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PARLIAMO DI FUCILI


Ospite Mariano Satta

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Ospite Mariano Satta

E' sempre maggiore la confusione che porta ad apprezzare, criticare o scegliere un'arma. Con questo POST/ARTICOLO tento di fare chiarezza affrontando uno dei temi più delicati di sempre.

 

 

PARLIAMO DI FUCILI

 

La confusione che regna sulla bontà, precisione, rinculo, fusti, guida aste, aste, testate ed impugnature è sempre tanta.

 

Tentiamo di fare un pò di chiarezza

 

http://www.pescasub.it/articoli/attrezzature/img_fucili/image002.jpg

 

FUCILI OLEOPNEUMATICI :

Esprimono grande potenza, necessitano di una minima manutenzione e la gittata dell'asta viene garantita da un pistone che, grazie all'espansione dell'aria , riesce a scagliare l'asta dopo avere premuto il grilletto.

Le pressioni di esercizio sono in media sulle 25 atm più che sufficienti per la cattura dei pesci medi del nostro sempre più povero Mediterraneo.

 

Essendo armi composte di vari accessori per lo più metallici ne fanno delle armi più pesanti dei comuni arbalete, ma non per questo meno buone. Se impugnate per delle lunghe ore stancano il polso ma sia nelle misure corte che lunghe l'ingombro è sempre inferiore agli arbalete.

 

Infatti un Oleopneumatico si misura "fuori tutto" mentre gli arbalete si prende come riferimento di misura il solo "fusto". A differenza degli arbalete l'asta non è visibile ai fini del puntamento e della mira poichè viene ospitata all'interno della canna.

 

In mare la maggior parte delle volte si spara d'istinto, d'imbracciata o mirando in fase di brandeggio ma difficilmente in tiro piazzato. Questi fattori appena descritti portano tanti alle famose "padelle", poichè il puntamento avviene sul serbatoio o sulle eventuali tacche di mira ma mai sull'intera asta. Tanti applicano una sottile striscia adesiva sull'intero serbatoio affinchè presenti delle caratteristiche simili alle aste "visibili"degli arbalete. In entrambe le armi serve la cosidetta "mano buona" altrimenti si padella con entrambi.

 

Qualunque fucile Oleopneumatico imprime una grande forza sull'asta fin dallo sgancio e quindi imprime forza e potenza all'asta da subito anche se in parte all'interno del serbatoio (cannainterna) , al contrario gli arbalete imprimono forza nel momento in cui sganciano le gomme.

 

Negli ultimi anni queste armi sono state evolute ma il progetto di base è sempre lo stesso. Fà fede sempre il mitico Sten di Ludovico Mares e sebbene siano passati più di trent'anni dalla prima apparizione, i fucili sono tali e quali.

 

CARATTERISTICHE:

Il pistone viene trattenuto da un dente di sgancio che permette di trattenere l'asta sfruttando l'attrito di un codolo leggermente conico che s'incastra nell'apposita sede dello stesso. Il grilletto agisce su un pistoncino detto "a connessione" che permette, agendo sul grilletto, di sganciare l'asta e di conseguenza far partire la freccia.

 

La tenuta dell'aria nella "connessione" è garantita da un o-ring ospitato in una apposita sede.

 

L'asta imprime la sua velocità grazie a dei fori generosi in testata che permettono la quasi invisibile colonna d'acqua di svuotare la stessa canna interna. Tutti i fucili ormai sono generosi in testata come fori e imprimendo un pò di ATM in più qualunque fucile è paragonabile anche ai sottovuoti di ultima generazione ed appena immessi sul mercato.

 

CANNE INTERNE:

In commercio si trovano fucili dotati di canna interna del diametro 13 mm e altri con canne interne 11 mm. La differenza è di soli 2mm che rapportati alla lunghezza dell'arma permettono all'acqua di entrare in una piccolissima percentuale minima di differenza in più.

 

La canna 13 viene preferita per l'utilizzo di grosse e pesanti aste che solitamente sono da 8-9 mm di diametro, la canna 11 viene preferita da coloro che tentano di trovare le caratteristiche di agile balistica degli arbalete sugli oleopneumatici.

 

Altri ancora sono convinti che dotare un oleo di asta sottile vada a sostituire il più comune degli arbalete.

 

ANALISI EDIFFERENZE tra Oleo:

Immaginate di avere in mano due Oleopneumatici uno Canna 11 con asta da 6,5mm ed un canna 13 con asta da 8 mm.

 

A livello di colonna d'acqua interna non vi sono differenze alcune poichè a maggior diametro di asta minore volume d'acqua. La differenza in riferimento alla colonna d'acqua ci sarebbe solo e soltanto dotando il canna 13 di asta da 6,5 mm.

 

E' provato che maggiore è il diametro dell'asta maggiore sarà l'impatto sul pesce e da qua si capiscono le esigenze/differenze che le due armi offrono con la differenza nei 2mm. E' impossibile armare di asta pesante un canna 11 come non è consigliato armare di asta leggera un canna 13.

 

FATTE QUESTE ANALISI:

ne viene fuori che ARBALETE - Oleo CANNA 11 e Oleo CANNA 13 SONO ARMI differenti e sopratutto NON PARAGONABILI.

 

Un oleo 100 cm di lunghezza è lungo quanto un agile arbalete 75 da Tana e Razzolo ma in confronto imprime una potenza devastante che lo rende impossibile in uguale utilizzo (per esempio in tana).

 

Idem l'arbalete da 75 è preciso, agile, di facile brandeggio ma mai riuscirà ad imprimere uguale potenza con aste di diametro maggiore.

 

Una grossa Cernia può essere facilmente trafitta qualora servisse forza d'impatto, un generoso arbalete che occupa uguale volume non reggerebbe il confronto sebbene le grosse Cernie vengano catturate lo stesso dai veterani e campioni.

 

 

PESCA IN ACQUE LIBERE:

Discorso differente nelle ACQUE LIBERE, non esistono più differenze tra Oleopneumatici e Arbalete.

 

Con grande impegno dei costruttori e degli artigiani gli arbalete di oggi presentano caratteristiche analoghe e anche superiori ai più potenti oleopneumatici.

 

Gli Oleo 130 e i LUNGI ARBALETE a confronto:

La misura massima degli oleopneumatici in commercio arriva ad un fuori tutto di 130 cm, le aste minimo/massime di diametro sono le più comuni 8mmm e 7mm.

 

E' chiaro che le fasi di caricamento di un lungo Oleo non sono alla portata di tutti e caricare un fucile comporta grande padronanza e dimestichezza dell'arma. Nessuno , malgrado poggi il calcio nel collo piede, arriva col carichino alla punta dell'asta, altri dotano il centro serbatoio di una maniglia copiata dalla Mares col suo mitico Sten 130 firmato dal campione Msssimo Scarpati.

 

Anche qua il caricamento non è per niente facile sia che il fucile abbia poche o tante ATM di carica. A differenza un lunghissimo Arbalete può essere caricato anche dai meno esperti, infatti i famosi "ultrapotenti" arbalete (Tuna Gun's) sono dotati di più coppie di elastici che una volta messe in trazione le gomme vanno a sommarsi come indirizzo potenza/asta pesante.

 

Altra differenza stà nell'equilibrio "idrostatico" che gli arbalete offrono e sopratutto nella loro manegevolezza data solitamente da un ricercato peso NEUTRO IN ACQUA.

 

OLEO E LEGGEREZZA:

Ultimamente è stato inventato un fucile/accessorio dalla ditta Maori che permette alla colonna d'acqua di non entrare all'interno della canna permettendo a pari "pressione" di un comune oleo di imprimere una maggiore velocità all'asta che è di diametro ridotto da 6,5 e 7mm nel modello più lungo. La soglia di queste armi è dichiarata sulle 20-25 atm e permette di scagliare le aste "comuni" da 6,5 che tutti gli arbalete di fascia bassa utilizzano e scagliano.

 

A parere mio le armi descritte meritano un discorso a se dove non esistono CONFRONTI E PARAGONI portando tanti a capire che un Oleo che assomiglia ad un ARBALETE non è un Oleo. idem un ARBALETE superpotenziato non andrà mai a sostituire un semplice Oleo.

 

Chi confonde questi concetti ,sempre a parere mio, ha una visione errata di ciò che le armi offrono come caratteristiche, ma giustamente qualsiasi innovazione merita attenzioni e spazio e avere più armi porta tanti ad una maggiore scelta dettata dalle proprie passioni ed esigenze.

 

ARBALETE E FUSTI:

Gli arbalete in commercio vengono assemblati con tre differenti tipi di fusto:

ALLUMINIO/ERGAL, CARBONIO e LEGNO:

L'impegno dei costruttori si è sempre rivolto all'evoluzione delle armi e grazie alla tecnologia si è allargato il loro " Catalogo" aumentando la gamma dei prodotti.

 

http://www.marcobardi.com/schede/excalibur_2000/newfoto1.jpg

Arbalete in ALLUMINIO:

costituiscono la fascia bassa di prezzo, vanno dalle corte misure di 60 cm ai più lunghi 130 e solitamente sono armati di gomme ed aste da 6,5.

 

Qualunque misura, anche le più lunghe, garantiscono delle ottime armi in grado di catturare qualsiasi pesce in base all'indirizzo che và rivolta l'arma.

 

Tanti che li portano all'esasperazione con gomme dure e grosse compromettono la loro riconosciuta bontà. Tanti le modificano come accessori ma l'unica "sostituzione" che dà successo è l'allegerimento dell'asta o , a pari diametro,aumentare la bontà degli elastici. Per ottenere di più è necessario spendere di più ma su arbalete concenttualmente differenti.

 

ARBALETE IN CARBONIO:

Il massimo di bontà, manegevolezza, facile bandeggio, precisione e potenza.

 

Grazie alla tecnologia i fusti in carbonio hanno permesso un grandissimo passo avanti, la leggerezza/robustezza a permesso di evitare "le inutili critiche" rivolte alla flessione dei fusti in Alluminio.

 

Il Carbonio viene stampato in diversi diametri che, a seconda della potenza che le gomme offrono, evitano qualunque flessione a parità di fusto. Lo spessore si avvicina ai 2mm, ma un controllo "centesimale" offre, a seconda delle lunghezze, delle precise e volute caratteristiche. Un esempio viene offertodalla linea della Omer dove nella sua gamma offre a parità di diametro spessori differenti. L'ecxcalibur carbono ha un fusto da 1,5mm, l'Alluminumha fino alla misura 100 lo spessore da 1,75 e dal 110 in su il diametro da 1,85. I fusti CMAS (del nostro Antolas) arrivavano allo spessore di 2,4mm.

 

Idem altri fusti presentano caratteristiche differenti come il Beuchat MUNDIAL firmato dall'attuale campione del mondo Pedro Carbonell che ha un fusto con caratteristiche uniche rispetto a ciò che il mercato offre e cioè le trame del tessuto "larghe", idem il modello con guid'asta HIDRO.

 

http://www.totemsub.it/pic'20020723%2011.02.49.jpg

 

LEGNO:

Chi dichiara che il legno è "innovazione" sbaglia di grosso, i primi arbalete erano in legno.

 

In europa nei primi anni 70 fu la Cavalero Champion ha distribuire delle ottime gamme di fucili in alluminio ma già da allora gli Hundersee Australiani arrivavano nei banconi di vendita.

 

Col tempo e sopratutto grazie alle realtà artigiane come i primi TOTEM di Fabrizio D'agnano si è sempre più diffusa l'attenzione verso queste "SCULTURE DEL MARE" e sempre grazie a queste attenzioni il mercato ha avuto la possibilità di allargarsi. Le aziende, sopratutto quest'anno hanno fiutato la possibilità di vendita di questi arbalete e la richiesta sempre maggiore ha permesso grossi investimentie e studi che hanno permesso l'invasione nel mercato.

 

Alcuni costruttori artigianali con grande voglia di essere presenti hanno portato "l'arma arbalete" alla realizzazione dei monoscocca ed all'assenza totale delle testate.

 

Grazie a queste innovazioni ed invasioni del mercato concludo dicendo che ogni arma ha caratteristiche proprie e che, sebbene si assomiglino, nessuna potrà sostituire l'altra viste le caratteristiche e destinazioni di utilizzo differenti.

 

L'unica differenza la fà il nostro "borsellino" non sempre "PIENO", tutti i fucili sono buoni e nascoono con un fine unico...PRENDERE I PESCI.

 

Mariano Satta

 

Modificato da Mariano Satta - Sep 4 2003, 10:40 AM

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Ottima illustrazione.... :clapping::clapping:

 

Questo è una vera dimostrazione di professionalità e conoscenza delle attrezzature.....

 

Per uno come me ancora svarionato :wacko::wacko: dalla scelta pneumatico o arbaleta, una spiegazione sempre migliore può indirzzarmi verso una futura scelta più consapevole....

 

Ma avete visto a che pesce sta tirando nell'ultima foto???? :blink::blink:

 

Ciao e complimenti :bye::subh:

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