandi numeri emerge sempre chi è più bravo. del resto nel calcio non esiste una grande componente fortuna?, però vale per la singola partita, alla distanza la squadra migliore viene sempre fuori. stessa cosa per molti sport. nella PIA agonistica l'atleta deve confrontarsi con le proprie difficoltà prima ancora che con gli altri, anche perchè fino alla fine della competizione difficilmente riesce a sapere cosa stanno facendo gli altri. Quindi l'atleta deve dare il massimo per sè stesso, trovare il pesce nel minor tempo possibile, sfruttando le opportunità offerte dal regolamento. Se il regolamento dice che è penalizzante prendere un dentice piuttosto che 10 salpe, l'atleta si orienterà sulle salpe, ma state pur certi che se il regolamento dicesse che vince chi ha il dentice e non chi ha le 10 salpe, tutti cercherebbero di pescare il dentice.

Anni fa il peso minimo delle selettive era 200gr, uscivano maree di pavoni. Poi intelligentemente è stato alzato a 300gr e il numero dei pavoni pescati è sensibilmente diminuito (a parte che i pavoni sono prede tipiche delle gare di aprile e maggio - periodo in cui fanno il nido - e oggi si è costretti a fare le gare in tali stagioni per colpa delle ordinanze balneari perchè una volta si potevano fare tutto l'anno) ; inoltre nelle gare svolte in altri periodi - autunno/inverno - i pavoni sono molto rari. Risultato dell'innalzamento del peso minimo a 300 gr : meno pavoni e ritorno dei saraghi / cefali nei carnieri degli atleti. Gli atleti si adeguano ai regolamenti.

 

1)Ovvio che c'è un parametro oggettivo, altrimenti non potrebbero esserci le gare. Il punto è proprio questo: il parametro oggettivo non può giudicare la pescata, può giudicare solo il carniere. Nella pesca in apnea non agonistica conta tutta la pescata, non solo qunti pesci sono stati infilzati.

 

2)Il problema del regolamento è che, anche se dicesse che vince chi ha il dentice, rispetto alle salpe, (cosa che, in effetti, preferirei), vincerebbe chi prende il dentice più grosso, indipendentemente dalla difficoltà di cattura. Nella pia non agonistica c'è una bella differenza tra il prendere un pesce con un'azione di pesca particolarmente tecnica e il prenderlo con un azione semplice, ma in gara non conta. Per me la difficoltà di cattura è molto importante nel giudicare un carniere, ma una gara non può tenerne conto.

 

3)Non mi piace il fatto che un pescatore sia costretto ad orientarsi verso un tipo di pesca. C'era un thread, sul forum, nel quale un utente aveva postato un carniere di triglie, che aveva realizzato un giorno nel quale, vedendo che le orate c'erano, ma erano molto diffidenti e rimanevano lontane, si era dedicato a tali pesci . Per me quello era un ottimo carniere, realizzato con la capacità di adattarsi che un pescatore deve avere. Ma adattarsi alle condizioni della giornata, non al regolamento.

Modificato da DanieleC
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Davide, perchè continuate e continui a dire che morto l'agonismo abbiamo le ore contate? Morte le gare chi è che può impedirmi di uscire in gommone davanti casa mia?????

Senza polemica

Per Vare : l'apnea pura nasce dai record di immersione in apnea del compianto Mayol e di Enzo Maiorca e poi via via di tanti altri. Lo stesso Pelizzari ha gareggiato molti anni e tutt'oggi esistono gare di apnea. le tecniche di respirazione e rilassamento, lo sviluppo delle attrezzature, le tecniche di pinneggiata ecc. ecc. si evolvono grazie alle gare, perchè se esistessero solo una moltitudine di apneisti singoli ognuno che va per la sua strada, molto difficilmente e molto più lentamente si diffonderebbero le conoscenze in materia. Anche solo l'interesse delle aziende di settore si veicola attraverso le gare dove si fa pubblicità, si diffondono nuovi prodotti.

Ciao Sciacchetrà, ho letto la biografia di Pelizzari, quella di Mayol. Quello che più mi salta all'occhio è che la performance assoluta, tutti i loro record, si inseriscono in un percorso personale che viaggia parallelamente a quello di altri grandi campioni, in un dualismo, una sfida che ha caratterizzato la fase iniziale della scoperta dell'apnea, da Maiorca a Pelizzari. Le gare per Pelizzari, con i campionati di apnea per nazioni, arrivano fondamentalmente a fine carriera agonistica, al di fuori dell'esperienza dei record, delle prestazioni, delle massime profondità, che è poi quello che si ricorda veramente di un campione di apnea. Lo sviluppo delle attrezzature, delle tecniche, le sponsorizzazioni, il legame di uno sponsor con l'atleta etc. per anni sono stati sospinti dalla storia personale di ciascun campione più che dalla corsa ai campionati di apnea.

Non voglio passare assolutamente per quello che vive l'apnea come esperienza solitaria, perché mi piace moltissimo condividere l'esperienza due volte al settimana con il gruppo con cui mi alleno, ma è una esperienza introspettiva, in cui gli altri ad un certo punto spariscono e rimangono compagni di cui hai grande fiducia, quando ti sono vicini lungo il cavo e ti fanno sicurezza.

Venendo alle gare di pesca e allo sviluppo dei materiali nelle gare, io ogni volta che leggo sulle riviste le interviste ai campioni dell'anno, ai protagonisti di un campionato etc. il più delle volte leggo che loro per le gare utilizzano classici fucili di serie, magari con la fiocina, roba corta per razzolare e che a loro vanno benissimo le pinne in plastica. Ora, io non so se questo sia frutto del legame con gli sponsor e se veramente tutti usano solo ciò che nelle interviste dichiarano, vivendo lontano dal mare non ho mai avuto occasione di capitare in zona proprio durante una gara, ma vedo che l'evoluzione ad esempio degli attuali fucili come i roller e simili è dettato dalla ricerca di specie particolari, di pesca ai grandi pelagici, a ricciole o tonni, o ai dentici, tutte cose che in gara si vedono di rado. Quando ho visto le foto del mondiale in Croazia con una gran quantità di gronghi a decidere la classifica, mi sono detto che tutto sommato quelle foto di emozione me ne restituiscono molto poca, mi emozioni molti di più per certe catture con i video che si vedono anche qua sul forum.

E' questo che mi lascia dubbioso.

Modificato da vare
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Per Vare : l'apnea pura nasce dai record di immersione in apnea del compianto Mayol e di Enzo Maiorca e poi via via di tanti altri. Lo stesso Pelizzari ha gareggiato molti anni e tutt'oggi esistono gare di apnea. le tecniche di respirazione e rilassamento, lo sviluppo delle attrezzature, le tecniche di pinneggiata ecc. ecc. si evolvono grazie alle gare, perchè se esistessero solo una moltitudine di apneisti singoli ognuno che va per la sua strada, molto difficilmente e molto più lentamente si diffonderebbero le conoscenze in materia. Anche solo l'interesse delle aziende di settore si veicola attraverso le gare dove si fa pubblicità, si diffondono nuovi prodotti.

Ciao Sciacchetrà, ho letto la biografia di Pelizzari, quella di Mayol. Quello che più mi salta all'occhio è che la performance assoluta, tutti i loro record, si inseriscono in un percorso personale che viaggia parallelamente a quello di altri grandi campioni, in un dualismo, una sfida che ha caratterizzato la fase iniziale della scoperta dell'apnea, da Maiorca a Pelizzari. Le gare per Pelizzari, con i campionati di apnea per nazioni, arrivano fondamentalmente a fine carriera agonistica, al di fuori dell'esperienza dei record, delle prestazioni, delle massime profondità, che è poi quello che si ricorda veramente di un campione di apnea. Lo sviluppo delle attrezzature, delle tecniche, le sponsorizzazioni, il legame di uno sponsor con l'atleta etc. per anni sono stati sospinti dalla storia personale di ciascun campione più che dalla corsa ai campionati di apnea.

Non voglio passare assolutamente per quello che vive l'apnea come esperienza solitaria, perché mi piace moltissimo condividere l'esperienza due volte al settimana con il gruppo con cui mi alleno, ma è una esperienza introspettiva, in cui gli altri ad un certo punto spariscono e rimangono compagni di cui hai grande fiducia, quando ti sono vicini lungo il cavo e ti fanno sicurezza.

Venendo alle gare di pesca e allo sviluppo dei materiali nelle gare, io ogni volta che leggo sulle riviste le interviste ai campioni dell'anno, ai protagonisti di un campionato etc. il più delle volte leggo che loro per le gare utilizzano classici fucili di serie, magari con la fiocina, roba corta per razzolare e che a loro vanno benissimo le pinne in plastica. Ora, io non so se questo sia frutto del legame con gli sponsor e se veramente tutti usano solo ciò che nelle interviste dichiarano, vivendo lontano dal mare non ho mai avuto occasione di capitare in zona proprio durante una gara, ma vedo che l'evoluzione ad esempio degli attuali fucili come i roller e simili è dettato dalla ricerca di specie particolari, di pesca ai grandi pelagici, a ricciole o tonni, o ai dentici, tutte cose che in gara si vedono di rado. Quando ho visto le foto del mondiale in Croazia con una gran quantità di gronghi a decidere la classifica, mi sono detto che tutto sommato quelle foto di emozione me ne restituiscono molto poca, mi emozioni molti di più per certe catture con i video che si vedono anche qua sul forum.

E' questo che mi lascia dubbioso.

 

Ecco, sì, i filmati di pesca mi emozionano molto di più che una gara, lì si può apprezzare veramente la cattura.

Se si facesse una gara di pesca ed ogni pescatore avesse una videocamera e si premiasse la cattura più bella, il video più emozionante,

a mio parare sarebbe più vicino alla "vera" pesca subacquea, più avvincente. Migliore.

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Quando ho visto le foto del mondiale in Croazia con una gran quantità di gronghi a decidere la classifica, mi sono detto che tutto sommato quelle foto di emozione me ne restituiscono molto poca.

Come dice un certo Molteni " è molto più difficile prendere un grongo che una corvina a 25 m". Poi che la corvina sia più bella...

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Come dice un certo Molteni " è molto più difficile prendere un grongo che una corvina a 25 m". Poi che la corvina sia più bella...

non lo metto in dubbio, ma l'emozione che mi suscita è sempre la stessa. Sarà che non mi piacciono un granchè.

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Pensate se nella caccia terrestre facessero le gare e mostrassero davanti alle telecamere e fotografi carnieri con cinghiali ,lepri caprioli ,cervi ecc. ecc.

Pensate che il referendum lo avrebbero vinto?

 

Non per essere contro le gare ma solo per capire e riflettere se in questo periodo storico di desertificazione del mare abbiano piu' un senso.

Secondo te i cacciatori hanno vinto il referendum più per l'inesistenza della caccia agonistica, o...per quella della caccia professionale?

A differenza della caccia, nel mondo della pesca esiste la figura del professionista (che ovviamente è anche la più impattante sugli stock ittici) e secondo me, paradossalmente, è proprio quella figura che giustifica la tolleranza per il prelievo sportivo.

Modificato da siccia
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Sono d'accordissimo sul fatto che un dentice preso con un'azione perfetta, discesa perfetta, appostamento perfetto, tiro perfetto, magari affrontando corrente e profondità rappresenta una cattura molto più appagante di un dentice (anche più grosso) preso magari fermo in mezzo alla posidonia, ma questo cosa c'entra con le gare? prendere certi pesci in gara a volte è molto più difficile che prendere gli stessi pesci da soli, magari senza tutta la confusione di 10 concorrenti intorno, ma certamente ad esempio riuscire a prendere pesci all'aspetto o all'agguato è molto più complicato in gara. E ciò vale in particolare proprio per i dentici.

Anche un goal segnato in rovesciata acrobatica in piena area in mezzo a 4 difensori che ti marcano stretto è molto più appagante di un goal fatto a porta vuota o addirittura di un autogoal da parte della squadra avversaria, ma non per questo si critica la validità delle partite di calcio come concetto.

Detto ciò io sono il primo che ha smesso di fare le gare perchè non mi piacciono i regolamenti attuali e nemmeno la tristezza dei carnieri, ma ritengo che le gare siano comunque molto importanti, spero solo che vengano ammodernati i regolamenti e consentiti carnieri più spettacolari, non necessariamente in termini di numero di prede ma di validità delle catture almeno in linea di principio. Eliminerei o limiterei al massimo ad 1 pezzo i pesci di scarso valore tipo gronghi, murene pavoni ecc, e aumenterei il punteggio dei pesci "di valore", ma di questo ho già scritto.

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Cmq io sono per lo sport in tutte le sue componenti compreso l'agonismo

ho letto un commento che mi é piaciuto e in cui mi riconosco, cioè il mondo gira e non siamo noi a farlo girare possiamo solo stare al passo coi tempi

per i record di apnea diciamo che sono andati avanti per anni a superarsi di 1m alla volta e non perchè 2m erano troppi ma per fare odiens

Il bello delle gare di pia è che non gliene frega un c@**o di fare odiens lo dimostrano i carnieri a tordi

forse è meglio così, per pochi ma non per tutti, insomma fare la prima donna per un pia non è il massimo della vita, copisco che infilzare pesci genera un'istinto ancestrale che rieccheggia nell'animo e diventa cosa personale da non sbandierare ai 4 venti

però chi prova certe emozioni le condivide coi suoi fratelli consapevole di essere capito, si alle gare dunque ma che resti fra di noi, a porte chiuse dunque

;-)

Modificato da Tango
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Ospite RickCT75

Carina la mossa "strategica" di lasciare in asso gli altri 2 post non appena i nodi giungono al pettine per iniziare questo. E ciò ci lancia subito nel discorso "GARE" che, per l'appunto, non è questione di vera anima e ideali puri, ma di politica, convenienza, strategia, pelo sullo stomaco, sgamo e malizia (che guarda caso non son propriamente attributi propri degli uomini puri, diversi ed eroici, ma più degli scafati politici e strateghi).

 

Purtroppo (e sottolineo purtroppo) le gare sono utili: utili a non far morire lo sport, utilia tenere vive le nuove leve, a farci pubblicità., a sostenere il mercato e il know how tecnologico delle case, sponsor etc.. Sull'utilità di sentirsi grandi ammazzando più pesci di un altro, ciò è relativo e lo si potrebbe fare anche privatamente andando a pesca tra 3 forti pescatori amici. Ma poi nessuno di loro potrebbe dire "sono il più forte DI...(d'Italia 2a cat, d'Italia 1a cat., d'europa, del mondo etc..). resta pur sempre il fatto che è da chiarire una cosa, della quale ho già parlato e che ha detto anche Soggioni: le gare oggi debbono cambiare... e stanno cambiando... con quanto di bello e di spiacevole c'è in questo.

 

Io ho scelto al tempo di non fare gare perchè, per me, chi ammazza più pesci nei buchi, chi usa tutti i sotterfugi (spesso per niente nobili e altisonanti spiritualmente) litigandosi con altri 5 per chi pedagna per primo un lastrone, per chi può preparare meglio o più a lungo la zona, per chi riesce meglio a smarcarsi dagli altri e a trovare segnali segreti migliori facendo finta che pescerà in altri etc. non è totalmente dimostrante che sia, nel senso originario ed idealistico della nostra disciplina, il pescatore realmente migliore, e non ha nulla di romantico (Io sono un inguaribile romantico, solitario di tendenza e un pò "Emingwayano"). Ma io, ultima ruota (pure scoppia!) del carro, non c'entro...

Infatti ci sono fortissimi pescatori che non fanno gare (non io però), così come può capitare che un veterano delle gare, buttato a zero su un mare sconosciuto e senza preparazione del campo di gara, possa prenderle di santa ragione da un "non garista" ma fortissimo pescatore che pesca nello stesso posto, nello stesso punto e nelle stesse ore e alle stesse condizioni. I pescatori "privati" ma forti, sono potenzialmente dei campioni a cui manca (per natura o per scelta) quella carica di bastardaggine, iperstrategia esasperata e malizia (che io, per mio carattere riassumo sempre in "veleno") che serve nelle gare (e di tempo e denaro da perdere!), pur avendo essi tutto il resto che serve per essere potenziamente dei campioni. E quel resto è il cuore di un buon pescatore. Ciò significa una cosa:

Sicuramente i campioni delle gare (i primi classificati) sono dei FORTISSIMI pescatori; Ma sono comunque i più forti tra chi ha scelto di fare gare; probabilmente però sono i più forti lo stesso, perchè ciò potrebbe essere detto per ogni sport. Quindi, per essere più precisi, sono i più forti tra quelli più aggressivi, sgamoni e maliziosi. Cmq fare gare di per sè, anche per 15 anni, non significa essere un forte pescatore; Nè non farle significa non esserlo: sono solo dei diversi sistemi relativi di riferimento. Se uno non ha quel "tocco", quel fiuto del pesce etc. ed ha solo la carica "bastarda" di aggressività-malizia non sarà mai vincitore nelle gare neanche se ci mette tutta la sua vita e anima per 20 anni. Se, Invece, un fortissimo pescatore "privato", se si cimentasse con tutta l'anima nelle gare, forzandosi a smaliziarsi e a "imbastardirsi" sono sicuro che vincerebbe.

Chi vuole e ama le gare (e ama discutere in questi thread, per poter poi probabilmente asserire che chi non le ama non è e non sarà mai un forte pescatore), nell'80% dei casi le ama come erano 20-30 anni fa (vedi discussione dell'altro thead) ritenendo gli ultimi tentativi di cambiarne i crismi (sbagliati o meno che siano) operati dalla federazione come "decadenti". E ciò è ovvio perchè i nuovi regolamenti impauriscono e spiazzano il pescatore "bastardo", col pelo sullo stomaco, (normalmente bravo e inveterato tanaiolo più che agguatista/aspettista) che ha paura che il fattore cernia, malizia, mire, sotterfugi e strategia non sia più predominante e determinante come prima e che venga soppiantato dalla pesca diversa, più etica e moderna, pura e di intuito "a zero" più vicina ai "non garisti" per antonomasia, e che lo metterebbe a confrontarsi con gli altri su un terreno verosimilmente più congeniale a coloro che le gare non le han volute fare, (parlo di quelli "forti") cioè che non han fatto gare per scelta e non perchè siano scarsi, e magari solo perchè non sopportano tutti quei meschini litigi, trucchi, sotterfugi e piccolezze maligne tipiche dei pescatori dell'altro tipo. Avete mai seguito una pesatura? Avete mai notato qualcuno, poi, arrivare a portare pesci presi da un'altra parte o in un altro giorno? Avete mai sentito di gente che mette pietre nei pesci per farli pesare di più?

 

Quindi: Gare? SI..... Ma per me personalmente? No, non mi esaltano. Sarà perchè sono un pescatore scarso, probabilmente..... Invece tutti quelli esaltati dalle gare sono tutti forti pescatori....

 

Ah.. Dimenticavo... Non so al nord, ma almeno nel centro sud, nel 90% dei casi "forte garista" vuol dire anche "professionista" (ovviamente senza licenza, intendo), e ciò non casualmente ma per molti motivi che sono sia colpa "dell'uomo" che del "sistema"....

Modificato da RickCT75
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Pensate se nella caccia terrestre facessero le gare e mostrassero davanti alle telecamere e fotografi carnieri con cinghiali ,lepri caprioli ,cervi ecc. ecc.

Pensate che il referendum lo avrebbero vinto?

 

Non per essere contro le gare ma solo per capire e riflettere se in questo periodo storico di desertificazione del mare abbiano piu' un senso.

Secondo te i cacciatori hanno vinto il referendum più per l'inesistenza della caccia agonistica, o...per quella della caccia professionale?

A differenza della caccia, nel mondo della pesca esiste la figura del professionista (che ovviamente è anche la più impattante sugli stock ittici) e secondo me, paradossalmente, è proprio quella figura che giustifica la tolleranza per il prelievo sportivo.

 

Il cacciatore professionista ce' sempre stato nella storia dell'uomo,ma dopo aver quasi estinto tutte le specie e sparito ed'e' rimasto ora solo il cacciatore amatoriale adeguandosi alle regole di legge.

E cosi' sta' succedendo nella pesca industriale,le flotte di pescherecci si sono dimezzate nel corso degli anni ,la flottiglia di porto Santo Stefano e un quarto rispetto a trent'anni fa' ,chi semina vento raccoglie tempesta ,e a quanto sembra ancora non l'hanno capito.

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boh , sbagliero ma mi pare che quando si discute di questo argomento ci si scontra sempre contro una stramaggioranza di appassionati che gare non ne hanno mai fatte , che prendono lo stereotipo del garista scorretto e magari in buonafede lo amplificano e ci bollano tutta la categoria ....

Modificato da Mata
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Per rispondere a siccia alla domanda di apertura direi sicuramente si sono da promuovere , non ho dubbi su cio , quello su cui ho dubbi è come fare

 

quello che mi spiace è che sembra che contro le gare ci siano piu persone tra i pesca sub che tra gli ambientalisti convinti che saranno le gare a mettere a repentaglio la nostra passione e farci vietare di pescare

 

Belloni correggetemi se sbaglio ma negli ultimi anni se non ricordo male escluso un europeo a Salina e il campionato per societa da voi organizzato all ' argentario ( al quale partecipai ) quante volte siamo stati contestati ?

 

la mia impressione piuttosto è che solitamente gli avvenimenti agonistici passano inosservati non c' è praticamente pubblico alle pesature e se non ci fosse AM saremmo sempre ai tempi in cui vedevi i risultati su pescasub dopo 2 mesi ( a proposito di pescasub stendiamo un velo pietoso , bei tempi quelli degli articoli di Peretti con cronache che traspiravano passione altro che i sondaggi di oggi che fa Laudati gare si gare no )

La pensiamo allo stesso modo, soprattutto in merito a quanto ho evidenziato...

Non so perchè sia così...

E' già un assurdo che il primo e più tremendo colpo alla pesca subacquea (agonistica e non) lo diede il più più famoso personaggio della subacquea (Cousteau, ndr), ma è ancora più assurdo che il colpo di grazia sia inferto dagli stessi pescatori...

Anni di confronti su questo forum e non solo, mi hanno fatto capire che esiste la categoria del "Tafazzi", il pescatore subacqueo che ama martellarsi i testicoli in nome di non so cosa (purezza? presunta superiorità morale? boh) ma non credevo fino a questo punto: ci manca solo l'harakiri...

Rispondo a chi, in un altro thread, ha scritto che eliminerebbe le gare perché...

Perchè le gare non rappresentano il mio modo di vivere il mare. Non condivido il fatto di dimostrare la propria "bravura" uccidendo più pesci possibili.

Perché quindi non ne condivide l'etica...

Immaginate un mondo in cui si elimina tutto ciò che non si condivide: tolleranza 0...e non ne vedo il motivo, dato che le gare, attualmente, non mi pare che danneggino qualcuno...o si?

Modificato da siccia
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Beh una cosa è dire: non mi piacciono le gare per questo e quell'altro motivo e quindi non vi partecipo.

Altra cosa è dire le gare non mi piacciono e quindi vorrei abolirle o sono il male del nostro sport.

Anche a me non piace il pugilato per esempio, trovo incivile ormai ai giorni nostri, che due uomini salgano su un ring per massacrarsi di cazzotti e molti altri stiano li intorno a tifare perchè uno o l'altro diano una serie di mazzate all'avversario (e anche e peggio a scommetterci su dei soldi), con rischi notevoli per la salute (e ognitanto qualcuno ci lascia anche le penne). ma non per questo chiedo l'abolizione di questo sport, c'è chi lo ama... libero di seguire questa strada...

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se per questo ogni disciplina implica dei rischi se portata all'estremo dell'agonismo, i morti ci sono anche nel calcio come nel ciclismo, magari indirettamente con l'assunzione di doppanti

però c'è da dire che lo sport con il confronto induce a migliorarsi sia fisicamente che mentalmente

nella box la struttura fisica di un pugile è fondamentale, la corda, il sacco, le flessioni, il gioco di gambe fanno si a portare la struttura al meglio, poi se uno vuole farsi massacrare è affar suo

il rugby uguale porta la struttura fisica al meglio almeno nei campionati maggiori poi se in campo sono scorretti e volano cartoni e ginocchiate non fà parte del gioco ma è antigioco quindi da sanzionare

la pia ha di buono che porta la struttura fisica al meglio col minor impatto negativo, in acqua si allena la muscolatura senza sollecitare troppo le articolazioni

logicamente senza confronto una persona può essere portata a credere che la sua condizione sia già al meglio

il pensiero potrebbe essere questo"io pesco per i fatti miei, non mi confronto quindi sono in perfetta forma" la legge della relatività impone che tutto è relativo, cioè io sono in forma rispetto a uno che non fà attività fisica ma in confronto al campione di psub faccio schifo

il dover confrontarsi mi pare obbligatorio per essere oggettivi su di un argomento, per parlare di psub devo avere dei parametri oltre ai miei, devo vedere altri come si comportano per sapere qualè il massimo ed il minimo...in parole povere non basta ritenersi dei psub per esserlo ma bisogna mettersi in gioco e confrontarsi con le realtà altrui

le gare sono il metodo piu sbrigativo per giocarsela, dalle gare viene fuori il meglio di ognuno ed anche il peggio, si possono valutare e mettere in discussione comportamenti e tecniche, poi uno può parlare di teorie quanto vuole ma è sul campo che si valutano

io non faccio gare ufficiali anche se mi piacerebbe provare magari come cappottaro però coi compagni è sempre garetta così si smette di far teoria e che vinca il migliore

:smartass:

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