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Però, vedi, Antonio, le "giustificazioni" dovrebbero occupare un ruolo secondario, ed essere governate da un principio superiore qual è l'etica.

 

Per molti la giustificazione può essere "culinaria", e ciò consente alla loro coscienza di sparare a tutto ciò che si muove (tanto non butto via niente ... tutto finisce in padella, o in forno, osulla griglia).

 

Giusto, se però con questa scusa non ci imponiamo un limite etico, poi non lamentiamoci se c'è sempre meno pesce ...

 

Da piccolo vedevo il sottocosta ricco di pescetti da carpione, sciarrani, ziguele, perchie, menole. C'erano triglie, sogliole ... ora non c'è più niente.

 

Tutto quel pesce scomparso non è di certo finito in spazzatura, ma in qualche stomaco.

 

Ecco, magari se nel corso dei decenni, i portatori di quegli stomaci si fossero eticamente evoluti verso catture più diofficili ... magari oggi non ci staremmo a lamentare della penuria di pesci.

 

Poi per carità, ogiuno di noi è libero, ma che la libertà delle nostre azioni sia consapevole delle ripercussioni delle stesse.

 

Io sono libero, nel rispetto della legge, di sparare a tutto ciò che si muove ... basta che poi non mi lamento se di anno in anno c'è sempre meno pesce ... e soprattutto se chi mi vede mi giudica, a torto o a ragione, un distruttore del mare.

 

Quale che sia lo spirito che ci porta ad immergerci, se tale spirito non è retto da un'etica oggettivamente volta alla massima conservazione del mare il nostro comportamento non sarà mai immune da critiche.

 

Io almeno la vedo così.

 

 

Gordon sono parzialmente daccordo con te, perchè anche io credo che fra etica e legalità debba esserci un compromesso....Però è vero che se ci facciamo cenire gli occhioni lucidi di fronte ad un pesce, voldire che sotto sotto non siamo tagliati per questo sport.Quel che sparo, non finisce mai nella spazzatura, ma anzi viene condiviso....Sai quante serate hanno allietato le mie ormai famose "millefoglie di Razza" o gli involtini, o ancora i ravioli, :lol: ?

Serate che mi fanno riflettere che io contro il mare ho vinto, e che questa è la mia ricompensa.

Poter usufruire dei suoi frutti. :bye:

 

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Caro Alessio, tranquillo, abbiamo avuto modo di scambiare un paio di idee ...

 

 

Ho provato a criticare le catture di labridi e di pesci piccoli in generale ... ma avendo capito di essere in netta minoranza, ho rinunciato ormai da tempo.

 

La "scusa" del far palestra sembra poter giustificare ogni atteggiamento Legale (ancorchè NON etico).

 

 

 

Chiudo qua: io ho la mia etica personale, e faccio e farò di tutto per divulgarla a quanti più neofiti mi sarà possibile, per fare in modo che gli errori del passato non si ripetano.

 

 

 

 

 

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Però, vedi, Antonio, le "giustificazioni" dovrebbero occupare un ruolo secondario, ed essere governate da un principio superiore qual è l'etica.

 

Per molti la giustificazione può essere "culinaria", e ciò consente alla loro coscienza di sparare a tutto ciò che si muove (tanto non butto via niente ... tutto finisce in padella, o in forno, osulla griglia).

 

Giusto, se però con questa scusa non ci imponiamo un limite etico, poi non lamentiamoci se c'è sempre meno pesce ...

 

Da piccolo vedevo il sottocosta ricco di pescetti da carpione, sciarrani, ziguele, perchie, menole. C'erano triglie, sogliole ... ora non c'è più niente.

 

Tutto quel pesce scomparso non è di certo finito in spazzatura, ma in qualche stomaco.

 

Ecco, magari se nel corso dei decenni, i portatori di quegli stomaci si fossero eticamente evoluti verso catture più diofficili ... magari oggi non ci staremmo a lamentare della penuria di pesci.

 

Poi per carità, ogiuno di noi è libero, ma che la libertà delle nostre azioni sia consapevole delle ripercussioni delle stesse.

 

Io sono libero, nel rispetto della legge, di sparare a tutto ciò che si muove ... basta che poi non mi lamento se di anno in anno c'è sempre meno pesce ... e soprattutto se chi mi vede mi giudica, a torto o a ragione, un distruttore del mare.

 

Quale che sia lo spirito che ci porta ad immergerci, se tale spirito non è retto da un'etica oggettivamente volta alla massima conservazione del mare il nostro comportamento non sarà mai immune da critiche.

 

Io almeno la vedo così.

 

***

 

Tutto vero Pier Francesco. Però, tu che ti tuffi in Liguria come me, sai benissimo che il sottocosta è stato letteralmente massacrato dalla famigerata piccola pesca, con la connivenza mafiosa dei vari gestori locali: così, il deserto che si dipana oggi davanti ai nostri occhi, è figlio di decenni di circuizione con reti dalla trama fitta fitta, della trainetta, ecc., ecc.. Ti ricordi che bei polpazzi che si pescavano una volta? Quando pescavo al Goggler, a 19 anni (ora ne ho 44), uscivo con Gaetano e gli altri (facendomi loro da chioccia in quanto io neofita) e l'ambiente sottomarino era sicuramente più vivo e gratificante. Nemmeno le boghe cui qualcuno tirava per affinare la mira in vista delle competizioni di pesca, potevano rappresentare una minaccia per l'ambiente, anche se, in senso etico, sono d'accordo con te che la cosa sia criticabile.

 

Ciao.

 

Alessio :bye:

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Caro Alessio, tranquillo, abbiamo avuto modo di scambiare un paio di idee ...

 

 

Ho provato a criticare le catture di labridi e di pesci piccoli in generale ... ma avendo capito di essere in netta minoranza, ho rinunciato ormai da tempo.

 

La "scusa" del far palestra sembra poter giustificare ogni atteggiamento Legale (ancorchè NON etico).

 

 

 

Chiudo qua: io ho la mia etica personale, e faccio e farò di tutto per divulgarla a quanti più neofiti mi sarà possibile, per fare in modo che gli errori del passato non si ripetano.

 

:thumbup:

Concordo.

Quando mi passa l'influenza si va ad insidiare le orate!!! Dico così, sia mai che sia ben augurante!!!

 

Ciao e a presto.

 

Alessio

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Sarà, ma io ai miei allievi, insegno che la nostra etica deve essere "migliorativa" rispetto alla Legge, migliorativa dal punto di vista della tutela del mare e dei suoi abitanti, ovviamente.

 

Quindi, se la Legge permette la cattura di determiante prede, o di determinate grandezze, non significa che la nostra etica non possa far dirigere la nostra attenzione venatoria a prede di maggiore interesse.

 

Come definire questo maggiore interesse ?

 

Francamente non lo so.

 

Dico solo che l'etica, gli ideali, dovrebbero essere tanto più condivisi quanto più ristretto è l'ambito sociale di appartenenza.

 

I pescasub non sono poi molti ... possibile che la loro etica sia così poco "condivisa" ?

 

Chi ha ragione ?

 

Chi giustifica catture di pesci di due o tre etti poichè "legalmente" validi, o chi si batte perchè l'immagine del pescatore in apnea venga rilanciata attraverso un percorso di comune crescita etica che porti il pescatore immerso a selezionare con criteri sempre più ristretti le loro catture ?

Bellissimo pensiero ma credo che, anche tu come Pepu, non ti renda bene conto di quale sia la realtà che ti circonda. Ben venga l'etica migliorativa della legge, il problema è che già il senso della legge è estremamente labile se non quasi del tutto assente.

 

Fino ad ora si è fatto passare il messaggio, condivisibile per carità, che le catture debbano essere appaganti da un punto di vista sportivo e venatorio; si però questo che cosa significa in pratica?!

 

Significa avere la capacità di gioire ed essere soddisfatti di una cattura nella misura in cui è stata difficile, ha messo alla prova le nostre capacità fisiche, tattiche e predatorie, tutto questo però a prescindere dalla specie insidiata.

 

Questo però si traduce nella capacità di essere più contenti della cattura di un pizzuto di 8 etti che ci ha costretti ad un estenuante agguato tra i massi, piuttosto che di un'oratona di 4 kg poggiata sulle alghe o intanata sotto un lastrone. Ma quanti pescatori farebbero un ragionamento del genere tra quelli che conosci?! Tra quelli che conosco io forse uno, che ha 30 anni di pesca sulle spalle e ne ha viste veramente di ogni, finito, mosca bianca!

 

Io credo che dietro l'etica che fà finta di perseguire la soddisfazione venatoria e sportiva, nella maggioranza dei casi si nascondano invece la ricerca di quantità, dimensione e qualità, in una parola INGORDIGIA.

 

Si selezionano le prede, non si sparano più i tordi, i serpenti, magari i polpi, però se l'igloo si può riempire di tutto il resto e tanto meglio se di taglia maxi, ben venga; in fondo la pesca professionale fà molti più danni di noi, peschiamo molto poco per cui dell'assurdo limite dei 5 kg ce ne possiamo bellamente fregare, e se ogni anno c'è sempre meno pesce è di sicuro colpa del ragazzino che spara le spigolette di 3 etti (perchè da qualche parte dovrà pure iniziare il suo percorso di crescita) e non delle schiere di pescatori etici che portano a terra igloo enormi di pesci invidiabili, e poi se lo vendono!

 

Perdona, ma la nostra categoria non và rilanciata ma và rifondata da zero perchè è marcia dalle fondamenta. Non è normale che un ragazzino venga messo in croce per aver sparato una cerniotta di un chilo, magari la prima che ha visto in vita sua, e venga applaudito e osannato chi mostra 2 cernioni, saraghi, corvine e cicale...

 

Per come la vedo io l'etica è quasi sempre pelosa, pelosissima, e guardacaso critica sempre gli altri e assolve sè stessi.

 

:bye:

 

 

 

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Gordon sono parzialmente daccordo con te, perchè anche io credo che fra etica e legalità debba esserci un compromesso....Però è vero che se ci facciamo cenire gli occhioni lucidi di fronte ad un pesce, voldire che sotto sotto non siamo tagliati per questo sport.Quel che sparo, non finisce mai nella spazzatura, ma anzi viene condiviso....Sai quante serate hanno allietato le mie ormai famose "millefoglie di Razza" o gli involtini, o ancora i ravioli, :lol: ?

Serate che mi fanno riflettere che io contro il mare ho vinto, e che questa è la mia ricompensa.

Poter usufruire dei suoi frutti. :bye:

 

Oppure, che sotto sotto sappiamo che è l'unico pesce grosso a cui riusciremo mai a sparare vista la facilità di arrivare alla preda e vista la banalità del tiro !

Modificato da stilet
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Da piccolo vedevo il sottocosta ricco di pescetti da carpione, sciarrani, ziguele, perchie, menole. C'erano triglie, sogliole ... ora non c'è più niente.

 

Tutto quel pesce scomparso non è di certo finito in spazzatura, ma in qualche stomaco.

 

Ecco, magari se nel corso dei decenni, i portatori di quegli stomaci si fossero eticamente evoluti verso catture più diofficili ... magari oggi non ci staremmo a lamentare della penuria di pesci.

 

Poi per carità, ogiuno di noi è libero, ma che la libertà delle nostre azioni sia consapevole delle ripercussioni delle stesse.

 

Io sono libero, nel rispetto della legge, di sparare a tutto ciò che si muove ... basta che poi non mi lamento se di anno in anno c'è sempre meno pesce ... e soprattutto se chi mi vede mi giudica, a torto o a ragione, un distruttore del mare.

 

Quale che sia lo spirito che ci porta ad immergerci, se tale spirito non è retto da un'etica oggettivamente volta alla massima conservazione del mare il nostro comportamento non sarà mai immune da critiche.

 

Io almeno la vedo così.

 

Per me non può essere eticamente disdicevole prendere un pesce, nel rispetto della legge, delle taglie minime, etc, che venga consumato in tavola. E magari la causa della sparizione dei pesci che citi (mennole? sciarrani?...) fossero i pescatori sportivi che prendono quello che mangiano e mangiano quello che prendono. E tra l'altro, sei sicuro che la cattura di una corvina di 2 kg, femmina riproduttrice selezionata negli anni e superstite di una specie che viene considerata in pericolo sia molto preferibile, eticamente, e nell'ottica della conservazione del mare, di un tordo da mezzo chilo? O una bella cernia invece di quattro cefali da tre etti? Io credo di no, anche se i tordi non li prendo, e le corvinone invece si. Forse invece dell'etica, curo l'ego. Mi vergogno di portare a terra un carniere perfettamente commestibile e di impatto assolutamente nullo, mentre vado fiero di portare un carniere ugualmente commestibile, ma di impatto sia pur infinitesimamente superiore (e se il prelievo fosse solo quello dei pescatori in apnea sportivi, che rispettano i limiti e non vendono il pescato, il mare sarebbe sempre pieno). E non credo affatto che chi ci vede dall'esterno valuti negativamente la cattura di un polpetto, ed invece positivamente quella di una ricciola di 50kg. E' più facile che ci crei problemi il contrario. Io ho avuto la fortuna di poter pescare per tanti anni, in tempi e posti dove i pesci c'erano, in modo costante e continuativo, tanto da farlo diventare un lavoro, ed ho accumulato negli anni una serie di catture tale da "togliermi la fame". Non tiro più a tanti pesci perchè non ne ho bisogno, perchè non devo dimostrare nulla, perchè non ne ho voglia. Però non storco il naso se vedo un pescatore uscire dall'acqua con un carniere non pregiato ma commestibile, finchè parliamo di prelievo e non di saccheggio, di consumo e non di vendita. Ed in qualche caso, in una giornata dove non ho tirato ad un dentice da 1,5kg sulla punta del fucile, mi porto a casa un bel cappone, perchè mia figlia va pazza per la "pasta del capitano", che ormai è una sorta di rito. Torno al discorso dei funghi, degli asparagi o dei lamponi. Ostentare un bel pesce per la soddisfazione del proprio ego è molto meglio che gustarsi una zuppetta? Di solito per chi vive al mare o di mare, il prelievo per motivi alimentari, anche quando si può sopravvivere in altro modo, è la base di tutto, se vogliamo tutte le altre implicazioni sono in quelche modo perversioni, meno giustificabili da tutti i punti di vista, all'interno ed all'esterno della categoria. E poi, con tutti i problemi veri che abbiamo e che ci vengono per motivi completamente diversi (vendita abusiva del pescato su tutti), siamo sicuri che abbia un senso autocrocefiggerci per qualcosa che nessuno ci contesta, e che anzi è probabilmente la parte meno problematica? E' più facile spiegare ad un estraneo che hai preso una seppia per mangiarla in umido, o due bei dentici perchè stavi facendo una gara?

 

Fabrizio D'Agnano

Totemsub Srl

 

 

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Sarà, ma io ai miei allievi, insegno che la nostra etica deve essere "migliorativa" rispetto alla Legge, migliorativa dal punto di vista della tutela del mare e dei suoi abitanti, ovviamente.

 

Quindi, se la Legge permette la cattura di determiante prede, o di determinate grandezze, non significa che la nostra etica non possa far dirigere la nostra attenzione venatoria a prede di maggiore interesse.

 

Come definire questo maggiore interesse ?

 

Francamente non lo so.

 

Dico solo che l'etica, gli ideali, dovrebbero essere tanto più condivisi quanto più ristretto è l'ambito sociale di appartenenza.

 

I pescasub non sono poi molti ... possibile che la loro etica sia così poco "condivisa" ?

 

Chi ha ragione ?

 

Chi giustifica catture di pesci di due o tre etti poichè "legalmente" validi, o chi si batte perchè l'immagine del pescatore in apnea venga rilanciata attraverso un percorso di comune crescita etica che porti il pescatore immerso a selezionare con criteri sempre più ristretti le loro catture ?

Bellissimo pensiero ma credo che, anche tu come Pepu, non ti renda bene conto di quale sia la realtà che ti circonda. Ben venga l'etica migliorativa della legge, il problema è che già il senso della legge è estremamente labile se non quasi del tutto assente.

 

Fino ad ora si è fatto passare il messaggio, condivisibile per carità, che le catture debbano essere appaganti da un punto di vista sportivo e venatorio; si però questo che cosa significa in pratica?!

 

Significa avere la capacità di gioire ed essere soddisfatti di una cattura nella misura in cui è stata difficile, ha messo alla prova le nostre capacità fisiche, tattiche e predatorie, tutto questo però a prescindere dalla specie insidiata.

 

Questo però si traduce nella capacità di essere più contenti della cattura di un pizzuto di 8 etti che ci ha costretti ad un estenuante agguato tra i massi, piuttosto che di un'oratona di 4 kg poggiata sulle alghe o intanata sotto un lastrone. Ma quanti pescatori farebbero un ragionamento del genere tra quelli che conosci?! Tra quelli che conosco io forse uno, che ha 30 anni di pesca sulle spalle e ne ha viste veramente di ogni, finito, mosca bianca!

 

Io credo che dietro l'etica che fà finta di perseguire la soddisfazione venatoria e sportiva, nella maggioranza dei casi si nascondano invece la ricerca di quantità, dimensione e qualità, in una parola INGORDIGIA.

 

Si selezionano le prede, non si sparano più i tordi, i serpenti, magari i polpi, però se l'igloo si può riempire di tutto il resto e tanto meglio se di taglia maxi, ben venga; in fondo la pesca professionale fà molti più danni di noi, peschiamo molto poco per cui dell'assurdo limite dei 5 kg ce ne possiamo bellamente fregare, e se ogni anno c'è sempre meno pesce è di sicuro colpa del ragazzino che spara le spigolette di 3 etti (perchè da qualche parte dovrà pure iniziare il suo percorso di crescita) e non delle schiere di pescatori etici che portano a terra igloo enormi di pesci invidiabili, e poi se lo vendono!

 

Perdona, ma la nostra categoria non và rilanciata ma và rifondata da zero perchè è marcia dalle fondamenta. Non è normale che un ragazzino venga messo in croce per aver sparato una cerniotta di un chilo, magari la prima che ha visto in vita sua, e venga applaudito e osannato chi mostra 2 cernioni, saraghi, corvine e cicale...

 

Per come la vedo io l'etica è quasi sempre pelosa, pelosissima, e guardacaso critica sempre gli altri e assolve sè stessi.

 

:bye:

 

davide come sempre i tuoi ragionamenti, (pur pensandola spesso diversamente), mi portano a ragionare piu' profondamente sulle mie idee.

elenchi delle cose giuste, che penso anchio, pero' questa mia etica venatoria la voglio difendere,

quando entro in acqua, a volte cappotto perche' evito certe prede, (per un mio personale modo di essere)

 

si forse un'orata intanata, e' una preda "facile", ma so che lei da me si puo' difendere il 99% delle volte, se quella volta sbaglia paga con la vita.

la razza si puo difendere solo l' 1% delle volte contro di me, perche se gli piombi sopra 99 su 100 la becchi mortalmente.

 

in mare ci vuole rispetto, io lo uso con i quelli che ritengo "deboli"

con chi mi beffa 90 volte su 100 invece non ho pieta', neanche se dorme sulla posidonia....

 

questa e' la mia etica, poi si puo' pensarla diversamente!

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Ospite tillari

Il problema di fondo è che chi ci fa la guerra ci condanna sia per un sarago da 4 etti sia per una ricciola da 30 kg che per 3 cefali da 1,5 kg quindi significa che come facciamo sbagliamo.

 

E' sicuramente giusto non prestare il fianco comportandoci senza ritegno, pescare per vendere il pesce o fare vere e proprie mattanze ..sta alla nostra persona, alla nostra sensibilità ed al nostro rispetto per il mare e l'ambiente in generale comportarci nel modo più opportuno, il resto sono chiacchere e valutazioni soggettive.

 

Il mare va rispettato ed amato affinchè sia e rimanga fonte di vita, luogo di benessere e di espressione dell'uomo stesso.

 

L'unica cosa da fare sarebbe farci rappresentare da qualcuno che oltre a conoscere il nostro mondo sia in grado di portare, dati alla mano, agli occhi dell'opinione pubblica la realtà dei fatti .

 

 

max bianchi

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anche tu come Pepu,

Oh, io mi sono già chiamato fuori... :fish:

 

Non mi ritirare in ballo perchè ho giò capito l'antifona, ho espresso il mio pensiero e mi va bene seguire l'evoluzione di questa amena discussione, che comunque non cambierà lo stato delle cose ed ognuno continuerà a fare come gli pare! :huh:

 

Non posso non rimarcare la grande correttezza che almeno per una volta contraddistingue i portatori di pareri differenti ed in questo ci vedo del buono.

 

A proposito, mi avanza ancora qualche trancio di delfino in freezer se qualcuno vuole gradire. :P

 

Ciao. Peppe.

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Oh, io mi sono già chiamato fuori... :fish:

 

Non mi ritirare in ballo perchè ho giò capito l'antifona, ho espresso il mio pensiero e mi va bene seguire l'evoluzione di questa amena discussione, che comunque non cambierà lo stato delle cose ed ognuno continuerà a fare come gli pare! :huh:

 

Non posso non rimarcare la grande correttezza che almeno per una volta contraddistingue i portatori di pareri differenti ed in questo ci vedo del buono.

 

A proposito, mi avanza ancora qualche trancio di delfino in freezer se qualcuno vuole gradire. :P

 

Ciao. Peppe.

 

Mi viene in mente una barzellettina: un tipo è in tribunale, accusato di bracconaggio per aver ucciso e mangiato un Orso Marsicano. Il giudice chiede all'imputato di raccontare la storia, e lui: "beh, vostro onore, è vero che ho ucciso l'orso, però non mi sento colpevole. Guidavo la mia auto in piena notte, durante una tormenta, quando questo orso mi attraversa la strada. A causa della visibilità pessima, e delle condizioni assurde del fondo stradale, nonostante abbia provato in ogni modo ad evitarso, purtroppo è finito sotto" Il giudice "beh, effettivamente, no si può parlare di volontarietà...vada avanti!" "Signor giudice, ho provato di tutto per salvare la povera bestia, ma in quelle condizioni, non ho potuto fare di meglio che trasportarlo alla mia casa in montagna. L'ho messo al caldo, ho provato a medicarlo e curarlo in ogni modo, ma purtroppo la povera bestia mi è morta tra le braccia..sigh, sigh....." Il giudice "beh, effettivamente......e poi?" "La tormenta mi ha costretto in casa per giorni e giorni. Terminate le scorte di viveri, stavo morendo di fame, e quindi, sopprimendo il senso di colpa ed il dolore, mi sono trovato costretto, pre sopravvivere, a nutrirmi del povero animale defunto" Ed il giudice, con la lacrimuccia all'occhio: "Non ho dubbi, viste le circostanze, etc, etc, dichiaro l'imputato innocente" "Grazie, Vostro onore!". Terminato il processo, il giudice raggiunge l'ex imputato, e presolo sotto il braccio gli chiede "Per curiosità, che sapore ha la carne dell'Orso della Marsica?" "Mah, Vostro Onore, non saprei dire....un misto tra la Foca Monaca e l'Aquila Reale....."

 

Fabrizio

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Ospite tillari
anche tu come Pepu,

Oh, io mi sono già chiamato fuori... :fish:

 

Non mi ritirare in ballo perchè ho giò capito l'antifona, ho espresso il mio pensiero e mi va bene seguire l'evoluzione di questa amena discussione, che comunque non cambierà lo stato delle cose ed ognuno continuerà a fare come gli pare! :huh:

 

Non posso non rimarcare la grande correttezza che almeno per una volta contraddistingue i portatori di pareri differenti ed in questo ci vedo del buono.

 

A proposito, mi avanza ancora qualche trancio di delfino in freezer se qualcuno vuole gradire. :P

 

Ciao. Peppe.

 

Mi viene in mente una barzellettina: un tipo è in tribunale, accusato di bracconaggio per aver ucciso e mangiato un Orso Marsicano. Il giudice chiede all'imputato di raccontare la storia, e lui: "beh, vostro onore, è vero che ho ucciso l'orso, però non mi sento colpevole. Guidavo la mia auto in piena notte, durante una tormenta, quando questo orso mi attraversa la strada. A causa della visibilità pessima, e delle condizioni assurde del fondo stradale, nonostante abbia provato in ogni modo ad evitarso, purtroppo è finito sotto" Il giudice "beh, effettivamente, no si può parlare di volontarietà...vada avanti!" "Signor giudice, ho provato di tutto per salvare la povera bestia, ma in quelle condizioni, non ho potuto fare di meglio che trasportarlo alla mia casa in montagna. L'ho messo al caldo, ho provato a medicarlo e curarlo in ogni modo, ma purtroppo la povera bestia mi è morta tra le braccia..sigh, sigh....." Il giudice "beh, effettivamente......e poi?" "La tormenta mi ha costretto in casa per giorni e giorni. Terminate le scorte di viveri, stavo morendo di fame, e quindi, sopprimendo il senso di colpa ed il dolore, mi sono trovato costretto, pre sopravvivere, a nutrirmi del povero animale defunto" Ed il giudice, con la lacrimuccia all'occhio: "Non ho dubbi, viste le circostanze, etc, etc, dichiaro l'imputato innocente" "Grazie, Vostro onore!". Terminato il processo, il giudice raggiunge l'ex imputato, e presolo sotto il braccio gli chiede "Per curiosità, che sapore ha la carne dell'Orso della Marsica?" "Mah, Vostro Onore, non saprei dire....un misto tra la Foca Monaca e l'Aquila Reale....."

 

Fabrizio

 

:lol::lol: rende proprio bene l'idea...

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....mah! secondo me qua molti si dovrebbero dare alla fotografia più che alla caccia!!

 

@ Gordon_Gekkoit: consideri brutale il modo di pescare di uno che fa catture poco pregiate, ma scusa, ti pare meno brutale infierire su una cernia con lo spaccaossa, metterla in trazione, lavorarla col raffio?? Ricordati che durante queste operazioni è ancora viva!

Anche a me danno fastidio certe cose, mi turba parecchio ferire inutilmente a morte un pesce, per esempio. Ieri in campagna ho trovato una poiana che mi volteggiava spesso sopra, uccisa dai cacciatori, non riesco a capire certi comportamenti barbari.

 

Mi piacerebbe che molti spiegassero il concetto di eticità, che non significa fare una pescata "f**a"

 

Hegel definiva l'eticità come : "l'idea della libertà nel senso del bene vivente, che ha il proprio saper e volere nell'autocosciencza, e ha la propria realtà mediante l'agire dell'autocoscienza............

 

... ci sarebbe da riflettere un pò prima di parlare ed accusare in nome di un concetto del quale forse non si conosce molto bene il signigicato,

 

ho letto l'intervento di Totem e devo dire che ha espresso in modo perfetto il mio modo di vedere le cose,

 

le pescate poco etiche di salpe penso che non abbiano sicuramente portato danni alla specie, mentre forse lo stesso non si può dire per le pescate etiche di cernie.

 

:bye:

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