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La chermesse delle boiate!


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ho capito benissimo,dei ricercatori sostengono un finanziamento e si inventano un idea per farselo dare,tipo che le uova risalgono la corrente per schiudersi a 500km di distanza.

in mezzo ci buttano un pò di ambientalismo,così non li si può criticare o si passa per vandali,e l'assegno è incassato.

Tu sì che hai capito tutto... Sei un furbo di tre cotte, tu...

:(

--Carlo

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ho capito benissimo,dei ricercatori sostengono un finanziamento e si inventano un idea per farselo dare,tipo che le uova risalgono la corrente per schiudersi a 500km di distanza.

in mezzo ci buttano un pò di ambientalismo,così non li si può criticare o si passa per vandali,e l'assegno è incassato.

Tu sì che hai capito tutto... Sei un furbo di tre cotte, tu...

:(

--Carlo

 

bè secondo me ciappuzzo non è che sia molto lontano dalla verità....ci sono ricerche che si fanno per prendere i finanziamenti ...poi vabbè altre si fanno per incrementare un determinato filone che è di interesse per l'istituto di ricerca, e per cui si attinge da un determinato budget stabilito....

 

comunque secondo me, se ci mettiamo a discutere sui metodi di ricerca, sulle verità scientifiche...etc.etc....insomma si va su discorsi che non tutti si possono permettere...ed in generale non è che si possono criticare risultati di ricerche senza avere le conoscenze idonee...

 

secondo me il punto è: è giusto che, ai fini della ricerca, vengano "sequestrate" al pubblico utilizzo vaste aree di mare, cos' come è avvenuto in Italia soprattutto in certe zone? ( per non parlare poi delle aree dedicate ad attività militari e menate simili)

 

 

 

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bè secondo me ciappuzzo non è che sia molto lontano dalla verità....ci sono ricerche che si fanno per prendere i finanziamenti ...poi vabbè altre si fanno per incrementare un determinato filone che è di interesse per l'istituto di ricerca, e per cui si attinge da un determinato budget stabilito....

Se il mio Istituto non ha soldi per la ricerca, perche' a malapena ha quelli per pagare l'affitto e le bollette (come e' nella realta' di quasi tutti gli Istituti), e' logico, giusto e normale che, per fare della ricerca che mi pare bella e magari anche utile, io chieda fondi alla Regione, al Ministero o alla C.E.: questo non vuole mica dire "essere al soldo di qualcuno"... Se non fosse cosi', la Ricerca avrebbe chiuso i battenti da tempo, perche' gli Enti di ricerca stessi non la finanziano. Triste ma vero. In quanto alle AMP, di solito non hanno soldi per finanziare la ricerca... ma se me la finanziano avranno da me i risultati che trovo, NON quelli che mi chiedono, chiaro?

 

comunque secondo me, se ci mettiamo a discutere sui metodi di ricerca, sulle verità scientifiche...etc.etc....insomma si va su discorsi che non tutti si possono permettere...ed in generale non è che si possono criticare risultati di ricerche senza avere le conoscenze idonee...

Giusto. Peccato che qualcuno ritiene di potere mettere in dubbio l'onesta' intellettuale mia e degli altri ricercatori... Io allora, come minimo, devo spiegare cosa/come/perche' faccio il mio lavoro. Che puo' essere giudicato solo dai miei "pari", cioe' da chi fa il mio lavoro e sa come valutarlo o da una commissione apposita, non da altri che se ne arrogano il diritto. Cosi' come io non giudico il lavoro di un costtuttore o di chicchessia, perche' non ho le competenze per farlo e non posso dire per principio che i costruttori sono tutti farabutti e usano tutti cemento depotenziato, anche se alcuni lo hanno fatto, finche' non viene dimostrato da un'inchiesta. Ti pare? Supponenza, presunzione e arroganza sono bryutte bestie... (non parlo di te, ovviamente).

 

secondo me il punto è: è giusto che, ai fini della ricerca, vengano "sequestrate" al pubblico utilizzo vaste aree di mare, cosi' come è avvenuto in Italia soprattutto in certe zone? ( per non parlare poi delle aree dedicate ad attività militari e menate simili)

Scusa ma continuo a non capire: mi spieghi da dove deriva questo equivoco, riportato mi pare anche da Fini piu' sopra, secondo il quale le AMP verrebbero create allo scopo di farci della ricerca? Ma chi l'ha detto? Questa si' che e' una stronzata col botto!

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secondo me il punto è: è giusto che, ai fini della ricerca, vengano "sequestrate" al pubblico utilizzo vaste aree di mare, cosi' come è avvenuto in Italia soprattutto in certe zone? ( per non parlare poi delle aree dedicate ad attività militari e menate simili)

Scusa ma continuo a non capire: mi spieghi da dove deriva questo equivoco, riportato mi pare anche da Fini piu' sopra, secondo il quale le AMP verrebbero create allo scopo di farci della ricerca? Ma chi l'ha detto? Questa si' che e' una stronzata col botto!

 

no mi sono spiegato male forse...penso che le AMP vengono create non per fare ricerca, ma solo per meri interessi economici. Il modello italiano fa schifo per modalità di attuazione e assoluta insufficienza di controlli.

Ben venga la ricerca seria e onesta se può aiutare a risolvere questo problema. :bye:

 

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bè secondo me ciappuzzo non è che sia molto lontano dalla verità....ci sono ricerche che si fanno per prendere i finanziamenti ...poi vabbè altre si fanno per incrementare un determinato filone che è di interesse per l'istituto di ricerca, e per cui si attinge da un determinato budget stabilito....

Se il mio Istituto non ha soldi per la ricerca, perche' a malapena ha quelli per pagare l'affitto e le bollette (come e' nella realta' di quasi tutti gli Istituti), e' logico, giusto e normale che, per fare della ricerca che mi pare bella e magari anche utile, io chieda fondi alla Regione, al Ministero o alla C.E.: questo non vuole mica dire "essere al soldo di qualcuno"... Se non fosse cosi', la Ricerca avrebbe chiuso i battenti da tempo, perche' gli Enti di ricerca stessi non la finanziano. Triste ma vero. In quanto alle AMP, di solito non hanno soldi per finanziare la ricerca... ma se me la finanziano avranno da me i risultati che trovo, NON quelli che mi chiedono, chiaro?

 

comunque secondo me, se ci mettiamo a discutere sui metodi di ricerca, sulle verità scientifiche...etc.etc....insomma si va su discorsi che non tutti si possono permettere...ed in generale non è che si possono criticare risultati di ricerche senza avere le conoscenze idonee...

Giusto. Peccato che qualcuno ritiene di potere mettere in dubbio l'onesta' intellettuale mia e degli altri ricercatori... Io allora, come minimo, devo spiegare cosa/come/perche' faccio il mio lavoro. Che puo' essere giudicato solo dai miei "pari", cioe' da chi fa il mio lavoro e sa come valutarlo o da una commissione apposita, non da altri che se ne arrogano il diritto. Cosi' come io non giudico il lavoro di un costtuttore o di chicchessia, perche' non ho le competenze per farlo e non posso dire per principio che i costruttori sono tutti farabutti e usano tutti cemento depotenziato, anche se alcuni lo hanno fatto, finche' non viene dimostrato da un'inchiesta. Ti pare? Supponenza, presunzione e arroganza sono bryutte bestie... (non parlo di te, ovviamente).

 

secondo me il punto è: è giusto che, ai fini della ricerca, vengano "sequestrate" al pubblico utilizzo vaste aree di mare, cosi' come è avvenuto in Italia soprattutto in certe zone? ( per non parlare poi delle aree dedicate ad attività militari e menate simili)

Scusa ma continuo a non capire: mi spieghi da dove deriva questo equivoco, riportato mi pare anche da Fini piu' sopra, secondo il quale le AMP verrebbero create allo scopo di farci della ricerca? Ma chi l'ha detto? Questa si' che e' una stronzata col botto!

 

Quanto al discorso dei finzanziamenti siamo d'accordo......poi certo dietro al finanziamento c'è un interesse ad ottenere dei risultati..e questo purtroppo indirizza (dall'alto) ad "approfondire" certi aspetti e "tralasciarne" altri...ma mi rendo conto che questo è un discorso generico che si puo sempre e comunque controbattere..lasciamo perdere

 

Quanto al discorso Ricerca ed AMP... detta così in effetti suona male......allora diciamo che quando viene istituita una AMP, le persone che fanno il tuo lavoro, i dirigenti dei vari istituti di ricerca, gli ambienti accademici....etc...quanto meno sono "molto contenti" di un evento che può solo portare benefici e potenziale lavoro...d'altronde non credo che le riserve marine non si appoggino ad istituti di ricerca, quanto meno per monitorare lo stato di salute del parco, effettuare rilevazioni e appunto ricerche....sennò sulla base di cosa verrebbero posti dei divieti a svolgere attività "dannose"

 

Comunqu a me non frega niente di prendermela con te, il tuo lavoro e tutti quelli che lo svolgono, ben venga la ricerca scientifica, in tutti i campi, anche quelli più scomodi..anche io ho fatto il ricercatore per qualche mese, e sono per il diritto alla conoscenza......

 

Il punto è che qua, con grande leggerezza, ripeto, si "sequestrano" ( per molti decenni) vaste aree (terrestri o marine) all'utilizzo pubblico per qualsivoglia motivo, una base militare americana, un poligono di tiro, una AMP, un area archeologica .....

 

io mi trovo spesso a chiacchierare o andare in Puglia nella zona della riserva di Porto Cesareo...vai a chiedere alla gente che cosa ne pensa della riserva, delle tartarughe, etc... però non dire che sei un ricercatore...o meglio non parlare bene delle AMP che ti menano....hehe...scherzo

Modificato da dontex74
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no mi sono spiegato male forse...penso che le AMP vengono create non per fare ricerca, ma solo per meri interessi economici.

Ah, ok. Avevo interpretato male la tua frase "Delle AMP si salva solo la zona A che serve a fare ricerche e "salvare" solo i pesci residenti."

:)

 

Il modello italiano fa schifo per modalità di attuazione e assoluta insufficienza di controlli.

Pienamente d'accordo.

--Carlo

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  • 2 settimane dopo...
Discussione ripulita per quanto possibile, non sò quanto ancora abbia da dare, le posizioni mi sembrano molto definite e poco inclini al confronto...

 

:bye:

 

Già lo credo anch'io! Speriamo almeno che si siano calmati un pò gli animi!!!!

:bye:

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Mi spiace deludere l'amico romano, ma a Tavolara la pesca in apnea NON E' CONSENTITA ai soli residenti nella zona C.

 

A Tavolara la pesca in apnea in zona C sarebbe forse la soluzione ideale per noi residenti, ma purtroppo non è così.

 

Nel Parco nazionale di La Maddalena c'è la possibilità di fare permesso di pesca in zona C per i residenti ma ciò dipende dalle particolari disposizioni e dalla genesi di tale Parco.

Che per altro sarà oggetto di referendum abrogativo popolare a breve.

 

Per il resto, non si preoccupi....già adesso devo pagare per andare a fare il bagno nella spiaggia di cala Girgolu che sta sotto casa mia come tutti i romani che affollano la zona( sempre meno, però...sarà la crisi), quindi...

 

Registro solo che ormai le mie coste sono in mano a persone non sarde che portano in continente i proventi dei loschi affari fatti sfruttando le (ormai ancora per poco) bellezze naturali dell'isola, per cui mi pare che i sardi stiano come al solito pagando col proprio culo le politiche decise a ROMA, dove si è legiferato in maniera monarchica e assolutista sulla costituzione delle AMP.

Le leggi regionali della Regione Autonoma della Sardegna non hanno mai deciso un fico secco circa la costituzione delle AMP.

Altra cosa è parlare del Parco Nazionale dell'arcipelago de La Maddalena.

 

Il tutto sia chiaro, detto con amara ironia, e senza voler assolutamente attaccare i turisti di altre regioni italiane.

A cui consiglio di venire in sardegna in questi anni, prima che lo scempio e la morte del mare siano definitivi.

In fondo è come una specie di Grande Fratello al cubo: solo che qui assisteremo più o meno in diretta alla morte del mare.

Non è cosa di tutti i giorni.

:thumbup:

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Non so è un caso o meno..però in Corsica dove le cernie sono protette...bè ce ne sono a kg e dove ci sono c'è anche pesce...

basterebbero solo piu controlli e sanzioni con i controca**i altro che AMP!

:thumbup::clapping:

 

 

Sicuramente i controlli e le sanzioni mancano in Italia...ma proibire la pesca della cernia non basta: anzi secondo me è un autogol per la pesca in apnea. Insomma solo noi possiamo decidere se premere il grilletto per sparare ad un pesce o no, mentre i pescatori di superficie, siano sportivi o professionisti non possono essere così selettivi: salirebbero pesci già morti o vivi ma con la vescica gonfia e non potrebbero rilasciarli; per loro sarebbe una cattura occasionale. Sarebbe come ammettere che la pesca in apnea sia responsabile del depapeuramento della specie. Poi proteggendo la cernia sicuramente non possiamo salvare i saraghi o le corvine...

 

Ciaoo

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Il fatto che la categoria dei ricercatori veda persone serie convivere con millantatori e cialtroni mi pare lo specchio dell'italietta squallida che sta sprofondando nei suoi stessi escrementi, e quindi non si dovrebbe nemmeno perdere tempo a ribadirlo...il vero problema dell'Italia è che quasi sistematicamente i soldi e i progetti vengono drenati sempre nella stessa direzione, cioè quella dei parassiti incistati nel sistema che ormai divorano le pochissime risorse a disposizione della ricerca.

 

In campo AMP si deve partire dal "peccato originale".

Le AMP italiane sono nate sotto la pressione di clientele enormi e di bacini di malaburocrazia locale, popolata dalla feccia politica; tutti i cespugli e le merde del sottobosco politico che cercano di sfruttare a loro esclusivo vantaggio( e dei loro servi-amici-sodali-compari-elettori privilegiatireferenti occulti)somme messe ingenuamente a disposizione dallo stato e dall'europa con lo scopo di salvaguardare l'ambiente.

Partendo dal fatto che tali cialtroni con tesserino siano assolutamente fuori da ogni capacità di comprensione delle problematiche ambientali e marine, si è partiti col piede sbagliato dando alle AMP la valenza di mezzi atti a promuovere principalmente lo "sviluppo socio-economico" della zona XY.

La salvaguardia ambientale è stato solo il grimaldello istituzionale e legale per arraffare i primi soldi e mettere in moto la macchina oscena.

Poi , dopo poco tempo, si è gettata la maschera quando ci si è resi conto che una vera tutela dell'ambiente marino e delle coste avrebbe causato il crollo delle sole economie locali esistenti:

 

Il mattone selvaggio e la pesca professionale cieca e ottusa praticata dalla categoria più disgraziata, ignorante e incravattata dell'universo.

 

Partendo da questi peccati originali, mirando solo a conseguire il vantaggio economico personale e parentale( nomine nei pochi posti dirigenziali delle AMP, con il fiorire di notissimi arrampicatori sociali, leccaculi universitari e portascroto dei grandi baroni e dei politici referenti in loco), a favorire enti di dubbia fama e in cerca di cadaveri da spolpare, favorire con le briciole alcuni influenti "imprenditori turistici" che avevano partecipato al piano di lottizzazione e organizzazione della truffa, si è arrivati al mostro ecocompatibile delle AMP.

 

-Riserve di pesca professionale indiscriminata per i pescatori prof, messi quindi a tacere facendogli saccheggiare il mare di cui si ha tanta pena.

 

-Isituire una serie di assurdi e anacronistici divieti tanto per fare vedere che la salvaguardia ambientale è salva.

 

-Individuazione delle categorie più deboli e/o meno interessate a questa politica: ed ecco saltare fuori l'uomo nero con la muta, vittima sacrificabile sull'altare dell'ecologismo di maniera e salottiero alla Tozzi e alla Pratesi...WWF Italia....etc.

Ma per convincere il pubblico idiota e ignorante che la mossa era quella giusta serviva la complicità di "scienziati" a prova di sputtanamento pubblico.

Ed ecco , pescando dalla cantina degli orrori delle università controllate dai baroni/ politicamente corretti e accettati che avevano tutti gli interessi per pescare nel pentolone della sbobba protezionista( purchè si mangi, sarebbero disposti a vendere anche le vecchie madri paralitiche), dagli enti di protezione ambientale accettati dalle forze politiche come affidabili( inutile fare i nomi, tanto li conosciamo tutti), dai gabinetti delle province , dai sottoscala dei comuni e degli assessorati all'ambiente, spuntare l'esercito dei paladini del mare, dei superesperti protezionisti e ambientalisti, dei biologi marini infallibili che hanno spiegato per filo e per segno come e perchè il pescatore subacqueo dovesse essere sbattuto in prima pagina come il mostro ammazzapesci.

 

Per fare questo, ci si è serviti del sistema più stupido e ignobile( culturalmente parlando) che si possa immaginare:

 

Il principio di precauzione.

 

Basta che un certo numero di idioti , totalmente a digiuno delle vere cause del depauperamento ittico o colpevolmente ignoranti,proclamino che la pesca sub è pericolosa per le specie ittiche....ma siccome non possono portare a suffragio nessuna prova scientifica reale, allora si dichiara che, precauzionalmente i sub devono essere comunque considerati responsabili , sino a che degli studi seri non provino il contrario.

Siccome gli studi seri, in teoria, li dovrebbero fare personaggi come loro, ecco spiegato il motivo della nostra espulsione "sine die" da ogni AMP del regno di Pulicenella.

Avendo l'accortezza di fare da cassa di risonanza per questi deliri culturali antiscientifici tramite i mezzi di informazione , stampa e tv su tutti, con la compiacente partecipazione di chi questi mezzi detiene o sfrutta, e avendo altresì l'ulteriore accortezza di cancellare dal pubblico dibattito tutte le voci dissonanti e oneste, ecco creata nel corso di pazienti anni di addestramento una verità assoluta e incontestabile.

 

Gli Italiani , mi spiace dirlo, sono talmente lobotomizzati e mediocri, impegnati a nutrirsi di merda mediatica per ben altre cose, che bevono come alcolizzati cronici ogni cosa che passi attraverso il tubo catodico.

Magari veicolati da veri e propri guru del pensiero unanimamente considerati affidabili e onesti.

 

Il resto viene da sè.

 

Se un Comune costiero, disastrato dal malgoverno di bande di grassatori al soldo del partito del mattone e della speculazione edilizia, impotenti nella loro ignoranza e incapacità amministrativa, vede piovere soldi e posti sicuri per amici e sodali , si butterà a corpo morto in questa avventura.

 

E chissenefrega se fra 10 anni qualcuno oserà osservare che il mare sta morendo di sovrapesca, di inquinamento delle spiagge, di sversamenti non controllati, di speculazione edilizia su coste teoricamente soggette a protezione marcata, flagellato da tonnellate di cemento abusivo, con il crollo delle presenze turistiche e del famoso sviluppo socioeconomico....

 

Si dà la colpa alla crisi economica mondiale e si tira avanti ancora qualche anno, giusto in tempo per arraffare gli ultimi spiccioli prima di una onorata pensione godendosi i frutti di tanto duro lavoro fatto per l'ambiente e per la comunità.

 

Questo è quanto accaduto, con piccolissime e insignificanti varianti , nelle AMP di cui sono a conoscenza nella mia regione sfortunata.

Inutile dire che ci sarà moltissima gente che potrebbe ribattere che invece la loro esperienza è esattamente opposta.

Beati loro.

 

Io mi consolo pensando che il vantaggio di essere sardo è sopratutto quello di avere la Corsica e le leggi francesi a un tiro di schippo da casa mia.

Quando non ne posso proprio più e sto per esplodere, mi faccio la traversata e mi godo il mare mediterraneo che in sardegna esisteva 30 anni fa.

Gianni sottoscrivo tutto , anche gli altri interventi ,un abbraccio

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