> PARLIAMO DI FUCILI - Pagina 2 - Forum Attrezzature - AM FORUMS Vai al contenuto

PARLIAMO DI FUCILI


Ospite Mariano Satta

Messaggi raccomandati

Ospite Mariano Satta
la mente storica di Mariano , se me lo permette devo dire che i precursori sono state le fiocine ad elastici o mi sbaglio Marianooooooooo?!?!?!?!?! :laughing:  :laughing:  :laughing:  :laughing:

 

ORIGINI DEI FUCILI E LORO EVOLUZIONE" OBBLIGATA"B (scrivo a mente)

 

La necessità di catturare qualche pesce nelle acque tropicali Tahitiane fu dettata dall'abilità e confidenza con l'ambiente marino che gli "indigeni" avevano.

 

http://www.gimansub.it/images/lib4.jpg

 

Iniziarono ad interessarsi alla cattura dei pesci con delle vere e proprie lance utilizzate a mano. Da noi nel Mediterraneo si diffuse la pesca Notturna con le LAMPARE (attualmente ancora praticata) e le catture avvenivano (avvengono tutt'ora) utilizzando delle lunghe aste munite di fiocina con numerosi e lunghi denti in ferro temprato e battuto ma scagliate da sopra le imbarcazioni.

 

Nei mari tropicali la facilità di ricambio dei pesci all'interno degli atolli era (ed è tutt'ora) possibile grazie ai movimenti di marea e correnti che si creano grazie alle famose "PASS" (delle vere porte sottomarine) e le catture avvengivano all'interno degli Atolli come se fossero degli enormi acquari. ( Famoso fù il film Tikoio e il Pescecane che descriveva vita e realtà).

 

Nel nostro Mediterraneo la cattura dei pesci è stata possibile grazie alla pesca Notturna avvalendosi di fonti luminose ma agli inizi nessuno pensò di utilizzare le lunghe fiocine sott'acqua.

 

Per quanto le due realtà lontane infinite miglia portarono "gli interessati alle catture sottomarine" a trovare ed inventare dei congegni, in grado di scagliare delle freccie copiando sopratutto gli archi e le balestre, inizialmente artigianali,

 

I Polinesiani sfruttarono inizialmente delle canne che , svuotate del loro interno, permettevano come fionde di sfruttare ciò che di elastico esisteva già in natura. Le braccia da sole non permettevano di scagliare con precisione le lunghe lance a causa della forza esercitata dall'acqua.

 

Era necessario inventare qualcosa , uguale necessità si presentò nei nostri mari. Ovunque i pesci iniziarono a conoscere l'uomo e a diffidare di esso...si trattava di sopravvivere.

 

Sempre nei mari tropicali le canne svuotate e dotate di elastici come fionde piano piano iniziarono a cambiare forma e così nacquero i primi "progenitori" degli attuali arbalete.

 

Le innovazioni apportate a quegli strani congegni non sfuggirono ai più attenti "interessati" dei nostri mari e studio, passione , esigenza e sopratutto tecnologia portarono ad un grande sviluppo.

 

Stessa cosa avenne oltre oceano dove apparvero i veri primi Tuna Gun, fuciloni in monopezzo di legno dotati di elastici e tondini di acciaio trattenuti da veri sistemi di sgancio.

 

Initare le armi terrestri fù facile e alcuni si ispirarono negli anni a copiarle.

 

Mitica fù l'arma della MORDEM che grazie a delle vere e proprie cartucce terrestri era in grado di scagliare una cortissima e grossa asta sui pesci.

 

Negli anni e con l'evento delle nuove armi si ricercarono varie soluzioni di propulsione per scagliare le aste come lunghe molle in acciaio e la CO2.

 

Gli arbalete, pionieri delle attuali armi si imposero da sempre nel mercato internazionale ma in europa RITARDò POICHè apparve il primo Oleopneumatico.

 

Ludovico Mares (se non erro) in un suo viaggio all'estero, pose le sue attenzioni su un fucile a propulsione ad aria compressa messo a punto artigianalmente da (se non ricordo male) un agonista.

 

Sempre se non ricordo male, acquistò l'arma e su essa si concentrarono le sue attenzioni. La scelta di evolvere quel sistema funzionò e armi precedenti a questa come i pesanti e scomodi fucili a molla sparirono pian piano dal mercato. Iniziò così l'era degli attuali oleopneumatici.

 

Oggi è tutto uguale a ciò che venne "invenntato" fin dagli inizi, la differenza si chiama "EVOLUZIONE" e "RIVISITAZIONE.

 

A Valerio Grassi attuale SEATEC, allora OMER vanno i meriti riconosciuti che è l'inventore degli arbalete Mediterranei, ma prima di Lui Mediterranee erano tante armi come i famosi CAVALERO CHAMPION e alcuni arbalete in legno importati come i famosissimi Hundersee.

 

Il resto è storia recente.

 

Mariano Satta

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
  • Risposte 37
  • Creato
  • Ultima Risposta

Miglior contributo in questa discussione

Giorni Popolari

Miglior contributo in questa discussione

Ospite Mariano Satta
:bye:

Insomma mariano una volta scelta l'arma il trucco sta nel manico.....ossia di chi tiene l'impugnatura......

 

ottimo post....

 

 :bye:

 

COME SI DIVENTA PESCASUB

http://www.water.rete.livorno.it/contenuti/Elba/polpo.JPG

DALLA FIOCINA A MANO ALLA VERA PESCA IN APNEA

 

POLPI:

Chi ha la passione dei POLPI può fare a meno di armarsi di un fucile, il più delle volte è sufficiente una fiocina a mano.

 

SOGLIOLE, RAZZE E TRACINE:

è risaputo che tanti profani muniti di maschera e tubo che fanno il loro giretto fuori dalle spiagge avvistino delle sogliole, piccole razze e dei pesci insabbiati. Muniti di fiocina a mano sono soliti avventarsi su queste prede che il più delle volte si fanno catturare anche dopo innumerevoli tentativi a vuoto. Costoro vanno solitamente incontro a delle amare sorprese. Inaftti le razze sono munite di un "rostro acuminato" lungo la coda e una volta colpite si diffendono infierendo colpi con la coda affinchè l'aculeo colpisca e ferisca. Idem le Tracine, una volta traffitte tutti ingenuamente tentano di staccarle dalla fiocina, da qua l'amara sorpresa. Infatti le spine della Tracina contengono un veleno "direi" potente. Le spine più velenose sono alcune delle dorzali e quelle branchiali.

 

SEPPIE:

Sempre i neofiti a volte si allontanano dalle zone sabbiose e sperano di infiocinare il già citato Polpo. Nel loro pregrinare non è raro l'incontro con le Seppie che soccombono il più delle volte sempre sotto le punte delle fiocine a mano.

 

CHE FARE??? INVEIRE CONTRO COSTORO???

 

Mai scagliarsi contro i neofiti o coloro che impugnano una fiocina a mano.

SPIEGO PERCHE' vanno rispettati.

Innanzitutto anche noi abbiamo percorso uguali tappe e tutti siamo stati degli "improvvisati pescasub".

 

DALLA FIOCINA A MANO AL PRIMO FUCILETTO

Il passo verso l'acquisto del primo fucile è breve. Infatti i pescatori delle fiocine a mano, prima o poi avvistano qualche bel pesce e l'IMPUT verso un'arma avviene in "automatico".

 

Le prime armi sono solitamente i piccoli oleopneumatici,infatti a primo impatto gli arbalete incutono un pò di paura e poi sono molto "meno da Rambo" come presenza.

 

Un Miniministen con FODERO è stata la prima arma di tanti di voi che leggete, i fucili e fuciloni sono arrivati sempre dopo.

 

COSA SI PUO' CATTURARE CON UN MINI FUCILE:

Dopo avere abbandonato le fiocine a mano e magari avere provato la puntura di una Tracina o l'aculeo di un "FERRINCOA" (Razza) i principianti da sabbia iniziano le loro pregrinazioni verso i bassofondali costieri, ma sempre in prossimità di luoghi super affollati o nei pressi del proprio ombrellone.

 

I motivi di questa scelta sono prevalentemente due, la paura di allontanarsi ed imbattersi in chissà quale pericolo o mostro e la paura che qualche ladruncolo , approffittando della momentanea assenza, rubi da sotto l'ombrellone.

 

Nel peregrinare nei primi bassofondi l'incontro con gli "argentei Cefali" è assicurato...ma...

il piccolo Oleopneumatico non ha una gittata sufficiente per catturare quei "longilinei Pescioni".

 

CHE FARE???

Inizialmente ci si accontenta di vederli e si TENTA LA CATTURA CHE DA SUBITO SI RIVELA "IMPOSSIBILE". Le attenzioni si rivolgono alle prede più facili, si spara su Saraghetti Fasciati, Perchie, Mennole, e sopratutto i Tordi Pavone.

 

Il Polpo è e rimane sempre una preda ambita e dopo averlo sparato si lotta con disperazione e trattenendo il fiato per strapparlo dalle tane. Molti non sanno che un polpo è come un "asino" finchè si tira lui oppone resistenza, ma se si spinge verso l'anfratto questi lo abbandona stupidamente o semplicemente si aspetta.

 

STAGIONE SUCCESSIVA:

finita la stagione della fiocina a mano e del primo piccolo fucile è risaputo che prima o poi dei "Racconti" allietino le serate invernali con gli amici, solitamente si fanno i racconti in occasioni come le cene o nei negozi di pesca.

 

ENTUSIASMO:

Passa un anno e nel frattempo l'entusiasmo cresce...arriva la calda stagione e la voglia di acquistare un fucile in grado di catturare i Cefali avvistati l'anno prima si fà forte.

 

ECCO CHE ARRIVA IL PRIMO VERO FUCILE:

la curiosità è forte, le ferie si avvicinano, un salto dal negoziante dei raccconti invernali e l'acquisto di un fucile più potente e lungo diventa irresistibile.

 

ECCO NATO IL NEOFITA PESCASUB .

da qua la voglia di condividere pescate ed avventure, si iniziano ad acquistare le riviste specializzate del settore, si inizia a curiosare sui nomi dei Campioni e nasce una forma di "fanatismo" che porterà a trovare mille e più scuse alle fidanzate e alle mogli nei fine settimana per andare incontro alle avventure che il mare può offrire. (esattamente come avviene nella Caccia Terrestre.)

 

MEZZI DI INFORMAZIONE:

Avere un pensiero fisso per la mente rivolto al mare porta tanti a sognare catture inverosimili o immersioni negli abissi. Si è soliti stressare le persone che si hanno vicine giustificando acquisti e spese in attrezzature promettendo chissà quante catture che giustificano le spese.

 

PESCATORI:

La forma di passione e a volte di vero fanatismo, porta tanti neofiti a confondersi con i Veterani ed Esperti della vera Pesca in Apnea e tanti a parole mostrano di saperci fare...ma

 

Al primo incontro con un Veterano tutti i neofiti si mostrano a loro volta Veterani...ma le differenza si vedranno alla prima entrata in acqua.

 

Un Veterano difficilmente si arrende a fare cappotto e stare in acqua con un esperto comporta una fatica ed uno stress inimmaginabili fin quanto non si prova.

http://www.apneamagazine.com/pescasub/raduno_omer_2003/cattura.jpg

4 - 6 ore in mezzo alle intemperie, nella stagione calda il Veterano sparisce alla vista in quelli che sono gli abissi del neofita, magari si pesca in 15 metri d'acqua. In inverno le profondità si fanno basse ma si allungano i percorsi costieri, il freddo mette a dura prova tutti, il NEOFITA DESISTE E SI ARRENDE.

 

INIZIO.

Una volta imbattuti in queste fatica/verità il neofita decide...se vuol diventare un pescasub con la P maiuscola dovrà sudare e soffrire mille e più camice...il MARE NON REGALA NIENTE...

 

è solo l'inizio la vera Pesca In Apnea è ancora TUTTA DA SCOPRIRE.

 

Mariano Satta

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Il mio primo fucile. Avevo 12 anni, il mitico POLPONE!!!!

Lungo 50 cm, a molla con fiocina a 3 punte... facevo stragi di roccali,

saraghetti e qualche sventurato muggine....

 

Mi divertivo come un matto ed anche i miei gatti erano felici :king:

 

Dice bene Mariano, tutti siamo stati degli "improvvisati pescasub".

Non sarebbe male che ce lo ricordassimo ogni tanto.

 

Ciao,

Giorgio.

 

P.S.: Il POLPONE lo ho ancora in cantina!!! :thumbup:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ospite Mariano Satta

IL MIO PRIMO FUCILE "LO ZIP DELLA MARES":

 

Il mio primo fucile fù uno ZIP ad elastico della Mares e risale al 1970, fu acquistato presso l'armeria Cocchi da uno zio che me lo regalò contro il volere di mio Padre. Se non erro venne pagato 4000 delle vecchie lire.

 

UN RARISSIMO BEUCHAT

Allo Zip seguì un bel arbalete 75 della Beuchat/Cavalero che aveva caratteristiche analoghe agli attuali arba in alluminio ma con impugnatura in alluminio.

 

Lo acquistai in seconda mano per 20.000 £ da un signore francese che lo svendette dopo un soggiorno/vacanza, lo pagai con dei soldi messi da parte risparmiando dalle merendine della scuola.

 

Le gomme di questo arbalete imprimevano una grande forza all'asta e il tiro era molto teso. Avevano la caratteristica di essere tutte rigate longitudinalmente e del diametro 16mm.

 

PROBLEMA ARCHETTI:

Gli archetti si spezzavano di continuo finchè, per caso, scoprii che l'interno dei telecomandi dei fuoribordo avevano un'anima interna "inox". Bastò sostituire l'archetto originale con questo inox che il problema archetto fù immediatamente risolto. Allora era impossibile reperire questi accessori e le gomme stesse, idem le aste tahitiane.

 

TAHITIANE AUTOCOSTRUITE:

La fortuna fù che un grossista del metallo portò dei tondini inox da 6mm inox che potevo acquistare al metro e con la lima realizzavo le tacche e il codolo di aggancio. Il problema era la scarsa consistenza dell'inox e sebbene impiegassi dei lunghi pomeriggi a realizzare le aste le storcevo alla prima pescata.

 

COSI' MANTENEVO E MANTENGO IN VITA LE ASTE:

Allora escogitai un sistema per "raddrizzare le aste", un grosso panetto di piombo faceva da incudine ed un bel martello da muratore mi permetteva "ribattendo le gobbe" di raddrizzarle.

 

PANETTO DI PIOMBO:

uso tutt'ora lo stesso panetto di piombo di trent'anni fà che col tempo è diventato per un certo periodo anche il mio piombo mobile per le immersioni profonde. Raddrizzo le aste di oggi esattamente come facevo allora. Per quanto storte e raddrizzate le aste sono sempre ottime e se prendono qualche bel pescione difficilmente le sostituisco fin quanto non diventano indecenti.

 

GSD E POI MEDISTEN:

Ai due citati arbalete seguì un Katiuscia della GSD che impugnava il MITO di allora Claudio Martinuzzi, poi il passaggio alla seri sten fino agli anni 80. Da allora con l'evento del T20 Valerio Grassi Omer solo arbalete e il medisten con la famosissima Mustad.

 

Mariano Satta

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Molto interessante l'argomento sulla raddrizzatura delle aste, è importante il panetto di piombo come incudine?

Potresti essere un po' più esauriente? Finora nessuna rivista ha trattato l'argomento (le leggo da decenni....)

Ciao e grazie anticipatamente.

 

:bye::bye:

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

il mio primo fucile? Il mitico Mini Mini, datato 1978 se non erro, di mio padre, che usa ancora con grande successo, poi ho preso un Cressi SL 55, ma siccome sono un "pistola" e i pesci non li avvicinavo, allora ho preso il mio inseparabile e insostituibile amico, un Black Viper 90, fino ad arrivare ai due Mamba, il 90 e il 107.

Mio padre e mio zio quando hanno visto il Viper si sono messi a ridere e mi hanno detto: "Ma vai a balene? Che ci fai al lago con un fucile del genere?"(lui usa il mini e io il Viper ahahahahhaha) poi quando ha visto ke all'aspeto io portavo a casa e lui invece cappottava allora si è un po ricreduto, e quando andavamo a pesca mi diceva "vieni qua all'aspetto..." Piano Piano si sta convertendo anke lui ad usare fucili + lunghi, dal vecchio medisten (datato sempre 1978 regalato da mio zio perkè lui non lo usa +), fino al bellissimo (a parer mio) MB30/86 (quello tutto verde penso sia del 1994 ma attendo conferma) che dopo vari tentantivi di farlo convinto finalmente ha iniziato ad usare, e anke bene direi...

Posseggo pure un vecchio DRAGO della Tecnisub, il mitico Vicojet, il minuscolo Grinta.

Ciao

Andrea VR

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ospite Mariano Satta
Finora nessuna rivista ha trattato l'argomento (le leggo da decenni....)

Ciao e grazie anticipatamente.

 

:bye:  :bye:

 

 

NESSUNA RIVISTA???

 

Apnea Magazine è una rivista on-line e il forum è solo una delle sue parti.

 

PERCHE' IL PANETTO DI PIOMBO:

Il piombo ha la proprietà di "assorbire" i colpi dati dal martellone ( al contrario di qualunque incudine o facendo leva sulla morsa.)

 

Il segreto è poggiare un'asta vecchia e ribattere affinchè il piombo ne prenda forma e la cosa è fatta.

 

La maggior parte delle aste si storgono in corrispondenza della prima tacca o in punta in prossimità dell'aletta. E' sufficiente poggiare e ribattere che le aste riprendono la forma originale.

 

Anche le aste nuove e mal conservate dai negozianti sono solitamente inarcate in corrispondenza della prima tacca, un controllo sul piombo e via pronti per la pesca.

 

PERCHE' NON SE NE PARLATO PRIMA:

semplicemente perchè non mi è stato chiesto prima...ma:

ci sono dei FETENTI come Stefano Bertini che hanno "goduto" dello stratagemma ancor prima di oggi...

 

Mariano Satta

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti
Ospite Mariano Satta
:o MI... ma sei un mostro... marino, :lol: di bravura ;)

 

 

Dalla pesca in apnea "mi sono campato" e ho "campato" la famiglia per anni.

 

Per chi ha famiglia gli €uro risparmiati servono ad altro e non per gli sfizi di avere un'arma senza graffi o le aste appuntite, lucide e dritte.

Con le aste raddrizzate vado avanti per anni anche se non avrei nessun problema a reperirne di nuove.

 

Graffi sui fusti, ossido e ruggine creano il VERO FASCINO DELLE ARMI.

 

Chi ha aste dritte, fucili senza graffi ed assenza di ossido in mare và poco o niente.

 

NON PENSO ABBIATE SOLDI DA SPRECARE, solitamente i neofiti attribuiscono le "padelle" ai fucili e sopratutto alle aste... difficilmente si riconoscono "INESPERIENZA ED ERRORI"...

 

non sono il solo a dirlo...E' REALTA' PROVATA.

 

Mariano Satta

Link di questo messaggio
Condividi su altri siti

Partecipa alla conversazione

Puoi pubblicare ora e registrarti più tardi. Se hai un account, accedi ora per pubblicarlo con il tuo account.

Ospite
Rispondi a questa discussione...

×   Hai incollato il contenuto con la formattazione.   Rimuovere la formattazione

  Sono consentiti solo 75 emoticon max.

×   Il tuo collegamento è stato incorporato automaticamente.   Mostra come un collegamento

×   Il tuo contenuto precedente è stato ripristinato.   Pulisci editor

×   You cannot paste images directly. Upload or insert images from URL.

Caricamento...

×
×
  • Crea Nuovo...