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apnea e contrazioni diaframmatiche


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Per espirazione passiva il primo metodo che dici tu ossia lasciando che i gas escano da soli non si ha un'espirazione totale ma parziale passiva senza dover forzare nulla. Il dottor malpieri invece da quanto scrive dice di espirare forzatamente ossia di soffiare fuori l'aria cosa che causa il crollo delle pressioni parziali e si butta fuori il poco di ossigeno residuo che ci tiene coscienti. Se per espirazione completa tu intendi buttare fuori l'aria in modo passivo ossia senza dover fare sforzo stiamo parlando della stessa cosa da 5 giorni, se invece intendi soffiare via l'aria in maniera completa questa procedura viene descritta come scorretta.

Ci tenevo a fare una puntualizzazione il post e le discussioni non servono a dimostrare che tizio o caio hanno ragione, ma si sta cercando di spiegare quale sia la manovra corretta in materia di sicurezza per evitare incidenti, inoltre molti degli studi fatti sono del tutto empirici perchè spesso non ci sono strumenti che consentono una misurazione di quello che si crede avvenga, tanto è vero che le famosissime tabelle di decompressione (usa navy) dei sub sono state fatte sulla pelle di numerosissimi operai, quindi non si tratta di avere ragione o torto ma solo di fare la cosa che ci consenta di rimanere puliti fuori dall'acqua.

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No, non parliamo della stessa cosa.

 

Il prof. Malpieri parla di espirazione massima, che ricorda comunque essere un'azione passiva, cotrariamente a quanto insegnato da alcuni istruttori, aggiungo io.

 

L'espirazione che ho descritto io, se non è massimale, svuota i polmoni quasi totalmente, quindi non è affatto l'espirazione minima e l'inspirazione forzata di cui hai parlato tu.

 

Hai perfettamente ragione però, non si tratta di stabilire chi ha ragione, si tratta di stabilire cosa è giusto fare e cosa no, cosa è potenzialmente pericoloso e cosa no.

 

Il grosso problema di queste discussioni è che quando si procede per via dogmatica, ossia affermando che se è la procedura adottata da diverse didattiche (cosa non vera come ha già sottolineato Andrea) è per forza giusta, ognuno resta della propria idea.

 

Io non ho detto che è giusto perchè lo dice Malpieri, ne sono convinto perchè, per passione personale lo ammetto, i meccanismi fisiologici dietro quanto dice il prof. me li sono andati a cercare, a studiare e a comparare con quanto detto da altri. Il risultato è che le sue affermazioni tornano e quelle di altri no.

 

A me basta aver messo la pulce nell'orecchio di chi non ha mai messo in discussione il verbo di taluni manuali, poi ognuno è giusto che decida come giocarsi la pelle, in fondo è la sua e di nessun altro.

 

:bye:

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Salve a tutti, volevo semplicemente un parere tecnico dai piu' esperti nell'ambito dell'apnea statica o dinamica,

in merito alla sensazioni provate e quindi al riconoscimento delle contrazioni del diaframma quando si prolunga la stessa!

Personalmente pratico in piscina apnea sia statica che dinamica certo non a livelli agonistici ma nel mio piccolo, ho sentito parlare sempre di tali contrazioni ed è il segnale che il corpo ti manda, ma nelle mie apnee non mi è mai capitato di avvertire queste contrazioni ovvero quando ho fame d'aria mi sento di uscir velocemente il capo per respirare !

Ma abbiamo noi tutti questa risposta del corpo o è soggettiva? :rolleyes:

Bisogna tirare forzatamente le apnee per avvertirle?

Ringrazio coloro che mi rispondono e mi danno delucidazioni in merito, dato che è importante capire cio' sia in piscina che in mare! :bye:

:bye:

 

Per riconoscere le contrazioni diaframmatiche, durante un'apnea statica puoi appoggiare una mano sulla pancia; dopo un certo peridodo di tempo avvertirai nettamente con la mano una contrazione del muscolo del diaframma. Ecco quella è la prima contrazione.

Una volta che avrai riconsciuto i "sintomi" nella statica imparerai a riconoscerli anche durante l'apnea dinamica o al mare dove gli stimoli esterni possono più facilmente distrarti dai segnali che il tuo corpo ti manda. Ovviamente devi fare molta attenzione perchè quello è il primo campanello d'allarme e ti segnala che la tua apnea è al limite.

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