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I Carnieri Di Una Volta!!


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E invece aspetto e agguato?

Potresti dire che occorre MENO fiato?

potresti dire che occorre MENO acquaticità?

potresti dire che occorre MENO spirito di osservazione?

potresti dire che occorre MENO strategia?

potresti dire che occorre MENO sesto senso?

 

E in sostanza, potresti affermare categoricamente che le due tecniche possono essere classificate come prima e seconda in base alla difficoltà di applicazione con tanta sicurezza?

io credo di no.

E' certamente più facile pescare ed avere risultati all'aspetto che in tana.

Non è un caso che sia la tecnica oggi più utilizzata dal pescatore in evoluzione.

L'aspetto è solo però un momento evolutivo del pescatore, la tecnica finale di arrivo resta la pesca in tana.

Non sono io ad asserirlo, sono le gare con i risultati oggettivi.

 

La cosa che mi lascia perplesso è l'opportunità di dover per forza attribuire più importanza a chi applica o una o l'altra tecnica... un pò come si fa sempre con l'arbalete Vs pneumatico oppure Senna Vs Schumacher! 

Anche nella pesca esistono dei passaggi evolutivi, non so perchè viene considerata semplice la pesca in tana, come se fosse la prima cosa che uno sa fare.

Allora forse sono io che la soffro particolarmente, per me è difficilissima.

 

Entrambe hanno lo stesso grado di difficoltà e l'unica differenza è data dalle preferenze personali e soprattutto dalle zone in cui si pesca! O no? 

Sicuramente conta la componente personale, ogni opinione è sempre viziata dai propri gusti ed esperienze vissute, la mia come la tua.

 

Mauro

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Dimenticavo....

Parlare di tecniche di pesca e non capire che tutte, ripeto TUTTE sono state adottate e talvolta inventate da quei signori di cui sopra o addirittura da quelli che li hanno preceduti nei decenni precedenti vuol dire non saper da dove veniamo....

Voi più di me siete i figli delle tecniche messe a punto da questi signori... Agguato compreso...

Pensate che lo vedevo fare quando ancora non avevo una muta mia da mio padre e meglio da Arturo...

Parliamo degli anni a cavallo fra i 60 ed i primi 70.

Sicuramente non sono stati i primi neanche loro.....

Ciao da :jrgian:

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Forse non mi sono spiegato o, forse, stiamo dicendo la medesima cosa.  Quel che intendo io é che i corsi di apnea (ho ultimato il 3o livello AA) vengono reclamizzati come il veicolo in grado di condurti piú a fondo.  Magari non lo si dice sempre schiettamente ma, nel cuore di ogni apneista/pescatore questo é l'obiettivo.  Attenzione:  di pesca nei corsi se ne parla, altro che se se ne parla ! A sentire la pubblicitá, al termine di un corso, se non fai l'aspetto a -25 e non raggiumgi i 5 min. di statica dopo aver divorato 100 mt. di dinamica sei una sega persa !  Eh no ! Non dirmi che é proprio cosí facile !

Sarà certamente soggettivo, ma le conoscenze per quelle prestazioni sono disponibili a tutti, e probabilmente "purtroppo".

Noi non abbiamo bisogno di esasperare le prestazioni, ma di migliorare la tecnica di pesca, le prestazioni apneistiche spesso sopperiscono ad uno scarso bagaglio tecnico.

 

 

 

 

 

D'accordo con te che quel che si insegna altro non é che la base ma...prova a leggerti un po' di pubblicitá in giro e ti si accappona...la muta !

 

Ciao!

A cosa ti riferisci?

Non vorrai dirmi che esistono degli pseudo-istruttori che reclamizzano il proprio corso sulle prestazioni offerte (ne ho sentito parlare), sarebbe l'antitesi della didattica.

Se hai degli esempi falli, questo è un'argomento che scotta, troppi lutti.

 

Ciao

 

Mauro

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Senza dubbio Gianfranco, quallo che dici è ineccepibile.

Però ad esempio dalle mie parti sono tre anni che i saraghi sono calati.

tengono i corvi, i dentici ed altre specie, ma i saraghi sono calati e sai perche? Perchè con il tanto mare mosso di questi ultimi due inverni e le successive tante scadute, le "schiette" reti da poste sollevate dal fondo di circa un metro, hanno fatto strage così come la strage di due anni fa a Capolinaro di un montone di orate di 9 tonnellate, tutte prese in una pescata da una cianciola.

Da noi saraghi ed orate sono in sofferenza ed è un dato che riscontriamo tutti sul posto.

Poi certo la pescata di tanti pezzi logicamente si fa con le condizioni giuste e su questo non ci piove.

Vorrei avere la macchian del tempo pure io.

C'è un posto a Santa Marinella, di grotto alto 1 metro in circa 20/22 metri di fondo che Nicola Gambardella padre di tutti noi pescatori del posto (ora ha 74 anni) chiamava la Polinesia.

Quando si immergeva sulla Polinesia c'èra il mondo mi racconta sempre.

voli di corvi impressionanti e tante tante cernione in candela, addirittura le spigole sotto la sabbia e nel grotto pullulava di orate.

Quando me lo racconta mi vengono i brividi, era il 1957, poi si convertì al corallo, per campare la famiglia, e fece questo lavoro fino a 10 anni fa, smise a 65 anni.

Ma, quando poteva, non rinunciava alla sua pescata.

Negli anni 70/80 c'è stato il repulisti dei bombolari e solo da due tre anni cominciano a rivedersi gli avanotti di cernia che è in buona ripresa.

Che storie!!

Ciao

Alessio

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Caro :jrgian:, lungi da me paragonarmi a certi Pescatori.

Però, se c'è più pesce, a parità delle altre "variabili", mi concederai che c'è più possibilità di fare carniere?

Se in una giornata incontro 10 pesci anzichè 100 pesci, le possibilità di pesca cambiano, o no? Tu dici che a conoscere i posti, le correnti, la meteo e quant'altro anche oggi puoi incotrare i 100 pesci... ma forse allora con utte ste conoscenze ne incontravi 1000?

Poi d'accordissimo con te che oggi siamo aiutati dal progresso delle attrezzature, però mi/ti chiedo anche un'altra cosa: siamo davvero sicuri che i campioni di ieri erano bravi come i campioni di oggi? Non è che oltre alle attrezzature sono migliorati anche i pescatori? In una rincorsa adattativa pescatore/pesce, non è pensabile che anni fa per essere campioni fosse "sufficiente" una certa tecnica/acquaticità inferiore a quella richiesta oggi?

Parlo per amor di conoscenza, eh? Non per presunzione (maddechè, coi miei carnierini? :wub:)

 

:bye:

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Forse non mi sono spiegato o, forse, stiamo dicendo la medesima cosa. Quel che intendo io é che i corsi di apnea (ho ultimato il 3o livello AA) vengono reclamizzati come il veicolo in grado di condurti piú a fondo. Magari non lo si dice sempre schiettamente ma, nel cuore di ogni apneista/pescatore questo é l'obiettivo. Attenzione: di pesca nei corsi se ne parla, altro che se se ne parla ! A sentire la pubblicitá, al termine di un corso, se non fai l'aspetto a -25 e non raggiumgi i 5 min. di statica dopo aver divorato 100 mt. di dinamica sei una sega persa ! Eh no ! Non dirmi che é proprio cosí facile ! D'accordo con te che quel che si insegna altro non é che la base ma...prova a leggerti un po' di pubblicitá in giro e ti si accappona...la muta !

 

Ciao!

 

Personalmente non mi trovo affatto daccordo su quanto detto.

Il pescatore in apnea non ha bisogno delle prestazioni, ma la conoscenza delle varie tecniche di pesca.

Pensare alle prestazioni per fare carniere per un pescatore in apnea equivale ad aumentare considerevolmente i rischi e nello stesso tempo a non essere lucido nell'azione di pesca, quindi un'approccio sbagliato in partenza.

I corsi per pescatori non possono essere assimilabili a quelli dell'apnea che invece si basano sulla prestazione singola.

Cose dette e stradette ma pare che non sia mai abbastanza, eppure dovremmo riflettere su questi argomenti, specie per chi si avvicina adesso a questa disciplina e crede di poter trovare una strada più breve per catturare qualche pesce, non ci sono scorciatoie, il pescatore in apnea come tutte le forme di vita, è assoggetato alla legge della evoluzione della specie, quindi dell'esperienza che matura con le ore trascorse in mare.

Un argomento questo a mio modesto parere che ci dovrebbe far pensare seriamente specie dopo gli incidenti a quanto pare in aumento, negli ultimi tempi.

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@blu3: io ho sempre creduto che nelle gare si pesca quasi sempre in tana perchè è l'unica tecnica che puoi usare quando in acqua c'è un casino di gente.

Mi sembra impossibile agguatare o fare aspetto in mezzo a 20/30 concorrenti, o no?

Anche se è vero, leggendo alcuni resoconti, che alle volte si risolve la gara agguatando o aspettando, però credo che in quei casi lo faccia allontanandosi dal "mucchio".

Sbaglio quacceccosa?

 

:bye:

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@blu3: io ho sempre creduto che nelle gare si pesca quasi sempre in tana perchè è l'unica tecnica che puoi usare quando in acqua c'è un casino di gente.

Mi sembra impossibile agguatare o fare aspetto in mezzo a 20/30 concorrenti, o no?

Anche se è vero, leggendo alcuni resoconti,  che alle volte si risolve la gara agguatando o aspettando, però credo che in quei casi lo faccia allontanandosi dal "mucchio".

Sbaglio quacceccosa?

 

:bye:

 

Nelle gare si fa tutto, ma la prima cosa che si tenta di fare è mettere a pagliolo la preparazione del campo, sotto forma di tane o zonette marcate in preparazione.

 

I migliori utilizzano un mix di agguato, tana, aspetto anche nello stesso tuffo.

 

Comunque da parte mia volevo mettere l'accento sul fatto che i pescatori del passato pescavano con successo senza esasperare troppo la prestazione apneistica, i corsi di apnea di oggi non sono fatti per pescare meglio, ma per "tirare" di più, sopperendo alla carenza tecnica di base della pesca.

 

E' una strada pericolosa, da non continuare a percorrere.

Siamo il 90% dei clienti, abbiamo il diritto di chiedere ed elaborare un prodotto apneistico specifico per noi, basato sulla sicurezza e non sulla prestazione.

 

Magari tornando al passato come indirizzi tecnici di pesca.

 

Mauro

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Allora amici miei,

naturalmente i pesci sono in diminuizione ma da ciò a dire che i carnieri di una volta sono impossibili oggi o, viceversa, erano facili allora, ce ne passa .......

Caro Alessio, ringraziando il cielo abbiamo una visione distorta dal NOSTRO tempo.

Valutiamo troppo in funzione delle nostre esperienze e veniamo puntualmente smentiti dai fatti.

I saraghi, le corvine, le ombrine o altro ci sembrano ineusauribili o spariti in funzione di NOI stessi....

Sapessi quanti posti avevo dato per morti e poi, improvvisamente ............................

No non è così e quanto ci appare sparito, improvvisamente ed inspiegabilmente riappare e non sappiamo dire come e perchè.

Naturalmente avrete capito che massimalizzo le mie convinzioni ma spero che abbiate compreso che lo faccio per dare contrappeso ad altre e troppo forti prese di posizione...

Spero che si sia percepita pure la mia totale e certa voglia di non colpire nessuno di voi ma di difendere i pescatori di un tempo.... :(:frustry:

 

La questione dei corsi non la tocco nepure, perderei la mia serenità..

Ciao un abbraccio e credetemi, posti belli ci sono ancora, basta cercare e saper pescare..

un abbraccio da :jrgian:

 

 

un'ultima cosa: è difficile (ma non impossibile) che chi non ha mai pescato grossi carnieri, d'incanto li faccia proprio durante una gara...

Voglio dire che certi carnieri li fa chi è abituato a pescare tanto.....

Banale vero? mica tanto!

Modificato da Red Deep
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Comunque da parte mia volevo mettere l'accento sul fatto che i pescatori del passato pescavano con successo senza esasperare troppo la prestazione apneistica, i corsi di apnea di oggi non sono fatti per pescare meglio, ma per "tirare" di più, sopperendo alla carenza tecnica di base della pesca.

 

E' una strada pericolosa, da non continuare a percorrere.

Siamo il 90% dei clienti, abbiamo il diritto di chiedere ed elaborare un prodotto apneistico specifico per noi, basato sulla sicurezza e non sulla prestazione.

 

Magari tornando al passato come indirizzi tecnici di pesca.

 

Mauro

 

Ti quoto totalmente :thumbup: . É proprio quello cui volevo arrivare; d'altro canto, cosa puó immaginare di voler fare un ragazzo che si accosta, per la prima volta, ad un corso di apnea dove un'intera lezione teorica é destinata alla visione di un video od alle diapositive degli istruttori ritratti accanto alle loro prede stanate a non meno di 25/30 mt. di profonditá ? Sai qual'é la domanda piú frequente ? "A che profonditá l'hai preso ?" e non "Che tecnica hai usato ?"...mi credi ? Ho i testimoni...e che mi dici della pubblicitá in cui si esalta una corsista per aver raggiunto quota -40 dopo aver seguito il corso :sub: ? Quel che dico é visionabile sulle pagine di note riviste di settore (ti parlo dell'anno scorso, comunque). Anche io credo che questo comportamento sia CRIMINALE !

Pescasub ed apnea pura hanno alcuni elementi in comune, ovvio, ma finalitá diverse. Un corso dovrebbe occuparsi o dell'una o dell'altra cosa. Punto. Non necessariamente un buon pescasub sará anche un buon apneista o viceversa. Il fatto é che un buon 90% dei partecipanti (almeno nei corsi da me frequentati) mirava ad un miglioramento apneistico volto ad incrementare le proprie capacitá venatorie. Ecco il problema ! Evidentemente, un discorso di marketing spinge la didattica verso questa duplice direzione (pesca + apnea) con conseguente incremento degli iscritti appassionati chi dell'una chi dell'altra disciplina :whistling: e col conseguente decadimento ed incremento della pericolositá che tu, giustamente, fai notare.

Possiamo fare qualcosa ? Esistono (o esisteranno mai ?) scuole dedite all'insegnamento della pesca sub ? In cui non sia necessario imporre discese al limite del suicidio ma trasmettere tecniche di caccia da applicare in mare ? Utopia ?

 

Buon mare !

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E` vero,purtroppo oggi si tende ad associare + profondita` = piu pesci,e le pubblicita` di certe aziende aiutano..

Considerando che i corsi d`apnea cercano di portare l`allievo piu` giu`( ma in sicurezza) i neo pescatori fanno 2+2..

dimenticando che una cosa e` arrivare a -25 e risalire lungo il cavo,un`altra e` prendervi un pesce.

Per citare una frase famosa,

un sarago preso a 5 metri vale come uno preso a 30.

Ciao

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Allora, mi ripresento per meglio chiarire alcuni concetti, soprattutto ad Andrea (frog) che pare di avere letto nel mio intervento precedente delle cose che non ho scritto ne mai pensato.

Io non ho mai detto che la pesca in apnea, neanche quella dei mega carnieri, sia stata un pericolo ecologico, che sia stata la causa della diminuzione del pesce.

So benissimo che l'impoverimento del mare è dovuta ad altre forme di prelievo ben più dannose e sconsiderate.

Ho precisato che non condanno assolutamente l'operato di chi quelle pescate le ha fatte.

Non ho mai detto che fare quei carnieri fosse facile e alla portata di tutti.

Al contrario di te Andrea, che hai detto di avere iniziato a pescare a metà degli anni 90, io ho iniziato quasi 20 prima, pescando proprio ai tempi della foto da te postata.... solo che ero MOLTO scarso.

Però sono ragionevolmente sicuro che se potessi tornare a quei tempi, con le conoscenze e le (seppur mediocri) capacità di oggi, sarei senz'altro in grado di fare dei carnieri, non dico come quelli di Scarpati, ma certamente molto superiori a quelli che faccio oggi.

Il punto è questo: se il mare fosse oggi ricco come allora (e non mi dite che tutto è rimasto uguale... ricordo un intervento di Daniele Petrollini in cui diceva che nella costa di Porto Ferro, dove io e Andrea spesso peschiamo, negli anni 80 trovavi pesce ad ogni agguato...), anche ipotizzando che non ci fosse il limite dei 5 Kg, prendereste ogni volta tutti i pesci che vi capitano a tiro?

Io no.

Andrea, il tuo esempio dei bisonti credo dia ragione a me (o a entrambi).

Bisogna comportarsi, appunto, come gli indiani, non come i cow boys.

E' giusto pescare solo quello che serve all'uso personale e niente di più (per quello ci sono i pescatori di professione).

Se poi c'è in previsione una cenona con gli amici, una pescata-ona ci potrebbe anche stare, ma dovrebbe essere l'eccezione.

Per cui mi sta bene vedere certe foto come documento storico, anzi, ben vengano altre.

Mi sta meno bene un discorso del tipo "mi piacerebbe prendere oggi tutti quei pesci".

Forse adesso è più chiaro il mio punto di vista?

 

:bye:

 

 

 

Mattia forse ho letto male il tuo precedente intervento e forse volevi dire qualche altra cosa ma io ho letto:

 

Forse al tempo non c'erano limitazioni di peso ma un po di buon senso ci poteva essere " cosa volevi dire??"

Non voglio condannare nessuno ma credo sia sbagliato guardare i carnieri di allora con nostalgia

" cosa volevi dire??"

 

Io ho capito che probabilmente intendevi dire che al tempo ci fosse una spece di prelievo da parte del pesca sub un po senza senso e forse cosi' tanto per ammazzare il pesce!!

 

Non credo proprio che fosse cosi' e non credo che le pescate che facevano prima venivano fatte dentro ad un acquario.

C'era da farsi il mazzo pure allora

Ma sopratutto c'era da esser Bravi davvero per fare certi carnieri che oltretutto non credo fossero una costante ad ogni pescata.

ripeto che il tutto era proporzionato al periodo che si stava vivendo!!

I carnieri che si realizzavano allora erano il frutto delle conoscenzre e delle esperienze di allora.

 

Quando ho intitolato questo post intendevo dire che mi piacerebbe si ritornare indietro nel tempo.

Pero' con le conoscenze di oggi e con le attrezzature di oggi e poter vedere come era allora il mare.

 

 

CMQ alla fine non credo di aver capito male il tuo intervento!!

In poche parole hai detto che non ha senso fare una strage di pesci come quelli degli anni passati e che bisogna prelevare solo lo stretto necessario per il personale fabbisogno!!

Io rispetto quello che tu dici ma ho tutt'altra idea a riguardo!!

Quando tu analizzi un carniere targato anni 70 dalle parole che usi per descrivere la pescata sembra che stai parlando di gente che si divertiva ad entrare in mare a fare una sorta di prelievo in banca!!!

 

Ma altri post " Compreso il tuo" dimostrano l'esatto contrario!!!

C'era gente che anche a quei tempi non prendeva un fico secco e non prende un fico secco manco oggi.

 

Quelli che pescavano erano sempre i piu' bravi e stessa cosa e' oggi.

Certi carnieroni da paura li possiamo benissimo ammirare pure oggi e questo dimostra che il pesce c'e' sempre!!

Solo si e' adattato a diverse esigenze rispetto al passato.

 

Il discorso di queste eventuali colpe o di un mancato buon senso lo potremo fare il giorno che non vedremo piu' pesci belli nei cavetti dei vari:

Bellani

Riolo

De silvestri e compagnia bella

Ma anche di tanti sconosciuti che pescano altrettanto bene!!!

 

Ti risulta che di belle pescate non se ne facciano piu'???

Mi pare che Alessio Gianfranco e altri stiano cercando di dimostrare il contrario anche se certamente molte cose sono cambiate. :bye::bye:

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Ospite Gianfranco Ciavarella

Spero che la Federazione cambi passo anche in queste cose e valorizzi i propri atleti, fornendo loro visibilità e possibilità di aprire nuovi fronti..

Se gli atleti azzurri avessero le possibilità, potrebbero aprire scuole di pesca ed essere testimonial della Nostra disciplina.

Riolo o Bellani, Alessio o Daniele, il Rosso o Cottu, Calcagno o Bardi, avrebbero tanto da offrire, se portati in giro dalla Federazione a fare stage di pesca in MARE.

Altro che le riunioni di team....

Con tutto il rispetto per gli apneisti, anche i più grandi ....., sarebbe tutta un'altra musica.

Naturalmente andrebbero affiancati da tecnici capaci e forniiti di materiale tecnico (manuali e video didattici di PESCA) in grado di fare CULTURA di pesca e dell'allenamento della pescasub. Oggi l'allenamento del pescatore è argomento assolutamente tabù o trattato da cani o da assoluti incompetenti.

 

Ecco come e dove cambiare le cose, sarebbe uno spettacolo straodinario.

Le aziende andrebbero fiere di avere atleti azzurri convocati per gli stage e sono certo si farebbero carico delle spese di viaggio ....

 

Arrrrrrrrrrrrrrgggggggggggghhhhhhhhhhhhh!

Mi chiedo perchè certe cose non accadono, naturalmente ci avranno già pensato, vero Giorgio?

Ciao da :jrgian:

 

 

ps: datemi i nazionali e solleverò il mondo........ :laughing::fish::oops::robot:

 

Due stage per territorio all'anno, farebbero moltiplicare amanti e vendite di materiale. :frustry:

Modificato da Red Deep
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