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Gare di Pesca in Apnea: da promuovere o da eliminare


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Davide, perchè continuate e continui a dire che morto l'agonismo abbiamo le ore contate? Morte le gare chi è che può impedirmi di uscire in gommone davanti casa mia?????

Ospite Gianfranco Ciavarella

Quindi? Con la domanda questa roba cosa avrebbe da spartire? E' chiaro che le gare sono nelle mani delle associazioni che aderiscono alla federazione. Chiedere ai tifosi di rappresentare lo sport amato è assurdo. Stabilito ciò tutto il resto rimane una serie di congetture utili solo a giustificare ora questo ora quello senza che ci sia alcun nesso vero e in particolare senza che tale questione sia di una qualche utilità.

La Federazione, d'altra parte, dovrebbe mettere in pratica azioni utili a promuovere l propria disciplina fra gli appassionati e mi pare di poter dire che il risultato sia sotto gli occhi di tutti. I numeri parlano chiarissimo e ci dicono in maniera incontrovertibile che la FIPSAS del settore da anni perde consensi DENTRO se stessa invece che trovarne fuori. Tu sei solo l'ultimo dei moicani che presta attenzione e speranza verso una classe dirigente di settore che ha decimato l'interesse per questa disciplina e questo sport.

Il disinteresse alla federazione ed alle politiche da essa proposte è ancor più grave visto il numero addirittura crescente degli appassionati alla pesca subacquea. Sembrerebbe che più crescono i pescatori e meno siano gli interessati alla Federazione. Altro che fenomeno in via di esaurimento è la Federazione che si estingue, almeno fra i pescatori subacquei e non certo per colpa degli appassionati!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Ok, giusto Davide! Allora in questo sia io che siccia non ci avevamo azzeccato. Sul resto però magari si son dette anche cose più giuste. Quindi, stai dimostrando anche tu, come me, che la teoria "Cousteau> politica Fipsas sull'immagine data agli altri" avanzata da siccia non regge. Per favore, quindi, spiegalo a lui anche tu (perchè lo hai detto solo a me?) se no a me, come già accaduto, non mi crede.

Ciao...

:bye:

Io ho semplicemente dimostrato che la presunta necessaria riabilitazione dell'immagine del pescatore, come motore principale della modifica dei regolamenti, non regge. Questo purtroppo non toglie che chi materialmente abbia portato avanti questa scelta ne fosse (stupidamente perchè con 30 anni di ritardo!) convinto.

 

D'altronde la maggior parte dei cambi di regolamento puntavano in una direzione e hanno finito sempre per perseguire quella opposta. Ad esempio la FAN doveva invogliare a partecipare alle selettive e aumentare la sicurezza in gara; non solo l'incremento di partecipanti non è stato quello atteso, ma i casi di TARAVANA in gara sono notevolmente aumentati quando prima non se ne aveva notizia e non certo per ignoranza.

 

Non c'era un reale bisogno di riformare così pesantemente e in senso restrittivo i regolamenti e tutto questo ha portato al lento collasso del sistema agonistico. Quanti grandi atleti si sono ritirati perchè non avevamo più stimoli a gareggiare in questo modo?! La conseguenza più immediata è la crisi della nazionale nelle competizioni internazionali, soprattutto perchè non è pensabile che gli atleti debbano pescare con quel regolamento solo in gara. Per il resto l'agonismo nazionale è in forte crisi e rischia seriamente di morire togliendoci quell'unico riparo che ancora abbiamo.

 

In un paese dove si può ottenere un referendum con misere 500 mila firme e in cui un quarto degli aventi diritto può imporsi sulla maggioranza, ci vuole un attimo ad essere trascinati dentro l'ennesima offensiva anticaccia.

 

:bye:

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Nessuna soddisfazione, purtroppo!

Voi avete migliorato me stesso. Oggi sopporto meglio l'ultimo arrivato che tenta di spiegarmi il sesso degli angeli. So che resterò inascoltato, è tanta la voglia di crederci che s'immagina di poter guarire il cancro con le metastasi!

Perdonami.

Modificato da Gianfranco Ciavarella
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Nessuna soddisfazione, purtroppo!

Voi avete migliorato me stesso. Oggi sopporto meglio l'ultimo arrivato che tenta di spiegarmi il sesso degli angeli. So che resterò inascoltato, è tanta la voglia di crederci che s'immagina di poter guarire il cancro con le metastasi!

Perdonami.

mi sento come l'ultimo arrivato ;-)

di fatti parlo di sport e non di pescasub in particolare

confronto varie discipline per estrapolare la radice sportiva che riconosco nei valori

sono l'ultimo arrivato ma non l'ultimo nato...come è vero che il mondo gira e non sono io a farlo girare

ma non è Gianfranco che pecchi di ego?

sempre pronto a dibattere di sport ma se ci si vuol rinchiudere nella psub a guscio va bene, sono l'ultimo arrivato ed avete perfettamente ragione, continuate così che siete forti ma nin affacciatevi al mondo che potrebbe non piacervi

peace and love

te viggio bene dai

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Ospite RickCT75

Ok, giusto Davide! Allora in questo sia io che siccia non ci avevamo azzeccato. Sul resto però magari si son dette anche cose più giuste. Quindi, stai dimostrando anche tu, come me, che la teoria "Cousteau> politica Fipsas sull'immagine data agli altri" avanzata da siccia non regge. Per favore, quindi, spiegalo a lui anche tu (perchè lo hai detto solo a me?) se no a me, come già accaduto, non mi crede.

Ciao...

:bye:

Io ho semplicemente dimostrato che la presunta necessaria riabilitazione dell'immagine del pescatore, come motore principale della modifica dei regolamenti, non regge. Questo purtroppo non toglie che chi materialmente abbia portato avanti questa scelta ne fosse (stupidamente perchè con 30 anni di ritardo!) convinto.

 

D'altronde la maggior parte dei cambi di regolamento puntavano in una direzione e hanno finito sempre per perseguire quella opposta. Ad esempio la FAN doveva invogliare a partecipare alle selettive e aumentare la sicurezza in gara; non solo l'incremento di partecipanti non è stato quello atteso, ma i casi di TARAVANA in gara sono notevolmente aumentati quando prima non se ne aveva notizia e non certo per ignoranza.

 

Non c'era un reale bisogno di riformare così pesantemente e in senso restrittivo i regolamenti e tutto questo ha portato al lento collasso del sistema agonistico. Quanti grandi atleti si sono ritirati perchè non avevamo più stimoli a gareggiare in questo modo?! La conseguenza più immediata è la crisi della nazionale nelle competizioni internazionali, soprattutto perchè non è pensabile che gli atleti debbano pescare con quel regolamento solo in gara. Per il resto l'agonismo nazionale è in forte crisi e rischia seriamente di morire togliendoci quell'unico riparo che ancora abbiamo.

 

In un paese dove si può ottenere un referendum con misere 500 mila firme e in cui un quarto degli aventi diritto può imporsi sulla maggioranza, ci vuole un attimo ad essere trascinati dentro l'ennesima offensiva anticaccia.

 

:bye:

Il tuo ragionamento fila, Davide, ma ti faccio notare alcuni miei dubbi:

Perchè nelle gare internazionali abbiamo cominciato a "fetere" ben prima (dal 1998 in poi) di queste recenti regole?

Come mai campioni nati e cresciuti nel tempo "d'oro" senza ste regole (De silvestri, Bellani, Bardi, Antonini, Ramacciotti e altri), pur essendo dei grandissimi pescatori, hanno continuato e continuano (i rimanenti) a "fetere" nelle gare internazionali, pur se, come nal caso di De Silvestri, continuano invece a vincere nei circuiti nazionali?

Ti sembra strano o bislacco che io mi ponga (e ti ponga) questi quesiti? Sono quesiti da non considerare e che non meritano risposta?

Perchè quando io ho messo sul tappeto anche altre questioni assolutamente non meno importanti in questo panorama (FIPS>Fipsas; Caso Mazzarri) nessuno qui si è degnato di discuterne? Si discute delle conseguenze della politica Fipsas credendole cause, e si dimentica della politica Fipsas in se stessa come causa prima?

Secondo te, veder silurato Mazzarri, non è stato un gran colpo per la nostra nazionale? Non ha deluso i Fans? E doversi sobbarcare spese di circolo, brevetto, tessera, carburante etc. senza quasi avere rimborsi (che ci si va sotto) e senza grossi incentivi per chi vince, non ha anche questo allontanato molti dalle gare? Non è forse questa "politica Fipsas" e solo "politica Fipsas"?

Ovviamente c'è anche il problema che Mazzarri non poteva durare per sempre, e quindi che non c'è stato ricambio.

E poi: GLi "alcuni, n.b. solo alcuni" (parole testuali) PIA antigara che voi avete citato e straquotato come una delle cause principali, non sono (e l'avete detto proprio voi), infatti, solo "alcuni"? Quindi già voi stessi ammettete che sono pochi, e quindi ininfluenti in queste dinamiche (come i talebani ecologisti che giustamente mi hai fatto notare). Ma quando l'ho detto sono stato avversato.

 

Sottolineo solo per non farmi fraintendere:

Non voglio con questo dire che ho ragione solo io e che i motivi sono solo questi, ma non credete che abbiano giocato anche queste cose?

:bye:

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Ti deluderò ma l'ultimo arrivato e' solo in senso cronologico. Tutto il resto anche ciò che credi sia una novità da spargere in questo mare di ignoranti e' roba vecchissima!

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Il tuo ragionamento fila, Davide, ma ti faccio notare alcuni miei dubbi:

Perchè nelle gare internazionali abbiamo cominciato a "fetere" ben prima (dal 1998 in poi) di queste recenti regole?

Come mai campioni nati e cresciuti nel tempo "d'oro" senza ste regole (De silvestri, Bellani, Bardi, Antonini, Ramacciotti e altri), pur essendo dei grandissimi pescatori, hanno continuato e continuano (i rimanenti) a "fetere" nelle gare internazionali, pur se, come nal caso di De Silvestri, continuano invece a vincere nei circuiti nazionali?

Bisogna tenere presente che, dal 98 in poi, il luogo privilegiato per le competizioni internazionali (purtroppo non sempre si può scegliere e bisogna accontentarsi di chi si offre di organizzare) è diventato l'oceano; e noi in oceano non sappiamo pescare come altri nostri abituali avversari. Tuttavia, quando si è potuto pescare in maniera simile al mediterraneo, qualche bel risultato è arrivato. Il mondiale del Cile vinto da Bellani non è da buttare e nemmeno i piazzamenti sul podio del 2002 in Brasile. In mediterraneo (anche se non dovunque) sappiamo ancora primeggiare, sempre Bellani nell'europeo casalingo del 2001 ha saputo imporsi. Ma aldilà del problema oceano/mediterraneo, ce n'è un altro ben più grave.

 

Nessun atleta, in nessuno sport, può dare il meglio di se arrivando ad una gara importante senza aver fatto allenamento e senza aver gareggiato in tutta una serie di competizioni simili e di preparazione al grande evento. Pensaci bene, un prima categoria, quante gare fa in un anno?? Pochissime e quasi sempre quelle importanti in cui non si dovrebbe steccare ma, senza appunto preparazione, si stecca eccome. Il talento innato aiuta ma non può in alcun modo supplire all'esperienza e alla pratica continua. E questo non è cambiato poco e in peggio negli ultimi 20 anni, poche erano e ancorta meno sono diventate.

Ti sembra strano o bislacco che io mi ponga (e ti ponga) questi quesiti? Sono quesiti da non considerare e che non meritano risposta?

Perchè quando io ho messo sul tappeto anche altre questioni assolutamente non meno importanti in questo panorama (FIPS>Fipsas; Caso Mazzarri) nessuno qui si è degnato di discuterne? Si discute delle conseguenze della politica Fipsas credendole cause, e si dimentica della politica Fipsas in se stessa come causa prima?

Secondo te, veder silurato Mazzarri, non è stato un gran colpo per la nostra nazionale? Non ha deluso i Fans? E doversi sobbarcare spese di circolo, brevetto, tessera, carburante etc. senza quasi avere rimborsi (che ci si va sotto) e senza grossi incentivi per chi vince, non ha anche questo allontanato molti dalle gare? Non è forse questa "politica Fipsas" e solo "politica Fipsas"?

Non è che non meritano risposta, ma è solo che si tratta di argomenti vecchi che molti si sono stufati di riprendere in maniera sterile e inutile. Questo è un grande limite del forum come struttura in sè, sono il primo a saperlo e a riconoscerlo da sempre.

 

Nessuno si dimentica nè assolve la politica della federazione, sono stato il primo a dire che certi regolamenti assurdi possono essere partoriti solo da vertici lontani dalla base oltrechè totalmente inadeguati alla sua difesa e rappresentanza. Nessuno può pensare che le gare siano in crisi a causa esclusiva delle critiche degli antigare, sarebbe assurdo, si è solo cercato di far capire quale sia l'importanza intrinseca dell'agonismo per la sopravvivenza stessa della pratica ricreativa, mentre troppi credono che siano due realtà diverse e che si possa facilmente sacrificare la prima per salvare la seconda.

 

La pesca in apnea è un malato cronico che non si può permettere un raffreddore aggiuntivo che, nelle sue condizioni, potrebbe ucciderlo. Se non ti puoi occupare del male cronico che fai? Butti tutto o salvi il salvabile?

Ovviamente c'è anche il problema che Mazzarri non poteva durare per sempre, e quindi che non c'è stato ricambio.

E poi: GLi "alcuni, n.b. solo alcuni" (parole testuali) PIA antigara che voi avete citato e straquotato come una delle cause principali, non sono (e l'avete detto proprio voi), infatti, solo "alcuni"? Quindi già voi stessi ammettete che sono pochi, e quindi ininfluenti in queste dinamiche (come i talebani ecologisti che giustamente mi hai fatto notare). Ma quando l'ho detto sono stato avversato.

 

Sottolineo solo per non farmi fraintendere:

Non voglio con questo dire che ho ragione solo io e che i motivi sono solo questi, ma non credete che abbiano giocato anche queste cose?

:bye:

Nè io, nè Fabio credo, abbiamo mai sostenuto che gli anti gare siano la causa principale del lento collasso dell'agonismo. Ma possono essere la goccia che fa traboccare il vaso...quello che mi interessa far capire è che dentro quel vaso c'è tutto e se inizia a traboccare esce tutto e non si salva nulla. Così come la norma sui 5 kg è importante da conoscere per sapere a cosa potresti andare incontro se ti fermano con un pesce di troppo, anche in questo caso è importante sapere che le gare possono non piacere ma, nel caso, sono un "male" necessario a cui non esiste alternativa se non la totale rinuncia alla pesca in apnea di qualsiasi tipo.

 

:bye:

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Nè io, nè Fabio credo, abbiamo mai sostenuto che gli anti gare siano la causa principale del lento collasso dell'agonismo

 

Infatti non l'ho mai detto (perchè non lo penso), ma evidentemente devo essermi espresso malissimo per essere stato frainteso in questo modo...

A proposito del lento collasso dell'agonismo io ho la mia teoria e bene o male penso di averla esposta, però vorrei far notare a tutti dei dati che potrebbero essere tradotti se non altro come "singolari coincidenze".

Nel 1973 il più famoso personaggio della subacquea mondiale (un ambientalista francese) prende le distanze dalla caccia subacquea.

Nel 1977 la Regione Sardegna prima ed il resto d'Italia dopo, vieta la pesca subacquea con le bombole e quella notturna, seguendo in ciò l'esempio dei francesi, precursori in materia di divieti imposti a chi pesca sott'acqua.

Le gare di pesca subacquea in Italia vivono un'epoca d'oro tra il 65 e l'85, poi comincia un lento declino.

Nel 1986 (21 anni dopo che i francesi istituirono la prima AMP del Mediterraneo [Port Cros]) nasce la prima AMP italiana: Ustica.

Da lì a breve, nelle gare italiane, cambia il peso minimo del pesce simbolo (la cernia), che da 3 kg passa a 5 kg.

Con gli anni le AMP si sono moltiplicate in tutto il Paese ed al contempo le modifiche più evidenti ai regolamenti nazionali delle gare di pesca subacquea hanno colpito prima di tutto il solito pesce simbolo: dalla possibilità di prendere più cernie, si passò al limite di un solo pesce, fino alla scomparsa della cernia dalle gare.

La limitazione, quindi, è stata l'anticamera dell'abolizione totale.

Anche in ciò i francesi sono stati precursori, in quanto la cernia, in Francia, era specie protetta (in gara e non) ben prima che questo pesce scomparisse dalle nostre gare.

E' più corretto dire che i francesi ci hanno preceduti proprio nel declino delle competizioni di pesca subacquea: prima di noi sono passati dalle gare a nuoto con le plancette e i carnieri a base di serpenti, cefali e tordi, e prima di noi hanno cominciato a perdere colpi nelle gare internazionali, fino a scomparire del tutto.

Cos'è oggi la pesca subacquea agonistica francese?

Oggi, dopo aver stravolto la copertina della pesca subacquea (le gare) e spiegato a chi ha il potere di farci entrare nelle AMP, chi siamo, cosa facciamo e quanti siamo, continuiamo a non poter entrare in quegli specchi d'acqua per via di un principio cautelativo che viene applicato soltanto a noi, sebbene non esistano studi scientifici seri inerenti l'impatto di tante altre tecniche di prelievo ittico che invece sono consentite.

Ragioni possibili:la stupidità? La pressione della lobby bombolara e/o di tutti gli altri pescatori? Il fatto che al Ministero dell'ambiente o a presiedere un'importante AMP c'è spesso un talebano ambientalista solidale con chi ci distrusse l'immagine 40 anni fa?

Ognuno dia la risposta che vuole...ma se alcuni, in FIPSAS, soffrono per i rimorsi, quelli non sono certamente nè gli atleti, nè tutti quelli che gravitano attorno a loro (cioè dire i soci dei circoli che, tesserandosi, hanno detto si alle gare di pesca subacquea).

Modificato da siccia
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Ospite RickCT75

Il tuo ragionamento fila, Davide, ma ti faccio notare alcuni miei dubbi:

Perchè nelle gare internazionali abbiamo cominciato a "fetere" ben prima (dal 1998 in poi) di queste recenti regole?

Come mai campioni nati e cresciuti nel tempo "d'oro" senza ste regole (De silvestri, Bellani, Bardi, Antonini, Ramacciotti e altri), pur essendo dei grandissimi pescatori, hanno continuato e continuano (i rimanenti) a "fetere" nelle gare internazionali, pur se, come nal caso di De Silvestri, continuano invece a vincere nei circuiti nazionali?

Bisogna tenere presente che, dal 98 in poi, il luogo privilegiato per le competizioni internazionali (purtroppo non sempre si può scegliere e bisogna accontentarsi di chi si offre di organizzare) è diventato l'oceano; e noi in oceano non sappiamo pescare come altri nostri abituali avversari. Tuttavia, quando si è potuto pescare in maniera simile al mediterraneo, qualche bel risultato è arrivato. Il mondiale del Cile vinto da Bellani non è da buttare e nemmeno i piazzamenti sul podio del 2002 in Brasile. In mediterraneo (anche se non dovunque) sappiamo ancora primeggiare, sempre Bellani nell'europeo casalingo del 2001 ha saputo imporsi. Ma aldilà del problema oceano/mediterraneo, ce n'è un altro ben più grave.

 

Quindi, dico, io, (e come dici tu), se qualche bel risultato c'è stato e quando non c'è stato è stato perchè noi in oceano non sappiamo pescare come i nostri avversari, il motivo è più quello che gli "alcuni antipesca" o le "regole di carniere" (tra l'altro mi risulta che la classica pesca alla cernia di cui qui ci si lamenta con esagerata apprensione è proprio quella che si fa in Mediteranneo, e non quella che si fa in oceano, che per l'appunto è tendeziosamente più una pesca al libero fra le laminarie e l'onda forte). Quindi, con lo stesso ragione dubbio della vostra argomentazione, qui si potrebbe dire anche che perdiamo fuori dal mediterraneo perchè siamo troppo abituati alla tipica "pesca alla cernia" e che dovremmo allenarci (uso il pluralia per intenderci) anzi di più a quella e non lo facciamo.

 

Nessun atleta, in nessuno sport, può dare il meglio di se arrivando ad una gara importante senza aver fatto allenamento e senza aver gareggiato in tutta una serie di competizioni simili e di preparazione al grande evento. Pensaci bene, un prima categoria, quante gare fa in un anno?? Pochissime e quasi sempre quelle importanti in cui non si dovrebbe steccare ma, senza appunto preparazione, si stecca eccome. Il talento innato aiuta ma non può in alcun modo supplire all'esperienza e alla pratica continua. E questo non è cambiato poco e in peggio negli ultimi 20 anni, poche erano e ancorta meno sono diventate.

 

Quindi, anche qui, la soluzione sarebbe allenarci di più nei posti/fondali/tipi di pesca dove titpicamente stecchiamo (cosa che dovrebbe organizzare la Fipsas) per cui concentrarci troppo su cernia, bonus, o cultura marginale degli "antipesca" mi sebra un pò come volerci distrarre dal reale problema per trovare cause espiatorie secondarie. Fermo cmq restando che anche io, con forza, ho più volte espresso il mio disappunto per l'esclusione della cernia in gara. Ma quello, per l'appunto, è un problema più di gare mediterranee che per le altre disputate altrove (e sempre più frequenti). Concordo invece pienamente con voi, nel senso sempre di "simulazione/preparazione alle gare internazionali" col disappunto sulla regola degli spostamenti, che grazie a dio sono stati di nuovo ammessi.

 

Ti sembra strano o bislacco che io mi ponga (e ti ponga) questi quesiti? Sono quesiti da non considerare e che non meritano risposta?

Perchè quando io ho messo sul tappeto anche altre questioni assolutamente non meno importanti in questo panorama (FIPS>Fipsas; Caso Mazzarri) nessuno qui si è degnato di discuterne? Si discute delle conseguenze della politica Fipsas credendole cause, e si dimentica della politica Fipsas in se stessa come causa prima?

Secondo te, veder silurato Mazzarri, non è stato un gran colpo per la nostra nazionale? Non ha deluso i Fans? E doversi sobbarcare spese di circolo, brevetto, tessera, carburante etc. senza quasi avere rimborsi (che ci si va sotto) e senza grossi incentivi per chi vince, non ha anche questo allontanato molti dalle gare? Non è forse questa "politica Fipsas" e solo "politica Fipsas"?

Non è che non meritano risposta, ma è solo che si tratta di argomenti vecchi che molti si sono stufati di riprendere in maniera sterile e inutile. Questo è un grande limite del forum come struttura in sè, sono il primo a saperlo e a riconoscerlo da sempre.

 

Nessuno si dimentica nè assolve la politica della federazione, sono stato il primo a dire che certi regolamenti assurdi possono essere partoriti solo da vertici lontani dalla base oltrechè totalmente inadeguati alla sua difesa e rappresentanza. Nessuno può pensare che le gare siano in crisi a causa esclusiva delle critiche degli antigare, sarebbe assurdo, si è solo cercato di far capire quale sia l'importanza intrinseca dell'agonismo per la sopravvivenza stessa della pratica ricreativa, mentre troppi credono che siano due realtà diverse e che si possa facilmente sacrificare la prima per salvare la seconda.

La pesca in apnea è un malato cronico che non si può permettere un raffreddore aggiuntivo che, nelle sue condizioni, potrebbe ucciderlo. Se non ti puoi occupare del male cronico che fai? Butti tutto o salvi il salvabile?

 

 

Ovviamente c'è anche il problema che Mazzarri non poteva durare per sempre, e quindi che non c'è stato ricambio.

E poi: GLi "alcuni, n.b. solo alcuni" (parole testuali) PIA antigara che voi avete citato e straquotato come una delle cause principali, non sono (e l'avete detto proprio voi), infatti, solo "alcuni"? Quindi già voi stessi ammettete che sono pochi, e quindi ininfluenti in queste dinamiche (come i talebani ecologisti che giustamente mi hai fatto notare). Ma quando l'ho detto sono stato avversato.

 

Sottolineo solo per non farmi fraintendere:

Non voglio con questo dire che ho ragione solo io e che i motivi sono solo questi, ma non credete che abbiano giocato anche queste cose?

:bye:

Nè io, nè Fabio credo, abbiamo mai sostenuto che gli anti gare siano la causa principale del lento collasso dell'agonismo. Ma possono essere la goccia che fa traboccare il vaso...quello che mi interessa far capire è che dentro quel vaso c'è tutto e se inizia a traboccare esce tutto e non si salva nulla. Così come la norma sui 5 kg è importante da conoscere per sapere a cosa potresti andare incontro se ti fermano con un pesce di troppo, anche in questo caso è importante sapere che le gare possono non piacere ma, nel caso, sono un "male" necessario a cui non esiste alternativa se non la totale rinuncia alla pesca in apnea di qualsiasi tipo.

 

Anch'io, come voi, ho difeso le gare (e fatto notare la loro grandissima importanza per il nostro sport (anche ricreativo) e in questo credo che qui 9.5 su dieci la pensiamo tutti uguale. Delle altre motivazioni, se se ne è parlato così tanto fino alla noia, perchè? Proprio perchè, come ammetti tu stesso in quest'enunciato, sono cause veramente basilari e rimaste irrisolte. A me invece è sembrato, a meno che non sia diventato pazzo (perchè insegno Italiano e tratto di comprensione di testi scritti ogni giorno, e basta leggere sopra per dedurlo) che sia in questo che negli altri thread affrontati in questi ultimi giorni si sia apprestata con troppa apprensione (ed eccessiva malizia) l'analisi di elementi secondari (cernia-carnieri-bonus e PIA "antigara" e "fuorviati" dall'eccesso di etica). E' vero che son cose fastidiose e che potrebbero (forse) far traboccare il vaso ed andrebbero quindi sistemate, ma non sarebbero la goccia che fa trabboccare il vaso più di ogni altra cosa. Il vaso potrebbe traboccare, a questo punto, per ogni altra causa piccola. E' infatti il livello generale "d'acqua del vaso" che dovremmo cercare di abbassare se no, pensando solo "al raffreddore" e distogliendoci dall'altro, traboccherà prima o poi comunque. Ripeto: i problemi veri, secondo me, sono altri e molto più scottanti, lesivi e vecchi e il non essere riusciti a risolverli fino ad oggi non ce li deve far scordare e distoglierci nello guardare il moscerino mentre volano i tafani. Se è vero che non ci possiamo permettere un raffreddore aggiuntivo perchè abbiamo (esempio) l'Aids, è anche vero che non possiamo pensare di curare l'Aids soffiandoci il naso coi fazzoletti e neanche prendendo l'aspirina... e che se non ci ucciderà questo raffreddore ci ucciderà cmq la prossima influenza.

Credo che sarebbe molto più profiquo parlare dell'errata politica Fipsas (in buona fede o meno che sia) negli ultimi 20 anni. La Fipsas, per es., ha sbagliato non nel curare l'immagine etica del garista, che è invece stata cosa saggia; ha sbagliato, invece, nel curare "troppo" l'immagine etica del PIA garista "in senso negativo", solo permissivo e ridimensionante. Ma Il vero errore è stato non curarla, nel contempo, in senso "positivo": é inutile fare gli "etici" se poi, oltre noi, non se ne accorge nessuno. Abbiamo tutti accolto con gran gioia il servizio trasmesso su Raisport il 5/10. Con altrettanto entusiasmo abbiamo letto la cronaca in diretta fatta dal team di AM per l'assoluto. Ce ne vorrebbero di più, di queste cose, e dovremmo insistere e concentrarci su questo, invece che addannarci contro i pochi "antigara" che per gusto o per sfiga, la pensano così, e non credo che saranno mai la maggioranza. Se in un lungo servizio, fatto in diretta, durante una gara, il commentatore spiegherebbe la bravura e l'eroismo degli atleti, trasmetterebbe le immagini soggettive dei "cameragun", e farebbe notare anche i motivi etici per cui si è cambiato il regolamento (com'è stato, per intenderci, per far passare le limitazioni di potenza/struttura nella formula 1 o l'allora introduzione dei guantoni nel pugilato), raccoglieremmo un mare di fans (a dispetto del tipo/quantità di carnieri) e tutti capirebbero il nostro sport, il nostro sforzo e il nostro sacrificio. MA la PIA, purtroppo, non è la F1,anche se sicuramente non è meno civile del pugilato. IO, anche se non credo che riprenderò più a fare gare, ho proprio in questi giorni maturato l'intenzione di rifarmi di nuovo la tessera Fipsas mediante ASD AM lo stesso. Fate bene a difendere le gare e a farlo capire qui. Ma ciò che più ancora serve, qui, è far capire che, favorevoli o no alle gare, bisogna tesserarsi a prescindere, per dare più peso politico alla PIA (sempre che non continui a deluderci) e chiedere/dare più possibilità alla Fipsas di pagare trasferte per allenarci fuori, di dare più incentivi in denaro ai primi 10 classificati nelle gare "grosse", di veicolare la nostra immagine positiva pubblicizzandoci di più in TV e giornali non specialistici etc., e di voler più bene alla sua PIA (a differenza di come fu per Mazzarri). Nell'epoca mediatica chi non crea i numeri, i miti, e non è mediatico non esiste. Noi non siamo certo il Calcio, nè la F1, ovvio, eppure (almeno fino ad oggi) esistiamo. E dovremmo tutti (noi e la Fipsas) sforzarci per dare più spettacolarità "mediatica ed economico/organizzativa" al nostro sport, non per dare più spettacolarità ai semplici carnieri che sempre e solo noi vediamo e capiamo.. Quello conta anche, ma passa in secondo piano.

Vietare la pesca di notte e con le bombole è stato sacrosanto e invece di vederlo come parte di un fenomeno contro di noi io invece lo vedo come una cosa a favore e da togliere da quel contesto: essa infatti serve a ribadire e sottolineare chi SIAMO NOI (o chi non siamo noi) anche alla legge, Ed è proprio questo che vorrei fosse più veicolato e mediatizzato nelle gare trasmesse in TV/giornali. Inoltre, se ciò non si fosse fatto, oggi matematicamente per i nostri detrattori non avremmo l'argomento dei max 40 metri a nostra difesa.

Certo non dobbiamo imitare i francesi, e quel che ho detto qui non spingerebbe certo ad imitarli

Il problema Delle AMP è un altro, e fin'ora non ne avevamo mai discussi qui.....ci sarebbe da dire un sacco, e non so fino a che punto è collegabile con le gare....

Questo è il mio pensiero.

:bye:

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In Francia peró si pesca bene...da vedere anche la flotta industriale francese che dovrebbe essere circa la metà di quella italiana

tutto sommato si pronostica un Italia di AMP e pescherecci che sconfinano.in africa

in uno scenario assurdo dove tutti si accaparrano un fetta di mare il povero psub è un'elemento scomodo da eliminare e basta

tutti contro la pia insomma

c'è da dire che l'inaspettato crescere delle associazioni di apnea ha smosso le acque, si molti fanno corsi per poi andare a pescare e questo lo sanno anche gli istruttori ed in sostanza si genera quella forza politica in grado di frenare la spartizione delle acque

quindi il crescente numero di apneisti mette anche sotto gli occhi di molti lo stato del mare e dei talebans che vi circolano

la pia ha nella educazione fisica un punto di forza da non sottovalutare, in una società dove la malattia è il non usare il proprio fisico e il disabituarsene dunque

ora gli atleti che riescono a non respirare e a scendere nel blu tornano ad essere quegli eroi che fanno luccicare gli occhi dallo stupore al pubblico delle grandi masse

allora sport come la pia diventano la cura per chi cerca nel XXl secolo la perfezione della società, ora in ballo c'è molto di più c'è sempre piu gente in palestra piu gente in montagna e al mare c'è sempre piu gente che guarda e pratica lo sport, che vuole mangiare sano e dedicarsi ad attività salutari

...to be continued buona notte

 

 

 

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